Demografia, Rimini resta sopra i 150mila residenti
(Rimini) La popolazione residente a Rimini al 31 dicembre 2020 ammonta a 150.654 abitanti, in leggerissimo calo rispetto l'anno precedente (-0,07% in un anno, ovvero 101 persone in meno). La popolazione femminile è di 78.383 unità (-82), quella maschile 72.271 (-19). Il saldo migratorio è positivo (+774 unità), in aumento rispetto alle 697 unità del 2019 (+11%). L'età media della popolazione nel 2020 è di 45,96 anni, 3 in più rispetto a 20 anni addietro.
"I primi dati statistici - spiega l'assessore Anna Montini - confermano la tendenza demografica dell'Italia con un 2020 segnato, anche nelle dinamiche individuali e sociali, dalla pandemia - è la dichiarazione dell'assessore Anna Montini -. E non lo si vede purtroppo solo dal dato dei decessi ma anche dei matrimoni, appena 263 mai così pochi, anche per evidenti ragioni di impossibilità, in alcuni mesi, di celebrarli in chiesa o nei municipi. Nonostante il Covid, resta la capacità attrattiva di Rimini, meta soprattutto di immigrazione interna al Paese. E' chiaro che certe dinamiche 'centrifughe' saranno meglio fotografate statisticamente nei prossimi anni ma il dato 2020 già indica questioni sociali che devono diventare punti importanti nell'agenda dell'Europa e dell'Italia".
Natalità e decessi. Nel 2020 sono nati 1.022 bambini, 6 in meno rispetto al 2019; 495 (-29) le nascite in azzurro e 527 (+23)le nascite in rosa. Per ritrovare un valore così basso di natalità bisogna tornare indietro al 1988 con 1.024 nascite. I decessi aumentano di 355 unità, facendo registrare un totale di 1.951 casi (1.081, +214, per le donne, e 870, +141 per i maschi). Nell'anno della pandemia mondiale, il saldo naturale risultante dalla differenza tra nascite e decessi risulta essere negativo, facendo registrare -929 unità (era di -568 del 2019). L'età media dei decessi dall'anno 2000 è cresciuta di circa 4 anni. Ammonta a 79,90 l'età media degli uomini e a 84,33 l'età media per le donne.
Movimenti migratori, saldo in aumento. In positivo di +774 unità il saldo migratorio con un aumento dell'11% rispetto alle +697 unità del 2019. Esaminando invece la cittadinanza di chi ha preso la residenza a Rimini nel 2020, la maggioranza di chi arriva è rappresentata da cittadini italiani: quasi 8 su 10, di cui 95 che rientrano dall'estero e fissano nuovamente la propria dimora a Rimini; 34 provenienti dalla Repubblica di San Marino. Gli immigrati stranieri nel 2020 scendono a 682, un numero pari al 17,38% degli ingressi totali. Le principali cittadinanze straniere in ingresso (sopra le 100 unità) sono quelle Albanesi (118) e Argentine (107). Il flusso dall'estero rappresenta un quinto dell'immigrazione in città (20,51%); 4 immigrati su 5 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra Provincia con 1.023 arrivi (26,07%), 603 dalla Regione (15,37%) e per suddivisione geografica 385 dal settentrione (9,81%), 485 dal centro (12,36%) e 572 dal meridione (14,55%). I principali comuni di provenienza all'interno della Provincia sono Santarcangelo (228), Riccione (173), Coriano (115), e Bellaria (102). Le emigrazioni totali sono 2.307, in aumento (+12,65%), i cittadini italiani in uscita. La destinazione prevalente rimane l'Italia con 2.391 uscite, 215 verso l'Unione Europea e 340, in forte aumento (+27,82%), verso destinazioni extra UE. In generale la fascia d'età 25-39 anni è quella più coinvolta dal flusso in uscita, con 1.246 persone pari al 39,56% del totale. I cambi di indirizzo avvenuti all'interno del territorio comunale, che registrano il livello di mobilità cittadina, sono pari a 6.126 mentre sono ben 59.373 (quasi il 40%) i cittadini che dimorano a Rimini costantemente sin dalla nascita.
