(Rimini) "Non ci sono né vinti né vincitori. Sappiamo benissimo come sono andate le due riunioni svolte a Riccione fra categorie economiche e amministrazione comunale sul tema del mercato ambulante. Ero partecipe, i verbali di entrambe sono registrati. Sia noi categorie, sia l'amministrazione, sappiamo come è andata la prima e come la seconda". Lo ribadisce Fabrizio Vagnini, presidente provinciale della Confesercenti in merito alla vicenda del mercato settimanale di Riccione.
"A me interessa restare nel merito. In questo momento ci sono operatori in grandissima difficoltà, la zona arancione indica una gravità dal punto di vista sanitario che si riverbera inevitabilmente in una grave situazione per le attività commerciali. Riccione ha una piccolissima estensione territoriale e il limite posto agli spostamenti fra comuni significa per i commercianti ridurre dell'80% la potenzialità della propria clientela, che normalmente arriva in gran parte dalle località vicine. In questo difficilissimo momento non mi va di fare polemiche sterili né sono alla ricerca di visibilità e titoli sui media. Ciò che mi aspetto e che auspico è la vicinanza e il dialogo da parte dell'amministrazione comunale, senza trionfalismi, verso categorie che non esiterei a definire fragili quali i commercianti e gli ambulanti. Vogliamo un aiuto concreto che non si fermi alla giornata di domani, perché purtroppo i problemi ci saranno anche nei prossimi difficili mesi. Mi auguro perciò che chi amministra dimostri sincera attenzione e sensibilità anche nel prosieguo verso una parte così importante del sistema economico cittadino".

(Rimini) “Ci avviciniamo ad un mese di dicembre che non ha mai portato con sé tanta incertezza. Aspettando i già annunciati nuovi Dpcm ancora non è noto come sarà possibile fare impresa nelle prossime settimane: gli operatori sono allo stremo e si respira chiara l’aria di rassegnazione”. Lo sottolinea il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. “Da una parte c’è il commercio al dettaglio, che era già in difficoltà prima della pandemia e che adesso rischia di essere definitivamente spazzato via, dall’altra i pubblici esercizi che invece fino allo scorso anno mostravano segnali di vivacità, ma che in quanto luoghi della socialità sono stati pesantemente colpiti dalle misure restrittive che si stanno susseguendo dallo scorso febbraio”.

Una situazione che Indini definisce “complicatissima”,  che vede “complici numerosi fattori, a cominciare dai cambiamenti dei modelli di consumo che hanno spalancato le porte alla spietata concorrenza delle grandi piattaforme del web e che vanno a sommarsi a città spopolate dal massiccio ricorso allo smartworking, dalla mancanza di eventi, cerimonie, cene aziendali, fiere e congressi, innescando  una crisi resa ancora più acuta dalla totale mancanza di turismo. Si prospetta dunque un dicembre molto difficile anche sul nostro territorio, compreso un periodo di Capodanno che non riuscirà a confermare sul territorio le presenze turistiche invernali a cui eravamo abituati”.

Indino, “mai come ora, dunque, è importante sostenere il nostro territorio nella sua interezza. Invece di inviare soldi a holding internazionali avvantaggiate da sedi in Paesi dalla fiscalità agevolata, sosteniamo i commercianti e gli imprenditori che mantengono la ricchezza sul nostro territorio. Lo sosteniamo da tempo, ma mai come adesso lo ribadiamo con forza. Siamo contenti che l’opinione pubblica abbia preso coscienza di queste problematiche che non sono rivendicazioni di categoria, ma che coinvolgono tutti. Solo mantenendo vivo il tessuto commerciale e con progetti concreti di rigenerazione urbana, affiancati ad una seria web tax, si può parlare di futuro per le imprese e per le città come oggi le conosciamo”.

