tortora-scuroRimini | Aeroporto, Santini: Voli in "leggera crescita"

 

Al netto dei voli per Roma, cancellati dall'aprile del 2013 e di quelli per Tirana, venuti meno dopo il fallimento della compagnia Bell-Air, il curatore fallimentare di Aeradria segnala per il Fellini, tanto orgogliosamente quanto timidamente, una "leggera crescita" del traffico.


Dal 22 agosto al 4 settembre, infatti, a Miramare si sono registrati 323 voli in atterraggio partenza, 37.119 passeggeri in transito e 2.017 chili di merce. Ma i dati più interessanti sono quelli a scala annuale. "Il traffico di agosto, circa 90mila passeggeri, ha registrato un incremento dello 0,7% rispetto al 2013, mentre la variazione negativa per l'intero periodo da gennaio ad agosto si è ridotta al meno 5,2%. Tale risultati - spiega Santini - sono dovuti soprattutto al positivo andamento del mercato russo: +8,8% nel mese, +5,5 nei primi mesi del 2014".


Dalle ultime analisi risultano anche, fra gli altri principali mercati, le "buone performance per Germania, Ukraina, Bielorussia ed Estonia, mentre risultano in calo i voli da Olanda, Belgio e Finlandia".

mattoneRimini | Asl Romagna a bilancio, la Regione paga per il 2014

 

La sanità romagnola l'anno scorso non era in bolletta. Almeno secondo quanto riferito dal direttore generale Andrea Des Dorides alla conferenza territoriale sociale e sanitaria che si è riunita a Cesena. I bilanci 2013 delle ex aziende romagnole, ha assicurato il direttore, "hanno puntualmente rispettato i parametri di programmazione regionale, chiudendo l'esercizio in pareggio e, anzi, presentando un leggero utile". Ciò significa che è "in linea con la programmazione regionale anche l'ex azienda di Forlì, per la quale era stato definito un piano di rientro".


Procede a rilento, invece, l'approvazione del bilancio preventivo 2014. Perché, se è vero che "la giunta regionale, approvando la delibera 217/2014, ha già garantito per l'Al Romagna l'integrale copertura del sostegno economico finanziario, così come era previsto in passato per le ex aziende", è anche vero che "è in atto" "un rallentamento procedurale determinato dalla particolare fase, successiva alle dimissioni del presidente, in cui si trova attualmente la giunta regionale". "Non siamo", quindi, di fronte a un caso di "inadeguatezza delle risorse". E il ricorso alla delibera 217 permette anche di rinviare "l'assegnazione della parte incrementale del fondo sanitario ad una valutazione più attenta delle necessità dell'azienda integrata".
Des Dorides precisa anche che "la situazione" "è destinata a sbloccarsi; in tal mondo le risorse che si renderanno disponibili con l'unificazione, saranno destinate ai bisogni dei territori della Romagna".

Venerdì, 05 Settembre 2014 10:41

giornalaio, 5 settembre 2014

giornalaioEconomia, 50 aziende fallite da gennaio. Aeroporto, Uil sta con Novaport. Elezioni, gli intellettuali riminesi votano Balzani

 

Cinquanta aziende fallite, tra gennaio e luglio, 750 in un anno. E la cassa integrazione supera i 4,5 milioni di ore (500 imprese vi hanno fatto ricorso), secondo i dati elaborati dalla Cgil riminese (ilCarlino, Nuovo Quotidiano).
In edilizia sono quattro le imprese fallite in una settimana, Alfad, Edilvalmarecchia, Escavazioni meccaniche, Serramenti B e B (LaVoce). Entro la fine di settembre saranno messe all'asta le «torri» di Italino Mulazzani a Pesaro e alcuni appartamenti a Riccione e a Montegridolfo. Gli appartamenti varrebbero 10milioni di euro. Il debito dell'azienda al momento si aggira sui 90 milioni, perlopiù mutui erogati dalle banche (ilCarlino).
Deflazione, a Rimini prezzi a meno 0,6 per cento in agosto, identica flessione anche in luglio. Picchi per frutta e verdura, rispettivamente a meno 10,7 e meno 5,5 (Corriere).


