Aggiornamento coronavirus: 261 positivi, 1 decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 296.324 casi di positività, 2.950 in più rispetto a ieri, su un totale di 39.228 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 7,5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Da lunedì 15 marzo in tutta l'Emilia-Romagna sono aperte le prenotazioni per il vaccino dei cittadini dai 75 ai 79 anni (i nati dal 1942 al 1946). In partenza anche le chiamate delle Aziende sanitarie alle persone 'estremamente vulnerabili', cioè affette da patologie critiche. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 574.396 dosi; sul totale, 183.168 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.261 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 537erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 983 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,2 anni. Sui 1.261 asintomatici, 645 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 65 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 63 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Per 475 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 762 nuovi casi, seguita da Modena (509), Reggio Emilia (302), Rimini (261), Ravenna (225), Parma (203), Forlì (180), Cesena (179), Ferrara (171), Imola (96) e Piacenza (62). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 23.626 tamponi molecolari, per un totale di 3.670.207. A questi si aggiungono anche 222 test sierologici e 15.602 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.023 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 220.812. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 64.487 (+1.896 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 60.879 (+1.832), il 94,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 1 a Piacenza (una donna di 93 anni); 4 a Parma (tre uomini di 50, 88 e 42 anni, una donna di 84 anni); 9 nella provincia di Modena (cinque donne rispettivamente di 101, 90, 85, 97 e 92 anni - e quattro uomini di 79, 77, 88 e 91 anni); 2 a Reggio Emilia (un uomo di 90 e una donna di 55 anni); 8 nella provincia di Bologna (otto uomini di 89, 69, 87, 75, 98, 59, 83 e 86 anni); 6 nella provincia di Ravenna (due donne entrambe di 91 anni, quattro uomini di 59, 71, 72 e 73 anni), 1 in provincia di Rimini (un uomo di 78 anni). Nessun decesso nelle provincie di Ferrara e Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.025.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 354 (+4 rispetto a ieri), 3.254 quelli negli altri reparti Covid (+60). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 19 a Parma (invariato), 30 a Reggio Emilia (invariato), 73 a Modena (invariato), 106 a Bologna (+7), 33 a Imola (-1), 32 a Ferrara (-1), 14 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (+1), 7 a Cesena (-2) e 25 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.820 a Piacenza (+62 rispetto a ieri, di cui 42 sintomatici), 20.013 a Parma (+203, di cui 122 sintomatici), 36.770 a Reggio Emilia (+302, di cui 178 sintomatici), 51.232 a Modena (+509, di cui 363 sintomatici), 63.343 a Bologna (+762, di cui 440 sintomatici), 10.541 casi a Imola (+96, di cui 50 sintomatici), 17.057 a Ferrara (+171, di cui 25 sintomatici), 22.708 a Ravenna (+225, di cui 105 sintomatici), 11.453 a Forlì (+180, di cui 121 sintomatici), 14.257 a Cesena (+179, di cui 133 sintomatici) e 28.130 a Rimini (+261, di cui 110 sintomatici).
13 marzo
Pasqua rossa | Record di contagi | Montegridolfo covid free
Pasqua rossa, il governo vara il decreto
(Rimini) Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge (in allegato la pubblicazione in Gazzetta ufficiale) che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del coronavirus. "In considerazione della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti e in vista delle festività pasquali, al fine di limitare ulteriormente le possibili occasioni di contagio, il provvedimento stabilisce misure di maggiore intensità rispetto a quelle già in vigore, per il periodo compreso tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021", spiega una nota di palazzo Chigi.
Il testo prevede, tra l’altro, per tutto il periodo indicato, l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione e l’applicazione delle misure attualmente previste per la zona rossa alle Regioni, individuate con ordinanza del Ministro della salute, in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona. I presidneti di Regione e delle Province autonome di Trento e Bolzano avranno la facoltà di applicare le misure previste per la zona rossa, o ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, nelle Province in cui si verifichi un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave.
Si prevede, nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli, per i genitori lavoratori dipendenti la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.
Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Infine, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione.
