Aggiornamento coronavirus: 173 positivi, 40 guariti, 4 decessi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 192.832 casi di positività, 1.942 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.632 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.
La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 20,1%: un dato in linea con gli altri giorni seguenti ai festivi, quando i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l’esito positivo è spesso atteso, e che quindi non si può considerare indicativo di una tendenza.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.
Alle 16 sono state effettuate 73.660 vaccinazioni; 5.905 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le Aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata, fino a sera.
Prosegue intanto l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati 822 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi, 424 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 546 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,8 anni.
Sugli 822 asintomatici, 407 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 47 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 45 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 312 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi per provincia vede Modena con 469 casi, poi Bologna con 402; seguono Rimini con 173 casi, Reggio Emilia (168), Ferrara (146), Parma (135), Cesena (132), Ravenna (129). Poi Forlì (88), il circondario di Imola (56) e Piacenza (44).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. In seguito alla verifica sui dati dei giorni passati sono stati eliminati due casi (1 a Bologna e 1 a Forlì) in quanto giudicati non Covid-19.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.632 tamponi, per un totale di 2.704.917. A questi si aggiungono anche 49 test sierologici e 7.013 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 316 in più rispetto a ieri (40 nel riminese) e salgono così a quota 122.963.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 61.466 (+1.560 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.487 (+1.523), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 66 nuovi decessi: 12 a Bologna (di cui 5 donne – rispettivamente di 81, 82, 83 anni e 2 di 86 – e 7 uomini: 63, 68, 69, 72, 84, 92 e 95 anni); 10 a Ravenna (di cui 6 donne – rispettivamente di 73, 78, 86, 88, 89, 98 anni – e 4 uomini, di 64, 67, 82, 85 anni); 10 a Ferrara (di cui 5 donne – rispettivamente di 73, 85, 88, 90, 93 anni – , e 5 uomini, di 67, 78, 80, 81, 94 anni); 9 nel modenese (di cui 3 donne di 91, 93 e 96 anni, e 6 uomini: 2 di 74 anni, uno di 81, 2 di 88, uno di 91 anni); 6 a Reggio Emilia (3 donne di 80, 86 e 97 anni, e 3 uomini di 45, 64 e 79 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 79 e 92 anni, e 4 donne: una di 86 anni, deceduta però a Ravenna, una di 90, una di 93 e una di 96 anni, quest’ultima deceduta a Rimini); 4 nel riminese (2 donne di 90 e 91 anni, e 2 uomini di 76 e 90 anni);5 a Piacenza (2 donne di 84 e 88 anni e 3 uomini di 72, 74 e 82 anni);2 a Parma (entrambi uomini, rispettivamente di 86 e 93 anni). Due decessi sono di cittadini residenti al di fuori dell’Emilia-Romagna: un 80enne di Falconara Marittima (Ancona) deceduto a Bologna e un 75enne di Marradi (Firenze), deceduto a Ravenna.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.403.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 238 (uno in più rispetto a ieri), 2.741 quelli negli altri reparti Covid (+36).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13 a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 53 a Modena (-1), 48 a Bologna (+3 rispetto a ieri), 16 a Imola (invariato), 27 a Ferrara (invariato), 14 a Ravenna (-3), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (+2) e 25 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.775 a Piacenza (+44 rispetto a ieri, di cui 36 sintomatici), 14.021 a Parma (+135, di cui 104 sintomatici), 25.922 a Reggio Emilia (+168, di cui 75 sintomatici), 34.444 a Modena (+469, di cui 348 sintomatici), 38.366 a Bologna (+402, di cui 185 sintomatici), 6.164 casi a Imola (+56, di cui 25 sintomatici), 10.594 a Ferrara (+146, di cui 50 sintomatici), 14.748 a Ravenna (+129, di cui 51 sintomatici), 6.879 a Forlì (+88, di cui 52 sintomatici), 7.748 a Cesena (+132, di cui 103 sintomatici) e 17.171 a Rimini (+173, di cui 91 sintomatici). /CV
Economia, crollo e mutazioni del commercio
(Rimini) Nel terzo trimestre 2020 la tendenza negativa delle vendite contiene la diminuzione (-2,4 per cento). La pandemia ha accentuato i processi di cambiamento che caratterizzano da anni il settore del commercio. Tra le tipologie, la flessione ha interessato soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare; la perdita è più contenuta per quello alimentare, mentre iper, super e grandi magazzini confermano l'aumento delle vendite. L'andamento negativo è più pesante per la piccola e per la media distribuzione, mentre la tendenza quasi si annulla per le attività con 20 o più addetti. La pressione sulla base imprenditoriale si è ridotta (-2,4 per cento).
