1Rimini | Aeroporto, Airiminum: Operativi entro gennaio. Enac: Certificazioni pronte entro il 31 dicembre

 

Oggi davanti al prefetto di Rimini, Claudio Palomba, la società Airiminum ha assicurato che entro il mese di gennaio verrà data piena funzionalità all'aeroporto Fellini. Si slitta quindi di un mese rispetto alle precedenti rassicurazioni avute un mese fa circa dalla Provincia di Rimini e dalla stessa Prefettura. Potrebbero aver influito i cattivi rapporti, con tanto di scambio di accuse tra società e curatore fallimentare, Renato Santini, anche a causa delle attrezzature di Aeradria, rimesse in vendita per una base d'asta pari a 2 milioni e giudicata troppo alta da Airiminum. Nel corso della riunione lo stesso prefetto "ha invitato a rinsaldare lo spirito della massima collaborazione tra tutte le forze in campo per concorrere senza sosta al conseguimento di un obiettivo del quale il territorio ha enorme bisogno".


All'incontro del comitato tecnico di questa mattina in prefettura hanno partecipato quindi Enac- Direzione Emilia Romagna , Curatela fallimentare, Airiminum, Aeroclub, Forze di Polizia, Agenzia delle Dogane, Vigili del Fuoco, Corpi Militari di stanza in aeroporto.
"Con l’emissione, intervenuta ieri, da parte di Enac del Decreto di decadenza della Società Aeradria Spa, contenente il contestuale provvedimento di riconsegna dei beni demaniali allo stesso Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, comincia una nuova e decisiva fase del percorso intrapreso per ridare completa operatività all’Aeroporto “Fellini”", spiegano dalla Prefettura. "Enac ha precisato che è già stato costituito il team di certificazione e che il cronoprogramma stilato ha ritmi serrati, con tempistiche attualmente rispettate da parte della Società Airiminum".


Per quanto concerne i "beni strumentali di cui dovrà disporre il nuovo gestore", questi "sono soggetti a certificazione ai fini di una corretta e sicura prestazione dell’attività aeroportuale", ha assicurato Enac confermando che "l’attuale fase di certificazione indirizzata al ripristino di tutte le funzioni aeroportuali del “Fellini”, attualmente adibito al solo traffico dell’Aviazione generale, dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre e lo stesso Ente per l’aviazione Civile ha, ancora una volta, confermato il massimo impegno a favorire una sollecita risoluzione, ovviamente nel rispetto delle procedure, di problematiche eventualmente insorgenti per il completamento di tale processo di verifica". Come più volte specificato, "dalla data di certificazione occorrerà poi un tempo congruo per completare tutta la parte organizzativa e comunque la stessa Società Airiminum ha assicurato che entro il mese di gennaio verrà data piena funzionalità allo Scalo".

 

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mattoneRimini | Nubifragio, precipitati oltre 50mm di pioggia

 

Piove incessantemente sin dalle ore notturne su Rimini a causa della risalita di maltempo proveniente da sud e dal Tirreno, legato al ciclone Xandra. Nel riminese, fortemente colpito, l’intensità della pioggia aumenta di minuto in minuto e sono precipitati già oltre 50 mm (InMeteo.it).
La pioggia proseguirà per tutta la giornata, localmente a carattere di nubifragio. Arpa prevede dalla sera sulla costa coperto con piogge deboli o pioviggini, sui rilievi molto nuvoloso con piogge moderate. Domani sarà coperto con piogge deboli o pioviggini; dalla sera sulla costa coperto con piogge deboli o pioviggini, sui rilievi coperto con piogge deboli e banchi di nebbia. Temperature minime del mattino comprese tra 6 °C sui rilievi e 9 °C sulla costa, massime pomeridiane comprese tra 9 °C sui rilievi e 11 °C sulla costa. Velocità massima del vento compresa tra 19 (rilievi) e 34 km/h (costa). Mare mosso.
Segnalati ai vigili del fuoco numerosi allagamenti in zona Casetti, Gaiofana, Santa Cristina e forese. Un albero del parco Sacramora a Viserba è caduto senza conseguenze sulla circolazione.

 

pioggia

2Rimini | Lungomare, Gnassi dal direttore del demanio

 

"Ieri mi sono recato a Roma per incontrare il direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, per ribadire la necessità, da parte del Comune di Rimini, di acquisire l’area di lungomare tra piazzale Boscovich e viale Colombo, il cosiddetto ‘triangolo’, in vista della redazione del grande progetto di riqualificazione e trasformazione del waterfront, che ci poniamo come obiettivo prioritario per il prossimo biennio", lo ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.


