Don Giancarlo Ugolini, anche una mostra per ricordarlo
(Rimini) Dieci anni fa, il 4 ottobre 2009, moriva don Giancarlo Ugolini, sacerdote di Rimini, grande figura di educatore, iniziatore dell’esperienza di Gioventù Studentesca e Comunione e Liberazione a Rimini. L’anniversario sarà ricordato in città con due iniziative. Giovedì 3 ottobre alle 19,30, nella chiesa di Sant’Agostino, su proposta di Comunione e Liberazione, sarà celebrata una Messa, presieduta da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL. Dieci anni fa, nel giorno dei funerali, don Carrón aveva descritto don Ugolini con queste parole: «La vera grandezza di don Giancarlo è stata quella di essere stato figlio, di avere accettato di essere generato dal carisma donato a don Giussani e di cui divenne seguace fin dal giorno in cui, giovane sacerdote, era andato a incontrarlo a Milano tra la folla degli studenti all’uscita del liceo Berchet. Questa figliolanza non venne meno durante la crisi del ’68 che svuotò la comunità di Rimini, che però fu la tra le prime a ripartire proprio per l’attaccamento pieno di ragione e di affezione del suo padre. Tutto il resto, anche le opere, è conseguenza: è stato frutto imprevisto di qualcosa d’altro».
Un comitato promotore ha inoltre organizzato la mostra “Io, poi, sono un amante sviscerato della libertà”, già presentata in anteprima all’ultimo Meeting ed ora allestita nella Corte della Biblioteca Gambalunga. Il 4 ottobre (ore 17,30) sarà inaugurata alla presenza del vescovo mons. Francesco Lambiasi, del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, di Cristian Lami, della Fraternità di CL di Rimini e del nipote Simone Zanotti in rappresentanza della famiglia Zanotti-Ugolini.
Il Comitato promotore ha pensato di organizzare la mostra perché don Giancarlo Ugolini (1929-2009) è stato un protagonista di primo piano della vita ecclesiale e sociale di Rimini. Insegnante nelle scuole medie superiori e formidabile educatore, ha formato generazioni di riminesi che ancora oggi ricordano la sua passione di uomo innamorato della bellezza e della libertà di ciascuno. Determinante per lo sviluppo della sua personalità è stato l'incontro, nel 1962, con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca in vacanza a Rimini e con il Servo di Dio don Luigi Giussani. È stato il padre dell'esperienza di Comunione e Liberazione ed ha seguito con paterna sollecitudine l'avvio e lo sviluppo di opere significative per l’intera città come il Meeting per l'amicizia fra i popoli e le scuole della Karis Foundation. Nella mostra è raccontato il suo itinerario umano, dalle origini famigliari fino alla morte, mentre alcune gigantografie accompagnate da testi tratti da interviste, interventi e omelie di don Giancarlo, consentiranno ai visitatori di entrare nella sua personalità e di cogliere meglio l’attualità del contributo che ha offerto alla chiesa e alla città di Rimini. La mostra (ingresso libero) resterà aperta fino al 14 ottobre, tutti i giorni feriali dalle 8 alle 19, domenica e festivi dalle 16 alle 19.
Operazione Calypso. Frode e bancarotta, 11 misure cautelari
(Rimini) Frode fiscale e all'Inps, bancarotta fraudolenta e riciclaggio sono le accuse che hanno portato all'esecuzione di 11 misure cautelari e un sequestro pari a 14 milioni di euro nell'ambito di un operazione - ribattezzata 'Calypso' - condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini.
Le Fiamme Gialle, dalle prime ore di questa mattina, stanno dando esecuzione alla fase finale di una vasta azione di polizia economico-finanziaria, a contrasto delle frodi fiscali e previdenziali, del riciclaggio di proventi illeciti, nonché di reati di frode e distrazione fallimentari, che vede tra i soggetti coinvolti anche un funzionario dell'Agenzia delle Entrate e Riscossione. In particolare sono stati disposti 2 arresti in carcere, 4 arresti domiciliari e 5 misure dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di 11 indagati, accusati di far parte di un'associazione per delinquere, con base a Rimini, ritenuta responsabile di aver ideato ed eseguito, dal 2011, un sofisticato meccanismo di frode (Ansa).
