Start Romagna, Santi: aumento costo biglietti non è all'ordine del giorno
(Rimini) “Chi sostiene che stamani, nell’Assemblea di Start Romagna, si sia votato l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico localedice una cosa non vera. Falsa". E' il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi,a intervenire in serata per smentire una nota inviata dal Comune di Riccione. "Questa mattina si è votato il piano industriale di Start Romagna, gestore del servizio di trasporto pubblico locale. Un’ipotesi di gestiore inserita nel piano industriale non è un aumento. Le tariffe sono decise in sede istituzionale ed è un argomento che non abbiamo nemmeno affrontato e che non è all’ordine del giorno.”
Aggiornamento coronavirus: 164 positivi, 5 decessi, 271 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 214.754 casi di positività, 1.265 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.181 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%.
In merito alla mappa dei contagi pubblicata oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), già resa nota nei giorni scorsi, si ribadisce che l'Emilia-Romagna è ben al di sotto della soglia indicata dall'Europa stessa di 500 casi di positività ogni 100mila abitanti oltre la quale si viene indicate come zone ‘rosso scuro’ – nella nostra regione è stata di 205 su 100mila abitanti nella settimana dal 18 al 24 gennaio - e che le colorazioni indicate non comportano alcuna conseguenza pratica, né nuove restrizioni da dover rispettare per chi dall'Emilia-Romagna si debba spostare in un Paese europeo, fermo restando il pieno rispetto delle precauzioni già in vigore.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate e, quindi, il numero totale delle persone vaccinate.
Alle ore 16.30 sono state somministrate complessivamente 160.311 dosi, di cui 7.695 oggi; sul totale, 34.513 sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 517 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 373 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 642 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,9 anni.
Sui 517 asintomatici, 374 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 68 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 261 nuovi casi; poi Reggio Emilia (194), Modena (169), Rimini (164); seguono Ferrara (90), Forlì (89), Cesena (77), Ravenna (66), Parma (60) e Piacenza (57), infine Imola (38).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.798 tamponi molecolari, per un totale di 2.949.484. A questi si aggiungono anche 326 test sierologici e 9.383 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.774in più rispetto a ieri di cui 271 a Rimini e raggiungono quota157.852.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 47.539 (-565 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.088 (-526), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 56 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 86 e 94 anni, e un uomo di 85); 4 in provincia di Parma (due donne di 85 anni e due uomini, rispettivamente di 70 e 71 anni); 10 a Reggio Emilia (cinque donne - di 77, 88, 90, 92 e 94 anni – e cinque uomini - di 43, 79, 83, 88 e 92 anni); 11 nella provincia di Modena (sette donne – una di 76, due di 85, una di 86, una di 88, una di 89 e una di 97 anni – e quattro uomini: uno di 68, due di 74, e uno di 84 anni); 5 in provincia di Bologna (due donne di 90 e 98 anni, e tre uomini di 79, 85 e 93 anni); 5 nel ferrarese (quattro donne: una di 87, una di 94, due di 97 anni, e un solo uomo di 78 anni); 9 in provincia di Ravenna (cinque donne: una di 58 anni, una di 78 anni, una di 83 e due 90enni; quattro uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 85 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 75 e 91 anni, e due uomini di 73 e 87 anni ); 5 nel riminese (due donne di 51 e 67 anni, e tre uomini di 53, 72 e 85 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.363.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 209 (-1 rispetto a ieri), 2.242 quelli negli altri reparti Covid (-38).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (-1), 15 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (+1), 43 a Modena (+1), 39 a Bologna (-2), 14 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 25 a Ferrara (-1), 10 a Ravenna (-1), 1 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (+2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:18.211 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.087 a Parma (+60, di cui 36 sintomatici), 28.583 a Reggio Emilia (+194, di cui 82 sintomatici), 37.885 a Modena (+169, di cui 108 sintomatici), 42.434 a Bologna (+261, di cui 184 sintomatici), 6.788 casi a Imola (+38, di cui 19 sintomatici), 12.394 a Ferrara (+90, di cui 32 sintomatici), 16.347 a Ravenna (+66, di cui 37 sintomatici), 8.051 a Forlì (+89, di cui 54 sintomatici), 9.121 a Cesena (+77, di cui 63 sintomatici) e 19.853 a Rimini (+164, di cui 100 sintomatici).