Ricapitolando la vicenda della restituzione alla città delle aree demaniali. "Almeno un anno e mezzo di richieste reiterate e pressanti - racconta Gnassi - per ottenere la proprietà di un bene demaniale, la cui disponibilità permetterebbe all’ente locale di attivare i programmi di rilancio e di innovazione non più rinviabili. Siamo stati il primo Comune in Italia ad ottenere Il trasferimento dei beni richiesti dallo Stato attraverso l’attuazione del Decreto del Fare, ma nelle maglie della burocrazia è rimasta imbrigliato un’area centrale per il processo di riqualificazione, il ‘triangolo’ appunto, che non può essere avulsa da tutto il resto".


La novità. "Ora l’impulso dato dall’Agenzia del demanio, il nuovo direttore Reggi in quanto ex sindaco è ben consapevole di come i tempi della burocrazia non coincidano con la necessità di intervenire degli amministratori pubblici, è stato molto positivo: nella conferenza dei servizi e nell’incontro di ieri l’Agenzia del demanio ha anticipato l’intenzione di esprimere parere favorevole sulla cessione del bene al Comune di Rimini. Ciò consentirà anche al Ministero dei Trasporti altro organo statale competente in materia di fare il decreto di sdemanializzazione, acquisito il parere della Capitaneria di Porto di Rimini. Sarà così possibile procedere alla sdemanializzazione e successivamente avviare da parte del Comune le procedure che apriranno al privato la possibilità di intervenire per la riqualificazione delle aree".

 

andrea gnassi

tortora-scuroRimini | Meeting, anticipazioni 2015 con il custode di Terrasanta

 

Si è svolto ieri a Roma, presso la Sala Serpieri della Sede della Confagricoltura di Roma, il tradizionale scambio di auguri del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che di fatto dà il via al cammino verso il prossimo Meeting che, nel 2015, avrà luogo dal 20 al 26 agosto ed avrà per titolo un verso del poeta fiorentino Mario Luzi: «Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?».


Ad ascoltare l’ospite della serata, il Custode di Terra Santa, Padre Pierbattista Pizzaballa, grande amico del Meeting, una folta platea (oltre 150 persone) composta da Ambasciatori, imprenditori, parlamentari ed esponenti del mondo della cultura e dell’informazione. Il Custode ha proposto alcune riflessioni intorno al tema: La speranza del cuore. Insieme a lui, Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere ed Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting. A moderare l’evento Roberto Fontolan, Direttore del Centro internazionale di Comunione e Liberazione.


«Ogni giorno riceviamo e leggiamo rapporti preoccupanti su quanto sta accadendo, senza comprendere come ed eventualmente quando si potrà individuare una via d’uscita – così il Custode di Terrasanta ha iniziato il suo intervento, evidenziando che - Le piccole certezze della vita quotidiana sono come sospese. Ciò che ha a che fare con le relazioni di qualunque tipo, sembra sia esploso insieme a questa guerra insensata».
«In Iraq e Siria – ha proseguito Pizzaballa - almeno due terzi dei cristiani è sfollata e si trova o all’estero o in altre parti del Paese e in Terra Santa, nell’eterno conflitto israelo-palestinese, la situazione non è migliore».


Una condizione che sta creando nella popolazione frustrazione, abbandono e disorientamento, che - secondo Padre Pizzaballa - in queste proporzioni, non si erano mai visti prima: «Quando il dialogo, ogni forma di dialogo, sembra preclusa, anche il problema più piccolo diventa insormontabile e l’uomo è solo e, per questo, disorientato. La realtà si costruisce nel rapporto e se questo viene a mancare l’uomo è perduto».
Ma dentro questo dramma, c’è ancora la possibilità di sperare. C’è un potere più forte, più grande: il potere della speranza. «Non ci sono motivi per pensare che non sia possibile superare anche questo momento - ha detto con forza Pizzaballa - e non dobbiamo fondare il nostro giudizio solamente basandoci su quanto si vive in quest’ora drammatica».


