03 11 2014 | Rimini | La legge di stabilità premia Rimini
Rimini | La legge di stabilità premia Rimini
Legge di stabilità. Il Sole 24 ore ha provato a stimare gli effetti sui conti comunali, in riferimento ai presunti tagli aggiuntivi in arrivo nel 2015, all’obbligo di accantonamento nel fondo crediti (ovvero una quota di risorse da ‘congelare’ proporzionale alle mancate riscossioni degli ultimi 5 anni) e allo ‘sconto’ sul Patto di stabilità, che in teoria dovrebbe consentire ai Comuni di liberare risorse importanti per gli investimenti. L’analisi combinata di questi tre fattori, secondo l’assessore al bilancio Gian Luca Brasini, premierebbe Rimini che, al pari delle principali città del nord Italia e dell’Emilia Romagna, risulta tra i capoluoghi meno penalizzati.
“Un risultato che arriverebbe - spiega Brasini - nonostante i quasi 4,5 milioni di euro di tagli aggiuntivi ipotizzati dai ricercatori del ‘Sole’ e che graveranno sul prossimo bilancio, aggiungendosi agli altri 22 milioni di tagli ai trasferimenti subìti negli ultimi tre anni. Il virtuale saldo positivo infatti (+3,2 milioni, 23 euro per abitante) è principalmente dovuto al fatto che Rimini è un Comune cosiddetto ‘virtuoso’. Anche se il ‘Sole’ non tiene conto dell’accantonamento del fondo di garanzia (che non sarà nullo come risulta dalla classifica, ma di cui ancora non si è in grado di prevederne l’entità), l’aspetto positivo è l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, che per Rimini non significherebbe avere maggiori risorse a disposizione, ma bensì la possibilità di poter spendere 7,7 milioni di risorse già nelle casse dell’ente per investimenti strategici per la città. E il vincolo meno rigido del patto di stabilità discende, come è ovvio, proprio da politiche di bilancio rigorose e ben monitorate. Il paradosso è che nonostante politiche corrette e bilanci sani, ancora si continui a tagliare senza un criterio equo, finendo per penalizzare anziché premiare”.
Troppo presto, comunque, per cantare vittoria. “Senza entrare troppo nel merito della graduatoria - precisa Brasini - ‘sulla carta’ pubblicata dal quotidiano economico, la realtà dice che è davvero ancora troppo presto per avere una reale consapevolezza degli effetti concreti della manovra sui conti dei Comuni italiani. Troppe ancora le incognite e i condizionali. Così come accolgo con la dovuta cautela e senza facili entusiasmi anche l’annuncio del Governo sulle spese per gli uffici giudiziari, che dal 1° settembre del 2015 dovrebbero essere sostenute direttamente dal Ministero della Giustizia e non più dai Comuni, come avviene ora a prescindere dalle competenze di legge. Si tratterebbe finalmente di porre fine ad una situazione paradossale, che fino ad ora ha visto i Comuni farsi carico di spese per la gestione e manutenzione di edifici ad uso di enti sovraordinati, e che per Rimini si tradurrebbe in un risparmio di quasi 1,3 milioni. Ricordo che ancora il Comune di Rimini deve vedere rimborsate in parte le spese 2011 e 2012 e totalmente l’anno 2013 per un totale di 3 milioni di euro. Mi auguro che questa promessa del Governo non resti tale”.
03 11 2014 | Rimini | Strade nuove per il forese, 650mila euro di finanziamento
Rimini | Strade nuove per il forese, 650mila euro di finanziamento
Sono undici le strade del forese su cui nelle prossime settimane si interverrà con un intervento di manutenzione straordinaria per una spesa di 650.000 euro.
La Giunta comunale di Rimini ha infatti approvato i progetti esecutivi per interventi sulle pavimentazioni stradali della viabilità comunale a monte della nuova circonvallazione ovvero in via Belvedere (un tratto), via Casalecchio (traversa), via Cotignola (un tratto), via Fattori Emilio, via Mercatale, via Montechiaro (un tratto), via Montecieco, via San Lorenzo Monte (un tratto), via Santa Cristina (il tratto comunale), viale delle Grazie (tratto), via Casareccio.