Piscaglia e la nuova sfida culturale di Rimini
(Rimini) Il riconoscimento del Tempio Malatestiano patrimonio dell’Unesco, e la possibile candidatura di Rimini quale capitale della Cultura per il 2024, "sono percorsi sfidanti, oltre che dal punto di vista puramente organizzativo, soprattutto perché ci consentono di avere ancor più consapevolezza della strada compiuta dalla città nella direzione di togliersi le vesti di località solo balneare e di presentarsi all’Europa e al mondo con polo storico, artistico, culturale con lo sguardo proiettato in avanti. Perché se forse fino a non poco tempo fa pensare a Rimini che si avvia a grandi passi anche verso la dimensione di città d’arte poteva apparire un’eresia, oggi siamo nelle condizioni di poterci proporre senza esitazioni come un territorio capace di far leva su un patrimonio culturale di una valenza tale da essergli riconosciuta a livello internazionale", rileva la'ssessore alla cultura Giampiero Piscaglia.
"Non è scontato riuscire a raggiungere quest’obiettivo, ma non era neppure scontato avere le carte in regola per provarci. Rispetto al progetto per il riconoscimento del Tempio e delle terre malatestiane come patrimonio dell’Unesco, l’Amministrazione sta lavorando alla costituzione di un comitato scientifico a sostegno della candidatura. Il Tempio Malatestiano, gioiello opera del genio di Leon Battista Alberti, rappresenta la massima rappresentazione della magnificenza malatestiana, l’opera più grandiosa voluta da Sigismondo e può essere il simbolo di quelle terre malatestiane che rendono unico il nostro territorio. Un percorso di riconoscimento che viaggerà in parallelo a quello per proporre Rimini come capitale italiana della cultura, che prevede la partecipazione ad un bando ministeriale, che fisserà i tempi per la presentazione della manifestazione di interesse e le linee guida per il conferimento del titolo. Una giuria definirà la short list di dieci città finaliste ammesse a partecipare alla fase finale della procedura, che avverrà attraverso audizioni pubbliche".
Dopo Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, capitale della cultura 2020 ma prorogata al 2021 per la pandemia e il conferimento in via straordinaria a Bergamo e Brescia per il 2023, pochi giorni fa è stata ufficializzata la scelta di Procida per il 2022. "Un’assegnazione, quella di Procida in particolare - così come quella di Chiari, in provincia di Brescia, di ‘capitale italiana del libro’ - che dà il senso di cosa si cerchi in una 'capitale' della cultura: non solo naturalmente parametri come la ricchezza di monumenti, la dotazione di spazi, di sale, ma anche la capacità dei territori di valorizzare la propria storia e di saperla reinterpretare per proporla al mondo. E sul saper ricostruirsi e reinventarsi, Rimini ha definito la sua identità da sempre. Il valore che pochi luoghi come Rimini possono vantare è dato dalle sue tante bellezze storiche, archeologiche, artistiche e paesaggistiche, ma soprattutto dalla sua capacità di fare leva sulle proprie risorse identitarie per costruire una nuova storia, dove il passato e il futuro, la tradizione e l'innovazione, la dimensione immateriale e i nuovi luoghi fisici della cultura, dialogano in una sintesi che la nostra Città ha dimostrato di poter proporre con diversi risultati. Un percorso tuttora aperto e destinato ad andare avanti".
La cultura "è un collante vitale per la vita della comunità, ma solo a condizione che i saperi e le conoscenze sappiano sempre tradursi in cura del pensiero e della creatività, e mantenere un costante dialogo fra il passato e il futuro. Essere cittadini significa essere responsabili verso sé e gli altri, significa prendersi cura dell’ambiente e delle istituzioni. La cultura poi deve sapersi tradurre in azione politica e amministrativa. Dobbiamo attrezzarci, in questo tempo in cui siamo spettatori di una rivoluzione sociale, per capire il presente e costruire il futuro. Per questo abbiamo bisogno di pensieri lunghi che mettano insieme i saperi, creino connessioni, fra il notum che è nei nostri monumenti, nelle nostre storie e inventare quanto di novum ci viene richiesto. Vale a dire, confrontare e coniugare la lezione e l’esperienza che abbiamo maturato fino a qui con la domanda di futuro per gli anni a venire.”
