Martedì, 05 Agosto 2014 11:44

giornalaio, 5 agosto 2014

giornalaioLe fogne su Rai e Mediaset. La sanità d'eccellenza. Il prezzo del mattone. Il caso Pantani. Verso le elezioni

 

Fogne, il video dello sfioratoio aperto arriva sui tg nazionali, ma a preoccupare è la reazione di palazzo Garampi di fronte agli esiti delle analisi di Arpa venerdì sulle acque di Rivabella e davanti all'Ausa: inquinate. "Ampiamente sopra la norma" la concentrazione di enterococchi e di escherichia coli, questo il responso. Ma alla notizia l'amministrazione ha preferito non vietare la balneazione. "Sabato mattina i risultati delle analisi erano nella norma", si difendono dal Comune (ilCarlino).

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La Sanità che conquista. Secondo i numeri dell'Istat (pubblicati dal Sole 24 ore) a Rimini, a fronte del 21,2 per cento di pazienti provenienti da altre regioni di Italia, solo il 5,5 per cento è la percentuale di pazienti locali che si curano fuori dal territorio di residenza.
Gli esempi. Dalle turiste che hanno partorito in urgenza a Rimini e scelgono di tornare per il secondo bambino a chi vuole un figlio e non ci riesce e va a Cattolica per la fecondazione assistita. Da chi deve farsi operare a una spalla o un gomito e non ha dubbi sul Cervesi a chi sa che per i suoi problemi cardiaci il reparto dell’Infermi è una garanzia. Per la chirurgia pediatrica i genitori arrivano da ogni parte d’Italia, soprattutto per i più piccoli grazie alla maggiore sicurezza offerta dalla terapia intensiva neonatale, sempre all'Infermi (ilCarlino).


Multate i clienti. La Confcommercio unita contro i venditori abusivi e soprattutto sulla pratica sanzionatoria verso i clienti. Dopo il primo caso della scorsa settimana e le polemiche di bagnini e albergatori, i commercianti intervengono a sostegno dei nuovi orizzonti aperti dal Comune alla lotta ai vu cumpra (Corriere).


Il prezzo del mattone. Ieri il Sole 24 ore ha confermato quello che a Rimini già si sa. Il prezzo medio di un’abitazione è più di due volte il valore dichiarato al Catasto. Il quotidiano di Confindustria stima un divario del 217%. In termini economici si parla di una differenza di 195mila euro: 90.061 contro 285.414 euro (LaVoce).
Prendendo in considerazione solo le abitazioni in categoria A3 (le più diffuse: al 31 dicembre 2012 risultavano 55.598, contro le 12.837 case in categoria A2, e le altre 10mila circa nelle altre categorie, comprese le abitazioni popolari A4), il divario sale al 267%, cioè quasi tre volte tanto, mentre scende al 108% per le case in categoria A2 (ilCarlino).
Aumenteranno le tasse. Questa la conseguenza della riforma catastale allo studio del Senato: a parità di aliquote Imu e Tasi, oltre 55mila famiglie riminesi per effetto della riforma dei valori catastali andranno a pagare d’ora in avanti tasse molto più salate (ilCarlino).
Le tasse non aumenteranno, assicura invece l'assessore al Bilancio Brasini (Corriere).


Quartiere Acquarena. Saranno avviati lunedì prossimo i lavori di recupero e smaltimento delle lastre di cemento amianto presenti all’interno del pacco di copertura del padiglione F del vecchio quartiere fieristico, in vista della sua demolizione. I lavori di recupero e bonifica termineranno entro il mese di agosto, la demolizione del padiglione sarà completa entro il 2014 (NuovoQuotidiano).


Incuria e degrado. Due i luoghi segnalati da LaVoce: il colle di Covignano, trasformato in alcuni punti in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto, e il molo del porto di Rimini dedicato a capitan Giulietti, dove nessuno fino ad ora si è degnato di togliere i detriti, legna, ma anche altro, depositati dal mare sugli scogli.