«Il male esiste, certo, ma è impotente di fronte al cuore infranto ed integro. Di fronte ad uno sguardo redento, il male non può nulla». Uno sguardo redento, che possiamo vedere, che è testimoniato da molti, soprattutto dai più giovani da molti ragazzi cristiani che vivono nelle zone di guerra. «Ad Aleppo, nel cuore delle crisi dell'estate scorsa – racconta Padre Pierbattista - è stata organizzata una giornata di preghiera dove si sono presentati più di mille giovani cristiani, appartenenti alle diverse chiese. Non vi era alcuna utilità materiale in quella iniziativa. Eppure sono andate più di mille persone, giovani, desiderosi di ascoltare, di condividere e di pregare. Si sono pagati loro la giornata. Nel mezzo di una guerra terribile, privi dei beni di prima necessità, questi hanno ritenuto che fosse necessario per loro di incontrarsi, di condividere, di pregare insieme ad altri, per sostenersi, per incoraggiarsi e riprendere forza in quel difficile momento».


Padre Pizzaballa ha poi evidenziato la portata del titolo della prossima edizione del Meeting, citando un detto della letteratura mistica ebraica "Nulla è più integro di un cuore spezzato". Ha poi proseguito affermando che: «Un cuore infranto è continuamente in ricerca, assetato, mai sazio. In ricerca di qualcosa che sani quella ferita, colmi quella frattura interiore, sanamente inquieto».


Le provocazioni che Pierbattista Pizzaballa ha lanciato, sono riecheggiate anche nell’intervento del Presidente della CDO, Bernhard Scholz. Analizzando il quadro della difficile e complessa situazione economica e sociale dell’Italia e dell’Europa oggi, ha evidenziato come la contradizione dei mercati finanziari, nata nel 2007, che ha trasformato il profitto, da strumento di una economia reale a unico scopo, snaturando l’economia stessa, così come la questione del debito sovrano, hanno come origine la ricerca del “tutto subito per sé a prescindere dal bene degli altri e delle future generazioni”.

 

La speranza del cuore

Mercoledì, 03 Dicembre 2014 15:47

presentato oggi il calendario dell'arma 2015

neroRimini | Badanti, c'è il bando da 300mila euro

 

Trecento mila euro regionali sono stati impegnati in favore delle famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti nell'ambito del distretto sanitario Rimini nord. Sarà possibile fare domanda, esclusivamente con isee prodotto entro il 31 dicembre 2014, dal 10 dicembre prossimo, fino al 23 gennaio 2015 (isee prodotti dal 1 gennaio 2015, a causa di modifiche normative, non saranno dunque ritenuti idonei al fine del bando). Bando e graduatoria saranno, per la prima volta, unici per tutto il distretto socio sanitario. Sarà il Comune di Rimini, in qualità di comune capofila del distretto, a stilare, una volta ricevute le liste dalle singole amministrazioni, la graduatoria unica finale. Rimarranno invece ai singoli Comuni le responsabilità dirette sia delle istruttorie che dei pagamenti ai loro cittadini. Le domande saranno raccolte, personalmente o tramite raccomandata A/R, presso Comune di Rimini - Servizio di Protezione Sociale – via Ducale 7 -47921 Rimini; per informazioni tel. 0541/704689.
“Il nuovo ‘bando badanti’ - commenta Gloria Lisi, vicesindaco del Comune di Rimini con delega alla protezione sociale - contiene tre grandi novità. La prima riguarda l'aumento corposo di risorse impiegate che, anche sul solo Comune di Rimini, significherà un aumento rispetto quelle utilizzate nel 2013, La seconda la gestione distrettuale, con una graduatoria unica per tutti i comuni del distretto Rimini nord. L'ultima, a cui tengo particolarmente, riguarda solo Rimini ed è l'avvio della sperimentazione che riguarda i nuovi criteri di verifica per la congruità delle dichiarazioni fiscali da parte dei richiedenti, che verrà d'ora in poi per tutti i bandi della nostra amministrazione. Un modello studiato in collaborazione con l'Università di Trento che permetterà di aumentare l'efficacia dei controlli, per scoraggiare i furbetti e a tutela di tutti i cittadini, garantendo una migliore e più equa distribuzione delle risorse impegnate”.