Stranieri in lieve calo ma stabili sopra quota 20 mila. Al 31 dicembre 2020 risiedono in città 20.280 cittadini stranieri in lieve calo (-47 unità) rispetto alla fine del 2019. I residenti stranieri costituiscono il 13,42% della popolazione di Rimini (12,40% fra i maschi e 14,44% fra le femmine) mentre è superiore (15,13%) la percentuale di minori stranieri rispetto al totale dei minori. Le donne sono la maggioranza (11.316 contro 8.964 uomini). Il rapporto è di circa 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali.
E' da considerare, inoltre, che gli stranieri contribuiscono per un 21% alla natalità del nostro comune. Sul territorio, in valore assoluto, sono dislocati maggiormente nell'ex circoscrizione 5 con 4.595 individui, ma in valore relativo ai residenti ne ritroviamo un numero percentualmente maggiore nella ex circoscrizione 1. Ammonta a 2.870 il numero degli stranieri residenti nati in Italia, di cui 221 maggiorenni e 2.649 minorenni.
Nuclei familiari. Le famiglie aumentano nel conteggio anagrafico ma si riducono nella composizione; si registrano ben 67.591 nuclei (+268 rispetto al 2019) con un indice di 2,26 (2,24 nel 2019) che indica la media del numero dei componenti. La maggioranza delle famiglie è composta da un singolo elemento e rappresentano oltre il 37% delle famiglie totali. Da segnalare la presenza di numerose coabitazioni tra famiglie, con 10.148 nuclei (il 15% del totale) coinvolti in residenze multiple nello stesso alloggio. La prevalenza riguarda convivenze con 2 nuclei (3.987), 3 nuclei (398) sino ai casi più affollati di convivenze in residence o in strutture sociali o solidali.
Le famiglie di due o più componenti sono in leggero aumento. Su questa tendenza incide la minore propensione ad avere figli da parte di coniugi o coppie di fatto. Le famiglie unipersonali (25.338) risultano pressoché equivalenti tra maschi e femmine nell'età giovanile mentre prevalgono invece i maschi in età matura fino ai 55 anni. Tra gli anziani le famiglie unipersonali sono formate in maggioranza da donne sole, principalmente per effetto della longevità che le caratterizza. In aumento sia le famiglie italiane che arrivano a 57.302 nuclei (+27) che le famiglie di cittadini stranieri pari a 6.875 (+59). Più deciso l'aumento delle famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera; sono 3.414 con un rialzo di 182 nuclei.
Aggiornamento coronavirus: 93 positivi, 2 decessi, 315 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 213.501 casi di positività, 923 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.751 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 148.900 dosi, di cui 4.626 oggi; sul totale, 23.675 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 451 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 282 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 433 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,3 anni.