Pantani, perché la magistratura riminese ha riaperto il caso? Risponde il padre del Pirata: Paolo. A convincere gli inquirenti sono i resti di cibo cinese ritrovati in camera (cibo che a lui non piaceva) e le contusioni trovate sul corpo esanime del ciclista (ilCarlino). Contusioni in realtà spiegate dal medico legale che all'epoca fece l'autopsia così: i segni del delirio da overdose prima della fine.
Pantani di faceva di crac (da solo), distrutto dall'esclusione dal Giro d'Italia e dal tentativo di chi gli stava vicino di salvaguardarne l'immagine. La ricostruzione degli ultimi anni, il racconto del medico, gli interrogatori dei suoi spacciatori (Corriere).


La lista si allunga. Il numero degli aspiranti candidati del Pd alle regionali cresce anziché sfoltirsi. All'elenco delle prime ore si aggiungono adesso Marcella Bondoni, ex assessore provinciale al Turismo, e Lucio Gobbi, figlio dell'ex segretario Lino, con laurea alla Bocconi è in segreteria provinciale come responsabile per l'economia. I renziani premono sempre più per le primarie (ilCarlino).


Il centrodestra unito può attendere. Se il coordinatore provinciale di FI, Filippo Giorgetti, ha convocato per i prossimi giorni un incontro tra tutti i consiglieri comunali e amministratori locali che non si riconoscono nella sinistra, allo scopo di serrare i ranghi in vista delle elezioni in Provincia a settembre e delle regionali in autunno, nei fatti il riavvicinamento tra le diverse anime del centrodestra arranca (LaVoce).
E' la Lega a chiudere la porta. A Cervia alla festa della Lega dibattito tra Nunzia Di Girolamo (Ncd), Giorgia Meloni (FdI), Raffaele Fitto (FI), Matteo Salvini (Leganord). E' Salvini a far notare che "manca un progetto comune". "La parola centrodestra mi fa venire l'orchite" (LaVoce).

neroRimini | Centro destra di nuovo 'insieme', Giorgetti (FI) ci prova

 

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Filippo Giorgetti, ha convocato per mercoledì una riunione invitando tutti i consiglieri comunali della Provincia che "non si riconoscono nella sinistra" per discutere delle prossime scadenze elettorali, per esempio le regionali in autunno, ma soprattuto e ancor prima, cioè a settembre, il rinnovo dei vertici della Provincia.


Intanto, il presidente del consiglio comunale di Bellaria Igea Marina, incassa il sostegno del consigliere regionale Marco Lombardi. "La scelta di Giorgetti premia un impegno ormai collaudato ed un merito unanimemente riconosciuto e da ultimo costituisce anche un riconoscimento per Bellaria che da tempo è il nostro fiore all'occhiello", sottolinea Lombardi con a cuore non solo la Provincia, ma anche "il rilancio di Forza Italia per le prossime regionali e soprattutto per le prossime amministrative a Rimini". "Avremo bisogno dell'esperienza di chi ha dimostrato sul campo di valere e della freschezza di chi, con idee nuove vuole coinvolgere settori nuovi della nostra società".


Lombardi si dichiara "certo", che la "gioventù di Giorgetti assieme alla sua pluriennale esperienza sapranno fargli scegliere tra la reale novità ed il pretestuoso 'nuovismo' e gli consentiranno di coinvolgere i nostri naturali alleati e la parte più intelligente della società civile che come a Riccione sia disponibile a comprendere che per cambiare questa amministrazione, bisogna costruire una alternativa assieme ai partiti e non contro i partiti".

Lunedì, 04 Agosto 2014 16:09

rotonda al ponte della resistenza

Da oggi va in pensione il semaforo mentre entra in funzione la nuova rotatoria del ponte della Resistenza

tortora-scuroRimini | Venditori abusivi in spiaggia, Confcommercio per le multe ai clienti

 

Dopo il caso della scorsa settimana, una turista di Bergamo multata di 200 euro per aver comprato una bora contraffatta e il conseguente strascico di polemiche da parte di albergatori e operatori balneari, oltre alle dichiarazioni della turista che, parole sue, non tornerà mai più in vacanza a Rimini, Confcommercio spezza una lancia in favore della nuova iniziativa della municipale, appoggiando l'utilizzo delle sanzioni ai clienti come deterrente contro i vu cumpra.