Aggiornamento coronavirus: 430 positivi, nessun decesso, 145 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 293.400 casi di positività, 3.477 in più rispetto a ieri, su un totale di 47.160 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, il numero più alto da inizio pandemia. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 7,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 556.354 dosi; sul totale, 177.068 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.392 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 643 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 1.100 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,7 anni. Sui 1.392 asintomatici, 667 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 105 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 56 con gli screening sierologici, 26 tramite i test pre-ricovero. Per 538 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.015 nuovi casi, seguita da Modena (514) e Rimini (430); poi Reggio Emilia (298), Ravenna (274), Parma (256), quindi Ferrara (188) e Cesena (156). Seguono le province di Forlì (140), Piacenza (107) e Imola (99). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 24.194 tamponi molecolari, per un totale di 3.646.581. A questi si aggiungono anche 341 test sierologici e 22.966 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.457 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 219.789. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 62.617 (+1.985 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 59.070 (+1.940), il 94,3% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 35 nuovi decessi: 3 a Piacenza (una donna di 84 anni e due uomini di 76 e 84 anni); 8 nella provincia di Modena (cinque donne - rispettivamente di 80, 83, 87, 94 e 103 anni - e tre uomini, di 50, 80 e 89 anni); 13 nella provincia di Bologna (quattro donne di 76, 79, 87 e 93 anni, e nove uomini di 60, 69, 73, 82, 84, 85, 87, 94 e 96 anni); 2 nella provincia di Ferrara (entrambi uomini, di 56 e 65 anni); 2 nella provincia di Ravenna (una donna di 74 e un uomo di 83 anni); 7 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 77 anni e sei uomini di 67, 75, due di 78, 81 e 82 anni). Nessun decesso nelle provincie di Parma, Reggio Emilia e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.994.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 350 (+5 rispetto a ieri), 3.197 quelli negli altri reparti Covid (+40). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 19 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Reggio Emilia (invariato), 73 a Modena (+4), 99 a Bologna (+1), 34 a Imola (-1), 33 a Ferrara (+1), 14 a Ravenna (-1), 4 a Forlì (invariato), 9 a Cesena (+1) e 25 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.758 a Piacenza (+107 rispetto a ieri, di cui 79 sintomatici), 19.810 a Parma (+256, di cui 127 sintomatici), 36.468 a Reggio Emilia (+298, di cui 185 sintomatici), 50.723 a Modena (+514, di cui 371 sintomatici), 62.607 a Bologna (+1.015, di cui 618 sintomatici), 10.445 casi a Imola (+99, di cui 54 sintomatici), 16.886 a Ferrara (+188, di cui 43 sintomatici), 22.483 a Ravenna (+274, di cui 151 sintomatici), 11.273 a Forlì (+140, di cui 105 sintomatici), 14.078 a Cesena (+156 , di cui 83 sintomatici) e 27.869 a Rimini (+430, di cui 269 sintomatici).
Del dettaglio per Rimini, si tratta di 220 pazienti di sesso maschile e 210 pazienti di sesso femminile; 161 asintomatici e 269 sintomatici. Sono stati tracciati: 156 per sintomi; 268 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 4 test volontari; 2 test per ricovero. Si possono stimare in circa 145 le guarigioni.
Volley, il campionato italiano all'Rds stadium
(Rimini) Presentate oggi le Finali Coppa Italia Frecciarossa, la manifestazione organizzata da Lega Pallavolo Serie A Femminile e Master Group Sport che si terrà sabato 13 e domenica 14 marzo all'RDS Stadium di Rimini e che assegnerà la 43^ Coppa Italia di Serie A1 e la 24^ Coppa Italia di Serie A2. "Per questa Regione che ha scelto di puntare sul sport come strumento di promozione territoriale, di crescita e di sviluppo, è un grande risultato che ci motiva a lavorare ulteriormente per nuovi traguardi. Sostenendo contemporaneamente anche lo sport di base e continuando nell'azione che abbiamo avviato per innovare e qualificare sempre più i nostri impianti. A tutti gli atleti e agli staff il nostro benvenuto in Emilia-Romagna", ha commentato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza Regione Emilia Romagna.
