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Legge di stabilità, lettera della Cisl al prefetto Palomba


Questa mattina alle 10 Giuseppe Bernardi, per conto della Cisl Funzione pubblica di Rimini, ha consegnato al prefetto Claudio Palomba una lettera in cui si sollecita Governo e Parlamento a cambiare l’articolo 4 del disegno di legge Stabilità, quello che mette in agenda il “taglio delle risorse per la produttività degli enti previdenziali”. Il sindacato ha raccolto e depositato in parlamento “oltre 5mila firme di lavoratori di super Inps e Inail” e chiede “un intervento radicale”.


Secondo il sindacato “è inaccettabile che per far quadrare i conti si mettano sullo stesso piano sprechi e retribuzioni dei lavoratori, cattivo utilizzo dei soldi pubblici e risorse destinate a migliorare i servizi e a ridurre le spese. E' profondamente sbagliato che il disegno di legge anche soltanto indichi la possibilità che i 300 milioni di euro che gli enti previdenziali e assistenziali dovranno tagliare dai propri bilanci siano ricavabili da una riduzione dei cosiddetti ‘progetti speciali’”.


E’ per questo che anche da Rimini è partita questa mattina una delegazione di Cisl Fp, in attesa di domani, giorno in cui in parlamento si comincerà a discutere il disegno.

Il Cristo in pietà sorretto da quattro angeli di Giovanni Bellini, capolavoro della pittura veneta quattrocentesca e principale opera del Museo della città di Rimini, all’indomani della fortunata mostra riminese Gli angeli della pietà che ha chiuso i battenti il 4 novembre scorso, è da qualche giorno esposto nella prestigiosa sede del Museo Poldi Pezzoli di Milano per la mostra “Giovanni Bellini. Dall’icona alla storia” inaugurata il 9 novembre scorso, a cura di Andrea De Marchi, Andrea Di Lorenzo, Lavinia Galli e Annalisa Zanni, corredata da un catalogo, edito da Umberto Allemandi Edizioni.
L’opera del Bellini riprenderà il suo posto nella sala malatestiana del Museo della Città a chiusura della mostra milanese prevista il 25 febbraio 2013


Mercoledì, 14 Novembre 2012 10:23

GIORNALAIO 14.11.2012

giornalaio

Sicurezza, Cancellieri a Rimini: Comune e Provincia al varco. Provincia unita: Vitali farà “l’uomo solo al comando”. Saldi di Capodanno: XFactor senza giudici a Riccione per 200mila euro


Il ministro Cancellieri sabato a Rimini per la giornata della legalità


Monta la protesta dei “gemelli diversi” Stefano Vitali e Andrea Gnassi, LaVocediRomagna (p.13). “Senza i presìdi per la sicurezza non ha senso fare manifestazioni e partite”. Queste parole del sindaco Andrea Gnassi sono forse quelle che meglio testimoniano lo stato d’animo degli amministratori locali, chiamati ieri dal prefetto Claudio Palomba in via IV Novembre per presentare la “Giornata della Legalità” che si terrà a Rimini sabato 17 novembre”.


“Con la Giornata della legalità si parte sabato alle 9, al palazzetto dello sport di via Flaminia, dove ci sarà il dibattito ‘Nella scuola nasce e cresce la cittadinanza attiva’. Presenti, tra gli altri, il governatore Vasco Errani, il senatore Sergio Zavoli”, CorriereRomagna (p.5).


Capodanno


Riccione. “X Factor a Riccione per la notte di Capodanno, si deve decidere entro la settimana”, la brutta notizia sul NuovoQuotidiano (p.13). “Circa 100 mila euro verrebbero messi a disposizione dal Comune, altrettanti da Provincia e Regione e per gli altri si chiede uno sforzo dei privati”. “Teme la concorrenza di Rimini?”, domanda Luca Fabbri al sindaco Massimo Pironi. “Non c’è concorrenza con Rimini. Sarei solo felice di realizzare un evento di tale portata, che sarebbe in grado di aiutare l’economia di tutta la Riviera”.


