Lotteria Ior: i biglietti perdenti diventano buono spesa
(Rimini) Mai come quest’anno i cittadini della provincia di Rimini, a Natale, sono chiamati a “vincere per aiutare”: un po’ perché in questo periodo di difficoltà a causa della pandemia da Covid-19 occorre sostenere la ricerca scientifica, affinché la speranza di un futuro senza cancro non si allontani per i tanti che lottano contro questa malattia ogni giorno; un po’ perché, con la nuova edizione della Lotteria Solidale dello IOR, si vince sempre. È questa forse la novità più incredibile dell’iniziativa: per ogni 15 euro di spesa i biglietti acquistati al prezzo di 2.50 euro cadauno si tramuteranno dall’11 gennaio al 28 febbraio in un buono-sconto di pari valore presso tutti i supermercati della catena Conad. Questo significa che, pochi giorni dopo l’estrazione che eccezionalmente avverrà online il 6 gennaio a partire dalle 17 sulla pagina Facebook dell’Istituto Oncologico Romagnolo, ogni partecipante alla Lotteria potrà recuperare quanto elargito per darsi una possibilità di vincere uno degli ambitissimi premi in palio.
Questo, ovviamente, non significa che alla causa della ricerca scientifica non verrà versato nulla: al contrario l’intero ricavato dell’iniziativa sarà proprio utilizzato per sostenere la battaglia che ogni giorno viene combattuta all’interno dei laboratori dell’IRST di Meldola, grazie proprio alla sensibilità e al sostegno di Conad e di tanti altri partner, tra cui BPER Banca, Orto Mio, Unicredit, Centro Commerciale Le Befane Shopping Center, Società Gas Rimini e Banca Malatestiana e BCC Ravennate, Forlivese e Imolese e degli sponsor Società Italiana Servizi e Bagno Bologna e Bolognino di Punta Marina e Madel spa. In particolare l’incasso finale andrà a contribuire agli studi legati all’immunoterapia, che nella letteratura scientifica ha recentemente guadagnato sempre più spazio per i risultati senza precedenti che ha dimostrato di avere nel trattamento di diversi tipi di neoplasie.
Altra novità è che l’edizione 2020 della Lotteria Solidale IOR si fa in tre: per fare in modo che tutti i romagnoli prendano parte a questa grande manifestazione di solidarietà e di lotta contro il cancro non solo la provincia di Rimini, come accadeva per gli anni passati, ma anche quelle di Ravenna e di Forlì-Cesena sono chiamate a “giocare”. Per Rimini i premi in palio saranno 22, tra cui i più prestigiosi sono: un’automobile Renault New Twingo; un ombrellone e due lettini per la stagione 2021 al Bagno Le Spiagge di Rimini, con ingresso illimitato al parco acquatico Boabay e kit da spiaggia Ipanema; e un monopattino ES4-Professional by Segway.
«Visto che dovremo rinunciare a quasi tutti gli eventi di raccolta fondi che eravamo soliti organizzare sul territorio per ottemperare alle normative volte al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 – spiega Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR – ci è sembrato giusto studiare un nuovo vestito per quelle iniziative che, al contrario, possiamo continuare a portare avanti perché non mettono in pericolo la salute né di chi partecipa né dei nostri volontari. Chiunque in Romagna avrà la possibilità di sostenere la lotta contro il cancro, cosa quanto mai importante in un periodo come questo per non far sentire isolati ed abbandonati i pazienti che tanto ci stanno a cuore, non solo regalandosi la possibilità di portarsi a casa uno dei prestigiosi premi in palio, ma senza spendere nulla: tutti i biglietti non vincenti verranno “rimborsati” sotto forma di buono-spesa. Ringraziamo per questo Conad, la cui sensibilità stavolta ha stupito anche noi: sapevamo di avere un amico importante che da sempre lotta al nostro fianco per ogni iniziativa portata avanti a beneficio dei pazienti, ma non credevamo nemmeno noi la loro generosità si spingesse a tanto. Questa è solo una delle tante iniziative che metteremo in campo per rendere questo Natale ricco di solidarietà, nonostante il periodo complicato: nel prossimo periodo andremo più nel dettaglio delle altre attività, che andranno sempre e comunque a sostegno degli studi riguardanti l’immunoterapia, per trattamenti personalizzati sul singolo paziente e sulla malattia di cui soffre. Siamo convinti che questa sia il percorso da seguire per togliere futuro ai tumori: la letteratura scientifica, in questo senso, ha dato numerosi riscontri a riguardo».
