Trc, Riccione scrive al ministero per proporre tracciato alternativo
(Rimini) La Giunta del Comune di Riccione ha approvato le linee guida per la progettazione del nuovo sistema di trasporti impianti fissi nel territorio comunale. Con una lettera al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e quindi alla ministra Paola De Micheli, l'amministrazione Tosi, ha informato il Governo italiano "del progetto più idoneo alla città di Riccione", formalizzando un avviso per la presentazione di un'istanza finalizzata all'accesso delle risorse destinate al Trasporto Rapido di Massa ad Impianti Fissi. Riccione "quindi ha presentato il piano di trasporto più idoneo alla città balneare qual è".
"Ritenuto opportuno, oltre che legittimo quanto al territorio del Comune di Riccione, esprimere indicazioni che siano da guida per l'attività progettuale relativa alla realizzazione di una nuova linea di Ppl, nell'ambito del Sistema trasporti impianti fissi", riporta la delibera di Giunta che elenca quindi i punti salienti: Rigenerazione ed efficientamento tecnico, ambientale e funzionale della linea di trasporto pubblico, attraverso la più antica filovia via d'Italia, che è la storica linea 11, che viene quindi ad essere prolungata sulla litoranea, fino a Misano Adriatico, zona Brasile, in direzione Cattolica, zona le Navi; Connessione in zona Marano-Miramare all'infrastruttura del trasporto pubblico esistente in direzione Rimini stazione, hub ferroviario nazionale e internazionale, e diramazione all'aeroporto "Fellini" in zona Miramare di Rimini di pari importanza infrastrutturale; Circolare interna di connessione dalla zona terme verso la stazione; Utilizzo di mezzi a batteria full-elettric, per evitare ingombranti sistemi a pali, fili e pantografi.
Alla ministra De Micheli, la città di Riccione ha ricordato anche che "un'opera importante di snellimento del flusso del TPL è il sottopasso pedonale di via Ceccarini sotto via Milano - all'interno del distretto Ceccarini attualmente allo studio dell'architetto Stefano Boeri - al fine di creare le condizioni di un grande parco lineare caratterizzato da mobilità dolce, da un veloce e moderno trasporto pubblico, attrezzato, con ampi spazi verdi, zone a traffico limitato ed alcune aree pedonalizzate per riconnettere paesaggisticamente e funzionalmente alla fascia ricettiva balneare. Una rivoluzione nel vivere la città turistica". Al Mit è stato anche inviato il tracciato della struttura.
"Queste linee guida - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - le abbiamo evidenziate al Mit perché sono le più idonee sia dal punto di vista urbanistico che strategico per la nostra comunità. Così come il tracciato che abbiamo predisposto è l'unico realizzabile in continuità con la messa in opera del secondo stralcio del prolungamento del TRC in zona Sud. La progettazione non può essere calata dall'alto ma fatta di concerto con i territori". Come è noto e come è stato pubblicamente riportato dagli organi di stampa le considerazioni di Riccione sono state più volte, comunicate, in via formale ed informale, a Provincia di Rimini e Comuni interessati senza avere risposta. "Qualora non venisse finanziato il TpL sarà dovuto proprio a questo modo di procedere che non ha mai preso in considerazione le proposte della città di Riccione, imponendo un progetto che invece andava pensato e mediato con i Comuni interessati".
