22 10 2014 | Rimini | Consob, gruppo Sgr detiene il 2% di Hera
Rimini | Consob, gruppo Sgr detiene il 2% di Hera
Dallo scorso 14 ottobre, Gsgr detiene una partecipazione del 2,001% nel capitale del gruppo Hera. E' quanto si legge negli aggiornamenti odierni della Consob relativi alle variazioni delle quote rilevanti, dai quali si apprende anche che tale partecipazione e' controllata indirettamente attraverso Gruppo Società gas Rimini Spa (MF-DJ).
giornalaio, 22 ottobre 2014
Spiagge all’asta dal 2017? Condhotel, a Federlaberghi piacciono. E’ morto ‘Titta’ Benzi
Spiagge all’asta già dal 2017 (e non nel 2020 come da ultima proroga). Sarebbe questo il contenuto del disegno di legge a firma del cesenate Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, e del ministro Lanzetta. La nuova proposta del governo toglierebbe dai criteri per l’assegnazione delle aree demaniali il punteggio per gli investimenti già effettuati. L’allarme arriva dal deputato Sergio Pizzolante che oggi incontrerà il vice ministro Luigi Casero e il sottosegretario Pier Paolo Baretta e annuncia voto contrario rispetto al disegno, se non ci saranno modifiche (ilCarlino).
Condhotel, chi è a favore. A spezzare una lancia per l’articolo 31 dello ‘sblocca Italia’, quello che prevede la possibilità di cambiare la destinazione d’uso in residenziale degli alberghi, è Alessandro Giorgetti (Federalberghi): Non è speculazione, ma un modo di fare turismo che consentirà di far partire la riqualificazione. Necessari, aggiunge Giorgetti, dei limiti (tipo quelli previsti dagli emendamenti bocciati al deputato Emma Petitti), come per esempio il tetto del 40 per cento di superficie trasformabile e la distanza non superiore ai 500 metri tra due strutture diverse dello stesso proprietario, sottolinea Giorgetti (ilCarlino).
L’ideatore. Aureliano Bonini di Trademark ai Condhotel ci lavora da quattro anni. Il modello è mutuato dagli Stati uniti d’America, spiega, e si basa sulla possibilità (per chi è affezionato a una precisa località turistica e può permettersi soggiorni lunghi) di fare un investimento che va a finanziare l’albergo. Possibilità indispensabile per la riqualificazione, aggiunge il consigliere comunale Alessandro Ravaglioli (ilCarlino).
Grandi incompiute. Il Nuovo Quotidiano fa il punto sulle colonie di Miramare. Si sarebbero dovute trasformare in hotel di lusso, ma sono vittime delle difficoltà economiche delle imprese che ci avrebbero dovuto investire su. La Novarese al centro della realizzazione del polo benessere è ferma al palo a causa dei problemi di CoopSette, la Bolognese è di proprietà della Cmv (che l’ha messa in vendita). Desolante lo spettacolo davanti agli occhi di riminesi e turisti, nota il consigliere comunale Eraldo Giudici.
Escalation criminale. Vittorio Fabbri titolare degli Spendibene di via Saffi e dell’Arco d’Augusto è stato rapinato due sere fa sotto casa rientrando da lavoro. Il ladro gli ha puntato una pistola tra gli occhi e gli ha infilato le mani nella tasca destra dei pantaloni, dove d’abitudine Fabbri tiene l’incasso della giornata, oltre 5mila euro. L’identikit: italiano, sulla trentina, accento pugliese (LaVoce).
Parcheggi a via Turchetta. La decisione del Comune di Rimini di vietare la sosta su entrambi i lati della strada a Viserba, dopo l’incidente che a settembre ha provocato il decesso di una signora, ha fatto infuriare i residenti, che lunedì sera hanno incontrato l’assessore Nadia Rossi, strappandole una promessa: saranno individuate aree da destinare a parcheggio (LaVoce). I residenti avrebbero preferito che si fosse arrivati prima alla realizzazione dei parcheggi e successivamente ai divieti di sosta sulla via (Nuovo Quotidiano).
