Mercoledì, 31 Marzo 2021 15:41

Riduzione Tari, dal 12 aprile le domande

(Rimini) Si aprirà il 12 aprile il periodo di raccolta domande per il riconoscimento delle riduzioni Tari per le categorie più deboli. Un'azione di supporto alle famiglie messa in campo dall'Amministrazione comunale, che consente di accedere ad una riduzione pari al 90% sull'importo a debito TARI per l'anno 2021, scontato direttamente in bolletta. Si tratta di un intervento già attivo da anni, ma rafforzato alla luce delle conseguenze economiche della pandemia e che si traduce in un investimento di 245mila euro, già incrementato di 60mila euro rispetto al bando di due anni fa e che sarà potenziato con ulteriori 33mila euro attraverso la prossima variazione di bilancio. Uno stanziamento che consentirà di garantire una copertura totale della domanda.  

Con il precedente bando infatti sono state 1.338 le richieste arrivate agli uffici del Comune, 159 in più rispetto allo scorso anno, inevitabile e tangibile risvolto dell'emergenza sanitaria. Grazie alle maggiori risorse messe a disposizione è stato possibile accogliere 1.198 domande, 213 in più dell'anno precedente, coprendo oltre il 94% delle richieste presentate (per il 2020 la percentuale era del 90%). Per le riduzioni Tari 2022, grazie ai fondi aggiuntivi che saranno stanziati nella prossima variazione di bilancio, si prevede di soddisfare il 100% delle domande. Nell'ultima seduta, la Giunta comunale ha approvato i criteri per la definizione dei beneficiari delle riduzioni, oggetto di una concertazione con i sindacati di categoria.  

I criteri e le condizioni del bando, approvate ieri dalla Giunta Comunale, sono stati condivisi con i sindacati di categoria e riguardano: pensionati ultrasessantenni oppure invalidi dal 74% in su (senza limite di età) con un valore ISEE fino ad euro 13.000 e che presentino almeno una delle seguenti situazioni famigliari: a) essere soli; b) con coniuge pensionato; c) con a carico minori di età inferiore a 16 anni; nuclei famigliari con un valore ISEE fino a euro 9.000, i cui redditi da lavoro derivino da esclusivo lavoro dipendente o i cui componenti siano nella condizione di disoccupazione; nuclei famigliari in cui è presente una delle seguenti categorie di lavoratori con valore Isee fino a 25.000 euro: a) lavoratori disoccupati a causa di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, e/o titolari di co.co.co non rinnovate; b) lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni o sospesi e/o interessati da una riduzione dell'orario, pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale. 

Per agevolare le procedure del bando anche alla luce delle restrizioni legate all'emergenza sanitaria, gli utenti idonei nella graduatoria dei rimborsi Tari per l'anno 2020 saranno ammessi di diritto alla selezione del bando 2020, senza necessità di presentare nuova domanda, ma con obbligo di aggiornare il proprio valore Isee alla annualità in corso. Rimane ferma la possibilità per i nuovi utenti di presentare domanda nei modi che saranno indicati a bando. "Si tratta di uno sforzo importante – commenta il vicesindaco Gloria Lisi – ma necessario a fronte del perdurare di una pandemia che ha conseguenze importanti sui bilanci delle famiglie maggiormente in difficoltà e più esposte. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante aumentare la dotazione del fondo, dando un aiuto concreto ad oltre 1.300 famiglie della nostra città". 

(Rimini) Sono 105 in tutto i personal Computer desktop rigenerati, completi di schermo, tastiere e mouse che, lunedì scorso, sono stati consegnati gratuitamente in via Ducale, direttamente al settore Scuola e politiche educative. Un prezioso dono che si aggiunge ai 1200 pezzi di attrezzature informatica (pc, notebook e strumenti per la connessione internet) già distribuite a scuole e famiglie in meno di un anno. Si tratta di 80 computer donati dalla Regione Emilia-Romagna a cui se ne aggiungono altri 25 donati dalla realtà "Trashware Cesena", che si occupa di rigenerazioni di macchine informatiche. Un'operazione importante che si è conclusa grazie al contatto con la consigliera regionale Nadia Rossi e grazie all'Ass.re regionale alla scuola Paola Salomoni, che ha fornito il contatto con la realtà cesenate.

