(Rimini) “Aderiamo al progetto politico della Lega nella convinzione che sia l'unico soggetto con una visione e la progettualità necessaria per l’indispensabile rilancio di Rimini e per affiancare cittadini e imprese nella ripartenza dopo la batosta del 2020 con l’emergenza Covid”. A dichiararlo sono il consigliere comunale Gennaro Mauro e Claudio di Lorenzo in una nota dove ribadiscono di aver maturato la convinzione che la Lega “sia la naturale evoluzione del progetto politico nato nel 2016 con la lista civica ‘Uniti si Vince’, di cui siamo stati tra i soci fondatori. Grazie ai rapporti amichevoli e fruttuosi con gli esponenti leghisti locali e con il segretario della Lega Romagna, il deputato Jacopo Morrone, ci sono le condizioni per costruire una squadra di uomini professionalmente competenti che aggreghi le varie sensibilità presenti nella nostra comunità, unite dall’obiettivo di ridare un futuro e la dignità agli italiani. Il nostro scopo è contribuire a proporre ai riminesi un’alternativa di governo della città concreta e credibile. La sindacatura Gnassi è stata caratterizzata da poche luci e tantissime ombre, gli eredi di Gnassi, vista la banale e scontata proposta di cui sono portatori, potrebbero risultare ancora più inconcludenti e dannosi. L’unica alternativa per traghettare Rimini oltre la crisi economica e sociale scaturita dall'emergenza pandemica è, quindi, la coalizione di cui la Lega è azionista di maggioranza, che può garantire un nuovo modello di buon governo”.
Anche Morrone ha commentato l’’approdo’ in Lega degli amici Gennaro Mauro e Claudio di Lorenzo, felicitandosi per “questa scelta maturata dopo un proficuo scambio di idee. Il prossimo appuntamento elettorale è cruciale per il futuro di Rimini. Credo sia chiaro a tutti. Chiusa l’era Gnassi, che ha lasciato una città prostrata da troppi problemi rimasti senza soluzione, si rischierebbe di cadere dalla padella nella brace optando nuovamente per l’usato senza garanzie dei candidati della sinistra. L’unica vera proposta credibile è quella della coalizione di centro-destra. Non è propaganda autoreferenziale ma una certezza”.