Fondazione cetacea, Riccione scrive a Rimini per conoscere i tempi per l'uso del delfinario
(Rimini) L'assessore all'Ambiente del Comune di Riccione, Lea Ermeti ha scritto una lettera alla collega del Comune di Rimini, l'assessore all'Ambiente, Anna Montini, a proposito della Fondazione Cetacea. "Considerato che la Fondazione Cetacea di Riccione e il Club Nautico di Rimini - scrive l'assessore Ermeti - hanno proposto un progetto per il bando di gestione dell'ex Delfinario di Rimini", nel 2019, "nell'ottica di una serena transizione della sede, così come auspicata dalla tua Amministrazione e dalle associazioni coinvolte, ti formulo la richiesta di potermi fornire una valutazione realistica sulla tempistica dei processi amministrativi posti in atto". La lettera è stata inoltrata per conoscenza anche alla fondazione Cetacea, che come è noto attualmente sul territorio di Riccione, occupa alcuni spazi all'interno dell'ex colonia Bertazzoni, dichiarata inagibile dagli uffici tecnici comunali e oggetti di un'ordinanza di sgombero da parte del Comune di Riccione.
La colonia Bertazzoni è un edificio che alcuni studi datano risalente agli Trenta, di proprietà del Comune di Riccione e che presenta oggi diverse problematiche inerenti alla sicurezza e all'incolumità delle persone. In seguito ad una segnalazione alla Polizia Locale di Riccione, da parte di alcuni cittadini, allarmati dalla caduta di calcinacci mentre attraversavano l'area dell'ex colonia insieme a dei bambini, l'amministrazione ha eseguito una serie di accertamenti e di sopralluoghi tecnici per verificare lo stato dello stabile. Le conclusioni degli accertamenti sono state poi ricomprese in una relazione di servizio, a firma di un ingegnere e un architetto oltre che di dirigenti del Comune di Riccione, con corredo fotografico, in cui si definiscono i motivi dell'inagibilità della colonia Bertazzoni. Tra questi lo stato di deterioramento dei pilastri di irrigidimento e alle architravi alle numerose finestre presenti, dove la pesante ossidazione da ferri d'armatura ha distaccato le porzioni di copriferro, che dove non ancora precipitate al suolo sono in uno stato di precario equilibrio. In fase sismisca a causa del degrado dei pilastri - dice la relazione - non vi sarebbe una adeguata risposta dello stabile "con concrete possibilità di collasso".
"E' evidente che l'interesse dell'amministrazione comunale di Riccione è quello di tutelare le persone e di trovare una soluzione praticabile per trasferire la Fondazione Cetacea in una casa idonea, non pericolante e non pericolosa per i volontari e i cittadini - ha detto l'assessore Ermeti -. Abbiamo attivato tutte le vie amministrative sia con la Regione che con il Comune di Rimini dove la Fondazione ha proposto un progetto. Per cui vorremmo poter procedere con la Cetacea come abbiamo fatto con le altre associazioni che avevano sede alla Bertazzoni e per le quali abbiamo trovato soluzioni e nuove sedi senza problemi né polemiche".