Aeroporto, Uil sta con Novaport. La cordata russa, secondo il sindacato, è la più credibile, con i soldi necessari e con un piano industriale serio. Ma la cosa da fare subito, consiglia la Uil, è quella di concedere al curatore altri sei mesi di esercizio provvisorio per limitare i danni che potrebbero derivare dalle lungaggini burocratiche del bando (ilCarlino, LaVoce).


Gli intellettuali riminesi stanno con il sindaco di Forlì. Si iniziano ad affilare le armi in vista delle elezioni regionali e la guerra interna al Pd è sempre più sottile. Il nome del presidente. A Rimini, per esempio, hanno firmato per Balzani Gianluca Braschi, direttore degli archivi di stato di Rimini, Forlì e Cesena, due Sigismondo d’oro come il pittore Vittorio D’Augusta e lo scrittore Oreste Delucca, e ancora Miro Gori, ex direttore della Cineteca, Ennio Grassi, l’editore Giovanni Luisè, l’assessore alla Cultura Massimo Pulini e lo scrittore Piero Meldini. Quindici i comitati per Richetti. I soliti noti stanno tutti insieme con Bonaccini. Divisi i renziani tra Bonaccini e Richetti (ilCarlino).
In lista. Il segretario provinciale del Pd Juri Magrini darà il via oggi alle 'consultazioni' per arrivare alla rosa dei nomi, quattro (due maschi e due femmine, due da nord e due da sud), che saranno inseriti in lista per il riminese. I più gettonati sono: Mauro Morri e Jamil Sadedholvaad per il nord, con sembra il primo in vantaggio, Paolo Russomanno e Alessandro Belluzzi per il sud, sempre con il primo in vantaggio. I nomi femminili sono: Nadia Rossi, Sara Donati e Sonia Migani (Corriere).


Precario da trent'anni. La storia. Tra gli 850 aspiranti insegnati che si sono nei giorni corsi recati alle scuole Bertola per vedere se qualcuno li avrebbe 'nominati', chiamandoli così definitivamente in ruolo, c'è anche Gabriele Giungi, vicino ai 60 anni, insegna tedesco, materia per cui stanno diminuendo le classi, dal 1985. L'altra alternativa alla precarietà, spiega, sarebbero le paritarie. Ma, spiega, per entrare servono buone conoscenze (ilCarlino).
Sos inglese. Da quest'anno in classe, secondo il governo, dovrebbero esserci insegnanti in grado di insegnare le materie non linguistiche in inglese. Ma, spiegano dall'ufficio scolastico, gli insegnanti attuali non hanno ancora terminato la formazione. Cosa si farà? Il provveditore, Agostina Melucci, parla della possibilità di compartecipazione alla lezione di due insegnati, di cui uno spiegherà la materia in questione in italiano, l'altro tradurrà in inglese (Corriere).
Famiglie senza soldi per comprare quaderni e libri. La Caritas riminese lancia l'allarme e corre ai ripari. Portateci penne e sussidi che non usate più, li daremo a chi ha bisogno, l'invito dalla Madonna della scala (ilCarlino). Il Comune stanzia 100mila euro (Corriere)
Alunni disabili. Ieri in consiglio comunale a Rimini la seconda commissione ha discusso dell'affidamento del servizio alla cooperativa Ancora di Ancona. Si è aggiudicata la gestione in attesa delle decisioni del tar, che arriveranno martedì, sui ricorsi presentati in relazione all'esito del bando del Comune. Intanto i genitori chiedono continuità per i loro figli e gli educatori non si fidano della proposta di Ancora (NuovoQuotidiano).


Adesso lo fanno santo davvero. Partirà il 27 settembre il processo diocesano per la canonizzazione di don Oreste Benzi. Il primo appuntamento avrà inizio alle 16 nella sua Parrocchia, alla Grotta Rossa, e sarà aperto al pubblico. Per dimostrare al mondo che è santo, colui che per la Papa Giovanni 23esimo lo è già, serviranno cento testimoni (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NuovoQuotidiano).
Si risveglia anche il comitato per Marvelli. Sabato dalle 20,45 è prevista la 'fiaccolata dello sportivo', dal bagno 62 alla parrocchia dei salesiani, dove il beato Albero ha praticato sport (Corriere).