 

badanti

1Rimini | Natale, è arrivata la strenna del vescovo

 

Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha presentato questa mattina la sua quinta 'storia di Natale', 'Il presepe di Alberto nel primo Natale di Rimini dopo la guerra'. Lo ha fatto con i 120 bimbi della scuola di Sant'Onofrio, nel teatro di via Bonsi, a Rimini. Gli scolari hanno ascoltato insieme a monsignor Lambiasi le vicende di Marvelli e dei suoi amici nel Natale di Rimini appena liberata dalle bombe raccontate dal vivo dalle attrici Emanuela Frisoni e Antonietta Garbuglia (Impronte di teatro) accompagnate dal fisarmonicista Fabrizio.
Il vescovo Francesco al termine della lettura animata si è intrattenuto con i bambini e le insegnanti. Dopo aver cantato 'Tu scendi dalle stelle', il vescovo ha parlato del protagonista della storia. “Un giovane forte, generoso, coraggioso che tra qualche tempo, ne sono certo, sarà proclamato santo. Ha tanto aiutato Rimini e i suoi abitanti a rialzarsi e a ricostruirsi”. Qualche scherzo e i saluti sulle note di Bianco Natal per il finale.
Fresco di stampa, Il presepe di Alberto nel primo Natale di Rimini dopo la guerra (ed. il Ponte, p. 24 + copertina, f.to 20 x 20 cm, colori, euro 5) è la quinta uscita della collana “Storie di Natale”, iniziata nel 2010 da Il quarto Re Magio, proseguita con Quel Natale con Francesco e il lupo di Greccio, Don Oreste e la Capanna di Betlemme e Storia di “Natale”. Il ricavato della vendita sarà donato all’Ospedale “Luisa Guidotti” di Mutoko, Zimbabwe, sostenuto dalla Diocesi di Rimini.

 

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Mercoledì, 03 Dicembre 2014 09:58

giornalaio, 3 dicembre 2014

giornalaioPantani non è stato ucciso | Commercialista arrestata | Airiminum non ha i soldi per la gestione

 

Aeroporto, il curatore fa ostruzionismo. Ed è colpa sua se lo scalo di Miramare non riaprirà nei tempi sperati. C’è una nuova lettera di Airiminum ad Enac e Ministero. Secondo l’amministratore Corbucci, Santini starebbe ostacolando la riapertura dell’aeroporto. I problemi? Oltre al nodo delle attrezzature, quelle usate fino al 31 ottobre dall’esercizio provvisorio per Airiminum non sono in regola (e la società non parteciperà al bando per la vendita da 2 milioni), c’è anche il fatto che gli uffici sono ancora occupati dalla ex Aeradria (ilCarlino). Oggi vertice in Prefettura.

Santini, invece, fa notare che il bando per le attrezzature non costituisce offerta o promessa, ma solo la volontà di intavolare trattative (Corriere). A buon intenditore…

Allora il vero problema, secondo il Corriere, sono gli 8 milioni che servirebbero ad Airiminum per aprire lo scalo in tempi brevi. Un esempio? Le luci della pista costano milioni e vanno salvaguardate con un contratto di manutenzione obbligatorio che costa tra i 150mila e 200mila euro all’anno, pagamento anticipato. Un altro esempio? La macchina per pulire il piazzale di atterraggio costa più o meno 100mila euro. Allora forse il problema non è tanto acquistare le scalette di Aeradria, quanto trovare i soldi per la gestione vera e propria. Da qui la caccia agli investitori (Corriere).

Noi proveremo a tenerceli stretti i russi. Parola del presidente di Aerdorica, Giovanni Belluzzi. La società di gestione dell’aeroporto di Ancona è in contatto con due tour operator che hanno lavorato anche con Rimini (ilCarlino). In programma viaggi d’affari a Mosca e trattative con Novaport, ma non solo.

 

Peculato e falso, arrestata la commercialista Roberta Melucci. Avrebbe intascato 350mila euro dai fallimenti San Carlo e Fabima. E’ finita da ieri ai domiciliare perché potrebbe reiterare il reato o inquinare le prove. Sequestrato l’appartamento con garage di piazza Ferrari (ilCarlino).

Il giallo. Melucci è anche curatrice fallimentare di RdR, società satellite di Aeradria, e lo scorso 13 marzo ha subito un furto nel suo studio di corso d’Augusto da cui sono spariti documenti di Rdr, assieme a un libretto bancario legato al fallimento della San Carlo. Lo stesso libretto che di lì a pochi giorni avrebbe dovuto mostrare al giudice fallimentare che, insospettito dalla lungaggine delle procedure della Melucci, aveva chiesto di poter verificare la veridicità delle relazioni annuali della professionista (ilCarlino).

 

Villaggio di Natale: è troppo rumoroso. Indirizzato ad Arpa e per conoscenza anche a procura e polizia municipale il primo esposto degli abitanti in zona arco d’Augusto. L’ubicazione è stata approvata dalla Soprintendenza, ma a non convincere è il rumore dell’impianto di refrigerazione della pista, sempre acceso, anche di notte (LaVoce). Dal Comune rimpallo tra uffici.