Non comprende come, dopo il caso, si sia alzati "da più parti i soliti venti del permessivismo", da parte degli "stessi che hanno avuto nel passato un ruolo determinante nel rendere il fenomeno così diffuso e radicato", spiega il presidente della Confcommercio provinciale Gianni Indino. "Ma se un turista parcheggia sulle strisce pedonali – si chiede – qualcuno pensa forse che non sia giusto fargli una multa? E se a comprare merce contraffatta fosse stato un cittadino riminese? In quel caso sarebbe stato giusto multarlo?".


L'errore fino ad oggi è stato semmai quello di aver confuso "l’ospitalità con il lasciar fare cosa si vuole quando si vuole", aggiunge il presidente della Fiva (la federazione dei venditori ambulanti) Nicola Angelini. "Se non spezziamo quel circolo vizioso che, a forza di “poverina quella signora che ha preso la multa” o “poverino quell’abusivo cui hanno sequestrato la merce”, ci ha portato nella situazione in cui oggi ci troviamo, il risultato sarà uno e uno solo: gli abusivi continueranno a infestare le nostre spiagge e i nostri marciapiedi, le aziende regolari continueranno a chiudere".


Interviene anche il presidente provinciale di Federmoda Italia Giammaria Zanzini sottolineando il risvolto educativo della sanzione. Un po' sulla linea di quanto proposto dal consigliere comunale Eraldo Giudici qualche giorno fa.


Le conclusioni a Indino. "Invece di discutere delle sanzioni comminate, spero che da più parti ci si unisca al ringraziamento che la Confcommercio indirizza alle donne e agli uomini della Polizia Municipale", provoca il presidente. "Posso dire che qualcosa si sta muovendo, ma io stesso sabato mattina ho fatto una passeggiata sulla battigia dal Porto a Miramare e ho contato centinaia, centinaia e centinaia di abusivi, uno dietro l’altro, una fila continua! Dunque ben vengano le sanzioni: 100, 1.000, 10.000 multe e magari si pensi di destinare quanto raccolto per la costituzione di una task force specializzata nel contrasto all’abusivismo".

2Rimini | Il Senato mette mano alla riforma del catasto

 

Venerdì la commissione finanze del Senato ha approvato il decreto attuativo della riforma del catasto. Oggi nella sua analisi della riforma attesa dai riminesi, il Sole 24 ore ha preso in esame la distanza tra il valore catastale dell’immobile e i valori di mercato. Rimini è risultata all’ottavo posto per il divario percentuale che incorre tra il valore catastale e il prezzo di mercato, pari al 217%. Nel dettaglio la sperequazione si attesta al 267% per gli immobili in categoria A/3, i più diffusi sul nostro territorio, mentre ‘scende’ al 108% per gli immobili in categoria A/2.


"Con il riordino del catasto, ancora lontano dall’essere definito e in capo allo Stato e all’Agenzia delle Entrate, si va quindi verso un riordino delle rendite, che saranno maggiormente allineate ai valori che detta il mercato", spiega l'assessore al bilancio del Comune Gian Luca Brasini. "L’obiettivo della riforma quindi è quello di eliminare o almeno ridurre le sperequazioni esistenti e che incidono quindi sul calcolo di Imu e Tasi non solo tra le varie aree del Paese, ma anche tra zone limitrofe".


La riforma non porterà, chiarisce subito l'assessore, "un maggior prelievo fiscale a carico dei cittadini. Anche nel momento in cui la riforma andrà in porto e sarà possibile avere a disposizione le nuove rendite, non si tradurrà in un aumento delle tasse a carico dei proprietari degli immobili, tutto questo a prescindere dal fatto che nel decreto venga o meno introdotto un ‘tetto’ massimo al gettito che i Comuni potranno ricavare".