C’è da aggiungere che, e questa potrebbe essere la buona notizia per Pironi, “mancando una parte dell’attrazione è stato chiesto di trattare almeno sul costo: 200mila euro invece dei 350mila richiesti dal produttore Bibi Ballandi”, Corriere (p.10). C’è anche il commento ‘austerity’ di Enea Abati, Cna.


Rimini. Ieri il sindaco ha convocato le categorie per lunedì. Come dire: va bene prendersela con calma, ma non troppo. Le categorie ne parlano con LaVoce (p.13). “Nessuna delle associazioni dice di conoscere le intenzioni di Gnassi, ma è chiaro che servono sponsor. «Sì, i tempi sono stretti e ci ritroviamo all’ultimo, ma ormai funziona così. Il Capodanno dell’anno scorso, il primo senza la Rai, ed è andato bene e quello che arriva va tutto costruito. Fra l’altro, c’è un ponte di quattro giorni che va sfruttato al meglio», dice la presidente Aia Patrizia Rinaldis. «La diretta tv ha il suo fascino e Riccione punta sui giovani, Rimini può puntare sulle famiglie»”.


Rispetto alle categorie, l’assessore Gian Luca Brasini pensa che per il capodanno debbano dare di più. Lo scorso anno, “su un totale di circa 480mila euro serviti per il Capodanno più lungo del mondo, le associazioni, a testa, hanno versato «un 2 per cento, pari a un massimo di 10mila euro». Un importo che l’assessore al Bilancio non esita a definire «esiguo». Il grosso dell’ammontare lo ha infatti messo il Comune, con oltre 200mila euro, e poi, a seguire, i vari contributi da enti pubblici di Provincia, Fiera, Regione, oltre ai finanziatori ‘minori’ come i comitati”, Corriere (p.9).


Tassa di soggiorno


Pd, Cgil e Sel la pensano uguale. « Opportuno creare le condizioni per cui la tassa di soggiorno sia applicata da tutti i Comuni in modo omogeneo. Fa bene a tutti i cittadini perché gli introiti serviranno a rendere le città più accoglienti, non solo per i turisti, ma anche per i cittadini», dice Elisa Marchioni, Corriere (p.6).


«Confidiamo che il sindaco Gnassi, il presidente Vitali e i sindaci della nostra Provincia sappiano cogliere questa opportunità, anche facendo proprie alcune delle nostre proposte. Gli albergatori riminesi dovrebbero comprendere come è stato già fatto a Roma, Venezia, Firenze ed in molte altre città amministrate sia dal centrodestra che dal centrosinistra, che solo così è possibile trovare le risorse necessarie per riqualificare e costruire strutture per il turismo e per tutta la nostra collettività e creare nuove opportunità di lavoro», spiega Luigino Garattoni di CgilRimini.


«Proponiamo di stabilire una imposta di 50 centesimi, la metà di un caffè. Pensiamo per un attimo al concreto significato di questa proposta: l’applicazione di un’imposta così ridotta ma al tempo stesso così importante porterebbe nelle casse del Comune nella prossima legislatura (5 anni) più di 22 milioni di euro», ha conteggiato Fabio Pazzaglia di Sel.


Provincia unita


A partire da cosa ne pensano i presidenti di Rimini e Forlì Cesena sul periodo di commissariamento: gratuità per gli assessori è l’idea di Bulbi. “«Credo che per traghettare la Provincia vecchia verso quella nuova, l’idea di Bulbi possa essere una simpatica provocazione, però, in generale, è sbagliata. La politica è una cosa seria: non può essere fatta solo da chi se la può permettere e, soprattutto, va retribuita». Come faranno quindi i cittadini della Provincia di Rimini? «Avranno un uomo solo al comando: io»”, la risposta di Vitali, LaVoce (p.13).


Comunicazione, le pecche del Comune di Rimini


Il Comune di Rimini dispone dei beni della città senza preoccuparsi di avvisare i cittadini ‘proprietari’. “Al Museo della Città di Rimini manca da più di una settimana il suo pezzo più importante, il Cristo morto con quattro angeli di Giovanni Bellini, e nessuno si sogna di dire nulla, figuriamoci avvisare i cittadini, affari nostri, mica loro”, Davide Brullo su LaVoce (p.31). Il dipinto è in mostra a Milano. “Se Rimini vuole diventare l’ombelico dell’arte bisogna migliorare in qualità di comunicazione”, aggiunge Brullo riferendosi al fatto che in occasione della mostra “Gli angeli della pietà”, ai Musei comunali fino al 4 dicembre, è stata attribuita al Bellini anche La testa di Giovanni Battista, ora in mostra a Brera.