I biglietti sono acquistabili presso la sede di Rimini, in via Matteotti 43/A, e di Riccione, in corso Fratelli Cervi 172: ma per chiunque abiti lontano o preferisca non spostarsi da casa esiste la pos
Karis, l'open day è digitale
(Rimini) Appuntamento importante per ragazzi, ragazze e le loro famiglie. Come da tradizione, in autunno si sceglie la nuova scuola da frequentare il prossimo anno: nido d'infanzia, asilo, elementare, media o liceo (classico, scientifico, linguistico). E al tempo della pandemia e del distanziamento sociale, l'incontro con il percorso educativo corrispondente ai propri bisogni, migra sul web. È quanto accade nelle scuole pubbliche paritarie Karis. Domani mattina primo Open Day (21 novembre, dalle ore 15) in diretta web (www.opendaykaris.it) dalle aule dei tre licei (classico, scientifico, linguistico). Prima tappa di un percorso, aperto a chiunque voglia conoscere proposta e realtà della comunità educante Karis in tutte le sue scuole di ogni ordine grado.
Per questo è nato il sito www.opendaykaris.it, attraverso il quale approfondire in ogni dettaglio l'offerta educativa, formativa, culturale di ognuno degli istituti. Basta una semplice registrazione con nome, cognome, e-mail e si entra nel mondo Karis e si sceglie il ciclo di studi, nido d'infanzia o asilo, a cui, anche per collocazione territoriale (Rimini, Riccione), si è interessati. Si naviga tra tour virtuali, video, esempi di didattica a distanza e si prenota un incontro "face to face" con presidi, docenti o operatori della prima infanzia.
E a utilizzare a pieno le potenzialità della nuova piattaforma web ci penseranno le dirette settimanali di Karis Live. "Da ognuna delle nostre scuole una volta la settimana trasmetteremo in streaming un racconto in presa diretta dell'istituto, presentato da un unico conduttore, con clip registrate stile servizio giornalistico, di cui saranno protagonisti studenti, famiglie, docenti – spiega Paolo Valentini, coordinatore didattico dei licei - in Live Karis parleremo della nostra vita scolastica, delle iniziative didattiche e formative. Un modo per coprire il vuoto lasciato dall'impossibilità di organizzare eventi e incontri all'interno degli istituti, creata dalla situazione sanitaria".
E a rendere possibile la piena connessione, annullare il digital divide tra studenti, ci ha pensato la distribuzione gratuita di oltre 350 pc portatili a tutti i ragazzi che ne erano sprovvisti. "Abbiamo assegnato in comodato d'uso lap top a ragazzi delle medie e dei licei, che li utilizzeranno fino alla fine del loro ciclo di studi. Dobbiamo ringraziare tutti gli studenti e le famiglie che ci hanno comunicato di non averne bisogno e ci hanno consentito di investire la cifra risparmiata, in altre attività di sostegno per altre famiglie di studenti che stanno, invece, vivendo le difficoltà economiche causate dalla pandemia – conclude Stefano Casalboni, direttore generale Fondazione Karis e consigliere consorzio opere educative Educo – il pc non è solo risposta emergenziale alla necessità della didattica a distanza, pienamente operativa nei nostri istituti superiori, ma uno supporto didattico essenziale anche nella didattica in presenza e per i prossimi anni scolastici. Per questo, rimarrà con loro per tutta la durata del loro ciclo di studio alle medie o ai licei".
