tortora-scuroRimini | Detenuti, Grassi si dimette da garante

 

L’avvocato riminese Davide Grassi ha rinunciato alla carica di Garante dei detenuti del Comune di Rimini. Si tratta di un addio polemico. “Non sono stato messo nelle condizioni - spiega Grassi - di gestire con serenità l’incarico”.
Grassi punta il dito contro l’amministrazione comunale riminese, rea di essere l’origine di “ostacoli ‘paradossalmente’ insormontabili”. Il primo dei problemi è quello della mancanza di una sede fisica e strumentazioni adeguate.
“Da subito mi resi conto - spiega il legale - dal momento che conoscevo il funzionamento della figura del garante in altri Comuni, che la nostra amministrazione non avesse ben chiaro quali fossero gli strumenti e le prerogative dell'attività istituzionale del garante. Primo fra tutti l’apertura di uno spazio adeguato che garantisse la privacy dei familiari delle persone private delle libertà personale e infine tutti quegli strumenti (posta elettronica, carta intestata, linea telefonica dedicata etc…) che avrebbero avuto un’esclusiva funzione di servizio all’ufficio del Garante. Quando feci presente all’assessore Gloria Lisi che il regolamento comunale del Garante fosse incompleto ed estrapolato parzialmente da quello di un altro Comune e quindi di per sé inattuabile non ebbi alcuna risposta. Al contrario, le osservazioni che venivano fatte dai miei interlocutori, ogni volta che io rappresentavo le difficoltà strumentali dello svolgimento del mio incarico, ricadevano sulla mancanza di fondi per quell’ufficio”.
Grassi sostiene che “il Comune non era in grado di sopportare ulteriori spese, oltre a quelle previste come budget annuale pari a mille euro, per tutte le attività del garante. E ciò senza che io chiedessi un’indennità come prevista peraltro nel regolamento degli altri Comuni d’Italia. Ora, è stato per me inevitabile aver provato una profonda delusione quando sono venuto a conoscenza del costo dei pannelli pubblicitari commissionati all’artista Cattelan (per inciso, non sono stato dalla parte dei critici verso questa modalità di promozione dell'immagine della città). Da tempo la Casa Circondariale di Rimini, anche mio tramite, lamentava le carenze strutturali di alcune aree (vedi il cortile esterno dedicato all’incontro con i figli dei detenuti) che non potevano essere ripristinate per mancanza di fondi; una nuova palestra per i detenuti come valvola di sfogo e magari altri interventi e collaborazioni con il Comune. All’epoca (mi riferisco a pochi mesi fa) il Comune non poteva intervenire con delle donazioni? E ancora, davvero il Comune non ha o non aveva finanze da investire per attrezzare una sede per l’ufficio del Garante dei detenuti e dare dignità a questa figura istituzionale così importante per la città? Sarebbe bastato un piccolo sforzo. Ritengo perciò giunto il momento di rassegnare le mie dimissioni, che presenterò formalmente al Consiglio Comunale di Rimini, senza le quali il mio incarico avrebbe dovuto concludersi nel 2017. Non credo, purtroppo, che l'Amministrazione di Rimini abbia una cognizione progettuale e organizzativa dei problemi propri di una comunità carceraria”.
A Grassi dall’amministrazione risponde il vicesindaco Gloria Lisi.“Non si tratta di una sorpresa - spiega Lisi - perché sin dai giorni successivi al suo insediamento, avvenuto con l’approvazione dell’apposito regolamento da parte del Consiglio comunale di Rimini il 30 ottobre 2014, il dottor Davide Grassi non ha fatto altro che cercare ogni pretesto per aprire un contenzioso con l’amministrazione comunale, che non ha mai avuto ragion d’esser nei fatti. Basta sfogliare una rassegna stampa degli ultimi mesi per rendersene conto: il dottor Grassi, o chi per lui, ha immediatamente cominciato a lamentare ‘problemi logistici’ ma soprattutto a soffermarsi sul problema dell’indennità economica. Proprio così. Nonostante il regolamento approvato dal Consiglio comunale non la prevedesse, ad eccezione dei rimborsi spese, il dottor Grassi ha cominciato istantaneamente un ‘pressing’ sotto forme diverse per avere somme in denaro che l’assise comunale non aveva concesso a larghissima maggioranza solo pochi giorni prima”.
Da parte sua Lisi chiarisce anche che “ho personalmente proposto, sollecitato e seguito l’iter amministrativo per la istituzione della figura del garante, l’amministrazione comunale ha subito garantito la massima operatività, volendo però definire e formalizzare da subito le modalità di attuazione, proprio per evitare spiacevoli incomprensioni, l’amministrazione comunale ha provveduto immediatamente a mettere a disposizione una sede adeguata, funzionale e riservata, all’interno dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini, in Piazza Cavour, per una giornata a settimana; d) l’amministrazione comunale e gli stessi responsabili della Commissione comunale 4. avevano comunque cercato di venire incontro alle sollecitazioni, proponendo due soluzioni alternative per la sede degli incontri settimanali (una al ‘Marvelli’, l’altra negli spazi comunali), entrambe rifiutate dal dottor Grassi; inoltre, un funzionario del Comune di Rimini era messo a disposizione del dottor Grassi (che non ha mai usufruito di questa opportunità logistica) per il ruolo di supporto al Garante in modo da gestire gli appuntamenti ed eventuali pratiche amministrative ed è in corso di ultimazione la procedura di attivazione della mail dedicata”.