Polisportiva Riccione, lettera aperta alla cittadinanza (riceviamo e pubblichiamo)
Lettera aperta alla cittadinanza
La dirigenza della Polisportiva Comunale di Riccione ha interrotto il dialogo con l’amministrazione del Comune di Riccione, è vero. Come è possibile, da parte di una società gestrice di un impianto pubblico, avere un dialogo con un concedente che in piena pandemia, approfittando del momento di enorme difficoltà, non solo non elargisce contributi a fondo perduto come fanno le amministrazioni di tutta Italia, ma vìola i contratti di gestione in essere, non ottemperando alle scadenze dei contributi dovuti e alla manutenzione straordinaria dell’impianto? Come dialogare con chi sta contribuendo in maniera decisiva ad un imminente default? Non sono dunque questioni personali tra me e la sindaca Tosi, anche se da cittadino mi chiedo innanzitutto quale sia lo scopo di queste azioni. Da legale rappresentante dell’Asd Polisportiva Comunale Riccione, invece, ho l’obbligo di tutelare la società, i suoi dipendenti, i collaboratori e tutta l’utenza dello Stadio del Nuoto di Riccione e delle sezioni sportive collegate.
Lo Stadio del Nuoto di Riccione, come tutte le piscine d’Italia, è chiuso al pubblico per Decreto da mesi. Da ottobre l’impianto natatorio non incassa un euro, ma nonostante tutto continua a “prestare servizio” permettendo di fare attività agli atleti agonisti con spese di gestione completamente in perdita. In questo scenario, non certo in un 2019 in cui abbiamo chiuso i bilanci in attivo, il Comune ha deciso di spingere la Polisportiva nel baratro togliendo di fatto l’unica entrata, fatti salvi i contributi statali e regionali che hanno coperto l’1% dei ricavi persi a causa della pandemia Covid-19 nel 2020, pari ad oltre 1.200.000,00 euro! Una cosa inaccettabile, dal punto di vista morale, sociale ed economico.
In questo scenario, la mancata corresponsione del contributo pubblico dovuto ad ottobre 2020 di euro 60.000,00, sospeso unilateralmente senza specifiche a termine di Legge, i numerosi solleciti via PEC tutti rimasti senza risposta, uniti all’inadempimento per la manutenzione straordinaria di competenza comunale che ha costretto la Polisportiva ad anticipare ingenti somme per la sostituzione dell’impianto di cogenerazione e lavori di manutenzione straordinaria alle caldaie non più procrastinabili per un importo complessivo di euro 210.000,00 e alla mancata attivazione della procedura di riequilibrio economico-finanziario per l’emergenza Covid-19 richiesta già nel giugno scorso, hanno di fatto incrinato la possibilità di sopravvivenza economica della società.
Come presidente e legale rappresentante della Asd Polisportiva Comunale Riccione, dopo mesi e mesi di PEC senza risposta, ho deciso di prendere una decisione importante, che evidentemente è risultata impopolare per qualche consigliere. Escludendo Paolo Gallo e Irene Benedetti, già dimissionari da mesi per motivi personali, in queste settimane altri consiglieri hanno deciso di sposare la linea dell’amministrazione comunale e abbandonare la barca mentre affonda. Ne ho preso atto e non posso negare il mio dispiacere, ma non posso nemmeno, per onestà rispetto al mio ruolo nella Asd e nella comunità riccionese, riconsegnare le chiavi dell’impianto al sindaco quando proprio da parte dell’amministrazione viene minata la sopravvivenza di una Polisportiva che oltre ad essere il gestore dell’impianto natatorio, è il cuore pulsante dello sport cittadino.
Per questo in data 12/01/2021 è stata prodotta una comunicazione al Comune di Riccione e per conoscenza alla Sezione Regionale di Controllo Enti Locali della Corte dei Conti, con l’intimazione al reintegro delle spese di manutenzione straordinaria sostenute da Polisportiva, l’intimazione alla corresponsione del contributo indebitamente sospeso, la richiesta di attivazione della procedura di riequilibrio economico-finanziario della concessione dell’impianto e la costituzione in mora.
La condotta del concedente, ovvero del Comune di Riccione, proprio nel periodo storico di maggiore difficoltà per i concessionari sportivi, determina la radicale impossibilità da parte del concessionario, ovvero della Asd Polisportiva Riccione, di poter adempiere alle obbligazioni assunte in convenzione e comporterà l’ormai prossima interruzione del pubblico servizio avendo, nei fatti, eliminato l’unica forma di sostentamento dell’impianto.