 

Piazza Malatesta, manovra a tenaglia degli ambulanti contro il trasloco del mercato. Dopo aver impugnato la delibera con cui è stato approvato lo studio di fattibilità per il progetto di riqualificazione della piazza, prima di Natale partirà anche un secondo esposto al Tar. Questa volta contro l’adozione della variante al Piano regolatore generale, con cui l’amministrazione conta di ridisegnare l’area (LaVoce).

 

Confermata la nuova perizia, dopo le anticipazioni al teatro degli Atti lunedì sera nell’incontro dedicato a Marco Pantani. Il Pirata non è stato ammazzato. Non secondo il professor Franco Tagliaro, l'esperto nominato dalla Procura di Rimini che ha consegnato le sue conclusioni nei giorni scorsi (ilCarlino). Si tratta di ferite compatibili con una caduta o autoinferte nel delirio da overdose (Nuovo Quotidiano).

Non ho mai abbandonato l’idea che mio figlio sia stato ucciso, è la reazione della madre di Marco Pantani, Tonina che punta il dito sui 5 agenti che nei giorni scorsi hanno presentato querela. Si tratta di potenziali testimoni, fa notare l’avvocato dei Pantani, De Rensis, e dovrebbero essere imparziali, cosa poco facile se pensano di aver subito un linciaggio (ilCarlino). Già nei giorni scorsi l’avvocato aveva ipotizzato il trasferimento del caso a un’altra procura.

Il video di De Rensis. Il filmato sul luogo della morte di Pantani presenterebbe 28 tagli da un minuto non spiegati. Ad un certo punto si vedrebbe anche una mano coprire l’obiettivo nel momento in cui viene inquadrata una persona accucciata a terra (Nuovo Quotidiano). L’avvocato dei Pantani si dice pronto a consegnare la testimonianza giurata di un poliziotto.

 

Alla conquista di Bologna. Vertice serale per i sindaci del Pd della provincia di Rimini. Obiettivo è ottenere dal neo presidente della Regione Bonaccini che mantenga la promessa di mettere in giunta un assessore riminese, ma non si sa se sarà Melucci. Sempre più forte il sentore che l’assessorato al turismo possa emigrare verso il ravennate Andrea Corsini, romagnolo, sì, ma non riminese (ilCarlino).

 

Rinnovamento nello Spirito, in arrivo da venerdì al palas 4mila animatori del movimento. Sabato ospiti Pippo Franco e Giulio Base (Corriere).

 

La strenna di Francesco. Questa mattina, davanti a centoventi bimbi della scuola Sant’Onofrio di via Bonsi, il vescovo Lambiasi racconterà la sua ultima storia di Natale, dal titolo “Il presepe di Alberto nel primo Natale di Rimini dopo la guerra” (LaVoce), tra i protagonisti Marvelli e don Oreste.

 

Cattolica, disperso da lunedì in mare Fabio Franchini, 46enne pescatore di Gabicce, vedovo con quattro figli. Trovate le sue reti tagliate e il 5 metri (con cui era uscito da solo) affondato. Si sospetta sia stato speronato da un’imbarcazione più grande, la Capitaneria ha notato segni di vernice su un peschereccio (Corriere) il cui comandante segnala l’impatto con un tronco in mare nelle ore più buie (ilCarlino). Le reti sono state tagliate, sottolinea il cognato di Fabio. Segno che si era accorto di rischiare l’impatto e voleva cambiare direzione, spiega.

 

Riccione, una mamma scopre il figlio 16enne con uno spinello e fa partire l’inchiesta, segnalando il fatto al dirigente scolastico. In manette in otto: vendevano erba fuori dalle scuole inducendo i minorenni, anche 14 anni, al consumo e allo spaccio (Nuovo Quotidiano).

1Rimini | Licenziamenti Cna, Cgil, Cisl e Uil contro Moretti

 

