(Rimini) Solo chi è passato attraverso la sensazione di non farcela a superare un momento di difficoltà sa quanto vale una parola di conforto e un gesto di solidarietà. Come Khaled, classe 73, che nel periodo del lockdown si è “arruolato” come aiuto cuoco alla mensa Caritas di Rimini per preparare i pasti del Giro Nonni, un servizio di assistenza a domicilio per gli anziani, raggiunti quotidianamente da oltre 20 giovani volontari per un pranzo caldo e qualche ora in compagnia.

Per Khaled, tunisino ma ormai cittadino italiano da 27 anni, fare il volontario ha un valore particolare perché, alcuni anni fa, in un momento buio della sua vita, alla Caritas ha trovato una mano tesa. La sua disponibilità totale è espressione di gratitudine e riconoscenza nei confronti di chi non si è tirato indietro ma, a suo tempo, l’ha sostenuto ed ha contribuito alla sua integrazione nel tessuto sociale cittadino.

Sono venuto dalla Tunisia quando avevo 19 anni – spiega Khaled – poi ho preso il visto e qui sono nati i miei gemelli, Omar e Miriam. Con la nascita dei bambini io e mia moglie ci siamo trovati in difficoltà, avevamo bisogno di tutto e non sapevamo come andare avanti. Allora sono andato a bussare alla porta della Caritas che mi ha aiutato tanto. Con quel sostegno sono riuscito a ripartire ed oggi i miei figli, che hanno sei anni, vanno a scuola, in prima elementare. Quando è scoppiato il Covid ho sentito l’appello della Caritas che aveva bisogno di volontari e mi sono messo subito a disposizione; era venuto il momento di restituire alla comunità riminese una parte di ciò che mi aveva dato.”

L’esperienza di Khaled è al centro di un video del nuovo progetto Pillole di cronaca”, un’iniziativa del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica realizzata in collaborazione con TV2000, che illustra, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille. Brevi filmati che, in soli 45 secondi, raccontano storie di coraggio e di 

speranza, mettendo in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando opportunità concrete, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con positività nel presente dell’Italia che arranca.

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19, a Rimini, si è trasformata velocemente in emergenza economica e sociale. Per rispondere alle esigenze dei più bisognosi la Caritas diocesana ha dovuto rimodulare i propri servizi assicurando, anche durante il periodo del lockdown, aiuto e assistenza per i senzatetto, gli anziani soli o chi si è trovato senza lavoro. 

Persone che mai avrebbero pensato di rivolgersi alla Caritas hanno trovato accoglienza e uno sguardo di speranza dietro le mascherine. 

“Le richieste si sono moltiplicate - spiega Mario Galasso, direttore della Caritas di Rimini -, abbiamo preparato tantissimi pasti per l’asporto per le persone sole a casa e l’abbiamo fatto anche grazie all’aiuto dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Non ci siamo fermati e mai ci fermeremo perché sono troppe le persone che si rivolgono a noi. Da gennaio ad agosto la Caritas diocesana ha incontrato 1.170 persone; di queste 1.048 si sono rivolte alla mensa mentre 122 hanno ricevuto un pasto caldo a domicilio. Un aumento importante se si pensa che prima della pandemia i numeri erano calati al punto che si pensava che finalmente stessimo uscendo dalla crisi.”

La fotografia scattata dal rapporto sulla povertà della Caritas di Rimini, dello scorso novembre, mostra una società fragile che, nonostante gli sforzi fatti per ridurre la povertà, con l’improvviso scoppio della pandemia ed il successivo lockdown, è ripiombata in una situazione di grave disagio.

“Purtroppo il coronavirus ha messo in evidenzaprosegue il direttore Galasso – quanto siano fragili molte vite. Sin dai primi giorni sono aumentate le richieste. Si sono presentate persone che non vedevamo da molto tempo con un incremento sensibile degli italiani. Questa situazione inizialmente ci ha creato difficoltà perché mancavano le mascherine, i gel, non sapevamo come lavorare in sicurezza. Adesso, alla luce dei mesi trascorsi, mi sento di poter portare un messaggio di ottimismo perché abbiamo visto come l’incremento di persone che hanno bisogno ha corrisposto a tante persone che si sono prodigate per aiutare. Sono oltre 500 le associazioni e gli enti che ci hanno sostenuto in questo difficile periodo”.