Niente trasferta per i biancorossi. La prefettura di Firenze ha vietato la vendita dei biglietti della partita Scandicci - Rimini, prevista per l'esordio di domenica prossima, a quanti siano residenti nel riminese. La decisione deriva dalla pericolosità che l'evento potrebbe assumere alla luce dei fatti violenti accaduti il 14 agosto al Neri in occasione dell'amichevole Rimini - Bologna (Corriere).
Dilettanti. Rimini united e Rivazzurra consegnano un dossier all'assessore allo sport perché revochi la convenzione, esito della vittoria al bando comunale, con Delfini. Il cavillo starebbe nel fatto che da convenzione il gestore non avrebbe dovuto dare in sub affitto la gestione degli impianti, cosa che secondo le due società è invece avvenuta nei loro confronti: si sono occupate della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti utilizzati (Corriere).

tortora-scuroRimini | Economia, Cgil: Uno shock per far ripartire produzione e occupazione

 

Lavoro, i dati sugli ammortizzatori sociali utilizzati tra gennaio e luglio rispecchiano una situazione che mette Rimini e l'Emilia Romagna in contro tendenza rispetto a quanto accade nel resto della penisola. I calcoli li ha fatti la Cgil di Rimini che dice: in Italia il ricorso agli ammortizzatori diminuisce rispetto al 2013, mentre a Rimini ed in Emilia Romagna si registra un incremento rispetto all'anno precedente. Un segno che conferma il perdurare della crisi a livello locale e "la necessità di individuare risposte strutturali, come da tempo sostiene la Cgil (vedi proposta di Piano per il lavoro)", spiega Massimo Fusini.


I dati forniti riguardano la cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga e dicono di "un netto calo della Cigo: meno 146.289 ore in provincia di Rimini (-27,5%) e meno 4,5 milioni di ore in Regione ( -38%)", ma anche di "un incremento notevole del ricorso alla Cigs: più 722.231 ore in Provincia di Rimini (+38,4%), più 4,83 milioni di ore in Regione (+24.5%)" e di "un incremento notevole anche del ricorso alla Cigd: più 1.002.459 ore in Provincia di Rimini (+ 188%); più 4,72 milioni di ore in Regione (+ 34,3%)".


La spiegazione è che "la diminuzione della cassa ordinaria e l'incremento della straordinaria e della cassa in deroga significano l'esaurimento del primo strumento e la strutturalità della crisi". Bisogna poi tenere conto anche del fatto che "il dato della deroga è sottostimato perché molti accordi non sono ancora stati conteggiati a causa della mancata copertura finanziaria. In molte situazioni dell'artigianato viene utilizzato l'ammortizzatore dell'Eber (ente bilaterale artigianato) anziché la Cigd (oltre 500 accordi in provincia di Rimini relativi all'Eber). Continua il saldo negativo delle imprese (oltre 750 imprese in meno in un anno!)".


C'è, infine, da tenere conto dei casi in cui le aziende hanno licenziato i dipendenti perché fallite o nel mezzo di procedure di concordato. "Ciò significa che nel nostro territorio si sta modificando radicalmente la mappa dei settori produttivi e del terziario e si produce una disoccupazione strutturale. Esattamente ciò che abbiamo cercato di evitare con il "il piano per il lavoro, sia nazionale che locale". Serve uno shock per far ripartire la produzione e l'occupazione, occorre concertare in tempi veloci azioni concrete".


Costruzioni. Quattro aziende sono fallite dal 31 luglio all’8 agosto (Alfad, Edilvalmarecchia, Escavazioni meccaniche, Serramenti b e b) nelle quali sono coinvolti 95 dipendenti complessivi; dieci aziende hanno in corso la richiesta di concordato (Morri prefabbricati, Laterizi Alan Metauro, Gruppo Cmv, Fornace Ripa Bianca, Edile carpentieri, Comeca, Carpentedil, Adriaartigianato);
3 sono in difficoltà (Cmv group, Lavorazioni edili, Edilstrada). Le criticità di queste aziende coinvolgono oltre 550 addetti e si aggiungono ai tanti verbali di cassa integrazione (cigo cigs cigd), di mobilità, di ammortizzatori Eber e di accordi di solidarietà, con una perdita di "competenze professionali di grande valore che sarà molto complesso recuperare".