Personal computer che adesso verranno messi a disposizione delle scuole e degli studenti che ne faranno richiesta e che potranno essere utilizzati non solo per la DAD ma anche per sopperire alle diverse difficoltà economiche, accentuate da questa emergenza sanitaria, di nuclei familiari numerosi o che si trovano in difficoltà economica e non hanno risorse per acquistare le attrezzature informatiche necessarie a consentire ai propri figli di studiare. La distribuzione verrà fatta nelle prossime settimane con un avviso agli istituti comprensivi e alle scuole superiori e saranno distribuiti a seconda dello stato di necessità dei richiedenti. Una parte di questi pc (circa 30) sono già stati consegnati alla scuola Borgese, per il recente furto di computer subito alla fine del 2020. Nella scuola infatti adesso è stato installato anche un sistema di antifurto.

"Il rapporto con dirigenti, insegnanti e famiglie è quotidiano – spiega l'assessore Morolli – conosciamo le esigenze degli strumenti di cui c'è bisogno per i progetti e le attività didattiche, per questo stiamo cercando di permettere a tutti, a prescindere dalle loro condizioni economiche, di poter seguire i programmi didattici online, a contrasto del digital divide. Una consapevolezza nata durante l'eccezionalità del lockdown, con la didattica a distanza, ma che oggi è diventata ormai bagaglio comune a scuole e famiglie."

(Rimini) E' pronto il piano strategico per cambiare volto al Porto di Riccione: un progetto che nel suo insieme intende ripensare e rigenerare in profondità l'area portuale e tutto l'asse fluviale del Rio Melo, fino ai confini della città. "Per la città di Riccione, il progetto del Porto aprirà nuove possibilità di sviluppo a 360 gradi - ha detto il sindaco Renata Tosi -. Un turismo marittimo qualificato si unirà alla riscoperta di una vocazione, quella legata al mare e al balneare, che con forza oggi rivendichiamo come fattore culturale dell'identità della nostra comunità. Insomma il Porto non può essere solo quel luogo dove si ormeggiano le barche, ma deve essere la porta d'accesso sull'acqua alla città, deve essere integrata con essa tanto da portarle valore aggiunto. Il nostro progetto è pensato per far rifiorire tutta la zona, lungo il margine del fiume, creando la possibilità di una riqualificazione urbana, ecologica, con la creazione di nuove attrazioni per i cittadini e turisti". Un lavoro progettuale preceduto da una elaborata analisi dello stato di fatto del team di progettisti guidati dall'architetto, Massimo Franchini, frutto della visione strategica dell'amministrazione guidata dal sindaco con delega all'Urbanistica e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti. 

"Il progetto fattibile per gli interventi tecnici e innovativi e per l'area che deve andare a coprire - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Tra le novità che amo maggiormente c'è lo sguardo verso il mare. Con il nostro intervento praticamente viene liberata la visuale verso l'Adriatico dando alla zona un respiro ampio. Vorrei sottolineare che si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana che mette il Rio Melo nelle condizioni di diventare il protagonista della città e di renderlo un elemento di fusione con il tessuto urbano circostante. Un progetto che dona ampio respiro a tutta l'area, che dona la possibilità di avere un rapporto diretto con l'acqua, intesa come asta fluviale nuovamente protagonista, fino ad arrivare al cuore della darsena che diventerà una nuova piazza e polo di attrazione per i nostri cittadini e per i nostri turisti. Gli interventi vertono tutti su aree al 90% pubbliche con un notevole risparmio sulle tempistiche e sulla fattibilità". 

(Rimini) Un pescatore siciliano di 52 anni è stato arrestato ieri con l'accusa di aver violentato ripetutamente la sua ex ragazza, minacciandola con un coltello alla gola e colpendola fino a romperle la mascella. L'uomo avrebbe agitosotto l’effetto di cocaina, e avrebbe costretto anche la donna ad assumere droghe.  Il fatto sarebbe avvenuto a Cattolica.

