marilyn monroe
MARILYN MONROE FRAGMENTS
MARIANGELA D’ABBRACCIO
RIVELA LA DIVA SEGRETA
Sabato 10 novembre (ore 21,15) la Stagione di Prosa del Teatro del Mare di Riccione apre con Mariangela D’Abbraccio, protagonista di Marilyn Monroe Fragments. In scena i diari segreti di Norma Jean e musiche dal vivo di Raffale Toninelli. Sul palco la speciale scenografia di due preziosi ritratti di Marilyn, firmati da Andy Warhol, provenienti dalla prestigiosa Collezione Rosini Gutman
09 11 2012 | Rimini | Imu: la guerra dei numeri tra Uil e Brasini
Rimini | Imu: la guerra dei numeri tra Uil e Brasini
“I dati elaborati dall’Osservatorio Uil non tornano, come già avvenuto in passato in altre occasioni”. Il Comune di Rimini contro i numeri del sindacato sul peso dell’imu per le famiglie. I dati sono già usciti fuori a settembre in occasione della scadenza della seconda rata imu. Ora, in vista della scadenza dell'ultima rata, come allora mostrano la situazione riminese non rosea visto (tra l'altro) che, secondo le elaborazioni Uil, i riminesi sono secondi solo ai romani e ai milanesi nel pagare un’imposta più elevata (costo medio per abitazione principale 414 euro) “decisamente sovrastimata” secondo il Comune.
Secondo l’assessore al Bilancio, Gian Luca Brasini, “è innegabile che in tale scenario sia facile cadere in errore, dato che le variabili di cui tener conto sono innumerevoli e, talvolta, non del tutto conoscibili”. Per farsi capire meglio Brasini ricorda come il Ministero dell’economia e delle finanze abbia “corretto più volte le proprie stime di gettito imu per la nostra città, ad aliquote base: a maggio 49milioni 376mila, a luglio 38milioni 108mila e, ancora, a ottobre 37milioni 990mila”. Insomma, non c’è da stupirsi “che l’osservatorio di turno pubblichi dati che poco hanno a che fare con la realtà”.
I vizi che i dati Uil avrebbero, secondo Brasini, sono di diversa natura. “Sarebbe importante conoscere quali variabili ha considerato: si è ricordata delle detrazioni per l’abitazione principale e per i figli minori di 26 anni? Ha valutato correttamente le pertinenze? Ha tenuto conto che nel territorio riminese oltre il 70 per cento delle unità abitative rientra nella categoria catastale A3 (di tipo economico) e che solo il 16 per cento appartiene alla categoria A2 (civile)”.
Diversi sono i risultati dei calcoli degli uffici comunali (eseguiti tenendo conto di tutte le variabili) da cui risulta che il costo medio abitazione principale di categoria A3 e relative pertinenze è di 258 euro e di 670 euro per la categoria A2. “Peraltro, dall’esame dei versamenti, si conferma quanto già esposto in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione e cioè che il costo medio dell’imu per l’abitazione principale (calcolato frazionando il gettito per il numero delle abitazioni) è di 310-320 euro. Lo stesso importo che si pagava mediamente nel 2007 per l’ici, nonostante l’aumento dell’aliquota imu dal 0,4 per cento allo 0,5 per cento”.
Ingiustizie da parte di Uil Rimini avrebbe ricevuto anche nel conteggi per la seconda casa. “Perché non è stata indicata la differenziazione delle aliquote, cosi come, invece, è stato fatto per Verona?”.
Ricordiamo un attimino le aliquote: 1,06 per cento solo per le case vuote (tenute a disposizione, che costituiscono meno del 20 per cento delle unità abitative), 0,76 per cento per le locazioni a canone concordato e 0,99 per cento per i canoni liberi. “E’ indispensabile tenerne conto in quanto, diversamente, gli importi risultano maggiorati. A proposito, dalle analisi effettuate dai nostri uffici è stato rilevato che il costo medio per le seconde case è di 1.140 contro i 1.408 euro riportati dall’Osservatorio Uil”.