In particolare nel corso degli interventi saranno rifatti gli strati di collegamento (bynder), i tappeti di usura e, dove necessario, nuove sottofondazioni stradali, per poi procedere all’approfondimento e pulizia dei fossi di guardia nonché al rifacimento della segnaletica orizzontale.
03 11 2014 | Rimini | Peschereccio imbarca acqua a largo
Rimini | Peschereccio imbarca acqua a largo
Il peschereccio Zefiro ha rischiato di affondare questa mattina a largo di Rimini. La richiesta di soccorso, tramite telefono, è arrivata alla Sala operativa della Capitaneria di porto, dopo che il comandante dell’imbarcazione, un 18 metri, si è accorto di stare imbarcando acqua. Tre le persone a bordo a quattro miglia dalla costa, due le unità mandate in soccorso all’imbarcazione, su una anche una squadra dei figli del fuoco.
Dopo aver accertato il buono stato di salute dell’equipaggio e lo stato di galleggiabilità del peschereccio, le unità hanno prima bloccato la falla da cui entrava l’acqua, poi hanno svuotato lo scafo e successivamente lo hanno rimorchiato fino in porto. Sembra che a causare l’emergenza sia stata la rottura di una condotta di bordo.
03 11 2014 | Rimini | Gnassi e i Condhotel: Ma il Pd in questa partita dov’è?
Rimini | Gnassi e i Condhotel: Ma il Pd in questa partita dov’è?
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sui Condhotel. Pubblicato oggi su Facebook un intervento sul provvedimento inserito nel decreto ‘sblocca Italia’ con lo scopo di favorire la riqualificazione delle strutture alberghiere della riviera. “Cosa serve a una vera politica industriale del turismo? Ci facciamo bastare i Condhotel e via andare? Oppure proviamo a definire una disciplina complessiva?”, si domanda il sindaco che di queste cose è esperto e su cui avanza delle ipotesi.
“I distretti turistici maturi, Rimini ad esempio, hanno la priorità assoluta di individuare risorse per rigenerare i lungomari e la fascia turistica di costa. Ciò anche per salvaguardare gli alberghi, ‘circondandoli’ con contesti urbani riqualificati e attrattivi”.
Affinché ciò possa avvenire, però, sono necessarie alcune condizioni. “La Regione dica, senza imporre e calando dall’alto obiettivi di qualche dirigente inamovibile, se metterà a disposizione della riqualificazione urbana e dei sistemi turistici parte delle ingenti risorse dei fondi che l’Europa destina alle città per il 2014/2020”, osserva innanzitutto Gnassi. Ma non basta. Secondo il sindaco è necessario anche applicare “la procedura dell’accordo di programma tra pubblico e privato per rigenerazione di comparti individuati” ed è necessario che “il Parlamento si impegni per dare al Paese una agenda urbana che dia risorse alle città che riqualificano e rigenerano. Salvaguardare e dare possibilità e risorse agli alberghi per riqualificarsi significa fare norme con le quali 2 o 3 o 4 o 5 alberghi possono accorparsi liberando spazi e strutture per servizi, dalla ristorazione a spa- wellness a parcheggi”.
Il sindaco, quindi, tornando all’applicabilità dei Condhotel, parla di “defiscalizzazione per investimenti, nuove norme su distanze, premialità per superfici e volumi”, chiede di “individuare un fondo di rotazione, garantito da Cassa depositi e prestiti, per investimenti di medio/lungo periodo e accordi con il credito locale per tassi agevolati prevedere la defiscalizzazione della vendita di alberghi per agevolare il passaggio dall’affitto alla proprietà”. In questo contesto si cala l’“individuazione dei Condohotel come una delle possibilità all’interno di comparti urbani definiti dove sussiste un progetto d’insieme di rigenerazione urbana”. E quindi propone le sue modifiche costruttive al decreto ‘slocca Italia’. “Nello specifico il Condhotel, in un progetto d insieme, può riguardare una sola unità immobiliare e la percentuale di appartamenti è definita non dall’alto di una norma nazionale ma dalla programmazione e strumentazione urbanistica locale”, così come era previsto da una prima formulazione dell’articolo 31.
