Lunedì, 02 Febbraio 2015 10:03

giornalaio, 2 febbraio 2015

giornalaioAeradria verso l'esproprio | Pd diviso sull'acqua | Solidarietà indebitata

 

Aeradria verso l’esproprio. Se entro giovedì il curatore fallimentare della ex società di gestione, Renato Santini, non dovesse consegnare i beni demaniali dell’aeroporto nelle mani di AiRiminum, l’Enac è pronto ad intervenire con un 'esproprio forzato' (Corriere). Ma una volta messo piede a Miramare arriveranno altri problemi per i nuovi gestori. A partire dalla necessità di procurarsi le attrezzature, quelle per cui AiRiminum, dopo un lungo tergiversare, ha presentato un’offerta al curatore. Santini le ha infatti rimesse in vendita, per la terza volta. Il bando scade a metà settimana. Solo se andrà deserto, Santini accetterà l’offerta da 300mila euro dei nuovi gestori (Corriere).


L’acqua pubblica divide il Pd. L’eventualità di un bando europeo per la gestione della risorsa idrica crea maretta nella direzione del partito. Il contratto con Hera è scaduto da due anni (a Forlì e Ravenna scadrà nel 2023). Da un lato c’è chi, come Maurizio Melucci, sostiene che il nuovo bando non porterà alla privatizzazione della risorsa, rispettando l’esito del referendum del 2011. La proprietà delle fonti e delle reti resterebbe a Romagna acque, società a capitale pubblico, ricorda Melucci. Dall’altro, c’è chi come Sonia Migani pensa che sulla questione non si sia discusso abbastanza e che sarebbe meglio quindi allineare le scadenze dei contratti al 2023 per pensarci bene e ragionarne in termini di area vasta (Corriere).
Oggi si decide. In Provincia Atersir (l’Agenzia territoriale per i servizi idrici e rifiuti dell’Emilia Romagna) si riunisce proprio per decidere del contratto scaduto. Dalla maggioranza, Savio Galvani come Fds minaccia una crisi nella giunta comunale di Rimini qualora non fosse rispettata la volontà del referendum (Corriere, Nuovo Quotidiano).


Due anni e l’intervento del tribunale per sbloccare un perito. Chi nel 2012 ha subito danni a causa del famigerato ‘nevone’ ancora non ha visto un euro di risarcimento. E i tempi di attesa sembrano ancora lunghi, nonostante le promesse di fondi europei che sembrava fossero già disponibili per le aziende agricole danneggiate dai metri di neve caduta dal cielo in 15 giorni, a febbraio. Fondi che invece a distanza di 3 anni sono ancora bloccati per via della crisi. La storia dell’imprenditore Guido Amantini, di Campiano di Talamello (ilCarlino).


Solidarietà indebitata. Lo scorso maggio a Santarcangelo si è giocata la ‘partita del cuore’, attori contro vigili del fuoco, allo scopo di raccogliere fondi per gli orfani del Kosovo. Il riminese a capo della onlus che ha organizzato la cosa aveva promesso un obolo di 5mila euro e invece per ora sembra abbia raccolto solo debiti, per una decina di migliaia di euro. Se la cifra per i bambini sia o no andata a destinazione non si è capito. Intanto i fornitori, riminesi e sammarinesi, sono andati dall’avvocato per cercare di farsi pagare (ilCarlino).


Pienone per l’incontro con il giornalista, ex deputato del Pd, attualmente opinionista ‘ultra-cattolico’, Mario Adinolfi. Adinolfi, direttore del quotidiano LaCroce, ieri è stato a Rimini per parlare di famiglia tradizionale (ilCarlino).

Sabato, 31 Gennaio 2015 10:08

giornalaio, 31 gennaio 2015

giornalaioAm, i revisori bocciano la srl | Aeroporto, riassunti 50 ex dipendenti | Coriano, fiamme gialle in Comune

 

Una bocciatura per la trasformazione di Am in srl. Il collegio dei revisori del conti ha chiesto formalmente al cda di muoversi per ottenere un parere della Corte dei conti circa l’operazione, che a loro sembra un tantino avventata e soprattutto poco studiata. Non ci sono proiezioni sugli degli effetti economici sulle sue società derivanti: la Am srl che assumerebbe il patrimonio (anche il debito da 9 milioni) e andrebbe a fondersi nell’Agenzia unica romagnola e la Pm srl che erediterebbe gli asset, quindi anche il trc e i futuri costi di gestione, senza però avere liquidità (ilCarlino, Corriere, Nuovo Quotidiano, LaVoce).