Se a gennaio la mensa Caritas serviva in media 90 pasti al giorno, a novembre è salita a 130.  A inizio 2020 i pasti a domicilio erano circa 43 mentre a maggio hanno raggiunto un picco di 105 giungendo, ad agosto addirittura a 140. Il “Giro nonni” infatti, durante il lockdown, ha servito non solo gli anziani soli, ma anche persone positive al Covid che non avevano parenti che potessero aiutarle per la preparazione quotidiana dei pasti. 

Con un occhio vigile sulle esigenze del territorio la Caritas, a fine 2020, ha inaugurato la “Locanda 3 Angeli”, un albergo che ospita i senza fissa dimora per proteggerli dalla pandemia Non più dormitori ma camere singole con bagno che accolgono in sicurezza 30 persone più gli operatori.

Una realtà resa possibile grazie alla firma di un contratto d’affitto per tre anni con la famiglia Angeli, di Torre Pedrera, alle porte di Rimini, ed al contributo di circa 55mila euro messo a disposizione dall’Amministrazione comunale fino al 30 giugno 2021. 

“L’esperienza di accoglienza che stiamo sperimentando– conclude il direttore Galasso- non è quella “dell’albergo della Caritas” ma la “locanda della comunità”, la locanda del Buon Samaritano, per dare corpo al “tutt’accogli” che ci racconta il Vangelo. Il coronavirus ha reso ancora più difficile la vita di coloro che hanno la strada come rifugio e la nostra iniziativa vuole offrire una risposta concreta per le necessità dei più deboli”.

Non una struttura provvisoria o esclusivamente emergenziale: terminato il periodo invernale, si progetta già un successivo utilizzo per l’accoglienza di persone sfrattate in cerca di alloggio e come albergo sociale per le vacanze estive.

Crocevia di iniziative solidali la Caritas di Rimini può svolgere la sua articolata serie di attività grazie ad uno sforzo organizzativo enorme, reso possibile dal crescente numero di volontari che ogni giorno si impegnano al servizio del prossimo. Un mare di solidarietà nel cuore di Rimini.

Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, oltre 8.000 progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie. Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica, ogni anno, si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione. 

Sono tanti i progetti documentati nel sito 8xmille.it e disponibili online sul canale YouTube 8xmille.

(Rimini) Due novità nel segno del regista e sceneggiatore riminese Andrea Magnani si aggiungono al già ricco catalogo della sala virtuale del Cinema Tiberio #Iorestoinsala, il circuito di cinema di qualità creato da oltre 40 cinema indipendenti italiani. Il Cinema Tiberio non si ferma e continua a proporre titoli d'interesse, per un progetto volto a sostenere – legalmente e con il massimo della sicurezza – l'opera d'arte e la filiera cinematografica, dall'autore, alla distribuzione sino al piccolo cinema di quartiere (come il Cinema Tiberio), riconoscendo in quest'ultimo l'autonomia della programmazione nonché parte dell'incasso.

Scritta da Andrea Magnani e diretta da Davide del Degan Paradise – una nuova vita è una commedia interpretata da Vincenzo Nemolato, Giovanni Calcagno e Branko Zavrsan: Calogero, venditore di granite siciliano, testimone di un omicidio mafioso viene mandato in Friuli per il programma protezione testimoni. Lontano da tutti, sperduto tra la neve, costretto a vivere tra gente ospitale ma così diversa da lui, con granite che nessuno vuole comprare, separato dalla sua famiglia che non lo ho voluto seguire, Calogero si trova spaesato e ben presto si troverà a risolvere un nuovo problema per un inghippo burocratico tipicamente italiano...
Easy – un viaggio facile facile è invece l'esordio dietro alla macchina da presa di Magnani che ha scritto e diretto questo simpatico "road-movie" con al centro lo spaesato Isidoro, afflitto dalla depressione e dai chili di troppo, convinto dal fratello a mettersi in viaggio verso l'Ucraina per portare la bara con un operaio morto sul lavoro alla sua famiglia. Un viaggio apparentemente semplice che si trasformerà in una buffa odissea... Il film è interpretato da Nicola Nocella, Libero De Rienzo e Barbara Bouchet.
Giovedì, 08 Aprile 2021 10:19

