(Rimini) Si chiuderanno domenica le prime prove per l'allestimento di Aroldo, l'opera di Giuseppe Verdi che nel 1857 inaugurò il "Nuovo Teatro di Rimini" e che ritornerà al Galli il 27 e 29 agosto 2021, in una coproduzione che vede il Teatro Galli capofila e con i teatri di Ravenna, Piacenza e Modena nei quali Aroldo approderà nel gennaio 2022.  

Quasi un mese di prove (svolte nel rispetto dei necessari protocolli sanitari) per un'opera la cui regia è firmata da Emilio Sala e Edoardo Sanchi, il disegno luci da Nevio Cavina e che vedrà sul podio Manlio Benzi, alla guida dell'orchestra giovanile Luigi Cherubini. "Non una scelta casuale – sottolinea l'assessore alla cultura Giampiero Piscaglia – Per questa prima produzione riminese abbiamo voluto costruire insieme un progetto con le eccellenti professionalità artistiche della nostra città i cui intrecci storici con Aroldo diventeranno anche drammaturgici".  

L'Aroldo di Verdi venne rappresentato per la prima volta il 16 agosto 1857 per inaugurare il Nuovo Teatro di Rimini che, progettato dall'architetto Luigi Poletti, aprì finalmente i battenti nel luglio dello stesso anno dopo lunghe traversie. Per la preparazione dell'opera Giuseppe Verdi soggiornò per un mese a Rimini, in compagnia di Francesco Piave, Giuseppina Strepponi e Angelo Mariani, intrattenendo relazioni con intellettuali, melomani e più in generale con la cittadinanza.  

"E' una gioia profonda tornare a lavorare in teatro – commenta il Maestro Manlio Benzi, nel 2017 insignito del Sigismondo d'oro dalla città di Rimini – Credo che questo momento di prove sia più importante ancor più dello spettacolo stesso: per la prima volta dopo molto tempo il nostro teatro torna ad essere luogo di creazione, un luogo dove lo spettacolo prende forma". L'allestimento al quale si sta lavorando, "sarà un'attualizzazione dell'Aroldo – spiega il regista Emilio Sala – Abbiamo voluto trasporre l'opera ai nostri tempi attraverso la storia del nostro teatro. Ci avviamo a chiudere un mese di prove intensissime". Prove che riprenderanno ad inizio agosto, in previsione del debutto che avverrà venerdì 27 agosto.   

Significativa anche la scelta di impegnare molti giovani nella produzione, come sottolinea il maestro di sala Davide Cavalli, a cominciare dalla gran parte del cast dei cantanti, all'orchestra Cherubini formata da musicisti al di sotto dei 23 anni, fino alle costumiste e alla scenografa. 

(Rimini) Sono 110 i nuovi positivi tracciati nella provincia di Rimini oggi. Si tratta di 45 pazienti di sesso maschile e 65 pazienti di sesso femminile; 56 asintomatici e 54 sintomatici. sono stati tracciati: 21 per sintomi; 81 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 2 test per categoria; 1 test pre-ricovero; 4 test per rientro dall’estero; per 1 caso la pratica non è ancora stata completata. Si possono stimare in circa 250 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: una donna di 79 anni e un uomo di 71 anni, entrambi di Rimini. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 356.159   casi di positività, 1.275 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.710 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anniAlle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.241.491 dosi; sul totale, 372.403 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 485 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 522 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 769 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,8 anni. Sui 485 asintomatici337 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing56 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 14 con gli screening sierologici e 8 attraverso test pre ricovero. Per 70 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 288 nuovi casi, seguita da Modena (213). Poi Ravenna (164), Reggio Emilia (140), Rimini (110). Seguono Forlì (96), Ferrara (87), Parma (67); quindi Cesena (55), Imola (29) e Piacenza (26). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.446 tamponi molecolari, per un totale di 4.207.177A questi si aggiungono anche 11.364 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.362 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 279.482. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.120 (-1.129 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.442 (-1.031), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 42 nuovi decessi: 5 a Parma (tre donne di 93, 88 e 60 anni e due uomini di 87 e 79); 5 nella provincia di Reggio Emilia (due donne di 85 e 73 anni;  tre uomini di 92,82 e 77 anni); 6 in provincia di Modena (una donna di 96 anni; cinque uomini  di 89, 85, 78, 63 e 54 anni); 13 in provincia di Bologna (cinque donne: una di 91 anni residente a Imola e quattro di 96, 83, 82 e 79 anni; otto uomini di 91,90, 89, 88, 87, 77, 73 e 57 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 57 e un uomo di 78 anni); 6 in provincia di Ravenna (una donna di 83 anni e cinque uomini: uno di 82 residente in provincia di Forlì-Cesena e quattro di 91,88, 87, 76 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 96 anni e un uomo di 82 anni residente in provincia di Ravenna); 2 nel riminese (una donna di 79 e un uomo di 71 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 73 anni diagnosticata a Cesena ma residente fuori Emilia-Romagna. Nessun decesso in provincia di Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.557.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 313 (+1 rispetto a ieri), 2.365 quelli negli altri reparti Covid (-99). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato), 34 a Parma (+2), 31 a Reggio Emilia (+1), 60 a Modena (+1), 77 a Bologna (-1), 13 a Imola (-1), 39 a Ferrara (-1), 12 a Ravenna (-1), 8 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.340 a Piacenza (+26 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 24.961 a Parma (+67, di cui 40 sintomatici), 42.837 a Reggio Emilia (+140, di cui 74 sintomatici), 60.786 a Modena (+213, di cui 137 sintomatici), 76.524 a Bologna (+288, di cui 211 sintomatici), 12.047 casi a Imola (+29, di cui 16 sintomatici), 21.892 a Ferrara (+87, di cui 33 sintomatici), 28.068 a Ravenna (+164, di cui 107 sintomatici), 15.160 a Forlì (+96, di cui 58 sintomatici), 17.818 a Cesena (+55, di cui 42 sintomatici) e 33.726 a Rimini (+110, di cui 54 sintomatici).

