Scultura, domani la conferenza di Cardi su Bartolini
(Rimini) Dedicato allo scultore Lorenzo Bartolini, l’ultimo appuntamento del sesto ciclo di conferenze ‘I maestri e il tempo’ (domani alle 17,30 a palazzo Buonadrata). Sarà Maria Virginia Cardi, sociologa dell’arte all’Accademia di Brera, a parlare dello scultore italiano molto noto in campo internazionale, uno dei più importanti dopo Antonio Canova, per un certo periodo scultore ufficiale della famiglia Bonaparte.
“Bartolini è scultore del bello naturale – anticipa la relatrice Maria Virginia Cardi – la conversazione tratterà della sua lunga e complessa opera, dagli anni parigini, alle fasi cruciali del Risorgimento italiano, fu artista di un'intera comunità in viaggio per l'Europa che sosterà nella Firenze cosmopolita del Granducato. La figlia del grande scultore, Giulia Bartolini, arriverà Rimini nel 1869, portando con sè nel palazzo dove andrà sposa cimeli, opere, documenti del celebre padre”.
Lorenzo Bartolini, formatosi all’Accademia di belle Arti di Firenze, divenne lo scultore ufficiale della famiglia Bonaparte e in seguito, dopo la caduta di Napoleone, rientrò in Italia per scolpire opere quali l'Ammostatore, il gruppo della Carità educatrice, il monumento in memoria del Principe russo Nicola Demidoff ed altri ancora. Nel 1836 Bartolini ha scolpito il monumento a Leon Battista Alberti ora a Santa Croce a Firenze, ma la sua opera più conosciuta ed imitata è La fiducia in Dio, ora al Museo Poldi Pezzoli a Milano. La sua ultima opera importante fu il monumento sepolcrale alla principessa polacca Sofia Zamoyski, per la Basilica di Santa Croce.
Raibano, Arcangeli: Indennità di disagio per riqualificazione
(Riccione) Riqualificare il quartiere di Raibano con l’indennità di disagio ambientale dovuta al Comune di Riccione per i rifiuti che vengono conferiti al termovalorizzatore. E’ la proposta contenta nell’ordine del giorno che Alberto Arcangeli, consigliere comunale del Pd, porterà al prossimo consiglio comunale del 19 maggio “dopo aver raccolto, nei giorni scorsi, una settantina di firme fra gli abitanti della zona che chiedono di intervenire”, precisano dal partito. “Esiste – spiega Arcangeli – un protocollo d’intesa fra i Comuni di Coriano, Misano, San Clemente e Riccione per la suddivisione dell'indennità di disagio ambientale, dovuta per il trattamento dei rifiuti urbani e speciali nel termovalorizzatore di Coriano. Questa indennità riguarda, per l’appunto, due tipi di rifiuti: quello urbano, per il quale la somma spettante a Riccione è vincolata per legge e deve essere utilizzata per la mitigazione ambientale, il rifacimento di manti stradali e come incentivo per la raccolta rifiuti; e quello “speciale” la cui indennità non ha vincoli e può essere liberamente impegnata dall'amministrazione”.
L’ordine del giorno, “considerando che le risorse destinate al rifiuto speciale non sono vincolate – prosegue Arcangeli – chiede a sindaco e giunta di agire, assieme ai sindaci dei Comuni confinanti, perché una parte dell’indennità comune sia destinata a progettare un canale scolmatore di collegamento con il Rio Melo, che incanali e raccordi i numerosi fossi presenti nella zona. Questo perché Raibano è a rischio allagamento in caso di forti piogge (in passato si sono avuti ingenti danni e rischi all’incolumità pubblica), vista la percentuale di territorio edificato a uso artigianale e barriere artificiali come l'autostrada. La concertazione con gli altri Comuni e necessaria dato che l’area nella quale dovrebbe essere realizzato il canale si trova nel comune di Coriano, e che la realizzazione dello stesso spetterebbe al Consorzio di Bonifica”.
“Chiedo anche – conclude Arcangeli – che sempre su Raibano il Comune intervenga con i propri soldi derivanti dall’indennità per i rifiuti speciali per alleggerire le problematiche derivanti dal traffico pesante e dal relativo impatto ambientale, riqualificando e costruendo asfalti, marciapiedi e piste ciclabili nonchè piantando nuove alberature. Per una volta, vorrei che il sindaco pensasse anche ai riccionesi che abitano sopra la ferrovia”.