8 aprile

Contagi e ricoveri calano | Aeroporto: Confindustria Romagna vuole Rimini e Forlì | Caos concessioni

(Rimini) Sono 15 i nuovi casi di positività al coronavirus rilevati nella provincia di Rimini, si tratta di 6 pazienti di sesso maschile e 9 pazienti di sesso femminile; 2 asintomatici e 13 sintomatici. Sono stati tracciati: 4 per sintomi; 11 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi. Si possono stimare in circa 322 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 8 decessi: quattro pazienti di sesso maschile (di Riccione di 71 anni, due di Rimini di 91 e 93 anni, di Misano Adriatico di 81 anni) e quattro pazienti di sesso femminile (due di Rimini di 88 e 91 anni, di Morciano di Romagna di 81 anni, di Bellaria-Igea Marina di 80 anni).

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 345.753casi di positività, 576 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.860 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,8%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; proseguono le vaccinazioni anche per il personale scolastico e le forze dell’ordine.Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 1.003.754 dosi; sul totale, 320.363 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 297 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 207 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 277 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,5 anni. Sui 297 asintomatici173 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing21 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 11 con gli screening sierologici,11 tramite i test pre-ricovero. Per 81 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 120nuovi casi e Modena e Parma con 60; poi Piacenza (59), Cesena (58) e Reggio Emilia (57), quindi Forlì (50) e Ferrara (38); seguono Ravenna (34), il Circondario imolese (25) e, infine, Rimini (15). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.700 tamponi molecolari, per un totale di 4.084.264. A questi si aggiungono anche 2.368 test sierologici e 14.160 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 2.415 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 264.532. I casi attivi in Regione, cioè i malati effettivi, a oggi sono 68.975 (-1.896 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 65.459 (-1.841), il 94,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 57 nuovi decessi: 3 nella provincia di Piacenza (tutti uomini, di 35, 82 e 88 anni); 9 in provincia di Parma (sei donne di 77, 79, 81, 83, 86 e 89 anni, e tre uomini di 67, 90 e 92 anni); 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 91 anni); 10 in provincia di Modena (cinque donne di 77, 82, 89, 91 e 93 anni e cinque uomini di 70, 74, 86, 89 e 91 anni); 13 nella provincia di Bologna (cinque donne di 69, 71, 74, 87 e 94 anni e otto uomini di 44, 66, 76, due di 81 - di cui uno deceduto a Imola e residente a Castel del Rio - poi 84, due di 86, uno dei quali deceduto a Imola ma residente a Medicina); 5 nella provincia di Ferrara (una donna di 89 anni e quattro uomini, rispettivamente di 86, 89, 90 e 98 anni); 4 nella provincia di Ravenna (una donna di 90 anni e tre uomini, di 71, 84 e 85 anni), 4 in quella di Forlì-Cesena (una donna di 83 e tre uomini di 62, 82 e 83 anni) e 8 nel riminese (quattro donne di 80, 81, 88 e 91 anni; quattro uomini di 71, 81, 91 e 93 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.246.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 356 (-11 rispetto a ieri), 3.160 quelli negli altri reparti Covid (-44). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 31 a Parma (-1), 33 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 66 a Modena (+1), 90 a Bologna (-11), 19 a Imola (-1), 41 a Ferrara (invariato), 19 a Ravenna (+1), 13 a Forlì (+1), 5 a Cesena (-1) e 29 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.057 a Piacenza (+59 rispetto a ieri, di cui 30 sintomatici), 24.073 a Parma (+60, di cui 33 sintomatici), 41.537 a Reggio Emilia (+57, di cui 38 sintomatici), 59.128 a Modena (+60, di cui 27 sintomatici), 74.557 a Bologna (+120, di cui 31 sintomatici), 11.803 casi a Imola (+25, di cui 10 sintomatici), 21.065 a Ferrara (+38, di cui 17 sintomatici), 27.111 a Ravenna (+34, di cui 11 sintomatici), 14.370 a Forlì (+50, di cui 34 sintomatici), 17.267 a Cesena (+58, di cui 35 sintomatici) e 32.785 a Rimini (+15, di cui 13 sintomatici).