Ricordando poi che, pensandoci molto e in misura un po’ restrittiva, il Comune ha fatto sue le richieste della minoraza di detrazioni per l’abitazione principale per invalidi e pensionati (in particolari condizioni di disagio economico) fino a 250 euro, e ha approvato l’esenzione dalla quota comunale dell’imu per le onlus, l’assessore ne approfitta che dire che “con la manovra imu il Comune di Rimini oggi gira allo Stato 32milioni 607mila 188 euro a fronte di trasferimenti statali al Comune di 21milioni 498mila euro”.
09 11 2012 | Rimini | Italia–San Marino, accordo tra Camere di Commercio su economia e internazionalizzazione
Rimini | Italia–San Marino, accordo tra Camere di Commercio su economia e internazionalizzazione
E’ stato siglato in via Sigismondo un accordo per lo sviluppo di attività economiche e internazionalizzazione. I partner sono Camera di commercio della Repubblica di San Marino e Camera di commercio di Rimini. I due enti hanno deciso di scambiarsi informazioni economico-statistiche, di mercato, normative e regolamentari al fine di supportare i legami economici esistenti con particolare attenzione al turismo, al commercio interno e con l’estero e agli investimenti, proponendosi di analizzare ed incoraggiare le possibilità di crescita dei rispettivi territori.
“Questo accordo permette alle imprese riminesi di usare i posizionamenti all’estero di San Marino - ha spiegato Manlio Maggioli, Ppresidente della Camera commercio di Rimini- e al contempo alle imprese sammarinesi di utilizzare gli insediamenti di Unioncamere”. Spiega Pier Giovanni Terenzi, presidente della Camera di commercio di San Marino, che “l’accordo sottoscritto oggi va a formalizzare un rapporto che, nei fatti, è già in essere da molti anni. L’obiettivo esplicito di questa collaborazione è quello di ‘fare sistema’, nel vero senso della parola, di ottimizzare risorse, informazioni, materiale. Di valorizzare il nostro territorio unendo le forze e non disperdendo energie”.
09 11 2012 | Rimini | Ecomondo, cambio al vertice: Fava succede a Morselli
Rimini | Ecomondo, cambio al vertice: Fava succede a Morselli nel comitato scientifico
Ecomodo, cambio della guardia al vertice. Dal 2013 a capo del comitato scientifico Fabio Fava succederà a Luciano Morselli, da 16 anni al timone. I due si sono passati il testimone questa mattina a Rimini Fiera alla presenza del presidente Lorenzo Cagnoni.
“Sono fortunato – ha commentato Fava, ordinario di biotecnologie industriali e ambientali alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna – salgo su un treno che corre veloce. Ecomondo è un progetto importante, che funziona molto bene anche dal punto di vista della proposta dei contenuti scientifici. Per certi versi qui è stata anticipata una intimità altrimenti non comune fra mondo accademico e industria, che oggi l’Unione Europea e il nostro Paese favoriscono con progetti specifici. E’ un contatto indispensabile per l’accademia e strategico per l’industria”.
Percorsi alternativi alle carceri. Per non tornarci. Giorgio Pieri
Carceri, Storie da dentro, ma anche da fuori. Perché i detenuti fuori dal carcere tornano a vivere e dentro continuano a morire
La questione delle carceri italiane, e anche a Rimini quindi, è molto semplice. Lo Stato continua a spendere soli 200 euro al giorno a carcerato, per finanziare un sistema che non va e che fa registrare l’80 per cento di recidiva per i detenuti rilasciati. Il 75 per cento se ci si rapporta alla situazione riminese. “Questo significa che su una media di 200 detenuti, quanti se ne possono mediamente registrare ai Casetti di Rimini, di 140 sappiamo già che ritorneranno in carcere entro al massimo tre anni dopo esserne usciti. Il metodo vendicativo non funziona perché non risponde al bisogno dell'uomo”, spiega Giorgio Pieri dell'Associazione Papa Giovanni XXIII.
Lo Stato, invece, di soldi potrebbe spenderne molti meno, perché in realtà il mantenimento di un detenuto non supera i 50 euro quotidiani, convertendosi alla sussidiarietà e investendo in sistemi che funzionano. In Italia ci sono già gli esempi delle CEC (le comunità educanti carcerati) che accompagnano 300 detenuti fuori dalle mura delle case circondariali. Con una recidiva che crolla vertiginosamente all’8 per cento. “A Rimini – spiega Pieri – sono 60 i detenuti non tossicodipendenti che ospitiamo”. Facendo un po’ di conti attorno al circuito riminese lo Stato riesce a risparmiare 12 mila euro (oltre 4 milioni di euro l’anno).