 

Saranno al massimo 50, gli ex dipendenti di Aeradria che potranno tornare a lavorare al Fellini. Perlomeno entro quest’anno. E sembra che Airiminum conti di chiudere il 2015 con 350mila passeggeri transitati da Miramare. Questi sono i numeri venuti fuori nell’incontro di ieri tra i nuovi gestori dello scalo riminese e i sindacati. Saranno due le società che assumeranno personale: Airiminum ha bisogno di 12 dipendenti (più quattro manager), mentre una ditta di servizi aeroportuali avrà bisogno per partire di 38 persone (ilCarlino, Corriere, Nuovo Quotidiano, LaVoce).

 

Minori introiti dall’imu. L’assessore al Bilancio del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini, ammette il buco nel consuntivo 2014. Si parla di sei milioni, l’ammanco è dovuto alla minore entrata tributaria, nel 2015 non sono previsti aumenti (Nuovo Quotidiano).

 

Salvare il Paradiso si deve, parola del sindaco Gnassi. Il primo cittadino scende in campo per l’ex discoteca di Covignano, caduta nel degrado e nell'abbandono. Altri tempi, rispetto a quelli in cui c’era in pista Gianni Fabbri, ma il Paradiso, con un nuovo format, può ancora dire la sua nel mondo della notte, sostiene il primo cittadino riminese. Bando al cambio di destinazione d’uso ipotizzato dal fratello dell’ex patron, Paolo Fabbri, per la realizzazione di un complesso residenziale, la zona è anche sottoposta a vincoli. Ma un accordo su nuove funzioni con i nuovi proprietari si può trovare, assicura Gnassi (ilCarlino).

 

Una donna riminese di 29 anni è stata trovata morta ieri mattina nel dormitorio della Caritas di via Madonna della Scala, a San Giuliano. Al centro di accoglienza, dove la conoscevano già, si era presentata lunedì per chiedere un posto letto per la notte. Un passato difficile alle spalle, tra tossicodipendenza e rapporti tesi con la famiglia, lascia due figli piccoli (Corriere, Nuovo Quotidiano, LaVoce).

 

Mattarella e Rimini. Il Carlino racconta della visita nel 1999 del candidato del Pd alla presidenza della Repubblica Sergio Mattarella. L'ex Dc, giudice della Corte Costituzionale, è stato uno dei protagonisti della stagione politica che ha visto Alberto Ravaioli diventare sindaco (ilCarlino). Curiosità: ieri alla terza votazione per il Colle, uno dei deputati ha scritto sul foglietto il nome del medico riminese Corrado Paolizzi, presidente di Cuore di Rimini, associazione e lista civica per cui è stato candidato sindaco alle scorse amministrative (Corriere).

 

Michele Donati presenta ‘Progetto Rimini’, una nuova associazione politica riminese che si è costituita in questi giorni con l’obiettivo di muovere un po’ le acque in vista delle amministrative del 2016. Il gruppo sta dialogando con Gigi Bonadonna, Antonio Polselli (gli stessi fautori della lista Rimini più nel 2011) e ha chiesto qualche consiglio anche a Mauro Ioli, ex Pd e poi candidato con Monti, e a Nanà Arcuri, artefice della lista civica che ha portato alla vittoria Renata Tosi a Riccione (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Sfida sulla bilancia in Consiglio comunale. Il capogruppo degli ex Pdl, Gennaro Mauro, ha lanciato il guanto ad Abramo Fraternali, consigliere del Pd, che sembra aver accettato. Si tratta di due pesi massimi tra i banchi dell’aula di Palazzo ex Aquila d’oro. Chi riuscirà a dimagrire di più (Corriere, Carlino, Nuovo Quotidiano, LaVoce)?

 

Acque rosse a San Marino. Due giorni fa, le acque del torrente Ausa, nel tratto che attraversa il parco di Dogana, erano colorate di rosso. Un passante ha subito scattato una foto e avvertito il consigliere comunale riminese Fabio Pazzaglia (Fare Comune). Sono in corso accertamenti ambientali (Corriere).

 

A Coriano, sembra che nei giorni scorsi la Guardia di finanza abbia sequestrato in Comune tutte le carte relative all’incarico dirigenziale, recentemente revocato, per Carla Franchini. Alla Franchini viene contestato il fatto di essere stata, all’interno della stessa Provincia, consigliere comunale (in questo caso a Rimini e per il Movimento 5 Stelle) e aver svolto funzioni dirigenziali in un altro ente, cosa che non si può fare (LaVoce).