Giuseppe Solfrini
Presidente ASD Polisportiva Riccione
Metromare, approvato finanziamento regionale per la terza tratta
(Rimini) Un altro passo avanti per il Metromare, il sistema di Trasporto rapido costiero dell’Emilia-Romagna che velocizzerà, in modo sostenibile, gli spostamenti di pendolari e turisti lungo la Riviera. La Giunta regionale ha approvato lo schema di Convenzione necessario per ottenere i 34 milioni di euro di finanziamenti statali previsti dalla legge di Bilancio 2019. Serviranno per realizzare la terza tratta dell’opera che ora collega Rimini a Riccione e che proseguirà, con il nuovo investimento, fino a raggiungere Cattolica. In tutto 3,8 chilometri di collegamento veloce, tecnologico ed ecosostenibile.
“Si va verso il completamento di un’opera importante per l’intero territorio regionale- commenta l’assessore ai Trasporti e al Turismo, Andrea Corsini-. Un sistema elettrico a zero emissioni che eleva l’efficienza dell’offerta di mobilità e rafforza le infrastrutture della costa, con indubbi benefici per gli operatori economici, i turisti e i tanti cittadini che si spostano quotidianamente per studio e lavoro. Inoltre, il Metromare contribuirà a migliorare l’assetto urbano e la qualità dell’aria per tutti i residenti della Riviera”.
La convenzione tra Regione Emilia-Romagna, provincia di Rimini, società consortile a responsabilità limitata Patrimonio Mobilità provincia di Rimini – P.M.R. e i Comuni di Rimini, Cattolica e Misano Adriatico - capofila del progetto –consentirà di realizzare i lavori del primo stralcio – da Misano/zona Brasile a Cattolica/ Parco Le Navi - della terza tratta del sistema Trasporto rapido costiero, che collega la Stazione FS di Riccione a Cattolica.
Dopo la realizzazione della prima tratta, stazione di Rimini-stazione di Riccione, e il via libera al finanziamento della seconda, arrivato lo scorso aprile con il decreto del ministero dei Trasporti per il collegamento tra la stazione di Rimini e la Fiera di Rimini, il nuovo tratto del sistema di Trasporto rapido costiero oggetto della richiesta di finanziamento, riguarda un percorso di 3,8 km che tocca i comuni di Misano Adriatico e Cattolica a partire dalla via Litoranea Nord in direzione sud e si dirama lungo la via del Mare, il viale della Stazione e la via Litoranea Sud fino a Corso Italia e al capolinea del Parco ‘Le Navi’. Sei le fermate intermedie previste sulla linea, su cui viaggeranno veicoli a trazione interamente elettrica.
Controlli anticovid, bar sanzionato
(Rimini) Nell'ambito dei controlli quotidiani per il rispetto delle disposizioni anti-Covid, una pattuglia di agenti in borghese della polizia locale ha sanzionato il titolare di un bar sui viali delle Regine, sorpreso mentre consentiva a diversi clienti di consumare l'aperitivo all'interno del proprio locale. L'episodio si è verificato sabato scorso, giornata in cui l'Emilia Romagna rientrava già nella 'zona arancione' definita dal Governo, dunque con l'impossibilità per i bar e i ristoranti di operare, se non attraverso delivery o take away. Erano circa le 19.40 quando due vigilesse in borghese hanno notato la presenza di diverse persone nel locale: un paio di avventori si erano accomodati sul divanetto nella veranda per consumare l'aperitivo, altri stavano bevendo all'interno del bar, appoggiati ai tavolini presenti. La violazione delle disposizioni del Dpmc ha comportato per il gestore del locale una sanzione, come previsto dalla legge, di 400 euro.