Sui 451 asintomatici, 303 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 64 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 66 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Reggio Emilia con 132 nuovi casi, poi Ravenna (116) e Bologna (104). Seguono Rimini (93), Ferrara (89), Piacenza (84), Forlì (69), Cesena (67), il Circondario Imolese (60). Infine, Modena (55) e Parma (54).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.159 tamponi molecolari, per un totale di 2.929.686. A questi si aggiungono anche 453 test sierologici e 9.592 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.918 in più rispetto a ieri di cui 315 a Rimini e raggiungono quota 156.088.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 48.106 (-1.033 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.615 (-1.011), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 38 nuovi decessi: 6 a Piacenza (2 donne, di 87 e 92 anni, e 4 uomini rispettivamente di 76, 87, 89 e 92 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 86 anni); 3 nella provincia di Reggio Emilia (tutte donne, di 80, 82, 93 anni); 5 nella provincia di Modena (3 donne – di 68, 82, 94 anni – e 2 uomini di 86 e 93 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 68 anni); 3 nel ferrarese (2 donne, di 85 e 89 anni, e 1 uomo di 70 anni); 8 in provincia di Ravenna (3 donne – di 72, 93 e 95 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 48, 75, 80, 81, 91 anni); 9 in provincia di Forlì-Cesena (4 donne – rispettivamente di 85, 87, 92, 93 anni, quest’ultima deceduta però a Ravenna –; e 5 uomini, di 65, 74, 84, 90, 91 anni), 2 nel riminese (entrambi uomini, di 80 e 93 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.307.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 210 (-10 rispetto a ieri), 2.281 quelli negli altri reparti Covid (-12).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 18 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 16 a Parma (-2), 18 a Reggio Emilia (-2), 42 a Modena (-2), 41 a Bologna (-2), 14 a Imola (invariato), 26 a Ferrara (invariato), 11 a Ravenna (+1), nessun paziente a Forlì (-1), 3 a Cesena (-1) e 21 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.154 a Piacenza (+84 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.027 a Parma (+54, di cui 22 sintomatici), 28.389 a Reggio Emilia (+132, di cui 46 sintomatici), 37.725 a Modena (+55, di cui 45 sintomatici), 42.175 a Bologna (+104, di cui 62 sintomatici), 6.750 casi a Imola (+60, di cui 29 sintomatici), 12.304 a Ferrara (+89, di cui 21 sintomatici), 16.281 a Ravenna (+116, di cui 74 sintomatici), 7.962 a Forlì (+69, di cui 56 sintomatici), 9.044 a Cesena (+67, di cui 44 sintomatici) e 19.690 a Rimini (+93, di cui 40 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. Sono stati inoltre eliminati 9 casi, sempre comunicati in precedenza, in quanto giudicati non Covid-19. Infine, in seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati è stata eliminata una persona deceduta in provincia di Rimini, in quanto la causa del decesso non è Covid
'Il cuore negli occhi', arte fotografica per la Karis
(Rimini) La pandemia ha reso ancora più evidente l'urgenza di porre al centro della vita della nostra comunità la sfida dell'educazione. La scuola, dai nidi dell'infanzia per arrivare fino al termine delle superiori, è il luogo dove costruiamo il futuro dei nostri giovani e ogni prospettiva di rilancio e ripartenza del nostro tessuto, culturale, sociale ed economico del nostro Paese. Affrontare e superare la paura del futuro.
E la sfida educativa, la volontà di offrire una scuola in cui i giovani siano intercettati nei loro desideri più veri e venga loro offerta un'ipotesi di significato che gli permetta di entrare nella vita accogliendone anche le sfide più impegnative, è da trent'anni la missione delle scuole pubbliche paritarie Karis.
A sostenere con un'inedita modalità di raccolta fondi, una storia in grado di creare a Rimini e Riccione una realtà fatta di nidi d'infanzia, asili, scuole elementari, medie e liceo classico, scientifico, linguistico, frequentati oggi da più di mille studenti, seguiti da 100 tra docenti e operatori scolastici, arriva la mostra fotografica "Il cuore negli occhi".
Da venerdì 29 gennaio, fino a domenica 14 febbraio, cinque fotografi riminesi Isotta Gabellini, Giacomo Bellavista, Giuliano Mami, Roberto Masi e Manuel Palmieri, espongono al Common Space di via Quintino una raccolta di alcuni dei loro racconti fotografici più significativi. Scatti donati alla Fondazione Karis e destinati alla vendita al pubblico (ogni pomeriggio dalle ore 15.30 alle 19.00). Ognuna della foto può essere acquistata al costo di 70 euro e l'intero ricavato dell'iniziativa sarà utilizzato per sostenere l'attività educative delle scuole Karis.
Isotta Gabellini, racconta il mare di Rimini scattando attraverso la lente del tessuto di lettini e brandine da spiaggia. Giacomo Bellavista sceglie il bianco e nero per fermare con il suo obiettivo momenti della Via Crucis o le onde che s'infrangono sulla diga foranea. Con Giuliano Mami si lascia, invece, la città e si entra con le sue fotografie in un viaggio dentro e fuori il Santo Sepolcro. Mentre, Roberto Masi mette a tema la natura, le piante del sottobosco delle colline i loro fiori, che diventano narrazione della dimensione più semplice e pura della bellezza. A chiudere la mostra il ritorno nel luogo centrale dell'immaginario riminese, spiaggia e sabbia, fermate dagli scatti di Manuel Palmieri.