Invitato a scommettere sul fatto che Pantani non avrebbe portato a termine il Giro d’Italia. Successe quindici anni fa nel carcere di Novara a Renato Vallanzasca. Il capo della mala milanese ha raccontato i fatti alla mamma del ciclista, al giornalista Davide De Zan e ieri anche ai carabinieri che lo hanno sentito nell’ambito dell’inchiesta recentemente riaperta dalla procura di Forlì su presunte irregolarità che avrebbero interessato il Giro d’Italia del 1999 (Corriere), un giro di scommesse illegali controllato dalla camorra di cui il Pirata sarebbe stato vittima.
Asl unica, la procura di Ravenna indaga attorno a 23 nomine avvenute in estate per la direzione strategica e al buco da 20 milioni di euro con cui la sanità ravennate è entrata nella Asl Romagna, miracolosamente assorbito in pochi mesi. Nel mirino della procura anche 440mila euro spesi dal 2010 al 2013 in avvocati (Corriere).
Ebola, mancano formazione e protezioni. Il sindacato Nursind scrive al direttore della Asl Romagna Des Dorides per porre il problema. Per la Romagna, è quello dell’Infermi di Rimini ad essere stato indicato come il reparto adeguato al trattamento dei casi sospetti. Qualche giorno fa la Asl ha inviato alcune indicazioni sul trattamento dei casi, giudicate dal sindacato inadeguate e incongruenti rispetto alla sicurezza del personale (Corriere). Nella formazione, per esempio, non verrà coinvolto tutto il personale, ma solo alcune tipologie e saranno esclusi molti infermieri. Non bastano camici e guanti monouso, aggiungono dal sindacato, ma servono attrezzature per l’isolamento e il trasporto dei pazienti.
Inceneritori, ci sono dei ‘paletti’ per arginare le potenzialità dell’articolo 35 dello ‘sblocca Italia’ (quello che permette l’arrivo negli impianti di rifiuti da fuori regione). Ha contribuito a ‘piantarli’ il deputato Tiziano Arlotti. Vanno dal trattamento prioritario dei rifiuti urbani al risarcimento economico per i territori più virtuosi, ovvero quelli che raccoglieranno i rifiuti degli altri (Nuovo Quotidiano).
E’ arrivato Attila. Tirano venti forti fino a 90 chilometri in riviera. Soffieranno, a intermittenza, fino alla mezzanotte di oggi. Spiegano da Arpa che ci sarà un notevole calo di temperature, pari a 4-5 gradi, temporali locali in mattinata, mare mosso e agitato al largo, poi parziale attenuazione fino a giovedì mattina, quando è previsto un altro passaggio di maltempo, con una nuova attenuazione e intensificazione verso sera. Tutto sarà finito entro venerdì. La Protezione civile regionale lancia l’allerta meteo, e sono pronti ad agire 34 volontari in tutta la provincia (ilCarlino).
Un grande riminese. E’ morto a 94 anni l’avvocato penalista Luigi Benzi, detto ‘Titta’, amico fraterno di Federico Fellini che ispirò Amarcord e fu costretto, a causa del film, a difendere il regista premio Oscar dalla denuncia che si beccò dalla vera ‘Gradisca’. Da un mese era ricoverato all’Infermi. La notizia è in prima su tutti i quotidiani locali e occupa diverse pagine interne. I funerali domani alle 9 nella parrocchia di San Fortunato. Un grande riminese, lo ricorda il deputato Tiziano Arlotti.
21 10 2014 | Rimini | Pantani, Vallanzasca sentito dai carabinieri
Rimini | Pantani, Vallanzasca sentito dai carabinieri
L'ex capo della mala milanese, Renato Vallanzasca, è stato ascoltato oggi dai carabinieri come teste dai carabinieri nell'ambito delle indagini della procura di Forlì su presunte irregolarità al Giro d'Italia del 1999, da cui l'epilogo tragico, cinque anni dopo per il campione di ciclismo Marco Pantani. Vallanzasca, in una lettera alla madre del Pirata, ha raccontato di aver sentito, in carcere, voci riguardanti un presunto complotto organizzato ai danni del Pirata e aveva riferito. Delle stesse voci scrive anche in un libro.