Un limite il Comune di Rimini se lo è già imposto, spiega l'assessore. "Così come è stato per il bilancio 2014, attraverso il quale abbiamo ridotto il gettito proveniente dalla tassazione sugli immobili di 2,4 milioni rispetto al 2012, anche nel prossimo bilancio l’intenzione è quella di mantenere invariato, o ancora meglio tendere ad una diminuzione, tale gettito". La strategia del Comune, già in atto, prevede invece "un’attenta redistribuzione del carico fiscale" attraverso l'utilizzo di tutte le leve contributive "e non solo quelle immobiliari", "usando del fattore “compliance” anche nella fiscalità per una reale partecipazione del cittadino alla gestione della cosa pubblica", ma soprattutto mettendo in campo "una efficace opera di spending review, che va dall’estinzione dei mutui alla riduzione degli incarichi esterni, dimezzati negli ultimi tre anni".


Anzi, secondo Brasini "avere rendite più aderenti con i valori di mercato ci consentirà di agire con maggiore precisione sulle aliquote nel momento in cui saremo chiamati a definire la manovra tributaria, in modo da rendere la stessa ancora più equa di quanto lo sia adesso".

tortora-scuroRimini | Sanità, l'Istat promuove Rimini 

 

Sanità. I dati Istat elaborati dal Ministero della salute, e pubblicati oggi dal Sale 24 ore, indicano come a Rimini, a fronte del 21,2% di pazienti provenienti da altre regioni di Italia (quanto inciderà la presenza di milioni di turisti nei mesi estivi?), sia solo del 5,5% la percentuale di pazienti locali che si curano fuori dal proprio territorio di residenza.


"Terzi in Italia e primi in Emilia Romagna", fa notare il vicesindaco Gloria Lisi. "Sarebbe stato impensabile appena 15 anni fa", aggiunge ricordando come "alla fine degli anni Novanta Rimini faceva ancora registrare un sensibile segno meno, a descrivere flussi di pazienti in uscita maggiori di quelli in entrata. Rimini oggi è invece tra i principali poli di “attrazione” sanitaria in Italia. In un lasso temporale limitato (15 anni) si è dunque completamente ribaltato il rapporto tra immigrazione e emigrazione ospedaliera, passando da gap da colmare a plus".


Lisi sottolinea come questo sia "un segnale importante in ottica di area vasta, nella quale dobbiamo svolgere un ruolo da protagonisti, consapevoli delle eccellenze che portiamo in dote e che siamo disponibili a condividere, ma solo a patto che vengano valorizzate e sviluppate ulteriormente".

1Rimini | Tributi, insediata la commissione per il di ritto di interpello

 

Tributi, insediata la commissione che avrà il compito di vagliare, e dare risposte, ai contribuenti "su questioni aventi contenuto giuridico e valenza generale, ed in materia tributaria, l'interpretazione dell'amministrazione comunale sull'applicazione di singole norme di legge o regolamenti concernenti i tributi locali", vale a dire l'esercizio del 'diritto di interpello'. La commissione, che riceverà le domande dei contribuenti dal dirigente comunale, a cui dovranno essere indirizzate in carta semplice, si è insediata pochi giorni fa ed è composta da Fabio Pranzetti in qualità di presidente, il vice Adriano Leardini, Simona Garattoni, Rita Turci, Claudia Zangheri.


La Commissione, spiegano dal Comune "è il supporto all'amministrazione comunale ed ai dirigenti responsabili dei tributi comunali nell'esame di problematiche di interesse generale nella specifica materia ed ha lo scopo di rendere sempre più funzionale e trasparente il rapporto dell'ente locale con i cittadini contribuenti". Per ulteriori info scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

5bAeradria Rimini, i risultati poco apprezzabili del fallimento

 

Nel flusso di notizie sull’aeroporto di Rimini nelle ultime settimane, principalmente volte a identificare i soggetti imprenditoriali che stanno dietro alle quattro cordate ammesse al bando, una notizia è passata via liscia, senza alcun approfondimento. Ed è la notizia che è andata deserta la gara indetta dal curatore fallimentare Renato Santini per il patrimonio dell’aeroporto e il personale, che aveva una base d’asta di 10 milioni. Nella somma sono compresi i  beni non devoluti (cioè attrezzature, impianti di condizionamento idraulici, elettrici, mobili, pc, etc.) valutati circa 6,6 milioni. Il professor Santini si è limitato a dichiarare che se l’aspettava. Perché se l’aspettava? Questa domanda è rimasta senza risposta.