Le limitazioni alle attività imposte dalle misure anti-Covid 19, e l'emergenza che cambia il colore alle giornate del calendario, creano per tutti i settori economici e in particolare per le imprese del commercio un clima di incertezza di cui non si riescono a definire i limiti temporali. Una possibile boccata di ossigeno, specie per il comparto non alimentare, potrà arrivare dall'apertura della stagione dei saldi dal 30 gennaio 2021, anticipata dalla rimozione del divieto alle vendite promozionali: un'occasione per incassare liquidità, fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e per fornire occasioni di acquisto ai consumatori. In attesa dell'evolversi della situazione legata alla crisi pandemica, è interessante guardare gli ultimi dati disponibili dell'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna e relativa al periodo luglio-settembre, in cui un allentamento delle misure restrittive ha interrotto la precedente fase di pesante ripiegamento.
L'andamento complessivo. Le vendite a prezzi correnti hanno subito una flessione del 2,4 nel terzo trimestre del 2020 rispetto all'analogo periodo del 2019 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna. Anche il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite si alleggerisce e risale da -31,0 a -2,1 punti. In attesa dei dati sul quarto trimestre appena concluso, si rileva che le previsioni di vendita a fine settembre degli operatori relative a questo periodo erano positive, anche se le più basse dal 2012. L'epidemia di coronavirus ha accentuato decisamente i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio, con effetti immediati sui risultati economici.
Le tipologie del dettaglio: bene iper, super e grandi magazzini. Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte solo dell'1,1 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha subito invece una perdita più ampia (-4,5 per cento). Al contrario, iper, super e grandi magazzini hanno nuovamente beneficiato della situazione, ottenendo un nuovo aumento delle vendite (+3,4 per cento).
La dimensione delle imprese: grande regge. I dati mostrano una correlazione positiva dell'andamento delle vendite con la dimensione aziendale, con un effetto soglia. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, ha accusato un calo sensibile (-3,9 per cento). Anche le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta delle vendite di analoga ampiezza (-4,1 per cento), non sperimentata tra il 2014 e il 2019. La tendenza delle vendite risulta invece solo lievemente negativa per le imprese di maggiore dimensione, con almeno 20 addetti (-0,1 per cento).
Il registro delle imprese. La pressione sulla base imprenditoriale si è di nuovo lievemente ridotta. Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.821 al 30 settembre 2020. Rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 2,4 per cento (-1.055 unità). La tendenza negativa a livello nazionale è risultata ancora una volta più contenuta (-1,7 per cento). L'andamento negativo è dato da una più veloce diminuzione delle società di persone (-3,9 per cento, -357 unità) e da una più ampia riduzione delle ditte individuali (-816 unità, -2,7 per cento). Le prime risentono dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina un incremento assai meno ampio delle società di capitale (+2,5 per cento, +119 unità).
Scuola, manifestazione in piazza Cavour. L'amministrazione: non abbandoniamo gli "zaini vuoti"
(Rimini) "Il Paese, tutte le città d'Italia, Rimini dobbiamo prendere questi zaini sulle spalle, insieme a voi - scuole, studenti, famiglie e insegnanti – per ridare centralità ai giovani e alla scuola, non con vuoti slogan, ma con interventi e una pianificazione dalle quali nessuno possa chiamarsi fuori. Zaini vuoti che, in questa giornata simbolicamente dedicata al contrasto della "pandemia educativa", vogliamo tornare a riempire non solo di contenuti, ma anche di relazione educativa, socialità e condivisione dei saperi". E' il commento dell'amministrazione comunale di Rimini, a margine della manifestazione promossa dai genitori deglinstudenti qusta mattina in piazza Cavour a Rimini.
"La scuola è oggi una emergenza nazionale; la settimana che si è appena conclusa ha visto il rinvio del ritorno in classe per gli studenti delle scuole superiori. Una scelta che ha coinvolto il Governo, certamente, ma anche le Regioni e, a caduta, gli Enti locali. Alla Ministra Azzolina diciamo subito che in noi troverà sempre una sponda per dare centralità all'istruzione, ma ora è arrivato il momento di rientrare in classe, per tutti, senza ulteriori rinvii. Abbassiamo le polemiche e lavoriamo tutti insieme per il solo, grande obbiettivo, il ritorno in classe di tutti i nostri giovani. Giovani peraltro privati da mesi anche dell'attività sportiva. ll ruolo sociale dello sport – nelle scuole, nelle palestre, all'aria aperta - è stato da sempre un nostro impegno amministrativo. Con la pandemia, che ha inevitabilmente cambiato abitudini e sovvertito organizzazioni, sta emergendo ancora più potente la voglia e l'esigenza di fare sport, che è anche educazione e socializzazione".