Venerdì, 16 Aprile 2021 15:42

Viserba, muore operaio

(Rimini) Un operaio di 53 anni, di origine campana, è morto questa mattina in un infortunio sul lavoro a Viserba di Rimini. Secondo una prima ricostruzione da parte della polizia di Stato, l'uomo sarebbe stato investito da una ruspa in movimento del cantiere stradale. Il 53enne è quindi deceduto sul colpo. Sul posto oltre ai 118 anche i funzionari della Medicina del Lavoro dell'Asl (Ansa).  

L'operaio è decedutonel cantiere per la realizzazione del nuovo sottopasso ferroviario carrabile a Viserba, fuori dalla sede ferroviaria. Per cui l'incidente non influisce sulla circolazione dei treni, spiega in una nota FSI, esprimendo vicinanza ai familiari della vittima, impiegata in una ditta appaltatrice. Anche l'amministrazione comunale di Rimini vuole esprimere il proprio cordoglio alla famiglia dell'uomo. 

Venerdì, 16 Aprile 2021 15:36

La Marianna è bottega storica

(Rimini) È la "Trattoria La Marianna" nel Borgo San Giuliano in via Tiberio,  la 52 esima Bottega Storica - prima del 2021 - ad essere iscritta nel prestigioso Albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini. Con l'approvazione di tutti gli atti necessari infatti, lo scorso 15 aprile, è entrata nel prestigioso Albo un'altra importante attività che da anni esercita nel territorio comunale la sua preziosa funzione di ristorazione.  Si tratta davvero di un'istituzione nel Borgo San Giuliano, con una storia centenaria, che adesso potrà anche usufruire delle agevolazioni previste dalla no-tax area.

Sono arrivate a quota 52 in tutto le iscrizioni delle attività storiche del Comune di Rimini, nell'Albo delle Botteghe Storiche. Il prestigioso e conveniente elenco del Comune di Rimini che si conferma come un importante riconoscimento per quelle attività che rientrano a pieno titolo nella storia della città. L'iscrizione all'Albo rappresenta anche un'opportunità per i titolari che potranno usufruire delle agevolazioni previste dalla no-tax area, il pacchetto di misure messe in campo dal Comune di Rimini a sostegno del settore commerciale e produttivo. La registrazione infatti consente alle attività iscritte di ottenere un contributo calcolato sulla base della TARI, che si aggiunge alla cancellazione delle spese del diritto di segreteria previsto per l'iscrizione che ammontava a 150 euro e che ora invece prevede la sola imposta di bollo da 16 euro.  
 
In totale - solo nel 2020 - sono state iscritte 35 botteghe storiche, erano infatti 16 quelle iscritte al 31 dicembre 2019. Un caleidoscopio di attività diverse che lavorano in settori differenti ma sono tutte accomunate da una lunga storia alle spalle, richiamata e ricordata anche negli ambienti, negli arredi, nell'architettura dei locali stessi. Analizzando la specifica attività di ciascuna, delle 51 botteghe storiche iscritte, 25 sono quelle del settore commercio di cui 3 alimentari, 1 supermercato, 2 farmacie, 19 commercio di generi non alimentari di vario tipo. Sono in tutto 23 le attività che si occupano di somministrazioni di alimenti e bevande, di cui 12 ristoranti/trattorie/pizzerie, 7 pub/birrerie e 1 piadineria. Le ultime 3 sono di carattere artigianale.
 