20 novembre
L'affare del coronavirus | Quattrocento sanitari da sostituire | Guai per il comitato
Regione, test rapidi dai medici di base
(Rimini) Tamponi rapidi anche negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta dell’Emilia-Romagna. Il provvedimento, operativo tra pochi giorni e che durerà – salvo ulteriori proroghe – fino al 31 dicembre 2020, è frutto di un duplice accordo siglato oggi della Regione: con Fimmg (per i medici di medicina generale) e con Fimp e Federazione Cipe-Sispe-Sinspe (per i pediatri di libera scelta). La “materia prima” c’è già: i quasi 45mila tamponi antigenici rapidi, forniti all’Emilia-Romagna dal Commissario per l’emergenza Covid-19 insieme ai Dispositivi di protezione individuale, sono già stati distribuiti nei magazzini delle singole Aziende Usl e a brevissimo verranno consegnati a medici e pediatri.
“Un passo molto importante per rafforzare l’attività di indagine epidemiologica- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Ringraziamo i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per la disponibilità dimostrata, perché il loro impegno è prezioso e di grande rilevanza: i tamponi rapidi antigenici sono un utile strumento per contenere l’epidemia, fornire alla popolazione una risposta tempestiva e una conseguente presa in carico rispetto alla diagnosi nel caso ci sia il sospetto di Covid-19”. “In questa situazione così critica- concludono Bonaccini e Donini- è fondamentale unire le forze e fare squadra”.
Le intese siglate dalla Regione danno attuazione agli accordi collettivi nazionali del 30 ottobre 2020, che contengono disposizioni per il potenziamento dei servizi erogati dalla medicina e dalla pediatria generale nell’attività di indagine epidemiologica attraverso l’accertamento diagnostico. Con un obiettivo preciso: contribuire a identificare rapidamente i focolai e a isolare i casi.
I tamponi rapidi dai medici di medicina generale: come funziona. In base all’accordo siglato i pazienti, per effettuare i tamponi antigenici rapidi, dovranno prenotare dopo aver fatto un triage telefonico. Potranno fare il test dal proprio medico di medicina generale - qualora operi nel proprio studio - i contatti stretti asintomatici individuati dal medico stesso oppure segnalati dal Dipartimento di Sanità pubblica in attesa di tampone rapido; e i casi sospetti di contatto che il medico di medicina generale si trova a dover visitare e che decide di sottoporre a test rapido.
Qualora il medico operi in strutture rese disponibili dall’Azienda sanitaria (per esempio, in una Casa della salute), gli si potrà chiedere di ampliare il proprio target anche agli assistiti di altri medici di medicina generale, nello specifico a contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento identificati in base a una lista trasmessa dal Dipartimento di Sanità Pubblica/Igiene e Prevenzione al medico individuato.
I medici titolari di incarichi temporanei, provvisori, di sostituzione a breve o lungo temine (compresi i medici che frequentano il corso di formazione specifica), eseguono e rendicontano le attività relative ai test con le stesse modalità dei titolari. Nelle strutture rese disponibili dall’Azienda Usl fanno test diagnostici, in caso di necessità, anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), i medici di emergenza sanitaria territoriale (ad esempio, nel 118), i medici della medicina dei servizi (come quelli che operano negli istituti penitenziari) e i medici impegnati nelle attività territoriali programmate.
Sedi e locali. Le Aziende Usl forniscono il proprio supporto attraverso l’individuazione e l’organizzazione delle sedi idonee dove effettuare i test rapidi qualora i medici di assistenza primaria non possano eseguirli nel proprio studio. Potrà anche essere utilizzata una modalità di erogazione drive through, secondo un criterio di prossimità al bacino di utenza, con modalità definite a livello aziendale tramite specifici accordi.
Fornitura dei test e dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi). La fornitura dei tamponi antigenici rapidi, o di altro test previsto nell’accordo collettivo nazionale del 30/10/2020, è assicurata ai medici dal Commissario per l’emergenza Covid-19 insieme ai Dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere e camici). Tutto il materiale (test e dispositivi) è già stato fornito ai centri logistici indicati dalla Regione, e di qui ai magazzini delle Aziende Usl. Le modalità di consegna ai medici viene stabilita a livello aziendale. Ai medici che non effettuano i tamponi in studio, saranno in ogni caso assicurati Dispositivi di protezione individuale necessari.
