Sabato, 25 Ottobre 2014 09:38

giornalaio, 25 ottobre 2014

giornalaioAeroporto, parla il presidente Riggio (Enac). Mercato, il Pd approva il trasloco. Karis, Masinelli ‘alfiere’ di Napolitano

 

Aeroporto, servono due mesi per riaprire. Lo sostiene il presidente di Enac Vito Riggio. Nelle ultime due settimane il mondo si è rivoltato in tre mosse. Prima è arrivata la sentenza con cui il tribunale di Rimini ha negato la proroga dell’esercizio provvisorio dal 1 novembre (motivata dai fatti che Air Riminum non ha dimostrato l’intenzione di risarcire i creditori e che in ottobre le perdite previste per la gestione dello scalo sono pari a 150mila euro). Poi il lavoro e l’annuncio del prefetto Palomba: Il Fellini continuerà a volare anche dopo il 31 ottobre. Poi, due giorni fa, Enac a dire stop e dare la colpa al tribunale per aver negato la proroga. Cosa è successo? “Pensavamo che di fronte alla nostra nuova proposta, che prevedeva appunto il commissariamento dello scalo, il pagamento delle spese da parte di Air Riminum e tutta una serie di garanzie, il Tribunale avrebbe cambiato idea dando la proroga”, spiega Riggio (ilCarlino).


Cosa succederà? Oggi la sezione sviluppo economico della conferenza permanente promossa dalla Prefettura si riunirà per valutare i fatti. A seguire in una conferenza stampa i protagonisti della vicenda dovranno rispondere ad alcune domande. Intanto, chi può (il sindaco di Rimini, per esempio) sta lavorando per mantenere i rapporti con i tour operator russi e per garantire nei prossimi due mesi navette di collegamento con l’aeroporto di Ancona, per quanto possibile.


Parla di notizia “nefasta” per tutte le aziende in riferimento all’imminente chiusura del Fellini il presidente di Banca Carim Sido Bonfatti. Avevamo invitato il comitato dei creditori ad esprimersi favorevolmente in tribunale rispetto all’eventuale proroga, aggiunge (Corriere).


Associazioni di categoria e sindacati adesso chiedono chiarezza rispetto alla cordata aggiudicataria del bando Enac per la gestione, Air Riminum attorno a cui ancora oggi sono diversi i punti oscuri, dai protagonisti della compagine ai contenuti del piano industriale (Nuovo Quotidiano).


I lavoratori dovrebbero stare a posto. Formalizzato ieri l’impegno da parte del curatore fallimentare ad allungare di sei mesi la cassa integrazione. Santini ha assicurato poi il pagamento del tfr, di 13esima e 14esima anche per quest’anno. Guardando al passato, invece, i lavoratori stanno valutando il ‘da farsi’ rispetto al milione di euro in contributi non versati da Aeradria (LaVoce).


A Riccione, in Comune arriva l’istanza di riconoscimento del debito fuori bilancio per 1,2 milioni da parte di Carige con l’obiettivo di riscuotere quanto definito attraverso una lettera di patronage firmata a suo tempo dall’ex sindaco Massimo Pironi (ilCarlino). La banca ha dato al comune 30 giorni di tempo per pagare (Nuovo Quotidiano). Tosi, dopo aver in precedenza risposto che non avrebbe pagato perché il contenuto della lettera non era stato approvato dal consiglio comunale, adesso annuncia di voler ricorrere alle vie legali per liberarsi delle richieste di Carige (ilCarlino).


Mercato. Ieri il consiglio comunale ha approvato (17 a 10) la variante al prg per la riqualificazione di piazza Malatesta, che avrà come primo riflesso il trasloco del mercato settimanale, fatto contestato da tutti gli ambulanti. Il Movimento 5 stelle annuncia di voler segnalare la vicenda alla Corte dei conti: nella delibera manca l’analisi dei riflessi finanziari, diretti e indiretti, dell’operazione sulle casse dell’ente (Corriere).