Come noto l'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall'agosto 2009 in seguito all'approvazione della legge sulla "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche". Per ottenere l'iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali, 1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie. 2. Radicamento nel tempo dell'attività, evidenziato da un "collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l'attività svolta". 3. Caratteristiche esteriori proprie della "Bottega Storica": nei locali o nell'area devono essere presenti "elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale", oppure "elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".

Venerdì, 16 Aprile 2021 15:31

Riccione, Dante in bicicletta per i 700 anni

(Rimini) A due passi dalla spiaggia, con il Mare Adriatico sullo sfondo, in un contesto insolito come una gara ciclistica, lo sport e la cultura si uniscono a Riccione e celebrano Dante nel settimo centenario della sua morte. In occasione della prima tappa della gara ciclistica Giro di Romagna per Dante Alighieri, in programma a Riccione giovedì 22 aprile da piazzale Roma, la città celebra il Sommo Poeta con un'esposizione unica e affascinante di una delle edizioni più belle e rare pubblicate in epoca moderna della Divina Commedia.

Sui nastri di partenza della prima delle quattro tappe del Giro di Romagna per Dante Alighieri, la gara ciclistica che vede protagonisti i giovani talenti Elite e Under 23 dei più importanti team italiani e stranieri, sarà allestita una postazione unica che ospiterà i tre monumentali volumi dell'edizione illustrata della Divina Commedia del 1921 ad opera dall'artista genovese Amos Nattini (Genova, 1892 – Parma, 1985). 

L'artista genovese è considerato uno dei più significativi illustratori danteschi del Novecento. Nel 1921 gli fu commissionato dall'Istituto nazionale dantesco di Milano una nuova edizione illustrata della Commedia. Partendo dall'Inferno e procedendo in ordine di canto, Nattini realizzò una grandiosa serie di tavole realizzate in acquarello, una per ciascun canto. Il complesso e magistrale progetto editoriale durò oltre vent'anni e nel 1939 furono stampati dalla Casa Editrice Dante i tre magnifici sontuosi volumi dedicati alle tre cantiche in mille unici esemplari numerati e distribuiti su prenotazione. 

Durante tutto il viaggio dantesco Nattini utilizza un tratto delicato e minuto e una pennellata che richiama i nuovi linguaggi divisionisti e simbolisti del Novecento mentre nelle composizioni si scorge l'uso del linguaggio cinematografico nei cambi di prospettiva e di inquadratura delle scene. Lo spettatore, che nelle illustrazioni dell'Inferno sembra sospinto ad osservare dall'alto al basso i dannati, nell'ultimo cantico è come invitato ad alzare lo sguardo verso l'alto per contemplare le scene celestiali del Paradiso. La legatura dei volumi, che misurano 82 centimetri per 67, è realizzata in pelle di vitello sbalzata e colorata a mano. I volumi sono formati da singoli quaderni pubblicati su carta di puro straccio fabbricata secondo la tradizione delle Cartiere di Fabriano. A Riccione i tre volumi saranno esposti su un pregiato mobile-leggio realizzato in sole quaranta copie, opera dell'architetto Gio Ponti (Milano, 1891 - 1979). 

I tre magnifici tomi dell'opera di Amos Nattini sono proposti in esposizione a Riccione grazie al professor Angelo Chiaretti, noto studioso di Mondaino e autore di numerosi libri dedicati a Dante, alla sua opera e al rapporto con la Romagna. Accademico appassionato dell'opera dantesca, amante della sua terra e delle sue eccellenze, Chiaretti ha fondato nel 1997 il Centro studi danteschi San Gregorio in Conca, ha conseguito numerosi riconoscimenti per meriti culturali e partecipa con la passione e la competenza accademica che gli appartengono alla narrazione di questa terra, fra mare e collina, fra arte e cultura.

Chiaretti accompagnerà la presentazione della partenza del Giro di Romagna per Dante Alighieri con l'introduzione dei maestosi volumi di Amos Nattini e, con la sua unica verve narrativa, ricomporrà il legame della Romagna con l'uomo e il poeta Dante, con alle spalle il mare di Riccione ad accogliere e reinterpretare questo raro patrimonio artistico-culturale.

Il Giro di Romagna per Dante Alighieri si propone di raccontare Dante con un innovativo progetto di comunicazione, realizzato grazie al supporto della Regione Emilia Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna, Destinazione Romagna, Visit Romagna e delle amministrazioni dei sette Comuni sede di partenza e arrivo di tappa (Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Gradara, Ravenna, Riccione, San Leo e Santa Sofia).