Elezioni, Di Campi (Popolo della famiglia) sulle unioni civili
(Rimini) Dovesse diventare lei sindaco di Rimini si avvarrebbe del diritto di obiezione di coscienza e rifiuterebbe di celebrare unioni civili. Lo dichiara Ada Di Campi, candidata dal Popolo della famiglia.
Approvata ieri in parlamento la legge sulle unioni civili, con l’introduzione di unioni tra persone dello stesso sesso, Ada Di Campi “si unisce al coro di proteste che si leva in tutta la nazione, in primo luogo, per le modalità di approvazione del disegno di legge ex Cirinnà, tramite il ricorso alla fiducia posta ad entrambe le camere, in sfregio alla democrazia, impedendo di fatto l’esame in commissione e in aula, il dialogo e la presentazione di emendamenti”.
La legge, spiega Di Campi, “nel testo imposto dall’attuale Governo, viola l’articolo 29 della Costituzione e riduce la famiglia a una formazione sociale qualunque, privandola della tutela privilegiata che le spetta per la sua qualità di nucleo sociale potenzialmente fertile in cui nascono, si educano e si formano le nuove generazioni da cui dipende il futuro della nazione”.
Le coppie omosessuali, sottolinea Di Campi, “non avevano alcuna necessità di un riconoscimento di tale portata, considerato che già potevano iscriversi come famiglie anagrafiche, con tutto ciò che ne consegue in termini di diritti individuali, già ampiamente riconosciuti dalla legge e dalla giurisprudenza praticamente in ogni ambito sociale. Nessuno desidera discriminarle, ma ne va riconosciuta e rispettata la differenza dal matrimonio tra uomo e donna”.
Il Popolo della famiglia, infine, si appella al presidente della Repubblica, perché “rifiuti di promulgare un testo imposto alla nazione in una materia tanto delicata e fondamentale, senza un preventivo, approfondito ed esauriente dialogo politico”.
Elezioni, lista Sinistra per Rimini su approvazione unioni civili
(Rimini) Per Massimo Allegrini ed Eugenio Pari, candidati nella lista Sinistra per Rimini alle prossime elezioni amministrative, “l’approvazione da parte della Camera della legge sulle unioni civili rappresenta una svolta storica per il nostro Paese”, una legge che “può sicuramente essere migliorabile” perché “la questione della genitorialità rappresenta una lacuna”. Tuttavia, “è indiscutibile che questo primo atto sia un elemento di civiltà che finalmente porta l'Italia in Europa anche dal punto di vista dei diritti civili. La questione dirimente, quella che determina la svolta storica per l'ordinamento italiano è il fatto che finalmente si parli di famiglie e non più di una sola famiglia”.
Da consigliere comunale uscente, Allegrini in particolare ricorda che “nella scorsa legislatura, nel maggio 2015, l'amministrazione ha approvato un registro delle unioni civili che, per quanto perfettibile, ha rappresentato e rappresenta un elemento di avanguardia nel campo dei diritti civili”.
12 maggio
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Atteggiamenti allusivi in strada, dal 1 giugno in vigore l’ordinanza anti-lucciole
(Rimini) Entrerà in vigore il 1 giugno 2016 l’ordinanza contingibile e urgente messa a punto dal Comando di polizia municipale del Comune di Rimini per prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada.
In quanto contingibile, l’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre 2016 e sarà applicata su una serie definita di aree, già dal 2015 ampliate rispetto agli anni precedenti, dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Nel dettaglio il provvedimento riguarderà Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide. L’ordinanza riguarda anche tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione. Inoltre sono compresi Piazzale Cesare Battisti, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo, Via Varisco, Viale Eritrea.