1Rimini | Aeroporto, due società assumeranno i dipendenti

 

Questa mattina a Rimini i vertici di Airiminum, la società che si è aggiudicata la gestione dell'aeroporto Fellini, hanno incontrato la Cgil e Cisl per analizzare il destino degli ex dipendenti di Aeradria. Assente a causa di altri impegni la Uil, che aveva chiesto di posticipare l'incontro al pomeriggio e non ha mandato giù il fatto di non aver ricevuto risposta da Airiminum.
A parlare sono stati i gestori. Due società avranno a che fare con i lavoratori, ha spiegato il direttore Marco Consalvo. La Airiminum conterà su un organico composto da 12 dipendenti e 4 manager, con contratto aeroportuale. Ci sarà poi una società di handling, con 38 dipendenti, per i servizi all’interno dell’aeroporto (biglietterie, check in sicurezza, pulizie), con un contratto differente, che si sta valutando.

 


La lettera 'di protesta' della Uil. "La UIL della Provincia di Rimini unitamente alla categoria UIL TRASPORTI interviene sull’incontro che si e’ tenuto oggi 30 gennaio con la società AIRIMINUM (la società che dovrebbe gestire non nelle parole ma nei fatti il nostro aeroporto)precisando perché Noi non eravamo presenti all’incontro.
E’ una precisazione doverosa nei confronti di chi noi rappresentiamo, i lavoratori dipendenti ed i cittadini del nostro territorio.
La UIL da sempre è fortemente convinta che l’aeroporto è una infrastruttura fondamentale per l’economia del nostro territorio e, per questo, deve essere salvato per il bene di tutta la nostra collettività.
L’aeroporto è strategico perché Rimini è porta d’accesso sull’Adriatico, per la sua vocazione turistica, “capitale delle vacanze” deve diventare il fulcro e il centro del turismo romagnolo e per questo serve un aeroporto internazionale.
Siamo altresì interessati a che questa operazione di nuova acquisizione da parte di privati vada nel migliore dei modi, però anche in considerazione delle passate gestioni catastrofiche, abbiamo bisogno di gestioni chiare , trasparenti e rispettose di tutti gli interlocutori, in particolare delle organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori ed il territorio che già hanno pagato a sufficienza gli errori del passato.
La Uil è indignata per il comportamento della Direzione Aziendale che, in un momento importante come questo di fronte alla Nostra richiesta di spostare l’incontro con le organizzazione sindacali nel pomeriggio di Venerdì 30 anziché al mattino, richiesta anticipata il Venerdì precedente al direttore di Airiminum, riceviamo ieri una mail di conferma per l’orario mattutino.
Subito la UIL si è attivata inviando una mail alla direzione, non avendo ricevuto altre comunicazioni, il Segretaria Generale chiamava ai numeri di cellulare e di ufficio in nostro possesso senza riuscire mai a trovare nessuno.
Il Segretario della UIL a quel punto chiamava la prefettura, unico vero sostenitore della battaglia per la difesa dell’aeroporto, segnalando per ben due volte l’impossibilità di contattare la società.
Con Nostro stupore riceviamo Giovedì 29 alle ore 16,25 un messaggio dalla cgil che ci informava che era stata contattata dalla direzione che confermava l’orario per l’incontro di oggi.
Ma come la UIL chiede di spostare l’incontro la direzione non si trova però avverte la cgil, ma che strano.
Siccome Noi della UIL non vogliamo assolutamente che si ripercorrano i sentieri, i rapporti che ci hanno portato al disastro chiediamo da subito il massimo della chiarezza e della trasparenza.
La cgil non è in nessun modo la rappresentante della UIL, è un sindacato che noi rispettiamo, come tutti gli altri, ma non ha titolo per rappresentarci.
E’ stato un incidente? La UIL è disposta a verificarlo concretamente nel proseguo delle trattative, all’azienda comunque diciamo che Noi non tollereremo che loro si scelgano di volta in volta gli interlocutori che vogliono.
La UIL si augura di essere presto convocata al tavolo, assieme a tutte le altre organizzazione interessate, per poter finalmente parlare del piano industriale, premessa necessaria alla riapertura e al successivo rilancio dell’aeroporto".

