Indino: riaprire le discoteche per limitare la "mala movida"
(Rimini) “Con l’ingresso della nostra regione in zona bianca e la contestuale abolizione del coprifuoco, tutta la Riviera può finalmente ripartire sfruttando le proprie potenzialità turistiche. La Riviera Romagnola senza le attività notturne – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - non può essere nemmeno pensata ed è bastato questo scatto verso la normalità a fare balzare le prenotazioni per le vacanze estive. Bene così. Non dimentichiamo che sul nostro territorio ci sono autentici professionisti dell’intrattenimento notturno, che fino a questo momento avevano deciso di non aprire oppure lo hanno fatto lavorando poco e con mille limitazioni, in primis di orario, talvolta reinventando anche le proprie attività. Se il coprifuoco a mezzanotte aveva dato una boccata d’ossigeno ai ristoranti, ora sarà la volta del rifiorire dei tanti pub e birrerie del territorio. Chi fa dell’intrattenimento la propria professione ha l’esperienza, la formazione necessaria e anche la passione per questo lavoro che li rende capaci di fare scuola a tutta Italia e non solo. Riattivare queste attività potrà dare anche un bel contributo a limitare quella che viene definita la “mala movida” giovanile, che purtroppo in queste settimane sta sempre più riempiendo le cronache dei giornali".
La domanda di divertimento, "soprattutto da parte dei più giovani, è fortissima. Ora è il momento di riaprire anche discoteche e sale da ballo, locali che hanno nel proprio Dna la peculiarità di saper gestire numeri imponenti di giovani che vogliono divertirsi, anche investendo molte risorse per adeguarsi a linee guida e protocolli di sicurezza sanitaria. Questo ultimo passo verso la normalità permetterebbe di tornare a mettere a sistema tutte le nostre peculiarità di terra del divertimento giovanile. Lo ritengo un passo obbligato: le discoteche sono rimaste le uniche attività a non poter riaprire e non hanno nemmeno una data per farlo. Al contrario, i giovani stanno ballando già dappertutto, come ad esempio ville e giardini affittati per l’occasione, tutto al di fuori delle regole e senza alcuna licenza".
La riapertura dei locali da ballo "sarà un passo fondamentale anche per l’ordine pubblico perché, abbiamo visto, quando nessuno gestisce la notte con luoghi idonei e professionisti formati, c’è il rischio di dare il via all’anarchia più totale. In questi giorni abbiamo letto di numerose risse scoppiate in vari luoghi dei centri turistici e cittadini, sul nostro territorio come in altre parte d’Italia. Se questi fatti fossero accaduti vicino ad un locale aperto, sarebbe scattato subito l’articolo 100 del Tulps, con sanzione e immediata chiusura del locale. Non vediamo invece la stessa risposta quando i fatti accadono nelle piazze principali, nei parchi, nelle aree centrali e turistiche. Credo sia arrivato il momento di rimettere mano a questa legge vetusta, assurda per i nostri giorni, come credo che non sia possibile, ogni anno, dover pregare le istituzioni statali per avere a disposizione sul nostro territorio i rinforzi estivi: dovrebbe essere una procedura normale, consolidata, senza bisogno di richieste, considerati i numeri del turismo sulla Riviera romagnola che d’estate diventa una vera e propria metropoli. Bene comunque l’arrivo di oltre 200 uomini e donne delle forze dell’ordine, che abbiamo appreso arriveranno a luglio dalle parole del Prefetto Forlenza dopo il Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dei giorni scorsi. Anche la Regione si pone interlocutore per questo tema con un incontro insieme ai sindaci della costa: sono convinto che a questi tavoli sarebbe importante anche la presenza dei rappresentati delle imprese del mondo della notte, delle discoteche e non solo, che potrebbero portare un grande contributo di esperienza”.
Terme romane nel sottosuolo di Rimini? Il 18 giugno visita guidata agli scavi di via Melozzo
(Rimini) In occasione delle Giornate europee dell'archeologia, che si tengono ogni anno il terzo weekend di giugno, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Ravenna, in collaborazione con il museo di Rimini, Heratech, l'impresa appaltatrice CBR e Phoenix Archeologia, propone per il 18 giugno visite guidate allo scavo archeologico in corso in via Melozzo da Forlì. Le visite guidate si svolgeranno dalle 17 alle 19 con partenza ogni 30 minuti, prevedendo gruppi di massimo 20 persone. Per ragioni di sicurezza e nel rispetto delle normative anti Covid-19 la prenotazione è obbligatoria.