“Rimini sceglie di adottare questo strumento per contrastare un fenomeno su cui ancora manca una legislazione chiara e adeguata ai tempi – è il commento dell’amministrazione comunale – Uno strumento dunque che, andando a affiancare lo specifico articolo del regolamento comunale di polizia Municipale, prova a sopperire seppur in maniera inevitabimente ‘artigianale’ all’assenza di un quadro normativo che ancora non considera come la prostituzione su strada, fenomeno che veicola anche criminalità e schiavitù, sia fonte di degrado urbano, di insicurezza e disagio per i cittadini, peggiorandone le condizioni di vita. Si va quindi a sopperire ad una legislazione vaga, con un’ordinanza ‘pilota’ che, pur con i suoi limiti dettati dalla contingibilità, sia nel 2014 sia nel 2015 ha prodotto risultati interessanti in termini di deterrenza e sanzioni elevate (606 nel 2015, divise più o meno equamente tra clienti e prostitute), grazie al lavoro di vigilanza e controllo operato in maniera costante da parte della Polizia municipale di Rimini, in sinergia con le altre forze dell’ordine attive sul terrirorio. Ciò non toglie la necessità di avere un quadro normativo chiaro, che possa in particolare evitare che strumenti efficaci quali l’ordinanza possano divenire armi spuntate perché in collisione con le diverse interpretazioni di vari istituti, anch’essi costretti a fare i conti con la mancanza di regole certe. E’ evidente che a pagarne lo scotto sono i cittadini e il loro diritto a vivere la città in sicurezza”.
Attraverso l’ordinanza, potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) non solo tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento.
In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli “consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”.
Sono puniti con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che alla guida di veicoli eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno, dalle ore 22 alle 7 di mattina.
L’ordinanza prevede inoltre che, per consentire la valutazione in merito agli accertamenti fiscali, sia portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate nonché del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini qualunque fatto riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo previsto dall’ordinanza stessa.
Videosorveglianza, vertice in prefettura per Zeinta di borg
(Rimini) Oggi ha avuto luogo in Prefettura l'incontro richiesto da Zeinta di Borg tra il Prefetto Giuseppa Strano ed una delegazione dell'associazione. Erano presenti il presidente Arturo Pane e il coordinatore Antonio Cuccolo. Al centro della discussione la videosorveglianza in città, anche alla luce della scarsa adesione del protocollo d'intesa, siglato il 21 gennaio 2015 tra la Prefettura, la Provincia, il Comune e le associazioni di categoria. L'associazione ha posto all'attenzione del Prefetto alcune proposte elaborate da Zeinta di Borg in merito alla possibilità di estendere il raggio d'azione delle telecamere private oltre l'ingresso dell'esercizio commerciale. Inoltre, si è parlato della possibilità di costituire gruppi di esercenti, ad esempio di una stessa via, che si facciano carico di organizzare a proprie spese un servizio di videosorveglianza ambientale, con la supervisione del Comune. Infine l'associazione ha formalizzato la richiesta di uniformare le interpretazioni delle norme esistenti in materia e la possibilità di contenere i costi degli interventi usando le telecamere private già esistenti. Presenti all'incontro anche alcuni soci di Zeinta di Borg, le ditte Secchiaroli e Power Alarm, che hanno fattivamente contribuito alla descrizione tecnica delle possibili soluzioni. Il Prefetto ha ascoltato con attenzione ed interesse, dimostrandosi disponibile a ricercare soluzioni, previo un approfondimento dei temi. L'incontro si è concluso con l'obiettivo di un nuovo appuntamento per formulare una soluzione concreta al problema della videosorveglianza. "Un incontro positivo cui seguiranno altre nostre iniziative in merito" ha commentato soddisfatto a margine dell'incontro il Presidente di Zeinta di Borg, Arturo Pane.
Elezioni, Visintin (Rimini in Comune) sullo sciopero contro l’Invalsi
(Rimini) Sara Visintin, candidato sindaco di Rimini alle elezioni amministrative del 5 giugno, dichiara di sostenere “politicamente” tutti “i lavoratori e le lavoratrici che intendono scioperare il 12 maggio contro l'Invalsi, per ‘boicottare’ le prove che saranno somministrate proprio in questa data ed impedire che la logica distorta della valutazione venga implementata nelle scuole”.
Verso la categoria Visintin esprime “solidarietà” schierandosi “politicamente al fianco di tutti i docenti che si mobilitano contro l'attuazione della riforma e per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro”.
La lista ‘Rimini in Comune - Diritti a Sinistra’ “guarda con fiducia alla possibilità che le sigle sindacali, che hanno indetto le due date di sciopero, possano aprire una nuova stagione di mobilitazione unitaria nelle scuole contro l'attuazione della legge 107 e per la sua abrogazione. Si auspica che vi sia una mobilitazione comune e radicale contro il governo Renzi, come nell’anno scolastico precedente”.