I riminesi? Bravi col coprifuoco, un po' meno con le mascherine
(Rimini) Riminesi rispettosi del coprifuoco, ma meno attenti all'uso delle mascherine. Il Covid ha forzatamente cambiato le abitudini dei cittadini, che a quasi un anno dal dilagare della pandemia anche nel nostro Paese hanno preso le misure con le buone pratiche e le nuove misure necessarie per la prevenzione della pandemia. Se agli inizi della scorsa primavera, segnata dal lungo lockdown, i controlli della Polizia Locale in materia anti-Covid si sono concentrati in particolare sugli spostamenti delle persone, in questa seconda fase contraddistinta ancora da molte limitazioni seppur meno stringenti, al centro dell'attività di monitoraggio dei vigili sono quelle situazioni di potenziale rischio quali possibili assembramenti e soprattutto il corretto utilizzo delle mascherine. L'impegno delle donne e degli uomini del Corpo è infatti mirato soprattutto a quelle situazioni dove è possibile l'aggregazione e nei luoghi dove è necessario mantenere il distanziamento, quindi non solo in centro e nelle vie dello shopping o fuori dagli esercizi pubblici che effettuano per l'asporto, ma anche all'esterno delle scuole e sui mezzi pubblici. Un monitoraggio che ha portato a verificare come siano ancora molti coloro – di tutte le fasce di età- che non indossino correttamente la mascherina, il cui uso è sempre obbligatorio nei luoghi pubblici anche all'aperto, mentre c'è anche chi – fortunatamente pochi – viene trovato del tutto sprovvisto.
Nei primi 25 giorni di questo 2021 sono state una quindicina le sanzioni elevate dalla polizia locale per il mancato rispetto delle normative anti-Covid, di cui una decina legate proprio al non corretto utilizzo della mascherina, mentre le restanti per spostamenti non autorizzati. I sanzionati in questo caso sono in particolare non residenti a Rimini, sorpresi in città senza motivo: è il caso di una coppia proveniente da Macerata, 'tradita' dalla targa dell'auto su cui viaggiavano, fermati sulla consolare di San Marino mentre erano diretti sul Titano per una scampagnata. Oppure altre due persone, rispettivamente di Foligno e di Narni, fermate in stazione a Rimini in procinto di andare a fare visita a degli amici. I riminesi sembrano ligi al 'coprifuoco': chi viene fermato durante i controlli su strada dopo le 22 nella stragrande maggioranza dei casi è provvisto di autocertificazione che ne motiva lo spostamento.
L'attività della Polizia Locale sul versante dell'inosservanza alle disposizioni anti-Covid resta dunque intensa: da marzo scorso sono state oltre 1.680 le pattuglie impegnate nei controlli che hanno portato a oltre 47.000 verifiche su persone ed esercizi, all'acquisizione di quasi 14mila autocertificazioni, con un totale di 299 sanzioni e 121 denunce (dati al 31 dicembre 2020).
"L'attività condotta dalla Polizia Locale, che ringrazio per il quotidiano impegno, ci conferma come in linea di massima la città continui a rispondere con grande senso di responsabilità a questa prolungata fase di limitazioni e restrizioni – sottolinea l'assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – La speranza è che con il progredire dei vaccini e con l'avvicinarsi della stagione più mite si possa arrivare ad un rallentamento dell'indice dei contagi e di conseguenza al venir meno di alcune restrizioni. Quello su cui però non si può transigere sono le due regole base che ormai da mesi andiamo a ripetere: distanziamento e mascherina. Sono due misure con cui necessariamente dovremo convivere ancora per un po' di tempo, che richiedono un sacrificio sopportabile e che rappresentano la base per la tutela della salute del prossimo".