Condhotel, dopo i veti da parte del Pd e la lancia spezzata da Federalberghi, arriva una nuova ‘recensione’ positiva per il provvedimento del decreto ‘sblocca Italia’ che permetterà il cambio della destinazione d’uso da alberghiero a residenziale delle strutture. A Rimini il numero delle stanze d’albergo è eccessivo rispetto alle richieste, spiega Maggioli di Unindustria, non è speculazione. Un’opportunità che darebbe un po’ di fiato al nostro settore, aggiunge Ulisse Pesaresi di Ance, e potrebbe favorire la ristrutturazione degli alberghi (ilCarlino).


Karis, l’ex alunno Giulio Masinelli è stato nominato dal presidente della Repubblica Napolitano Alfiere del lavoro (ilCarlino).


Raccolta fondi. Da ieri online il portale Eticarim.it, con l’obiettivo di raccogliere libere donazioni a sostegno di progetti di utilità sociale proposti dalle onlus (ilCarlino).


Sul Carlino l’intervista al nuovo direttore dello Ior Fabrizio Miserocchi.


Tutta salute. L’esile cesenate Caterina Bianchi ha vinto la sfida lanciata dal locale Bounty. In dieci minuti ha trangugiato il mega panino da un chilo e due con patatine sbaragliando i concorrenti maschi e battendo il precedente record di 17 minuti per il nostrano ‘man vs food’ (LaVoce).

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Rimini, chiude l'aeroporto: riassunto di una giornata nera

 

Il 31 ottobre sarà l'ultimo giorno di apertura ell'aeroporto di Rimini Federico Fellini. Dal 1 novembre - salvo miracoli dell'ultima ora - sarà chiuso. Oggi alle 13 ci sarà una conferenza stampa el prefetto Claudio Paolomba che più di ogni altro nei giorni scorsi si era aoperato per tenere aperto lo scalo riminese.

 

Ripercorriamo con gli articoli di Inter-Vista la giornata di ieri 24 ottobre, una delle più nere nella recente storia di Rimini.

 

Le avvisaglie del giorno prima

Aeroporto di Rimini: si discute a Roma se resterà aperto

 

23 ottobre: da Roma arriva la notizia

Il 31 ottobre chiude l'aeroporto di Rimini

 

24 ottobre: la prima reazione è della banca

Bonfatti (Carim): Disposti a tutto, pur di salvare il Fellini

 

24 ottobre: si svegliano i parlamentari del Pd

Petitti e Arlotti: Air Riminum verifichi sostenibilità del piano industriale

 

24 ottobre: Lombardi (Forza Italia) se la prende con il Pd

Aeroporto e mercato, Lombardi catechizza Pd e M5s

 

24 ottobre: Le accuse della Cgil alla politica locale

Aeroporto, Cgil: Chiude per colpa della politica locale

 

24 ottobre: La Confocommercio è sbigottita

Indino (Confcommercio) "sbigottito": Si può sapere chi è Air Riminum?

 

24 ottobre: La Cisl punta il dito su Bologna

Aeroporto, Fossati (Cisl): L'occasione mancata della Regione

 

24 ottobre: Pizzolante (Ncd) alza il tiro

Fallimentare a Rimini la politica delle infrastrutture

 

24 ottobre: Gnassi prova a metterci una pezza

Il sindaco parla con i tour operator russi

 

24 ottobre: il recente passato che ritorna

Carige chiede al Comune di Riccione 1,2 milioni di euro

 

 

 

 

 

 

 

 

1Riccione | Aeroporto, Carige vuole i 1,2mln dal Comune

 