Confindustria, “manufatturiero in calo, collegamenti carenti. Parco del mare: opportunità, ma non basta”
(Rimini) Le aziende del comparto manifatturiero e dei servizi della Romagna, nella maggioranza dei casi e in linea con il trend nazionale, evidenziano una flessione. In calo produzione e fatturato totale, mentre mantengono ancora il segno positivo fatturato estero ed occupazione. Ad evidenziarlo l’indagine congiunturale realizzata dall’ufficio studi di Confindustria Romagna - consuntivo primo semestre 2019 e previsioni secondo semestre 2019.
Area Vasta (aziende campione Ravenna e Rimini associate a Confindustria Romagna): nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, calano fatturato totale ( -1,7%: -4.5% fatturato interno e + 5,4% fatturato estero) e produzione -0,8%. In crescita l’occupazione (+3,4%). Il 38,6% delle imprese evidenzia ordini in aumento, mentre il 24,4% in diminuzione. Nelle previsioni la produzione è stazionaria per il 52,4% delle imprese campione e in aumento per il 36,5%. Gli ordini per il 52,2% degli imprenditori saranno stazionari e per il 36,8% in aumento. L’occupazione è prevista stazionaria per il 69,8% del campione.
Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 48 %.
Rimini: Nel consuntivo del primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, l’andamento del fatturato è ancora positivo +2,6% ma in calo rispetto a quanto registrato a fine dicembre. Buono l’export +12%, in negativo il fatturato interno -1,5%. Occupazione +3,2% che continua ad essere in crescita da 6 indagini congiunturali consecutive e conferma il trend nazionale. Produzione -1,3%, con una forte disparità data dalla dimensione delle aziende, +17,4% per le piccole, +1,5% per le medie e -4,7% per le grandi.
Le previsioni del secondo semestre 2019 danno in calo la produzione (per il 35,3% del campione). Ordini totali in aumento per il 34% del campione e stazionari per il 57,1%. L’Occupazione è stazionaria per il 60% del campione. Il grado di internazionalizzazione si attesta in media al 59,8 %.
"Una situazione certamente non semplice che rispecchia lo stato dell’economia italiana, le vicende politiche del Paese ed un panorama internazionale in continuo mutamento. Per affrontare al meglio il momento ed avere prospettive di crescita, è opportuno agire con una visione d’insieme indirizzata al superamento dei bocchi che frenano lo sviluppo e ad una maggiore valorizzazione dei nostri punti di forza", spiegano gli industriali.
"Non è più il tempo di pensare ed agire come singole realtà. Solo se creiamo e progettiamo un percorso caratterizzato dalla piena unione di intenti, possiamo essere competitivi ed attrattivi. Ogni provincia è Romagna, ognuna nelle sue peculiarità e particolarità, ma solo se amalgamata alle altre. Gli imprenditori ne sono convinti e l’avere trovato condivisione da parte di altre associazioni nella realizzazione del progetto Città Romagna ci fa capire che i tempi sono maturi. La Romagna, pur avendo raggiunto alti standard di benessere e sviluppo non ha ancora espresso completamente le proprie potenzialità. Dobbiamo farlo meglio per essere più rappresentativi sia a livello regionale sia nazionale: dobbiamo lavorare con una visione unitaria per lo sviluppo del territorio che ha grandi potenzialità imprenditoriali, sociali e culturali. Rimini insieme a Ravenna, Forlì e Cesena, deve andare oltre i campanilismi, le resistenze e ogni atteggiamento anacronistico di chiusura", sottolineano.