Diverse le realtà sul territorio: Casa Madre del perdono, Casa Madre della riconciliazione, una casa famiglia, abbiamo anche tre centri di lavoro diurni, le cooperative La fraternità e Cieli e terra nuova, la casa Il germoglio e anche don Nevio, il cappellano del carcere, a Sant’Aquilina abita con dei detenuti. “Sono luoghi dove le persone vengono aiutate in maniera integrale. Lo Stato ha dimostrato con le carceri di essere incapace al recupero dei detenuti. Come accade per i tossicodipendenti, che vengono aiutati nelle comunità, dobbiamo iniziare a pensare a percorsi alternativi al carcere anche per i detenuti”.
Ma, tralasciando per ora il fatto che il metodo educativo funziona e il metodo vendicativo non funziona: come fate voi a spendere così tanto meno rispetto al sistema tradizionale?
“Nelle carceri si spende per l’educazione del detenuto 85 centesimi, per il vitto 4,50 euro. Tutto il resto, fino al 200 euro a carcerato, va per l’apparato, fatto dalla polizia penitenziaria, dall’amministrazione, dal direttore, dalla manutenzione, dai servizi. Tutte persone sante, che danno il massimo nel loro lavoro, ma dentro un sistema che non funziona. A pesare sulle spese è lo sbilanciamento sul discorso della sicurezza. Ma dov’è la sicurezza se poi ci sono tutti questi recidivi? Nelle nostre case, invece, su 40 detenuti abbiamo a ‘lavoro’ 30 volontari, persone che gratuitamente accompagnano queste persone fino alla libertà entrandoci in rapporto e riuscendo a conquistarne la fiducia. Perché per i detenuti è molto strana la dinamica della gratuità, libera in loro una domanda”.
Anche Pieri ha una domanda, non la sola. “Senza l’aiuto dello Stato noi non riusciremo per molto a portare avanti l’opera. Fino ad oggi siamo vissuti anche di carità, ma non può funzionare per sempre. Il nostro è un servizio che avrebbe bisogno di una maggiore stabilità e continuità, che solo un aiuto costante da parte della istituzioni può darci”.
Qualcosina si muove, ma neanche questo è definitivo, e altri dieci arriveranno a breve col progetto regionale Acero cofinanziato dalla Provincia. C’è poi una realtà d’oltreoceano cui Pieri guarda con speranza (anzi, è andato proprio a studiarsela): “il progetto Acap delle carceri Brasiliane, un’organizzazione molto simile a quella delle CEC, con una recidiva vicina al 9 per cento. Case per detenuti senza guardie né grate. Lo stato brasiliano ha deciso di convertire a questo sistema 60 vecchie case di detenzione”.
Intanto, invece, anche nel carcere di Rimini la situazione è sempre più grave, scandita da scioperi della fame e atti di autolesionismo. “L’80 per cento dei detenuti assume psicofarmaci, ma la violenza che vivono non è quella delle guardie o dell’educatore che ha poco tempo da dedicare loro. La violenza è la loro consapevolezza che uscendo dovranno rifare quello che facevano prima di essere messi dietro le sbarre. In carcere la persona invece di lavorare a un senso di colpa per il male che ha fatto, alla fine punta il dito contro il sistema. Noi, invece, diamo loro la possibilità di rendersi conto della colpa e di recuperare, proponendo lavori socialmente utili con i disabili, oppure mettendo accanto gli ex spacciatori ai genitori di tossicodipendenti. A fine percorso proviamo a dare loro compiti di responsabilità nelle nostre case e li ci rendiamo contro se la peromanenza da noi è stata utile oppore no. Le persone che incontriamo hanno vissuto quasi tutte violenze familiari, sono state accolte in istituti. Il loro problema principale è nella loro famiglia. A questo si aggiungono esperienze di strada e di carcere. Mettere persone così in carcere può servire per un certo periodo, ma poi bisogna dargli una mano. Bisogna aiutarle a riconoscere il loro vissuto”.