2Rimini | Bilancio, la giunta approva la proposta per il 2015

 

Nella seduta di ieri la Giunta comunale ha approvato la proposta di bilancio di previsione del 2015. "Non spingeremo sulla leva tributaria, dunque la pressione fiscale per quanto di competenza comunale rimarrà invariata. Una decisione questa non di poco conto, in considerazione della difficoltà di far quadrare i conti in un contesto di tagli generalizzati come quello in cui ci muoviamo da anni, ma che riteniamo imprescindibile", annuncia l'assessore Gian Luca Brasini.
Stabile anche la spesa corrente, almeno secondo quanto riferito dal Comune, "che sarà in linea con lo scorso bilancio, pur a fronte della costituzione del fondo di svalutazione crediti, un obbligo previsto dalla legge con l’introduzione del bilancio armonizzato. Ciò significa che si interverrà con un’azione di spending review oculata, andando a limare le varie voci di spesa là dove è possibile, in particolare quella improduttiva".
Confermate le risorse destinate al welfare e alla protezione sociale, "che resta la priorità dell’Amministrazione e il capitolo di spesa più importante del Bilancio".
Secondo Brasini, l'impianto "regge nonostante il previsto e annunciato calo delle entrate tributarie – prosegue l’assessore Brasini - dovuto in particolare ai minori introiti dell’Imu, sintomo del periodo di crisi che stanno attraversando le imprese del territorio. Per questo motivo è stata confermata la proposta, già inserita nelle linee guida per la formazione del bilancio votate dal Consiglio Comunale nel dicembre scorso, dell’introduzione della “no-tax area” rivolta alle nuove imprese con almeno un dipendente. Un pacchetto di interventi per cercare di sostenere le imprese che decidono di scommettere sul futuro garantendo anche nuova occupazione".
In parte straordinaria, si continua con il trend avviato negli ultimi due anni, incrementando gli investimenti strategici per la città".

 

bilancio

tortora-scuroRimini | Am, i revisori dei conti bocciano trasformazione in srl e scissione

 

I revisori dei conti di Agenzia mobilità hanno seri dubbi sull'operazione di trasformazione di Am in srl e sulla scissione tra Am srl, la società che si prenderà il patrimonio (quindi anche i debiti che attualmente ammontano a 9 milioni), e Pm srl,la società che manterrà i beni strumentali, cioè che si accollerà il trc. Pochi giorni fa, il 27 gennaio scorso, il collegio del revisori ha recapitato al cda e alla direzione una nota le cui conclusioni non lasciano spazio a dubbi. I revisori evidenziano "l'opportunità di acquisire eventualmente un parere preventivo da parte della competente Corte dei conti", circa l'operazione in atto (approvata dal Consiglio comunale di Rimini il 18 dicembre scorso).


Nel mirino dei revisori c'è anche la Pm, per la quale si nutrono dubbi in merito alla sostenibilità economica. Secondo i revisori, infatti, "se con la scissione la beneficiaria Agenzia unica romagnola può raggiungere economie di scala anche attraverso la formazione di un bando unico romagnolo per la gestione del tpl, la scissa (Pm srl), ex consorzio, rimarrebbe oggi con grossi rischi connessi ad un'accertata incapacità di sostenersi se non attraverso la contribuzione da parte dei soci", ovvero gli enti pubblici. Non esiste, secondo i revisori, "traccia della preventiva valutazione circa la convenienza, sotto il profilo dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità, accompagnata dalla relativa documentazione probatoria". Detto in parole più povere, Pm nascerebbe senza liquidità.


Nemmeno in casa Am srl le cose sarebbero rose e fiori, fanno notare sempre i revisori. Mantenendo, infatti, il patrimonio, la neonata società si ritroverebbe in carico anche il debito, che, secondo quanto confermato in commissione comunale questa mattina dal presidente Roberta Frisoni, ammonterebbe attualmente a 9 milioni di euro. "Sarebbe stato necessario - sottolineano i revisori - prima di qualsiasi operazione societaria, estinguere o porre in sicurezza detta situazione, strutturando il debito e prevedendone le congrue modalità di rimborso". Le preoccupazioni del collegio, in definitiva, prendono le mosse dal fatto che "il progetto dello Studio Ferretti (che ha studiato la proposta, ndr) non approfondisce adeguatamente l'operazione e soprattutto le prospettive delle società risultanti".


Scopo della scissione, in pratica, si conferma quello di evitare che il buco nero del trc vada a far sprofondare la futura Agenzia unica romagnola (le due operazioni contestate, di fatto, sono propedeutiche alla sua creazione) nella quale sarà fusa solo Am srl. Rispetto al trc, nello specifico, i revisori chiedono una maggior documentazione su "come la trasformazione dell’attuale consorzio Am in altro soggetto giuridico possa avere o meno qualche incidenza sulla realizzazione". Questo perché nell'accordo di programma per la realizzazione dell'opera si prevede la richiesta di un'autorizzazione preventiva da parte dei comuni di Rimini e di Riccione, della provincia di Rimini e della regione Emilia Romagna.