Parlando di infrastrutture "purtroppo occorre porre ancora una volta l’attenzione sul tema della alta velocità. Rimini, come le altre province della Romagna, resta ancora indietro. Non possiamo più attendere: la nostra area deve essere collegata adeguatamente come accade per l’Emilia. Per l’aeroporto Fellini i dati fanno presupporre che ci siano margini di crescita e di apertura verso nuove destinazioni. È comunque fondamentale che si operi in sinergia a livello romagnolo e regionale. Una vera rete aeroportuale di valore regionale, composta dai singoli scali di Rimini, Forlì, Bologna e Parma rappresenta la soluzione più logica e strategica. Per la rete viaria restano prioritarie la realizzazione delle due rotatorie sulla consolare per San Marino e sulla provinciale per Coriano che il nostro territorio continua ad attendere da troppo tempo. Così come per la maggiore fruibilità al traffico sarebbe importante procedere con gli interventi sulla Statale 16 nei Comuni di Rimini, Misano e Riccione. Fondamentale, anche per il territorio di Rimini, il miglioramento della E45 per il collegamento con Roma ed il Nord-Est e la realizzazione del passante di Bologna soprattutto in considerazione della vocazione turistica della nostra area. In tema di infrastrutture vanno ovviamente citati IEG e i palacongressi che rappresentano il valore aggiunto per permettere al territorio di destagionalizzarsi ed internazionalizzarsi proponendo servizi con elevati standard qualitativi".
Il Parco del Mare “sembra finalmente arrivato allo start dei lavori e deve essere letto da tutti come un’opportunità di rilancio, così come il proseguimento della realizzazione del nuovo sistema di depurazione delle acque che rappresenta per Rimini uno dei segnali del cambiamento che stiamo vivendo. Ma occorre fare ancora molto affinché la zona mare di Rimini possa tenere il passo del centro storico, interessato da un percorso di riqualificazione che sta dando vita ad una nuova immagine costruita sulla storia e sulla cultura del nostro territorio. Il 2020 sarà l’anno del centenario di Federico Fellini: agli occhi del mondo non possiamo farci trovare impreparati”.
Il problema del reperimento di figure adeguatamente preparate e specializzate “continua ad essere ancora molto sentito dalle imprese del nostro territorio. Come è emerso anche in occasione dell’ultima edizione di Fattore R l’indagine “La Romagna e i Talenti”, realizzata su oltre 70 imprese, ha evidenziato che per oltre il 43% degli imprenditori romagnoli intervistati, le competenze sociali e tecnologiche non sono adeguate alle esigenze di mercato. Un gap che può essere colmato partendo da uno stretto rapporto di collaborazione fra mondo delle scuole e quello dell’industria. In questa ottica l’università di Rimini rappresenta una grande risorsa. Per questo sosteniamo UniRimini sin dalla sua nascita e lavoriamo insieme con varie iniziative come tirocini, tesi e stage in azienda, corsi di formazione e specializzazione. Ma l’ateneo riminese deve essere una risorsa anche in ottica di sistema. Abbiamo creduto e portato avanti con grande impegno il polo universitario romagnolo. Oggi non possiamo permetterci che questo grande valore raggiunto si perda per decisioni autonomiste. Anche in ambito universitario vanno fatte scelte condivise in un’idea di Romagna strategicamente unita”.
Stranieri a Rimini, come cambiano: flessione degli arrivi e incremento delle nascite
(Rimini) Sono 720 gli stranieri arrivati a Rimini nei primi sei mesi del 2019, in calo di 318 persone rispetto allo scorso anno. Una componente migratoria giovane, con una prevalente rappresentanza delle comunità provenienti dai paesi dell'est - albanese, rumena e ucraina (che da sole contano più della metà degli arrivi). Complessivamente, al 31 giugno 2019 gli stranieri residenti rappresentavano il 13,36% della popolazione. Un trend che va dunque verso una sostanziale stabilizzazione dei flussi migratori. Se, dal 2002 fino a circa il 2013, la popolazione straniera aumentava in media di 1.400/1.500 persone all'anno, in questi ultimi anni la curva è scesa costantemente sotto i 1.000 nuovi arrivi, fino alla recentissima inversione di tendenza. Il fatto che nei primi sei mesi del 2019 siano arrivate 318 persone in meno rispetto l'omologo periodo del 2018 testimonia la stabilizzazione dei flussi, con una presenza più stabile ed integrata, grazie a nuclei famigliari con seconde generazioni nate e cresciute a Rimini.