 

carcere rimini

1Rimini | Telefoni guasti a Miramare, anche all’aeroporto

 

Aeroporto senza telefoni per un giorno. Le linee dati della nuova società di gestione del ‘Fellini’ sono infatti tra quelle interrotte a causa di un danno a un gruppo di cavi che collega la cabina 5 Miramare di Telecom, cabina che serve 400 utenze di Rimini e Riccione. L’incidente sarebbe avvenuto durante lavori di scavo in un vicino cantiere.
Nel pomeriggio di oggi le linee sono tornate a funzionaregrazie al lavoro dei tecnici di Airiminum 2014, che richiederà i danni.

 

Aeroporto Rimini-Miramare

2Rimini | Peg Strano si presenta: “Sarò un prefetto in mezzo alla gente”

 

La prima persona che ha visitato a Rimini è stato il sindaco Andrea Gnassi, questa mattina, in quanto “primo cittadino”. Poi il nuovo prefetto Giuseppa Strano, Peg per i nuovi concittadini riminesi, ha incontrato gli organi d’infomazione.
“Sono la vostra novità, so che prima di me non c’è stato qui a Rimini un prefetto donna”, esordisce Peg Strano. A chi la sollecita sui problemi riminesi, dall’abusivismo commerciale alla prostituzione, dallo spaccio alla questione della nuova questura, lei risponde senza imbarazzo. “I ponti si attraversano quando ci sono davanti. Non mi sento di esprimere un giudizio ora sulla realtà riminese, sarebbe condizionato da ciò che mi è stato raccontato. La prima cosa che farò, di sicuro, sarà quella di studiare la vostra realtà in maniera approfondita”. E aggiunge: “Sarò un prefetto in mezzo alla gente”.
Incalzata sulle infiltrazioni mafiose in riviera, il prefetto spiega che la mafia è un problema da affrontare “con i cittadini, perché è una mentalità”. In curriculum, comunque, vanta dieci anni come corrispondente dell’Alto commissario per il coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa.
Di seguito la lettera del prefetto strano ai riminesi.


“Sono venuta a Rimini da bambina, turista in ‘erba’, accompagnata dai miei genitori alla scoperta dell’Italia.
Sono felice di tornarci oggi, da cittadina.
Vengo da una terra circondata dall’acqua, ma ho vissuto a lungo nella pianura padana.
Amo il sole implacabile di questa regione che non sembra tramontare mai nelle lunghe sere d’estate, la sua luce ora abbagliante ora velata di mistero, la sua a volte incompresa profonda bellezza: amo le intime e raccolte nebbie, che lasciano intravedere l’improvviso apparire di mura e castelli, simbolo e vestigia di storia e tradizione, la morbidezza delle colline e soprattutto il mare con i suoi sempre mutevoli colori, i suoi odori, il suo rumore ora sommerso ora fragoroso.
Ma amo anche le sfide della speculazione intellettuale, soprattutto quando la sua vivacità e forza si fonda su di una millenaria tradizione resa frizzante dalla capacità imprenditoriale.
Le mie radici sono in una terra lontana, ma altrettanto ricca di cultura e diversa bellezza, il mio passato più prossimo è un po’ più a nord: da oggi in poi allargherò i miei orizzonti, approfondendo la conoscenza di questa terra, calandomi nella vostra realtà, che d’ora in poi è anche la mia.
Sono qui per mettermi al vostro fianco, a lavorare con voi, per cercare di contribuire a costruire un futuro comune, e continuare a rinsaldare sempre più il rapporto tra le istituzioni locali e quelle centrali che con orgoglio rappresento.
Sarò una di voi, accanto a voi, saprò ascoltare le vostre voci e se mi delegherete sarò la fedele interprete dei vostri bisogni e delle vostre aspirazioni; gioiremo insieme per i traguardi che riusciremo a raggiungere e dividerò le vostre pene e sofferenze se dovessimo essere chiamati ad affrontare eventuali difficoltà.
Essere prefetto in questa provincia di cultura, tradizioni millenarie, capacità di innovazione e impresa è per me occasione di sprone, sono infatti stimolata a dare il meglio di me stessa, e non perché temo il vostro giudizio, ma perché voglio essere degna della stima e dell’affetto di voi riminesi.
Il vostro prefetto
Peg Strano Materia