La Banca Carige Italia spa ha fatto pervenire oggi al Comune di Riccione un’istanza di riconoscimento del debito fuori bilancio per adempiere così alla garanzia, prestata a favore di Aeradria, per 1.200.000,00 di euro con lettera di patronage sottoscritta dall’ex sindaco Massimo Pironi. L’istanza della banca richiede che il debito venga riconosciuto entro 30gg, per evitare di dar corso alle azioni di tutela che la CARIGE intenderebbe prendere nel caso il Comune di Riccione non adempirà all’istanza. Come si ricorderà la lettera di patronage firmata dall’ex Sindaco Pironi era stata fornita il 13 novembre del 2009 a garanzia di un finanziamento di 1.500.000,00 di euro che la CARIGE aveva concesso ad Aeradria il 30 novembre del 2009. L’Aeradria, dichiarata fallita, non ha tenuto fede alle obbligazioni, e non ha restituito nemmeno una rata del finanziamento, delle 10 concordate. Il 30 aprile 2014, CARIGE richiedeva al Comune di Riccione di farsi carico della garanzia prestata a nome e per conto di Aeradria. Alla richiesta, la nuova Amministrazione ha risposto che il Comune di Riccione non poteva essere vincolato al rispetto delle presunte obbligazioni, perché la garanzia di patronage, firmata dal Sindaco Pironi, non era stata preventivamente deliberata dal Consiglio Comunale, unico organo deliberante. L’istanza di oggi apre un nuovo capitolo della vicenda, anche perché CARIGE, facendo salva la sua possibilità, ad ulteriore sua tutela, di avvalersi personalmente nei confronti dell’ex Sindaco, ritiene che, ai sensi dell’art. 194 TUEL, la garanzia prestata debba essere considerata un debito fuori bilancio, poiché, non è stati mai annullata d’ufficio, e ha consentito il funzionamento dell’Aeroporto di Rimini di cui il comune di Riccione ne possiede una partecipazione azionaria e anche perché erogata nei “ limiti degli accertati e dimostrati benefici , utilità ed arricchimento” del Comune stesso. “ La banca ci dice che dobbiamo farci carico di questa garanzia perché la lettera di patronage firmata da Pironi avrebbe portato dei benefici alla città”, sottolinea, il Sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Un paradosso che naturalmente respingiamo e a cui non intendiamo dare alcun esito, mentre ci apprestiamo piuttosto a dare mandato ai nostri uffici legali di procedere con ogni azione o procedura a tutela degli interessi e dell’immagine della nostra città”.

1Rimini | Karis, l'ex alunno Masinelli da Napolitano

 

Il riminese Giulio Masinelli, ex alunno del liceo scientifico G. Lemaître della Karis Foundation, è stato nominato ieri 23 ottobre a Roma Alfiere del lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme al neo Cavaliere del Lavoro Vittorio Colao, amministratore delegato del Gruppo Vodafone.
Giulio, che ora frequenta il primo anno di Ingegneria Elettronica all’Università di Bologna, è stato nominato insieme a 24 colleghi provenienti da tutta Italia e scelti tra quelli segnalati da tutte le scuole italiane.
“E’ la prima volta che un nostro studente riceve questo lusinghiero riconoscimento, che va in primo luogo a suo grande merito e che nel contempo costituisce motivo di profonda soddisfazione, oltre che per la sua famiglia, anche per il liceo “Lemaître” e per tutta la Fondazione Karis, la cui proposta didattico-educativa ha accompagnato i vari momenti della sua crescita umana e culturale. A Giulio complimenti vivissimi, con l’augurio di poter continuare a fare esperienza della bellezza e della fecondità dello studio, anche in vista dei futuri impegni lavorativi”.
Il Presidente della Repubblica rivolgendosi agli Alfieri ha detto: “Ad essi permettetemi di rivolgere un fortissimo augurio perché - in un momento in cui sappiamo quale sia il dramma dei giovani che non riescono ad aprirsi una strada - importante è il messaggio che viene da giovani che, attraverso duri sacrifici, hanno almeno saputo cominciare ad aprirsi una strada destinata certamente al successo”.

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rossoRimini | Piazza Malatesta, passa la variante di Gnassi. Ambulanti pensano a prossime mosse

 

Nello sconforto più totale, ieri, gli ambulanti hanno lasciato la sala del consiglio comunale dopo il voto favorevole all’adozione della variante al PRG per la riqualificazione di piazza Malatesta (17 i voti favorevoli, 10 i contrari). Allo stato attuale i banchi da gennaio 2015 devono sloggiare.