"L'indagine archeologica è collegata all'intervento del Psbo "Dorsale sud 3° stralcio – Realizzazione di condotta fognaria premente" realizzato da Heratech, che in relazione al settore posto lungo la via Melozzo da Forlì ha portato al rinvenimento di interessanti strutture che hanno determinato la necessità di realizzare un ampliamento per poter meglio indagare ed inquadrare l'area", spiegano dal comune di Rimini.
Le visite "prevederanno la presentazione dello scavo da parte degli archeologi che lavorano sul campo, con particolare riferimento alle evidenze archeologiche messe in luce, tra cui un ambiente di epoca imperiale con abside e con pavimento a mosaico geometrico, le cui caratteristiche sembrano rimandare ad ambienti termali; inoltre saranno esposti alcuni reperti recuperati, utili all'inquadramento delle diverse fasi di vita che caratterizzano l'area fino al Medioevo".
14 giugno
M5s regionale: sì a Sadegholvaad | Sicurezza per il Parco degli artisti | La bimba riminese vittima di Ustica
12 giugno
Coprifuoco addio | Mega incendio a Viserba | Pd, Melucci perde il ricorso
Zona bianca: ecco cosa cambia da lunedì per Rimini
(Rimini) Da lunedì l'Emilia-Romagna sarà zona bianca. Rimangono inalterati gli obblighi di base, come l'utilizzo di mascherina, la sanificazione delle mani, il distanziamento. Tra le novità più importanti, invece, ci sono la cessazione del coprifuoco e l'apertura per tutti i negozi.
Ristoranti. Il consumo ai tavoli negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di sei persone per tavolo. Anche non conviventi tra loro. Riguardo ai tavoli all'aperto non c'è una regola esplicita all'interno dell'ordinanza. Non ci sono comunque limiti massimi al numero di persone che si possono sedere insieme a casa di amici e parenti.
E' consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all'interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Non ci sono quindi limiti ai ritrovi di persone all'interno delle abitazioni. Se però dalla zona bianca si valicano i confini e ci si sposta in una regione o in un comune giallo, allora valgono le regole del luogo di destinazione.
Coprifuoco addio. Non ci sono più restrizioni orarie: gli spostamenti sono consentiti a qualsiasi ora del giorno e della notte senza bisogno di autocertificazioni per giustificarli.
Negozi, ricevimenti e piscine. Con l'entrata in zona bianca possono ripartire tutte le attività e gli esercizi commerciali ancora chiusi: ricevimenti per matrimoni, unioni civili, battesimi, cresime e tutte le altre cerimonie civili o religiose (ma con il "green pass"); piscine al coperto; parchi divertimento, acquatici e tematici; sale giochi e sale scommesse, convegni e congressi, eventi sportivi nei palazzetti al chiuso (con un massimo di 500 spettatori e impianti riempiti per un quarto della loro capienza).
Vaccinazioni anticovid: in ER open day confermati solo con Pfizer e Moderna
(Rimini) In Emilia-Romagna gli Open Day già programmati, con tanto di prenotazione on line vengono confermati, perché il principio guida deve essere quello di non mandare indietro nessuno e soprattutto di velocizzare la vaccinazione che nei giorni scorsi ha visto una notevole accelerazione, ma per prudenza con l’esclusivo utilizzo di dosi Pfizer e Moderna. La decisione della Regione - comunicata già ieri dalla direzione generale dell'assessorato alle Politiche per la salute a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere del territorio - è stata assunta in via prudenziale, in attesa delle nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, che si chiede siano chiare e definitive, sull’impiego dei vaccini a vettore virale - quindi AstraZeneca e Johnson & Johnson - per i cittadini di età inferiore ai 60 anni.
AstraZeneca e Johnson & Johnson continueranno pertanto ad essere impiegati dalle Aziende sanitarie, dai medici di medicina generale e prossimamente anche dai farmacisti esclusivamente per individuare e immunizzare quell’esigua parte di popolazione over 60 che, per varie ragioni, non si è ancora vaccinata pur potendolo fare. La Regione chiede alle Autorità competenti un immediato, chiaro e definitivo pronunciamento sulle seconde dosi di AstraZeneca per chi ha già ricevuto la prima, a prescindere dall’età.