"Non so come, ma il pelatino non finisce la gara", avrebbe detto a Vallanzasca in carcere un ergastolano che successivamente, dopo il 5 giugno 1999, ovvero quando Pantani fu squalificato, lo riavvicinò. "Hai sentito? Il pelatino è stato fatto fuori, squalificato", avrebbe detto a Vallanzasca l'ergastolano. Da qui l'ipotesi presentata dai legali della famiglia di Pantani alla procura di Forlì che ha ripreso a indagare attorno a quei fatti.
Il ciclista, secondo le ipotesi investigative, sarebbe stato squalificato a seguito dell'alterazione del sangue, da cui l'ematocrito a 51,9, quasi due punti sopra il limite massimo di 50. Sembra anche che negli stessi giorni, a Cesenatico, mentre si correva l'undicesima tappa, minacciato di morte da chi aveva interesse a che non finisse la gara.
giovedì e domenica senz'auto a Rimini, la mappa
Superato il valore limite giornaliero del PM10 sul territorio regionale è confermato il blocco della circolazione per giovedì 23 ottobre, dalle ore 8,30 alle ore 18,30. Come si può vedere dalla mappa, il blocco della circolazione è disposto nell'area urbana circoscritta da deviatore Marecchia, Statale 16, via Settembrini, via Chiabrera, ferrovia Ancona/Bologna, e riguarda i veicoli a benzina Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; veicoli diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2; veicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato; ciclomotori e motocicli Euro 1. Rimane comunque garantito il transito nelle arterie di collegamento ai parcheggi autorizzati e alle postazioni di bike sharing. Permane fino al 6 gennaio 2015 il divieto della circolazione stradale dinamica privata dei mezzi più inquinanti (veicoli benzina Euro 0; veicoli diesel Euro 0 ed Euro 1; veicoli diesel Euro 2 non dotati di sistema di riduzione della massa di particolato; ciclomotori e motocicli a due tempi non conformi alla normativa Euro 1) dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30, su tutta la zona urbana a mare della statale 16. Le ordinanze e tutte le informazioni sulle limitazioni e i blocchi del traffico, sono disponibili sui siti www.riminiambiente.it e www.liberiamolaria.it
21 10 2014| Rimini| Inceneritori,Pd romagnolo preme su Governo,ma il sindaco di Rimini è "ritroso"
Rimini | Inceneritori, il Pd romagnolo preme sul Governo, ma il sindaco di Rimini è "ritroso"
Inceneritori, contro l'ormai famigerato articolo 35 del decreto 'sblocca Italia', che libererà i confini dei rifiuti a livello nazionale permettendo l'arrivo in ogni impianto di rifiuti da fuori regione, aumentando anche le capacità degli inceneritori, il deputato del Pd Tiziano assieme ai colleghi dell'Emilia romagna ha firmato un emendamento che stralci del tutto l'articolo dal decreto.
Arlotti definisce la sua una "scelta coerente perché una problematica così delicata e complessa andava trattata all'interno del progetto di legge ambientale collegato alla Legge di stabilità del 2014, che è già stato approvato dopo un lungo lavoro con una larghissima maggioranza nella Commissione ambiente della Camera e che presto dovrà essere votato dall'Aula, perché in modo più organico affronta anche le problematiche del ciclo dei rifiuti e del rispetto ambientale".
Il Governo però si è opposto allo stralcio, spiega Arlotti, ed è così scattato un lavoro che ha portato alla modifica dell'articolo 35. In pratica, si "stabilisce che l'individuazione degli impianti che faranno parte della rete nazionale dovrà avvenire con finalità di "...progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, tenendo conto della pianificazione regionale".