Il Giro di Romagna per Dante Alighieri è organizzato da Extragiro, il gruppo di lavoro nato dalla collaborazione tra la Nuova Ciclistica Placci 2013, presieduta da Marco Selleri, e Communication Clinic di Marco Pavarini, una sinergia che, dopo il rilancio del Giro d'Italia Under 23 e l'organizzazione dei Campionati del Mondo di ciclismo Imola - Emilia-Romagna 2020, continua a lanciare nuovi progetti con un focus sulla bicicletta, sulla valorizzazione dello sport e dei territori toccati, sul cicloturismo e sulla trasformazione della mobilità sostenibile. La quattro tappe del giro: 22 aprile Riccione - Gradara, 23 aprile Bellaria Igea-Marina - Santa Sofia, 24 aprile Cattolica - San Leo, 25 aprile Ravenna - Ravenna.

 

"Siamo molto contenti di partecipare a questo importante evento che unisce sport e cultura - ha detto l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra -. Un ringraziamento importante va a Maria Grazia Nicoletti che ha reso possibile l'evento che sarà realizzato dal professor Angelo Chiaretti, al quale dobbiamo la bellissima esposizione dei volumi allestita nella postazione ai nastri di partenza. Sarà un momento di grande bellezza, al quale il Comune di Riccione è orgoglioso di partecipare" 

(Rimini) I risultati dell'indagine della Camera di commercio della Romagna sulla congiuntura manifatturiera nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini, al quarto trimestre del 2020, confermano, per entrambi i territori, una continuità della fase recessiva, sebbene si possa apprezzare un recupero marginale rispetto al trimestre precedente.  

"Il 2020, come ben sappiamo, è stato un anno straordinariamente difficile e tutti i dati, a livello nazionale e territoriale, fanno registrare la peggiore caduta della produzione industriale, a far data dal 2009 – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Tale calo ha avuto ripercussioni negative sui comparti più importanti del PIL, export, investimenti e consumi. Anche se a soffrire di più è stato il settore dei servizi, in quanto più colpito dalle misure di contenimento della pandemia, tali misure hanno inciso negativamente anche sul manifatturiero, che è stato penalizzato dai forti cali della domanda estera ed interna. Va però ricordato che gli ultimi risultati dell'indagine congiunturale sulla "fiducia delle imprese" manifatturiere, realizzata dall'ISTAT e quelli dell'indagine sulle PMI manifatturiere, realizzata da IHS-Markit, rilevano una buona tenuta dell'industria ed anche un certo miglioramento delle aspettative degli imprenditori. Queste sono certamente buone notizie, alle quali si aggiunge il fatto che, ancora una volta, è emerso che il nostro settore industriale è dotato attività specializzate e anticicliche, il cui mix produttivo, aumenta di fatto la capacità di resilienza dei nostri sistemi imprenditoriali. Tutto ciò è assai positivo e vale per tutti i nostri territori di riferimento: Forlì, Cesena e Rimini".

Provincia di Rimini. In base ai risultati della rilevazione al quarto trimestre 2020, per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini, gli indicatori riportano una continuità della fase recessiva, sebbene si possa apprezzare un recupero marginale rispetto al terzo trimestre 2020. Il trend medio delle variabili congiunturali è in continuità con il rallentamento economico partito nell'ultimo quarto del 2019.

Nell'arco degli ultimi 12 mesi le performance produttive appaiono in fase recessiva, specialmente con riferimento ai comparti Abbigliamento e accessori e Legno e mobili, mentre la dinamica produttiva nei comparti Elettronica e Chimica e plastica, seppur negativa, risulta migliore della media provinciale.

Questi, in sintesi, i risultati della rilevazione svolta dalla Camera di commercio della Romagna, i cui rispondenti coprono mediamente circa il 12% degli addetti totali della popolazione di riferimento (imprese manifatturiere locali con dimensione da 10 addetti e oltre).

Rispetto al medesimo trimestre del 2019, il 51,6% dei rispondenti riporta una flessione della produzione, il cui calo è pari al 5,9% in termini tendenziali. Per il fatturato, il 54,8% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2019; la sua flessione è pari al 3,7%. Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano risultati positivi per gli ordini esteri (+19,1%) e interni (+15,6%); in flessione l'occupazione (-0,7%), nonostante il massivo utilizzo della Cassa Integrazione prevista per la crisi Covid-19.

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano una tendenza negativa delle attività manifatturiere locali, con un peggioramento rilevante avvenuto nel secondo trimestre 2020 a seguito delle misure di limitazione dell'attività economica dovute al Covid-19 (lockdown nel mese di aprile e in parte a maggio 2020).