Rifiuti abusivi con sorpresa


“A sorpresa spuntano reperti storici dove meno te l’aspetti. Nei giorni scorsi, nottetempo, autocarri condotti da ignoti hanno scaricato del terreno nella zona di Sogliano, in un’area vicino all’incrocio tra le strade provinciali 11 e 103, praticamente di fronte ad un magazzino di proprietà della Provincia”, Corriere (p.15).


Elezioni San Marino


“L’Osce ‘promuove’ le elezioni di San Marino, nonostante le denunce di voto di scambio. Il tribunale prosegue nell’inchiesta, ma intanto dall’Europa avvertono: «Alle prossime elezioni ci saremo»”, Corriere (p.19).


Intervista a Tito Masi di Alleanza popolare, LaVoce (p.25).


Incendio nella notte ai documenti dell’ufficio concorsi della Asl di via Coriano a Rimini, su tutti i quotidiani.


Paolo Gambi ha vinto per la sezione Romagna del premio Guidarello, LaVoce (p.3).

mattone

Rimini, Hera: primi 9 mesi +14,5 per cento ricavi a 3,3 miliardi e -5,2 per cento utile a 79,6 milioni


Un situazione finanziaria in equilibrio, in linea con il piano industriale, il cui aggiornamento al 2016 è stato approvato dal cda. Nei primi nove mesi del 2012 il gruppo Hera ha registrato un incremento del 14,5 per cento dei ricavi, pari a oltre 3,3 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo del 2011, un margine operativo lordo (mol) di 473,6 milioni (cresce dell’1,5 per cento) e un utile netto di 79,6 milioni, in flessione del 5,2 per cento, e l'utile netto post minorities a 70,2 milioni (crescita del 3,7 per cento). L'indebitamento finanziario netto si attesta a poco più di 2,1 miliardi contro l’1,98 a fine 2011.


“Il terzo trimestre ha sofferto della situazione congiunturale e di un'estate climaticamente particolare – è il commentato del presidente della multi utility di Bologna, Tomaso Tommasi di Vignano, conference call con gli analisti – le iniziative attuate nei primi mesi dell'anno ci hanno però consentito di contenerne gli effetti negativi, come dimostra ad esempio il rallentamento della discesa dei risultati dell'Ambiente. A settembre la situazione è in linea con le nostre attese e dunque lavoriamo per una chiusura in crescita rispetto al 2011, che ci consenta di riconfermare anche per il 2012 un dividendo allineato ai passati esercizi. La buona accoglienza del Piano presentato agli investitori nelle scorse settimane ci dà spinta per proseguire sulla strada tracciata e nel lavoro di preparazione per l'integrazione AcegasAps”.


In prospettiva, “sicuramente pensiamo di chiudere l'anno con un buon risultato e con un ebitda positivo, ma teniamo conto che la stagionalità per un'azienda come la nostra carica sulla responsabilità del risultato alcuni trimestri più di altri come quello estivo”, ha detto anche Tommasi di Vignano.


Secondo l’amministratore delegato Maurizio Chiarini, “i numeri presentati dimostrano che il gruppo sta continuando a svolgere con efficacia la propria missione attraverso la forte attenzione all'equilibrio finanziario e a una politica degli investimenti capace di conciliare sviluppo e qualità del servizio con il corretto equilibrio delle fonti di finanziamento”.


Confermata da gennaio la fusione con Acegas-Aps di cui Hera assumerà il controllo con una quota pari al 62,69 per cento del capitale sociale. Subito dopo, probabilmente da febbraio a marzo, seguirà l'opas (offerta pubblica di scambio o acquisto) sulla restante quota con l'obiettivo della revoca dalle negoziazioni (delisting) di AcegasAps.
Dalla fusione dei due gruppi nascerà la seconda utility italiana alle spalle di A2A con un valore della produzione di oltre 4,5 miliardi di euro.