Pieri stima che almeno la metà della popolazione carceraria potrebbe benissimo scontare la pena fuori dalle mura delle case circondariali. “La realtà del carcere non è fatta solo da mafiosi o serial killer. E’ fatta dal 15 per cento di tossicodipendenti, dal 13 per cento di disagiati psichici, dal 38 per cento di persone senza fissa dimora, dal 5 per cento di analfabeti. Quindi, se per qualcuno un po’ di carcere tradizionale comunque ci vuole, ma solo per un certo periodo, più in generale bisogna cambiare rotta. Potrebbe funzionare tutto meglio se i politici invece di fare leggi punitive si mettessero a fare leggi educative, e se lo Stato iniziasse a dare un aiuto economico alla società civile (che se solo fosse messa nelle condizioni economiche giuste potrebbe trovare delle soluzioni al carcere che nemmeno immaginiamo). Noi i detenuti li prenderemmo gratis ma non possiamo dare per carità quello che è dovuto per giustizia, ci diceva don Oreste”.
In conclusione, “un detenuto può cambiare, io l’ho visto. Lo visto anche questo pomeriggio nelle lacrime di gratitudine di una moglie”. Storie da dentro e anche da fuori quindi è il titolo dell’iniziativa prevista per oggi a Rimini, dalle 17 al teatro degli Atti.
Filomena Armentano
GIORNALAIO 09.11.2012
Imu: a Rimini i cittadini pagano meno (solo rispetto a quelli di Roma e Milano). Piano strategico: sarà srl. Il trc taglia gli alberi
Piano strategico
Virata da agenzia a srl per il forum. “L’agenzia attuativa dei progetti del Piano Strategico non si farà. Il Comune ha dovuto alzare bandiera bianca perché è diventato praticamente impossibile, dopo le norme del governo Monti sulla spending review, superare i vincoli e le procedure sulle società partecipate dagli enti pubblici. La strategia alternativa individuata è quella della costituzione di una “Srl” che veda al suo interno le categorie e i gruppi di interesse”, LaVocediRomagna (pp.1-13). Il sindaco di Rimini, invece, illustra ai dirigenti l’anello verde (p.13).
Il Trc incede…
…portando catrame nel parco. “Iniziano a cadere, in tutti i sensi, le prime “vittime” del Trc il cui cantiere, partito dalla stazione ferroviaria di Rimini lo scorso luglio (ma di fatto i lavori veri e propri sono partiti da poche settimane), ha attraversato il parco Ausa abbattendo alcuni alberi ad alto fusto e vari arbusti per fare spazio, appunto, alla striscia di asfalto della futura metropolitana di costa”, NuovoQuotidiano (p.9).
C’è gente con le ruspe che impediscono di entrare e uscire da casa. “Alzano le braccia i comitati anti-Trc, particolarmente attivi nelle due città che saranno collegate dall’infrastruttura, a cui si aggiunge ora anche la voce degli ambientalisti. «Per quanto riguarda il verde – spiega Carlo Belluomini, responsabile del WWF di Rimini – ogni albero che viene abbattuto è una disgrazia per gli abitanti. Speriamo che dopo questa serie di abbattimenti, a quali purtroppo sappiamo già che ne seguiranno altri, possa essere intrapresa una campagna di piantumazione che possa ripristinare il verde scomparso»”.
Imu
“Stangata Imu sulla prima casa: solo a Roma e a Milano sarà più pesante che a Rimini. Secondo infatti la stima realizzata dall'Osservatorio della Uil, che ha potuto però prendere in considerazione solo i 4.146 Comuni sugli 8.000 totali che hanno già approvato e comunicato al ministero dell’Economia le delibere- Imu, e pubblicata ieri da "Repubblica", il costo medio dell’intera imposta sull’a b i t azione principale sarà sotto l’Arco pari a 414 euro (121 il saldo di giugno-settembre e 293 quello di dicembre)”, NQ (p.7).
“Ricorda che le medie in questioni sono aritmetiche e non ponderali e che a Rimini la media reale del gettito procapite sulla prima casa è di 315 euro (e non quindi 414), perfettamente in linea con quanto pagato come Ici nel 2007”, CorriereRomagna (p.7).