Contributo fiere, 150mila euro a fondo perduto
(Rimini) Pubblicato il nuovo bando della Camera di commercio della Romagna per la concessione di contributi per la partecipazione a eventi fieristici, nell'anno 2021, per sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) delle province di Forlì-Cesena e Rimini, nella penetrazione commerciale all'estero attraverso la partecipazione alle manifestazioni fieristiche. La Camera ha incrementato di 30.000 euro il fondo stanziato, per un ammontare complessivo di 150.000 euro. Le novità principali del bando 2021 riguardano le manifestazioni ammesse al contributo e le modalità di partecipazione. Oltre alle fiere organizzate in presenza all'estero, infatti, sono idonee al contributo anche le fiere in Italia, purchè con la qualifica internazionale. Inoltre, la partecipazione alle manifestazioni fieristiche può avvenire sia in presenza, sia in modalità digitale, quindi anche da remoto.
È riconosciuta la partecipazione, come espositore diretto titolare dell'area espositiva o comunque documentabile da catalogo, a una manifestazione fieristica organizzata nel 2021 (dal 1° gennaio al 31 dicembre). Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo e il contributo concedibile non può superare il 50% delle spese ammesse (al netto di IVA) con un massimale di 1.500,00 euro per partecipazioni a fiere in Italia, Repubblica di San Marino, Paesi dell'Unione Europea e fiere virtuali. Mentre, per la partecipazione a fiere extra UE è il contributo prevede un massimale di 3.000,00 euro. I contributi sono concessi in regime "de minimis" e non sono cumulabili con altri interventi pubblici relativi agli stessi costi ammissibili.
Le spese ammissibili sono differenziate in base alla modalità di partecipazione alla manifestazione fieristica. Nel caso di partecipazione in presenza riguardano l'acquisizione dei servizi, quali il noleggio e allestimento dell'area espositiva (compresi gli eventuali servizi e forniture opzionali quali energia elettrica, pulizia spazio espositivo, assicurazioni obbligatorie, ecc); il servizio di hostess e interpretariato e il trasporto di materiali e prodotti, compresa l'assicurazione. Per le fiere virtuali, sono ammesse le spese relative all'iscrizione e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, spese per hosting, sviluppo di piattaforme digitali e produzione di contenuti digitali.
Per tutte le tipologie sono, invece, escluse le spese di viaggio e soggiorno, di trasferimento (come taxi e navette), di rappresentanza e di produzione di campionature. Sono inammissibili anche gli interessi, i mutui, i tributi, i diritti doganali, gli oneri fiscali e previdenziali di qualunque natura o genere. Le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line "Contributi alle imprese", all'interno del sistema Webtelemaco di Infocamere - Servizi e-gov (Agef), a partire dalle ore 9 del 25 gennaio 2021 fino alle ore 21 del 26 marzo 2021, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento dei fondi disponibili. Non possono essere accettate altre modalità di trasmissione delle domande. Le domande saranno esaminate secondo l'ordine cronologico di arrivo delle richieste, verificando il possesso dei requisiti previsti dal bando di concessione di contributi per la partecipazione a fiere all'estero.
Il 2020 della polizia stradale: 3mila pattuglie in campo
(Rimini) Nel corso del 2020, l’anno della pandemia da coronavirus, “anche alla Polizia Stradale di Rimini è stato chiesto di profondere il massimo degli sforzi per garantire il rispetto delle misure adottate per il contenimento della diffusione dell'epidemia correlata a Covid-19 che ha imposto una limitazione degli spostamenti sia delle persone che dei veicoli”. Lo sottolineano dal comando locale della polizia stadale pbblicando i dai relativi alle attività dell’anno appena trascorso. “Delle 2.947 pattuglie di vigilanza stradale la maggior parte di esse sono state impiegate in posti di controllo fissi dislocati lungo le principali arterie e nei caselli autostradali delle Provincia e sono state accertate e contestate10.228 violazioni alle norme sulla circolazione stradale e n.373 violazioni alle misure di contenimento ad altrettante persone con l'applicazione della sanzione amministrativa di 400 euro nella maggior parte dei casi aumentata a 533,00 € in quanto commessa a bordo di veicoli. Sono stati 242 i conducenti che si sono visti ritirare la patente di guida e 259 le carte di circolazione mentre i punti complessivamente decurtati ammontano a 15.106”.