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Rimini | Imprese rosa, convenzione tra Camera di commercio ed Eticredito per l’accesso ai finanziamenti

 
Nonostante la crisi in provincia di Rimini la quota delle imprese ‘rosa’ è del 22,9 per cento. Si parla in numeri assoluti di 8.265 imprese femminili su 36mila138 totali, con una percentuale superiore a quella di tutte le province della regione e quindi anche al dato regionale nel suo complesso che è pari al 21,1 per cento. Anche per Rimini c’è però un obiettivo da raggiungere, e magari superare, quello del 24,2 per cento di imprese rosa a livello nazionale.


E’ per questo che la Camera di commercio di Rimini ed Eticredito – Banca etica adriatica hanno firmato una convenzione per favorire l’accesso al credito e il finanziamento di attività a prevalenza femminile.
«Oggi si parla molto di economia, di iniziative da intraprendere perché la ripresa si manifesti; si parla molto di incoraggiamenti: però, molte volte, queste sono solo “parole, parole, parole”, come dice la canzone. Noi, come Camera di Commercio, e altrettanto fa Eticredito e altrettanto fa il Comitato per l’imprenditoria femminile, preferiamo ‘fare’. Quindi, mi sembra che sia una cosa importantissima dare modo concretamente a chi ha voglia di ‘fare’», spiega il presidente dell’ente camerale, Manlio Maggioli.


In pratica, la convenzione consiste nel fatto che per gli ultimi due mesi dell'anno la Camera di commercio depositerà in Eticredito un fondo di 10mila euro a garanzia di finanziamenti o altre operazioni di aziende rosa locali che la banca a sua volta si impegna a concedere per un importo fino a 5 volte superiore alle disponibilità liquide (per un massimo di 10mila euro). Il meccanismo sarà quindi sperimentato proprio in queste settimane, se funzionerà andrà avanti anche nell’anno prossimo.


Sempre per sostenere lo sforzo imprenditoriale in rosa, giovedì a Rimini passerà il ‘Giro d’Italia delle donne che fanno impresa’, una giornata di laboratori e teatro d’impresa, anche se il pensiero di Maggioli, con un po’ di rammarico, tocca anche «purtroppo i giovani» che «adesso intraprendono un po’ meno, intimoriti forse dal cattivo andamento dell’economia - di avviare delle attività».


I dati della Camera di commercio di Rimini


IMPRESE FEMMINILI


Imprese femminili attive
Le Imprese femminili attive, in provincia di Rimini, al 30/09/12, sono 8.265, con un incremento, rispetto al 30/09/11, dello 0,8%.


Il “Peso” percentuale delle imprese femminili sulle imprese totali
In provincia di Rimini la quota delle imprese “rosa” (22,9%; 8.265 imprese femminili su 36.138 imprese totali) è superiore a quella di tutte le province della regione, al dato regionale nel suo complesso (21,1%) e inferiore al dato nazionale (24,2%).


Forme giuridiche
Prevalgono nettamente le imprese individuali con 5.116 unità (61,9% sul totale), seguite dalle società di persone con 2.183 unità (26,4%) e dalle società di capitale con 872 unità (10,6%); quest’ultime, con un +2,5%, costituiscono la forma giuridica, che fa segnare l’incremento maggiore, rispetto al +2,3% fatto registrare dalle società di persone e alla sostanziale stabilità delle imprese individuali.


Classi dimensionale d’impresa
Le imprese femminili, al pari delle imprese totali, sono, per la stragrande maggioranza, delle micro imprese (imprese con meno di 10 addetti): 7.813 imprese che rappresentano il 94,5% del totale dell’universo femminile.


Settori economici
Per ciò che riguarda i settori economici, le imprese femminili sono soprattutto dedite al Commercio: sono infatti presenti ben 2.678 imprese (il 32,4% del totale delle attività d’impresa), di cui 2.082 appartenenti al Commercio al dettaglio; le principali “classi di attività” del commercio al dettaglio sono, nell’ordine:
- commercio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati (15,1% sul totale del Commercio);
- commercio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (6,5%);
- commercio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (supermercati, minimercati, discount) (4,5%);
- commercio di prodotti del tabacco in esercizi specializzati (4,4%);
- commercio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati (4,0%).