Parco eolico
“La velocità misurata all’Azalea, pari a circa venti chilometri all’ora, si inserisce nella classe più bassa di intensità eolica, lontanissima dalle velocità della classe più alta caratteristica delle regioni Baltiche, dove il vento soffia mediamente ad oltre 33 chilometri all’ora e dove, non a caso, si registra la maggiore concentrazione di impianti eolici off shore installati o in corso di progettazione. L’impatto sul paesaggio assieme al costo dell’impianto potrebbero quindi essere sacrifici non adeguatamente compensati. La bassa energia del vento non è comunque l’unico ostacolo al progetto. I rappresentanti delle imprese potenzialmente interessate, Rainer Karan per la Vestas, un colosso nel settore dell’eolico, e Gian Luca Torri per Energia Wind 2020 (società che ha acquistato e ceduto alla Provincia il nuovo anemometro) hanno ribadito al convegno di essere interessate ad impianti sia di mini eolico sia di eolico di maggiore potenza evidenziando però di vedere non poche difficoltà autorizzative e nelle procedure”, LaVoce (p.15).
La proteste delle Province
A Rimini no: i termo nelle scuole superiori resteranno accesi. Perché il problema è un altro. “Non è un mistero che, stante la situazione attuale anche per quella che si sta configurando come nuova Provincia, la preoccupazione più alta per il futuro è quella riservata alla sicurezza degli edifici scolastici e delle strade. Le manutenzioni, considerato l’azzeramento di trasferimenti, nei prossimi anni non saranno materialmente più garantite. Su questo l’Upi deve e doveva lottare, nel recinto di quanto prevedono il dibattito e il percorso democratico”, dice il presidente Stefano Vitali, NQ (p.11).
Ecomondo
Gnassi continua a tampinare Passera, Corriere (p.5). “«Ci aspettiamo a giorni una risposta sostenibile». Vale a dire: economicamente accettabile, magari anche gratis. Al ministro è stata infine consegnata una copia del Piano Città con il quale il Comune chiede 35 milioni per la riqualificazione della zona sud”.
Storie da dentro, oggi al teatro degli Atti, Corriere (p.11).
Su tutti i quotidiani pagine dedicate all’assoluzione di Errani.
08 11 2012 | Riccione | Commercio, per Natale parcheggi gratis nei week end più caldi e grattini a 40 centesimi
Riccione | Shopping natalizio, parcheggi gratis nei week end più caldi e grattini a 40 centesimi
Shopping natalizio, a Riccione parcheggi gratis. La giunta comunale ha fatto sua la richiesta di Confcommercio e, dopo aver sentito il parere anche delle altre categorie cittadine del commercio, ha deciso di rendere gratuita la sosta negli stalli a righe blu delle principali aree commerciali della città nei fine settimana 22-23 e 29-30 dicembre per agevolare gli acquisti natalizi. Il provvedimento riguarderà in corso Fratelli Cervi, piazza Unità, viale Dante, parcheggio interrato piazzale Curiel, viale Ceccarini monte ferrovia, viale Corridoni e piazzale 25 Aprile per un totale di oltre 400 posti auto.
A ciò si aggiunge, inoltre, che ogni operatore economico potrà acquistare un massimo di 100 ‘grattini’ validi per quattro ore al prezzo di 1 euro ciascuno anziché 1,80. Verranno, infine, stampati 10mila nuovi grattini validi a novembre e dicembre per l’area commerciale di Riccione Paese, per la quale il metodo non era mai stato attuato in quanto la sosta non è consentita oltre le due ore. Il presso dei grattini sarà di 40 centesimi e le spese di stampa saranno sostenute dal Comitato d’area Riccione Paese.
08 11 2012 | Bologna | Terremerse, Errani assolto: La verità si è fatta strada
Bologna | Terremerse, Errani assolto: La verità si è fatta strada
Si dichiara “contento”, vede “che la verità si è fatta strada”. Vasco Errani accoglie così le parole del giudice del tribunale di Bologna che lo ha assolto. Si è lasciato andare a poche dichiarazioni alla stampa sulla vicenda nei mesi che lo hanno visto indagato e poi destinatario di rinvio a giudizio. Sobrietà che non rompe oggi, giorno del giudizio. Una cosa vuole dirla, però, prima di ringraziare “i tanti che da ogni parte mi hanno manifestato affetto e vicinanza, in pubblico e in privato”.