 

Perché la gara di Santini è andata deserta
Ha pesato l’illusione di Santini che ha ritenuto di poter avere da guadagnar di più con un fallimento anziché con un concordato: infatti pensava di gestire in prima persona il bando di vendita a favore del fallimento. L’illusione è durata fino a maggio, quando l’Enac ha rimarcato che, sulla base dell’art 703 del Codice della Navigazione è previsto che in caso di fallimento della società concessionaria, i beni (cioè l’aerostazione) vengono devoluti gratuitamente allo Stato (cioè all’Enac) e ridati in concessione dallo Stato al nuovo concessionario. Al curatore Santini non è rimasto altro da fare che indire un bando per l’acquisto dei beni non devoluti (cioè le macchine da scrivere, gli impianti di condizionamento idraulici, elettrici, mobili, pc, etc.) valutati circa 6,6 milioni. Ma nessuna delle quattro offerte fatte all’ENAC ha previsto un’offerta per Santini
Il curatore fallimentare si trova così al momento a non avere i fondi necessari per pagare i creditori allo stesso modo previsto dalla proposta di concordato preventivo in continuità.
Quella che proponiamo è una lettura della vicenda sulla base di dati e osservazioni di una fonte attendibile.

 

Cosa prevedeva il concordato
Il concordato preventivo prevedeva:
•    Il pagamento integrale dei crediti cosiddetti “prededucibili” (stimati all’epoca in 790 mila Euro);
•    Il pagamento integrale dei crediti privilegiati (personale, INPS, Erario etc., stimati inizialmente in  7,14 milioni, incluso un “fondo rischi” di 500 mila Euro ma a Ottobre ricalcolati in 6,8 milioni);
•    Il pagamento in denaro al 50% dei creditori cosiddetti “strategici”, stimati inizialmente in 1,4 milioni e quindi pagati per 707 mila euro
•     Il pagamento in denaro al 30% dei crediti aventi importi inferiori a 1 milione di Euro, stimati inizialmente in 10,9 milioni e quindi pagati per 3,27 milioni + un fondo rischi eventuali per 500 mila Euro;
•    Il pagamento in azioni Aeradria al 56% dei crediti di importo superiore a 1 milione di Euro pari a circa 28 milioni di Euro e quindi pagati in azioni per 15,8 milioni di euro.
Per sostenere i pagamenti e il rilancio della società Aeradria, erano stati trovati  capitali freschi così strutturati:
•    Un aumento di capitale per cassa per Euro 5,3 milioni (già sottoscritto alla presentazione della domanda di concordato a Luglio 2013)
•    Un’emissione di cd “minibond” per 3,3 milioni di Euro, sottoscritti nel mese di Novembre 2013 da alcune banche riminesi, di cui una che non aveva alcun credito verso Aeradria.
La necessità di trovare altri 3 milioni di cassa subito era stata richiesta da Santini ad Ottobre 2013 perché aveva forti riserve su 2 punti: l’incasso di un credito verso Ryanair, che la società aveva contestato in Tribunale; la necessità di avere a disposizione una riserva di cassa per far fronte alle richieste di danni già minacciate dal curatore fallimentare di AIR, appena dichiarata fallita.

 

Si poteva rilanciare Aeradria
La validità del piano era stata testata dal Commissario Giudiziale dott. Santini (nominato poi curatore fallimentare) sulla base dei dati consuntivi di traffico ed economici dei mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre, ed era stato rafforzata dai risultati ottenuti dal nuovo direttore generale Paolo Trapani che in poco meno di 60 giorni aveva riorganizzato e ridotto il personale ottenendo risparmi per oltre 2 milioni di Euro. Da dicembre 2013 ad oggi, il piano di riduzione dei costi è andato avanti con ulteriori risparmi messi a regime da Trapani, tanto è vero che oggi la gestione provvisoria produce cassa ogni mese e dal punto di vista economico non perde più.