Gestione dell’esito del tampone rapido. In caso di esito positivo, il medico lo comunica al paziente e lo informa sul percorso da seguire. Il medico si autentica tramite la propria cartella opportunamente integrata o tramite il portale regionale SOLE, in modo da registrare l’esito positivo; ciò anche al fine di segnalare il caso al Dipartimento di Salute pubblica. Il medico valuta, quindi, le condizioni cliniche del paziente, e lo informa sull’obbligo di rispettare l’isolamento al domicilio, ovvero di continuare il proprio stato di quarantena in attesa dell’esito del tampone di conferma (molecolare). Il medico prende dunque in carico il paziente e gli fornisce le indicazioni opportune da seguire. In caso di esito negativo, il risultato è registrato sul portale regionale SOLE e ne viene rilasciata attestazione al paziente.
Presa in carico dei pazienti. I medici di medicina generale prendono in carico i propri assistiti posti in isolamento o quarantena - con l’eventuale supporto dell’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca) - fornendo ai soggetti interessati le informazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire. Valutano l’opportunità di porre in sorveglianza attiva, con il contatto telefonico o telematico, i soggetti che necessitano di un maggior supporto, nello specifico i pazienti a rischio di complicazioni.
I tamponi rapidi dai pediatri di libera scelta. I pediatri di libera scelta utilizzano i tamponi antigenici rapidi durante l’attività ambulatoriale o domiciliare a favore dei propri assistiti. Sia che operi nel proprio studio (anche per gli assistiti di altri pediatri) o che si trovi ad operare in strutture rese disponibili dall’Azienda Usl, il pediatra esegue i test antigenici su prenotazione e dopo aver fatto un triage telefonico prioritariamente per i contatti stretti asintomatici - alla prima data utile dopo la scadenza dell’isolamento - identificati in base a una lista trasmessa dal Dipartimento di Sanità Pubblica al medico individuato (è il target privilegiato); per i contatti stretti asintomatici individuati dal pediatra; per i casi sospetti di contatto che il pediatra visita e decide di sottoporre a test rapido.
Anche in questo caso, come per i medici di medicina generale, le Aziende Usl forniscono il proprio supporto preferibilmente attraverso l’individuazione delle sedi idonee ove effettuare i test rapidi qualora i pediatri di libera scelta siano impossibilitati a eseguirli nel proprio studio. Potrà essere utilizzata una modalità di erogazione drive through, secondo un criterio di prossimità al bacino di utenza. In considerazione delle possibili difficoltà di esecuzione dei tamponi nella fascia di età pediatrica, le Aziende Usl forniranno personale di supporto in base alle necessità. Fornitura dei test e dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi), come per i medici di medicina generale, sono a carico del Commissario per l’emergenza Covid-19.
Gestione dell’esito del tampone rapido. In caso di esito positivo, il pediatra comunica l’esito ai genitori o familiari del paziente, informandoli sul percorso da seguire. Il pediatra si autentica tramite la propria cartella opportunamente integrata o tramite il portale regionale SOLE per registrare l’esito, valuta le condizioni cliniche e raccomanda fortemente l’isolamento al domicilio in attesa dell’esito del tampone di conferma, quando previsto. Il pediatra prende in carico il paziente e fornisce le opportune indicazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire nel periodo in oggetto. Nel caso in cui il pediatra effettui un tampone su un paziente che non risulti tra le scelte in carico, comunicherà al pediatra del bambino l’esito e quest'ultimo prenderà in carico il suo paziente. In caso di esito negativo, il risultato è registrato sul portale regionale SOLE e ne viene rilasciata attestazione al paziente.