Le limitazioni alla mobilità imposte dal lockdown dei mesi primaverili e quelle seppur più contenute dei mesi invernali, “diminuendo l'esposizione al rischio hanno sicuramente contribuito alla consistente diminuzione degli incidenti stradali. Infatti, relativamente agli interventi effettuati dalla specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato nel territorio di competenza, durante tutto l'anno 2020 sono stati rilevati 294 eventi infortunistici, registrando una diminuzione di ben 161 incidenti rispetto all'anno precedente. L'analisi del dato infortunistico ha anche segnato un significativo decremento delle persone decedute e ferite in linea con l'andamento Nazionale”.
Distrazione alla guida, velocità non commisurata e mancata osservanza della distanza di sicurezza le cause primarie o concause principali molto spesso individuabili negli eventi infortunistici, seguiti dall'inosservanza della precedenza agli incroci e comportamenti scorretti verso gli utenti deboli della strada (pedoni — ciclisti).
Durante l'anno 2020 la consueta intensa attività di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti con l'impiego congiunto della Polizia Stradale, dei medici e del personale sanitario della Polizia di Stato per l'accertamento sull'eventuale assunzione di alcool e si sostanze stupefacenti, stante le modalità di accertamento e al fine di tutelare i conducenti sottoposti al controllo nonché gli operatori di polizia è stata limitata, evitando i consueti controlli massivi.
Nonostante la ridotta attività si è comunque sottoposto a controlli ben 10.993 conducenti dei quali 131 sono stati sanzionati per guida sotto l'influenza dell'alcool e 21 per guida in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti/psicotrope.
L'analisi complessiva delle sottoelencate violazioni evidenziano sempre un elevato numero di contestazioni per l'uso durante la guida di apparecchio telefonico e l'omesso utilizzo delle cinture di sicurezza.
Durante l'anno 2020 1'attenzione è stata rivolta particolarmente al controllo dei conducenti professionali, ritenuto uno degli obbietti strategici di Polizia Stradale per innalzare gli standard della sicurezza stradale nonché per garantire un'equa e non alterata concorrenza tra tutti gli operatori del settore.
Equipaggi formati da personale particolarmente esperto sul controllo dei dispositivi di equipaggiamento di marcia dei veicoli industriali e sul trasporto delle merci pericolose che per la loro natura sono sottoposte ad un più rigoroso regime normativo, hanno effettuato il controllo di 1.792 conducenti professionali accertando 133 manomissioni ai cronotachigrafi nella maggior parte dei casi per eludere i controlli sul rispetto dei tempi di guida e riposo, nr.28 alterazioni al sistema ad Blue (aggiornato al 7 dicembre 2020) installato sui veicoli di ultima generazione per risparmiare sui costi dell'additivo a discapito dell'ambiente e contro ogni norma sull'abbattimento degli inquinanti, nonché 50 violazioni per inosservanze alle prescrizioni imposte dal disciplinare sul trasporto delle merci classificate pericolose.
Nella quasi totalità dei casi i conducenti, oltre ad elevate sanzioni amministrative replicate per l'analogo importo anche nei confronti delle ditte proprietarie dei veicoli, si sono visti anche ritirare il documento di guida per la successiva sospensione.
Come di consueto sono state dedicate risorse all'attività di controllo di tutte le attività od esercizi che hanno stretta correlazione con la circolazione stradale (rivenditori, autodemolitori, carrozzerie, agenzie di pratiche auto, etc.). Tale attività ha permesso il controllo di 51 esercizi pubblici e la contestazione di 19 violazioni amministrative.