Metalmeccanica (zona Valconca). Su un campione di 32 aziende tre non hanno difficoltà o sono in espansione (Geba Snc, Lam, Mt Snc); tre sono fallite (Antonelli srl, Net system srl, Programmi sistemi luce); ventisei stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà.


Artigianato (sempre in Valconca). Sono stati sottoscritti circa 50 accordi di cassa in deroga e sono giunte oltre 150 richieste di accordo Eber.

1Rimini | Ponte di Tiberio, Renzi: Ecco gli atti dimenticati dalla giunta

 

In procinto che apra i battenti la Festa de' borg, che porterà migliaia di riminesi e i turisti più coraggiosi, quelli in grado di sfidare le intemperie del week end, e in concomitanza con il bimillenario del ponte di Tiberio, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Gioenzo Renzi, ne approfitta per chiedere che fine abbia fatto la sua mozione approvata dal consiglio comunale all'unanimità il 13 settembre del 2012, due anni fa. Con la mozione si chiedeva, ricorda Renzi, "il ripristino di un flusso d’acqua dal deviatore del Marecchia al Ponte di Tiberio per ridare vita al parco, al ponte, al porto".


Secondo quanto stabilito dal consiglio la giunta avrebbe dovuto: approvare il "progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque del Marecchia, essendo in possesso dal 2006 del progetto preliminare al riguardo di Alpina Acque", inserire, e realizzare, il progetto inserendolo nell'immediatamente successo Piano degli investimenti e da qui partire con la riqualificazione del parco del bacino, del portocanale.


Renzi ricorda anche una precedente mozione, sempre approvata dal consiglio comunale, nel novembre del 1999, che, a seguito della demolizione della diga mobile nel 2009, avrebbe impegnato al giunta a realizzare "un canale a deflusso naturale lungo l’asse longitudinale del vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, che convogliasse le acque dal deviatore Marecchia, a monte della briglia Rimini, sottostante il ponte pedonale, fino al Bacino del Ponte di Tiberio con una portata d’acqua necessaria per il ricambio idrico ed una migliore qualità delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale".


Sono passati diversi anni, ma nessuno dei progetti deliberati dal consiglio sono stati messi in atto dalla giunta, che, spiega Renzi, ha invece preferito progetti più costosi, da 1,5 milioni, "come la cosiddetta Piazza sull’Acqua attorno all’invaso, senza considerare, peraltro, gli effetti ricorrenti delle piene periodiche del Marecchia (l’ultima l’anno scorso), degli allagamenti ad ogni alta marea e delle piogge". E intanto l'ambiente risulta sempre più "snaturato", con i piloni del ponte "tutt’ora immersi in una pozza d’acqua stagnante e ridotto le acque del Porto Canale melmose e maleodoranti". Basta con gli interventi di facciata, conclude Renzi.

2Rimini | Calcio, arriva il difensore Barbagli 

 

Il difensore mancino Mirko Barbagli, classe 1982, ha firmato oggi con il Rimini 1912. Raggiunto l’accordo per la stagione sportiva 2014/15. "Sono molto felice", le prime parole in biancorosso del difensore aretino. "Appena ho ricevuto la chiamata del Rimini non ci ho pensato due volte: questa è una società importate, con una storia di più di cento anni alle spalle, che deve tornare nel più breve tempo possibile nel calcio che merita".


Barbagli ha già le idee chiare. "Arrivo con un obiettivo chiaro", ha dichiarato. "Del resto, con un blasone come quello del Rimini, in Serie D si può solo giocare per vincere il campionato". E a Rimini ritrova vecchi amici e un nuovo allenatore. "In questi giorni di lavoro - racconta - con la squadra ho trovato un gruppo forte, positivo e voglioso di disputare un grande campionato. Conoscevo già Simone Calori per aver condiviso l’esperienza di Perugia, poi Francesco Torelli compagno della scorsa stagione a Forlì e sono amico da tanto tempo di Luca Cacioli che è di Arezzo, la mia stessa città. Non ho mai avuto mister Marco Cari come allenatore ma l’ho incontrato tantissime volte da avversario trovando le sue squadre sempre organizzate e difficili da affrontare".