"Pensiamo, e siamo consapevoli, che non si possa più derubricare la questione di una riapertura, sostenibile, di tutte le scuole. E' il sistema Paese che si deve porre il tema perché, lo ripetiamo, quello della scuola sta diventando, anzi lo è già, una emergenza nazionale; dal governo alle regioni, dalla scuola agli enti locali, dagli insegnanti alle famiglie, fino i nostri giovani. C'è una intera generazione da salvare dal degrado educativo, relazionale, sociale e culturale. Non esiste un "recovery found" per le emozioni perse, per quelle relazioni, educative e sociali, di cui stiamo privando i nostri giovani".
"È allora giusto fare tutto il possibile per ridare spazio ai nostri giovani, tenendo aperte le scuole che già lo sono e limitare al minimo indispensabile le chiusure e la didattica a distanza, per tutte le altre. Come fare tutto il possibile? Con un passo avanti, senza esclusione di alcuno. La ragione ci dice che si può: più mezzi per i trasporti, più investimenti in edilizia scolastica ma allo stesso modo più flessibilità da parte delle scuole stesse organizzando la propria attività intorno alle regole di quella che continua a essere una pandemia che fa morti e intasa ospedali e rete sanitaria. Una proposta da prendere in considerazione con realismo potrebbe essere quella di iniziare, almeno per cominciare e da subito, con il 50% in presenza. Così come introdurre protocolli che diano garanzie in tempi rapidi per la vaccinazione degli insegnanti e del personale scolastico".
"Il nostro è un vero e proprio appello che, con umiltà ma anche grande determinazione, lanciamo al Paese, consapevoli che Rimini, nel suo piccolo, dalla scorsa primavera, sta facendo il suo dovere. Abbiamo riaperto le scuole dell'infanzia e i nidi nella piena adempienze delle norme sanitarie. Siamo stati i primi, a giugno, a far tornare in attività educativa i nostri piccoli nei centri estivi, laddove molte realtà locali avevano rinunciato. Nonostante le disposizioni normative che si susseguivano di settimana in settimana, abbiamo lavorato duro e incessantemente per tutta l'estate, completando più di 250 cantieri ed una scuola completamente nuova, la Montessori, per essere pronti, e aperti, il primo giorno di scuola. Abbiamo reso possibile, laddove la nostra responsabilità è diretta (educativa, nei nidi e scuole per l'infanzia, di edilizia scolastica, nelle primarie) l'inizio e il proseguimento delle attività scolastiche in presenza".
"Nell'affrontare una pandemia mai vista, che inghiotte non solo l'Italia, ma il mondo intero, è ovviamente necessaria fermezza, il massimo scrupolo e grande equilibrio. Oggi però ci sentiamo di dire che, a fronte di un contesto inedito, c'è anche bisogno di creatività e coraggio. Quello che abbiamo davanti non è più il mondo di un anno fa, e per affrontare i problemi che abbiamo di fronte, dobbiamo saper offrire soluzioni inedite. Doppi turni, presenze alternate, ma anche luoghi diversi in cui potersi incontrare, se le classi non sono più adatte. Si può partire anche a piccoli passi, magari con sistemi di presenza alternati, con una percentuale di ore in classe ed una in dad ma, fermi, non è più possibile restare. E non possiamo rinviare ogni due settimane l'apertura anche parziale delle classi. Se vogliamo ripartire dobbiamo farlo puntando sulle intelligenze e sulla conoscenza. Ci vuole senso di responsabilità, coraggio e la consapevolezza che, con la scuola, ci giochiamo il futuro non solo di una generazione e dei nostri giovani, ma quello di tutta la nazione. Gli zaini che raccogliamo oggi nelle piazze d'Italia sono pieni di presente e soprattutto di futuro. Non lasciamoli lì a prendere vento e pioggia".