La mossa dei revisori è "uno degli atti più importanti accaduti negli ultimi due mesi, una pietra miliare da cui potrebbe scaturire qualcosa di importante", sottolinea Nicola Marcello, presidente della prima commissione. La richiesta di un parere alla Corte dei conti, a cui io mi associo, che è arrivata prima dal Comune di Riccione e adesso dagli stessi revisori di Am, potrebbe far risultare fasulla, o quantomeno frettolosa, la nostra delibera, votata il 18 dicembre".
Marcello si domanda anche "come mai, se la normativa regionale avrebbe imposto l'approvazione dell'operazione agli enti soci entro il 21 dicembre, ai Comuni che ancora non l'hanno fatto, per esempio Bologna, non è stata ad ora notificata alcuna sanzione". Altra domanda: "Se Pm è senza liquidità, tra due anni i costi del trc chi li paga?".


La presa di posizione dei revisori è arrivata inaspettata in Am. E' stato il presidente Frisoni a rivelare ai commissari tutto il suo stupore "per la tempistica. Prima di arrivare al progetto che stiamo proponendo ai soci - spiega Frisoni - abbiamo avuto quattro riunioni, e quindi tutto il tempo per manifestare eventuali perplessità". Am, comunque, analizzerà il documento nel corso del cda fissato al 3 febbraio. A meno che non slitti, complice qualche socio
ostile all'operazione di fusione.


Se hanno votato a favore Rimini, Santarcangelo e Morciano, di traverso si sono già messi Coriano, Bellaria e primo tra tutti Riccione. Ma guai a chiamarlo ostruzionismo. "Insieme anche ad altri Comuni del territorio - spiega il sindaco Renata Tosi - stiamo cercando di convincere il Pd a non perseverare senza un maggior approfondimento su un progetto di cui ancora non si conoscono né riflessi né limiti. Troppe sono le incognite, soprattutto sotto il profilo economico e finanziario che alimentano le nostre forti perplessità. C’è una evidente sottovalutazione di costi, degli aggravi tecnici e strumentali che non giustificano un’operazione del genere, da cui altre provincie e tra queste anche la stessa provincia di Modena, casa del nostro attuale governatore, si stanno tenendo ben lontani. Nessun ostruzionismo, quindi, ma solo una sana e doverosa azione di responsabilità nei confronti delle nostre realtà che non possono certo correre il rischio di ritrovarsi ancora una volta di fronte ad un nuovo ed ennesimo caso Aeradria".

 

consiglio comunale 1

Venerdì, 30 Gennaio 2015 09:56

giornalaio, 30 gennaio 2015

giornalaioComune: buco da 6 milioni? | Asili Asp: aria di crisi in maggioranza? | FI: i riminesi dichiarano guerra a Palmizio

 

L’indiscrezione. “Un buco da sei milioni di euro: è la voragine che presenterebbe il bilancio del Comune di Rimini a causa dei mancati introiti provenienti da tasse, rette scolastiche e servizio mensa nei nidi, scuole d'infanzia ed elementari”. La giunta per ora non conferma né smentisce, ma i consiglieri Galvani (Fds) e Pazzaglia (FareComune) chiedono chiarimenti. Anche perché “i rumors si rincorrono da tempo” (Nuovo Quotidiano). Nelle prossime settimane dovrebbe partire il confronto proprio sull’approvazione del bilancio consuntivo 2014.

 

Una cinquantina di chiamate e decine di denunce in questura. E’ quantificabile così in questi giorni a Rimini il fenomeno degli attacchi hacker alle aziende. I banditi della rete inviano attraverso la mail dei virus che criptano i file presenti nel computer del malcapitato. Dopo di che arriva la richiesta di riscatto: o paghi o non avrai più i tuoi file. La cifra del riscatto varia tra i 500 e i 2mila euro (ilCarlino).

 

Sicurezza, il deputato del Pd Arlotti scrive al premier Renzi. A tema la peculiarità riminese (330mila abitanti, ma milioni di presenze turistiche in estate) e dunque la necessità di un occhio di riguardo per la riviera. Arlotti chiede rinforzi estivi anche per la polizia penitenziaria di servizio al carcere (Corriere).

 

Asili Asp, i genitori mostrano il pugno duro, chiedendo chiarimenti al Comune, dopo la delibera approvata due settimane fa dal consiglio comunale. L’atto apre le porte alla privatizzazione dei nidi ‘Cerchio magico’ e ‘Bruco verde’, nonostante le rassicurazioni precedentemente fornite dal Comune ai genitori (Corriere). L’assessore Lisi sta organizzando un incontro chiarificatore.
Savio Galvani (Fds) si dice pronto a lasciare la maggioranza dopo la bocciatura in consiglio comunale di un suo ordine del giorno in difesa dei nidi pubblici (Nuovo Quotidiano).