Durante l'attività di contrasto per la prevenzione e la repressione dei reati di specifica competenza della Squadra di Polizia Giudiziaria, nell'ambito della più ampia campagna denominata "Sosta Sicura" pianificata a livello regionale dal Compartimento Polizia Stradale di Bologna e diretta a livello provinciale dalla locale Questura, particolare attenzione è stata dedicata alle aree di servizio in ambito autostradale lungo l'A/14 con specifici servizi da parte di personale in abiti civili per contrastare i sempre attuali reati predatori e le truffe che vengono perpetrate in particolar modo nei confronti dei turisti in transito.
L'attività svolta ha permesso di indentificare 28 persone, nel maggior parte dei casi di origini campane, dedite al raggiro dei turisti mediante il gioco delle tre campanelle e alle truffe mediante la proposta della vendita a prezzi particolarmente vantaggiosi di apparecchiature elettroniche tipo Tablet o telefoni cellulari che al momento della consegna viene sostituta la custodia con una uguale contenente però materiale di esiguo valore solo per simularne il peso e con la cerniera bloccata per rendere difficoltosa l'apertura per il tempo sufficiente a potersi dileguarsi.
Tutti oltre le sanzioni amministrative per la violazione delle ordinanze comunali sul commercio sono stati allontanati dal territorio con fogli di via e divieto di ritorno emessi dal Questore di Rimini. Una vasta inchiesta che ha impegnato gli uomini della squadra di polizia giudiziaria per ricostruire esattamente la reale estensione è stata effettuata in collaborazione con i colleghi di Napoli fino a risalire e deferire un individuo residente nella provincia di Rimini che quale prestanome risultava intestatario di ben 633 veicoli molti dei quali poi ceduti in uso a gruppi criminali.
Sono proseguiti i servizi presso la locale Motorizzazione civile durante le sessioni delle prove d'esame per il conseguimento della patente di guida, ove sono stati intercettati numerosi tentativi messi in atto nella maggior parte dei casi da persone straniere, che mediante il collegamento con sofisticati dispositivi auricolari e visivi, consentono ad un suggeritore collegato da remoto di visionare il quiz e suggerire in tempo reale la risposta corretta all ' esaminato.
Sono stati ben n. 169 i veicoli sottoposti a sequestro da parte della Polizia Stradale nel corso dell'anno 2020.
14 gennaio
Effetto covid: morti +25% | L'allerta resta rossa | NextGeneratioEU per il Metromare
Vaccini, arrivate le prime 7mila dosi di Moderna
(Rimini) Da oggi l’Emilia-Romagna può contare su un’arma in più nella lotta al Coronavirus: nel primo pomeriggio, infatti, sono state consegnate a cinque diverse Aziende sanitarie della regione le prime 7.400 dosi del vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Moderna, che nell’ultima settimana ha ricevuto il via libera di Commissione europea e Agenzia italiana per il farmaco dopo il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Già in uso negli Stati Uniti, si tratta del secondo vaccino approvato in Europa dopo quello di Pfizer-Biontech, di cui l’Emilia-Romagna ha ricevuto a oggi oltre 131.000 dosi.
Le 7.400 dosi sono state inizialmente suddivise tra Parma, Modena, Bologna, Ferrara e ‘Romagna’ - sede Forlì - come sedi logistiche, verranno infatti utilizzate per fare i vaccini nelle strutture socio-assistenziali da Piacenza a Rimini. Si tratta di oltre il 15% del totale della prima fornitura arrivata in Italia, costituita complessivamente da 47.000 dosi.
“Mentre la campagna vaccinale procede a pieno ritmo, e vede l’Emilia-Romagna come la regione con il più alto numero di dosi somministrate rispetto al numero di abitanti, oggi possiamo essere felici di un ulteriore passo in avanti verso il ritorno alla normalità- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. L’arrivo delle prime dosi del secondo vaccino, quello di Moderna, è molto importante, perché più somministrazioni significa sempre più persone al sicuro, e dà alle Aziende la possibilità di programmare immediatamente il calendario delle vaccinazioni, che ricordiamo in questa prima fase sono destinate al mondo sanitario e delle strutture per anziani”.