Mauro e Di Lorenzo aderiscono alla Lega
(Rimini) “Aderiamo al progetto politico della Lega nella convinzione che sia l'unico soggetto con una visione e la progettualità necessaria per l’indispensabile rilancio di Rimini e per affiancare cittadini e imprese nella ripartenza dopo la batosta del 2020 con l’emergenza Covid”. A dichiararlo sono il consigliere comunale Gennaro Mauro e Claudio di Lorenzo in una nota dove ribadiscono di aver maturato la convinzione che la Lega “sia la naturale evoluzione del progetto politico nato nel 2016 con la lista civica ‘Uniti si Vince’, di cui siamo stati tra i soci fondatori. Grazie ai rapporti amichevoli e fruttuosi con gli esponenti leghisti locali e con il segretario della Lega Romagna, il deputato Jacopo Morrone, ci sono le condizioni per costruire una squadra di uomini professionalmente competenti che aggreghi le varie sensibilità presenti nella nostra comunità, unite dall’obiettivo di ridare un futuro e la dignità agli italiani. Il nostro scopo è contribuire a proporre ai riminesi un’alternativa di governo della città concreta e credibile. La sindacatura Gnassi è stata caratterizzata da poche luci e tantissime ombre, gli eredi di Gnassi, vista la banale e scontata proposta di cui sono portatori, potrebbero risultare ancora più inconcludenti e dannosi. L’unica alternativa per traghettare Rimini oltre la crisi economica e sociale scaturita dall'emergenza pandemica è, quindi, la coalizione di cui la Lega è azionista di maggioranza, che può garantire un nuovo modello di buon governo”.
Anche Morrone ha commentato l’’approdo’ in Lega degli amici Gennaro Mauro e Claudio di Lorenzo, felicitandosi per “questa scelta maturata dopo un proficuo scambio di idee. Il prossimo appuntamento elettorale è cruciale per il futuro di Rimini. Credo sia chiaro a tutti. Chiusa l’era Gnassi, che ha lasciato una città prostrata da troppi problemi rimasti senza soluzione, si rischierebbe di cadere dalla padella nella brace optando nuovamente per l’usato senza garanzie dei candidati della sinistra. L’unica vera proposta credibile è quella della coalizione di centro-destra. Non è propaganda autoreferenziale ma una certezza”.
Santarcangelo, l'amministrazione sull'aggressione in piazza: polizia è intervenuta
(Rimini) "Episodi analoghi si stanno verificando in diverse parti d’Italia e la matrice è spesso riconducibile ad un unico fattore: dopo quasi un anno di restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, di distanziamento sociale, di didattica a distanza e sospensione delle attività culturali e sportive, il disagio fra i più giovani si fa sentire". Così commenta l'amministrazione comunale di Santarcangelo la rissa scatenata l'altra sera in piazza Ganganelli a Santarcangelo da una ventina di minorenni tra 14 e i 17 anni. "È evidente che si tratta di un costo altissimo soprattutto in termini di socialità che gli adolescenti, ma anche le famiglie, stanno pagando per un’evenienza mai verificatasi prima nella portata che stiamo vivendo, con conseguenze pesantissime dal punto di vista economico e sociale".
Questo "ovviamente non giustifica alcun atto violento o assembramenti in contrasto con le disposizioni anti-Covid, ma pensare di risolvere un disagio giovanile diffuso di questa portata con azioni repressive o apostrofando in malo modo i ragazzi appare quanto meno fuori luogo e lontano dalla realtà che stiamo vivendo. In questi mesi di pandemia l’Amministrazione comunale di Santarcangelo ha messo in campo decine di iniziative soprattutto di stampo culturale, parte delle quali ovviamente fruibili attraverso i canali social, mentre forme di sostegno alla pratica sportiva hanno trovato l’ostacolo delle restrizioni necessarie a contenere la seconda ondata del virus. A chi invoca maggiore sicurezza, in ogni caso, diciamo che quella piazza era presidiata dalla Polizia locale, intervenuta immediatamente con una pattuglia che, senza la necessità di essere allertata, ha posto fine alla lite violenta e all’assembramento dei giovani".
Cultura e turismo, la Gambalunga acquista le cartoline della collezione Mauri
(Rimini) La Biblioteca Gambalunga ha vinto il bando del Ministero per i beni e le attività culturali "Strategia fotografia 2020″ per un cofinanziamento nell'ambito dell'acquisizione, committenza, conservazione, valorizzazione e promozione della fotografia e del patrimonio fotografico. Il progetto della Biblioteca Gambalunga "Vedere il tempo. Storie da cartolina. Rimini 1895-1960. Uno sguardo sulla modernità" si è classificato al terzo posto nella sezione 'acquisizioni', unica biblioteca selezionata su 35 partecipanti e 7 ammessi.