"Numeri – spiega Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini - che certificano quella che da diverso tempo è la sensazione di chi lavora nei servizi territoriali. Una sostanziale stabilizzazione e, soprattutto, una progressiva integrazione degli stranieri. Numeri che seguono un trend nazionale, dove gli effetti della crisi economica hanno portato dal 2009 non solo ad una progressiva riduzione degli arrivi ma, anche, al ritorno nei loro paesi di provenienza di una parte dei cittadini immigrati. Sempre più famiglie, sempre più nati a Rimini, e sempre meno arrivi di nuova immigrazione, con una componente legata principalmente al blocco europeo dell'est. Non solo, sempre più imprese a conduzione straniera. Una parte di popolazione dunque più integrata e più autonoma, con le seconde generazioni nate da noi e cresciute insieme ai nostri figli. Persone che partecipano al presente e al futuro del nostro paese e che, con questo, è giusto che condividano diritti e doveri. Un dato che testimonia la bontà dell'integrazione degli stranieri a Rimini, frutto sia delle politiche pubbliche promosse con continuità da più di quindici anni – come i corsi di lingua italiani per stranieri, il supporto ai compiti per i giovani alunni, il sostengo sanitario e sociale dedicato alle donne - che dalla rete imprenditoriale privata che ha saputo cogliere positivamente l'occasione di integrare forze produttive nuove che, in una decina di anni, hanno saputo non solo inserirsi nel mercato del lavoro ma anche crescere e produrre nuova occupazione e ricchezza al territorio che li ospita".
Componente femminile. Se nel 2002, sui 5.046 stranieri residenti a Rimini, la divisione tra femmine e maschi, era intorno al 50% (con leggera superiorità delle femmine, 2.556, rispetto gli uomini, 2.500), nel 2019 la presenza femminile è decisamente superiore a quella maschile (gli ultimi dati, al 1 gennaio 2019, parlano di 11.053 femmine e 8.954 maschi). Un dato che testimonia una immigrazione sempre più integrata nel tessuto sociale locale, grazie all'aumento di nuclei famigliari più stabili.
Seconde generazioni. Più in generale, oggi, sono tremila (2.997 per la precisione, di cui di questi n. 2.795 sono minorenni e n. 202 maggiorenni) i cittadini nati in Italia e attualmente residenti a Rimini, figli di genitori stranieri.Sono persone nate e cresciute da noi, che sono andate all'asilo e a scuola con i nostri figli e figlie o che lavorano nella nostra città.
Imprese straniere. I dati Infocamere-Movimprese elaborati dall'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna registrano una crescita delle imprese straniere attive, superiore all'incremento sia regionale che nazionale. L'aumento riguarda tutti i principali settori economici: costruzioni, commercio, manifatturiero, alloggio e ristorazione, trasporti, servizi alle imprese e alle persone. Ottima la performance delle società di capitale.
Nello specifico della Provincia di Rimini, al 30 giugno 2019 si contano 4.263 imprese straniere attive che costituiscono il 12,4% del totale delle imprese attive provinciali (12,2% in Emilia-Romagna e 10,6% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,1%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%) che nazionale (+1,8%). Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,1%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%) che nazionale (+1,8%). Più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (55,4%).
Casa. Nonostante i numeri della presenza di stranieri sia progressivamente aumentata nel corso degli ultimi quindici anni, la loro presenza nel sistema di alloggi di residenza pubblica risulta nettamente inferiore rispetto a quella dei cittadini italiani. Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) riminesi, sono solo 131 gli assegnatari stranieri, a fronte di 1.022 cittadini italiani per un 'peso' percentuale dell'11,3 per cento.