“In attesa delle nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- abbiamo deciso di muoverci seguendo la linea della massima prudenza, senza tuttavia rallentare il ritmo della campagna vaccinale in corso. Confermiamo dunque solo gli Open day già organizzati per i quali abbiamo già le prenotazioni perché il principio che vogliamo seguire è innanzitutto quello di non mandare indietro nessuno e inoltre rappresentano un’opportunità per velocizzare la vaccinazione in corso. Li svolgeremo con la somministrazione esclusiva di dosi Pfizer e Moderna. Fino ad ora, peraltro- aggiunge Donini- nei nostri Open day sono stati utilizzati prevalentemente vaccini J&J, approvati da Aifa per gli over 18 anche se preferibilmente indicati per le persone con più di 60 anni. Se ora si cambia decisione da parte delle Autorità competenti ci adegueremo come sempre, sperando che si dica una parola definitiva. Quindi- chiude Donini- mentre procediamo a pieno ritmo con la vaccinazione di tutta la popolazione che si sta prenotando in questi giorni per fasce d’età, confermiamo solo gli appuntamenti già calendarizzati per intercettare quante più persone possibili. E, come sempre abbiamo fatto, andremo avanti nel più rigoroso rispetto delle indicazioni nazionali”
11 giugno
Zona bianca | Estate calda | Gasparri incontra Paesani
Comitato sicurezza in prefettura: a tema rinforzi, A14, movida
(Rimini) Presieduto dal prefetto, si è riunito stamane il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, esteso – per il primo punto all’ordine del giorno – anche alla partecipazione di rappresentanti della Società Autostrade e dell’Anas.
Casello autostradale “Rimini Sud”. Su richiesta dell’Amministrazione Comunale del capoluogo, il Prefetto ha invitato a fare il punto della situazione relativamente ai disagi che si sono verificati nell’area geografica limitrofa al casello autostradale di “Rimini Sud”.
Il rappresentante della società concessionaria, ha comunicato che l’esecuzione dei lavori si è resa indifferibile ed urgente in seguito ad un sopralluogo ispettivo effettuato nel maggio scorso e che la chiusura del cantiere è prevista tra il 20 e il 22 p.v.
Azioni congiunte di Polizia Stradale e Municipale, che renderanno più fluida la viabilità in alcuni snodi nevralgici, dovrebbero scongiurare per i prossimi giorni e fino alla chiusura del cantiere, l’insorgere di criticità.
Rinforzi estivi. Con una nota inoltrata al competente Dipartimento della Pubblica Sicurezza fin dallo scorso aprile, il Prefetto ha dettagliatamente corrisposto in ordine alle peculiarità della provincia di Rimini in relazione alla massiccia presenza di turisti in estate, alla riapertura dell’attività dell’Aeroporto Internazionale “F. Fellini” di Rimini-San Marino e alla consistente programmazione di eventi di richiamo su tutto il territorio.
Il Ministero dell’Interno nell’accogliere le motivazioni descrittive delle specificità, ha annunciato che la provincia di Rimini risulterà essere destinataria di un consistente rafforzamento numerico a partire dalla metà del mese prossimo e fino agli inizi di settembre.
Saranno perciò oltre 200 (duecento) – tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza – le unità che integreranno temporaneamente l’organico delle Forze dell’Ordine di questa provincia, alle quali si aggiungeranno anche altre 6 unità della Polizia Ferroviaria.
Sempre a partire dal mese di luglio, grazie al progetto “Alto impatto” promosso dal Questore di Rimini, saranno aperti i Posti estivi della Polizia di Stato nei Comuni di Riccione e di Bellaria-Igea Marina.
Movida.L’attribuzione dei cd. rinforzi estivi consentirà, naturalmente, una maggiore consistenza quantitativa del dispiegamento di uomini, ma in attesa dell’annunciato incremento, la fase di graduale “allentamento” delle misure anti-covid ha già comportato un ulteriore innalzamento del livello di attenzione da parte delle Forze dell’Ordine che agiranno sia sul fronte della prevenzione generale che su quello dell’ordine pubblico.
In particolare, verranno privilegiate le aree esposte al rischio di sovraffollamento, in quanto interessate da più intensi flussi di mobilità o dalla presenza di locali o esercizi aperti al pubblico, nonché le fasce orarie della c.d. “movida” e le giornate festive e prefestive.
Dal giovedì e fino alla domenica sera, con il pieno coinvolgimento della Polizia Locale nell’attuazione dei dispositivi di controllo, soprattutto negli scenari urbani ove è ancor più incisivo tale impiego, già a partire da questo fine settimana verranno ulteriormente intensificati i servizi mirati e il monitoraggio di comportamenti difformi dal quadro regolatorio.
Permane, comunque, la preoccupazione per le dinamiche di cui si rendono protagonisti giovani e giovanissimi, con particolare riguardo a questi ultimi per i quali viene richiesta un’azione d’intervento delicata e prudente.