Aggiornamento coronavirus: 127 positivi, 6 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 206.578 casi di positività, 1.320 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.949 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Alle 15.30 sono state somministrate complessivamente 123.265 dosi. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 597 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 388 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 628 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45 anni. Sui 597 asintomatici, 362 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 91 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 con gli screening sierologici, 28 tramite i test pre-ricovero. Per 111 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 260 nuovi casi; a seguire Modena (216), Reggio Emilia (144), Rimini (127), Ravenna (109), Forlì (94), Ferrara (90). Poi la provincia di Parma (85), quindi le province di Piacenza e Cesena (77) e infine Imola (41). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.049 tamponi molecolari, per un totale di 2.851.937. A questi si aggiungono anche 576 test sierologici e 5.900 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.787 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 145.533. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 52.037 (-540 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 49.363 (-494), il 94,9% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 73 nuovi decessi: 8 a Piacenza (3 donne – di 84, 96 e 98 anni– e 5 uomini, di 78, 80, 81, 94 e 95 anni); 3 in provincia di Parma (una donna di 84 e due uomini, rispettivamente di 68 e 84 anni); 5 a Reggio Emilia (due donne – di 83 e 85 anni – e tre uomini di 67, 77 e 96 anni,);11 nella provincia di Modena (8 donne – due di 71 anni, una di 82, una di 85, due di 88, una di 89 e una 90enne – e tre uomini, rispettivamente di 69, 85 e 86 anni); 20 in provincia di Bologna (13 donne: una di 51, una di 77 anni, una di 78, una di 84, una di 88, una di 89, 2 di 90, poi una di 91, due di 92, una di 99 e una di 106 anni; e 7 uomini: 71, 72, 85, 88, 90, 95 e 98 anni); 6 nel ferrarese (tre donne – rispettivamente di 83, 84, 85 anni– e tre uomini di 73, 80 e 95 anni); 8 in provincia di Ravenna (4 donne – di 69, 74, 89, 92 anni – e 4 uomini, rispettivamente di 64, 66, 81 e 94 anni); nella provincia di .a Forlì-Cesena (due donne di 78 e 96 anni; tre uomini di 71, 86, e 96 anni); 6 nel riminese (tre donne, di 80, 89 e 91 anni, e tre uomini, di 81, 83 e 94 anni). Infine, si segnala il decesso di una donna di 91 anni diagnosticata dall’Ausl di Piacenza ma residente in provincia di Lodi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.008.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 218 (-12 rispetto a ieri), 2.456 quelli negli altri reparti Covid (-34). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:17 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (+1), 43 a Modena (-3), 41 a Bologna (-3), 14 a Imola (-1), 26 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (-3), nessun ricoverato a Forlì (come ieri),5 a Cesena (invariato) e 28 a Rimini (+2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.731 a Piacenza (+77 rispetto a ieri, di cui 45 sintomatici), 14.649 a Parma (+85, di cui 52 sintomatici), 27.573 a Reggio Emilia (+144, di cui 61 sintomatici), 36.716 Modena (+216, di cui 120 sintomatici), 40.878 a Bologna (+260, di cui 135 sintomatici), 6.506 casi a Imola (+41, di cui 27 sintomatici), 11.696 a Ferrara (+90, di cui 31 sintomatici), 15.755 a Ravenna (+109, di cui 66 sintomatici), 7.591 a Forlì (+94, di cui 72 sintomatici), 8.572 a Cesena (+77, di cui 52 sintomatici) e 18.911 a Rimini (+127, di cui 62 sintomatici
Economia, nel 2020 poche nuove imprese
(Rimini) Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 dicembre 2020 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.070 imprese registrate (sedi), di cui 70.431 attive. L'imprenditorialità si conferma diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso dell'intero 2020, nelle due province, si sono verificate 3.876 iscrizioni e 4.287 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), per un saldo negativo di 411 unità (nel 2019 fu pari a -330 unità); il tasso di crescita annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,50%, in linea con quello regionale (-0,49%) e inferiore a quello nazionale (+0,32%). Nel confronto tendenziale con il 31/12/2019 si riscontra una moderata diminuzione delle imprese attive pari allo 0,3%, compresa tra il dato regionale (-0,5%) e nazionale (+0,2%).
Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell'ordine: Commercio (23,5% sul totale delle imprese attive), in calo dello 0,5%, Costruzioni (14,8%), in aumento dello 0,3% Agricoltura (12,4%), in flessione dell'1,6%. Alloggio e ristorazione (10,5%) in diminuzione dell'1,1%; l'industria manifatturiera (8,5% la sua incidenza) è in flessione (-1,9%), mentre le Attività immobiliari (8,0%) si confermano in aumento (+1,6%).
Si segnala la dinamica positiva dei settori "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,6%, con una crescita del 3,5%) e del comparto dei servizi di supporto alle imprese (tra cui noli e agenzie di viaggio), con incidenza del 3,0% e dinamica dell'1,7%. In flessione del 3,5%, invece, le imprese del settore "Trasporto e magazzinaggio" che incidono per il 3,1% del totale provinciale e quelle del comparto "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,6%, -0,9% la dinamica tendenziale).
Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,8%) risulta costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (22,8%) e le società di capitale (20,1%), unica forma giuridica in aumento (+3,2%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Le imprese artigiane attive al 31/12/2020 sono 21.240 (il 30,2% del totale), in diminuzione dello 0,9% nell'anno (-0,9% Emilia-Romagna, -0,3% Italia). Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.285, di cui 88.008 quelle attive (-0,2% rispetto al medesimo periodo del 2019).