Concessioni, a Riccione arriva i canoni unici
(Rimini) La Giunta del Comune di Riccione in ottemperanza alle disposizione di legge nazionali ha preso atto dell'obbligo di istituire, con decorrenza da gennaio del "Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria" (di seguito CUP) in sostituzione: della Tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche/Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche; dell'Imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni; del Canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari; del Canone di cui all'articolo 27, commi 7 e 8, del Codice della strada, di cui al Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza dei Comuni e delle Province.
Il "Canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate" (di seguito Canone Mercatale), che si applica in deroga alle disposizioni concernenti il suddetto CUP, arriva invece in sostituzione: del Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche; dei prelievi sui rifiuti, di cui ai commi 639, 667 e 668 dell'art. 1, della L. 147/2013, limitatamente ai casi di occupazioni temporanee, di cui al comma 842, L. 160/2019. L'istituzione del Canone sarà posto al voto del Consiglio Comunale.
"Si tratta di un passaggio tecnico di adeguamento alla normative nazionali - spiega l'assessore al Bilancio, Luigi Santi - a cui tutti i Comuni devono adeguarsi. Il canone unico non implicherà per Riccione alcun aumento tariffario per i tributi che nel nostro Comune sono fermi al 2014. E' da 7 anni che l'amministrazione comunale di Riccione non ha aumentato le tariffe per la Cosap anzi in quest'anno di grande sofferenza per l'economia italiana, a Riccione la Cosap è stata esentata (per un anno da marzo 2020 fino al 31 marzo), non solo per la parte di allargamento che riguardava il progetto Riccione Square, ma per tutta l'occupazione, compreso per le aree del mercato e attività artigianali. Il Comune di Riccione ha intrapreso in questi anni una serie di politiche al fianco dell'economia della nostra comunità che sono andate dalla gratuità delle strisce blu dei parcheggi, all'abbattimento della Tari, fino alla restituzione delle somme a coloro che avevano pagato in anticipo la Cosap poi esentata per tutti. Fino alla cancellazione per tutti dell'addizionale Irpef comunale".
Renzi: No alla cementificazione del fossato di Castel Sismondo
(Rimini) E’ in corso in questi giorni la costruzione del “vano tecnico” della cosiddetta “fontana felliniana”, interrato nel “fossato” di Castel Sismondo, ad una profondità di 4 metri, con muri perimetrali e divisori in cemento armato, comprendente il serbatoio, il locale di ispezione, la scala di accesso. "E’ incredibile come si possa realizzare una voluminosa costruzione di cemento armato, con una superficie di circa 100 mq, alta non meno di 3 metri, in un’area archeologica, nonostante vincoli insuperabili. Esistono, infatti, il Vincolo Archeologico del 29/10/1991 sull’intera area della Rocca Malatestiana comprendente il “fossato”, finalizzato a garantire la tutela del sottosuolo e il Vincolo di inedificabilità assoluta del 14 Marzo 1915 su tutta Piazza Malatesta", spiega il capogruppo di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi. "Eppure, assistiamo alla costruzione invasiva nel “fossato” di Castelsismondo, che viene riempito, con muri e platee di cemento armato, senza nessuna considerazione e valorizzazione dei ritrovamenti archeologici emersi nello scavo, quali la “scarpa” delle mura difensive e i “battiponte” di accesso al Castello".
L’Amministrazione Gnassi, "invece di riscoprire il “fossato” liberandolo dagli interramenti del 1800, per fare riemergere l’originario e imponente Castel Sismondo progettato dal Brunelleschi, realizza strutture incompatibili nell’area tutelata.La fontana in superficie di 1.000 mq con una lama d’acqua per creare atmosfere felliniane e l’esteso vano tecnico interrato, snaturano l’integrità architettonica e la storia di Castel Sismondo. Dopo due interrogazioni al Sindaco Gnassi, una Mozione nel Consiglio Comunale, una interrogazione parlamentare al Ministro dei Beni Culturali Franceschini, senza esito per ragioni politiche, ci rivolgiamo alla Procura della Repubblica per verificare la compatibilità dei lavori nel fossato di Castel Sismondo con i Vincoli di tutela esistenti".