 

prefetto strano

Martedì, 07 Luglio 2015 09:39

giornalaio, 7 luglio 2015

giornalaioCarabiniere denunciato per molestie | Aeroporto, Forlì sfila il consulente a Rimini | Gnassi contro i furbetti dei pass

 

Carabiniere denunciato dalla polizia. Cinquantenne in servizio a Cesena, sabato sera a Rimini per il concerto dei Dear Jack, è accusato di violenza sessuale per essersi strusciato e aver palpeggiato 15enni approfittando della calca (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Sei pass disabili ogni 100 abitanti. E’ la media riminese: troppo alta, il doppio, se confrontata con le altre città di dimensioni simili. Il sindaco Andrea Gnassi, quindi, (assieme al sindaco di Forlì Lucchi alle prese con lo stesso problema) chiede maggiori verifiche da parte della Asl (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Malasanità, “braccio amputato per ischemia non rilevata”. Sul Carlino il racconto di un 33enne riccionese che ieri ha sporto denuncia in questura a Rimini contro la Asl. Chiede il reimpianto del braccio.

 

Troppo caldo. In 25 al pronto soccorso ieri tra Rimini e Riccione in preda a svenimenti e difficoltà a respirare. Si tratta soprattutto di turisti con un’età compresa tra di 65 e i 75 anni, che si trovavano in spiaggia nelle ore più calde (ilCarlino).

 

Albergatore ‘salvavita’. Sabato Marco Arlotti dell’hotel ‘Fra i pini’ di Viserbella ha tenuto in vita un cliente 50enne con il massaggio cardiaco per una decina di minuti, in attesa dell’ambulanza (Corriere).

 

Aeroporti. Forlì sfila a Rimini un consulente. L’ex direttore commerciale del Ridolfi e direttore esecutivo del Fellini Rodolfo Vezzelli era stato assunto anche da Airiminum per riallacciare i legami con le compagnie russe. Ora rimpiazzerà a Forlì Sandro Gasparrini, l’uomo che ha guidato Halcombe sino alla convenzione con Enac, siglata il 18 giugno (Corriere).

 

Unioni civili. Sono sette le coppie iscritte nel registro istituito a Rimini il 29 aprile. “Quattordici persone che hanno potuto, anche se solo a livello locale, respirare un po’ d’aria di civiltà e di rispetto dei diritti e della dignità delle persone”, secondo il sindaco Gnassi (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Il killer di Covignano. Sentenza definitiva per Marco Zinnanti: 30 anni per l’omicidio del tassista Leonardo Bernabini, assassinato nel 2012. Gli avvocati non hanno presentato ricorso contro la sentenza della corte d’appello (Corriere, LaVoce).

 

Genitori preoccupati a Santa Cristina. Da settembre la scuola per l’infanzia riaprirà con una sola sezione e loro temono che se venisse a mancare il numero minimo di iscrizioni il comune potrebbe chiuderla del tutto (LaVoce).

 

Porte aperte al palas fino a venerdì per assistere alle registrazioni dei Masters of magic, condotti da Gerry Scotti. Tutte le sere alle 19 spettacoli di illusionismo all’esterno del palacongressi. Cinquemila i maghi in città (secondo ilCarlino, 2.800 secondo il Corriere), 150 concorrenti da 66 nazioni e spettacoli anche nelle piazze di Rimini (ilCarlino). Sono nove gli italiani a caccia del titolo di campione (Corriere). Scoppia anche il caso del mago cagliaritano escluso dalle finali del Mondiale e del suo ricorso alle procure di Rimini e Parma (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Sportdance cresce. “Stimiamo che il 20% delle 200mila presenze attese sarà originato dalle competizioni internazionali”, ha detto il presidente della Fiera Lorenzo Cagnoni. “Solo Rimini può ospitare un evento di simili dimensioni”, commenta il presidente della Federazione danza sportiva Christian Zamblera (Corriere).