“Ho seguito tutto il procedimento – racconta il governatore – con fiducia e rispetto per il lavoro della Magistratura e della giustizia, mostrando sempre la mia faccia, senza inutili esibizioni ma in completa trasparenza. E con soddisfazione vedo oggi riconosciuta la piena innocenza che ho da subito rivendicato assieme all’onore mio e alla tutela del ruolo e della dignità della Regione Emilia-Romagna, l’istituzione che pro-tempore rappresento”.
08 11 2012 | Rimini | Riordino province, Vitali contro Saitta (Upi): No allo sciopero dei termo nelle scuole
Rimini | Riordino province, Vitali contro Saitta: No allo sciopero dei termo nelle scuole
Spegnere il riscaldamento nelle scuole superiori per protestate contro la spending Review? La freddura arriva dal presidente dell’Unione delle province italiane, Antonio Saitta. In provincia a Rimini non l’hanno presa benissimo. Anzi, secondo il presidente della giunta Stefano Vitali si tratta di “una colossale sciocchezza perché in questo modo si contrappone una mera ritorsione a una vera e propria vergogna come quella riservata dal governo italiano alle Province, eliminate senza però indicare a tutt’oggi uno straccio di futuro ai dipendenti, agli investimenti, ai territori”.
La pecca della protesta “boomerang” è che “proporre di chiudere le scuole e sforbiciare dunque il calendario scolastico significa solo danneggiare studenti, famiglie, cittadini”. La strada giusta, invece, “il tema vero è quello delle ormai inesistenti risorse economiche che lo Stato trasferisce alle Province per la manutenzione scolastica e l’assoluto buio di notizie e proposte riguardanti il ‘dopo’ 31 dicembre 2013”. Cioè, piuttosto che minacciare di spegnere i termosifoni bisognerebbe far notare come a rischio, in una nebulosa gestione delle competenze, sarà la “sicurezza degli edifici scolastici e delle strade” perché “le manutenzioni, considerato l’azzeramento di trasferimenti, nei prossimi anni non saranno materialmente più garantite”.
“Su questo l’Upi deve e doveva lottare, nel recinto di quanto prevedono il dibattito e il percorso democratico” invece di “usare le scuole e il calendario scolastico come ‘scudi umani’? Un autogol, brutto, che mette le istanze delle Province sullo stesso piano dei risolini e degli ammiccamenti dei due Ministri ‘tecnici’ che due settimane fa hanno presentato in tv la cartina del riordino istituzionale”.
08 11 2012 | Rimini | Terremerse, assoluzione Errani, Renzi (Pdl): Io qualche dubbio continuo ad averlo
Rimini | Terremerse, assoluzione Errani, Renzi (Pdl): Io qualche dubbio continuo ad averlo
“L’assoluzione di Errani non mi stupisce”, inizia così il commento fuori dal coro del consigliere comunale, ex regionale, del Pdl alla notizia dell’assoluzione del governatore Vasco Errani. “Resta il fatto che il 24 novembre 2009, presentai in Regione una mozione, con la quale chiedevo che venisse revocato il contributo di un milione di euro alla cooperativa Terremerse, all’epoca guidata dal fratello di Vasco Errani, in quanto dai documenti in mio possesso, vi erano delle irregolarità (Dichiarazione ed esecuzione fine lavori della cantina vitivinicola di Imola)”, dice Gioenzo Renzi.
Renzi ricorda che la sua mozione fu bocciata con Vasco Errani presente, ma anche che, “a giugno di quest’anno, la Guardia di finanza ha chiesto alla Regione di revocare alla cooperativa Terremerse il contributo concesso, più gli interessi, con le stesse motivazioni che avevo sollevato io nel 2009”. Ricorda anche che “il processo al fratello di Errani si svolgerà a febbraio 2013”.
Dichiara “personalmente” di avere qualche dubbio sulla vicenda e si firma come “Gioenzo Renzi, ex Consigliere Regionale di AN e firmatario dell’Esposto sulla vicenda Terremerse alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti in data 7/01/2010”.