(Rimini) "Siamo alla vigilia della seconda Pasqua nella morsa del Covid e poco sembra esser cambiato rispetto un anno fa, se guardiamo ai numeri di contagi, al carico di lavoro delle strutture sanitarie, alle restrizioni con cui tutti dobbiamo convivere. Eppure, rispetto ad un anno fa, qualcosa è cambiato".  Ne è ceta il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi. "A inizio aprile dell'anno scorso una delle principali emergenze che tutto il Paese si è trovato ad affrontare riguardava i casi di focolai divampati nelle Rsa, le strutture residenziali per anziani, luoghi 'protetti' per le persone più fragili dove il virus è riuscito ad insinuarsi. Anche nel nostro territorio non sono mancati i casi: ricordo perfettamente l'angoscia di quei giorni, la decisione di creare una task force con l'Ausl per gestire la situazione con la definizione di un piano operativo efficace e tempestivo, la fatica degli operatori e l'ansia dei famigliari, alimentata anche dal clamore di casi come quelli del Pio Albergo Trivulzio di Milano".   

Ad un anno di distanza, "nelle Rsa del nostro distretto, possiamo dire che la situazione è tornata quasi alla normalità, sia per l'azzeramento dei contagi da Covid, sia sul fronte dei nuovi ingressi, che sono ripresi ad inizio anno dopo il lungo stop forzato. Credo che questo rappresenti una sorta di luce in fondo al tunnel, un importante segnale di speranza, soprattutto in questa fase in cui si avverte tutto il peso di oltre un anno di convivenza con la pandemia. Prima di tutto è l'ennesima conferma che il vaccino è l'unica arma efficace per uscire da questo incubo e della necessità di affidarsi alla scienza e alla ricerca per guardare avanti: gli ospiti delle Rsa sono stati i primissimi ad essere vaccinati da quando la campagna è iniziata a fine dicembre scorso, garantendo così protezione alle categorie più fragili grazie anche ad un'efficace sinergia a tutti i livelli istituzionali. Inoltre, è importante che si torni a valorizzare il ruolo delle residenze per anziani, centri di prima qualità a cui famigliari affidano i propri cari, consapevoli che la loro fiducia sarà ripagata con un servizio attento e sicuro".   

(Rimini) "Colgo l'occasione per ringraziare la Guardia di Finanza di Rimini per il lavoro fatto a tutela della comunità riminese". Sono le parole dell'assessore al bilancio del comune di Rimini, Gian Luca Brasini, in merito all'operaione Isid,e che ha portato alla denuncia di 58 albergatori per peculato: non avevano versato la tassa di soggiorno riscossa. "Lo sottolineo ancora una volta: a tutela della comunità riminese. Perché chi sottrae risorse alla collettività danneggia sicuramente il contesto in cui vive e, se vogliamo, prima di tutto sé stesso. Pensiamo proprio all'imposta di soggiorno: i suoi proventi vengono utilizzati per accrescere il potenziale attrattivo della destinazione turistica. Per Rimini significa il PSBO, il Parco del Mare, gli arredi urbani, gli eventi, gli interventi sui contenitori culturali; tutto ciò che ha permesso, in anni di crisi generale, di non perdere un briciolo, anzi incrementare arrivi e presenze per tutti i 12 mesi dell'anno. L'imposta di soggiorno, a carico del cliente così come avviene in quasi tutte le altre parti del mondo, serve dunque a far lavorare di più e meglio il sistema delle imprese legato all'industria dell'ospitalità e, più in generale, elevare la qualità del vivere per i residenti, permanenti e temporanei che siano. L'operazione della Guardia di Finanza di Rimini è il frutto di una collaborazione, tradottasi nella forma di un protocollo amministrativo, tra la Guardia di Finanza e il Comune di Rimini. È il valore della sinergia tra istituzioni diverse. Io credo che questa metodo integrato dovrebbe essere percorso da tutti gli altri Comuni della nostra provincia e, perché no?, della nostra regione". 

(Rimini) I finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno sequestrato oltre 110.000 euro nei confronti di 8 gestori di strutture alberghiere del litorale, "poiché è stato accertato a loro carico l’omesso versamento nelle casse del Comune di significativi importi di imposta di soggiorno, da loro riscossi dai turisti clienti delle loro strutture, nel periodo 2015/2019. In tale arco di tempo la legge vigente, infatti, li inquadrava quali incaricati di pubblico servizio in ordine alla riscossione del particolare tributo locale, che costituisce una parte rilevante delle entrate annuali dei comuni a più alta vocazione turistica, come il capoluogo di questa provincia".