Diocesi, la scomparsa di don Gabellini
(Rimini) Nel pomeriggio di martedì 26 gennaio, don Leonardo "Dino" Gabellini, di 95 anni, attualmente ospite alla Casa del Clero di Rimini, è salito al Padre.
Nato il 5 dicembre 1925 a San Giovanni in Marignano, era stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1949, per imposizione delle mani del vescovo Luigi Santa, insieme a don Oreste Benzi.
Don Dino era il "decano di messa" (il prete ordinato più anziano) della Diocesi di Rimini.
Oltre al servizio pastorale della parrocchia di Montegridolfo, don Dino è stato per anni rettore del Santuario Beata Vergine delle Grazie di Montegridolfo, che accoglie piccoli pellegrinaggi, specie dalle Marche.
"Ho fatto praticamente tutti i mestieri: il contadino da piccolo, l'imprenditore, il compositore, l'insegnante di musica...e poi sì, anche il parroco!" ha detto in una delle ultime interviste. Per sei anni ha gestito anche il podere della parrocchia, avendo conseguito (a Forlì) la patente per guidare il trattore.
Don Dino è stato un forte lettore. Ogni giorno leggeva il giornale dalla prima all'ultima pagina, e tante opere in latino. "Solo di Seneca ho letto poco, mi tratteneva un pregiudizio: l'allievo che aveva avuto, lo spregiudicato Nerone".
La sua grande passione è stata, però, la musica. Musicista e compositore, don Dino ha insegnato musica a generazioni di ragazzi, allestendo anche Scuola di Musica dalle quali sono usciti anche affermati professionisti delle sette note.
Venerdi 29 gennaio verranno celebrate due liturgie di Esequie "su desiderio di don Dino":Alle 10.00 S. Messa presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni in Marignano
Alle 15.00 S. Messa all'aperto, nel campo sportivo accanto alla Chiesa di San Pietro di Montegridolfo. Sarà presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.
"Si invitiamo i sacerdoti a partecipare ad una delle due celebrazioni. – è la proposta del Vicario generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri – In ogni caso ricordiamo don Dino nella nostra preghiera e nella S. Messa".
La fiera riparte in digitale
(Rimini) Italian Exhibition Group, player fieristico e congressuale internazionale, con le sue sedi espositive di Rimini e Vicenza, quotato all'MTA di Borsa Italiana, affronta l'emergenza mondiale con scelte tempestive, in Italia e all'estero. "Scelte strategiche fondamentali - dice il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni - per tenere i motori in movimento, ora pronti a riavviarsi insieme alle imprese con una riprogettazione complessiva del calendario e dei format degli appuntamenti previsti nella prima parte del 2021".
La progressiva somministrazione dei vaccini in tutto il mondo e la contemporanea discussione all'Unione Europea sulla mobilità internazionale, inquadreranno a breve termine un nuovo scenario.
"Le fiere sono e resteranno uno dei più potenti moltiplicatori di business - aggiunge l'AD di IEG, Corrado Peraboni - La pandemia le ha fermate, riducendone dell'80% le attività nel 2020, ma per il 2021 in accordo con gli stakeholders abbiamo messo a punto progetti che contribuiranno in maniera decisiva all'export del made in Italy. Ricordo che le fiere del nostro Paese generano affari per 60 miliardi di euro l'anno. La loro ripartenza sarà il ristoro più sostanzioso e strategico da offrire all'economia italiana".
Sigep, il salone internazionale dedicato a gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, inaugurerà la sua "Road map to Sigep 2022" (l'edizione in presenza dal 22 al 26 gennaio dell'anno prossimo alla fiera di Rimini) con una versione completamente digitale nelle date dal 15 al 17 marzo. Anche Beer & Food Attraction, la manifestazione dedicata alle eccellenze birrarie, beverage e al food per l'Ho.re.ca., e BBTech Expo, la fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande, prevedono un percorso di avvicinamento all'edizione 2022 partendo da un appuntamento full digital dal 12 al 14 aprile.
