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03 12 2014 | Rimini | Meeting, anticipazioni 2015 con il custode di Terrasanta

Mercoledì, 03 Dicembre 2014

tortora-scuroRimini | Meeting, anticipazioni 2015 con il custode di Terrasanta

 

Si è svolto ieri a Roma, presso la Sala Serpieri della Sede della Confagricoltura di Roma, il tradizionale scambio di auguri del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che di fatto dà il via al cammino verso il prossimo Meeting che, nel 2015, avrà luogo dal 20 al 26 agosto ed avrà per titolo un verso del poeta fiorentino Mario Luzi: «Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?».


Ad ascoltare l’ospite della serata, il Custode di Terra Santa, Padre Pierbattista Pizzaballa, grande amico del Meeting, una folta platea (oltre 150 persone) composta da Ambasciatori, imprenditori, parlamentari ed esponenti del mondo della cultura e dell’informazione. Il Custode ha proposto alcune riflessioni intorno al tema: La speranza del cuore. Insieme a lui, Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere ed Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting. A moderare l’evento Roberto Fontolan, Direttore del Centro internazionale di Comunione e Liberazione.


«Ogni giorno riceviamo e leggiamo rapporti preoccupanti su quanto sta accadendo, senza comprendere come ed eventualmente quando si potrà individuare una via d’uscita – così il Custode di Terrasanta ha iniziato il suo intervento, evidenziando che - Le piccole certezze della vita quotidiana sono come sospese. Ciò che ha a che fare con le relazioni di qualunque tipo, sembra sia esploso insieme a questa guerra insensata».
«In Iraq e Siria – ha proseguito Pizzaballa - almeno due terzi dei cristiani è sfollata e si trova o all’estero o in altre parti del Paese e in Terra Santa, nell’eterno conflitto israelo-palestinese, la situazione non è migliore».


Una condizione che sta creando nella popolazione frustrazione, abbandono e disorientamento, che - secondo Padre Pizzaballa - in queste proporzioni, non si erano mai visti prima: «Quando il dialogo, ogni forma di dialogo, sembra preclusa, anche il problema più piccolo diventa insormontabile e l’uomo è solo e, per questo, disorientato. La realtà si costruisce nel rapporto e se questo viene a mancare l’uomo è perduto».
Ma dentro questo dramma, c’è ancora la possibilità di sperare. C’è un potere più forte, più grande: il potere della speranza. «Non ci sono motivi per pensare che non sia possibile superare anche questo momento - ha detto con forza Pizzaballa - e non dobbiamo fondare il nostro giudizio solamente basandoci su quanto si vive in quest’ora drammatica».


«Il male esiste, certo, ma è impotente di fronte al cuore infranto ed integro. Di fronte ad uno sguardo redento, il male non può nulla». Uno sguardo redento, che possiamo vedere, che è testimoniato da molti, soprattutto dai più giovani da molti ragazzi cristiani che vivono nelle zone di guerra. «Ad Aleppo, nel cuore delle crisi dell'estate scorsa – racconta Padre Pierbattista - è stata organizzata una giornata di preghiera dove si sono presentati più di mille giovani cristiani, appartenenti alle diverse chiese. Non vi era alcuna utilità materiale in quella iniziativa. Eppure sono andate più di mille persone, giovani, desiderosi di ascoltare, di condividere e di pregare. Si sono pagati loro la giornata. Nel mezzo di una guerra terribile, privi dei beni di prima necessità, questi hanno ritenuto che fosse necessario per loro di incontrarsi, di condividere, di pregare insieme ad altri, per sostenersi, per incoraggiarsi e riprendere forza in quel difficile momento».


Padre Pizzaballa ha poi evidenziato la portata del titolo della prossima edizione del Meeting, citando un detto della letteratura mistica ebraica "Nulla è più integro di un cuore spezzato". Ha poi proseguito affermando che: «Un cuore infranto è continuamente in ricerca, assetato, mai sazio. In ricerca di qualcosa che sani quella ferita, colmi quella frattura interiore, sanamente inquieto».


Le provocazioni che Pierbattista Pizzaballa ha lanciato, sono riecheggiate anche nell’intervento del Presidente della CDO, Bernhard Scholz. Analizzando il quadro della difficile e complessa situazione economica e sociale dell’Italia e dell’Europa oggi, ha evidenziato come la contradizione dei mercati finanziari, nata nel 2007, che ha trasformato il profitto, da strumento di una economia reale a unico scopo, snaturando l’economia stessa, così come la questione del debito sovrano, hanno come origine la ricerca del “tutto subito per sé a prescindere dal bene degli altri e delle future generazioni”.

 

La speranza del cuore


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