Promette faville in campo sia come difensore centrale, sia come terzino sinistro. "Ma sono comunque a disposizione del mister, se serve già da Scandicci". Barbagli, ha iniziato la carriera da professionista nella sua città natale, Arezzo, nella stagione 2002/2003 collezionando in cinque stagioni 43 presenze in C1 e 57 in Serie B. Nella stagione 2007/08, il nuovo difensore biancorosso ha indossato, sempre in cadetteria, la casacca del Grosseto, poi è passato al Perugia (C1), alla Pro Patria (C1), all’Alessandria (C1-C2), al Foligno (C1), ancora all’Alessandria (C2) e infine nella stagione scorsa al Forlì (C2). In carriera per Mirko Barbagli sono 218 le presenze tra i professionisti delle quali 63 in Serie B.

rossoRimini | Don Oreste santo, il 27 settembre si apre il processo diocesano

 

Ci sono l'ora e il giorno per l'apertura del Processo diocesano sulla vita, virtù e fama di santità di don Oreste Benzi. L'appuntamento è fissato al 27 settembre alle 16, presso la Parrocchia La Resurrezione di Rimini (conosciuta anche come Grotta Rossa) di cui lo stesso fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che per la Chiesa è già 'servo di Dio', è stato fondatore nel 1968 e vi è rimasto parroco per 32 anni.


Questa prima sessione, come anche l’ultima, sarà un momento aperto al pubblico a cui potranno quindi partecipare tutti i fedeli e sarà presieduta dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. «All’inchiesta pubblica – precisa Elisabetta Casadei, postulatrice della Causa – si arriva solo dopo che sono stati vagliati dai periti teologi gli scritti di don Oreste, sia quelli pubblicati e quelli non editati, e dopo che è stata conclusa la ricerca dei documenti storici da parte della Commissione storica che compie la verifica documentale degli scritti».


Chiusa la fase documentale, si possono sentire i testimoni. La chiesa si trasforma per l’occasione in una vera e propria aula di tribunale. «In questa prima sessione giureranno tutti gli Officiali dell’Inchiesta – continua la postulatrice – cioè il Giudice, che in questo caso sarà don Giuseppe Tognacci, il Promotore di Giustizia (il cosiddetto avvocato del diavolo) che sarà padre Victorino Casas Llana, e i Notai, che saranno due, perché i testimoni saranno tanti: il notaio principale è il signor Alfio Rossi». Poi il turno del giuramento toccherà alla postulatrice Elisabetta Casadei e al vice postulatore monsignor Fausto Lanfranchi. «Tutti devono giurare di adempiere fedelmente il loro incarico e di mantenere il segreto d’ufficio». Sarà inoltre citato il primo testimone.


L’iter per l’avvio della causa era partito con la consegna della richiesta al vescovo di Rimini da parte del responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, il 27 ottobre 2012, durante la celebrazione conclusiva del convegno dedicato a “Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo”. Il 24 ottobre 2013 la postulatrice, la teologa Elisabetta Casadei aveva consegnato al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, la richiesta formale di aprire la causa, dopo un anno di ricerche circa la “fama di santità” di don Benzi, sostenuta da molte lettere tra cui quelle di 9 cardinali, 41 vescovi italiani e 11 vescovi e arcivescovi stranieri, oltre a vari movimenti ecclesiali e, naturalmente, della stessa Comunità Papa Giovanni XXIII.
Il vescovo Lambiasi aveva quindi inviato la richiesta di nulla osta alla Congregazione delle cause dei Santi, che aveva dato parere favorevole in data 3 gennaio 2014. Dopo il parere favorevole della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna raccolto durante l’assemblea del 31 marzo, il vescovo Lambiasi ha reso pubblico il Decreto, che porta la data dell’8 aprile 2014, in cui si dispone «che si apra il Processo sulla vita, virtù e fama di santità» di don Benzi e invita «tutti i fedeli a fornire notizie utili» facendogli pervenire eventuali «autografi, lettere e ogni altro scritto del Sac. Oreste Benzi» di cui fossero in possesso.