Altre precisazioni riguardano "il trattamento prioritario dei rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale, fino al soddisfacimento del relativo fabbisogno, e solo per l’eventuale disponibilità residua autorizzata, l'eventuale trattamento di rifiuti urbani prodotti da altre regioni. A tale scopo è previsto, diversamente dal testo governativo, che la compatibilità ambientale sia verificata soprattutto relativamente alla qualità dell'aria".
Di fatto, quindi, "nel caso in cui vengano smaltiti rifiuti in una regione provenienti dal territorio di altre regioni, il gestore dovrà versare un contributo per ogni tonnellata in un apposito fondo regionale destinato alla prevenzione della produzione dei rifiuti, all'incentivazione della raccolta differenziata, a interventi di bonifica ambientale e al contenimento delle tariffe di gestione dei rifiuti urbani. Ciò comporta in pratica una penalizzazione fiscale che ricade su territori non virtuosi e riconosce invece la virtuosità di coloro che correttamente stanno procedendo rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata e riciclo".
Dal movimento 5Stelle riminese, invece, si fa notare "l’evidente mancanza di una presa di posizione del Comune di Rimini nei confronti della libera circolazione dei rifiuti sul territorio nazionale". I 'grillini' parlano di "ingiustificabile ritrosia dell’Amministrazione ad accodarsi al decalogo firmato da tutti i comuni della Provincia e dalla Provincia stessa". Da qui il sospetto "che il Pd riminese approvi ed applauda questa iniziativa. Capiamo che avendo il primo cittadino un capo-gabinetto dipendente Hera sia sottoposto a difficili traversie, ma non possiamo esimerci dal ricordare che non gliel'ha ordinato il dottore di fare il Sindaco e che in Cina manca un promotore per la piadina romagnola".
21 10 2014 | Rimini | Economia, baratto 'evoluto': Gottifredi coordinatore della Rete Quinc
Rimini | Economia, baratto 'evoluto': Gottifredi coordinatore della Rete Quinc
Dopo la fase di sperimentazione, che ha visto coinvolte 70 imprese, adesso la Rete Quinc, il progetto di ‘baratto evoluto’ promosso dalla Camera di commercio di Rimini entra a regime e si dota di un comitato di indirizzo coordinato da Massimo Gottifredi.
“Riteniamo che sia il progetto giusto per i nostri tempi – sottolinea Gottifredi – e il terreno che stiamo provando ad esplorare ha una presa potenzialmente interessante per le nostre imprese. Il tempo ci confermerà la bontà di questa rete ma le premesse per il successo ci sono tutte. Invitiamo quindi tutte le imprese che verranno a conoscenza della ‘Rete Quinc’ a cercarci: noi siamo disponibili ad approfondire il tema”.
Rete Quinc è un circuito locale di imprese che accettano come forma di pagamento la possibilità di permutare i propri beni e servizi con altri beni e servizi presenti nel circuito. Il fine del progetto è quello di stimolare gli interscambi commerciali fra le aziende del territorio e stimolare i consumi locali indirizzandoli verso le aziende aderenti al circuito. Un esempio: i dipendenti di un’azienda acquistano in negozio prodotti per 1000 euro pagando il 10% del prezzo in Buoni Circolari, cioè 900 Euro e 100 Buoni. Il venditore, che si rifornisce localmente, acquista una partita di merce all'ingrosso da 1000 Euro, ottenendo 100 Euro di riduzione sul prezzo grazie ai Buoni ricevuti dalla vendita, e concorda di pagare il restante per il 50% in Euro ed il 50% in compensazione: 450 Euro e 450 Crediti Quinc. L'azienda grossista si rifornisce da altre aziende pagando in Crediti Quinc, e premia i suoi dipendenti con i Buoni Circolari ricevuti: l'azione diviene circolare.