Gnassi poi tira in ballo la questione generazionale. “Nella discussione, anche riminese, sulla direzione in cui va il turismo c’è un tema chiaramente generazionale. L’impressione netta è che un’intera stagione di politici o ex politici, parlamentari o ex parlamentari, consulenti o ex consulenti non sappia né staccarsi né vedere oltre quegli anni Ottanta e Novanta che, per molti di loro, hanno rappresentato l’età dell’oro. Si spiega anche così il tentativo, legittimo seppur gravemente monco, di legare il cambio di modello turistico alla classica leva immobiliare, classica quanto la colpevolezza del maggiordomo in un altrettanto classico romanzo giallo. E’ una generazione che, molto probabilmente, fatica già nell’approccio a sintonizzarsi sui cambiamenti in atto e lo stesso accanimento nei toni sulla visione dei Condhotel (formula che peraltro nasce negli anni Novanta e già oggi mostre le sue crepe in diverse parti del mondo) quale ‘terra promessa di tutto e di più’ ne è palese dimostrazione”.
Fuori sincrono, secondo il sindaco, “il modo in cui alcuni di quella generazione stanno conducendo la discussione sui Condhotel a Rimini. Più che da analisti dei problemi qui siamo dalle parti dei ‘piazzisti di paese’. Con tutto il rispetto per i piazzisti di paese, naturalmente”.
Gnassi ne ha anche per Pizzolante e chiama in soccorso il suo partito democratico, che a Roma governa con Ncd. “Manca un protagonista che, almeno per quanto mi riguarda, attendo come Godot: il PD in tutte le sue articolazioni, nazionali, regionali, locali. Se ho capito bene quello che vuole per il turismo italiano il parlamentare dell’NCD- vendita delle spiagge, sport dell’Italia affidato alla voce di Berlusconi, condo hotel in ogni angolo della costa e dell’entroterra- ancora è troppo flebile la voce del Partito Democratico sullo stesso, nevralgico tema. La legge 106/2014, oltre che una buona legge, è la bussola; dunque cerchiamo tutti di non perderla per timore, timidezza o presunti ‘interessi diffusi’, tutti da dimostrare”.
Aeroporto di Rimini: Air Riminum aumenta il capitale.| Una strada per riaprire subito?
Aeroporto di Rimini: Air Riminum aumenta il capitale.| Una strada per riaprire subito?
Dopo quattro giorni di attesa, si è fatta viva ufficialmente la società Air Riminum, vincitrice del bando indetto da Enac per la gestione dell'aeroporto di Rimini, per far sapere che in effetti il 30 ottobre scorso si è riunita l'asseblea dei soci per deliberare l'aumento del capitale sociale.
L'aumento deliberato è scindibile, cioè realizzabile in più tranches, ed è fino a 12 milioni di euro: il termine finale di sottoscrizione è fissato al 30 ottobre 2016.
Intanto sono statae sottoscritte azioni per 3 milioni e 105 mila euro, dei quali è stato versato solo il 25 per cento, cioè circa 750 mila euro. Quando Enac avrà avrà definitivamente affidtao l'aeroporto ad Air Riminum, si procederà - se richiesto dal consiglio d'amministrazione o dall'amministratore delegato - al versamento delle quote mancanti.
Air Riminum mantiene ancora il riserbo sui soci che sono entrati nella compagine, fa sapere che potrà sciogliere il mistero solo fra tre o quattro giorni.
Aggiornamento: l'elenco dei cosi è stato diffuo ieri in tarda serata. Si può leggere qui
In queste ore si susseguono riunioni e incontri anche per un'altra ragione: pare che sia emersa una possibile strada per riaprire subito l'aeroporto. Ma su questo le bocche sono cucitissime per non alimentare illusioni o nuove polemiche. Una riunione esplorativa dovrebbe esserci domani 4 novembre in Enac.
giornalaio, 3 novembre 2014
Aeroporto, ricorsi e misteri. Don Oreste, in centinaia per ricordarlo. A processo per una bugia
Aeroporto, i ricorsi. Venerdì una parte degli atti richiesti è arrivata a Novaport Italia. La cordata russa ha preso due ‘zero’. Sembra infatti che Enac non abbia tenuto conto della disponibilità a riassumere in toto i dipendenti di Aeradria e dell’obiettivo di raggiungere i 2 milioni di passeggeri. Novaport non ha ancora deciso comunque se presentare ricorso e non ha ancora ricevuto da Enac il piano industriale di Air Riminum (Corriere).