Riccione, pavimento nuovo per viale Ceccarini
(Rimini) Partito questa mattina il cantiere in viale Ceccarini per la sistemazione dei dossi e della pavimentazione sconnessa in prossimità delle alberature. “In previsione della rigenerazione urbana del distretto Ceccarini, nell'area compresa tra il porto canale e viale Cesare Battisti, dalla stazione ferroviaria al mare, per il quale è stato indetto apposito avviso pubblico, sono iniziati gli interventi di riqualificazione e ripristino della pavimentazione nelle parti più ammalorate. L'intervento, realizzato da Geat, sarà tale da non compromettere la salute delle alberature, costituite da pini marittimi e pini d'Aleppo, andando infatti ad incidere sulle gibbosità di superficie a vantaggio della sicurezza e percorribilità del viale. Come concordato dall'amministrazione con il Consorzio del viale i lavori successivamente previsti sono la sostituzione dei bidonicini, delle panchine, nuove aiuole e rinnovo della pubblica illuminazione”, spiegano dal comune.
Lotta alla droga, segnalati due giovani eroinomani
(Rimini) Avevano appena comprato la droga e si erano appartati in macchina, per iniziare ad assumerla. I due giovani pizzicati ieri pomeriggio verso le 16,30 nel parcheggio adiacente via Roma, non avevano neanche fatto in tempo a preparare l'eroina per consumarla, quando è sopraggiunta la pattuglia della Polizia Locale che già li teneva sotto controllo. A finire nella rete dei fitti controlli di prevenzione, che gli agenti stanno concentrando soprattutto nelle aree più sensibili della città, questa volta sono stati una 19enne sammarinese ed un 26enne della provincia i Treviso, che stavano consumando un quantitativo di eroina appena acquistata.
Il controllo eseguito da 4 agenti, di cui 3 in divisa ed 1 in abiti civili, si è svolto durante uno dei tanti pattugliamenti sugli obiettivi sensibili del territorio, per prevenire e reprimere tutti i comportamenti illegali. Ai due giovani, che sono stati fermati ed accompagnati negli uffici per i necessari accertamenti relativi al verbale di perquisizione, sono stati sequestrati in tutto 66 grammi di eroina, rinvenuti per 38 grammi nelle tasche di lui e per 28 grammi in quelle di lei. Ad entrambi è stata applicata la procedura prevista dall'articolo 75 del DPR 309/09 che prevede la segnalazione alla Prefettura come consumatori, una procedura che in questo caso, in cui l'illecito è avvenuto dentro ad un veicolo su strada, si è esteso anche al ritiro immediato della patente di guida per il conducente 26enne.
"Teniamo alta la guardia - sostiene l'Assessore all sicurezza Jamil Sadegholvaad - anche su questo tipo di controllo indispensabili per arginare il fenomeno dei consumo di droga. Un impegno necessario per combattere anche questo fenomeno del ritorno dell'eroina, che si pensava appartenesse ormai al secolo scorso. La Polizia in questo senso continuerà la campagna di controlli a scopo preventivo e repressivo, anche con l'ausilio delle nuove unità cinofile attive già da qualche tempo, per garantire la massima sicurezza, soprattutto dei cittadini più giovani”.
Verde pubblico: ora si possono donare gli alberi alla propria città
(Rimini) Sono arrivati già a 46 gli alberi donati nel 2019, che saranno piantati nei prossimi mesi nei parchi e nei luoghi designati dall' ufficio Qualità Urbana e Verde Pubblico del Comune di Rimini. Un impegno importante, preso dall'Amministrazione comunale nei confronti dei donatori, grazie ai quali, fino ad oggi, sono stati raccolti quasi 12.000 euro che serviranno per piantumazioni in aree definite. La bella iniziativa, nata da una delibera di Giunta del novembre del 2018, a meno di un anno dalla sua attuazione, ha già raggiunto risultati importanti e si appresta ad essere rilanciata per allargare la platea dei sostenitori.
"Regala un albero alla tua Città" è infatti un'iniziativa lanciata lo scorso autunno finalizzata al coinvolgimento dei cittadini nella crescita del patrimonio verde della città. Le modalità di partecipazione all'iniziativa ambientale, sono stabilite nelle linee guida del progetto a cui si può aderire o versando al Comune un contributo per ogni esemplare arboreo, oppure aderendo a un 'Crowdfunding - Raccolta fondi' per ripiantumazioni nei viali.