Dopo il Commercio, seguono le attività:
- Servizi di alloggio e ristorazione con 1.464 imprese (17,7% sul totale)
- Settore immobiliare con 743 imprese (9,0%)
- Agricoltura con 711 imprese (8,6%)
- Altre attività di servizi (in particolare le attività di lavanderia, tintoria, parrucchiera, estetista) con 663 imprese (8,0%)
- Settore manifatturiero con 470 imprese (5,7%).


IMPRENDITORIA FEMMINILE


Imprenditrici femminili attive
Le Imprenditrici femminili attive, in provincia di Rimini, al 30/09/12, sono 17.328, con un incremento, rispetto al 30/09/11, dello 0,5%.


Il “Peso” percentuale dell’imprenditoria femminile sull’imprenditoria totale
Il peso percentuale dell’imprenditoria femminile sull’imprenditoria totale; quello che si riscontra è che in provincia di Rimini la quota dell’imprenditoria “in rosa” (29,0%; 17.328 imprenditrici su 59.746 imprenditori totali) è superiore a quella di tutte le province della regione, al dato regionale nel suo complesso (26,8%) e anche allo stesso dato nazionale (27,1%).


Cariche ricoperte
A livello di classi di cariche, prevalgono nettamente gli amministratori d’impresa (6.881 donne; 39,7% sul totale), seguiti dai titolari d’impresa (5.116 donne; 29,5%) e dai soci (4.412 donne; 25,5%); rispetto al terzo trimestre 2011, crescono le amministratrici (+2,5%) mentre rimangono stabili sia la figura del socio sia le titolari d’impresa.


Classi di età
La classe di età che vede il maggior numero di imprenditrici è quella 30-49 con 7.997 unità (46,2% sul totale) a cui segue la fascia di età 50-69 con 6.888 unità (39,8%); più bassa, ma comunque buona, è la percentuale che riguarda la fascia oltre i 70 (1.614 unità; 9,3%) mentre a soffrire maggiormente (ma questo è un problema che investe l’imprenditoria giovanile in generale) è l’imprenditoria femminile giovanile, cioè quella inferiore ai 30 anni (814 unità; 4,7%).


Nazionalità
La stragrande maggioranza delle imprenditrici ha nazionalità italiana (15.720 donne; 90,7% sul totale); per ciò che concerne, invece, l’imprenditoria femminile straniera, i primi cinque Paesi sono, nell’ordine, San Marino (166 donne), Cina (158 donne), Svizzera (111 donne), Romania (109 donne) e Albania (95 donne).


NOTA BENE
Per ciò che riguarda le imprese femminili, si definiscono tali, a livello statistico, quelle “imprese la cui percentuale di partecipazione femminile è superiore al 50%”; il grado di partecipazione femminile è desunto dalla natura giuridica dell'impresa, dall'eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio donna e dalla percentuale di donne presenti tra gli amministratori o titolari o soci dell'impresa.
Per ciò che concerne, invece, l’imprenditoria femminile, occorre dire che in ambito statistico si ha un concetto di imprenditoria più esteso di quello definito dal codice civile (art. 2082), nel senso che, in generale, sono considerati imprenditori (e quindi imprenditrici) tutte le persone che, nell’ambito dell’impresa, assumono determinate qualifiche o specifiche cariche (titolare, socio, amministratore, presidente, consigliere, sindaco, legale rappresentante).

nero

Nuova Questura: tecnici del ministero sabato in sopralluogo a Rimini


In Prefettura oggi, alla presentazione della giornata della legalità, l’occasione è stata buona per fare il punto sulla situazione della nuova sede della Questura, che dovrà essere quella di via Bassi, e sicuramente non un’altra. “La Questura di Rimini deve avere una sede – specifica il sindaco Andrea Gnassi – che non può che essere quella lì, perché in tempi di spending review non si possono consumare ulteriori risorse né altro territorio. Già lì mi sembra ne siano stati consumati fin troppi”.