Aeroporto, i misteri. Non sarebbe vero che Air Riminum avrebbe versato tutto il capitale richiesto (deve raggiungere i 3,1 milioni), ma che a causa di un disguido ancora non ci sia la registrazione alla Camera di commercio. Secondo il Nuovo Quotidiano la società aggiudicataria provvisoria della gestione del Fellini avrebbe versato entro la data prestabilita solo il 25 per cento della somma, cioè 750mila euro, riservandosi di versare il resto entro il 31 dicembre (Nuovo Quotidiano).
Ieri centinaia di persone si sono raccolte alla Grotta rossa in occasione della messa celebrata da monsignor Lambiasi in ricordo di don Oreste Benzi. Di lui il vescovo ha ricordato l’esortazione a trasgredire, con cui don Oreste non intendeva il non rispetto delle leggi, ma il coraggio di cambiare (ilCarlino).
L’assassino Dritan e la sua fidanzata. Ha 17 anni la ragazza di Modena a cui l’albanese ha consegnato un anello mentre andava a Mozzate per uccidere Nadia Nusdorfi. La stessa che qualche giorno fa ha tentato di entrare in carcere per fargli visita e che ogni settimana gli invia una lettera (ilCarlino).
Sono oltre 36mila gli immigrati a Rimini, in 30mila hanno un lavoro. Secondo l’Unar Rimini è una provincia a bassa presenza di stranieri. Settima in regione la città con i suoi 18mila residenti immigrati è seguita a livello provinciale da Riccione al 21esimo (Corriere).
Case vuote. Sono 34mila le abitazioni sfitte o invendute in provincia di Rimini. Quindicimila in città gli alloggi vuoti o occupati da non residenti. Ma si tratta di stime e calcoli (LaVoce).
Da una bugia il processo. Il 1 aprile del 2011 un alunno della seconda esce da scuola con segno rosso sul viso. I genitori sono andati a prenderlo e lui racconta che la maestra gli ha lanciato un quaderno in faccia. Da lì un calvario di tre anni per l’insegnante riminese che si è concluso qualche giorno fa con l’assoluzione: il fatto non sussiste (ilCarlino).
A Cattolica tensione ieri davanti all’hotel Royal. La struttura, gestita dalla Papa Giovanni 23esimo, ospita una settantina di profughi africani da marzo. Ieri un gruppo di attivisti di estrema destra, Forza Nuova, ha deciso di manifestare contro l’immigrazione. L’Anpi ha subito lanciato la contromanifestazione antifascista. Di fatto ci sono stati cori e insulti, ma niente di più perché i due gruppi sono stati tenuti a distanza tra loro e a 200 metri dell’hotel dalle forze dell’ordine. Alle 18 o poco più tardi i manifestanti si sono allontanati dall’area (ilCarlino).
Il test di Medicina. Sono decine i riminesi che hanno provato ad entrare nelle scuole di specializzazione e che dovranno tornare a rispondere ai quiz venerdì prossimo. I quiz sono stati sostenuti in tutta Italia dal 28 al 31 ottobre. Il Miur, dopo un controllo, si è accorto che alcune domande delle aree Medica e Servizi Clinici (11mila candidati) erano state invertite: quelle del 29 con quelle del 31 ottobre. In teoria, i candidati dovrebbero ripetere le prove il 7 novembre (ilCarlino).
Torna a casa Piero. Intervento di Ferruccio Farina in prima sul Carlino. Oggi missione a Londra per i sindaci di Sansepolcro, Arezzo, Monterchi, Perugia e Urbino, per presentare il progetto Terre di Piero. Il sogno è quello di riuscire a riportare a Rimini il ritratto di Sigismondo esposto al Louvre. L’idea è quella di promuovere Rimini a pieno titolo come la vera patria d’adozione di Piero della Francesca (ilCarlino).
Condhotel, Bonini: "Il mercato li chiede"
Condhotel, Bonini: "Il mercato li chiede"
Presentato questa mattina all'Embassy di Rimini il contestato o atteso, dipende dai gusti, articolo 31 del decreto 'sblocca Italia', quello dedicato all'istituzione dei Condhotel, che stabilisce che il 40 per cento delle superfici turistiche degli alberghi possa essere trasformata in superficie residenziale. A chi nei giorni scorsi, per esempio il Pd riminese (anche renziano, come nel caso del sindaco Andrea Gnassi) ha urlato alla speculazione oggi ha risposto Aureliano Bonini di Trademark Italia.