Armonizzando il calendario degli appuntamenti B2B del settore orafo gioielliero - di cui IEG detiene la regia unica in Italia - Vicenzaoro si terrà a Vicenza dal 10 al 14 settembre 2021, assieme a T.GOLD, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie per il gioiello, e VO Vintage, marketplace dell'orologeria e gioielleria d'epoca e di pregio. Oroarezzo riaprirà il quartiere fieristico aretino dal 12 al 15 giugno 2021. Ad anticipare il ritorno in fiera della community internazionale, sarà WE ARE Jewellery, il 23 marzo, un inedito format B2B digital studiato per promuovere le nuove collezioni di gioielleria ai buyer collegati da tutto il mondo.
Tra le manifestazioni B2C del plant di Vicenza Abilmente, il riferimento per la manualità creativa a livello nazionale, esalterà l'edizione primaverile dal 27 al 30 maggio. Tiro sportivo, caccia e outdoor faranno tappa con una summer edition a HIT SHOW dal 5 al 7 giugno, per poi tornare dal 12 al 14 febbraio 2022 e aprire una nuova stagione. Mentre Koinè - XIX International Exhibition of Sacred Arts supporterà la ripresa delle attività della filiera del sacro dal 24 al 26 ottobre, sempre a Vicenza.
MIR TECH, Music Inside Rimini dà appuntamento agli operatori del mondo luci, audio, video, sistemi integrati e broadcast per l'industria degli spettacoli ed eventi al 2022, preceduto da un format inedito allo studio per l'autunno di quest'anno. Enada, la mostra di riferimento del Sud Europa e del bacino del Mediterraneo per il mondo degli apparecchi per il gioco e l'intrattenimento, si posizionerà a metà settembre, sempre alla Fiera di Rimini. RiminiWellness si terrà nella stagione estiva, in sintonia con i grandi appuntamenti sportivi di Ginnastica in Festa (tra fine giugno e inizio luglio) e Sportdance (metà luglio). Sempre per il fitness, confermate presso il Dubai World Trade Center le prime edizioni targate IEG del Dubai Muscle Show e Dubai Active: si svolgeranno nella città affacciata sul Golfo Persico dal 28 al 30 ottobre 2021, in contemporanea all'Expo mondiale.
Per il comparto delle fiere ospitate o co-organizzate Expo Dental Meeting sarà dal 17 al 19 giugno, mentre per Macfrut, che quest'anno in contemporanea vedrà il debutto di Fieravicola, sarà garantito a brevissimo un ottimale posizionamento.
Attività intensa di IEG sul fronte congressuale, con lo sviluppo di nuovi grandi eventi totalmente digitali e per riposizionare alcuni convegni in base alle richieste degli organizzatori, mentre altri appuntamenti (come la Gran Loggia 2021 del GOI, ad inizio aprile) sono già confermati. In questo periodo di blocco forzato dell'attività convegnistica in presenza, ci si è concentrati intensamente sulle candidature estere, ottenendo risultati più che lusinghieri. Sono già dieci gli appuntamenti di forte caratura internazionale confermati tra 2021 e 2025. Tra questi, il 29° Congresso dell'European College of Sport Science (3-5 luglio 2024).
Metromare, domani e venerdì prove tecniche ai filobus
(Rimini) Giovedì 28 e venerdì 29 gennaio 2021, dalle 16.00 a fine servizio, il Metromare sarà sospeso per consentire prove tecniche sui nuovi filobus. Ne consegue che l’ultima corsa da Rimini Station sarà quella in partenza alle 15.24, mentre da Riccione Station l’ultima partenza sarà alle ore 15.30. Il servizio tornerà alla piena regolarità sabato 30 gennaio.