(Rimini) L'attuale momento "difficile" e "senza precedenti" non può diventare "un alibi che frena la programmazione indirizzata al rilancio". Lo scrive Confindustria Romagna in una nota inviata alla stampa. "Nonostante ci siano ancora settori in difficoltà, come ad esempio fashion, turismo e commercio, che hanno bisogno di interventi diretti e di azioni concrete nell'immediato, il tessuto imprenditoriale del manifatturiero continua ad essere attivo e dinamico. Abbiamo comparti, dalla meccanica alla chimica, dall'ICT all'industria del legno e all'agroalimentare per citarne alcuni, che in questi primi mesi dell'anno stanno registrando performance positive. Un segnale che se unito all'auspicabile rimbalzo in avanti della campagna di vaccinazione, ci fa sperare di avere per l'estate percentuali di crescita decisive per la ripartenza".  

Ecco perché "in un momento come questo, occorre valutare attentamente tutte le opportunità di sviluppo e di crescita economica ed imprenditoriale per il nostro territorio ed agire in spirito di gruppo.  In questo senso parlare di derby fra gli aeroporti di Rimini e Forlì non serve a nessuno, anzi rappresenta solo un grande rischio di indebolimento per tutta la Romagna e per la regione. I due scali giocano un ruolo fondamentale nel movimento di merci e di persone, sia in ambito vacanze sia nei viaggi per affari. Sono gestiti da due gruppi imprenditoriali seri che hanno deciso di investire per la crescita ed il bene dell'economia del nostro territorio. Quindi non dobbiamo perderci in inutili particolarismi e sprecare tempo prezioso in polemiche. Un ragionamento che auspichiamo venga applicato non solo agli scali aeroportuali, ma a tutto ciò che serve alla Romagna per essere un'area strategica sotto tanti punti di vista affinché nella ripresa della post pandemia possiamo diventare sempre più attrattivi e competitivi".  

(Rimini) Si è tenuto ieri sera (martedì 6/04) in videoconferenza il primo Consiglio Direttivo della Asd Polisportiva Comunale Riccione dopo l’Assemblea dei Soci che, oltre ad approvare il bilancio, aveva nominato sei nuovi consiglieri e l’organo di controllo nella figura della Revisore dei Conti.Tutti presenti all’appuntamento i 16 attuali consiglieri della Polisportiva Riccione, con all’ordine del giorno la presentazione dei nuovi entrati, l’analisi della situazione finanziaria e il conferimento delle deleghe. Confermato Giuseppe Solfrini nel ruolo di presidente, non mancano comunque le novità, a cominciare da una carica che, pur esistendo inserita nello Statuto, non era mai stata ricoperta prima, ovvero quella di presidente onorario, per la quale è stato proposto e votato all’unanimità Giorgio Gori, in Polisportiva Comunale Riccione dal 1982 e per lunghi anni consigliere e vicepresidente.

Novità anche per quanto riguarda il ruolo di vicepresidente, che vede per la prima volta nella storia sessantennale della Polisportiva Riccione la nomina di una donna ovvero Afra Magnanini, storica figura dell’associazione sportiva. È donna anche il segretario: Tatiana Feletti, mentre Stefano Barosi è stato confermato nel ruolo di tesoriere. Nominato anche il Comitato di Presidenza, formato dal presidente Solfrini, dalla vicepresidentessa Magnanini e dal tesoriere Barosi. Per quanto riguarda le deleghe, confermati Karl Friedrich Pandolfini nel ruolo di consigliere con delega all’area giuridica e Giuseppe Uguccioni come consigliere con delega ai rapporti con i dipendenti. La delega ai rapporti con i mezzi di informazione a Giorgia Bertozzi e a Luca Cevoli quella per i rapporti con gli enti commerciali pubblici e privati.