"Per prima cosa - ha precisato Bonini - l'albergo per diventare Condhotel, deve essere full service, deve cioè avere il ristorante, la lavanderia, tutti quei servizi di cui chi acquisterà la camera, oppure la suite, si avvarrà". Il Condhotel, aggiunge poi Bonini, "non prevede la possibilità per i proprietari delle suite di prendere il domicilio", e non prevede la possibilità di cucinare, di stendere i panni, di coltivare piantine sul terrazzo, di ospitare cagnolini o animali domestici.
A chi gli domanda il perché delle proteste di Gnassi in merito ai Condhotel, Bonini risponde che probabilmente il sindaco di Rimini non ha capito bene come funzionano. "Se fosse venuto qui oggi - aggiunge - forse avrebbe capito meglio la situazione".
Il Condhotel non è la panacea di tutti i mali del settore, spiega il deputato di Ncd Sergio Pizzolante, che più di una volta durante la conferenza stampa ha ripetuto che lui da un anno è in contatto con l'assessore regionale al turismo Maurizio Melucci proprio per definire la questione e che sono d'accordo sulla qualità della proposta. "Non è un'operazione di speculazione - spiega Pizzolante - perché la struttura nel suo complesso rimane un albergo. Non è l'unico strumento a disposizione della riqualificazione dell'hotel, ma uno dei tanti". Bonini lo definisce un "passo da compiere", "c'è un mercato che lo chiede", aggiunge. "Con un pizzico di buon senso si capisce che è un passo necessario".
Si tratta di uno strumento mutuato dagli Stati Uniti (il Plaza di New York è un Condhotel) e dalla Spagna, Paesi dove "la formula sta funzionando", assicurano sia Bonini sia Pizzolante. Non è adatta molto al congressuale, ammette Bonini, ma funziona bene in zone dal clima mite e caratterizzate da un tipo specifico di turismo, per esempio la nautica o il golf. E' rivolto a persone che possono premettessi lunghi periodi di vacanza e che amano trascorrerle in una precisa località.
Rispetto alle tempistiche del decreto, "siamo a un punto ottimo", assicura Pizzolante. "C'è l'approvazione alla Camera e presto arriverà anche quella del Senato". Si parla di concludere l'iter entro l'11 di novembre. Ci sono però dei problemi da risolvere, ammette anche il deputato di Ncd. "La possibilità di avversi del decreto c'è anche per strutture contigue di una stessa proprietà. Secondo me andrebbe messo un limite: la distanza tra le strutture, per esempio, dovrebbe non superare i 500 metri. Perché è ovvio che un albergo ha un valore diverso in funzione della zona della città in cui si trova".
Un'occasione per Rimini. Ci sono tante strutture la cui riqualificazione è bloccata - spiega Bonini - per esempio le ex colonie. Dare agli imprenditori la possibilità di realizzare alberghi con suite da destinare alla formula Condhotel potrebbe sbloccare la riqualificazione". Idem per gli alberghi. Il ricavato dalla vendita della suite è pensato appunto per permettere all'imprenditore di riqualificare.
I dubbi. Se in una prima bozza la regolamentazione dei Condhotel era in capo ai comuni, adesso dovrà occuparsene la conferenza Stato-Regioni. "Fatto che potrebbe allungare i tempi, e questo non sarebbe bello", fa notare Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna. "La possibilità dei Condhotel - aggiunge Giorgetti questa volta meno dubbioso - potrebbe dare un impulso all'aggregazione delle piccole strutture familiari. Gli enti locali ci provano da decenni senza successo. Questa potrebbe essere l'occasione buona".
giornalaio, 1 novembre 2014
Aeroporto, ancora polemiche | Grassi garante dei detenuti | La Camera di commercio monitora le partecipate
Aeroporto, polemiche delle ultime ore (ilCarlino). Santini congedandosi fa arrabbiare un po’ di gente. Negli ultimi sei mesi, dice, abbiamo fatturato 8 milioni di euro con un margine operativo lordo di 1,3 milioni; 580mila gli euro della colletta fatta dalle imprese riminesi in primavera: sono serviti a pagare i contributi di co-marketing ai tour operator russi (Radio Icaro). Santini torna anche sul bando Enac, che non ha messo dentro anche i beni di Aeradria, costringendo il curatore a farne uno separato, e su Air Riminum, la cordata che ha vinto il bando per la gestione. Al contrario degli altri non mi hanno mai cercato, dice Santini. Poi ho scoperto perché: erano molto informati sul Fellini, sono gli stessi che hanno gestito il primo concordato (LaVoce).