Nel primo caso, denominato 'Donazione di singoli alberi', i cittadini, anche in forma collettiva, o le imprese, possono versare al Comune un contributo di € 250 per ogni esemplare arboreo. Tale importo costituisce un contributo ai costi, ben più elevati, di fornitura, piantumazione e per la garanzia di attecchimento della specie scelta per la donazione. Il donatore può scegliere sia la specie, tra quelle comprese in un apposito elenco suggerito all'amministrazione, sia la collocazione dell'alberatura tra i luoghi definiti ove è stata già verificata la possibilità di piantare, come aree verdi, parchi o giardini di quartiere. A seguito della presentazione dell'istanza da parte del donatore, le linee guida approvate prevedono che i tecnici dell'Ufficio Verde comunale, ovvero della Società in house Anthea, effettuino un sopralluogo nella zona in cui è prevista la messa a dimora. Successivamente verrà inviata risposta al cittadino, con le coordinate bancarie del Comune per il versamento e il nominativo del donatore viene iscritto nel Registro dei donatori di alberi. A piantumazione avvenuta, viene predisposto e consegnato l'attestato di donazione contenente la dedica eventualmente proposta dal cittadino.
La seconda modalità, quella di 'Crowdfunding - Raccolta fondi', prevede che i cittadini possano versare al Comune un contributo di almeno 150 euro. Le somme raccolte saranno utilizzate per la realizzazione di uno o più progetti di ripiantumazione dove vi sono stati precedenti abbattimenti o progetti di sostituzione a causa di patologie, invecchiamento, instabilità degli esemplari, o altro. È infatti tra gli obiettivi dell'Amministrazione comunale procedere alla messa a dimora di nuovi esemplari, laddove per cause diverse si siano resi necessari abbattimenti o dove vi siano piante in difficoltà. Le piantumazioni avverranno nella medesima posizione degli alberi abbattuti o in una nuova posizione vicina, idonea per lo sviluppo e accrescimento dell'alberatura. In questo ultimo caso potrà essere modificato il sesto di impianto, ovvero la distanza tra gli esemplari. "E' un progetto molto interessante - sottolinea Anna Montini Assessore all'Ambiente - sia dal punto di vista del coinvolgimento dei cittadini, sia per la crescita del patrimonio verde della città. Intendiamo rilanciare l'invito a partecipare a questa iniziativa che, ricordiamo, non è rivolto soltanto a singoli cittadini. Con questo progetto infatti, puntiamo a stimolare un processo virtuoso per un regalo da fare anche in forma "collettiva", rivolto alle scuole, alle associazioni, ai centri sportivi, ai condomini, alle imprese e a tutte le realtà imprenditoriali o gruppi di cittadini/amici, sensibili ai temi ambientali, che abbiano voglia di mettersi in gioco, promuovendo il sostegno, coinvolgendo altre persone nell'idea di prendersi cura direttamente di ulteriori ampliamenti del patrimonio arboreo della Città. Nelle prossime settimane verranno piantati gli alberi già ricevuti in dono nell'ambito di questa iniziativa e, come abitualmente in ogni periodo autunno-invernale, si proseguirà le attività di ripiantumazione nei viali: nella prima fase saranno coinvolte Via Veneto, Via Sinistra del Porto, Via Destra del Porto e Via Duca degli Abruzzi per poi proseguire nella seconda fase in altri viali/luoghi della città con attenzione, dove è possibile, anche alle zone di sosta auto al fine di renderle più verdi e raffrescate"
Erbetta: otto rimedi ecologici pratici per la lotta alla plastica