Per contribuire a sostenere il commercio locale, “abbiamo messo in campo una serie di iniziative, tra cui una campagna di comunicazione che possa far comprendere l’importanza di fare acquisti in negozio e nei locali del territorio, tenendo così viva la città e le speranze di migliaia di famiglie. Un video valorizza tutto ciò attraverso immagini ed emozioni e già da oggi è visibile sui canali di Confcommercio. Dalla prossima settimana distribuiremo gratuitamente alle attività commerciali due diversi materiali promozionali, una locandina che richiama l’importanza di fare acquisti nei negozi fisici e un biglietto che i commercianti potranno inserire nelle confezioni regalo in cui insieme al dono si valorizza la preziosità di aver scelto di acquistare in un’attività locale. Inoltre, daremo risalto attraverso i canali social dell’Associazione a tutte le iniziative dei pubblici esercizi, dalle promozioni natalizie, ai servizi di asporto e delivery, anche tramite campagne pubblicitarie sponsorizzate in modo da supportarli nella divulgazione. Vogliamo spronare tutti i cittadini a fare shopping sul territorio, a regalare buoni spendibili nei negozi di fiducia o nei ristoranti preferiti, a fare la propria parte per mantenere vivo il nostro tessuto sociale attraverso le sue vetrine illuminate, in attesa di uscire tutti insieme da questo complicato momento, senza che nessuno resti indietro. Sappiamo che queste iniziative non possono risolvere l’enorme crisi che ci sta travolgendo, ma mai come quest'anno ogni spesa fatta sul territorio, ogni regalo acquistato nei negozi, ogni cena ordinata al ristorante diventa per tutti molto importante”. 

Giovedì, 26 Novembre 2020 12:54

Musei chiusi? La Madonna Diotallevi va online

(Rimini) È arrivata a Rimini nello scorso ottobre, nell'anno delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande artista urbinate, ma in pochi hanno potuto vedere dal vivo l’opera di Raffaello ospitata nelle sale del Museo della città. Il DPCM approvato a inizio novembre ha infatti precluso la possibilità di frequentare i musei, così che la Madonna Diotallevi, in città fino al 10 gennaio, rischia di rimanere un sogno per moltissimi amanti dell’arte, gli appassionati e i curiosi.
Per consentire di ammirare il capolavoro giovanile del grande Maestro del Rinascimento, VisitRimini, in collaborazione con il Comune di Rimini - così come è accaduto nei mesi scorsi a proposito della mostra Fellini 100. Genio immortale - ha organizzato una diretta streaming dal Museo in programma sabato 28 novembre alle 18: un appuntamento in cui, grazie a Martine Scalini, docente esperta di storia dell’arte e del patrimonio artistico riminese, ci si potrà avvicinare al dipinto e scoprirne storia, caratteristiche e curiosità.

La Madonna Diotallevi, in prestito dal Bode Museum di Berlino,è databile intorno al 1504 ed è appartenuta fino all'Ottocento alla collezione del marchese riminese Audiface Diotallevi, da cui prende il nome, per poi giungere in Germania nel 1842 in seguito all'acquisto effettuato da Gustav Friedrich Waagen. Il ritorno a Rimini ha permesso una sua nuova contestualizzazione poiché è al centro di una mostra che si qualifica per la sua duplice lettura: la formazione e l’attività giovanile dell’artista e nel contempo la storia della collezione e la figura del collezionista Diotallevi, Gonfaloniere di Rimini dal 1857 al 1859 e committente dell’architetto Luigi Poletti per il Teatro Galli.

“Nel racconto della destinazione Rimini - commenta la destination manager di Visit Rimini Valeria Guarisco – non poteva mancare la narrazione di un evento così importante come il ritorno della Madonna Diotallevi. In un periodo complesso come questo il racconto digitale deve mantenersi vivo più che mai e valorizzare in maniera continuativa i tratti e i punti di forza della città, una città dai tanti colori che va mostrata in tutte le sue sfumature, dalla spiaggia al centro storico, dalle tipicità all’arte e alla cultura. Il capolavoro di Raffaello è un’occasione per arricchire ulteriormente il valore della destinazione e dell’esperienza e per continuare a ispirare e far sognare in un momento in cui non è possibile viaggiare”. L’appuntamento con la diretta streaming sabato 28 novembre alle 18 è sui canali Facebook @visitriminidmc e Instagram di Visit Rimini @visitriminidmc. 