Bus, comune Riccione: Start Romagna vuole aumentare costo biglietti
(Rimini) "Start Romagna ha intenzione di aumentare il prezzo dei biglietti degli autobus. Il Comune di Riccione dice NO agli aumenti paventati questa mattina durante l'assemblea sul piano industriale 2021-2024. Anche se questa mattina nulla è stato messo al voto, tutti i soci di Start, tranne Riccione e Bellaria, si sono detti a favore dell'aumento. Per noi è inconcepibile aumentare il costo dei biglietti dei mezzi pubblici della Romagna, proprio oggi che tante famiglie devono fare i conti con minori entrate dovute al Covid, e un'economia generale che ha subito uno stop praticamente totale. Ma c'è di più, oltre a prevedere un prezzo più alto per i biglietti ai cittadini, Start vuole mettere già in conto anche un aumento dei corrispettivi che versano gli Enti soci. Quindi sulle tasche dei cittadini si rifanno due volte: la prima volta con l'aumento dei prezzi dei biglietti e la seconda con le contribuzioni dei Comuni, quindi sempre soldi pubblici dei contribuenti. Per l'amministrazione di Riccione, che ribadisce ancora una volta la volontà di uscire da questa società, la Start ha un problema di efficienza da tutti i punti di vista: economico e di gestione del personale vista anche la nota dei sindacati che chiedono un incontro urgente. A fronte di tariffe ferme al 2018, il problema di Start è far quadrare i conti e procedere con politiche sociali in grado di aderire alle esigenze delle comunità, soprattutto nelle province di Rimini e Forlì Cesena, per le quali già due anni fa ci sono stati degli incrementi sui biglietti. Inutile dire che anche a livello di governance c'è qualche crepa, visto che oggi è stato comunicato ai soci che a fronte di 10 mila biglietti gratuiti per gli studenti, Start sta ancora aspettando l'integrazione promessa dalla Regione e dallo stesso governatore Bonaccini che in campagna elettorale aveva assicurato qualsiasi trasporto locale gratuito agli studenti, con un piano da 25 milioni di euro. Direi che qualcosa in questo caso si è interrotto".
Educazione alimentare, premiatele mense di Maestre Pie e Maria Ausiliatrice
(Rimini) Promozione dei prodotti biologici, educazione alimentare, laboratori di cucina, coinvolgimento delle famiglie. Sono questi alcuni dei punti forti degli innovativi progetti di educazione alimentare e promozione delle mense biologiche dell'Istituto Maestre Pie e della scuola materna di Maria Ausiliatrice di Rimini. Si tratta dei due Istituti scolastici privati che, posizionandosi ai primi due posti, si sono aggiudicati il riconoscimento e il finanziamento del Comune di Rimini per lo sviluppo del biologico nelle mense scolastiche. Nella valutazione sono state valorizzate la sostenibilità e l'attenzione ai prodotti del territorio, alla tradizione e centralità del cibo, alla sperimentazione e l'innovazione con esperti, alla cultura alimentare in generale. Un vasto programma che coinvolge anche le famiglie e permette ai bimbi più di sperimentare e cucinare i prodotti tipici romagnoli, come la piadina. Proprio così, ancora con le mani ricoperte di farina, i piccoli alunni dei due Istituti hanno ricevuto questa mattina Mattia Morolli - assessore ai servizi educativi – e Jamil Saedegholvaad – asssessore alle attività economiche -. Sono stati loro a consegnare nelle mani delle responsabili dei due Istituti la pergamena e l'assegno per lo sviluppo delle loro mense scolastiche.