 

Gli anziani riminesi di FI alzano gli scudi contro il coordinatore regionale Massimo Palmizio. Marco Lombardi: Palmizio? Un ducetto. La sua è una strategia suicida, passati da 10 a 2 consiglieri regionali. Gianni Piacenti: Né Palmizio né Giorgetti potranno cacciarmi. E annunciano battaglia al prossimo congresso (ilCarlino, Corriere).

 

Crisi Cna. A novembre erano state 25 le lettere di licenziamento partite dalla direzione verso i dipendenti. In questo inizio di anno la dura sorte è toccata ad altri 16 (Nuovo Quotidiano).

 

Paolo Fabbri sul Paradiso. “Credo che il Comune di Rimini abbia un ruolo decisivo, ripensando la destinazione d'uso di quel luogo. Che poi si decida, con gli attuali proprietari (la nostra famiglia non lo è più da anni), di far costruire delle abitazioni, o convertirlo in ristorante o in qualcos'altro, non spetta a me dirlo. Ma qualsiasi cosa a questo punto andrà bene”. E’ di ieri la notizia dello stato di degrado della villa di Covignano che un tempo fu la discoteca di Gianni Fabbri (ilCarlino).

 

Discoteche, la ricetta di De Meis. Il Cocoricò funziona, spiega gestore, perché il locale è al passo coi tempi, ogni anno vengono fatti investimenti importanti e chiamati i dj più famosi del mondo. I problemi per il settore: la legge dice di chiudere i bar alle 3, mentre sui locali in spiaggia si balla fino all’alba senza regole (ilCarlino).

 

Dieci anni fa, due turisti di Reggio Emilia attraversarono la strada fuori dalle strisce (in zona porto a Riccione) provocando un incidente con uno scooter. Nei giorni scorsi il giudice di Rimini li ha condannati a risarcire con 50mila euro il ragazzo, un maitre riccionese. Per evitarli riportò fratture alla gamba che lo immobilizzarono 3 mesi e gli hanno lasciato un’invalidità al 10 per cento (ilCarlino).

 

Condannato a 2 anni e 2 mesi il 33enne riccionese, pedofilo reo confesso, che tra il 2013 e il 2014 ha molestato alcuni minori tra i 12 e i 14 anni, tra Riccione e Miramare. Il pm aveva chiesto 5 anni (Corriere).

 

Di origini riminesi, ma residente a Senigallia, Massimo Fanelli, dal 2013 colpito da una grave forma di sla, si appella ai parlamentari italiani affinché lavorino a un testo di legge sull’eutanasia (ilCarlino).

 

Oltre mille iscritti per il Rimini Challeng. La competizione sportiva si terrà il 24 maggio e mancano più di 3 mesi alla chiusura delle iscrizioni. Per Rimini si tratta di turismo, sportivo. Il 40% degli atleti proviene dall’estero: 200 inglesi e 80 tedeschi. L’appeal della competizione è cresciuto anche perché l’Unione Europea Triathlon (Etu) ha assegnato alla prova riminese il titolo continentale ‘Middle distance’ (Corriere).

 

Da Morciano si alza un nuovo scudo ‘anti trc’. A pagarlo siano i Comuni della costa, dice il sindaco Battazza. Noi qui in Valconca non c’entriamo nulla, aggiunge. Battazza mette i ‘puntini sulle i’ non solo per via del rinnovato interesse della Regione nei confronti dell’opera, che nei progetti dovrà raggiungere in futuro anche Cattolica. A muoverlo è la trasformazione di Agenzia mobilità in srl, per poi fondersi in una società con le consorelle romagnole, cosa su cui il consiglio comunale è favorevole a patto che l’assemblea di Am voti un emendamento: “Regolamentare i futuri criteri di riparto dei contributi sulla base dei costi attribuibili, sia per la gestione che per la manutenzione e l’ammortamento, ai servizi che siano effettivamente riconducibili al territorio comunale di riferimento” (Corriere).

