Italia Viva: la scelta del candidato sindaco non è solo cosa interna al Pd
(Rimini) I coordinatori Giorgia Bellucci, Gianluca Fabbrani di Italia Viva e William Ottaviano di Più Europa intervengono nel dibattito del centro sinistra per la designazione di un candidato sindaco unico per la coalizione. “Siamo in attesa da settimane, non abbiamo rilasciato dichiarazioni stampa nel solco dell’unità e del lavoro programmatico che stiamo portando avanti insieme agli altri partiti e alle forze civiche. Tavolo di coalizione che si riconosce nel percorso riformatore e di buon governo della città, fatto in questi anni, dal sindaco Gnassi. Ma constatiamo che la strada, dopo l’incontro del PD di venerdì, è tutt’altro che in discesa. Anzi. Tanti esponenti e dirigenti del Partito Democratico riminese – sottolineano i coordinatori dei due partiti – vorrebbero evitare le primarie ma ancora non è chiaro il percorso unitario che dovranno intraprendere Jamil Sadegholvaad ed Emma Petitti per evitarle”.
“Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia”. Così Draghi nel discorso alle Camere, così Italia Viva e Più Europa, oggi, si rivolgono al Partito Democratico. “In gioco c’è il futuro di Rimini non il destino di qualche singolo. Abbiamo ribadito più volte insieme al tavolo di coalizione – continuano – il nostro NO alle primarie che in questo caso diventerebbero solo del PD. I nostri partiti non si schiereranno e non parteciperanno ad eventuali conte preventive o ad ultimatum. La scelta del candidato sindaco non è una dinamica da congresso del PD”. Concludono dicendo: “Se anche Draghi è sostenuto da un’ampia maggioranza perché non riusciamo a trovare qui l’unità? Ritorniamo al punto di partenza e scegliamo INSIEME la persona migliore, costruiamo insieme la coalizione per un patto amministrativo e mettiamo al centro l’amore per Rimini”.
Portocanale: due settimana di dragaggio
(Rimini) Sono iniziati oggi i lavori relativi al dragaggio del porto canale di Rimini, che riguardano due differenti aree del canale: una di circa 2000 metri quadrati, compresa tra l’ingresso della darsena e il ristorante “Lo Squero” del club nautico; e l’altra, di circa 1900 metri quadrati nel tratto compreso tra la Capitaneria di porto e i “Giardini della Capitaneria di porto”.
Recupero e conversione del patrimonio, nuovo Rue verso il consiglio comunale
(Rimini) Si è concluso questa mattina in terza commissione consiliare l’iter per l’approvazione definitiva della variante al Rue, il Regolamento urbanistico edilizio del comune di Rimini, che, dopo aver recepito le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai privati e dalla Provincia, arriva all’ultimo step procedurale, l’esame del Consiglio Comunale. Iniziato il 1 febbraio scorso, dopo sette sedute la Commissione ha concluso l’analisi delle controdeduzioni, approvando dunque il testo che a marzo arriverà all’ultimo voto del Consiglio Comunale per il via libera definitivo.
“Ringrazio il presidente della commissione e i consiglieri che hanno partecipato ai lavori della commissione per il grande lavoro svolto finora e per la disponibilità – sottolinea l’assessore alla Gestione del territorio Roberta Frisoni – permettendoci di velocizzare l’analisi delle controdeduzioni e quindi di arrivare tempestivamente in consiglio. Uno spirito che sono certa ci accompagnerà anche in questo ‘ultimo miglio’ che dobbiamo affrontare, consapevoli che mai come in questa eccezionale fase storica abbiamo l’urgenza di mettere a disposizione dei cittadini e dei professionisti uno strumento di pianificazione urbanistica fondamentale, integrato con le più recenti normative nazionali e regionali, capace di interpretare gli stravolgimenti in corso e aggiornato rispetto alle necessità di cittadini e ordini professionali”.
Con l’aggiornamento del Rue si mira a favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente sul principio dello sviluppo sostenibile, evitando il consumo di nuovo territorio. Sono previsti quattro step di premialità costruttive (5% - 10% - 15% - 20% applicabili alla superficie complessiva), a cui si può sommare un ulteriore 10 % di incremento in caso di miglioramento igienico, sismico e adeguamento alle norme sul superamento delle barriere architettoniche. Gli incentivi interesseranno anche l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibilità per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia. Sempre sul comparto turistico si favorirà la conversione di alberghi dismessi in servizi e dotazioni e servizi per il turismo, mentre per il centro storico si procederà con una più chiara definizione degli interventi edilizi per destinazioni residenziali e commerciali. Misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati o che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture. Sarà ampliata la gamma delle destinazioni d’uso ammessi con particolare attenzione al settore del commercio.