“Per rispetto di un Consiglio profondamente rinnovato, abbiamo deciso di rimettere tutti i ruoli e le deleghe in essere e di mettere ai voti le nuove nomine, a cominciare dalla mia – spiega il presidente Giuseppe Solfrini -. Ringrazio dunque l’attuale Direttivo per la fiducia che mi è stata accordata con la conferma nel ruolo di presidente. Nonostante il grave momento di difficoltà per tutto il Paese, per lo sport in generale e per la nostra Asd in particolare, sono lieto di avere trovato in questo gruppo dirigente, già in questa prima occasione di incontro e confronto, una notevole coesione di intenti e un concreto entusiasmo per il lavoro che ci attende. Sarà un compito difficile traghettare la Polisportiva Riccione fuori dalle secche del periodo di pandemia, a maggior ragione senza l’aiuto dell’amministrazione comunale. Ma le prime idee messe sul tavolo e dall’unanimità con cui il Consiglio ha conferito ruoli e deleghe mi fanno essere fiducioso se non nel risultato finale, di certo nel massimo impegno che tutti noi metteremo in questa impresa. Siamo convinti delle ragioni della Polisportiva e continueremo a sostenerle con tutte le nostre forze con l’unico obiettivo di rendere lo sport e il benessere che ne deriva fruibile a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. Vorrei infine salutare la nomina della prima vicepresidentessa della storia della Polisportiva Riccione: Afra Magnanini è in Polisportiva da 40 anni e per questa associazione è un faro e il suo amore per tutti gli sport si manifesta ogni giorno”.

(Rimini) Questa mattina la Giunta comunale di Riccione ha approvato duedelibere di sostegno economico per disoccupati e aziende "che hanno subito un duro contraccolpo economico durante la pandemia Covid". Il primo provvedimento "nasce su impulso dell'assessorato ai Servizi alla Persona e alla Famiglia e prevede l'assegnazione di contributi economici in favore di persone disoccupate che hanno perso o che non sono riuscite a trovare un lavoro a causa dell'emergenza sanitaria. Il secondo provvedimento di Giunta nasce su impulso dell'assessorato alle Attività Economiche e prevede la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno delle attività economiche e professionali maggiormente colpite dallo stato di emergenza sanitaria. Per entrambi i provvedimenti verrà emanato il bando di attuazione in cui verranno elencati i requisiti per presentare domanda".  

Ai contributi economici in favore di persone disoccupate, potranno accedere i residenti nel Comune di Riccione che si trovano in condizione di disoccupazione derivante da cessazione rapporto di lavoro subordinato o atipico cessato negli ultimi 12 mesi dalla data di pubblicazione dell'avviso, con un ISEE familiare, quindi di tutto il nucleo familiare, fino a 35.000, un patrimonio mobiliare inferiore ai 10 mila euro per i single che viene aumentato di 5 mila euro per ogni componente familiare fino ad un massimo di 20 mila. Bisogna non essere beneficiari di ulteriori sussidi connessi allo stato di disoccupazione (NASpI, DIS-COLL) o del Reddito di Cittadinanza. Si potrà fare domanda solo per un bando scegliendo tra quello sulla disoccupazione e quello per le imprese, non per entrambi. 

Concessione di contributi a fondo perduto a sostegno delle attività economiche e professionali. I soggetti beneficiari sono imprese e professionisti, sotto qualsiasi forma d'impresa o professione con sede operativa o sede legale per le attività di commercio su area pubblica nel territorio di Riccione, risultanti: "attive" presso la CCIAA alla data di richiesta del contributo; avere un volume d'affari fini IVA per l'anno 2019 inferiore a 200.000 euro e registranti una riduzione del fatturato alla data del 31 dicembre 2020  almeno del 30% rispetto allo stesso dato di periodo riferito all'esercizio precedente; è ammessa una sola domanda anche nel caso in cui si abbia più sedi operative nel Comune di Riccione; essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa (DURC); sono  esclusi dal bando le attività e le professioni che non sono mai state sospese. Per entrambe le categorie, disoccupati, imprese e professionisti, il contributo è di mille euro una tantum. 

 "Dopo il bando dei buoni spesa, abbiamo impegnato le ulteriori somme della zona rossa per il mondo del lavoro - ha detto l'assessore alle Attività economiche, l'onorevole Elena Raffaelli -. Vi sono stati dei settori molto colpiti dal lockdown, molti lavoratori sono rimasti fermi e molte le attività che continuano a soffrire. I provvedimenti sono le due facce della stessa medaglia, se non aiutiamo le imprese non stimoliamo l'occupazione. Allo stesso tempo vanno date risorse e tempo ai lavoratori per ricollocarsi, ecco perché abbiamo proceduto parallelamente". 