Sta per partire la seconda fase: allargare la base sperimentale. Per funzionare correttamente il circuito necessita di un ampio numero di aziende operanti nei settori più disparati, e a tal fine le Associazioni di Categoria locali forniranno supporto informativo e assistenza ai propri associati, innanzitutto per generare una più semplice e rapida assimilazione culturale verso l’uso di questo nuovo strumento di pagamento. I referenti delle associazioni aderenti e i consulenti dedicati supporteranno le imprese nell’effettuare acquisti e vendite usando in ogni compravendita almeno il 50% del valore in Crediti: la restante quota, dunque, si pagherà in euro come da consuetudine.
21 10 2014 | Rimini | Assistenti sociali, in 1500 per il concorso del Comune
Rimini | Assistenti sociali, in 1500 per il concorso del Comune
Sono 1.590 i candidati al concorso per 13 posti da assistente sociale pubblicato dal Comune di Rimini e in svolgimento questa mattina al Palaflaminio. Il concorso pubblico per esami è organizzato dal Comune di Rimini in convenzione con i Comuni di Riccione e Bellaria Igea-Marina e l’Unione di Comuni Valmarecchia (Santarcangelo, Verucchio, Poggio Torriana, Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello). "Un concorso - spiegano dal Comune - che anticipa la strutturazione dei servizi in ottica di Asl unica, che servirà dunque per implementare e strutturare la dotazione del personale professionale, con un unico concorso, sui servizi territoriali dei Comuni del distretto socio sanitario di Rimini nord. Vista l'alta professionalità della figura ricercata è richiesta, prima della stipula del contratto di lavoro, l'iscrizione all'Albo professionale degli Assistenti sociali".
giornalaio, 21 ottobre 2014
Condhotel, i pro e i contro. Colonia bolognese in vendita. Scholz oggi a Rimini
Condhotel, riqualificazione o speculazione? Contrapposizione nostrana per i due partiti di maggioranza al governo. Il sindaco di Rimini Gnassi, Pd, continua a evocare la possibilità di un enorme rischio speculativo, il deputato Sergio Pizzolante, Ncd, parla di formidabile occasione per far ripartire la riqualificazione. Patrizia Rinaldis, presidente degli albergatori, dà ragione al sindaco. Petitti, Pd, annuncia battaglia in aula alla Camera a suon di emendamenti (quello sui Condhotel è stato bocciato in commissione, Nuovo Quotidiano) e l’assessore regionale Melucci dice sì ai Condohotel a patto che si parli di un’unica unità immobiliare e che la superfice alberghiera resti superiore a quella trasformata in residenziale (ilCarlino).
Verso scacco in due mosse. Aeroporto, i russi di Novaport hanno acquistato il 10 per cento di quote dello scalo di Grosseto. La Maremma è una zona molto frequentata dai russi, spiega il manager Andrea Delvecchio che, nel frattempo, ha diffidato Enac a ratificare l’affidamento della gestione del Fellini ad Air Riminum (LaVoce). Domani a Roma, infatti, il cda dell’Ente prenderà atto ufficialmente dell’esito della gara. Intanto, la cinese Izp technologies ha firmato un accordo da 250milioni di dollari con Sogeap, attuale gestore dell’aeroporto di Parma (Nuovo Quotidiano).
Il ricorso. Racconta Delvecchio che da Roma in un primo momento avevano avuto l’ok per accedere ai dati sui requisiti richiesti dal disciplinare di gara, ma non ai piani industriali. D’accordo su ciò e fissato l’appuntamento, l’Enac si sarebbe però ritratto in attesa di un parere legale, spiega il manager di Novaport Italia. Perché ancora tutti questi misteri? Si domanda Delvecchio, a nome un po’ di tutti (LaVoce).
I russi vogliono il Football village di Gaiofana. La trattativa con un gruppo di imprenditori di Mosca che si occupano anche di calcio è in piedi da quasi un anno. I primi contatti con l’amministrazione riminese sono già avvenuti. I russi sembrerebbero disposti ad accollarsi i debiti della società e a portare a termine gli impianti. L’operazione consisterebbe nel passaggio del diritto di superficie dalla società Football village, agli sgoccioli anche a causa delle difficoltà delle società di Amati, alla nuova cordata russa.