Il contributo, dell'importo di 20.000 euro, andrà ad arricchire, tutelare e valorizzare il patrimonio fotografico che testimonia la vita sociale e culturale nella modernità, considerato il ruolo centrale di Rimini nella storia del turismo italiano ed europeo fin dalle origini, attraverso l'acquisto della collezione "Fausto Mauri", costituita da una raccolta di 4.000 esemplari tra cartoline illustrate e fotografie in formato cartolina postale relative a Rimini e alle sue frazioni costiere, che costituiscono documenti di particolare valore storico e antropologico per il territorio riminese (1895-1960). La collezione, considerata l'ampiezza dei soggetti rappresentati, testimonia infatti non solo le trasformazioni urbanistiche ed economico-sociali del territorio, ma anche l'evoluzione dell'architettura e del paesaggio balneare, l'evoluzione dei costumi e dei riti connessi ai bagni, al tempo libero, ai viaggi e alla villeggiatura che si fanno vacanza. Ciò non solo per la parte visiva, ma anche per l'uso epistolare delle cartoline, che restituisce la trama di relazioni interpersonali, informazioni su itinerari di viaggio, sui riti della vita privata e le sue espressioni linguistiche. L'acquisizione colmerebbe inoltre una lacuna della ricca collezione fotografica della Biblioteca, che è priva di una raccolta di cartoline della città.
"Il Ministero - dice l'assessore alla cultura Giampiero Piscaglia - ha inteso premiare una politica culturale attenta alla raccolta, conservazione e valorizzazione delle fonti, strumenti fondamentali per riappropriarsi del passato, per la sua spiegazione. Il progetto dell'amministrazione intende colmare una lacuna della ricca collezione fotografica dell'archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga, che, con il suo milione di immagini, rappresenta la principale banca iconografica del territorio riminese. L'archivio fotografico, costituito nel 1974 come sezione speciale della Biblioteca, offre alla consultazione pubblica anche la sua natura di archivio secolare della memoria collettiva cittadina, realtà in cui si conservano le memorie pubbliche e private della città sotto forma di documenti iconografici. L'avere vinto il bando della Direzione generale Creatività contemporanea del Mibact è ragione di orgoglio, perché rappresenta il riconoscimento del rilievo culturale del nostro archivio fotografico e delle capacità progettuali che ruotano attorno alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale".
Pattuglia della municipale aggredita: due arresti
(Rimini) Resistenza, aggressione, minacce, danneggiamento di proprietà pubblica: è solo una parte della lista di reati di cui dovranno rispondere due trentenni fermati sabato pomeriggio dalla polizia locale di Rimini nell'ambito di quello che doveva essere un abituale controllo sulle strade. Poco dopo le 18,30 una pattuglia del reparto mobilità e sicurezza stradale blocca all'altezza di via Spluga un'auto dopo qualche manovra spericolata di troppo. A bordo due uomini di 32 e 35 anni, apparsi subito visibilmente alterati e che appena scesi dall'auto hanno cominciato a dare in escandescenze, facendo resistenza e colpendo il personale della polizia locale con calci, pugni, fino a mettere le mani al collo di uno degli agenti. È stato necessario l'intervento di una seconda pattuglia di rinforzo per fermare la furia dei due uomini e riuscire ad accompagnarli al Comando per le procedure di ritiro. E anche durante il tragitto non sono mancati calci all'auto di servizio e ripetute minacce di morte rivolte agli agenti e alle loro famiglie.
I due, di nazionalità italiana, una volta arrivati al comando sono stati denunciati per resistenza, aggressione, minacce e per danneggiamento di proprietà pubblica per i danni causati al veicolo di servizio della Polizia Locale. Su disposizione del Pm di turno, sono stati tratti in arresto in attesa del processo per direttissima. Il guidatore, oltre a questa già corposa serie di contestazioni, è stato denunciato anche per essersi rifiutato di sottoporsi al test per verificare il tasso alcolemico e l'assunzione di sostanze stupefacenti. La sua auto è stata quindi posta sequestro ai fini della confisca e, come previsto, è scattata la sospensione della patente. Denunciata per aggressione anche la compagna di uno dei due uomini, intervenuta sul posto e anche lei protagonista di reazioni violente nei confronti degli agenti. Per il personale del reparto stradale e del nucleo polizia giudiziaria intervenuto fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze: tre degli agenti sono stati accompagnati in ospedale, con referti da tre a cinque giorni.