"Abbiamo ancora negli occhi la splendida manifestazione di qualche anno fa, con l'Rds Stadium completamente esaurito e vibrazioni che oggi purtroppo non potremo vivere - afferma Gianluca Brasini, Assessore allo Sport del Comune di Rimini -. Da buoni romagnoli, nella difficoltà vogliamo dare un segnale forte di continuità e con la Sport Commission della Regione abbiamo cercato e tuttora cerchiamo di intercettare il maggior numero di eventi di grande impatto mediatico, come saranno le Finali di Coppa Italia. Non posso che augurarmi che lo sport, sia quello di altissimo livello che quello di base, possa presto riprendere nella sua normalità. Abbiamo bisogno tutti di ripartire, in sicurezza, ma il prima possibile".
La prima semifinale di A1, sabato alle 18, vedrà di fronte la detentrice del titolo Imoco Volley Conegliano e la Saugella Monza. La seconda semifinale, sabato alle 20,30, opporrà Igor Gorgonzola Novara e Reale Mutua Fenera Chieri. Prima della finalissima di domenica, si disputerà la finale della Coppa Italia di Serie A2 tra CBF Balducci HR Macerata e LPM BAM Mondovì.
Nuova stretta anticovid, da domani aumentano i controlli
(Rimini) "Verranno intensificati i controlli già a partire dalla giornata di domani". Ad annunciare la stretta è l'assessore al commercio e sicurezza del comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad. "Sono certo che prevarrà un forte senso di responsabilità collettiva nel rispetto di queste misure restrittive perché è decisivo uscire prima possibile da questa situazione, ma questo è possibile solo con il contributo di tutti. È chiaro che questo sforzo ulteriore che si sta chiedendo all'Italia e a Rimini avrà senso se verrà finalmente spinta a regime la campagna vaccinale. Su questo non ci sono e non ammettiamo proroghe o rinvii."
Sadegholvaad interviene a commento delle nuove misure anticovid allo studio del governo. "Siamo con il Governo ma tengo ancora una volta a ribadire l'urgenza della tempistica dei ristori affinché possano davvero arrivare prima possibile, per dare un contributo reale nel momento più duro in cui le imprese devono far fronte ai propri costi di gestione. Un sostegno urgente, che speriamo - come già detto - possa arrivare in forma di indennizzo a fondo perduto piuttosto che un credito d'imposta in modo da risultare davvero efficace per il difficilissimo momento che stanno affrontando i tanti lavoratori, liberi professionisti e le partite IVA che anche a Rimini stanno vivendo enormi difficoltà", spiega.
Nel merito, "con le nuove misure annunciate in queste ore per cercare di abbassare la curva epidemiologica, in rapida salita, il Governo rende ancora più rigorose le limitazioni, con la zona rossa per le festività pasquali. Nuovi divieti che, fino al 7 aprile, vedono una parte delle regioni in fascia arancione e rossa; la chiusura per bar e ristoranti; studenti ancora alla didattica a distanza e altre limitazioni per diverse categorie di attività economiche. È un ulteriore step di misure emergenziali, urgenti e necessarie a contenere la circolazione del Covid-19, che è facilitata dalle varianti e fa salire l'indice di contagio Rt oltre la soglia critica. La salute prima di ogni cosa. E in questa fase di risalita dei contagi il rigore è necessario, non evitabile. Ma si deve gestire da...ieri anche l'impatto che avranno queste misure su un tessuto socioeconomico come il nostro, che tradizionalmente vedeva nel periodo di Pasqua l'anticipo, vero e proprio, dell'apertura della stagione estiva".
Team bota compie un anno con 200 volontari
(Rimini) È passato un anno da quando tremila cittadini della città di Rimini si sono trovati un regalo nella buchetta delle lettere, una cartolina con su scritto: "Sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l'oscurità. Semplici atti di gentilezza e di amore. Andrà tutto bene. A te cittadino di Rimini regaliamo il nostro tempo, come possiamo aiutarti? Alleghiamo 3 numeri di telefono. TeamBòta Rimini". E' l'inizio del Team Bota, il gruppo di amici che da lì in avanti si è impegnato in una serie di azioni di solidarietà a sostegno di Rimini e dei riminesi.