Anche in zona agricola l’obiettivo è di implementare la riqualificazione energetica con l’introduzione di meccanismi per incentivare il recupero di manufatti esistenti. Ci sarà la possibilità anche di aumentare il numero di unità immobiliari, senza aumentare i volumi, ma grazie al frazionamento.
Operazione Free Bolt: ottiene finanziamento non dovuto, denunciato
(Rimini) Il titolare di una società è stato denunciato dalla guardia di finanza di Rimini per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Aveva ottenuto dei finanziamenti senza averne diritto. L’uomo è stato segnalato alla procura della Repubblica per l’illecito amministrativo, in quanto la società è risultata priva di un modello di organizzazione e di gestione o di un’unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria, idonei a prevenire reati come quello denunciato. Sono gli esiti dell’operazione Free bolt, messa in campo dalle fiamme gialle a tutela delle imprese in difficoltà della provincia.
I finanzieri hanno proposto alla procura l’emissione di un decreto di sequestro preventivo per equivalente dell’importo ritenuto indebitamente ottenuto dalla ditta indagata; inoltre i militari hanno contestualmente segnalato il responsabile all’area contabile della procura di Bologna per i profili di possibile responsabilità amministrativa per danno erariale. Ciò in particolare poiché “è emerso che avvalendosi delle opportunità previste dal decreto legge dell'8 aprile 2020, per sostenere le imprese «nella particolare congiuntura economica determinata dall'emergenza sanitaria» causata dalla crisi pandemica covid19, il titolare della società controllata ha richiesto ed ottenuto da Mediocredito Centrale un finanziamento di 30 mila euro, integralmente garantito dallo Stato, mediante la presentazione di una dichiarazione dei redditi non veritiera, dove attestava il conseguimento di ricavi, che non risulterebbero realmente conseguiti. In questi giorni le fiamme gialle hanno eseguito il provvedimento di sequestro dei valori di conto corrente per un importo complessivo di 30 mila euro emesso dal Tribunale di Rimini nei confronti dell’imprenditore con attività dichiarata operante nella gestione scuderie di cavalli”.
22 febbraio
Vaccini | “Rivediamo la zona gialla” | L’inferno a Riccione
Aggiornamento coronavirus: 179 positivi, morti 3 ottantenni, 173 guariti
(Rimini) Sono 179 i nuovi positivi in provincia di Rimini, dato fermo alle 12 di oggi. Si tratta di 90 pazienti di sesso maschile e 89 pazienti di sesso femminile; 107 asintomatici e 72 sintomatici. Nel dettaglio sono stati trovati: 61 per sintomi; 97 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 6 per test volontario; 8 test per categoria; 6 test per ricovero; per 1 la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in 173 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 3 decessi: un paziente di sesso maschile (di Morciano di Romagna di 81 anni) e due pazienti di sesso femminile (di Morciano di Romagna di 88 anni e di Rimini di 87 anni).
20 febbraio
Zona arancione da domenica | Pd, nulla di fatto? | Guarnieri Grande Ufficiale
Emilia Romagna torna arancione
(Rimini) Da domenica l'Emilia Romagna torna in zona arancione. Lo ha stabilito il Ministero della Salute sulla base dei dati e delle indicazioni della "Cabina di Regia". Oltre all'Emilia Romagna torneranno arancioni anche Campania e Molise. Le nuove regole partiranno da domenica (21 febbraio) e non da lunedì come richiesto dalle associazioni dei ristoratori. I locali saranno chiusi, eccetto per l'asporto e la consegna a domicilio. Ci si potrà muovere liberamente all'interno del proprio comune e fuori per motivi di necessità.
Il mare d'inverno
Diocesi, nuove ordinazioni
(Rimini) Domenica 21 febbraio, in Basilica Cattedrale, alle ore 17.30, il Vescovo Francesco ordinerà un nuovo diacono per la Chiesa di Rimini in vista del sacerdozio. Si tratta di Paolo Bizzocchi. Nella stessa liturgia sarà accettata la candidatura al diaconato permanente di Paolo Amadori di Savignano. La Chiesa riminese conta attualmente 150 presbiteri diocesani, 32 sono i sacerdoti religiosi e 54 i diaconi permanenti. I seminaristi riminesi sono attualmente 5.