L'indagine riporta una flessione media della produzione del 15,0%. Con riferimento ai principali comparti del manifatturiero riminese, si accentua la fase recessiva per Abbigliamento e accessori (-27,8%), Legno e mobili (-16,4%), Alimentare (-16,6%); la Meccanica rimane ancora in terreno negativo (-9,4%), così come i Prodotti in metallo (-15,3%); le flessioni nel comparto Chimica e plastica ed Elettronica risultano, invece, più contenute della media provinciale (rispettivamente: -0,9% e -4,3%).

Nel periodo in esame si è registrato una contestuale riduzione del fatturato a valori correnti (-12,3%) comune a tutti i comparti del manifatturiero provinciale, se si esclude la sostanziale stabilità rilevata per Elettronica (-0,8%) e la moderata crescita per la Chimica (+3,6%). La percentuale media dei ricavi generati all'estero (per esportazioni) si è attestata al 41,0% del fatturato complessivo. I comparti del manifatturiero riminese orientati maggiormente alle esportazioni si confermano quello della Meccanica (76,0%) e dell'Abbigliamento e accessori (45,2%). La domanda interna ha segnato un decremento del 7,3%, quella estera del 2,4%. I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono in flessione (-1,0%), nonostante gli interventi massivi di Cassa Integrazione.

I dati delle imprese manifatturiere. Al 31/12/2020, in provincia di Rimini, risultano attive 2.513 imprese manifatturiere, pari al 7,4% delle imprese attive totali (10,6% Emilia-Romagna e 9,2% Italia). Il settore registra una flessione dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2019, in linea con l'andamento regionale, -1,3%, e nazionale, -1,2%.

Il valore aggiunto prodotto dall'industria manifatturiera locale (1,5 miliardi di euro) costituisce il 16,0% del valore aggiunto totale del territorio. Gli addetti alle imprese attive del manifatturiero sono il 17,2% del totale provinciale.

(Rimini) Collaborazione -stretta- tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Ministero dell’istruzione e territori. È questa la chiave di interpretazione che la Regione vuole dare nella progettazione di un’idea di scuola d’estate, che in questo secondo anno di pandemia da Covid-19 può diventare uno strumento importante a disposizione di ragazzi e famiglie.

“Per quanto riguarda la promozione delle attività per il recupero della socialità nel periodo estivo per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado- ha detto oggi in Commissione assembleare l’assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni- abbiamo ripreso il ragionamento con l'Ufficio Scolastico Regionale. Siamo giunti alla conclusione che è necessario costruire un piano che si possa integrare in ogni caso con il progetto che sta delineando il Ministero dell’Istruzione, indipendentemente dai tempi e dalle modalità che il Ministero stesso vorrà attuare”.

“Stiamo inoltre verificando- ha concluso l’assessore- che l’azione regionale sia compatibile con tutte le attività che alcuni enti hanno già delineato perché vogliamo che non solo sia sinergico con il piano che sta elaborando il Ministero, ma che si integri positivamente anche con le attività che i territori della regione stanno già elaborando”.

(Rimini) Sono 98 i nuovi positivi al coronavirus nellaprovincia di Rimini. Si tratta di 48 pazienti di sesso maschile e 50 pazienti di sesso femminile; 32 asintomatici e 66 sintomatici. Sono stati tracciati: 32 per sintomi; 56 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 9 test per categoria; per 1 caso la pratica non è ancora stata completata. Si possono stimare in circa 120 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso di un paziente di sesso maschile di Montegridolfo di 86 anni.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 354.901 casi di positività, 1.150 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.696 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anniAlle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.213.619 dosi; sul totale, 363.220 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 423 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 476 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 631 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,5 anni. Sui 423 asintomatici315 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing33 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione e 16 con gli screening sierologici. Per 52 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 217 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (209). Poi Modena (184), Rimini (98), Ferrara (96). Seguono Parma (88), Forlì (86), Ravenna (68); quindi Cesena (53) e Piacenza (35) e, infine, il Circondario Imolese (16).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.312 tamponi molecolari, per un totale di 4.193.731. A questi si aggiungono anche 11.384 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 959 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 277.120. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 65.266 (+158 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 62.490 (+289), il 95,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 33 nuovi decessi: 4 a Parma (due donne di 79 e 85 anni e due uomini di 75 e 77); 2 nella provincia di Modena (una donna di 83 anni e un uomo di 82 anni); 18 in provincia di Bologna (cinque donne: una di 51, residente a Imola, e le altre rispettivamente di 82, 87, 88 e 99 anni, e tredici uomini di anni: 60, 62, 71, 77, 79, 83, 85, 86, due di 87, 91 e due di 95 anni); 1 nel ferrarese (un uomo di 74 anni); 3 in provincia di Ravenna (una donna di 93 anni e due uomini di 59 e 86 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 78 anni e due uomini di 25 e 57 anni); 1 nel riminese (un uomo di 86 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 80 anni diagnosticata dall’ Ausl di Modena ma residente nella provincia di Napoli. Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Piacenza. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.515.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 312 (-5 rispetto a ieri), 2.464 quelli negli altri reparti Covid (-126). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 32 a Parma (+1), 30 a Reggio Emilia (-3), 59 a Modena (-1), 78 a Bologna (-2), 14 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 40 a Ferrara (invariato), 13 a Ravenna (-1), 8 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.314 a Piacenza (+35 rispetto a ieri, di cui 24 sintomatici), 24.909 a Parma (+88, di cui 51 sintomatici), 42.697 a Reggio Emilia (+209, di cui 137 sintomatici), 60.573 a Modena (+184, di cui 111 sintomatici), 76.238 a Bologna (+217, di cui 160 sintomatici), 12.018 casi a Imola (+16, di cui 6 sintomatici), 21.805 a Ferrara (+96, di cui 28 sintomatici), 27.904 a Ravenna (+68, di cui 50 sintomatici), 15.064 a Forlì (+86, di cui 54 sintomatici), 17.763 a Cesena (+53, di cui 40 sintomatici) e 33.616 a Rimini (+98, di cui 66 sintomatici).