"Era difficile immaginare che quel gesto di solidarietà, scritto da una decina di amici riuniti presso il ristorante Come Stai?, avrebbe fatto tanto parlare di sé. Un "semplice atto di gentilezza" che ha risuonato di casa in casa e ha dato voce alla città in un momento in cui molte persone avevano bisogno di essere ascoltate. L'idea vincente del TeamBòta è, ed è sempre stata, quella di dare spazio alle persone, di ascoltare paure e necessità, e il forte desiderio di aiutare il prossimo. E come le buone idee sono solite fare, il TeamBòta si è ingrandito a vista d'occhio, un'onda arancione (questo il colore che identifica l'associazione) che ha invaso la città coinvolgendo più di 200 volontari", spiegano i promotori.
Le attività condivise con la cittadinanza tramite social networks, hanno spaziato dalla consegna di spesa e medicinali, al trasporto di medicinali per l'Ospedale Infermi di Rimini, consulenza telematica e digitale in campo sanitario (psicologico, infermieristico e fisioterapico), doposcuola e attività educative per bambini. Da maggio 2020, il TeamBòta è diventato Organizzazione di Volontariato (ODV), iscritta all'albo regionale e con marchio registrato.
"Molte cose sono cambiate dai quei primi mesi di attività frenetiche e cellulari incandescenti per le richieste ricevute (durante il primo lockdown si sono raggiunti fino a 50 servizi di assistenza domiciliare al giorno). Ma immutato è rimasto l'entusiasmo di questa Community di Volontari che non smette di stupire con idee e attività dall'alto valore sociale e simbolico (un esempio, l'evento Toy Story, che ha trasformato il ristorante Come Stai? nella casa di Babbo Natale, regalando un pomeriggio di gioia a tutti i bambini della città e raccogliendo montagne di giocattoli per le famiglie in difficoltà economica seguite da diverse associazioni del territorio)".
Ogni due settimane, la cittadinanza trova davanti ai supermercati volontari di tutte le età con sgargianti magliette arancioni mentre raccolgono cibo, prodotti per l'igiene e materiale scolastico per le più di 120 famiglie che il TeamBòta assiste. I beni raccolti grazie a al progetto Spesa Sospesa sono poi integrati con la frutta e verdura raccolti dal progetto Orange Loop, grazie al quale aziende agricole, produttori locali e fruttivendoli del mercato di Rimini donano nei weekend frutta e verdura di ottima qualità rimasta invenduta o che non soddisfa requisiti estetici per la grande distribuzione.
Costi trasporto pubblico, Santi fa chiarezza
(Rimini) Costi del Metromare, il presidente della provincia di Rimini Riziero Santi chiarisce che i costi del Trasporto Pubblico Locale non sono aumentati a causa di Metromare e,che i Comuni che non beneficiano di Metromare non ne pagano i costi.
"Icriterio utilizzato per suddividere i costi del tpl è chiarissimo e le tabelle vanno lette correttamente. Ogni Comune paga per i chilometri che le vetture del tpl percorrono nel proprio territorio. Più chilometri vengono percorsi più alti sono i costi. Come il consumo dell’acqua che esce dal rubinetto", spiega Santi. "La gran parte dei costi è coperta dai contributi regionali, circa il 65% del totale. Un’altra parte è coperta dalle entrate dei biglietti e degli abbonamenti, una quota particolarmente alta, in condizioni normali, in provincia di Rimini (è circa il 20%). Il resto viene ripartito tra i Comuni sulla base dei chilometri".
In provincia di Rimini "vengono percorsi in totale circa 7,5 milioni di chilometri; Metromare pesa per circa 300 mila chilometri, ovvero meno del 5% del totale. Questi chilometri vengono pagati dai Comuni di Rimini e di Riccione e, per il 25%, dalla Provincia, che paga una quota fissa per tutti i chilometri sovracomunali effettuati. Nessun altro Comune, quindi, paga per il Metromare".