Santini ‘resta’, come si era già detto il curatore fallimentare, smessi i panni del gestore, mantiene quelli di curatore degli interessi dei creditori. Ho ancora da incassare un milione di euro dai vettori (Dire). Effettivamente ci vorranno anni per chiudere tutti i conti, anche 9 (LaVoce).
Sul Corriere il racconto di un consiglio comunale deprimente, soprattutto per la delegazione di dipendenti di Aeradria che avrebbe voluto leggere una lettera sullo stato dell’aeroporto. Alla richiesta, i consiglieri comunali, tanto di maggioranza quanto di minoranza si sono esibiti in un magro spettacolo e suon di urla e accuse (Corriere). Tanto che la delegazione ha girato i tacchi e se ne è andata. La lettera l’ha inviata ai giornali (InterVista).
Il garante è Grassi. Il consiglio comunale, però, ieri una cosa buona l’ha fatta. Dopo cinque anni ha chiamato l’avvocato Davide Grassi a coprire il ruolo di Garante delle persone private della libertà. Ai Casetti attualmente si trovano 115 detenuti, 62 italiani e 53 stranieri, 46 sono definitivi. Attorno ai Casetti girano anche le persone gestite da Uepe, che si occupa dell’esecuzione penale esterna, sono circa 300 (Corriere).
Gli alberghi annuali chiudono. Nel 2012 gli alberghi aperti tutto l’anno erano 794, 1.884 stagionali (per un totale di 2.678 attività). Nel 2013 gli annuali sono scesi a quota 756, saliti a 1.896 gli stagionali (totale 2.652 alberghi, 26 spariti in un solo anno). Nel 2014 il numero degli annuali provinciale è scivolato a 751, con 1.892 stagionali e un totale di 2.643 attività turistiche (ilCarlino).
Vado a Tenerife. Lo ha detto l’albergatore di origine campana Corrado Della Vista, che a Rimini gestisce quattro strutture riunite nella catena ‘Devira Hotels’. I convegni non tirano, la Fiera è in difficoltà, poi ci sono anche le tasse, spiega Della Vista, che dice: Chiudo cinque mesi gli hotel annuali a Rimini e vado a svernare a Tenerife, dove vorrei aprire un ristorante o un albergo. A pesare sono i 35mila euro di tassa sui rifiuti, i prezzi stracciati per le camere su internet, il fatto che stanno chiudendo alcuni cantieri. Dichiara conti non pagati per 100mila euro e ammette la difficoltà a pagare l’ultima rata per uno degli alberghi (ilCarlino).
La Camera di commercio si curerà delle partecipate. Fiera, palas, UniRimini, Caar, eccetera, sono nel piano pluriennale dell’ente di via Sigismondo che si propone, da qui al 2019, di monitorare e controllare che crescano secondo i piani industriali approvati, con un’attenzione ulteriore all’allargamento della base (Corriere).
Elezioni, il 23 novembre si voterà per eleggere il presidente della giunta regionale e i consiglieri. Opportunità di lavoro da scrutatore o presidente (o segretario) di seggio per molte persone che non hanno un impiego (e dunque un guadagno) e altre che invece sono abituèe delle urne. Il Movimento 5stelle ha estratto qualche giorno fa la quota di scrutatori che gli assegnano le norme. Ha proposto anche, come sempre, che tutti i partiti procedessero con lo stesso sistema, ma ha ottenuto risposte negative (ilCarlino).
Azioni legali contro il trasloco del mercato. Lo ha deciso ieri l’assemblea generale di Anva e Fiva, 120 operatori ambulanti presenti, oltre 400 gli iscritti. Niente manifestazioni di piazza, ma azioni mirate. Visto che il Comune ha deciso di tirare dritto noi faremo valere le nostre ragioni, dicono (Nuovo Quotidiano).