La novità degli ultimi giorni è di alcune “azioni coordinate col Ministero, che ci è stato molto vicino” aggiunge il sindaco. “Mai come adesso, il fronte sul lato delle istituzioni pubbliche è compatto. Sulla stessa proposta sono allineati Ministero, Prefettura, Questura, Regione, Provincia e Comune. Cosa che non si è sempre verificata nel passato, che non si poteva assolutamente dare per scontata. Nella vicenda, però, c’è di mezzo anche una trattativa con un privato”, conclude Gnassi.


“Il silenzio non significa assenza di coscienza della problematica”, scende subito a precisare il prefetto. “Stiamo proseguendo nelle valutazioni. Spero a breve ci saranno sviluppi ulteriori. La questione è oggetto della massima attenzione sia qui sia a Roma dove è stata portata nuovamente di recente. Posso dire, per esempio, che a Rimini sabato non ci sarà solo il ministro ma anche altri vertici. Sarà nostra cura, una volta giunti allo stadio Neri per assistere al torneo della legalità, accompagnarli un po’ più in giù verso l’edificio di via Bassi”.


I luoghi per gli operatori della sicurezza per il prefetto Palomba non sono secondari ai mezzi messi a loro disposizione. La questione della nuova sede della Questura, tanto per intendersi, non è fine a se stessa. “C'è una grossa sensibilità per l’aspetto logistico delle forze di polizia. Sia i poliziotti, ma anche i carabinieri sono degli uomini che in questura e ai comandi, che io nelle ultime settimane ho visitato, trascorrono ore e ore. Non possiamo prendere sicurezza e controllo del territorio senza dare e chi deve garantirceli benessere. A noi sta a cuore anche il benessere di chi opera sul territorio”.

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Il ministro Cancellieri a Rimini per la giornata della legalità. Vitali e Gnassi: Dovrà dirci quale sarà il futuro della sicurezza nel nostro territorio


Ci sarà anche il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, sabato a Rimini per il calcio d’inizio alle 12 al Romeo Neri del torneo della legalità, quadrangolare tra sindaci, magistrati, diplomatici e prefetti che seguirà il dibattito al palazzetto dello sport con i 1.500 ragazzi delle terze medie e delle scuole superiori di Rimini.


In visita in città a Rimini per la giornata della legalità promossa dal prefetto, Claudio Palomba, e patrocinata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inviato la coppa per la premiazione del vincitore del quadrangolare, il ministro troverà ad accoglierla le istituzioni locali con una lista di domande. Tutte riassumibili in una.


“Oggi parlando di legalità e sicurezza, dal Ministero usano la parola riorganizzazione”, nota il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali. “Penso proprio che noi abbiamo il diritto di sapere quale sarà il futuro della sicurezza del nostro territorio. Il ministro non può non venire qui pensando di non dirci cosa ne sarà di noi. Sappiamo che la bozza con il destino di Prefettura, Questura, Tribunale & co. c’è già: vogliamo sapere cosa c’è scritto”.


Gli fa eco il sindaco di Rimini. “Noi vogliamo sapere cosa accadrà dei nostri presidi della legalità altrimenti non faremo più né le manifestazioni né le partite”, dice Andrea Gnassi.


Una rassicurazione al riguardo dal tono molto persuasivo dal prefetto Palomba arriva, anticipando, si spera, quelle del ministro Cancellieri. “La sicurezza deve stare vicino al territorio”, dice Palomba in una specie di sillogismo. “Rimini ha bisogno di sicurezza, di una sicurezza che va avvicinata e non allontanata”.

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Rimini: incendio doloso in ufficio concorsi Ausl, distrutti documenti


L'ufficio concorsi dell'Ausl di Rimini è stato dato alle fiamme la scorsa notte. L'ipotesi dell'incendio doloso è suffragata dai segni di effrazione trovati sulla porta d'ingresso della sede dell'Ausl, in via Coriano, dove è stato rinvenuto anche il coperchio in ghisa di un tombino presumibilmente utilizzato per sfondare la porta.
I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto alle 23,30 circa e hanno concluso l'intervento alle 2,25. A causa delle fiamme sono andati distrutti tutti i documenti custoditi all'interno dell'ufficio concorsi, situato in una stanza di circa 20 metriquadri al piano terra dell'edificio. Distrutti anche l'arredo dell'ufficio, l'impianto eletrrico, la parete e il controsoffitto. Danni sono stati causati anche all'impianto idraulico. Sono in corso indagini. (AdnKronos)