1Rimini | I tifosi biancorossi esclusi dal match contro lo Scandicci

 

I tifosi riminesi non potranno seguire la loro squadra che giocherà allo stadio “Turri” sabato 6 settembre. Lo ha deciso la Prefettura di Firenze, emanando oggi un’ordinanza che vieta la vendita ai residenti della provincia di Rimini dei biglietti per la partita di calcio Scandicci – Rimini 1912, a seguito degli eventi del 14 agosto durante l’amichevole Rimini-Bologna.


E' stato il viceprefetto vicario Antonio Lucio Garufi ad assumere il provvedimento dopo che il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (CASMS) ha valutato tale incontro “ad alto profilo di rischio” in considerazione degli incidenti del mese scorso, perché "in quella occasione, fuori dall’impianto sportivo, si sono scontrati gruppi di supporters delle due squadre con lanci di sassi e bottiglie causando il fuggi fuggi di spettatori e famiglie che stavano entrando allo stadio".

neroRimini | Aeroporto, Uil su bando Enac: Novaport la cordata più credibile

 

La politica si faccia da parte, che già troppi danni ha fatto, e lasci spazio alla commissione che sta esaminando le offerte per la gestione dell'aeroporto Fellini, quelle arrivate a Enac, per scegliere la cordata più credibile e metterla alla guida del rilancio dello scalo di Miramare. Questo il succo dell'intervento di oggi della Uil provinciale, in merito alle sorte dell'aeroporto riminese. Né la Uil si limita a ciò. Il segretario provinciale, Giuseppina Morolli, rilancia e rivela il candidato ideale per la prossima gestione del Fellini, da fine ottobre (ma probabilmente slitterà): Novaport. Perché, spiega, "non possiamo più permetterci errori" e soprattutto "guardare avanti, al futuro con lungimiranza, con piani industriali credibili e soprattutto con risorse certe".
"Tra le proposte che hanno partecipato alla gara del bando Enac - mette nero su bianco Morolli - la più credibile, a nostro parere, appresa sia dalla stampa, ma anche da informazioni in nostro possesso, è quella della società Novaport Italia".


C'è di più. "Sembra certo che chi otterrà l’aggiudicazione provvisoria non potrà subentrare nella gestione fino a quando non diventerà concessionario definitivo, quindi si perderanno alcuni mesi preziosi, quelli importanti per stendere la programmazione estiva e firmare i contratti con le compagnie", rivela Morolli. "Si rischia, insomma, di arrivare alla prossima estate con un aeroporto ancora non a pieni giri".
Ragione questa da cui nasce l'appello della Uil che, dunque, "chiede a gran voce al Tribunale la possibilità di prorogare la continuità per almeno 6 mesi al curatore fallimentare per accompagnare il passaggio alla nuova proprietà".

tortora-scuroRimini | Scuola, Libri sempre più costosi. L'appello della Caritas

 

I prezzi di libri e astucci aumenteranno rispettivamente dell'1,6 e del 1,4 per cento rispetto al 2013, secondo i calcoli di Federconsumatori. E' per questo che in procinto di dare il via al nuovo anno scolastico arriva l'appello della Caritas diocesana riminese affinché con la solidarietà di tutti si possa aiutare le famiglie che, sempre più numerose, fanno richiesta dei sussidi scolastici all'ente ecclesiastico.
Con l’inizio dell’anno scolastico sono numerose le famiglie che, ogni giorno, si rivolgono alla Caritas per chiedere un aiuto per l’acquisto di materiale didattico. Dalla Caritas si chiede a chi abbia zaini, quaderni, penne e grembiuli che non utilizza di "non buttarli via" e, semmai, di portarli "alla Caritas diocesana. Presso la sede di via Madonna della Scala - spiegano - raccogliamo offerte e materiale in buono stato che può essere donato a bambini e ragazzi che non possono acquistarlo".


Sempre in vista del nuovo anno scolastico la Caritas cerca giovani volontari ed insegnanti disponibili, da lunedì 8 settembre a sostenere con il loro lavoro gratuito le attività del Centro Educativo. "La Caritas cerca giovani volontari ed insegnanti per aiutare i bambini, italiani ed immigrati, nello svolgimento dei compiti e condividere con loro attività ricreative". La disponibilità richiesta è per i lunedì, martedì e mercoledì, dalle 14 alle 17. Chi fosse interessato può rivolgersi al centralino Caritas (0541-26040) e chiedere di Alice o Daniela.