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PROVINCIA UNICA, LOMBARDI: L’ACCORPAMENTO NON E’ NECESSARIO (SI PUO’ PORTARE IL TAGLIO A CONSEGUENZE ESTREME), MA SE CI SARA’ “SI CHIAMERA’ ROMAGNA”


Basta “alimentare aspettative esagerate nell’opinione pubblica perché alla resa dei conti verranno smentite dai fatti ed oggi non ci possiamo permettere di continuare ad illudere la gente”. Marco Lombardi, consigliere regionale del Pdl e soprattutto presidente della prima commissione (bilancio, affari generali e istituzionali), dopo un silenzio voluto e cercato entra nella questione dell’accorpamento delle province romagnole, perché dice “oggi la vicenda è andata troppo avanti”, e delle riforme istituzionali in genere. “La carne al fuoco è molta, il processo però è inarrestabile e quindi non si può resistere in maniera ottusa ma bisogna pensare al modo di governarlo al meglio per quanto di nostra competenza. In questa ottica sull’argomento mi iscrivo al ‘partito’ dei riformisti e non a quello dei ‘conservatori’”.


Quella istituzionale è una riforma “indispensabile”, anche se “la gente deve sapere che l’abolizione o l’accorpamento delle province procurerà in Italia un risparmio di circa 50 milioni di euro e non di miliardi di euro come spesso si sente dire e la Provincia unica comporterà semplicemente un risparmio per consiglieri, assessori e presidenti, di circa 900mila euro”.


Entrando nel merito “va detto che l’accorpamento non è obbligatorio, perché potremmo anche portare la necessità dei tagli alle estreme conseguenze e pensare che nel caso nostro le province potrebbero essere semplicemente abolite senza necessità di alcun accorpamento”.


Se invece l’accorpamento ci sarà “comunque costerà più della completa abolizione e a mio avviso avrà un senso solo a determinate condizioni”. La Provincia unica “non potrà che chiamarsi Romagna per ragioni storiche culturali ed anche per dare un primo riconoscimento a coloro che da decenni sostengono la peculiarità della Romagna”, ma soprattutto dovrà ricevere ulteriori competenze dalla Regione (il governo non poteva stabilirle a priori con suo decreto). “Mantenere in piedi una provincia per le misere competenze in tema di ambiente, trasporti e viabilità, potrebbe veramente prestarsi alla critica di ulteriore inutilità visto che queste competenze potrebbero essere svolte da autorità od agenzie già presenti”.


Se delle province il governo ha già detto, “Questure, Prefetture e tutti gli altri enti periferici dovranno essere ripensate in base alle reali esigenze del territorio e non potranno essere semplicemente abolite in maniera sobria e fredda come solo i professori sanno fare. Gli esimi professori, del governo Monti, sembra poi che abbiano sottovalutato il problema della elezione degli organi provinciali”.


Si dovrebbe trattare a quanto è dato sapere di enti di secondo grado cioè eletti dai consigli comunali: l’attuale provincia di Rimini(27 Comuni) sarà sovrarappresentata e l'attuale provincia di Ravenna (18 Comuni) sottorappresentata, “il che non sarebbe negativo, soprattutto se il nuovo capoluogo fosse Ravenna”. La difficoltà, però, sarebbe quella di “dare competenze regolatorie ad un ente che deve regolare chi lo elegge. Nel caso di elezione diretta degli organi provinciali, oggi esclusa, l'architettura istituzionale sarebbe più corretta, ma la rappresentanza della attuale provincia di Rimini sarebbe frustrata dai numeri della sua popolazione”.

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UNIVERSITA’, ECONOMIA DECIMA NELLA CLASSIFICA DEL CENSIS. LA DIDATTICA FIORE ALL’OCCHIELLO


E’ decima subito dietro Bologna (che, dal canto suo ha risalito 12 posizioni dal 2012) la facoltà di Economia della sede di Rimini dell’Alma Mater. L’indagine è del Censis che ha privilegiato valutazioni sul piano del profilo dei docenti, dell’attività di ricerca, della internazionalizzazione ma soprattutto della didattica. E’ qui che Rimini ha preso un bel voto: 103, per una media complessiva di 91,5 punti.


Il risultato mostra una performance migliorativa che ha permesso a Rimini di passare dalla 21esima posizione del 2007 alla 18esima del 2009, e dall’11esima del 2011 a quella attuale. La Facoltà ha allo stato attuale quasi 2.300 studenti iscritti (683 dalla provincia).

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TEATRO IN PIAZZA, A SANTARCANGELO PIU’ DI 6MILA BIGLIETTI VENDUTI


L’edizione appena conclusa di Santarcangelo dei teatri ha testimoniato “la necessità di un costante cortocircuito tra arte e realtà e l’importanza della creazione di contesti che permettano anche la costruzione di un pensiero critico”, secondo Silvia Bottiroli, direttrice artistica del festival.