Revoca per Viserba. Sul fronte dei campi da calcio comunali continua a singhiozzi la vicenda dell’affidamento alla società Delfini di nove impianti su dieci. Entro la settimana quello di Viserba tornerà nelle mani del Comune. Per San Giuliano e Rivazzurra bisognerà attendere. Tutti gli altri sei casi saranno valutati singolarmente: non è detto che la revoca scatti in ogni dove (Corriere).
Fare impresa, oggi a Rimini il presidente della Compagnia delle opere Bernard Scholz. Chi fa impresa deve avere il coraggio di cambiare, ha detto Scholz alla Voce. La crisi permette di scoprire il legame tra il lavoro di ogni singola persona, il bene dell’impresa e il bene comune (LaVoce).
Bolognese in vendita. L’ex colonia, assieme a tutti i beni della Cmv tra cui il Rimini golf di Verucchio, è sul mercato nell’ambito del fallimento del gruppo, che chiude con un patrimonio di 100 milioni di euro e debiti per oltre 200 milioni. Il ricavato servirà a pagare i creditori. L’operazione dovrebbe concludersi entro cinque anni, anche se l’interesse è alto e la partita potrebbe essere chiusa prima. Anche qui gli interessati sembra scrivano in cirillico (ilCarlino).
Con la mazza in mano. Un uomo munito di spranga con l’estremità di metallo ha tentato di sfondare la vetrina di una gioielleria di via IV novembre a Rimini alle 10,40 circa del mattino di ieri. Il cognato del gioielliere cerca di inseguire il bandito e il suo complice, ma è messo ko dallo spray urticante. E’ partita la caccia all’uomo, immortalato dalle videocamere di sorveglianza (Corriere).
Morto sepolto dalla terra franatagli addosso durante uno scavo. E’ successo a un 68enne di Montefiore, lungo la strada 36. L’uomo, titolare di una ditta di ristrutturazione è sceso nello scavo mentre un suo operaio stava ancora lavorando con il bobcat (LaVoce).
Pantani, in procura il medico legale Fortuni e la manager Ronchi. Chiarito nuovamente il mistero del fax indicante le 17 come orario della morte: una prassi per consentire la sepoltura del campione. Perché quei tre nomi non figurano nell’esposto? E’ la domanda che si fa il procuratore Giovagnoli alle parole rilasciate dalla mamma di Pantani a una trasmissione di Canale 5. So chi ha ucciso mio figlio, ha detto la donna alla conduttrice Barbara D’Urso. Ho tre sospetti, ha aggiunto. Non mi interessano le cose dette in televisione, liquida il magistrato (ilCarlino).
Coppia lesbo, continua l’attenzione del Carlino sull’arrivo (grazie all’eterologa in Spagna) di due gemellini a due donne. “Non possiamo condividere questa scelta. Moralmente non può essere approvata. Maternità e paternità non è qualcosa che si può volere a ogni costo, ma per quanto riguarda i bambini che sono nati, ogni creatura merita rispetto”, spiega monsignor Ricci. In caso di separazione, l’adulto passa sempre in secondo piano, assicura l’avvocato Salvatore Di Grazia.
Rimini è 50esima in Italia per la riscossione dei tributi. L’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore sui capoluoghi di Provincia spiega come a fronte di 449 euro richiesti ne viene recuperato il 70,5 per cento; mentre su 225 di tariffe, i riminesi sborsano il 72,3. La media parla di un accertamento pro capite pari a 674 euro con riscossioni del 71,1 per cento (Corriere).
Rifiuti, sempre secondo il Sole 24 Ore a Rimini i single pagano 117 euro all’anno e le famiglie numerose 325 euro (272 le famiglie di tre persone) con un aumento del 14 per cento.
Riminesi. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ricorda di suo pugno l’intellettuale riminese Cesare Padovani scomparso qualche giorno fa a Rimini. Ieri i funerali ai Salesiani (Corriere).