L'operazione Iside "è stata una complessa prolungata attività ispettiva, contabile erariale e di polizia giudiziaria, condotta per la parte più rilevante dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria e conclusasi di recente con l'esecuzione di otto decreti di sequestro preventivo penale emessi dal GIP presso Tribunale, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che hanno portato appunto a vincolare liquidità per 110.000 euro. In totale sono state 58 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per il reato di peculato, in quanto è risultato che costoro, quali gestori di strutture alberghiere, dopo aver ricevuto come previsto l’imposta di soggiorno loro versata da parte degli ospiti all’atto del pagamento del corrispettivo per il pernottamento, hanno omesso di provvedere nei termini stabiliti a riversarla al Comune trattenendola per un importo complessivo accertato di circa 240mila euro".

In sostanza, "sono stati segnalati dai finanzieri all’Autorità giudiziaria,  poiché in spregio della delibera del Consiglio comunale n. 30 del 14/06/2012, che ha approvato il Regolamento dell'imposta di soggiorno nelle strutture alberghiere del territorio riminesi, hanno prima incassato dai clienti la tassa e poi hanno omesso di versarne gran parte all'Ente locale creditore, pur avendo in più casi la disponibilità di sufficienti liquidità per provvedervi – come del resto da ultimo dimostrano i sequestri operati – e nonostante le ripetute formali diffide di pagamento loro notificate dall’Ufficio Tributi del Comune di Rimini. Delle oltre 60 gestioni controllate, altresì, ben 21 sono state verbalizzate, dalle pattuglie del Gruppo della Guardia di finanza di Rimini, per violazioni all’IVA e alle Imposte dirette e 19 sono risultate inadempienti del tutto agli obblighi fiscali, avendo omesso, per alcune annualità d’imposta, la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA".

Mercoledì, 31 Marzo 2021 10:04

31 marzo

Vaccini a Pasqua | Feste controllate | Arriva la Notte Rosa

(Rimini) Le festività pasquali, tradizionalmente "caratterizzate da una maggiore movimentazione di persone, hanno richiesto una specifica pianificazione dei servizi di vigilanza e di controllo già decisa e predisposta nel corso di apposite riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e di Coordinamento delle Forze di Polizia". Lo rende noto la prefettura di Rimini. "Sono alcune centinaia le unità tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale, con il concorso anche dell’Esercito Italiano,  che saranno impiegate per l’intero periodo in argomento, con particolare riguardo al fine settimana pasquale e al giorno di pasquetta, per garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche in chiave di prevenzione generale, in un quadro di rigoroso rispetto delle misure anti contagio".

L'attività di verifica, "già in atto, proseguirà in modo ancora più serrato proprio durante il periodo di festività pasquali, per il quale è stato anche pianificato: l’incremento delle attività generali di controllo del territorio, con particolare riguardo alla rete stradale e autostradale, nonché alle stazioni ferroviarie, con particolare riferimento a quella di Rimini; l’intensificazione dei controlli ai confini con la Repubblica di San Marino, anche al fine di impedire gite “fuori porta”, assembramenti e feste private; l’implementazione di tutte quelle azioni necessarie a garantire, sia in forma di prevenzione che di controllo, l’ordine e la sicurezza pubblica dell’intero territorio provinciale, anche con riferimento ai luoghi di culto; una particolare attenzione alle aree di ritrovo abituale, al fine di garantire l’osservanza del divieto di assembramento e delle altre misure previste per il contrasto al diffondersi del Covid-19; la vigilanza su eventuali iniziative di dissenso allo scopo di ricondurle, possibilmente, in un contesto di rispetto dell’attuale quadro di regolamentazione, spiegano dalla prefettura.

“L’attuale scenario provinciale in cui si registrano numeri ancora molto elevati relativi alla situazione epidemiologica”, sottolinea il Prefetto, “induce ad un ulteriore richiamo al senso civico e ad una maggiore consapevolezza delle proprie azioni”. “La salute di tutti”, prosegue, “dipende da ognuno di noi e la salute di ognuno di noi dipende dal comportamento di tutti”.