"I dati raccolti alla fine del 2020 confermano le note e grandissime difficoltà e parimenti confermano tutto lo sforzo del nostro sistema imprenditoriale nel "resistere". Le imprese stanno affrontando quotidianamente grandi difficoltà su tutti i fronti e l'insieme di queste difficoltà, purtroppo, in parecchi casi, mette in discussione la prosecuzione dell'attività imprenditoriale - commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. Confermo quindi, ancora una volta, l'impegno della nostra Camera e di tutto il Sistema Camerale italiano, nell'affiancare e supportare le imprese. Di cruciale rilevanza sarà l'efficacia delle misure di sostegno alle imprese e dei progetti di ripresa, risorse che saranno disponibili e che potrebbero anche cambiare il futuro dei nostri Territori, innalzandone le potenzialità competitive. Desidero, nuovamente, inviare un messaggio di ringraziamento e incoraggiamento alle Associazioni di Categoria ed alle nostre imprenditrici ed ai nostri imprenditori che, seppure colpiti duramente, non si arrendono e continuano a lavorare, cercando soluzioni e strategie per superare anche queste avversità. La Camera è al loro fianco. Un ringraziamento, infine, altrettanto sentito meritano anche gli operatori della Sanità, le Istituzioni Territoriali e tutte le Forze impegnate nel superare questa emergenza".
Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini. Al 31 dicembre 2020, in provincia di Rimini si contano 39.366 imprese registrate, delle quali 34.090 attive L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 101 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale). Nel corso del 2020 si sono verificate 2.035 iscrizioni e 2.156 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), con un saldo negativo di 121 unità (nel 2019 il saldo fu negativo per 43 unità); -0,31% è il tasso di crescita annuale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (-0,49%) ma inferiore a quello nazionale (+0,32%).
Nel confronto con il medesimo periodo del 2019 si riscontra una stabilità delle imprese attive (-0,1%), valore compreso tra il dato regionale (-0,5%) e nazionale (+0,2%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (+0,2%, dove si concentra il 43,7% delle imprese attive in provincia), comuni marittimi (+0,2%, che coprono il 73,3% delle imprese provinciali), area del Basso Conca (-0,1%, pari al 13,4% delle imprese attive totali della provincia).
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,3% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione dello 0,6%, le Costruzioni (14,3%) in aumento dello 0,6%; Alloggio e ristorazione (13,7%) in flessione dell'1,1% e le Attività immobiliari (9,7%) in crescita dell'1,7%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,4% del totale) sono in diminuzione dello 0,9%, quelle agricole (7,1% del totale) si sono ridotte dell'1,9%.
Si segnala stabilità nel settore "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,4% sul totale, -0,2% la dinamica annua), in crescita invece "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,7%, +4,1% la variazione) e "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza 3,3%, +1,0% la dinamica). In flessione, infine, le imprese del comparto "Trasporto e magazzinaggio" (-3,1%), che costituiscono il 2,8% del totale.
Con riferimento alla natura giuridica, le imprese individuali sono maggioritarie (52,2% sul totale), seguite dalle società di persone (24,5%); le società di capitale (21,5%) risultano l'unica forma giuridica in aumento (+3,6%), con una tendenza che si riscontra anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Le imprese artigiane attive al 31/12/2020 sono 9.492 (il 27,8% del totale) e sono diminuite dello 0,5% (-0,9% Emilia-Romagna, -0,3% Italia). Al 31/12/2020 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.746 delle quali 43.135 attive (stabili rispetto al medesimo periodo del 2019).