"Credo non sia solo una questione di quanti soldi metti sul tavolo, ma anche quante famiglie e quante persone con quei soldi riesci ad aiutare - ha detto l'assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, il vice sindaco, Laura Galli -. L'obiettivo per noi è stato quello di raggiungere il più alto numero possibile di persone con le risorse che hanno messo a disposizione a livello statale. Un'altra riflessione va fatta sui tempi: nel primo anno della pandemia, quando si pensava che in qualche mese il Covid finisse, gli aiuti arrivati sono stati distribuiti in tante realtà molto in fretta. A mio parere troppo in fretta, perché è oggi che gli effetti si fanno sentire. E' oggi che l'onda lunga del Covid scoraggia tante persone e lavoratori e fortunatamente, ma anche sapientemente il Comune di Riccione ha ancora fondi per intervenire. Dove questi non ci sono più o sono residuali da non poter dare neanche un briciolo di speranza di pagare qualche conto, viene lasciata la sola via della piazza e della protesta sembra l'unica come visto ieri a Roma".

 

(Rimini) Nella settimana dal 29 marzo al 4 aprile sul territorio romagnolo si sono verificate 3.450 positività su un totale di 34.287 tamponi eseguiti. Il tasso di positività è quindi del 10,1 per cento, dato che fa evidenziare alla Asl "una diminuzione del trend dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo".Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 5 aprile, si registra la quota di 644 ricoveri, con una diminuzione di 103 ricoverati rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.

Nel riminese, si sono verificati 1.066 casi totali nel corso della scorsa settimana, con un apercentuale di positività pari al 12 per cento dei tamponi effettuati (9.080). Il numero dei positivi attuali è pari a 2.980, due i focolai attivi noti al 5 aprile nelle scuole e altrettanti nelle residenze protette. L'incidenza dei casi sia nel distretto di Rimini, sia in quello di Riccione resta sopra i 500 ogni 100mila abitanti. Il tasso di ospedalizzazione è stato pari al 64 dei casi attivi, pari allo 0,83 il tasso dei ricoveri in terapia intensiva, il 12,9 per cento sul totale dei ricoveri.Sono stati 34 i decessi per covid registrati la scorsa settimana, con il totale che sale a 998, pari a 3,1 per cento il tasso di letalità sul numero dei residenti.

"Anche questa settimana , commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna, la circolazione del virus si conferma in calo. Un dato che si riverbera, anche se in maniera comprensibilmente più lenta sull'occupazione dei posti letto anche nelle terapie intensive.  Siamo quindi in una situazione complessiva relativamente più  "tranquilla", anche se in un quadro in cui non si deve mai abbassare la guardia. Prosegue nel contempo la campagna vaccinale e l'accordo siglato in queste ore con i medici di medicina generale,  ci consentirà di accelerare con le somministrazioni dei pazienti al domicilio  e con i loro cargive e conviventi. Si spera che nelle prossime settimane l'approvvigionamento dei vaccini possa ulteriormente incrementare per permetterci di proseguire celermente anche con la fascia di popolazione dai 70 ai 74 anni di età che a partire dal 12 aprile comincerà a prenotarsi"

(Rimini) "Negli ultimi mesi, nelle ultime settimane, la situazione intorno al tema delle concessioni balneari si sta facendo ancora più aggrovigliata e confusa di quanto già lo era in precedenza". Lo sostiene l'assessore al demanio del comune di Rimini, Roberta Frisoni. "La proroga al 31 dicembre 2033, disposta, si badi bene, con una Legge nazionale (la 145/2018), da una parte viene consolidata da alcuni Tar (quello di Lecce, a fine 2020, aveva stabilito che le singole amministrazioni non hanno il potere di disapplicare la 145/2018), dall'altra picconata dalle diffide dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato che sta producendo diffide in serie nei confronti dei Comuni (tutti) che, applicando la legge dello Stato, hanno provveduto ad atti ricognitori di proroga. Lo Stato fa una legge che, se i Comuni non applicano, finisce per produrre omissione d'atti d'ufficio; nello stesso tempo altri organi a macchia di leopardo diffidano gli stessi Comuni ad applicare quella legge perché in violazione delle norme di concorrenza europea e dunque si produce un abuso d'ufficio. Allo stato attuale, in tale caos, è che sindaci e dirigenti comunali possono solo scegliere da chi farsi denunciare: dal concessionario, se disapplicano, o dagli aspiranti tali, se applicano".  