(Rimini) Torna in Aula domani, 16 aprile, un altro pezzo di storia. Davanti alla Corte d’Assise di Bologna inizia infatti il nuovo processo sui presunti mandanti della bomba del 2 agosto 1980 alla stazione. Presente al dibattimento, la vicepresidente Elly Schlein, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna che, assieme al Comune di Bologna, all’Avvocatura Generale dello Stato e a oltre 100 famigliari delle vittime, si è costituita parte civile nel procedimento.

“La Regione è al fianco dei famigliari delle vittime, in questa ulteriore tappa del doloroso e doveroso cammino per la ricerca della verità sulla strage di Bologna- afferma Schlein-. Questo nuovo procedimento servirà a far luce su un sistema di relazioni che ha ideato, finanziato, e poi coperto, uno degli attentati più devastanti del nostro Paese. È un grande risultato per i famigliari che ancora piangono i loro cari, per l’intera comunità regionale e per tutta la società civile italiana. Il capitolo che si apre oggi, frutto della tenacia dell’Associazione familiari delle vittime e del lavoro svolto dalla Procura generale, riaccende la speranza di fare completa chiarezza su chi ha voluto e ordinato la strage”.

A questa nuova fase del lunghissimo percorso giudiziario per la più grave e sanguinosa strage mai avvenuta nella storia della Repubblica, 85 morti e 200 feriti, si è giunti dopo la richiesta, nel maggio 2020, da parte della Procura generale di Bologna di rinvio a giudizio, poi accolta il 15 febbraio scorso, di tre imputati, tutti legati all’estrema destra e ai servizi segreti: l'ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato di concorso in strage e di essere il quinto esecutore dell'attentato, l'ex carabiniere Piergiorgio Segatel, per depistaggio, e Domenico Catracchia, per false informazioni al Pubblico ministero al fine di sviare le indagini.

Il dibattimento penale si prefigge di appurare le responsabilità dei finanziatori e degli ispiratori politici della strage alla stazione e dei depistaggi che hanno causato gravi ritardi nell'accertamento della verità. I testimoni indicati dalla pubblica accusa sono 184 e quelli indicati dalle parti civili 214.

(Rimini) Dall'8 al 18 luglio 2021, va in scena 'Futuro Fantastico (II movimento). Festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne', ultimo atto di Santarcangelo Festival 2050, il cinquantenario della più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti della scena contemporanea, iniziato a luglio 2020. Una programmazione straordinaria, dilatata nell'arco di 12 mesi e più volte ripensata a causa dell'emergenza pandemica, con cui il Festival si è dovuto inevitabilmente confrontare, avviando un costante esercizio di trasformazione e una riflessione sul rapporto tra arte e dimensione pubblica. Per questa ragione, il sottotitolo dell'edizione 2021 scelto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di MOTUS, che così concludono l'incarico alla direzione artistica del Festival, fa riferimento alla forza magica, irrequieta e mutaforme che incarna lo spirito del Festival per sua natura in transizione, scambio e ibridazione continua. Dieci giorni di intensa programmazione daranno vita a un'opera corale, accorciando le distanze fra teatro, cinema, musica, letteratura e antropologia.