Nel 2021 "è solo cambiato il beneficio che ogni Comune riceve, per il proprio bilancio, dal contributo regionale. Per calcolarlo bisogna dividere il totale del contributo dato dalla Regione per il totale dei chilometri che quest’anno aumenterà, appunto, di circa il 5%. Questo avverrà quando Metromare entrerà in servizio a pieno regime, con i mezzi e l’infrastruttura collaudati. A quel punto, per fare un esempio, un Comune che versava 100 mila euro avrà un incremento di costi non superiore al 5%, ovvero 5 mila euro". Nel 2020, "grazie a questo metodo di ripartizione dei costi, sempre per restare all’esempio, quel Comune ipotetico avrebbe risparmiato circa 20 mila euro".
Santi aggiunge che "l’incasso da tariffe è ripartito tra tutti i Comuni e non è suddiviso secondo il Comune di provenienza dell’incasso, il che favorisce non certo gli hub". Detto ciò, "non si può pensare che si possa avere un miglior servizio, puntuale moderno e sostenibile, agli stessi costi di una rete superata e che non può essere mantenuta così com’è oggi. Mi aspetterei piuttosto proposte su come migliorare il servizio integrandolo con il piano comunale della mobilità urbana e per connettersi con altri territori".
I comuni, in ogni caso pagano di più. "E' venuto meno l’incentivo che la Regione aveva dato per tre anni per premiare la realizzazione dell’Agenzia unica della Romagna, Amr", spiega Santu. Inoltre, "è aumentato qualche canone, e i canoni, come da statuto, si suddividono tra tutti i Comuni, secondo le quote di capitale possedute in Amr. Per questo la Provincia di Rimini ha messo a disposizione 100 mila euro a vantaggio dei piccoli Comuni, per abbassare gli incrementi dei costi e praticare una sorta di sussidiarietà istituzionale trasversale”.
False dichiarazioni, in 4 beneficiavano indebitamente del reddito di cittadinanza
(Rimini) I finanzieri del Comando Provinciale di Rimini sulla base degli esiti dell'operazione “Spill out”, in collaborazione e sinergia con l’Inps hanno accertato l’infedele dichiarazione dei dati autocertificati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica da parte di quattro cittadini residenti nella provincia di Rimini, cosa che gli ha consentito di beneficiare indebitamente del Reddito/Pensione di cittadinanza. "Una vera sorpresa è stata per le fiamme gialle", spiegano dal Gruppo di Rimini, quanto emerso all’esito delle indagini finanziare svolte nei confronti di un’anziana signora riminese, all’apparenza indigente, la quale, a fronte di un patrimonio mobiliare dichiarato ai fini Isee di 590 euro, "è risultata invece titolare di contratti di assicurazione sulla vita per 900 mila euro. Questa omessa comunicazione all’Inps di possidenze ha permesso all’anziana di percepire indebitamente la pensione di cittadinanza".
Nei confronti di altri due percettori del reddito di cittadinanza, invece, "sono state rilevate omissioni relative a patrimoni mobiliari riconducibili al possesso di quote in società di capitali operanti rispettivamente nel settore immobiliare e in quello della “produzione cinematografica”, aventi sede nella provincia di Pesaro-Urbino e Roma". Il quarto soggetto denunciato "è un pluripregiudicato, residente a Rimini, che beneficiava del reddito di cittadinanza nonostante fosse sottoposto a misura cautelare in carcere".
I quattro beneficiari oltre ad essere stati deferiti all’Autorità Giudiziaria sono stati segnalati all’Inps che ha proceduto di conseguenza alla immediata revoca del sussidio e attivato il recupero dell’indebito, per un totale di circa 23 mila euro. Inoltre, sono in corso ulteriori accertamenti, da parte dei finanzieri, tesi a verificare se, nel corso degli anni, le stesse persone abbiano usufruito indebitamente di ulteriori prestazioni sociali. L’operazione Spill out ha consentito complessivamente di denunciare 22 persone perché percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza e di recuperare somme indebitamente erogate, per un totale di oltre 113mila euro.