(Rimini) Il consigliere comunale Mario Erbetta si appella al segretario provinciale dei giovani democratici e vicepresidente dell’associazione Basta plastica in mare Edoardo Carminucci, che invita “in modo pragmatico a fare pressioni sul Comune affinché dai proclami si passi seriamente a una politica ecologica”. In primis, “il Comune oltre a richiedere agli alunni delle scuole elementari l'acquisto delle borracce (Cattolica le ha regalate agli studenti) fornisca ogni istituto di un distributore di acqua depurata come ha fatto San Marino delle sue scuole. E magari lo faccia in tutti gli uffici pubblici togliendo i distributori automatici di acqua in bottiglia”. Se si vogliono eliminare le bottiglie di plastica dell'acqua minerale “bisogna fare consumare l'acqua depurata alle famiglie per cui propongo degli incentivi a chi si fornisce di depuratori di acqua magari dando la possibilità di poter pagare a rate l'importo rimanente sulle bollette ordinarie. Mi spiego meglio. Un impianto costa circa 400 euro (solo acqua naturale) il comune potrebbe dare un contributo di 100 euro e magari utilizzare per chi vuole SGR o Hera per il montaggio dello stesso con rateizzazione dei rimanenti 300 euro in piccole rate nelle bollette (cosa che tempo fa faceva SGR)”. Utile potrebbe essere anche “imporre nei nuovi progetti di costruzione impianti di acqua depurata e di tritarifiuti per ogni abitazione (costi minimi con massima resa in fase di costruzione) con eventuali premialità a chi lo fa” e ancora “fornire tutti i quartieri di più distributori di acqua depurata pubblica (ne ho chiesto uno per la Gaiofana e so che altri consiglieri li hanno chiesti per i loro quartieri). Ora risulta che tali impianti non si vogliono più fare perché anti economici”. Infine, Erbetta propone di “eliminare in tutti gli uffici pubblici le alimentazioni a gasolio per il riscaldamento, rimodernare tutto il parco mezzi comunale e delle partecipate totalmente inquinante, imporre nei prossimi bandi europei di mobilità e spazzatura l'obbligo di mezzi esclusivamente ecologici, assumere più poliziotti municipali per il controllo delle ordinanze ambientali magari costituendo un nucleo specializzato. Cose pratiche e fattibili. Cose concrete diverse dai proclami”.
Tecnopolo, indagine arriva in regione. Lega chiede chiarimenti
(Rimini) “La giustizia farà il suo corso. Ma la responsabilità politica del Pd è evidente”. A dirlo, in una nota congiunta, sono la candidata della Lega alle prossime regionali Lucia Borgonzoni e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, che riprendono il “duro attacco” di questi giorni del capogruppo della Lega in consiglio comunale Marzio Pecci, minacciato di querela dai vertici di palazzo Garampi.
“Vorremmo ricordare - spiegano i due - che l’indagine condotta dalla guardia di finanza di Rimini ha disvelato un sistema di appalti inquinato e probabili intromissioni nella scelta dei contraenti, in totale spregio della normativa di settore. Per Tecnopolo si parla di illeciti tecnico contabili, aumenti dei costi dell’opera e falsi collaudi preordinati alla frode. Stessa musica per il filone Acquarena. Ma la cosa più grave e sulla quale il gruppo della Lega depositerà a breve un’interrogazione, riguarda l’erogazione di quasi 1milione e mezzo di euro da parte della Regione Emilia-Romagna per la realizzazione del Tecnopolo, ben sapendo che la Polizia Giudiziaria stava conducendo delle indagini proprio sulle procedure di collaudo della struttura riminese. Se esista o meno un ‘sistema Rimini’ riconducibile al circuito degli appalti, sarà in sede processuale che se ne discuterà con cognizione di causa. Ma oltre ai fatti di rilevanza penale è da stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza politica riminese che, invece di fare chiarezza ed accertare la fondatezza delle indagini, ha tentato di eludere il dibattito, sminuendo la portata della vicenda. Il procedimento in corso evidenzia a nostro avviso la responsabilità politica del Sindaco di Rimini, che non si è mai dissociato dall’operato del proprio capo-gabinetto Sergio Funelli e da quello di Mirco Ragazzi, esponente di spicco della sinistra modenese, per i quali la Guardia di Finanza ha, tra gli altri, chiesto il rinvio a giudizio per reati di turbata libertà degli incanti e concussione. È chiaro che viene da chiedersi se il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, fosse a conoscenza di questo torbido circuito e che ruolo abbia assunto la sua Giunta nella realizzazione del Tecnopolo. In ballo ci sono circa 1milione e mezzo di euro di soldi pubblici, già liquidati”.
