(Rimini) I risultati dell'indagine della Camera di commercio della Romagna sulla congiuntura manifatturiera nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini, al quarto trimestre del 2020, confermano, per entrambi i territori, una continuità della fase recessiva, sebbene si possa apprezzare un recupero marginale rispetto al trimestre precedente.
"Il 2020, come ben sappiamo, è stato un anno straordinariamente difficile e tutti i dati, a livello nazionale e territoriale, fanno registrare la peggiore caduta della produzione industriale, a far data dal 2009 – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Tale calo ha avuto ripercussioni negative sui comparti più importanti del PIL, export, investimenti e consumi. Anche se a soffrire di più è stato il settore dei servizi, in quanto più colpito dalle misure di contenimento della pandemia, tali misure hanno inciso negativamente anche sul manifatturiero, che è stato penalizzato dai forti cali della domanda estera ed interna. Va però ricordato che gli ultimi risultati dell'indagine congiunturale sulla "fiducia delle imprese" manifatturiere, realizzata dall'ISTAT e quelli dell'indagine sulle PMI manifatturiere, realizzata da IHS-Markit, rilevano una buona tenuta dell'industria ed anche un certo miglioramento delle aspettative degli imprenditori. Queste sono certamente buone notizie, alle quali si aggiunge il fatto che, ancora una volta, è emerso che il nostro settore industriale è dotato attività specializzate e anticicliche, il cui mix produttivo, aumenta di fatto la capacità di resilienza dei nostri sistemi imprenditoriali. Tutto ciò è assai positivo e vale per tutti i nostri territori di riferimento: Forlì, Cesena e Rimini".
Provincia di Rimini. In base ai risultati della rilevazione al quarto trimestre 2020, per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini, gli indicatori riportano una continuità della fase recessiva, sebbene si possa apprezzare un recupero marginale rispetto al terzo trimestre 2020. Il trend medio delle variabili congiunturali è in continuità con il rallentamento economico partito nell'ultimo quarto del 2019.
Nell'arco degli ultimi 12 mesi le performance produttive appaiono in fase recessiva, specialmente con riferimento ai comparti Abbigliamento e accessori e Legno e mobili, mentre la dinamica produttiva nei comparti Elettronica e Chimica e plastica, seppur negativa, risulta migliore della media provinciale.
Questi, in sintesi, i risultati della rilevazione svolta dalla Camera di commercio della Romagna, i cui rispondenti coprono mediamente circa il 12% degli addetti totali della popolazione di riferimento (imprese manifatturiere locali con dimensione da 10 addetti e oltre).
Rispetto al medesimo trimestre del 2019, il 51,6% dei rispondenti riporta una flessione della produzione, il cui calo è pari al 5,9% in termini tendenziali. Per il fatturato, il 54,8% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2019; la sua flessione è pari al 3,7%. Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano risultati positivi per gli ordini esteri (+19,1%) e interni (+15,6%); in flessione l'occupazione (-0,7%), nonostante il massivo utilizzo della Cassa Integrazione prevista per la crisi Covid-19.
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano una tendenza negativa delle attività manifatturiere locali, con un peggioramento rilevante avvenuto nel secondo trimestre 2020 a seguito delle misure di limitazione dell'attività economica dovute al Covid-19 (lockdown nel mese di aprile e in parte a maggio 2020).
L'indagine riporta una flessione media della produzione del 15,0%. Con riferimento ai principali comparti del manifatturiero riminese, si accentua la fase recessiva per Abbigliamento e accessori (-27,8%), Legno e mobili (-16,4%), Alimentare (-16,6%); la Meccanica rimane ancora in terreno negativo (-9,4%), così come i Prodotti in metallo (-15,3%); le flessioni nel comparto Chimica e plastica ed Elettronica risultano, invece, più contenute della media provinciale (rispettivamente: -0,9% e -4,3%).
Nel periodo in esame si è registrato una contestuale riduzione del fatturato a valori correnti (-12,3%) comune a tutti i comparti del manifatturiero provinciale, se si esclude la sostanziale stabilità rilevata per Elettronica (-0,8%) e la moderata crescita per la Chimica (+3,6%). La percentuale media dei ricavi generati all'estero (per esportazioni) si è attestata al 41,0% del fatturato complessivo. I comparti del manifatturiero riminese orientati maggiormente alle esportazioni si confermano quello della Meccanica (76,0%) e dell'Abbigliamento e accessori (45,2%). La domanda interna ha segnato un decremento del 7,3%, quella estera del 2,4%. I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono in flessione (-1,0%), nonostante gli interventi massivi di Cassa Integrazione.
I dati delle imprese manifatturiere. Al 31/12/2020, in provincia di Rimini, risultano attive 2.513 imprese manifatturiere, pari al 7,4% delle imprese attive totali (10,6% Emilia-Romagna e 9,2% Italia). Il settore registra una flessione dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2019, in linea con l'andamento regionale, -1,3%, e nazionale, -1,2%.
Il valore aggiunto prodotto dall'industria manifatturiera locale (1,5 miliardi di euro) costituisce il 16,0% del valore aggiunto totale del territorio. Gli addetti alle imprese attive del manifatturiero sono il 17,2% del totale provinciale.