 

Riccione. “Usciamo dalla Notte Rosa”. Lo dice al Carlino il presidente degli albergatori Rodolfo Albicocco. “Così come è l’evento non serve a Riccione”, dice. E ancora: “I tentativi di cambiarla, non hanno funzionatoDubito che si possa cambiarne i contenuti stando all’interno di questo contenitore.”.
Ma i commercianti di viale Ceccarini sono contenti del Capodanno estivo: “Meno gente, ma di qualità’, commenta il presidente Giorgio Mignani (Corriere).


 

Coriano. Rilancio per la Valleverde. I nuovi proprietari (Silver1) hanno annunciato la valorizzazione dello stabilimento di Coriano nel 2016. Impegno preso in Regione ieri davanti ai sindacati (Corriere, LaVoce).

 

San Clemente. ‘Lager’ per animali scoperto dalle guardie ecozoofile, con bestie denutrite, cani impiccati a collari improvvisati e ossa di cavalli che spuntano dal terreno. Il proprietario, un 50enne della zona, è stato denunciato per uccisione e maltrattamento di animali (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

Lunedì, 06 Luglio 2015 22:04

jovanotti

Jovanotti sarà a Rimini il 19 novembre al 105Stadium per la tournee invernale nei palazzetti

1Rimini | Unioni civili, 7 coppie iscritte nel registro

 

Ad oggi sono sette le coppie iscritte nel Registro delle unioni civili il 29 aprile scorso, a partire dalla prima iscritta il 13 maggio. E’ il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ad offrire il dato, commentando il dibattito in Senato sulla legge Cirinnà sulle unioni civili.
“Pietoso e meschino”. Sono questi i due aggettivi con i quali il sindaco di Rimini Andrea Gnassi definisce il quadro politico relativo agli “emendamenti in cui l’unione civile viene offesa e sostituita da decine di definizioni dallo spirito goliardico”. Gnassi giudica “pesanti” le parole dei senatori, che “danno nell’occhio tanto da spingere l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea a definire l’Italia uno dei paesi dove maggiore è il tasso di discriminazione omofoba”.
Il primo cittadino riminese quindi scende in campo dichiarando che “Rimini sostiene e tutela le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione è favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio”. Il tutto grazie al Registro istituito a fine aprile.
“Quattordici persone - scrive Gnassi su Facebook - hanno potuto, anche se solo a livello locale, respirare un po’ d’aria di civiltà e di rispetto dei diritti e della dignità delle persone, in un Paese che non solo è fanalino di coda in Europa per (in)capacità di legiferare in materia, ma che addirittura utilizza le categorie della derisione dello scherno per ostacolare il percorso legislativo”.
Roberta Sommella, Imma Pellegrino, Melania Migliaccio

andrea gnassi

tortora-scuroRimini | Carabiniere denunciato per violenza sessuale

 

Un carabiniere 50enne di Cesena, dove presta servizio, è stato denunciato per violenza sessuale.
E' stato fermato dalla squadra mobile di Rimini dopo che alcune mamme avevano sporto denuncia perché i figli erano stati palpeggiati durante il concerto dei Dear Jack, in piazzale Fellini, durante la Notte Rosa.
Il militare, libero dal servizio, era tra il pubblico, in prevalenza di giovanissimi. Nel passare tra le persone si sarebbe lasciato andare a palpeggiamenti di natura sessuale (Ansa).

 

dear jack

2Rimini | Le vacanze si prenotano online, sondaggio di Unione consumatori

 

Sono generalmente soddisfatti dell’acquisto di vacanze on-line (75% delle risposte), preferiscono alloggiare presso appartamenti privati (34%), si fidano abbastanza delle recensioni di altri utenti quando devono scegliere la migliore sistemazione per il loro soggiorno (77%). E ancora: scelgono il sito su cui acquistare se garantisce loro pagamenti rapidi e sicuri (69%), sono preoccupati che la sistemazione non sia quella pubblicizzata su Internet (78%), se prenotano un appartamento privato vogliono poter contattare prima chi li ospita (58%) e generalmente si fidano delle informazioni che reperiscono on-line (83%).
E’ questo il profilo dei consumatori emerso dal sondaggio ‘Turismo: come scegli la tua vacanza on-line?’ realizzato dall’Unione nazionale consumatori e frutto della partnership con Airbnb (dati raccolti dal 4 al 30 giugno 2015, intervistate 715 persone).
Secondo lo studio (che non ha valore statistico, ma mira ad indagare il sentiment dei consumatori), l’11% degli intervistati sostiene di non aver mai prenotato le vacanze online, ma che vorrebbe provare. Il 34% predilige la prenotazione di appartamenti privati e il 30% di bed and breakfast/ostelli. Se poi andiamo ad analizzare le differenze tra gli under e gli over 35, emerge che il 4% degli under 35 risponde di non aver mai acquistato vacanze on-line rispetto al 10% degli over 35; inoltre, il bed and breakfast è l’alloggio preferito dal 35% dei più giovani rispetto al 26% dei più adulti.