Mozart ai Servi per la reunion delle Acli arte e spettacolo
(Rimini) Acli Arte e Spettacolo da tutta Italia si ritrova a Rimini nel fine settimana. L'associazione specifica delle Acli dedicata a cultura e spettacolo è presente in molte città italiane dove organizza molteplici iniziative nel nome dell'arte.
In questo fine settimana, da venerdì 4 a domenica 6 ottobre, i rappresentanti di tali realtà si incontrano a Rimini per "Stay tuned", momento di approfondimento e conoscenza reciproca, senza dimenticare un evento aperto a tutta la città, nella serata di sabato, con ingresso libero.
Sabato 5 ottobre, infatti, alle 21,15 nella Chiesa dei Servi ci sarà un concerto dedicato a Mozart promosso da Orchestra e Coro dell'associazione culturale San Francesco di Pisa insieme al Coro della Filarmonica Pisana. In programma Litaniae Lauretanae K 195 per soli coro e orchestra e la Sinfonia n. 40 K 550. Solisti la soprano Ilaria Casai, la mezzosoprano Anna Maria Guarducci, il tenore Marco Mustaro, il basso Andrea Paolucci, diretti da Giovanni Del Vecchio.
I lavori dei rappresentanti di Acli Arte e Spettacolo iniziano venerdì 4 ottobre alle 16.30 all'Hotel Continental con i saluti del presidente nazionale Dario Tuccinardi. A seguire un incontro dedicato agli "Aggiornamenti sulle novità del Terzo Settore" con Marina Montaldi e Stefano Tassinari, e un approfondimento su "La progettazione culturale e l'accesso ai bandi" con Alessandro Anghileri. Dopo la cena, lo spettacolo di sand art di Mauro Masi, riservato ai soci Acli.
Nella giornata seguente, sabato 5 ottobre, alle 10 i saluti istituzionali di Tuccinardi, del presidente nazionale Acli Roberto Rossini, dell'assessore alla Cultura del Comune di Rimini Giampiero Piscaglia, del presidente delle Acli provinciali di Rimini Marco Tamagnini, del presidente Acli Emilia-Romagna Luca Conti. I lavori proseguono con "Stay tuned, scambi di esperienze", l'incontro con Riccardo Roni (Università di Urbino) su "Cultura, arte e spettacolo: strumenti di integrazione e rispetto tra i popoli per una filosofia dell'interculturalità" e l'intervento di Paolo Bongioanni (Ospedale di Pisa) su "L'arte come mezzo sociale e sanitario nei progetti di recupero e mantenimento". Dopo la cena, il concerto mozartiano, aperto a tutti, nella Chiesa dei Servi.
Domenica 6 ottobre, dopo la messa celebrata dal vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri, le conclusioni e gli incontri di Presidenza e del Consiglio nazionale di Acli Arte e Spettacolo.
«Per l'associazione, questi tre giorni sono un'occasione significativa per riflettere sul futuro della nostra realtà e approfondire alcune tematiche importanti come i cambiamenti del Terzo Settore e l'adesione ai bandi – spiega Sabrina Zanetti, presidente di Acli Arte e Spettacolo della provincia di Rimini e membro della presidenza nazionale –. Si tratta anche di un momento di incontro per conoscerci e confrontarci, fare il punto della situazione e guardare al futuro».
L'appuntamento riminese rappresenta la conclusione di un evento nazionale, denominato "Stay tuned", a cui hanno partecipato una trentina di realtà su tutto il territorio, ciascuna con le proprie iniziative che si sono sviluppate nel corso di quest'anno. A Rimini si sono svolti il festival "Cartoon Club" e "Sant'Aquilina Lab".
L'evento nazionale è stato realizzato grazie ai finanziamenti del 2 per mille per l'anno 2016.