Quindi tutti i creditori, per una somma pari a circa 49 milioni, ricevevano un rimborso molto al di sopra della media dei concordati che oggi si fanno in Italia; i creditori privilegiati, cioè l’Agenzia delle Entrate, gli Enti Previdenziali e i lavoratori venivano pagati integralmente in pochi mesi;  la società otteneva oltre 8 milioni di Euro di risorse fresche per continuare; i grandi creditori – quelli che venivano più sacrificati perché non ricevevano denaro, ma azioni, diventavano azionisti della società risanata; la società disponeva inoltre di una riserva di cassa 3,6 milioni da utilizzarsi in caso di perdita della causa del curatore di AIR; la società aveva avviato le azioni di responsabilità verso gli amministratori precedenti con l’impegno di destinare il ricavato a favore dei creditori per incrementare il loro recupero.
Quella che abbiamo descritto è la situazione che aveva portato a formare la nuova Aeradria, quella presieduta dal professor Tucci, con i maggiori creditori entrati come azionisti.

 

Le conseguenze del fallimento
Come sappiamo il Tribunale non ha accettato il concordato preventivo e ha dichiarato il fallimento. Con il fallimento il curatore deve invece realizzare l’attivo, cioè vendere tutto quello che ha, fare conto in modo fondamentale sulle azioni di responsabilità verso gli amministratori, e recuperare denaro da creditori attraverso le cosiddette  “revocatorie” ordinarie e fallimentari.
Inoltre i creditori con il fallimento hanno incrementato le richieste di rimborso che son salite a 59 milioni (interessi legali, richiesta danni, TFR che è andato a scadenza, etc.)

Pertanto il curatore Santini si trova nella necessità di trovare almeno 12 milioni di cassa per dare lo stesso trattamento previsto per i creditori pagati in denaro a vario titolo (privilegiati, strategici, etc) e in più dovrebbe dar qualcosa anche ai creditori di importo superiore a 1 milione, pari nominalmente a circa 28 milioni.
Come fa adesso a recuperare la somma, visto che nessuna delle quattro offerte presentate conteneva una proposta di acquisto dei beni di proprietà della società fallita?

 

Dove trovare i soldi per i creditori?
Restano le azioni di responsabilità verso gli amministratori (quanto riuscirà a recuperare e quando?); c’è l’azione di risarcimento danni richiesta a Carim per aver contribuito con nuovi finanziamenti a deteriorare ulteriormente il patrimonio di una società già decotta, azione che avrà i suoi tempi, sicuramente molto superiori ai 12 mesi con cui i vari creditori sarebbero stati pagati, e l’esito positivo tutto da verificare;  c’è la proposta di esclusione di alcuni creditori perché, secondo Santini, i crediti sarebbero da contestare in quanto sorti in modo illecito, affermazione anche questa tutta da dimostrare in Tribunale.

Ad oggi, si può dire che non ci sono soldi neanche per pagare al 100% i privilegiati, cioè lo Stato (Agenzia delle Entrate e Enti Previdenziali) e i lavoratori.

La domanda è perché di fronte ad un evidente concorso del sistema riminese per salvare Aeradria, da cui tutti ne uscivano con le ossa rotte, ma vivi, si è di fatto passati ad un’ecatombe?
Secondo la nostra fonte le risposte si possono ipotizzare analizzando in una serie di comportamenti specifici quali:
•    La dichiarazione di fallimento di AIR, controllata da Aeradria e quindi la necessità per il curatore di AIR di trovare denaro per coprire i propri creditori e quindi la minaccia di richiesta danni a Santini
•    La tempestiva dichiarazione di fallimento di RDR Promotions, società dichiarata fallita dal Tribunale di Rimini in meno di 15 giorni (caso raro in Italia) e 10 giorni prima dell’ultima udienza pre-fallimentare di Aeradria. Va considerato che RDR Promotions non aveva alcun legame azionario con Aeradria, e non c’era nessun amministratore delegato o presidente in comune, ma il curatore fallimentare di RDR ha dichiarato che la gestione era svolta in sudditanza di Aeradria e quindi, secondo lui, era come se fosse stata controllata al 100% da Aeradria e quindi tutti i debiti di RDR dovevano finire in capo ad Aeradria. È la dichiarazione del curatore, tutta da dimostrare in Tribunale…..
•    La presenza, il giorno dell’ultima udienza pre-fallimentare in Tribunale, del Procuratore Capo che ha fatto pesare fortemente il suo ruolo e il ruolo della procura nel perseguimento di reati in cui la politica potrebbe aver contribuito in modo importante. Va però tenuto conto che anche sotto concordato i reati di bancarotta rimangono perseguibili, quindi non era necessario dichiarare il fallimento e la Procura poteva tranquillamente fare le sue indagini e perseguire giustamente chi ha compiuto dei reati.