 

(Rimini) “Sabato scorso si è avuta la notizia che un bidello della scuola elementare Flavia Casadei era risultato positivo al Covid”. Lo rende noto il consigliere comunale di Rinascita civica Mario Erbetta. “A quel punto il dirigente scolastico in coordinamento con Asl Romagna decideva di chiudere la scuola per la sanificazione e di fare un test veloce a tutti i bambini e agli insegnanti e agli Ata della scuola e lo comunicava domenica mattina tale provvedimento at tutti i genitori degli alunni”, continua il racconto di Erbetta che parla addirittura di “genitori inferociti”.
Perché? “Per due giorni la scuola è stata chiusa per sanificazione (lunedì e martedì). Ieri mattina dalle 8,30 alle 12,30 sono stati fatti tutti i tamponi veloci sia ai bambini che ai dipendenti scolastici. I risultati dovevano arrivare entro 6 ore in modo che oggi i bambini potevano andare a scuola in tutta sicurezza”, spiega Erbetta. “Invece, proprio per il marasma che vi è al laboratorio di Pievesestina e a protocolli troppo lenti come avevo già denunciato, i risultati alle famiglie e ai dipendenti della scuola non sono arrivati”. Si parlerebbe quindi di seicento famiglie che alle sette di questa mattina non sapevano cosa fare con i propri figli.
Alle “proteste dei genitori” che chiedevano se mandare o meno i loro figli a scuola “è stato risposto di mandarli pure anche se non avevano ancora ricevuto l'esito perché queste erano state le indicazioni dell'Asl Romagna. Non solo, ma da quanto trapelato, le maestre e il personale Ata pur non avendo ricevuto l'esito sono state invitate a tornare in servizio, anche se sembra che a tale invito quasi la totalità del personale non ha aderito. A questo punto c'è da domandarsi con che criterio sanifico una scuola, spendendo soldi pubblici, e poi per poterla riaprire in fretta e furia provo a far rientrare il personale senza sapere se i lavoratori hanno contratto il Covid o no, per non attendere i risultati dei tamponi. Ma ancor più non si capisce perché in tali casi non vi sia un protocollo Asl di priorità che possa comunicare i risultati in poche ore in modo da poter riorganizzare meglio e in sicurezza il ritorno a scuola”.

(Rimini) Ribalta internazionale per la Chirurgia romagnola e riminese. Due interventi per neoplasie effettuati all'Ospedale Infermi di Rimini, dal dottor Gianluca Garulli (direttore dell'unità operativa di Chirurgia generale) e dalla sua equipe, sono stati trasmessi in videoconferenza durante il XXXI Congresso mondiale di Chirurgia dell'Apparato digerente. Una delle prime esperienze di questo tipo ed il video è stato il più visto della sessione collezionando oltre 60mila visualizzazioni. "Il congresso è stato di altissimo livello – commenta il dottor Garulli – con relazioni e trasmissione di interventi molto importanti. I nostri, che consistevano in una gastrectomia totale effettuata in laparoscopia ecoguidata, e in una gastrectomia subtotale con la medesima tecnica, per asportare due tumori, sono stati i più seguiti della sessione. Questo per noi è motivo di grande orgoglio dal punto di vista della practice clinica, ma vuol rappresentare anche un segnale di speranza in questo momento così difficile a causa dell'infezione da covid 19. Gli interventi in urgenza non si sono mai interrotti neanche durante la prima ondata – racconta ancora il primario della chirurgia riminese –, inoltre, in questa seconda ondata, a Rimini così come in tutta la Romagna, siamo riusciti ad organizzarci meglio e lasciare quasi inalterata l'attività chirurgica. E anche a fare interventi di alto valore clinico come questi, che denotano una crescita incessante della chirurgia dell'Ausl Romagna".