"Le mense biologiche di Rimini – spiega Morolli – compiono sedici anni. Da allora ne è stata fatta di strada, portando Rimini ad essere premiata a livello nazionale come città di riferimento per il biologico. Un riconoscimento di prestigio, e non solo, visto che questo ha significato l'arrivo di risorse da investire sul territorio. Il sistema scolastico riminese è integrato e diffuso, con una collaborazione tra pubblico e privato che funziona e permette di dare più servizi a più famiglie, soprattutto nell'infanzia. Per questo abbiamo coinvolto sia le scuole pubbliche che quelle private, dando a tutti l'opportunità di partecipare a questo bando. Ci tengo a sottolineare la grande professionalità con cui le maestre, le direzioni e i tecnici stiano sviluppando questi concetti, includendo i più piccoli e le loro famiglie.Un percorso virtuoso che, attraverso lo sviluppo del km.0, è in grado di valorizzare e sostenere la filiera che parte dai produttori per arrivare fino alle attività economiche locali".
Infortuni sul lavoro e covid, Cisl: Rimini maglia nera
(Rimini) I dati pubblicati da Inail non sono confortanti. Da gennaio a dicembre 2020 in Romagna sono stati 2.368 gli infortuni sul lavoro dovuti al Covid e 5 le vittime."I dati sono migliorati rispetto alla prima ondata - afferma il Segretario generale della Cisl Romagna Francesco Marinelli - ma gli aumenti nel mese di dicembre devono preoccuparci. Diversamente da marzo dello scorso anno, ora abbiamo protocolli e dispositivi di sicurezza, ma nonostante ciò, l'andamento degli infortuni da novembre è ripreso a salire in maniera preoccupante. È fondamentale che le aziende e i lavoratori non abbassino la guardia".
La provincia che registra i dati peggiori è quella di Rimini con 943 infortuni, poi Ravenna con 744 e Forlì-Cesena con 681. Il 39% degli infortuni hanno colpito lavoratori con una età compresa tra i 35 e il 49 anni e sono le donne le più colpite, il 73% sul totale degli infortuni. "Questo è spiegabile - sottolinea il segretario cislino - dal fatto che la maggioranza degli infortuni si registra nel settore sanità e assistenza sociale, dove in maggioranza è impiegato personale femminile".
Forlì-Cesena registra in Regione il dato migliore con il 6,6% di infortuni rispetto al totale regionale. La provincia di Ravenna è invece maglia nera in regione come aumento nel mese di dicembre, registrando un aumento del 67%. Ma Ravenna registra anche il triste primato di infortuni mortali per Covid con 3 decessi, seguito da Rimini con 2 e nessuno a Forlì-Cesena.
Rimini segna nel 2020 il dato più alto con 943 di infortuni Covid, e registra anche un forte aumento tra novembre e dicembre, + 46%.
Rispetto al resto del Paese l'Emilia Romagna ha registrato un numero maggiore di infortuni nel mese di marzo, mentre è inferiore alla media italiana nella seconda ondata di ottobre-novembre.
La nostra regione è 4° in Italia sia per numero di infortuni Covid, sia per infortuni mortali. Il 68% degli infortuni si registra nel settore sanità e assistenza sociale, il 16% nella pubblica amministrazione e il 6,3% nei lavoratori precari della ricerca e tecnici impiegati in sanità.
La professione più colpita (46% del totale) è, secondo la definizione dell'Inail, quella dei "tecnici della salute", di cui l'84% degli infortuni sono ricondotti a infermieri. "Questo è certamente dovuto alla maggiore esposizione al virus nelle strutture sanitarie, – sottolinea il segretario Marinelli - come dimostrano il numero elevato di accessi registrato ai pronti soccorsi degli ultimi mesi e i casi di contagio avuti all'interno delle medicine. Su questo tema è già stato posto l'accento da parte della nostra organizzazione sindacale, che da tempo sottolinea la necessità di estrema attenzione al tema degli organici e dell'organizzazione di tutti i reparti maggiormente esposti alle conseguenze dell'andamento pandemico a garanzia del personale e della qualità dei servizi"
"I dati anche in Romagna sono migliori rispetto al resto del Paese, dove invece il numero di infortuni Covid tra ottobre e novembre è superiore rispetto alla prima ondata di contagi avuta tra marzo e maggio. Questo significa che nei nostri territori i protocolli fatti con le aziende sono stati utili ed utilizzati, ma - sottolinea il Segretario CISL Romagna Marinelli - preoccupano fortemente gli aumenti registrati nell'ultima rilevazione del mese di dicembre".