Trc, il giorno dopo la bocciatura del ricorso del Comune di Riccione da parte del tar, il sindaco Tosi non demorde e annuncia un nuovo ricorso. Le motivazioni della sentenza non rendono conto delle argomentazioni proposte, spiega Tosi che pensa a un appello davanti al Consiglio di Stato (Nuovo Quotidiano).
Numericamente inferiori rispetto a zombie e streghette, ma in piazza Tre martiri ieri per la viglia di Ognissanti c’erano anche gli angioletti del ‘treno di luce’ partito dalla parrocchia della Riconciliazione di via della Fiera alla volta del centro storico di Rimini. Hanno distribuito ai passanti dolci e santini, accompagnati da adulti mascherati da Santi ‘famosi’, da padre Pio a santa Rita da Cascia (ilCarlino).
Uno caricava le prostitute in auto, ragazze dell’est di massimo 25 anni. L’altro si nascondeva nel cofano e usciva al momento giusto per rapinare, picchiare, violentare e seviziare le vittime (almeno sei). I due sono stati arrestati. Uno è il 34enne di Viserba Giuseppe Alberto Granatiero, l’altro è il 21enne di San Mauro Mare Sampei Reinhard (Corriere).
La ‘buona scuola’. L’ufficio scolastico si muove per promuovere l’iniziativa del governo di rendere partecipato il percorso che porterà alla riforma della scuola. I cittadini potranno affidare le loro impressioni sulla proposta al sito www.labuonascuola.gov.it, che permette di scaricare e leggere il testo della riforma (Corriere).
Ritrovata, nell’archivio del poeta di Cesenatico, Marino Moretti una lettera autografa di Papa Paolo VI. Il poeta riportò in una sua poesia una frase udita dal Papa a piazza San Pietro che lo colpì. Qualcuno regalò il libro di Moretti a Paolo VI (LaVoce).
Ladri alla Fondazione Fellini di via Nigra a Rimini. Non hanno portato via nulla, sembra, i beni erano dentro una camera blindata (LaVoce).
Aeroporto di Rimini, l'Aero Club batte cassa per la gestione provvisoria
Aeroporto di Rimini, l'Aero Club batte cassa per la gestione provvisoria
Sì è vero, l'Aeroclub di Rimioni si è dichiarato disponibile a tenere aperto l'aeroporto Federico Fellini per i voli minori, tuttavia da solo non riesce a farsi carico della gestione, ha bisogno di un sostegno economico. Lo afferma lo stesso Aero Club in una nota in cui afferma: "In attesa dell’incarico formale, il Presidente Falsetti con i suoi collaboratori stanno esplorando presso Enti, Autorità e privati se esiste la concreta volontà e il senso di responsabilità, così come l’Aero Club sta dimostrando, per un sostegno economico che consenta di procedere alla gestione provvisoria dell’aeroporto, cosa che risulterà non facilmente assorbibile per il solo Aero Club".
Nella nota si ripercorrono le vicende degli ultimi giorni. "L’Aero Club Rimini, nella persona del suo Presidente Fabio Falsetti, è stato convocato giovedì 30 ottobre presso la Prefettura di Rimini e, in tale sede, alla presenza di autorità civili e militari, gli è stato proposto di farsi carico di una serie di operazione di gestione transitoria dell’Aeroporto Federico Fellini che, com’è noto, avrebbe dovuto definitivamente sospendere ogni attività di volo a partire dal 1 novembre 2014.
L’obiettivo comune è scongiurare la chiusura definitiva dello scalo che comporterebbe lunghe implicazioni burocratiche al momento della decisione di una sua riattivazione, con conseguenze di tipo economico estremamente rilevanti per la futura società di gestione e per il tessuto imprenditoriale del territorio e quindi, anche con pesanti riflessi su tutto il sistema occupazionale, già fortemente provato negli ultimi mesi dalla comprensibile incertezza del proprio futuro.
Il Presidente Falsetti ha accolto la proposta che peraltro aveva anche lui stesso avanzato nei giorni precedenti tramite una mail a ENAC, mettendosi immediatamente al lavoro per rendere operativa la struttura dell’Aero Club nel minor tempo possibile.
E’ corretto segnalare lo speciale sforzo degli uffici di ENAC, diretto dalla Dott.ssa Maria Concetta Laudato, per superare una serie di ostacoli burocratici che avrebbero potuto minare la fattibilità del progetto".