(Rimini) Ridurre il digital divide, a scuola e in classe. Un obbiettivo ambizioso a cui il Comune di Rimini ha iniziato a lavorare già nel corso della prima pandemia e che sta tuttora proseguendo. Il binario è doppio, da una parte abbiamo consegnato alle famiglie più in difficoltà circa 500 tra pc, tablet e connessioni (gli ultimi proprio lunedì) e, dall’altro, abbiamo dato un importante contributo alla dotazione tecnologica degli istituti scolastici. L’ultima novità è il felice esito di una richiesta inviata dall’assessorato ai servizi educativi del Comune alla Regione Emilia-Romagna, per poter entrare in un programma di distribuzione di pc e materiale informatico rigenerato. Saranno così 50 i pc in arrivo per le scuole riminesi nelle prossime settimane. Una volta assemblato il materiale saranno ridistribuiti alle scuole che ne hanno bisogno, a partire dalla Borgese e dalla Ronci, vittime del recente furto..

“Abbiamo già contatto – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini - le direttrici didattiche di Borgese e Ronci. Grazi ai finanziamenti già ottenuti dal governo sulla dotazione informatica, saranno loro ad anticipare l’acquisto dei pc rubati. Grazie al nuovo arrivo di 50 pc saremo poi noi a sostituire i loro, che potranno così riutilizzarli per potenziare la didattica integrata con le famiglie. L’obbiettivo generale è quello di permettere a tutti, a prescindere dalle loro condizioni economiche, di poter seguire i programmi didattici online, a contrasto del digital divide. Una consapevolezza nata durante l’eccezionalità del lockdown, con la didattica a distanza, ma che oggi è diventata ormai bagaglio comune a scuole e famiglie. L’obbiettivo immediato era invece quello di dare una risposta immediata alle scuole colpite dal recente, ignobile, furto subito. Grazie ai nostri uffici, alle direttrici scolastiche e alle famiglie con cui stiamo collaborando per questo importante passaggio che non è solo tecnologico ma anche didattico, sociale e culturale”.

Giovedì, 26 Novembre 2020 09:52

26 novembre

Tamponi rapidi | Il bollettino settimanale | La colletta alimentare c'è

(Rimini) “Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno, dal 21 novembre all’8 dicembre, saranno disponibili presso le casse dei supermercati italiani delle “gift card” da due, cinque e dieci euro. Sono oltre cinquanta, ad oggi, i supermercati che hanno aderito all'iniziativa a Rimini e provincia (l'elenco in allegato). Al termine della Colletta, il valore complessivo di tutte le card sarà convertito in prodotti alimentari non deperibili come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti utili. Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 persone.

Le Card prendono quindi il posto degli scatoloni e diventano i nuovi “contenitori” della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente, per ragioni di sicurezza sanitaria. Per le stesse evidenti ragioni di sicurezza non ci potranno essere nei supermercati i consueti gruppi di volontari entusiasti (145 mila fino allo scorso anno), che saranno presenti in numero ridotto solo il 28 novembre, compatibilmente con le norme vigenti nelle singole regioni.

La storica iniziativa del Banco Alimentare, oltre a essere per la prima volta “dematerializzata”, non si esaurirà in una sola giornata, ma per 18 giorni (dal 21 novembre all’8 dicembre) le card saranno in distribuzione nei punti vendita che aderiranno alla Colletta e potranno essere acquistate on line sul sito www.mygiftcard.it, dove sono già disponibili. Sarà inoltre possibile partecipare alla Colletta Alimentare facendo una spesa online sul sito www.amazon.it dal 1 al 10 dicembre e su www.esselungaacasa.it dal 21 novembre al 10 dicembre.

“Il bisogno alimentare cresce di pari passo con il crescere della crisi sanitaria che, ogni giorno di più, si manifesta come crisi sociale ed economica, - afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. - Banco Alimentare ha reagito in questi mesi cercando di incrementare lo sforzo organizzativo messo in campo. Purtroppo col passare del tempo cresce anche il timore, lo smarrimento e per molti il rischio di rinchiudersi in sé stessi. ‘Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere – ci ha ricordato Papa Francesco. – E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori.’ Per questo proponiamo a tutti, anche quest’anno, in una situazione via via sempre più incerta, la possibilità di “scegliere”: scegliere per un gesto di solidarietà. Chiediamo perciò a tutti, la testimonianza che un gesto semplicissimo di carità, può contribuire a non far vincere l’individualismo, preoccupazione espressa recentemente anche dal Presidente Mattarella: ‘riemerge il virus dell’egoismo, dei singoli e degli Stati, ed è pericoloso quanto gli effetti del Coronavirus”.