I sindacati contro Maggioli: "sottoscriva contratto aziendale"
(Rimini) "Siamo nel 2021 e ad oggi" con il gruppo Maggioli "non è mai stato possibile sottoscrivere un contratto aziendale malgrado le reiterate richieste affinché si aprisse un vero tavolo di confronto". lo denunciano i sindacati SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione, FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni. UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione.
"In effetti due incontri ci sono stati. Nel primo abbiamo esposto le nostre argomentazioni finalizzate alla costruzione di relazioni sindacali non episodiche e alla definizione di punti qualificanti per il primo contratto aziendale del Gruppo. Nel secondo abbiamo registrato il no generale della Maggioli a qualsiasi ragionamento di contrattazione aziendale", ribadiscono i sindacati. "Non riteniamo questo esito, di cui i lavoratori sono stati immediatamente informati, motivo per abbandonare la nostra attività rivendicativa che rimane incentrata principalmente su: risorse ed elementi innovativi che, a partire dal Governo, vengono messi a disposizione delle aziende; l’utilizzo del lavoro agile; il fondo nuove competenze; il contratto ad espansione; l’erogazione di premi collettivi legati al buon andamento dell’azienda; l’organizzazione del lavoro, anche alla luce degli effetti ancora molto incerti della pandemia".
"In totale coerenza con l’espressione più retriva di Confindustria, quella per intenderci convinta che non sia il lavoro a fare l’impresa, l’unica disponibilità che la Maggioli dà al sindacato è quella di firmare la cassa integrazione. Come al solito sì alla condivisione delle perdite quando c’è la crisi, no a qualsiasi riconoscimento quando acquisizioni e fatturati crescono. Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna, perpetua una gestione obsoleta, di stampo padronale, che in una fase come questa, dove l’innovazione tecnologica non può rimanere soltanto argomento di webinar, richiede invece un cambio di passo a tutti, anche alle imprese del territorio riminese", concludono i sindacati.
Aggiornamento coronavirus: 10 positivi, 24 guariti, nessun decesso
(Rimini) Sono 10 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 5 pazienti di sesso maschile e 5 paziente di sesso femminile; 4 asintomatici e 6 sintomatici. E nel dettaglio: 6 per sintomi; 3 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test per categoria. Si possono stimare in circa 24 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 385.321 casi di positività, 145 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.497 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che si estende anche agli under40. In Emilia-Romagna, infatti, sono aperte da oggi le prenotazioni per i 35-39enni (quindi i nati dal 1982 al 1986), dopo l’avvio, lunedì 7, di quelle per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Si procederà poi, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: domani 11 giugno toccherà ai 30-34enni, e a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni le altre fasce di età. Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 3.034.967 dosi; sul totale, 1.086.549 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 51 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 65 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 81 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 35,5 anni. Sui 51 asintomatici, 31 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 7 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 10 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna e Parma entrambe con 26 nuovi casi, seguite da Cesena (18) e Modena (16); poi Reggio Emilia e Ravenna (entrambe con 13 casi), Piacenza (11), Rimini (10) e Forlì (9). Quindi il Circondario Imolese (2)e infine Ferrara (1). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.538 tamponi molecolari, per un totale di 4.854.249. A questi si aggiungono anche 9.959 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.244 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 362.876. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 9.220 (-1.103 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.822 (-1.072), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: 2 in provincia di Bologna (due donne di 64 e 69 anni), 1 in provincia di Modena (una donna di 78 anni) e 1 a Cesena (una donna di 68). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.225.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 63 (-6 rispetto a ieri), 335 quelli negli altri reparti Covid (-25). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 5 a Parma (-1), 6 a Reggio Emilia (-1), 13 a Modena (-1), 26 a Bologna (-1), 1 a Imola (-1), 2 a Ferrara (invariato), 1 a Ravenna (invariato), nessuno a Forlì (come ieri), 1 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.587 a Piacenza (+11 rispetto a ieri, di cui 1 sintomatici), 28.311 a Parma (+26, di cui 6 sintomatici), 46.831 a Reggio Emilia (+13, di cui 10 sintomatici), 65.507 a Modena (+16, di cui 12 sintomatici), 82.165 a Bologna (+26, di cui 22 sintomatici), 12.610 casi a Imola (+2, di cui 2 sintomatici), 23.126 a Ferrara (+1, di cui 1 sintomatici), 30.427 a Ravenna (+13, di cui 11sintomatici), 17.022 a Forlì (+9, di cui 8 sintomatici), 19.554 a Cesena (+18, di cui 15 sintomatici) e 36.181 a Rimini (+10, di cui 6 sintomatici).