Novafeltria, la neve non ferma i controlli: una denuncia per guida in stato di ebrezza
(Rimini) Durante l’ultimo week-end, caratterizzato di primi fiocchi di neve che hanno imbiancato la vallata, i carabinieri di Novafeltria hanno rafforzato i servizi preventivi nell’intero territorio, sia in funzione di prevenzione dei reati in genere e di garanzia della sicurezza della viabilità lungo le principali arterie stradali, sia per accertare il regolare svolgimento dell'aggregazione, alla luce delle misure di prevenzione e contenimento dell'emergenza da Covid-19. Il bilancio complessivo delle attività, dal pomeriggio di ieri, alla scorsa notte, è di 1 persona denunciata e un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo, mentre in materia di misure di prevenzione e contenimento dell'emergenza Covid-19 sono stati ispezionati 5 esercizi pubblici senza rilevare anomalie, 25 i veicoli controllati e 41 le persone identificate.
Nell’ambito della sicurezza stradale i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Novafeltria hanno denunciato un 45enne di Novafeltria per “guida in stato di ebrezza alcolica”. L’uomo, ieri sera, è stato fermato da una pattuglia, mentre percorreva la Marecchiese a bordo della sua Audi A3, all’altezza della località “Le Porte” di Novafeltria. Il soggetto che non appariva del tutto lucido è stato quindi sottoposto al controllo con etilometro. I sospetti degli operanti sono risultati fondati ed infatti è risultato che l’uomo stava guidando con un tasso alcolico pari a 2,60 g/l, ben al di sopra di quello consentito per legge (0,5 grammi /litro). Al termine degli accertamenti pertanto il 45enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Rimini, la patente di guida è stata ritirata ed il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
Scuola, Forza Italia appoggia la protesta dei genitori
(Rimini) Azzurro Donna, il movimento giovanile di Forza Italia e Forza Italia Rimini intervengono oggi al fianco delle famiglie che protestano per il rinvio della riapertura delle scuole superiori. In particolare gli azzurri sostengono l'evento organizzato, in piazza Cavour a Rimini, dai genitori. “Un sostegno che non è strumentalizzazione politica ma un mettersi a disposizione della comunità e della provincia”, precisano. Il flash mob trova anche il plauso del consigliere regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini che spega: «Spero che la coscienza dei genitori e degli insegnanti porti al risveglio dei politici che fanno scelte scellerate»
Compito “delle nostre famiglie è quello di fare loro capire quanto è importante il rispetto delle regole prefissate nei vari protocolli ma il compito delle istituzioni è quello di garantire la preparazione didattica, farli tornare alla vita reale e soprattutto in classe. Come Azzurro Donna e Forza Italia Rimini ci sentiamo molto vicini alle famiglie perché siamo soprattutto genitori di tanti adolescenti e vediamo quanto accade nelle nostre case. La Dad è andata bene per la prima gestione dell'emergenza ma ora ai ragazzi serve tornare sui banchi scolastici”, sottolineano i firmatari del messaggio, Monia Guidi (coordinatrice provinciale Azzurro Donna), Roberto Maggioli (vicario provinciale) e Fabrizio Dore (coordinamento giovanile).
Sul punto anche la coordinatrice Regionale di Azzurro Donna Erika Seta: “È scandaloso che la Regione Emilia Romagna, che da sempre si fregia di essere la prima della classe, non si sia posta la priorità della scuola in presenza affrontando in primis il grande scoglio dei trasporti e arrivando lunga anche all'incremento dei mezzi attraverso il privato", mentre il coordinatore Regionale del movimento giovanile Fabrizio Dore si batte perché vengano messi a disposizione degli istituti scolastici gli strumenti di rilevazione di temperatura agli ingressi degli edifici ed occorre un investimento importante nei sistemi di sanificazione ambientale e dell'aria. Forza Italia, in toto, esprime un significativo plauso e pieno sostegno ai genitori per l'organizzazione della manifestazione ma nel contempo è molto vicina ai ragazzi. La coordinatrice provinciale di Rimini di Azzurro Donna Monia Guidi: 'Noi lavoriamo per una comunità coesa e crediamo nel futuro dei ragazzi proprio per questo si chiede che venga riaperta la scuola superiore con tutti gli accorgimenti del caso ma soprattutto perchè per i ragazzi stessi è un luogo di confronto e di opportunità”
11 gennaio
Rissa in piazza | Pericolo zona rossa | Neve in alta Valmarecchia