Personalmente, visintin ha “già firmato i 4 referendum abrogativi relativi alla Buona Scuola”. ‘Rimini in Comune - Diritti a Sinistra’ “ritiene che la riforma della scuola del partito democratico sposta l’attenzione dalla centralità docente a una improbabile e – prevedibilmente – fallimentare “centralità” dirigente. In realtà si impone un modello di organizzazione delle scuole simile a quello delle aziende”. L’obiettivo “sarà quello di creare scuole di Serie A e scuole di Serie B, con un meccanismo di intercettazione dei finanziamenti alla scuola delegato all’attrattività e al prestigio della scuola. Compito delle istituzioni sarebbe quello di investire nella Scuola Pubblica, nella crescita del corpo docente e nella creazione di capitale umano, fonte principale di sviluppo sociale, culturale ed economico di un Paese”.
Elezioni, Gnassi (Pd) sulle unioni civili
(Rimini) Tra qualche ora, a scanso di intoppi, il provvedimento che istituisce le unioni civili tra coppie dello stesso sesso diventerà una legge dello stato italiano.
“Facendo gli scongiuri di sorta, anticipo il mio commento ‘Finalmente!’”, dice il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, candidato sindaco del Pd. “Dopo anni di attesa, dopo mesi e mesi di dibattiti, spesso anche sguaiati e strumentali, anche l’Italia avrà uno strumento legislativo in grado di garantire i diritti basilari a quelle coppie che decidono di condividere un percorso di vita, con tutti gli onori e anche gli ‘oneri’ che questo comporta”, spiega Gnassi.
“La legge sulle unioni civili - per il candidato - rappresenta la vittoria di una società matura, profondamente cambiata rispetto a quella di un tempo e alla quale ancora molti fanno riferimento spesso in maniera strumentale. Le tante distorsioni idelogiche però si possono cancellare con un colpo di spugna e ridursi ad un semplice dato di fatto: da domani l’Italia sarà un Paese che garantirà un diritto in più ai propri cittadini, senza togliere nulla ad altri. Un modo anche per allinearsi al continente europeo, dove siamo rimasti gli ultimi a regolamentare la materia, fatta eccezione per Turchia, Romania e pochi altri”.
Per Gnassi si tratta di “un primo traguardo da ascrivere all’ordinario se non fosse che per arrivarci si è dovuti passare attraverso discussioni ‘straordinarie’, urlate, distorte e piegate all’ideologia, con ‘sparate’ ad effetto ad uso e consumo dei media, ma che poco hanno a che vedere con la vita reale, con la quotidianità, di chi semplicemente chiedeva di vedersi riconosciuti opportunità e anche doveri sacrosanti”.
Molti comuni, tra cui anche Rimini, ricorda il sindaco, hanno lavorato per soperire a quello che è stato un “vuoto normativo”. “Lo abbiamo fatto lo scorso anno a Rimini, con l’istituzione del Regolamento delle unioni civili, un primo passo verso l’obiettivo di elevare il tasso di civiltà della nostra comunità. D’ora in poi noi sindaci non avremo più alibi: e per me sarà una gioia ancora più grande celebrare nella sala della Giunta della ‘casa comunale’, il momento in cui una coppia, etero o omosessuale che sia, inizia un percorso di vita comune a Rimini”.
Bracconaggio, denunciato un riminese
(Rimini) Un riminese è stato denunciato dalle guardie ecozoofile per la detenzioni di alcuni volatili appartenenti a specie protette.
L’altro giorno, una pattuglia in servizio ha notato una gabbia trappola (la cui detenzione è vietata dalla legge) al cui interno era presente un esemplare di lucherino, appartenente ad una specie particolarmente protetta. Lo scopo della gabbia era quello di attirare altri esemplari e favorire la cattura. Le guardie hanno quindi allertato la polizia provinciale.
A un controllo più approfondito, l'uomo è risultato detentore di decine di esemplari protetti, tra cui merli, lucherini e uno storno, senza averne alcun titolo, ovvero i permessi rilasciati dalla Provincia per gli allevatori.
E’ quindi scattato il sequestro della gabbia trappola e dei volatili, ma anche la denuncia per la detenzione dei lucherini e dello storno. Gli uccelli sono stati infine affidati ad un'associazione di volontariato che se ne prenderà cura fino alla loro reimmissione in natura.