(Rimini) Prosegue la campagna vaccinale in Romagna. Ad oggi gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose sono 44.929 ( 47,4%), la seconda dose 33.202 (35%)  ed è tuttora in corso la vaccinazione per i restanti ultraottantenni. Per circa 15mila di loro, prenotati tra il 15 aprile e tutto il mese di maggio, l’Asl ha anticipato la somministrazione della  prima dose  entro la metà del mese di aprile (Ravenna 4.957; Forlì 3.774; Cesena 3.216 e Rimini 2.940). Si sta procedendo alla vaccinazione degli over 75 e anche i soggetti di questa fascia d’età  ( circa 6mila) rinviati a causa della sospensione di Astrazeneca, sono stati ricontattati dall’Azienda e saranno vaccinati nel corso di questa settimana. 

“Siamo soddisfatti dell’impegno profuso da tutto il nostro personale coinvolto nella organizzazione della campagna vaccinale, commenta il direttore Generale Tiziano Carradori, ma i nostri 25 punti vaccinali presenti in Romagna, lavorano ancora senza poter sfruttare appieno tutte le potenzialità, a causa del ritardo nella consegna dei vaccini. Proprio questa mattina dovevano arrivare consistenti dosi del vaccino di Astrazeneca che ci avrebbero consentito di effettuare l’apertura serale dei nostri centri provinciali, per terminare la somministrazione delle prime dosi alle categorie appartenenti agli Ordini Professionali e alle Forze dell’Ordine. Non solo, la puntuale consegna del vaccino, avrebbe consentito di rifornire gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, con i quali proprio venerdì scorso avevamo condiviso di partire con l’organizzazione delle vaccinazioni ai caregiver e conviventi dei disabili gravi, con le stesse modalità, come avvenuto per il personale scolastico. Ora il ritardo della consegna, che dovrebbe a questo punto essere rinviato a domenica 4 aprile, fa slittare di una settimana calendario appena concordato”.

Disabili.Dopo aver provveduto in tutti gli ambiti al completamento della somministrazione del vaccino ai soggetti con gravissima disabilità a domicilio, si è conclusa la vaccinazione per gli utenti disabili nelle strutture residenziali e semi residenziali. Anche per le persone in carico ai servizi sociali territoriali con disabilità intellettiva congenita, paralisi cerebrali infantili e con sindrome di Down che vivono al domicilio si è provveduto, su chiamate ad effettuare la somministrazione del vaccino, attraverso apposite sedute vaccinali

Forze dell’Ordine. Le Forze dell’Ordine e le Forze Armate presenti sul territorio, sono state vaccinate nei punti vaccinali provinciali di Asl Romagna. Si parla di 928 persone nel territorio di Rimini.

Personale scolastico. Il personale scolastico già vaccinato dai medici di medicina generale è pari a 2.741 persone nel distretto sanitario di Rimini e 1.133 in quello di Riccione.

Persone estremamente vulnerabili. Anche per questa fascia di popolazione, contattata dall’Azienda attraverso SMS (circa 46.000 con meno di 75 anni), sulla base di elenchi forniti dalla Regione, è già in corso la vaccinazione. A questo proposito, si fa presente, che i pazienti, pur rientranti in questa categoria, che non sono stati raggiunti da Sms, saranno contattati dall’Azienda che sta provvedendo insieme ai professionisti che li hanno in carico per patologia ad integrare gli elenchi forniti dalla Regione.

L’Azienda ha inoltre provveduto alla somministrazione della prima dose di vaccino ai pazienti dializzati, trapiantati di rene e nefropatici immunodepressi , attraverso sedute dedicate all’interno degli ospedali, con il supporto del personale medico e infermieristico delle Unità Operative di Nefrologia. ( Ravenna 110- Faenza e Lugo 176); Rimini 253; Forlì 165 e Cesena 198. Le seconde dosi a questa tipologia di pazienti saranno somministrate entro la metà di aprile.

Sabato 20 marzo e domenica 21 marzo sono state inoltre vaccinate oltre 124 persone residenti in Romagna, afftte da fibrosi cistica e talassemia.

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