(Rimini) "Episodi analoghi si stanno verificando in diverse parti d’Italia e la matrice è spesso riconducibile ad un unico fattore: dopo quasi un anno di restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, di distanziamento sociale, di didattica a distanza e sospensione delle attività culturali e sportive, il disagio fra i più giovani si fa sentire". Così commenta l'amministrazione comunale di Santarcangelo la rissa scatenata l'altra sera in piazza Ganganelli a Santarcangelo da una ventina di minorenni tra 14 e i 17 anni. "È evidente che si tratta di un costo altissimo soprattutto in termini di socialità che gli adolescenti, ma anche le famiglie, stanno pagando per un’evenienza mai verificatasi prima nella portata che stiamo vivendo, con conseguenze pesantissime dal punto di vista economico e sociale".
Questo "ovviamente non giustifica alcun atto violento o assembramenti in contrasto con le disposizioni anti-Covid, ma pensare di risolvere un disagio giovanile diffuso di questa portata con azioni repressive o apostrofando in malo modo i ragazzi appare quanto meno fuori luogo e lontano dalla realtà che stiamo vivendo. In questi mesi di pandemia l’Amministrazione comunale di Santarcangelo ha messo in campo decine di iniziative soprattutto di stampo culturale, parte delle quali ovviamente fruibili attraverso i canali social, mentre forme di sostegno alla pratica sportiva hanno trovato l’ostacolo delle restrizioni necessarie a contenere la seconda ondata del virus. A chi invoca maggiore sicurezza, in ogni caso, diciamo che quella piazza era presidiata dalla Polizia locale, intervenuta immediatamente con una pattuglia che, senza la necessità di essere allertata, ha posto fine alla lite violenta e all’assembramento dei giovani".