Mercato, la variante per la pedonalizzazione di piazza Malatesta arriva giovedì in consiglio comunale. Da qui gli operatori del mercato settimanale hanno capito che il sindaco li vuole ‘asfaltare’, come direbbe il premier Renzi, o meglio masterplanizzare (che si addice di più a Gnassi). A dispetto di tutti i discorsi, sono chiare le intenzioni di palazzo Garampi, commenta il presidente del consorzio Comar, Mazzotti (Nuovo Quotidiano).
Spettacoli, business da 50 milioni. Pubblicati i dati dell’osservatorio regionale. Nel 2013 sono stati proposti quasi 15mila spettacoli, seguiti da 2,8 milioni di spettatori. Poco più di 49,3 milioni di incassi. I finanziamenti pubblici sono passati da 45,2 a 42,2 milioni (LaVoce).
20 10 2014 | Rimini | Impresa, domani assemblea Cdo con Scholz
Rimini | Impresa, domani assemblea Cdo con Scholz
Il presidente della Compagnia delle opere, Bernard Scholz, sarà a Rimini domani in occasione dell'assemblea di Cdo Rimini, per l'incontro dal titolo “Fare impresa è un’impresa – prospettive, scelte, opportunità, problematiche, idee… assemblea in forma di dialogo con Bernhard Scholz, presidente Cdo”. L'appuntamento è alle 18 al Savoia Hotel Rimini (Lungomare Murri).
"Con il presidente Scholz - spiegano dalla Cdo - si ragionerà sul tema del “cambiamento dell’impresa”. Un cambiamento che è di dimensione, di governance, di passaggio generazionale, di collaborazione con altri imprenditori (le reti), di capacità di guardare il mercato, di dialogo con gli istituti di credito. In termini ancor più pratici, il tema fondamentale per la Cdo riguarda il come sostenere la la responsabilità dell’imprenditore (profit o non profit) e dei suoi collaboratori nel progettare e realizzare tale cambiamento.
Nel corso dell'assemblea saranno presentate le iniziative di Cdo Rimini in vista del Matching (www.e-matching.it), dal 24 al 26 novembre, a Milano. Per la prima volta, infatti, sarà presente un’area dedicata al turismo, coordinata dal presidente della Cdo di Rimini, Christian Lami.
Dietro i condhotel: la riqualificazione turistica di Rimini ferma al palo
Dietro i condhotel: la riqualificazione turistica di Rimini ferma al palo
Si chiede il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: “Che fine hanno fatto gli impegni, più volte espressi negli ultimi 10 anni, di agevolare il passaggio dall’affitto alla proprietà delle strutture ricettive, magari prevedendo defiscalizzazioni sulla vendita, precondizione per un nuovo impulso ai necessari investimenti? Che fine ha fatto la stessa proposta, avanzata dalla Riviera romagnola, di potere avere sostegno normativo per accorpare più alberghi, liberando anche spazi per servizi utilizzabili dalle strutture ricettive stesse? La politica industriale che serve a un settore strategico si riduce tutta a un favore alle lobby?”.
Le domande del sindaco hanno una duplice valenza: sono – nelle sue intenzioni – un atto di accusa nei confronti dei governi nazionali; ma sono anche l’implicita ammissione del fallimento di una classe politica locale che non è riuscita ad imporre al governo – neppure ora che al ministero del turismo c’è un politico di questa regione – un tema vitale per l’economia della Riviera romagnola. Se c’è una lobby vincente, non è quella di Rimini e della Riviera.
L’argomento del giorno sono i cosiddetti condhotel, previsti dall’art.31 del decreto Sblocca Italia in discussione alla Camera. Cosa sono i condhotel? La parola indica una formula che si è affermata in alcuni Paesi, primo fra tutti gli Stati Uniti, dove ci sono alberghi che per finanziarsi hanno messo in vendita alcune stanze. I condhotel sono quindi strutture ricettive che mettono insieme il servizio ricettivo tipico degli alberghi con la tipologia degli alloggi residenziali; o - da un punto di vista inverso - abitazioni in condominio dove è possibile usufruire dei servizi tipici degli hotel. La proposta era contenuta nel decreto sulla Competitività, poi soppressa quando il testo è stato esaminato dalla Camera. Adesso è tornata nel decreto Sblocca Italia che parla di “esercizi alberghieri aperti al pubblico, a gestione unitaria, composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina, la cui superficie non può superare il quaranta per cento della superficie complessiva dei compendi immobiliari interessati”.