"L’Aero Club Rimini - conclude la nota - non è interessato alla individuazione dei responsabili del disastro aeroportuale, per quello ci sono gli organi competenti, né prova particolare interesse ad inserirsi nelle polemiche che sono state rivolte in seno alle scelte di ENAC in tema di aggiudicazione della gara d’appalto per la futura gestione, preferendo restare alla sola ragione dettata dal buon senso nel rispetto della Legge, così come auspicato dal Prefetto di Rimini, che ha dimostrato la non comune capacità di mediazione e di amore per questo territorio.
Nei prossimi giorni avremo modo di comunicare alla cittadinanza gli sviluppi della vicenda.
Aeroporto di Rimini, il caso strano delle navette di Gnassi
Aeroporto di Rimini, il caso strano delle navette di Gnassi
Ormai le chiamano tutti le navette di Gnassi. Il sindaco di Rimini, di fronte alla notizia della chiusura dell’aeroporto da oggi 1 novembre, aveva solennemente dichiarato: «Abbiamo contattato i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e non rischiare di farceli scippare dalla concorrenza. Abbiamo chiarito loro il quadro della situazione e i tempi e verificato la possibilità che i voli delle compagnie russe possano atterrare presso scali vicini (uno è Ancona, distante 86 chilometri). Da lì tramite navette e transfer portarli in Riviera, per il tempo necessario all'arrivo del nuovo gestore. I riscontri avuti dai tour operator sono stati positivi».
Da allora non si è saputo più niente, tanto è vero che su alcuni quotidiani di oggi si registrano le dichiarazioni del presidente degli albergatori di Riccione che afferma di essere ancora in attesa di notizie più precise o quelle del dirigente del Pd William Casadei che coglie la palla al balzo per sparare contro il sindaco Renata Tosi annunciando che farà fronte comune con la giunta di Gnassi.
In realtà basta parlare con qualsiasi operatore dell’aeroporto per scoprire che i tour operator che portano i russi in riviera già si servono di un servizio di transfer per trasportare i turisti dall’aeroporto all’hotel e viceversa. Il tragitto da oggi è semplicemente diventato più lungo: un’ottantina di chilometri invece che un breve percorso di dieci, quindici minuti.
Tuttavia, per far vedere che le istituzioni sono attente alle esigenze del territorio, l’Apt ha deciso di coinvolgere Start Romagna per organizzare le navette transfer dall’aeroporto di Rimini a quello di Ancona. Quindi i turisti – secondo questo progetto – dovrebbero prendere in hotel il transfer del tour operator, arrivare al Fellini, scendere, scaricare le valigie, caricarle su un nuovo mezzo, risalire e finalmente partire per Ancona. Va considerato che per un volo che parte dal Raffaello Sanzio alle 7 del mattino, i turisti dovrebbero mettersi in moto alle due di notte e affrontare questi innumerevoli disagi. Non era forse meglio, per cercare di fidelizzare i tour operator che portano i russi, offrire loro un contributo economico per le maggiori spese di transfer che devono affrontare?
La logica e il buon senso inducono a rispondere di sì, ma non è stata la strada seguita. Ci si chiede il perché e c’è chi ipotizza che tutta l’operazione sia stata congegnata per far lavorare Start Romagna, la società pubblica della mobilità nelle città romagnole. Il business in effetti non è indifferente: al mercoledì e al sabato partivano da Rimini fino a 600 turisti, quindi per trasportarli ad Ancona servono almeno dieci pullman alla volta.
Oggi non è successo niente di nuovo, ma da mercoledì potrebbero entrare in azione le navette di Gnassi. Vedremo cosa succederà.
Un tema rilevante di questo periodo di chiusura dell’aeroporto è se i tour operator, una volta che avrà riaperto, torneranno all’aeroporto di Rimini. Lo scalo di Ancona non appare concorrenziale. Un operatore racconta che, per come è stato ristrutturato il Raffaello Sanzio, non c’è sufficiente spazio al coperto per fare il check in e oggi, che erano in partenza solo 200 passeggeri, si faceva la fila all’aperto. Potrà continuare a lungo una situazione del genere? Il rischio è che i tour operator a quel punto si rivolgano a Bologna e in questo caso la situazione, come è facilmente intuibile, diventerebbe più complicata. Per quanto momentanea, la chiusura dell’aeroporto si rivela un colpo pesante anche per il suo futuro.