(Rimini) Questa mattina la Giunta comunale di Riccione ha approvato duedelibere di sostegno economico per disoccupati e aziende "che hanno subito un duro contraccolpo economico durante la pandemia Covid". Il primo provvedimento "nasce su impulso dell'assessorato ai Servizi alla Persona e alla Famiglia e prevede l'assegnazione di contributi economici in favore di persone disoccupate che hanno perso o che non sono riuscite a trovare un lavoro a causa dell'emergenza sanitaria. Il secondo provvedimento di Giunta nasce su impulso dell'assessorato alle Attività Economiche e prevede la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno delle attività economiche e professionali maggiormente colpite dallo stato di emergenza sanitaria. Per entrambi i provvedimenti verrà emanato il bando di attuazione in cui verranno elencati i requisiti per presentare domanda".
Ai contributi economici in favore di persone disoccupate, potranno accedere i residenti nel Comune di Riccione che si trovano in condizione di disoccupazione derivante da cessazione rapporto di lavoro subordinato o atipico cessato negli ultimi 12 mesi dalla data di pubblicazione dell'avviso, con un ISEE familiare, quindi di tutto il nucleo familiare, fino a 35.000, un patrimonio mobiliare inferiore ai 10 mila euro per i single che viene aumentato di 5 mila euro per ogni componente familiare fino ad un massimo di 20 mila. Bisogna non essere beneficiari di ulteriori sussidi connessi allo stato di disoccupazione (NASpI, DIS-COLL) o del Reddito di Cittadinanza. Si potrà fare domanda solo per un bando scegliendo tra quello sulla disoccupazione e quello per le imprese, non per entrambi.
Concessione di contributi a fondo perduto a sostegno delle attività economiche e professionali. I soggetti beneficiari sono imprese e professionisti, sotto qualsiasi forma d'impresa o professione con sede operativa o sede legale per le attività di commercio su area pubblica nel territorio di Riccione, risultanti: "attive" presso la CCIAA alla data di richiesta del contributo; avere un volume d'affari fini IVA per l'anno 2019 inferiore a 200.000 euro e registranti una riduzione del fatturato alla data del 31 dicembre 2020 almeno del 30% rispetto allo stesso dato di periodo riferito all'esercizio precedente; è ammessa una sola domanda anche nel caso in cui si abbia più sedi operative nel Comune di Riccione; essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa (DURC); sono esclusi dal bando le attività e le professioni che non sono mai state sospese. Per entrambe le categorie, disoccupati, imprese e professionisti, il contributo è di mille euro una tantum.
"Dopo il bando dei buoni spesa, abbiamo impegnato le ulteriori somme della zona rossa per il mondo del lavoro - ha detto l'assessore alle Attività economiche, l'onorevole Elena Raffaelli -. Vi sono stati dei settori molto colpiti dal lockdown, molti lavoratori sono rimasti fermi e molte le attività che continuano a soffrire. I provvedimenti sono le due facce della stessa medaglia, se non aiutiamo le imprese non stimoliamo l'occupazione. Allo stesso tempo vanno date risorse e tempo ai lavoratori per ricollocarsi, ecco perché abbiamo proceduto parallelamente".
"Credo non sia solo una questione di quanti soldi metti sul tavolo, ma anche quante famiglie e quante persone con quei soldi riesci ad aiutare - ha detto l'assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, il vice sindaco, Laura Galli -. L'obiettivo per noi è stato quello di raggiungere il più alto numero possibile di persone con le risorse che hanno messo a disposizione a livello statale. Un'altra riflessione va fatta sui tempi: nel primo anno della pandemia, quando si pensava che in qualche mese il Covid finisse, gli aiuti arrivati sono stati distribuiti in tante realtà molto in fretta. A mio parere troppo in fretta, perché è oggi che gli effetti si fanno sentire. E' oggi che l'onda lunga del Covid scoraggia tante persone e lavoratori e fortunatamente, ma anche sapientemente il Comune di Riccione ha ancora fondi per intervenire. Dove questi non ci sono più o sono residuali da non poter dare neanche un briciolo di speranza di pagare qualche conto, viene lasciata la sola via della piazza e della protesta sembra l'unica come visto ieri a Roma".