1Rimini | Asili Asp, Lisi: Incontrerò i genitori

 

"Comprendo ed apprezzo l’attenzione e lo scrupolo con cui i genitori seguono le sorti degli asili 'bruco verde' e 'cerchio magico'". lo dice l'assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Gloria Lisi che apre alla possibilità di un incontro con i genitori dei bimbi per chiarire ogni dubbio in merito al futuro delle sezioni.
Lo scrupolo dei genitori "è segno di un attaccamento alla città e alle sue dinamiche educative sicuramente non scontato al giorno d'oggi e sicuramente degno di essere sottolineato. Con le famiglie condividiamo i medesimi obiettivi di qualità e di cura del servizio educativo, per noi una priorità non negoziabile. Proprio per questo motivo ritengo che la modalità migliore e la via più opportuna di confronto con i genitori riguardo questioni così delicate sia quella dell'incontro diretto e personale. Do naturalmente la mia piena e totale disponibilità a mettere subito in piedi questo incontro, per chiarire i naturali dubbi e anche qualche imprecisione che emerge qua e là dalla lettera dei genitori riguardo il servizio e le sue prospettive nel breve, medio e lungo termine. Questo spirito costruttivo credo che sarà utile per evitare polemiche e strumentalizzazioni, concentrandoci sull'unico obiettivo per cui tutti lavoriamo insieme: i bambini e la qualità del servizio educativo".

 

gloria lisi

2Rimini | Asili Asp, le domande dei genitori

 

Dopo le ultime vicende in consiglio comunale, sono diversi i dubbi dei genitori dei bimbi che frequentano Si nidi comunali gestiti da Asp Valloni. "In queste settimane i giornali riportano notizie, delle quali noi genitori vorremmo dei chiarimenti e risposte concrete da parte del Comune e Asp insieme, visto che lavorano per un fine comune: l’educazione e il benessere dei nostri figli", scrivono i genitori.
"Nel verbale di riunione con i rappresentanti dei nidi dello scorso 8 maggio 2014 e nel bilancio programmatico 2014-2016 pubblicato sul sito dell'Asp, Daniele Pazzagli informava i presenti che i successivi due anni educativi sarebbero stati garantiti, quindi a gestione diretta. Tutto ciò - ricordano i genitori - avveniva anche a seguito di una raccolta firme di noi genitori, che abbiamo fermamente preteso la continuità educativa e la stabilità delle educatrici e del personale ausiliario".
Poi le carte in tavola sono cambiate. "Il consiglio comunale del 20 gennaio 2015, invece, boccia la mozione presentata dai consiglieri Brunori dell’IDV, Pazzaglia di Fare Comune, Galvani della Federazione della Sinistra e Tamburini del 5 Stelle avente come oggetto il mantenimento della gestione diretta da parte dell’ASP Valloni dei due nidi oppure di passare a gestione diretta del Comune, evitando comunque le esternalizzazioni". Tra le motivazioni addotte anche quella del risparmio di 100mila euro con l'esternalizzazione del servizio. "Ma chi lo dice che la collettività vuole risparmiare sui servizi educativi? Non possiamo risparmiare, anche tanto di più, sui altri eventi del comune? Perché a rimetterci devono essere sempre i più piccoli, nonché il nostro futuro? Tutto questo non è ammissibile", ribadiscono i genitori.
"Il 26 gennaio è stato aperto il bando per le nuove iscrizioni per il prossimo anno educativo. Ma nel bando nulla si evince sulla gestione futura: quando lo dovremmo sapere?? La Stesura del bando è uguale agli anni precedenti, sono state riviste esclusivamente le età delle sezioni, perché già nell'anno in corso i bimbi accettati al cerchio magico posso entrare a 9 mesi(12 fino all'anno precedente), e tra l’altro questo ha fatto sì che le classi siano state quasi completate con il numero massimo di bambini, ma per il resto il modulo del bando è uguale agli anni precedenti. E allora ai prossimi open day di febbraio chi risponderà alle domande? I responsabili Asp? Il Comune? A chi chiederà chi cucinerà il pranzo dei figli, chi risponderà? Sempre sui giornali, leggiamo che la cucina interna verrà chiusa, un altro punto di forza dei nidi: chi ha preso questa decisione e perché nessuno conferma o smentisce?".
Infine, i genitori si dicono "molto delusi e amareggiati", nonché "contrari al fatto di voler cedere i nidi comunali costruiti con la tassa di scopo: quei muri, quelle attrezzature e quei giochi sono nostri, della collettività e al vantaggio di quest’ultima devono essere destinati. Vorremmo che i nidi rimanessero pubblici,che la cucina continuasse a funzionare, che al Personale venga confermato il proprio diritto al lavoro. Chiediamo risposte, sia per le nostre famiglie sia per il personale che sosteniamo con tutte le nostre forze".