"Doveroso" è per Cgil, cisl e Uil "fare alcune precisazioni" rispetto alle dichiarazioni del presidente della Cna di Rimini Fabrizio Moretti sulla situazione di crisi dell'associazione di categoria, costretta nell'immediato a 25 licenziamenti e a mettere i rimanenti 108 dipendenti in contratto di solidarietà. "La dichiarazione virgolettata apparsa su alcuni quotidiani relativamente ad un atteggiamento di opposizione tenace delle organizzazioni sindacali a qualsiasi soluzione che comportasse licenziamenti va declinata con assoluta precisione; partiamo dagli atti firmati proprio in Provincia ( nella quale ricordiamo il presidente non era presente), riportando con assoluta fedeltà il testo firmato da tutte le parti: 'al momento non è stato possibile elaborare alcun piano di riorganizzazione che possa prevedere un passaggio dell’azienda e/o uno dei suoi rami, né dai vecchi vertici aziendali è pervenuta una possibile proposta in tal senso che avrebbe potuto, come tale, essere vagliata nel senso della compatibilità della stessa con le finalità garantistiche della procedura di liquidazione volontaria in atto'". Queste parole, spiegano dal sindacato, sono del liquidatore della Cna alle prese con 2 milioni di deficit ereditati dalla precedente gestione.
Da qui alcune domande dei sindacati. "Ora di che cosa stiamo parlando? Questo non sarebbe un dialogo carente? Si pensava forse che le organizzazioni sindacali potessero condividere un percorso di licenziamenti senza sapere quali prospettive per il futuro? Tali prospettive, se al contrario comunicate e discusse, non avrebbero forse potuto evitare quei licenziamenti? Chi può decidere le sorti di una delle più importanti Associazioni datoriali del territorio, con particolare riferimento ai vertici regionali e nazionali, a che gioco sta giocando? Se c’è una cosa alla quale i sindacati si sono opposti, è all’assenza di progettualità futura della Cna di Rimini".
Ricordano i sindacati che "ai lavoratori, è stato presentato ad agosto un piano che oggi non esiste più. Quando alle stesse organizzazioni questo piano è stato illustrato, è stato altresì comunicato che mancava solo il nostro assenso e che tutto il resto del mondo lo aveva già condiviso. Evidentemente così non era".

 

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2Rimini | Lutti laici, l'ex sindaco Chicchi chiede la sala del commiato

 

L'ex sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi ripropone, a partire dalla riflessione sulla recente scomparsa dell'antiquario Maurizio Balena, il tema della sala del commiato per di Rimini.
"La recente scomparsa di Maurizio Balena, spirito laico e libero, propone una riflessione sul tema del distacco da chi non è religioso", scrive Chicchi. "Quando amministravo la città, negli anni novanta, solo le autorità cittadine defunte disponevano di una cerimonia laica; veniva allo scopo allestita la sala “degli Archi” in piazza Cavour. Non ricordo, in quegli anni, una domanda sociale diffusa di un luogo laico a ciò dedicato, come invece accade oggi".
Spiega l'ex sindaco come, "il commiato non può svolgersi degnamente nella “camera ardente” del Cimitero, come accaduto con Maurizio, né in futuro nel cosiddetto “Tempio crematorio” che, al di là del titolo vagamente cinico, mette insieme una funzione “tecnica”, come la cremazione, ed una civile, come il commiato".
Il cattolicesimo "ha ritualizzato la morte nella convinzione che essa sia un rito di passaggio ad un’ulteriore vita in cui il defunto è premiato se è stato virtuoso. Il rito cristiano inoltre è funzionale all’affermazione del “potere del perdono”: anche chi ha peccato può essere salvo con la mediazione della Chiesa.
Chi credente non è, vede nella morte un ritorno alla natura sotto altra forma chimica. Il premio e il castigo si sono manifestati in vita, nelle virtù o nei limiti della persona scomparsa; il giudizio spetta solamente a chi l’ha conosciuta e a chi l’accompagna alla tumulazione o alla cremazione. Con Leopardi possiamo dunque dire:”…in te morte si posa/nostra ignuda natura”. L’apparente semplicità della concezione laica della morte accentua, se possibile, il valore dei riti di commiato che si concludono in se stessi e sono privi della mediazione di autorità deputate al perdono o alla condanna".
E' per questo che Chicchi sposa "la richiesta avanzata da molti cittadini di disporre nel centro storico, dove si misurano le virtù civili, di un luogo degno del distacco dalla vita di chi è laico. E’ stata di recente liberata dalla funzione di aula del Consiglio provinciale, la sala di Santa Maria ad Nives, in corso d’Augusto, un tempo proprietà del Comune di Rimini, concessa alla Provincia nel lontano 1995 all’atto della nascita. La sala non costa nulla, è centrale, è fornita di servizi, i parcheggi delle Mura e del Ponte sono a due passi ed è degna di ospitare il commiato di chi non sceglie il rito religioso. Esistono altre ipotesi, questa appare però la più praticabile se le civiche istituzioni intendono affrontare il problema con rapidità e consenso".

 

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