L’eventualità che turba i sonni del sindaco è questa: un proprietario di due alberghi, uno in prima linea e uno all’interno trasforma in appartamenti l’albergo in prima linea, il più redditizio dal punto di vista immobiliare, e lascia all’attività ricettiva quello in seconda linea. La norma sembra insomma contraddire il principio da sempre affermato sulla Riviera: il processo di riqualificazione deve vertere sull’impresa turistica, non si devono cercare scappatoie che favoriscono unicamente la rendita immobiliare. Osserva il sindaco: “Certo, chi conosce i mercati, i trend, le evoluzioni sa che la formula dei condhotel è da valutare. Ad oggi si sono è affermata in alcuni contesti metropolitani per dare ospitalità a chi vi lavora dal lunedì al venerdì. Nel contesto riminese a cosa e a chi servirebbe una formula del genere?”.
Che ci sia una domanda crescente alloggi turistici diversi dalla tradizionale camera d’albergo, lo testimoniano anche le residenze turistiche alberghiere che nella provincia hanno raggiunto le 130 unità (più numerose degli alberghi a 4 stelle, per esempio) ed il successo di siti come Airbnb che solo a Rimini propone più di 800 camere private.
Ma il punto non è questo: la questione sollevata dal tema dei condhotel è quella della riqualificazione degli alberghi, da molti anni ferma al palo. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che a Rimini almeno il 50 per cento degli esercizi alberghieri sono in affitto: l’imprenditore albergatore non può intervenire sulla struttura e il proprietario ha l’esclusivo interesse ad intascare l’affitto. Da dieci anni – come ha ricordato Gnassi – si parla di incentivi fiscali e finanziari perché gli affittuari possano diventare proprietari e procedere così alla riqualificazione. Allo stesso modo si è parlato di norme per favorire l’accorpamento di più strutture, realizzando servizi comuni.
Mentre si parlava a vuoto, la situazione è diventata ancora più insostenibile. Il presidente dell’Aia di Rimini, Patrizia Rinaldis, al pari di Gnassi dubbiosa sui condhotel, disegna un quadro a tinte più che fosche. “Nessuno riesce a comprare, non ci sono i soldi. Quindici anni fa si poteva andare in banca a chiedere risorse – osserva – oggi non è più possibile. I nostri alberghi sono valutati sempre meno, non costituiscono una garanzia per le banche”. È un circolo infernale: gli alberghi danno sempre meno reddito e i margini sono sottilissimi; nessuno riesce ad avere risorse proprie per investire; le banche non erogano credito perché valutano poco i beni immobili offerti in garanzia. Anzi, ad ascoltare la presidente dell’Aia accade un fenomeno ancora più preoccupate: molti alberghi sono passati nelle mani della banche, e non solo in senso figurato.
La questione di fondo è che la riqualificazione delle imprese ricettive è di fatto uscita dall’agenda politico-amministrativa reale. Rimbalza oggi perché una norma del decreto Salva Italia sembra mettere in discussione una impostazione che però in questi ultimi anni non ha avuto gambe concrete su cui camminare. A livello locale alla brusca frenata all’espansione del mattone non è seguita una coerente politica volta a favorire la rigenerazione urbanistica delle zona turistica. Servono risorse, servono sgravi fiscali, di competenza dei governi nazionali, ha servono anche norme urbanistiche e edilizie che spetta al Comune emanare.
C’è da augurarsi che il dibattito sui condhotel serva a ridare il giusto peso a questo tema, decisivo per il futuro turistico di Rimini.