Alla domanda “Cosa ti fa propendere per un determinato sito rispetto a un altro nell’acquisto del tuo soggiorno?”, 69 consumatori su 100 scelgono pagamenti rapidi e sicuri, il 58% si affida a recensioni di altri utenti che hanno già acquistato su quello stesso sito, il 57% cerca informazioni chiare e trasparenti e la stessa percentuale predilige la facilità di utilizzo.
L’aspetto che preoccupa di più quando si acquista una vacanza on-line è scoprire, una volta arrivati sul posto, che la sistemazione non sia quella pubblicizzata su Internet (quasi l’80% delle risposte). Preoccupazione seguita dal timore che i dati della carta di pagamento non siano tutelati (39% delle risposte) e che in caso di problemi non si riceva adeguata assistenza (32%).
Secondo lo studio, la maggior parte degli utenti si fida delle recensioni di chi ha già soggiornato presso l’alloggio (hanno risposto “abbastanza” il 77% degli utenti, anche se gli under 35 si fidano nel 90% dei casi rispetto all’80% degli over 35).
In caso di problemi preferiscono avere l’assistenza telefonica (75%), immediatamente seguita dal contatto di posta elettronica (72%). Se poi prenotano un appartamento privato, 58 consumatori su 100 si sentono più sicuri se possono prima contattare chi li ospita.

Lunedì, 06 Luglio 2015 15:41

sportdance in fiera

Taglio del nastro oggi in fiera a Rimini per i Campionati di danza sportiva, Sportdance 2015, con il presidente Fids, Christian Zamblera, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi

 

sportdance2015 inaugurazione

2Rimini | Pass invalidi, guerra ai furbetti

 

Rimini e Cesena insieme nella lotta ai furbetti dei pass invalidi. Oggi i rispettivi sindaci, Andrea Gnassi e Paolo Lucchi, hanno scritto al direttore generale dell’Asl Romagna Marcello Tonini per chiedere “la verifica del corretto funzionamento delle procedure per il rilascio degli attestati di disabilità”.
C’è la “volontà comune - spiegano da palazzo Garampi - di mettere un freno agli abusi dei pass disabili, i contrassegni rilasciati dagli uffici mobilità dei Comuni che consentono a chi ha disabilità fisiche certificate di avere agevolazioni rispetto a sosta e viabilità. Pass che però troppo spesso vengono utilizzati in maniera impropria, andando a ledere chi invece ne avrebbe più diritto”.
E’ per questo che Gnassi e Lucchi hanno chiesto al direttore generale dell’Asl di verificare le procedure per il rilascio degli attestati, “con l’obiettivo – scrivono nella lettera - di correggere eventuali anomalie che portassero a rilasciare improprie certificazioni di disabilità”.
Le due amministrazioni romagnole hanno monitorato l’andamento dei pass, confrontandone la quantità con altre città italiane di dimensioni comparabili con Cesena e Rimini. “Ne è emerso che la media delle città simili alle nostre, è più o meno attestabile sui 2,50 pass ogni 100 abitanti, mentre questo dato è di 4,20 pass per Cesena (4.080 pass per circa 97.000 abitanti) e per Rimini addirittura di 5,84 (8.572 pass per circa 147.000 abitanti)”. Ancora più lampante il divario nel confronto con le altre due città maggiori della nostra Ausl, ovvero Forlì (2,6 pass ogni 100 abitanti) e Ravenna (2,5).
“Non ci è possibile individuare con assoluta precisione i motivi che vedono le nostre città registrare una percentuale di pass disabili di circa il doppio rispetto alle città più simili alla nostra. Riteniamo però sia necessario avviare un monitoraggio molto preciso, per evitare che dietro tali numeri si celino alcuni casi di utilizzo improprio. E ciò con l’obiettivo di tutelare chi invece ha tutti i requisiti per possedere il pass e per utilizzarlo, meritando di usufruire di tutte le opportunità che allo stesso sono collegate”.
Il Comune di Rimini mesi fa ha già definito una prima strada per limitare gli abusi, andando a ridurre il numero di auto autorizzate per ciascun disabile (da 5 a 2 targhe assegnate ad ogni permesso), così come l’amministrazione di Cesena ha avviato un procedimento per agevolare i familiari dei titolari di pass invalidi deceduti nella restituzione del tagliando.

 

pass invalidi