Paolo Bizzocchi (nella foto) è nato a Rimini il 20 febbraio 1987, quarto di sei figli. Durante le scuole superiori ha conosciuto il Movimento di Comunione e Liberazione. Ha frequentato l'Università Cattolica di Milano, dove ha conseguito la laurea triennale in filosofia. Nel 2010 è entrato nella Fraternità sacerdotale dei Missionari di Ssn Carlo Borromeo, a Roma, dove ha compiuto gli studi di teologia. Dalla fine del 2012 al 2015 ha vissuto più di due anni in Russia, a Novosibirsk, presso una casa della stessa comunità. Nel 2017 ha ottenuto la licenza in Teologia dell'oriente cristiano, presso il Pontificio Istituto Orientale.
Dopo aver lasciato la Fraternità dei sacerdoti di San Carlo, nel 2017 ha chiesto di essere ammesso come seminarista nella diocesi di Rimini. È stato inserito per un periodo di verifica nella comunità del Seminario a San Giuliano, dove è rimasto fino al 2019.
Dall'ottobre 2019 è stato trasferito nella comunità sacerdotale della zona Flaminia e contemporaneamente ha cominciato ad insegnare religione alle scuole medie presso la scuola della Karis Foundation.
L'8 febbraio 2020 è stato ammesso alla candidatura agli ordini sacri. Il 29 giugno ha ricevuto il ministero dell'accolitato, mentre il lettorato l'aveva già ricevuto durante la permanenza in Siberia.
Attualmente continua la vita comunitaria nella fraternità sacerdotale della zona Flaminia, dove collabora alla pastorale giovanile delle parrocchie di S. Giovanni Battista, Cristo Re e Regina Pacis. Ha svolto il suo servizio anche presso la comunità cristiana cinese a San Nicolò. Bizzocchi studia cultura russa, coltiva l'orto, suona il basso e ama lo sport, specie mountain bike.
Dopo l'ordinazione diaconale di Paolo Bizzocchi, un importante appuntamento vocazionale è previsto domenica 23 maggio: sarà ordinato sacerdote Alessandro Pironi, attualmente diacono presso la comunità parrocchiale di San Mauro Pascoli.
Nato a Rimini il 12 marzo del 1991, Alessandro Pironi è cresciuto con la sua famiglia, e un fratello di un anno più piccolo, nella parrocchia di S. Martino di Bordonchio ed ha frequentato le elementari e le medie a Bellaria.
Ha frequentato l'ITIS (indirizzo elettronica e telecomunicazioni).
Appassionato di informatica, si è iscritto a Ingegneria Informatica presso l'Università di Bologna, sede di Cesena, facoltà abbandonata con l'ingresso in Seminario.
Cresciuto in parrocchia a Bordonchio nei gruppi di Azione Cattolica, partecipava anche alle iniziative diocesane. Fino all'intuizione del 2011 di iniziare la vita in Seminario. Dopo tre anni (2011-14) di propedeutica a Rimini, ha frequentato la facoltà di teologia presso il Seminario Regionale di Bologna per un lustro.
A Bologna ha vissuto pure una "salutare" esperienza presso la Casa della Carità di Borgo Panigale. Successivamente, durante il triennio di teologia, ha svolto esperienza pastorale presso diverse comunità: Bordonchio, Crocifisso di Rimini, S. Agostino di Rimini, San Giuliano, Regina Pacis. Attualmente è a San Mauro Pascoli.
Ha sostenuto la tesi di baccellierato sulla "Paternità in don Milani".
Paolo Amadori è nato il 4 luglio 1957 a Savignano, dove risiede. Vedovo, moglie Lucia è morta nel 2019, due figli, Giulia e Samuele. Ha iniziato il percorso per il diaconato nell'ottobre 2014 (dietro suggerimento di don Gianpaolo Bernabini e dopo un colloquio e una verifica con don Tonino Brigliadori),
Si è laureato a giugno 2020 con una tesi su "La tenerezza di Dio in Giovanni Paolo I (Albino Luciani)". Pensionato, in precedenza è stato impiegato per 41 anni nella stessa azienda privata di Savignano. "Sono contento, questa chiamata è un'ulteriore conferma della fedeltà di Dio. Mi metto a disposizione con gioia della Chiesa riminese".