In ogni caso, al momento attuale, il risultato ottenuto puntando sul fallimento di Aeradria sembra essere solo quello, poco apprezzabile, di allontanare in un tempo indefinito e incerto la possibilità di pagamento dei creditori.

 

 
 
Lunedì, 04 Agosto 2014 10:51

sagra musicale malatestiana

Al via domani alle 21,30 nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca (San Fortunato), a Covignano, la Sagra musicale malatestiana, dedicata quest'anno a Monteverdi. L’Ensemble Melodi Cantores, per la direzione di Elena Sartori, eseguirà la Selva Morale e Spirituale

Lunedì, 04 Agosto 2014 10:31

giornalaio, 4 agosto 2014

giornalaioPantani è stato ucciso? L'indagine riparte da Rimini. Fiumi di droga per lo sballo del sabato sera

 

Pantani è stato ucciso. Questo dimostrerebbero i documenti contenuti nel fascicolo che attende sul tavolo dal rientro dalle ferie, a settembre, il procuratore di Rimini Paolo Giovagnoli e il pm che si occuperà del caso. Lo ha fatto arrivare Antonio De Rensis, il legale della madre del Pirata che da sempre ipotizza l'omicidio (ilCarlino). "Uno degli aspetti messi in luce dall’esposto riguarda anche i tabulati ricavati dai cellulari degli spacciatori che fornivano la cocaina a Pantani: un traffico molto fitto tra le 13 e le 20 del 14 febbraio 2004, quando il campione era già morto, ma il corpo non era ancora stato scoperto" (ilCarlino).
I dubbi dell'amico. A non credere alla versione ufficiale dei fatti è anche l'amico riminese di Marco Pantani, l'ex ciclista Maurizio Semprini. Tutto iniziò nel 1999 a Madonna di Campiglio, quando al campione fu trovato l'ematocrito al 52%. "Lì ha capito che volevano farlo fuori", racconta Semprini. "Perché era un personaggio scomodo, perché attirava troppa gente, più della nazionale di calcio, dava fastidio a troppi, ad un mondo di interessi più grandi di lui" (ilCarlino).
Sei volte oltre la dose letale. Tanta cocaina trovò nel corpo del Pirata, Giuseppe Fortuni, lo specialista a cui fu affidata l'autopsia. Il professore esclude però sia l'intento suicida, sia l'omicidio, ovvero l'ipotesi caldeggiata dalla famiglia (Corriere). Ma per il perito della famiglia, Francesco Avato, Marco fu costretto a bere cocaina (Corriere).


(S)ballo del sabato sera. In 15mila in fiera a Rimini per il deejay Hardwell. In diversi ne hanno approfittato per fare commercio, di stupefacenti. I carabinieri ne hanno sequestrato un chilo. Hanno arrestato tre persone e ne hanno denunciate sette (ilCarlino).


Un tesoro sprecato.Secondo l'esperto di marketing turistico Alfredo Monterumisi la Romagna pur avendo grandi potenzialità sotto il profilo del turismo enogastronomico non riesce ad intercettarne i flussi perché "continua ad offrire un balneare non rinnovato, ci si affida ai parchi divertimento che si possono realizzare ovunque, allo sballo tipo discoteca, e si trascurano le unicità che offre il territorio" (LaVoce).