Negli ultimi 5 anni, con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sono state raccolte 41.628 tonnellate di cibo equivalenti a 83.256.082 pasti per persone bisognose. Per consultare i punti vendita aderenti visita il sito www.collettaalimentare.it. La campagna di comunicazione a supporto della Colletta integra mezzi tradizionali al digital. Lo SPOT di lancio ha come testimonial Claudio Marchisio ed è stata relizzata da Mate. Per il web sono state realizzate delle video Pillole con la partecipazione di Paolo Cevoli. La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2020 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, all’Associazione Nazionale Bersaglieri, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.

(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi e l'assessore alle Attività Produttive, Elena Raffaelli, si assumeranno direttamente e con propri fondi, i costi della sicurezza per garantire lo svolgimento del mercato settimanale, di venerdì 27 novembre, a Riccione. La decisione al termine della video riunione con le associazioni di categoria, questo pomeriggio alle 14. I costi da coprire sono relativi a 16 volontari o steward individuati dalle associazioni di categoria che avranno il compito di vigilare sugli accessi interdetti all'area del mercato. Ai 16 volontari saranno affiancati da altri 16 operatori di polizia locale e protezione civile, che all'interno dell'area di vendita, quindi girando tra i banchi, vigileranno sull'applicazione delle norme per il contenimento dell'epidemia. La decisione del sindaco Tosi e dell'assessore Raffaelli, di sostenere i costi della vigilanza, è stata dettata dalla necessità di agevolare lo svolgimento del mercato, dal momento che le associazioni di categoria si sono dette contrarie sia a sottoscrivere un contratto con i volontari (che avrebbe comportato al massimo un costo ripartito tra i 280 banchi di 3 euro), sia a sottoscrivere una richiesta al Comune per l'invio di un eventuale bollettino di pagamento di un'agenzia di vigilanza specializzata, anticipato dall'Ente, e poi recuperata e ripartita tra gli ambulanti. "E' stato un modo per aiutare gli ambulanti - ha detto il sindaco - avremmo potuto rinviare o spostare o ridurre l'area del mercato. Diciamo che a questo punto lo intendiamo una sorta di ristoro Tosi-Raffaelli agli ambulanti, chissà che altri amministratori locali non pensino di fare lo stesso con un gesto, piccolo ma significativo nei confronti dei loro cittadini". Raffaelli ha sottolineato "che la sicurezza che il Comune garantisce di 16 uomini riveste già un costo per le casse del Comune. A questo punto abbiamo deciso con il sindaco di fare la nostra parte... per così dire in soldoni".

(Rimini) Fondo per la filiera della ristorazione, è arrivata la proroga dei termini richiesta da Fipe-Confcommercio: le domande si potranno inoltrare entro il 15 dicembre. “Proprio qualche ora fa è arrivata la conferma della proroga del termine di presentazione delle domande del bonus Fondo per la filiera della ristorazione previsto dal decreto legge Agosto – spiega il direttore di Confcommercio della provincia di Rimini, Andrea Castiglioni - che si sposta dunque dal 28 novembre al 15 dicembre per ottenere un contributo a fondo perduto fino ad una massimo di 10.000 euro per l’acquisto di prodotti provenienti da filiera nazionale integrale da parte delle imprese del mondo dell’Ho.re.ca, tra cui ristoranti, pizzerie, alberghi, che abbiano subìto un calo di fatturato di almeno il 25% nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente".
Un’altra misura contenuta nello stesso Decreto che sta riscuotendo grande interesse tra le categorie economiche, "è il “Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici”. In questo caso la scadenza per la presentazione della domanda è fissata al prossimo 14 gennaio e i potenziali beneficiari sono le attività localizzate nelle zone A o equipollenti del Comune di Rimini, con l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di giugno 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019. Il contributo è erogato in percentuale alla perdita registrata con un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti". Castiglioni sottolinea inoltre "come sia importante che le aziende che possono beneficiare del bonus ristorazione e che operano nel centro storico di Rimini, valutino con attenzione a quale contributo accedere in quanto le due misure non sono cumulabili”.

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