Presa in carico dei pazienti. I pediatri di libera scelta prendono in carico i propri assistiti posti in isolamento o quarantena, con l’eventuale supporto dell’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca), fornendo alle famiglie interessate le informazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire. Valutano l’opportunità di porre in sorveglianza attiva, con il contatto telefonico o telematico quotidiano, i bambini/ragazzi che necessitano di un maggior supporto, nello specifico quelli a maggior rischio di complicazioni
Soliditas e Anci premiano il parco del mare
(Rimini) Per il secondo anno consecutivo Rimini è tra le città premiate nell'ambito del Cresco Award - Città sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell'Ambiente, che premia l'impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. I premi, assegnati da una Giuria indipendente presieduta dal Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, sono stati assegnati oggi nel corso di un evento digitale all'interno della 37esima Assemblea Annuale dell'ANCI. Se nel 2019 il Comune di Rimini era stato premiato per l'importante lavoro in corso di risanamento ambientale e di infrastrutturazione fognaria attraverso il Piano di Salvaguardia della Balneazione, in questa edizione la città ha ricevuto un riconoscimento specifico (Premio impresa - Bureau Veritas) per il progetto del Parco del Mare. Il premio era rivolto ai Comuni impegnati "nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità per il territorio" e che valorizzano "la capacità di perseguire - con un approccio sistemico - obiettivi e relativi indicatori volti a migliorare l'attrattività, l'ambiente, la resilienza, la coesione sociale, il benessere, promuovendo un utilizzo responsabile delle risorse nel territorio".
"Questo secondo riconoscimento in due anni fotografa esattamente il percorso della città: abbiamo prima lavorato sul 'sotto', sulle fogne, sul risanamento e valorizzazione di una delle nostre principali risorse, il mare – sottolinea l'assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni, intervenuta alla cerimonia di premiazione in rappresentanza del Comune di Rimini – Per poi intervenire sulla rigenerazione urbana del waterfront, con il progetto del Parco del Mare che già in questa prima fase ha cambiato non solo l'immagine ma anche e soprattutto il modo di vivere i nostri lungomari, attraverso una rinaturalizzazione e nuove funzioni. Un risultato frutto di una pianificazione strategica, di risorse investite consapevoli che i risultati sarebbero stati visibili nel medio termine e non nell'immediato e che hanno consentito di archiviare quel termine 'riminizzare' che negli anni è stato sinonimo di consumo del territorio e cementificazione. Ci siamo riappropriati dei contesti urbani rimettendo al centro l'ambiente e la persona, lavorando sull'infrastrutturazione dei sistemi fognari, della mobilità alternativa, degli spazi per la convivialità e l'attività all'aria aperta. È evidente che questo lavoro debba proseguire nei prossimi anni. Il presente e il futuro di Rimini sono green e sostenibili".
Riccione, domani niente mercato settimanale
(Rimini) L'amministrazione avvisa che domani, venerdì 20 novembre, il mercato settimanale del venerdì non potrà svolgersi regolarmente. Nel rammaricarsi, l'amministrazione rende noto che a seguito di un incontro avvenuto quest'oggi alle 13, le associazioni di categoria si erano rese disponibili a sostenere gli oneri di vigilanza conseguenti alle disposizioni previste dall'ordinanza regionale in vigore fino al 3 dicembre. La dislocazione su più vie, con più varchi quindi all'area mercatale, necessita - come da protocolli sanitari anti Covid impartiti dalla Regione Emilia Romagna nell'ordinanza per contenere l'epidemia - di un doppio varco di entrata e di uscita presidiati, e della presenza di operatori di vigilanza all'interno dell'area del mercato, unitamente al personale della Polizia Locale e della Protezione Civile. Stando alla comunicazione in serata da parte delle associazioni è venuta meno l'iniziale disponibilità a sostenere, in maniera ripartita ed equa tra i 300 operatori, gli oneri di vigilanza. L'amministrazione, nel rammaricarsi della decisione presa, ne ha quindi preso atto, confidando che da venerdì 27 novembre il mercato si potrà svolgere nuovamente in maniera regolare.