6b

Testimonianza di un volontario dalle mura di un carcere


Tra gli interrogativi che più mi assillano, e sono molti, anche dopo anni di volontariato in carcere, il più pesante riguarda quale sorte abbiano avuto e continuino ad avere i molti – troppi – bambini che ho visto dietro le sbarre.
Resto molto impressionata dai bambini reclusi.
La loro immagine dietro le sbarre è un calcio in pieno stomaco.
Al di là del drammatico impatto quotidiano, mi sono sempre chiesta, e continuo a chiedermi, come diventeranno adulte queste creature che hanno come unico punto di riferimento madri avvilite, depresse, incapaci di giocare e di trasmettere loro sicurezza; preoccupate per altri figli che sono fuori, terrorizzate dal pensiero che quelli in carcere con loro possano essere dati in affido o messi in istituto.
In un periodo della vita nel quale i bambini dipendono totalmente dalla mamma, che per loro è “onnipotente”, questi vivono con madri umiliate, costrette alla sudditanza: i bambini lo percepiscono immediatamente e ne soffrono moltissimo.
Quanto profonde e durature saranno per loro le conseguenze del blindo che si chiude, delle sbarre, della promiscuità, della convivenza con donne incattivite o depresse?


Mi trasferisco a Rimini nel 2005 e nel 2006 inizia la mia avventura come volontaria nel Carcere Circondariale “I Casetti”.
Grande strada alberata - Via Covignano - dove nella collina ci sono le più belle ville della città, ma proseguendo si arriva in un punto dove la vita sembra fermarsi, si ingrigisce e all’improvviso la Rimini bene, la capitale del divertimento viene offuscata per lasciare spazio a tristezza, sofferenza e desolazione.
Il carcere di Rimini, nel quale ho seguito un progetto di scolarizzazione, è una struttura degli anni ’70 circa non eccessivamente degradata ma disumana: ha spazi ristretti , soffitti soffocanti; personale sotto organico per il sovraffollamento del carcere ma che comunque cercano di operare con senso di umanità.
I bambini sono benvoluti da tutti; i volontari svolgono molte attività, tra cui quella di interagire con i bambini attraverso giochi e laboratori creativi.
Ma il carcere resta comunque un luogo di immensa sofferenza: tanto più per piccoli innocenti.
Le madri possono tenere con sé in carcere i bambini fino al compimento del terzo anno. Ma tutte quelle che ne hanno la possibilità preferiscono lasciarli a casa e affidarli a parenti. In carcere, così, finiscono soprattutto bambini che provengono da situazioni già svantaggiate, nomadi o extracomunitari, le cui madri non possono ottenere i benefici, a cominciare dagli arresti domiciliari.
Paradossalmente, questi bambini vivono meglio in carcere che fuori: hanno un letto, cibo, servizi igienici, assistenza medica.
Ma pur sempre reclusione è, psicologicamente devastante, anche se la separazione dalla madre potrebbe essere ancora più crudele.
Ed è per questo che continuo a domandarmi: quale sarà il futuro di questi bambini?
Ho finito le mie ore di attività; esco dal portone del carcere e mi lascio alle spalle storie, casi umani disperati, un odore che faccio fatica a non sentirmi addosso ma soprattutto gli occhi dei bambini che mi guardano, che accennano un sorriso e che mi chiedono di tornare.
Uno di loro mi regala una poesia, la leggo subito prima di arrivare alla macchina che mi riporterà a casa e piango lacrime amare.


“Il mio sogno
Vorrei realizzare da grande
il sogno di tirare su una famiglia
avere una bella casa
un bel lavoro
una bella moglie
e vivere sereno
non è troppo e neanche poco
ma è questo che chiedo
in questa vita
o che vorrei avere
non di più...”