"L'esito era scontato", racconta Nicola Angelini della Fiva Confcommercio. "Abbiamo comunque capito che c'è una classe politica che non ha compreso le esigenze della categoria. I consiglieri comunali, pur sostenendo nei loro interventi di tenerne conto, alla fine hanno votato per la variante. Non è stato molto intelligente". Gli ambulanti si sono presentati in consiglio chiedendo una cosa semplice, "che si spostasse la decisione di pochissimo tempo, in attesa dell'esito dell'assemblea programmata per il 31 ottobre. Da quel giorno partirà il nostro percorso ufficiale. Vale a dire che se i nostri colleghi decideranno di non scendere a compromessi noi seguiremo la loro volont". Ed è probabile che sarà così. "Noi a queste condizioni non ci spostiamo".


Critico verso l'atteggiamento degli amministratori anche Vincenzo Celli del consorzio Cocap. Più volte, anche ieri sera, dal Comune hanno ribadito di aver intrapreso un confronto con gli operatori da un anno e mezzo almeno. Falso, risponde Celli. "Questa cosa, che ci e arrivata tra capo e collo, noi l'abbiamo appresa solo l'8 di agosto. E' vero che in linea generale se ne parlava da un po' di tempo, si è parlato un anno fa, per esempio, dei primi trenta banchi che sono già stati spostati a piazzale Gramsci, per dare posto al cantiere del Galli. Ma di tutto il resto, dell'accelerazione ai lavori, noi non sapevamo nulla prima di quel giorno di agosto".

1Rimini | Aeroporto, le mosse del sindaco Gnassi

 

Premesso che "non possiamo fare finta che nulla sia accaduto", spiega il sindaco di Rimini Andrea Gnassi intervenendo nel dibattito sulla chiusura dell'aeroporto Fellini, adesso non è tempo né per il "campionato dell’apocalisse sfascista in chiave personale", né per "campagne elettorali permanenti" o per "l’albo dei professionisti della politica che oggi si vestono dei panni dell’anti politica". Occorre essere "lucidi" e agire.


"Per me - spiega quindi Gnassi - gestire una fase delicata significa fare le cose più lucide possibili e cioè 1) chiedere a Enac che completi in tempi rapidissimi la procedura di certificazione e assegnazione definitiva; 2) questa mattina ha significato contattare, tra Mosca e l’Italia, i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e le relazioni, ora che gli stessi sono potenzialmente ‘aggredibili’ dalla concorrenza; 3) chiarire ai tour operator il quadro della situazione circa la tempistica di un percorso ormai in fase conclusiva per la individuazione di un nuovo gestore che restituirà all’aeroporto una solidità strutturale, dopo l’ultimo, difficilissimo biennio; 4) verificare la possibilità che i voli dei vettori russi possano verosimilmente atterrare presso scali vicini (es. uno di questi potrebbe essere Ancona, distante 86 chilometri da Rimini), eventualmente affiancati da navette e transfer per la nostra Riviera, per l’arco di tempo necessario per l’assegnazione definitiva dell’aeroporto al nuovo gestore".


Non tutto è nero quello che sta al buio. "I riscontri avuti dai tour operator stati positivi", annuncia il primo cittadini riminese. "E’ un lavoro che va perfezionato e alimentato nelle prossime ore e nei prossimi giorni, utilizzando come strumento il tavolo istituzionale coordinato dal Signor Prefetto che ha consentito la gestione di una fase forse ancor più difficile di quella odierna, garantendo per un anno l’attività aeroportuale a Rimini".

tortora-scuroRimini | Aeroporto, Pizzolante: Non onesto ridurre tutto a coro antipolitico

 

"La chiusura dell'Aeroporto, seppur per un periodo, speriamo, breve, è un problema enorme per Rimini", il deputato Ncd, Sergio Pizzolante, esordisce, attraverso il suo profilo Facebook, del dibattito attorno alla chiusura, tra una settimana dell'aeroporto di Rimini. "In queste ore - spiega - si sono alzati molti cori, mi permetto di iscrivermi a nessuno di essi. Ho un'opinione più articolata".
Secondo il deputato del centrodesta, "c'è' un prima e un dopo, la gestione dei governi locali della Sinistra dell'Aeroporto è stata disastrosa ed è alla base di tutto ciò che è successo dopo. La loro gestione e non della politica in generale".
non è la prima volta che Pizzolante entra nel merito delle infrastrutture riminesi. "Il sottoscritto sostiene, insieme ad altri, da anni, che tutta la politica delle infrastrutture a Rimini, dall'Aeroporto al Palas alla Fiera al TRC à fallimentare. Dal fallimento della società dei creditori in poi gli attori in campo sono stati invece molti e le responsabilità, in positivo ed in negativo sono più articolate. Ridurre tutto ad un coro anti politico o a qualche responsabilità specifica non è onesto. La situazione è molto grave e non è questo il tempo della polemica. E' necessario adoperarsi, e sono sicuro che l'Enac lo farà per la sua parte, per accelerare e ridurre al minimo i tempi di chiusura".