Aggiornamento coronavirus: +167 positivi, 5 decessi, un nuovo ingresso in terapia intensiva
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 97.814 casi di positività, 2.160 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.930 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’11,4%, stabile rispetto a ieri. Dei nuovi contagiati, 986 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 287 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 386 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,4 anni. Su 986 asintomatici, 412 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 82 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 38 tramite i test pre-ricovero. Per 446 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 483 nuovi casi, Reggio Emilia con 411, Modena (361), Piacenza (195), Rimini (167), Parma (164), Ravenna (119) e Ferrara (110). Poi l’area di Forlì (61), Cesena (53) e Imola (36).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 18.930 tamponi, per un totale di 1.935.478. A questi si aggiungono anche 3.752 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 61.099 (1.690 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.276 (+1.650 rispetto a ieri), il 95,4% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 50 nuovi decessi: 13 in provincia di Modena (8 uomini di cui due di 91 anni, due di 94 anni e gli altri rispettivamente di 53, 61, 78 e 84 anni e 5 donne di 71, 78, 84, 85 e 99 anni), 9 a Reggio Emilia (8 uomini di cui due di 85 anni, due di 86 e quattro di 78, 79, 83 e 84 anni e 1 donna di 86 anni), 9 a Ravenna (di cui 7 donne di 83, 87, 88, 89, 92, 94 e 98 anni e 2 uomini di 76 e 84 anni), 6 a Piacenza (4 uomini di 69, 79, 84 e 93 anni e 2 donne di 83 e 90 anni), 5 a Rimini (3 donne di 92, 93 e 99 anni e 2 uomini di 78 anni), 4 a Parma (2 uomini di 68 e 95 anni e 2 donne di 78 e 88 anni), 3 a Ferrara (3 donne di 75, 84 e 98 anni), 1 a Bologna (1 uomo di 65 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.218.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 244 (stabili rispetto a ieri), 2.489 quelli in altri reparti Covid (+40). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (-2 rispetto a ieri), 28 a Reggio Emilia (invariato), 60 a Modena (-1), 63 a Bologna (-2), 5 a Imola (+1), 20 a Ferrara (+1),11 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (+1), 1 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (+1). Le persone complessivamente guarite salgono a 31.587 (+420 rispetto a ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 10.454 a Piacenza (+195 rispetto a ieri, di cui 56 sintomatici), 8.594 a Parma (+164, di cui 108 sintomatici), 14.343 a Reggio Emilia (+411, di cui 316 sintomatici),17.484 a Modena (+361 di cui 263 sintomatici), 19.469 a Bologna (+483, di cui 196 sintomatici), 2.397 casi a Imola (+36, di cui 16 sintomatici), 4.757 a Ferrara (+110, di cui 15 sintomatici), 5.916 a Ravenna (+119, di cui 46 sintomatici), 3.668 a Forlì (+61, di cui 41 sintomatici), 3.044 a Cesena (+53, di cui 39 sintomatici) e 7.688 a Rimini (+167, di cui 78 sintomatici).
Appello all'umano, online la preghiera per i cristiani perseguitati
(Rimini) L'Appello all'umano torna in streaming viste le restrizioni delle autorità per combattere la diffusione del Covid 19. Così domani sera alle 21 chi vorrà partecipare al momento dovrà collegarsi online su YouTube. Alle ore 21 è prevista la recita del rosario cui seguirà la testimonianza di Emanuele Boffi, direttore del settimanale Tempi.
In particolare si punterà l'attenzione sulla presenza dei cristiani in Europa, dato che negli ultimi periodi il terrorismo islamico ha colpito la Francia e l'Austria in particolare. Per questo nella locandina di convocazione il comitato Nazarat ha riportato quanto ha detto il 30 ottobre scorso Pierre Hervé Grosjean, un sacerdote francese della diocesi di Versailles: "Là dove cadono i cristiani assassinati in ragione della loro fede in Gesù Cristo, quella diventa terra santa. Questi martiri ci parlano! Che la loro morte ravvivi la nostra fede e ci incoraggi nei nostri propositi! Il male non avrà mai l'ultima parola... E noi cristiani risponderemo diventando ancor di più cristiani!".