Nel 2005 ero arrivata a Rimini e l’unica immagine che avevo avuto sempre in mente era quella delle file di ombrelloni, della movida delle notti bianche, dell'Adriatico placido e verde, insomma del divertimentificio più lungo d'Italia.


Monica Paliaga

Martedì, 13 Novembre 2012 09:30

GIORNALAIO 13.11.2012

giornalaio

Il sindaco di Rimini parla di Notte rosa agli Mtv awards, quello di Riccione cerca 350mila euro per capodanno XFactor. Tassa di soggiorno per riqualificare gli alberghi. Università, sta arrivando il Campus di Rimini. Primarie Pdl, maltempo


Turismo, la tassa di soggiorno per pagarci la riqualificazione


Sono tutti d’accordo, amministrazioni e sindacati, sul fatto che i quasi 8 milioni di cassintegrati primo o poi saranno licenziati se non si fa qualcosa per l’economia del territorio e sul fatto che il qualcosa debba essere la riqualificazione del patrimonio turistico. Il problema sono i soldi. Dice Graziano Urbinati, Cgil: “«Usiamo la tassa di soggiorno. E’ un’imposta che può contribuire allo sviluppo. Ma applicata a tutta la provincia per evitare la concorrenza tra territori limitrofi». Ad oggi, infatti, la tassa di soggiorno è pagata solo dai turisti che vengono in vacanza nel Comune di Rimini”, CorriereRomagna (p.3).


Il capodanno


Dopo la strigliata di Fabio Galli, si rivelano parti di piani non più segreti. Il sindaco di Riccione, Massimo Pironi, vuole XFactor, ma costa 350mila euro, Corriere (p.11). Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, reduce dagli Mtv awards di Francoforte (lì i manager dello show business sembrano tutti fan della Notte rosa), se la prende con comodo con il concerto della notte di San Silvestro. “«Posso assicurare che al momento non c’è nessun nome, ci stiamo guardando intorno ma di certo non abbiamo ancora individuato alcun artista: non ci converrebbe nemmeno». In che senso? «Non ci conviene andare a “fermare” adesso un artista che ci può chiedere cifre molto alte, se magari possiamo averlo un po’ più avanti a importi decisamente inferiori»”, dice al Corriere (p.5).


Università


Le novità sono che il preside Giorgio Cantelli forti a breve lascerà il timone e che tra metà dicembre e i primi del 2013 sarà inaugurato il dipartimento riminese. “Giorgio Cantelli Forti lascia la guida del Polo riminese. Il mandato è scaduto ufficialmente il 30 ottobre scorso, ma il presidente dell’università sta andando avanti in attesa della scelta del suo successore, che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. Un cambio al timone che rientra nella riforma dell’Alma Mater, in cui il Polo si trasformerà in Campus”, Corriere (p.10).


Giovanni Matteucci, direttore del dipartimento di Scienze della qualità della vita, è preoccupato per il tecnopolo. “Invece che vederlo come un’opportunità e apprezzarlo, le aziende locali si sono defilate. A differenza di quelle del territorio extra riminese, che ci sono”, dice. Si spiega meglio Cantelli Forti sostenendo che “i lavori del tecnopolo, assicura, procedono, ma al momento «abbiamo rapporti con imprese di varie regioni ma non con quelle locali»”, LaVocediRomagna (p.15).


Primarie Pdl
I riminesi si dividono. Sergio Pizzolante e Fabrizio Miserocchi appoggiano Antonino Alfano. Marco Lombardi preferisce Gianpiero Samorì, LaVoce (p.17). Gioenzo Renzi ha una sua analisi: Gioenzo Renzi, che va giù dritto sulle primarie: «Non c’è nessuno, al momento, (in grado) di cambiare il partito: hanno sbagliato tutto e stanno perdendo il consenso dell’elettorato. La Sicilia è l’esempio lampante», Corriere (p.10).


Maltempo, piccoli danni e Marecchia in piena su tutti i quotidiani. “Fiumi in piena, strade bloccate e scantinati allagati. A Pennabilli il Marecchia è esondato in alcuni tratti. I carabinieri sono intervenuti per soccorrere una famiglia residente in una casa vicino al fiume. Non è stata però necessaria l'evacuazione”, NQ (p.7).

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