“Voglio però ricordare ancora una volta- conclude Donini- che non è sicuramente tempo di cantare vittoria, e anche se una prima parte di popolazione, quella più a rischio come il personale sanitario e quella più fragile come gli ospiti delle strutture socioassistenziali, sarà a breve già immunizzata, è importante che tutti i cittadini continuino a rispettare fino alla fine dell’emergenza tutte le leggi e le norme di sicurezza sanitaria: è un ultimo sforzo fondamentale e necessario per sconfiggere insieme il virus”.
In questa prima fase, come da indicazioni ministeriali, la campagna di vaccinazione è dedicata a coloro che operino a qualunque titolo in ospedale, in un’ottica di ospedali Covid-free; agli operatori sanitari e sociosanitari che operino presso le strutture pubbliche e private accreditate; agli ospiti e personale delle strutture residenziali per anziani, secondo una logica strutture residenziali Covid-free: in totale si parla di circa 180mila persone, a quasi la metà delle quali è stata già somministrata laprima delle due dosi necessarie. L’andamento delle vaccinazioni in Emilia-Romagna è aggiornato in tempo reale sul sito regionale dedicato: https://salute.regione.emilia-romagna.it/tutto-sul-coronavirus/vaccino-anti-covid.
Il piano di approvvigionamento stabilito dal Commissario straordinario nazionale per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, per l’Emilia-Romagna prevede, oltre ai 130.000 vaccini Pfizer-BioNtech già consegnati e i 7.400 di Moderna di oggi, altri 43.875 vaccini, sempre Pfizer-BioNtech in arrivo tra il 18 e il 20 gennaio e altre 4.900 dosi di Moderna per la fine del mese, indicativamente tra il 25 e il 27 gennaio.
Il vaccino di Moderna
Il principio alla base del vaccino oggi in consegna è lo stesso di quello attualmente in uso: entrambi si basano infatti sull’RNA messaggero. Ci sono alcune differenze pratiche tra il vaccino di Moderna e quello Pfizer che è stato fino a questo momento somministrato.
Un flacone di Moderna permette di effettuare 10 somministrazioni, a fronte delle 6 possibili con il prodotto di Pfizer, ed è già pronto all’uso, senza richiedere quindi alcuna operazione di diluizione. Le due iniezioni devono essere effettuate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, e per il vaccino Moderna l’età minima è 18 anni, mentre quello Pfizer arriva fino a 16. Infine, il vaccino Moderna ha una conservazione che richiede una temperatura di stoccaggio di -20 gradi, rispetto ai -70 di Pfizer.
Aggiornamento coronavirus: 166 positivi, 5 decessi, 248 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 195.573 casi di positività, 1.178 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.833 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale che lavora nella sanità regionale e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Alle 15.30 sono state effettuate 90.776 vaccinazioni; 5.638 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le Aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 619 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 290 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 361 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 47,1 anni.