"Ora, a differenza della prima ondata, sono a disposizione ampie dotazioni di dispositivi di sicurezza che vanno utilizzati correttamente, ma è fondamentale non abbassare la guardia continuando ad impegnarsi per limitare sempre di più le occasioni di contagio per i lavoratori".
Rimini a lutto per Arturo Menghi Sartorio
(Rimini) Ieri dopo pranzo, nella sua abitazione e senza che nulla lo lasciasse presagire, Arturo Menghi Sartorio è improvvisamente deceduto. Lascia in un dolore immenso la moglie Benilde, i figli Aldo, Simona e Barbara coi loro coniugi e gli amatissimi nipoti. Nato nel 1938 a Cesena, è facile identificarlo come il ‘Signor Civis’. Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, fu lui infatti a sviluppare e affermare Civis Augustus, l’istituto di vigilanza privata che dal 1974 ha garantito sicurezza sul territorio a tante aziende ed enti pubblici. Sviluppo che ha consentito le aperture o le acquisizioni di imprese del settore a Ravenna, Faenza, Cervia e Cesena, occupando fino a 290 addetti di cui oltre 250 guardie giurate. Oltre 6.000 i clienti fra aziende, banche, enti pubblici e privati. Negli anni l’attività s’è svolta anche in Polonia e Romania.
Ma Arturo Menghi Sartorio ha inciso sul tessuto cittadino in tanti ambiti. La carica di Presidente dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano riassume un’enorme attività in ambito storico, con la scrittura di libri dedicati alle vicende della sua amata città. Negli anni ’90 diede vita al progetto Aere Civium che teneva insieme aziende del territorio, con fondi raccolti e destinati al recupero di opere d’arte di proprietà pubblica. Fu l’assessore alla Cultura di Rimini, Stefano Pivato, a dirgli che alcune opere al Museo avevano bisogno di essere restaurate. La spesa prevista era di circa 150 milioni di lire. Troppo per l’abituale attività del Rotary Club Rimini Riviera. Quindi decise di mettere in piedi un pool di aziende: Aeffe, Italia in Miniatura, Ren Auto e Securtech. In cinque anni fu ultimato il recupero di trenta opere tra cui quindici dipinti, nove cornici, tre sculture e tre disegni.
Da giovane ha praticato Aikido, fino alla cintura nera ed è stato fra i soci fondatori del Golf Club di Villa Verucchio. Arturo Menghi Sartorio è stato delegato provinciale delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon ed ha svolto il suo compito di presidio turnandosi regolarmente con le Guardie a Roma.
Fra le tante pubblicazioni, ‘Risorgimento senza retorica. Rimini e la Romagna da Napoleone a Garibaldi (1815-1861)’, ‘I racconti del legato. Noterelle riminesi dell'Ottocento’ e ‘Stanislao Freddi. Un carabiniere del Papa’. Arturo Menghi Sartorio è stato Presidente del Rotary Rimini Riviera, ha sostenuto la società cittadina di rugby di cui era appassionato ed è sempre stato presente per aiutare chi gli manifestasse un bisogno. Appassionato del Risorgimento riminese legato alla restaurazione pontificia nel periodo compreso tra Napoleone e il 1860. Sei libri dedicò al tema.
Oggi alle 18.00 il Rosario, domani il funerale alle 15.00 alla chiesa del Suffragio in piazza Ferrari a Rimini
Il sindaco Andrea Gnassi, a nome dell'amministrazione comunale di Rimini, ha inviato questa mattina alla famiglia di Arturo Menghi Sartorio un telegramma. “A nome mio personale e dell'Amministrazione comunale di Rimini esprimo il senso di profondo cordoglio e vicinanza per la improvvisa scomparsa del caro Arturo. La Città di Rimini lo ricorderà come imprenditore illuminato, mecenate, uomo di cultura e persona perbene. Un abbraccio giunga a tutta la famiglia”.
28 gennaio
Sotto “quota cento” | Ieg: persi 100 milioni | La Lega corteggia Zilli