27 gennaio
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Piazza Malatesta, Montevecchi chiede la sospensione dei lavori
(Rimini) "Sospendere i lavori della Giunta Gnassi su Piazza Malatesta. Si devono salvaguardare e valorizzare le antiche strutture romane e medioevali venute alla luce, nonché il fossato, rispettando i vincoli esistenti. Bonaccini in qualità di Presidente della Conferenza Stato Regioni intervenga e prenda posizione davanti al Ministero". Lo chiede il consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi, nonché capogruppo nella Commissione Cultura, annunciando la presentazione di una interrogazione in Regione. "Ha fatto discutere il progetto pianificato all'interno del comparto "Museo Internazionale Fellini", promosso dalla Giunta Gnassi, che prevede la predisposizione di una fontana in forma di piazza allagabile, per la cui realizzazione si rende necessario un vano tecnico interrato con scavi di oltre 4 metri di profondità all'interno del fossato di Castel Sismondo, opera del Brunelleschi" – ricorda Montevecchi e prosegue – "come è noto dalle prime attività di scavo sono emerse strutture di epoca romana, tra cui due calidarium, parte del sistema difensivo antemurale (controscarpa del fossato), il "battiponte" di accesso alla Rocca che hanno sollevato curiosità generale. Importanti personalità e storici, alcuni dei quali insigniti del Sigismondo d'oro, massima onorificenza di Rimini, hanno ribadito come il fossato sia parte integrante dell'edificio Castel Sismondo e andrebbe recuperato, non meramente usato come scavo tecnico. L'associazione Italia Nostra, lo scorso mese, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Rimini, in merito all'avanzamento dei lavori, nonché posto la questione di valutare di richiedere la misura cautelare che fermi i lavori lesivi della integrità della piazza e delle fondazioni della Rocca, in quanto il riempimento del fossato con la vasta costruzione in cemento armato degli impianti della fontana, precluderebbe per sempre la messa in evidenza del patrimonio sottostante".
"Credo sia fondamentale ricordare e tener conto che su Piazza Malatesta vige il vincolo di inedificabilità assoluta, istituito il 4 marzo del 1915 tramite decreto ministeriale dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione, senza dimenticare il vincolo archeologico sull'area della Rocca Malatestiana istituito il 29 ottobre del 1991 del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Non a caso – sottolinea Montevecchi – il magistrato Giovanni Losavio, ex presidente di sezione presso la Suprema Corte di Cassazione, in passato a capo dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna e di Italia Nostra nazionale, ha recentemente ricordato che 'neppure la Soprintendenza può derogare a questa prescrizione di assoluta inedificabilità che comprende la piazza, e al vincolo archeologico sul sottosuolo". "Attraverso una interrogazione in Regione chiederò al Presidente Stefano Bonaccini se intende, anche in qualità di Presidente della Conferenza Stato Regioni, chiedere al Ministero per i beni e le attività culturali, se si possano intraprendere iniziative urgenti affinché la Soprintendenza riveda il parere favorevole espresso sul progetto del "Museo Fellini – Piazza Malatesta" e vengano di conseguenza sospesi i lavori iniziati dall'amministrazione comunale di Rimini, dal momento in cui è certamente auspicabile approfondire nell'ottica di recuperare, salvaguardare e valorizzare le antiche strutture romane e medioevali e procedere alla riqualificazione di Piazza Malatesta, nel rispetto dei vincoli ancora oggi esistenti, al fine di non sottrarre all'umanità un importante patrimonio storico-artistico ed archeologico. In questo senso – aggiunge Montevecchi – "al Presidente Bonaccini chiederò anche di prendere posizione e attivarsi presso il Governo per chiedere al MIBACT di stanziare le necessarie risorse per salvaguardare e valorizzare i reperti archeologici che sono venuti alla luce, recuperare il fossato e di conseguenza la storia millenaria di Piazza Malatesta, quale area archeologica naturale, compresa tra il Castello, il Teatro e l'ex Chiesa di Santa Colomba" conclude il consigliere riminese della Lega.
Aggiornamento coronavirus: 145 positivi, nessun decesso segnalato. Viva la 38enne di San Giovanni
(Rimini) "Per mero errore materiale, ieri è stato comunicato il decesso di una donna di 38 anni di San Giovanni in Marignano non avvenuto". Così la Asl nel pomeriggio corregge la notizia resa nota ieri e risultata pare falsa .