Sui 619 asintomatici, 364 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 48 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 17 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 182 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 205 nuovi casi; a seguire Reggio Emilia (168), Rimini (166), Ferrara (144), Ravenna (143); poi Piacenza (86), Modena (79), Cesena (61). Quindi il territorio di Forlì (54), Parma (40) e infine Imola (32).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.833 tamponi, per un totale di 2.737.403. A questi si aggiungono anche 557 test sierologici e 7.980 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.324 in più rispetto a ieri di cui 248 Rimini e raggiungono quota 129.073.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 57.980 (-2.212 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.072 (-2.153), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 66 nuovi decessi: 6 a Piacenza (tre donne di 88, 89 e 94 anni, e tre uomini di 72, 84, 96 anni), 2 in provincia di Parma (una donna di 89 anni e un uomo di 77 anni), 3 in provincia di Reggio Emilia (tutti uomini: rispettivamente di 85, 86 e 91 anni); 11 nel modenese (5 donne – una di 84, una di 86 e tre di 88 anni – e 6 uomini: uno di 70, uno di 71, due di 79, uno di 85 e uno di 87 anni); 22 in provincia di Bologna (10 donne – una di 69, una di 78, due di 81 anni, una di 88 anni, due 90enni, una di 91, una di 93 e una di 95 anni – e 12 uomini: di 63 anni, 69, 73, 74, 77, 82, 84, 85, 90, due di 93 anni e uno di 94 anni); 3 nel ferrarese (due donne di 75 e 92 anni, e un uomo di 83 anni); 9 in provincia di Ravenna (4 donne – di 53, 75, 78 e 91 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 56, 80, 81, 86, 90 anni); 4 a Forlì-Cesena (3 donne di 60, 88, 95 anni, e un uomo di 84 anni); 5 nel riminese (due donne rispettivamente di 89 e 93 anni e 3 uomini di 76, 88, 89 anni). Infine, si segnala il decesso di un uomo di 71 anni diagnosticato dall’Ausl di Bologna ma residente in provincia di Macerata.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.520.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 229 (-8 rispetto a ieri), 2.679 quelli negli altri reparti Covid (-51).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 15 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (+1), 17 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 48 a Modena (-4), 41 a Bologna (-6), 15 a Imola (-1), 28 a Ferrara (invariato), 15 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.992 a Piacenza (+86 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 14.099 a Parma (+40, di cui 30 sintomatici), 26.330 a Reggio Emilia (+168, di cui 59 sintomatici), 34.726 Modena (+79, di cui 59 sintomatici), 38.906 a Bologna (+205, di cui 77 sintomatici), 6.227 casi a Imola (+32, di cui 10 sintomatici), 10.866 a Ferrara (+144, di cui 30 sintomatici), 14.969 a Ravenna (+143, di cui 90 sintomatici), 6.987 a Forlì (+54, di cui 41 sintomatici), 7.906 a Cesena (+61, di cui 41 sintomatici) e 17.565 a Rimini (+166, di cui 93 sintomatici)
Crisi imprese del turismo, Rimini e Ravenna scrivono al governo: i ristori non bastano
(Rimini) “La perdurante emergenza sanitaria e le conseguenti e necessarie misure per il contenimento del contagio stanno penalizzando pesantemente e in particolare alcune attività economiche, tra cui principalmente gli alberghi che purtroppo non lavorano ormai da molto tempo”. Inizia così la lettera che i sindaci di Rimini e Ravenna, Andrea Gnassi e Michele De Pascale hanno inviato oggi ai ministeri dell’Economia, Sviluppo economico, Beni e attività culturali. A tema gli effetti sull’economia delle misure per il contenimento della pandemia. “Cresce ogni giorno di più tra gli albergatori e gli operatori dell’accoglienza lo sconforto e la preoccupazione, per questo sono necessari segnali immediati, concreti e positivi da parte del Governo, per restituire loro almeno in parte la fiducia per continuare ad investire nel futuro. Comprenderete come nei nostri territori, vocati da sempre al turismo e all’accoglienza e dove si concentrano tantissime strutture ricettive, questa esigenza sia particolarmente sentita. Ogni giorno raccogliamo la disperazione dei gestori e dei lavoratori del settore turistico, cercando di mettere in campo tutto quel sostegno che è nelle possibilità di sindaci e di un’amministrazioni locali, ma certo questo non è sufficiente”, ribadiscono i sindaci chiedendo “di estendere il 110% di credito d'imposta, attualmente previsto per abitazioni private e condomini, anche per la riqualificazione delle strutture turisticoalberghiere”. La lettera integrale in allegato.