2Rimini | Aeroporto, Fossati (Cisl): L'occasione mancata della Regione

 

Il sindacato Cisl "esprime forte preoccupazione per le sorti dell’aeroporto riminese, in quanto lo sospensione delle attività aeroportuali, rischia di tradursi in un colpo mortale all'economia locale, già sotto stress per la lunghezza e la profondità della crisi, che colpisce duramente le aziende e le famiglie del territorio Riminese".


In attesa dell'affidamento definitivo, "chi ha l'assegnazione provvisoria - chiede Massimo Fossati - ha il dovere di rendersi trasparente e farsi conoscere dichiarando il proprio progetto e la propria compagine sociale. Quello che serve oggi è una manifestazione concreta di interesse, mettendoci la faccia e le risorse necessarie per ricercare quelle collaborazioni e progetti che possono determinare il minor danno possibile per una ripartenza di una infrastruttura indispensabile come quella dell’aeroporto riminese. In questo senso riaffermiamo la nostra piena fiducia nella magistratura affinché venga fatta chiarezza e giustizia sulle eventuali responsabilità dei soggetti che hanno governato questa importante infrastruttura".


Preoccupante anche la "ricerca delle responsabilità, incominciata con il gioco del cerino, tra politica, Istituzioni, gestione commissariale, e tribunale. Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà esistenti, ma anche della necessità di non recedere dalla ricerca di ogni possibile spiraglio per mantenere in attività l’aeroporto. Una cosa è certa in questo frangente, ancora una volta i lavoratori rischiano di pagare il prezzo più alto, dopo aver fatto la propria parte fino in fondo, con riduzioni di stipendio/cassa integrazione, sacrifici fatti per “sostenere” la continuità produttiva dell'aeroporto Riminese".


Il fallimento dell’aeroporto, secondo la Cisl, è "l’occasione mancata dalla Regione, che non è stata in grado di svolgere una forte regia per la creazione di un sistema regionale aeroportuale, insieme alla incapacità delle istituzioni romagnole di dialogare per costruire momenti e percorsi di collaborazione tra gli scali della Romagna – distanti pochi km uno dall’altro- hanno generato questo stato di cose".

1Rimini | Aeroporto, Indino (Confcommercio) "sbigottito": Si può sapere chi è Air Riminum?

 

“Siamo tutti sbigottiti per quanto sta accadendo sulla vicenda aeroporto", esordisce così a mente fredda il presidente della Confcommercio di Rimini, Gianni Indino, in merito alla notizia diffusa da Enac ieri circa il fatto che non esistono le condizioni perché l'aeroporto di Rimini possa proseguire la sua attività dopo il 31 ottobre. "Da quando la notizia della chiusura dello scalo ha iniziato a circolare in città abbiamo ricevuto decine e decine di telefonate dai nostri associati che chiedevano spiegazioni, conferme, ipotesi di scenari futuri. Tanta la rabbia, ma ancor più lo smarrimento di imprenditori consapevoli che gli effetti nefasti di tale decisione non tarderanno ad arrivare, con effetti dirompenti sull’economia del territorio. Molte le telefonate, poi, di quegli imprenditori nostri associati che hanno sostenuto, anche finanziariamente, l’aeroporto durante l’esercizio provvisorio: bar, ristoranti, pub, concessionari auto, discoteche, parchi e attrazioni turistiche che hanno dimostrato non solo a parole, ma anche con i fatti, la volontà di contribuire per una giusta, giustissima, causa".