"Abbiamo scelto l'aggettivo 'mutaforme' – dichiara la direzione artistica - "per i 50 anni di un Festival che rinasce sempre dalle proprie ceneri come araba fenice, restando connesso in modo tentacolare alle sfaccettature del presente. I romanzi della scrittrice nigeriana Nnedi Okorafor, abitati da creature ibride metà umane e metà meduse – letti voracemente durante il lockdown – ci hanno poi sospinto a mettere al centro il tema dell'interdipendenza. Pensiamoci come specie compagne (companion species), citando Donna Haraway, perché non c'è stata evoluzione biologica separata fra umani e animali, ma un processo di coabitazione. Il virus del resto è una zoonosi: rende manifesto il contagio come condizione della vita tutta e ci dice che non siamo autosufficienti. Anche un'istituzione culturale come il Festival ha allora bisogno di ripensarsi e rinsaldare il suo legame con il terreno/territorio domandandosi: come convivere paritariamente? How To Be Together è il titolo del più utopico e spericolato progetto che quest'anno proveremo a realizzare".

La capacità di mutare forma permette al Festival di rappresentare se stesso come atto di espansione oltre il limite, e ritrovare la sua dimensione internazionale generando contaminazioni sempre nuove con mondi culturalmente e geograficamente lontani. Un viaggio con una forte apertura a processi partecipativi che sconfinano nell'invasione degli spazi pubblici, dalla piazza al paesaggio naturale, per un inno alla trasformazione, che vede un programma articolato in capitoli tematici, ancora in evoluzione a causa delle incertezze dovute al mutare delle norme anti-Covid.

Bestiari fantastici. Questa sezione accoglie importanti artiste provenienti per lo più da America Latina, Africa e Asia, luoghi lontani dalla tradizione occidentale che oggi vedono emergere una generazione impegnata in percorsi di decolonizzazione, con opere sulla crisi climatica e la fine dell'Antropocene.

Il visual di questa edizione è composto da still dal video Signals from future dell'artista taiwanese Betty Apple, prodotte da un programma di intelligenza artificiale che altera il suo volto, incrociandolo con altri visi umani e animali. Come una splendida cyborg, l'artista ci offre uno sguardo sul futuro, un altro mondo possibile dove sono abbattute le barriere non solo tra generi ma anche tra umani, animali, vegetali e materia inorganica. Ce lo racconta a distanza, da un paese che ha azzerato i contagi da Covid-19 e individuato l'Europa come territorio pericoloso e "off-limits", innescando un esercizio di umiltà per tutto l'Occidente, che prima deteneva il primato dell'esclusione verso l'altro.

"Gli scenari distopici delle letture fantascientifiche continuano a sovrapporsi drammaticamente al qui ed ora. – evidenzia Daniela Nicolò – L'emergenza epidemiologica ci separa in unità competitive, contrapponendo "sani" e "malati", "abili" e "inabili", senza riflettere su nuovi modelli eco-sociali, dove al centro c'è la Cura intesa come responsabilità collettiva, che coinvolge indistintamente tutti i corpi. Si diffonde la paura dell'Altro con crescenti fenomeni di Asian Hate nel mondo: per questo siamo ancor più fieri di avere un volto asiatico sul nostro manifesto, trasformato digitalmente perché nuove pratiche collettive di immaginazione, resistenza, rivolta, riparazione e lutto sono inseparabili dalla gestione autonoma delle tecnologie più avanzate".

Oltre a Betty Apple, Bestiari fantastici accoglie: la regista e drammaturga cilena Manuela Infante in collaborazione con Michael De Cock e il KVS di Bruxelles; la coreografa e ricercatrice messicana Amanda Piña; la performer brasiliana Gabriela Carneiro da Cunha; l'artista ghanese transgender Va-Bene Elikem Fiatsi (con un contributo online, date le persistenti difficoltà di circolazione in alcuni paesi del mondo); la giovane coreografa Barbara Berti; la performer olandese originaria del Suriname Cherish Menzo e dalla Grecia la coreografa Lenio Kaklea. Torna al Festival Ermanna Montanari / Teatro delle Albe, con il pittore e illustratore Stefano Ricci e il compositore e contrabbassista Daniele Roccato. 

Interzone. Molti progetti del Festival ibridano forme e codici differenti generando opere eclettiche e irregolari come i progetti di Romeo Castellucci musicato da Scott Gibbons, un'anteprima di El Conde de Torrefiel, il collettivo Industria Indipendente con l'artista e regista Rä Di Martino, la cineasta francese Marie Losier e il musicista tedesco Felix Kubin. Nella cornice delle celebrazioni per il centenario della nascita di Fellini, Deflorian / Tagliarini presenteranno a Rimini un'anteprima del lavoro con il cineasta Jacopo Quadri; per i 30 anni di Mutonia, il collettivo belga GHOST preparerà un'azione site-specific in collaborazione con la Mutoid Waste Company. Completano questa programmazione ibrida i film-maker Zapruder, il gruppo Muta Imago e dalla Svizzera Simon Senn. Il cinema diventerà nomadico e performativo grazie alla collaborazione con Cinema du Desert, un camion dotato di un impianto fotovoltaico che inviterà a esplorare location inusuali e remote, a stretto contatto con la natura, tema che insieme alla sostenibilità sarà anche al centro della programmazione. 