Andando all'aggiornamneto sull'epidemia da coronavirus, dall’inizio, in Emilia-Romagna si sono registrati 212.590 casi di positività, 993 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.641 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Proprio in queste ore andrà online la versione aggiornata, che specifica anche, sul totale, quante sono le seconde dosi somministrate e quindi il numero di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Alle 15 sono state somministrate complessivamente 140.504 dosi, di cui 4.618 oggi. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana - decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech - anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 461 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 292 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 568 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,3 anni.
Sui 461 asintomatici, 334 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 23 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 87 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 224 nuovi casi; seguono Rimini (145), Modena (121), Ferrara (114). Poi Reggio Emilia (95), Piacenza (83), Cesena (63), Parma (54), Forlì (48); infine Ravenna (29) e il Circondario Imolese (17).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Il report periodico sull’andamento della pandemia in Emilia-Romagna è disponibile al link https://bit.ly/2Yfp0YB.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.099 tamponi molecolari, per un totale di 2.915.527. A questi si aggiungono anche 382 test sierologici e 10.542 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.060 in più rispetto a ieri di cui 218 a Rimini e raggiungono quota 154.178.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 49.142 (-2.142 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.629 (-2.011), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 75 nuovi decessi: 6 a Piacenza (u a donna di 75 anni e 5 uomini rispettivamente di 77, 80, 84, 85, 86 anni); 4 in provincia di Parma (2 donne, di 80 e 97 anni, e 2 uomini di 84 e 88 anni); 4 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 90 anni e 3 uomini, rispettivamente di 77, 81 e 87 anni); 4 nella provincia di Modena (una donna di 97 anni, e 3 uomini rispettivamente di 62, 81 e 83 anni); 29 in provincia di Bologna (21 donne: 1 di 59 anni, 2 di 82, 2 di 83, 2 di 84, 2 di 86, 2 di 88, 2 di 89, 3 di 90, 2 di 94, 2 di 95, 1 di 98 anni; e 8 uomini: rispettivamente di 67, 69, 76, 84, 85, 89, 2 di 90 anni); 5 nel Circondario Imolese (3 donne di 84, 87 e 91 anni, e 2 uomini di 64 e 80 anni); 7 nel ferrarese (3 donne di 87, 91 e 92 anni, e 4 uomini: 1 di 67 anni, 2 di 72, e 1 di 83); 5 in provincia di Ravenna (4 donne, rispettivamente di 75, 76, 86, 93 anni, e un uomo di 82 anni); 11 in provincia di Forlì-Cesena (4 donne, di 81, 87, 90, 99 anni, e 7 uomini: 1 di 57 anni, 1 di 77, 2 di 80 anni, poi 81, 82, 84 anni). Nessun decesso registrato nel riminese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.270.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 220 (-2 rispetto a ieri), 2.293 quelli negli altri reparti Covid (-129).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 19 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (+3), 20 a Reggio Emilia (invariato), 44 a Modena (invariato), 43 a Bologna (-1), 14 a Imola (-1), 26 a Ferrara (+1), 10 a Ravenna (-1), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 21 a Rimini (-3).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.070 a Piacenza (+83 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 14.937 a Parma (+54, di cui 32 sintomatici), 28.257 a Reggio Emilia (+95, di cui 41 sintomatici), 37.679 a Modena (+121, di cui 86 sintomatici), 42.074 a Bologna (+224, di cui 153 sintomatici), 6.690 casi a Imola (+17, di cui 12 sintomatici), 12.215 a Ferrara (+114, di cui 10 sintomatici), 16.165 a Ravenna (+29, di cui 10 sintomatici), 7.893 a Forlì (+48, di cui 39 sintomatici), 8.977 a Cesena (+63, di cui 44 sintomatici) e 19.597 a Rimini (+145, di cui 67 sintomatici).