21 gennaio
Vaccini, le dosi per il richiamo ci sono | Salvata una neonata | La finestra di Battisti
Area Fox, via libera all'accordo per la riqualificazione
(Rimini) Un progetto di ricucitura urbana che consentirà di implementare la dotazione dei parcheggi dell'anello del centro storico, di riqualificare un'area centrale a ridosso della vecchia circonvallazione e allo stesso tempo di valorizzare le diverse testimonianze storiche e architettoniche dell'area. Il progetto di ridisegno della città e di potenziamento dei servizi prosegue anche attraverso l'apporto degli investitori privati che decidono di scommettere su Rimini e sul suo percorso di sviluppo. È il caso del Gruppo Fox Petroli, proprietario dell'area e promotore dell'intervento di riqualificazione e ricucitura urbana dell'area Fox, zona a ridosso del centro storico e del borgo San Giovanni e vicina a poli di interesse e di servizi quale il Palacongressi e la nuova sede della questura. Un piano di interventi presentato nel 2017 e già vagliato dall'Amministrazione, che è stato ulteriormente implementato e integrato, con un'attenzione particolare all'inserimento delle opere nel contesto urbano e paesaggistico, massimizzando la funzionalità per la comunità.
Concordato liquidatorio per le Industrie Valentini
(Rimini) Il 5 febbraio le Industrie Valentini presenteranno in Tribunale il concordato liquidatorio con riserva legata ad una o più offerte di acquisizione. Successivamente il Tribunale di Rimini procederà con un’asta competitiva. E' l'esito del tavoloconvocato dall’assessore regionale Vincenzo Colla, su richiesta delle organizzazioni sindacali, per fare il punto sulla crisi delle Industrie Valentini.Hanno partecipato: per la Regione Emilia Romagna Roberto Poli staff assessorato al lavoro, Stefano Mazzetti staff crisi aziendali, per la Provincia di Rimini Simone Gobbi, per il Comune di Rimini l’assessore Mattia Morolli, per l’azienda Gianluca Valentini e l’ingegnere Luca Peli, per la CGIL territoriale la Segretaria generale Isabella Pavolucci, per la Fillea CGIL di Rimini Renzo Crociati, per la Fillea CGIL Emilia Romagna Filippo Calandra, Roberto Casanova per la Filca Cisl Romagna e la RSU aziendale.
Ha aperto la riunione, volta sostanzialmente a capire quanto c’è di concreto nella possibilità che le Industrie Valentini vengano acquisite da un altro imprenditore, il segretario della Fillea CGIL Rimini Renzo Crociati. Ribadita "la preoccupazione rispetto al pericolo che non tutti i posti di lavoro possano essere salvaguardati e anche sul futuro di un sito produttivo così importante per il territorio come le Industrie Valentini". Per parte sua l’Azienda ha dichiarato di "essere fiduciosa nella possibilità che entro la settimana venga formalizzata l’intenzione di acquisto da parte di alcuni imprenditori. Non sono stati fatti nomi ma si tratterebbe di imprenditori sia italiani che stranieri collegati comunque con il settore del legno".
Giovedì 21 Gennaio le Organizzazioni sindacali incontreranno nuovamente i funzionari della Regione Emilia Romagna per discutere di ammortizzatori sociali in considerazione del fatto che per i 152 lavoratori il 7 febbraio scadrà la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale iniziata l’8 giugno 2020. La stessa Regione Emilia Romagna riconvocherà il tavolo a metà della prossima settimana, quando informazioni più certe consentiranno di discutere concretamente del tema della salvaguardia occupazionale.
Aggiornamento coronavirus 20 gennaio: 190 nuovi positivi, 4 decessi
Fogne, traffico chiuso in via Saffi per lavori alla dorsale sud
(Rimini) Per dare corso all'esecuzione delle opere propedeutiche alla posa della condotta PSBO, relativa al terzo stralcio del collettore fognario 'Dorsale Sud', è prevista partire da domani 21 gennaio , una nuova viabilità temporanea nell'area in cui si stanno realizzando le opere. A partire dalle ore 7 infatti - e fino alla fine dei lavori - sarà interrotta alla circolazione stradale la Via Saffi, nel tratto compreso fra le vie Monte Titano e Melozzo da Forlì.
Coronavirus, andamento settimanale: i contagi non calano a Rimini
(Rimini) Nella settimana dal 11 al 17 gennaio si sono verificate 3.196 positività su un totale di 34.501 tamponi, con una incidenza dunque del 9,3 per cento, e quindi con un calo di quasi 2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente ed un calo di 800 casi di nuove positività nel corso della settimana, rispetto al dato registrato due settimane fa; l'incidenza inoltre resta al di sotto della media nazionale (slide 4, del bollettino allegato). Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti i territori salvo Rimini, che aumenta di un punto e mezzo (slide 5); medesimo trend si riscontra quanto all’indicatore delle positività su popolazione residente (slide 7), ma Rimini e Ravenna hanno le percentuali di nuovi diagnosticati asintomatici più alte: 46 per cento contro la media romagnola del 39 per cento, (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore è stabile sull'89 per cento.
Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna a fine della scorsa settimana la quota di 584 ricoveri, pur mantenendo l'azienda oltre il livello rosso del Piano ospedaliero Covid, riporta questo indicatore al livello dell'ultima decade di dicembre, con un calo di 35 ricoverati rispetto alla settimana scorsa; si mantengono stabili da novembre i riempimenti nelle terapie intensive (range 37-45), la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva resta comunque inferiore a quella media regionale. "Questi dati positivi certo ci fanno piacere, ma non devono in alcun modo farci deflettere dal massimo impegno, nei nostri quotidiani comportamenti, rispetto al mantenimento di quelle che sono le linee guida per la sicurezza sul covid - mette in guardia il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -, e conseguentemente, nonostante l'inizio delle vaccinazioni, resta indispensabile mantenere altissima la guardia e rispettare le linee guida relative alle pratiche per cercare di limitare il rischio di contagio. Fortunatamente sono in calo anche i dati dei ricoveri ma dobbiamo rientrare entro livelli più contenuti per svolgere con ancor più slancio e risorse l'attività ordinaria. Quindi massima attenzione da parte di tutti, per cercare di capitalizzare questi risultati ed evitare che al contrario gli indicatori tornino a salire: dipende solo da noi. In attesa della vaccinazione, cerchiamo il più possibile di limitare i danni".
Infermi, neonata covid-positiva operata per malformazione cistica
(Rimini) A soli 30 giorni di vita, affetta da una malformazione cistica del collo congenita, una infezione da Covid ha costretto i neonatologi della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini a collegarla ad un respiratore artificiale.
“Il virus questa volta, oltre a causare una polmonite interstiziale – spiega la dottoressa Gina Ancora Direttore della Terapia Intensiva Neonatale dell’infermi nonchè direttore Dipartimento Salute Donna Infanzia Adolescenza di Rimini – potrebbe aver accelerato l’espansione della malformazione cistica del collo, che sebbene non visibile prima di allora era arrivata rapidamente a comprimere le vie aeree, impedendo alla piccola di respirare. La sua vita era a rischio. Ecco perché è stato necessario, oltre a curare il coronavirus, sottoporla, per la prima volta in Romagna, anche ad una proceduta chirurgica estremamente delicata, vista la collocazione della cisti e l'età della paziente così piccola.
L'operazione è stata effettuata direttamente nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Infermi di Rimini, Hub romagnolo per questo tipo di patologie nei neonati, grazie alla forte integrazione multidisciplinare di una equipe medico-infermieristica afferente alla Terapia Intensiva Neonatale, diretta dalla dottoressa Gina Ancora, alla chirurgia pediatrica, diretta dal dottor Vincenzo Domenichelli, alla radiologia, diretta dal Dott. Enrico Cavagna ed alla otorinolaringoiatria diretta dal dottor Marco Trebbi. Alla piccola, posta in una stanza a pressione negativa per evitare la diffusione ospedaliera dell'infezione, è stata così eseguita una sedazione profonda e l'aspirazione eco-guidata della cisti con successiva infusione di una sostanza cicatrizzante.
La bimba è stata dimessa in ottime condizioni dopo essersi negativizzata al Covid contratto in precedenza all’interno delle mura domestiche. La famiglia non ha comunque perso un solo istante della degenza della piccina, tenuta costantemente informata con chiamate, anche video, dal personale medico-infermieristico della Tin, potendo poi abbracciarla in reparto una volta che mamma e papà sono diventati negativi al Covid.
“E’ importante per noi – tiene infatti a sottolineare la dottoressa Ancora – tenere sempre aperto il reparto anche ai genitori di bambini positivi al Covid, purché loro siano negativi, perchè gli affetti più cari sono importanti strumenti di cura per la persona. La prevenzione dell'infezione si fa invece attraverso il rigoroso rispetto delle misure di prevenzione, soprattutto il corretto uso della mascherina e l’attenta igiene delle mani”.