 

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tortora-scuroRimini | Il fotovoltaico non cresce più

 

Dal primo rapporto del 2015 sugli impianti fotovoltaici installati in Provincia di Rimini (fonte dati GSE) emerge che l’incremento di chilowatt (kW) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è pressoché nullo. Da gennaio 2014 a gennaio 2015 si registra una variazione di appena +0,14%, la più bassa degli ultimi 4 anni. Se confrontiamo i dati di oggi con quelli di gennaio dello scorso anno relativi al numero di impianti installati sul territorio registriamo una situazione stazionaria.
Rimini, con 23.973 kW, rimane il comune col maggior numero di kW installati, seguito da Bellaria Igea Marina (7.503 kW), Pennabilli (5.870 kW), Santarcangelo (3.763 kW), San Leo (3.642 kW), Riccione (3.441 kW), Coriano (3.435 kW). Il totale della potenza dei kW installati ammonta a 75.473, per complessivi 3.876 impianti.
"I dati sopra riportati - spiegano dalla Provincia - sono riferiti alle statistiche del GSE, che monitora gli impianti che accedono ai meccanismi incentivanti dei diversi Conti Energia (l’ultimo disciplinato dal DM 05/07/202, il cosiddetto Quinto Conto Energia). Il Quinto Conto Energia ha cessato di applicarsi il 6 luglio 2013, ovvero decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di euro, comunicata dall'AEEG con la deliberazione 250/2013/R/EFR. Il 6 luglio 2013, pertanto, è cessata l’applicazione del Decreto Ministeriale 5 luglio 2012 e delle previsioni di cui ai precedenti Decreti di incentivazione della fonte fotovoltaica".
Nonostante ciò il settore ha vistoun continuo, seppure lento, aumento delle installazioni fotovoltaiche, soprattutto di piccola taglia e presso edifici ad uso residenziale. "Questo grazie al subentro del meccanismo di incentivazione tramite detrazioni fiscali del 50% e 65%, rispettivamente riferite ai lavori di ristrutturazione edilizia ed interventi di efficientamento energetico". Con la legge di stabilità 2015 la detrazione al 50% è stata prorogata fino a fine anno.

 

fotovoltaico

1Rimini | Sicurezza, Arlotti scrive a Renzi: Rinforzi estivi anche per i Casetti

 

Il deputato Pd riminese, Tiziano Arlotti, ha scritto al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro dell'Interno Angelino Alfano e a quello della Giustizia Andrea Orlando, per chiedere di parametrare la consistenza degli organici delle forze dell’ordine al numero di presenze effettive sul territorio e rendere strutturale l’invio dei rinforzi estivi, anche per il carcere dei Casetti.
"Nel rispondere, lo scorso settembre, alla mia interrogazione sulla tematica in oggetto, il ministero dell’Interno - ricorda Arlotti - ha riconosciuto l’esigenza di servizi di ordine e sicurezza pubblica in aggiunta a quelli ordinari a Rimini e nelle località turistiche della provincia. La scorsa estate i rinforzi inviati dal ministero al territorio riminese sono stati di 300 unità, 60 in più rispetto al 2013, consentendo importanti azioni di contrasto all’abusivismo commerciale e all’illegalità anche in collaborazione con i corpi di polizia municipale. Va ricordato, ad esempio, che è stato possibile individuare e arrestare i colpevoli dell'80% delle rapine che si svolgono sul territorio".
Rimini ha una sua specificità. "Quella di Rimini è una provincia a vocazione turistica, con 330.000 abitanti residenti, ma con 15 milioni di presenze registrate e picchi sino a 4.500.000-4.700.000 nei mesi di luglio e agosto. L’approccio integrato al tema della sicurezza, basato sulla cooperazione a più livelli fra il prefetto di Rimini Claudio Palomba, i Comuni, le istituzioni e le categorie economiche, ha dato in questi anni risultati notevoli. Ma la consistenza organica della Questura resta di 212 uomini contro, ad esempio i 220 di una realtà completamente differente come Isernia, dove a fronte dei 28mila reati denunciati nell'ultimo anno a Rimini, se ne sono registrati appena 5mila".
Non si può trattarla come una qualsiasi altra città di provincia. "Alla luce di quanto illustrato, si conferma la necessità di parametrare la consistenza degli organici delle forze dell’ordine al numero di presenze sul territorio e non in base alla popolazione residente, e di rendere strutturale l’invio dei rinforzi estivi viste le maggiori esigenze di uomini, mezzi e servizi nei presidi di polizia delle località turistiche, soprattutto per contrastare i reati contro il patrimonio e i fenomeni della prostituzione e dell’abusivismo commerciale. Analoga richiesta vale per il personale di Polizia penitenziaria assegnato alla casa circondariale di Rimini, colmando per colmare il deficit di organico e inserendo nella previsione di rinforzi alle dotazioni delle forze dell'ordine durante il periodo estivo nel territorio riminese, anche il rinforzo estivo del personale di polizia penitenziaria".

 

carcere rimini