Begin Anywhere. Lo sguardo del Festival si dirige sulle giovani generazioni come atto politico di supporto a quella sfera del comparto artistico fortemente colpita dagli effetti della pandemia. Una sezione speciale accoglie un nucleo di giovani artiste e artisti che avrebbero dovuto essere in scena a dicembre 2020 in occasione di Winter Is Coming, e che finalmente presenteranno dal vivo spettacoli e interventi site specific (molti dei quali ultimati durante le residenze a Santarcangelo): Emilia Verginelli, Anna Serlenga & Rabii Brahim / Corps Citoyen; Selamawit Biruk, Paola Stella Minni / Konstantinos Rizos, Gloria Dorliguzzo, Alexia Sarantopoulou con Ondina Quadri, Nova Melancholia, Madalena Reversa, ANKKH, Leonardo Schifino, Call Monica, Panakj Tiwari. A questi si aggiungono la performer Muna Mussie, in un lavoro condiviso con il giovane adolescente eritreo Filmon, e il progetto Incroci che coinvolge 50 ragazze e ragazzi migranti, rifugiati e richiedenti asilo, in prima nazionale in un percorso di rete tra Teatro Magro, Cooperativa Sociale di Mantova, l'Associazione Babel Crew di Palermo e l'Associazione Asinistas di Roma.

Nuove alleanze. Il Festival sfrangia i suoi confini attraverso un forte investimento su processi di partecipazione che coinvolgono cittadini e comunità. In questa traiettoria si muove il nuovo progetto site-specific di Bluemotion / Fanny & Alexander in collaborazione con Tempo Reale nell'ambito della rete di cooperazione Create to Connect → Create to Impact, e Mara Oscar Cassiani, con la tappa conclusiva di Be Water, My Friends, inserito nel progetto europeo BE PART di cui Santarcangelo dei Teatri è capofila.

Htbt How To Be Together è un progetto di formazione e ricerca (curato da Chiara Organtini) che comporterà la realizzazione di un villaggio temporaneo ecosostenibile, progettato da AMA | Matteo Ascani e realizzato grazie a maestranze e competenze locali. Nato in collaborazione con alcune tra le istituzioni europee più innovative nell'ambito della formazione (KASK & Conservatorium / School of Arts di Ghent, Das Theatre di Amsterdam, l'Haute École La Manufacture di Losanna, Prague Performing Arts Academy, Iuav - Teatro e Arti Performative di Venezia) ospiterà per la durata del Festival, un gruppo di circa 50 artiste e artisti da tutta Europa che parteciperanno a 5 laboratori curati da Jozef Wouters e Bart Van den Eynde, Lotte van den Berg/Building Conversation, Riccardo Benassi, Ingri Fiksdal e Valentina Pagliariani.

 H24 Accaventiquattro celebra i cinquant'anni di Santarcangelo Festival con un'inondazione di eventi performativi per favorire la massima partecipazione di tutte le fasce di pubblico e rispondere alla crisi pandemica con nuove pratiche di vicinanza in spazi pubblici, come il Parco Baden-Powell, trasformato in un teatro a cielo aperto con spettacoli inattesi a ogni ora del giorno e delle notte. H24 sarà inaugurato da un rituale, condiviso con Live Arts Week di Bologna, del musicista Enrico Malatesta e della coreografa Cristina Kristal Rizzo. Spazi di intersezione saranno dedicati anche alla sperimentazione musicale con un calendario di concerti curati da Christopher Angiolini, direttore artistico di Bronson Produzioni. Piazza Ganganelli ospiterà il programma speciale dedicato al Liscio, in omaggio alla recente scomparsa di Raoul Casadei. Sempre in piazza i laboratori condotti da Teatro Patalò, la non-scuola del Teatro delle Albe e il workshop per bambine e bambini sulla costruzioni di strumenti musicali a partire da materiali riciclati a cura di Rocco Papia. Presente anche Usmaradio / Roberto Paci Dalò con il progetto radiofonico KIN, mentre è ancora in definizione un esteso programma di incontri pubblici di approfondimento.

Cinqunatennale. Questa edizione si aprirà con una giornata speciale che finalmente ospiterà i risultati di due anni di lavoro e ricerche dedicate ai 50 anni di Santarcangelo Festival, che comprendono la presentazione del libro, curato da Roberta Ferraresi ed edito da Corraini Edizioni, e la proiezione e presentazione del documentario 50 Santarcangelo Festival, diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi per Mammut Film.

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