Si tratta "di una situazione scandalosa, questo è bene dirlo. Un pasticcio, un corto circuito inaccettabile tra poteri e organi dello Stato, che lascia senza difese enti locali, imprese, territori interi. A peggiorare un quadro già pessimo, quasi la sensazione che anche in questo caso una vicenda così delicata la si voglia far decidere a colpi infiniti di tribunali, ricorsi, contro ricorsi, quello che vale qui non vale per il vicino, nessun orientamento comune. A rimetterci, oltre alla credibilità di uno Stato oggettivamente sfrangiato, l'economia stessa che fa leva sul settore turistico. È chiaro che questa paralisi produce esclusivamente immobilismo per qualsiasi investimento sulle spiagge, impedendo la rigenerazione e la modernizzazione di un comparto strategico per il Paese".  

"Non è piacevole, nei momenti della pandemia, chiedere al Governo di considerare ogni cosa 'priorità'. Ma questa lo è. Per questo Anci ha chiesto pochi giorni fa al Ministro Garavaglia di prendere in mano questa vergognosa situazione di confusione e stallo. Per questo torniamo a chiederlo con forza anche noi: così non si va avanti, i Comuni non possono essere lasciati in balia di tutto e il contrario di tutto, gettando esclusivamente su di loro ogni tipo di responsabilità amministrativa e penale. Perché l'Autorità della Concorrenza invece di richiamare i comuni, che si trovano incastrati in un contesto normativo kafkiano, non si fa promotrice verso governo e parlamento di legiferare una volta per tutte in materia? Qui quello che urge è prendere in mano e risolvere la situazione, non alimentare ulteriormente contenziosi, ricorsi e contro-ricorsi". 

"È chiaro che all'Italia prima di tutto occorra un Piano nazionale della costa, visto che l'Italia ne conta 8mila chilometri, ed è altrettanto chiaro che il problema delle concessioni dovrebbe essere inserito in una strategia più ampia, articolata e con road map certe e precise sul breve, medio e lungo periodo. Ma in attesa di questo, se mai arriverà, è necessario oggi togliere dall'imbarazzo centinaia di Comuni, migliaia di imprese, il Paese intero che, in questo momento, su questa vicenda sta perdendo qualsiasi credibilità". 
Mercoledì, 07 Aprile 2021 15:26

Riccione, rientro a scuola per 3mila ragazzini

(Rimini) Sono stati circa 3000 i bambini e i ragazzi delle scuole di Riccione che ritornano a seguire le lezioni in presenza da questa mattina, compreso i più piccoli dei servizi per la prima infanzia (asili nido, 0-3 anni). Un ritorno trai banchi e alla socialità tra i bimbi regolare e nella norma. Secondo gli uffici scolastici del Comune di Riccione pochissime le assenze. Inoltre l'ufficio scolastico del settore pubblica istruzione del Comune ha avviato in questi giorni una raccolta dati sulla percentuale di vaccinazioni effettuate sul personale docente e ausiliario. Secondo una prima stima sarebbero state vaccinate circa 50% degli addetti alle istituzioni scolastiche, percentuale che aumenta la sicurezza in classe anche se si tiene conto di coloro i quali hanno già superato il Covid e che avrebbero quindi un'immunità naturale. Inoltre è ora possibile, per il personale scolastico, non residente in Regione effettuare la vaccinazione anche in Romagna nel caso in cui non la si fosse effettuata nel Comune di residenza. Prosegue anche il servizio tamponi che il Comune ha predisposto, con la collaborazione dell'Ausl Romagna, per tutte le maestre, tutte le educatrici e in generale tutto il personale ausiliario delle scuole Comunali di Riccione a cominciare dall'11 gennaio scorso.  

"Il ritorno a scuola dei nostri bambini e ragazzi segna un inizio di normalità per tutti - ha detto l'assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra -. La scuola ha dimostrato di essere un luogo sicuro per i nostri figli perché l'impegno al rispetto delle regole è stato massimo da parte di tutti, dirigenti, docenti e educatrici e personale ausiliario. I nostri uffici poi sono stati davvero molto solerti e preparati nell'affiancare tutto il comparto scolastico e nel prevenire le varie esigenze. Una macchina quella della scuola comunale che ha dato dimostrazione di saper adattarsi e andare incontro alle esigenze delle famiglie e dei bambini"

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