Guardare avanti. "Nella drammaticità del momento - sottolinea Indino - ritengo sia inutile guardare al passato, lo conosciamo bene e sappiamo che si è sbagliato tanto. E’ arrivato invece il momento di cambiare pagina, di iniziare un nuovo percorso ma questa volta con il piede giusto".
E' per questo che dalla Confcommercio chiedono di fare chiarezza sull'esito del bando Enac per la gestione dello scalo di Miramare. "Da quando è stata ufficializzato il nome dell’aggiudicatario provvisorio del bando del Fellini, non passa giorno senza che qualche associato chieda chi è Air Riminum e che idea abbia per l’aeroporto. E’ pretendere troppo chiedere che Air Riminum renda nota la sua composizione societaria, la presenza o meno di imprenditori locali, il progetto per Rimini e per il suo turismo? Basterebbe poco per tranquillizzare un territorio che è in fibrillazione, attraverso rassicurazioni sui contratti, i rapporti e le collaborazioni commerciali in essere e che verranno sviluppati in futuro con Paesi esteri, sul piano industriale presentato, sugli investimenti programmati.Non sappiamo a chi è stato affidato il futuro del nostro territorio e delle nostre aziende, questo silenzio assordante deve finire".

neroRimini | Aeroporto, Cgil: Chiude per colpa della politica locale

 

La Cgil di Rimini non ha dubbi. "L’aeroporto chiude per responsabilità del gruppo dirigente e della politica locale e regionale che lasciano alla collettività tutto il peso delle ricadute economiche, occupazionali e di immagine con conseguenze negative enormi per tutto il territorio", denuncia il sindacato che in tutta questa storia salva solo un nome, quello di Claudio Palomba sottolineando come "anche la convocazione del tavolo permanente, voluta strenuamente dal prefetto a cui va tutto il nostro unico plauso per l’impegno profuso, ci sembra un disperato tentativo o meglio la definitiva presa d’atto del fallimento del tentativo di tenere aperto, con una gestione straordinaria, l’aeroporto Fellini. La Cgil domani al tavolo permanente ci sarà e "valuterà assieme ai lavoratori dell’Aeroporto Fellini (che nel frattempo sfileranno in corteo a Roma nell'amabito della manifestazione nazionale contro il Jobs act, ndr) le opportune e necessarie iniziative di mobilitazione".


Nel frattempo analizza i fattori che hanno prodotto l'irreparabile. Sono tre. Primo: "Una eccessiva rigidità del Tribunale mostrata nel non concedere una proroga di esercizio decidendo di chiudere in maniera perentoria lo scalo riminese al 31 di ottobre 2014". Secondo: "Il mancato versamento di una cifra utile a mantenere l’esercizio provvisorio fino al 31 dicembre, da parte del vincitore del bando, Airiminum, vista la precaria situazione gestionale in essere al Fellini. Infatti, se avesse provveduto al versamento, come ci si attendeva visto che gli era stato assegnato il massimo punteggio a conclusione del bando di gara, le cose forse potevano andare diversamente". Terzo: "La mancata trasparenza rispetto all’identità del soggetto gestore a garanzia di tutti ma in particolare dei lavoratori areoportuali del Fellini e per non incorrere in ulteriori slittamenti e/o eventuali ricorsi da parte di altri concorrenti".


A questo punto La Cgil ritiene "indispensabile che si continuino a fare tutti i tentativi e gli sforzi necessari per non disperdere un patrimonio vitale per il nostro territorio", e chiede "una chiara prospettiva per l’Aeroporto Fellini con una decisa accelerazione nell’assegnazione della gestione dell’Aeroporto" e "l’impegno da parte del potenziale assegnatario a intraprendere i necessari contatti con le compagnie per scongiurare il loro spostamento su altri scali, inoltre a rispettare gli adempimenti previsti dal bando e a garantire gli attuali livelli occupazionali".


Questa mattina, inoltre, i sindacati hanno incontrato il "curatore fallimentare, che a seguito della nostra richiesta si è impegnato a prorogare di 6 mesi la cassa integrazione in scadenza il 26 Novembre. Una disponibilità che apprezziamo anche perché, al momento è l’unico strumento in grado ti tutelare i lavoratori dal licenziamento e di fornire la possibilità di un futuro occupazionale".