Rimini | Aeroporto, le mosse del sindaco Gnassi
Premesso che "non possiamo fare finta che nulla sia accaduto", spiega il sindaco di Rimini Andrea Gnassi intervenendo nel dibattito sulla chiusura dell'aeroporto Fellini, adesso non è tempo né per il "campionato dell’apocalisse sfascista in chiave personale", né per "campagne elettorali permanenti" o per "l’albo dei professionisti della politica che oggi si vestono dei panni dell’anti politica". Occorre essere "lucidi" e agire.
"Per me - spiega quindi Gnassi - gestire una fase delicata significa fare le cose più lucide possibili e cioè 1) chiedere a Enac che completi in tempi rapidissimi la procedura di certificazione e assegnazione definitiva; 2) questa mattina ha significato contattare, tra Mosca e l’Italia, i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e le relazioni, ora che gli stessi sono potenzialmente ‘aggredibili’ dalla concorrenza; 3) chiarire ai tour operator il quadro della situazione circa la tempistica di un percorso ormai in fase conclusiva per la individuazione di un nuovo gestore che restituirà all’aeroporto una solidità strutturale, dopo l’ultimo, difficilissimo biennio; 4) verificare la possibilità che i voli dei vettori russi possano verosimilmente atterrare presso scali vicini (es. uno di questi potrebbe essere Ancona, distante 86 chilometri da Rimini), eventualmente affiancati da navette e transfer per la nostra Riviera, per l’arco di tempo necessario per l’assegnazione definitiva dell’aeroporto al nuovo gestore".
Non tutto è nero quello che sta al buio. "I riscontri avuti dai tour operator stati positivi", annuncia il primo cittadini riminese. "E’ un lavoro che va perfezionato e alimentato nelle prossime ore e nei prossimi giorni, utilizzando come strumento il tavolo istituzionale coordinato dal Signor Prefetto che ha consentito la gestione di una fase forse ancor più difficile di quella odierna, garantendo per un anno l’attività aeroportuale a Rimini".