Bellaria, il Natale non rinuncia ai presepi pubblici
(Rimini) Il Natale torna a Bellaria Igea Marina con l’installazione dei presepi monumentali: il presepe di sabbia in Viale Ennio a Igea e il presepe di ghiaccio presso la piazzetta Federico Fellini antistante la biblioteca comunale, ai quali si aggiunge il nuovo presepe marinaro sul porto canale bellariese. Sono ben centoventi le tonnellate di sabbia depositate sul viale Ennio per costruire lo scultoreo presepe, con uno staff di 10 persone tra cui gli scultori Michela Ciappini, Gianni Schiumarini, Gaspari Andrea, Susanne Paucker, Franco Daga. Il Presepe di ghiaccio invece sarà costituito da 2520 chili di ghiaccio, con statue alte fino a due metri intagliate dalla campionessa Italiana di scultura su ghiaccio 2019, Michela Ciappini. Tale proposta scultorea è in stile contemporaneo: non seguirà il modello del presepe tradizionale ma ogni scultura sarà tratta da un’idea originale. Verranno infatti composte quattro scene su quattro temi appartenenti alla nostra quotidianità: la vitalità, la diversità, la cura e l’abbraccio.
In contemporanea, mentre proseguono i lavori al Presepe di Ghiaccio e quello di Sabbia, nel programma natalizio di Bellaria Igea Marina si aggiunge un'altra nuova installazione: anche la zona porto si doterà di una propria rappresentazione della natività in chiave marinara, posta sotto i gazebi del porto canale. Quest’ultima sarà curata da Walter Biagetti, esponente di spicco dell’ex comitato del porto e verterà sulla raffigurazione della Natività a bordo di una barca storica, contestualizzata in un’ambiente in stile marinaro con le rappresentazioni degli antichi mestieri legati al mare. La peculiarità di questa installazione consiste nell’utilizzo di materiali di riciclo come vecchi manichini, vestiti dismessi, attrezzi e reti in disuso. Anche Fondazione Verdeblu ha partecipato mettendo a disposizione il proprio staff per collaborare con uno dei maggiori cultori della tradizione bellariese. Infine ma non ultima, dalla prossima settimana partiranno anche i lavori per l’installazione dell’attesa Snow Globe: la famosa bolla trasparente posizionata in piazza Matteotti, contenente una fiabesca atmosfera natalizia.
Frisoni: salviamo le gallerie del centro storico
(Rimini) Il covid impone un modo diverso di concepire sé, le proprie relazioni, le proprie abitudini e un nuovo rapporto con la città. Per questo il consigliere comunale di Rete civica a Rimini, Davide Frisoni, chiede la riconcezione dell'uso del centro storico. "Le scelte scellerate di amministrazioni precedenti che hanno voluto costruire centri commerciali troppo vicini al centro città, hanno imposto un cambiamento nelle abitudini di tutti i cittadini. Questi centri commerciali oggi vedono mettere in crisi il sistema di commercio di massa, proprio per via della diffusione del covid".
In centro storico, invece, "abbiamo la bellezza di ben otto gallerie commerciali costruite e molto utilizzate dagli anni sessanta fino alla metà degli anni ottanta, oggi semi abbandonate, con spazi commerciali chiusi. Sono in centro, sono al coperto e contemporaneamente sono all'aperto. Tutte caratteristiche che gli permettono una fruizione controllata dei clienti. Perché non verifichiamo la possibilità di riaprire i negozi dentro le Gallerie Commerciali con la formula dei Temporary Store, con una prima semplice operazione di aiuto economico, per tutto il periodo Natalizio?".
Per Frisoni "l'aiuto economico in favore di chi vuole affittare uno spazio commerciale, chiedendo ai proprietari dei negozi di vedere in questo progetto, un embrione, un germe positivo di rilancio delle attività nelle loro proprietà, in favore di una rinascita della nostra città. Di quanti negozi parliamo in tutto, una cinquantina? Decidiamo un contributo di 1.000,00 € per ogni attività aperta? Bene, con una variazione di bilancio, spostando una parte di soldi non spesi per la cultura (settore più colpito dal Covid) o contributi da altri settori, si può dare il via a una operazione di aiuto concreto a nuove attività economiche. Solo facendo rivivere gli spazi e verificandone la vivibilità potremo riprogettare un percorso commerciale vero e proprio e con questo la rinascita del Centro Storico come "anima" del commercio cittadino".