Particolarità di questa edizione è stata il suo essere incipit di un nuovo percorso che vuole cercare una visione plurale e dialettica. Un inizio che alcune risposte sembra averle già date, come “l’attenzione del pubblico agli spettacoli della piazza; il coinvolgimento entusiasta della cittadinanza coinvolta in alcuni dei progetti degli artisti; la tenuta del festival sulle dieci giornate; il costituirsi di una comunità di artisti che si è fermata a Santarcangelo anche dopo aver terminato le repliche del proprio spettacolo”, spiega il presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri, Roberto Naccari.


I numeri


6141 biglietti venduti (di cui 329 venduti on line e 118 carnet), per un incasso che sfiora i 30.000 euro. 31 tra compagnie e singoli artisti presenti, di cui 22 italiani e 9 stranieri, per un insieme di circa 50 titoli, tra spettacoli, film, installazioni. 7 i progetti prodotti e coprodotti direttamente dal festival. Tutto per un totale di 143 repliche (24 gli eventi a fruizione gratuita). 8 i gruppi musicali ospiti per altrettanti concerti. Apertura anche ai linguaggi cinematografici e dell’animazione con 21 tra film e videoproiezioni.


27 gli spazi allestiti, tra i quali Villa Torlonia a San Mauro Pascoli e lo Spazio Liviana Conti – stabilimento industriale in via di ristrutturazione prestato al festival dalla stilista – con tre sale allestite per gli spettacoli, a cinque minuti dal centro della città.


Tra gli ospiti, circa 50 operatori di teatri italiani e 13 operatori stranieri. Oltre ai 45 studiosi, provenienti dal mondo accademico o della ricerca nazionale e internazionale, alcuni dei quali protagonisti dei suddetti incontri.

Mercoledì, 25 Luglio 2012 10:20

parco poesia

PARCO POESIA 2012: Fedeli d’Amore


Da venerdì 27 a domenica 29 luglio a Castel Sismondo il più importante festival italiano
dedicato alla poesia giovane ed esordiente


Ospite d’onore della serata d’apertura Maria Luisa Spaziani, celebre “Volpe” a cui Montale dedicò poesie d'amore, grande protagonista della letteratura del 900, tre volte candidata al Nobel. Il programma completo su www.parcopoesia.it

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REGIONE, ASSESTAMENTO 2012. LOMBARDI (PDL): “47MILIONI SONO DAVVERO POCA COSA RISPETTO ALLE NOSTRE POSSIBILITA’”


“Dopo aver tanto gridato al lupo oggi il lupo è veramente arrivato”. Il consigliere regionale Marco Lombardi (Pdl) sull’assestamento 2012. “L’assestamento di quest’anno per circa 47 milioni di euro – dice – è veramente poca cosa, mentre, a mio avviso, con una avanzo di amministrazione netto di oltre 900 milioni di euro a consuntivo 2011 con una cassa di oltre 700 milioni di euro, certamente questa Regione poteva e può fare di più sia sul versante terremoto che su quello del sostegno alla crescita”.


Nella sua relazione il consigliere riminese entra nel dettaglio sul tema delle maggiori economie possibili: il milione e mezzo per la holding degli aeroporti romagnoli, i 300mila euro per le ecofeste, il finanziamento di 200mila euro all’enoteca regionale ed alcuni finanziamenti alla cooperazione internazionale che nel complesso ammontano a oltre 4 milioni di euro nel prossimo triennio, “e che a mio avviso, non possono ripetersi automaticamente anche nel nuovo periodo di programmazione”.


In tema di sanità Lombardi fa notare il finanziamento aggiuntivo per prestazioni extra LEA per oltre 150 milioni di euro, “contiene al suo interno provvedimenti di spesa assolutamente condivisibili ed altri che, almeno in me, suscitano diverse perplessità. Bisognerebbe chiarire cosa si intende per prestazioni di alta specialità a favore di cittadini stranieri per oltre 2 milioni di euro, oppure per prestazioni di specialistica ambulatoriale per cittadini provenienti da Bulgaria e Romania per circa 600mila euro, oppure per ricoveri ospedalieri di cittadini provenienti da Bulgaria o Romania per 3,8 milioni di euro”: sono frutto di accordi internazionali (c'è un ritorno) o semplicemente solidarietà? O ancora il progetto sole per la realizzazione “di una rete telematica che unisce medici, servizi ospedalieri e strutture amministrative delle Aziende sanitarie e che vale oltre 20 milioni euro siamo sicuri che rientri tra le prestazioni extra LEA e non in una normale dinamica di investimenti del sistema telematico o sanitario regionale?”.


Secondo Lombardi si è di fronte ad un assestamento che per al sua cospicua capacità di spesa consentirebbe migliori interventi immediati alle zone terremotate e che sottovaluta l’informatizzazione, non sostiene il credito alle imprese, non tiene nella giusta considerazione il turismo.
“Tenendo conto della nostra virtuosa posizione debitoria, si poteva pensare anche ad un nuovo mutuo per finanziare spese di investimento nelle zone terremotate oltre la quota di 25 milioni previsti con questo provvedimento”.

Martedì, 24 Luglio 2012 09:26

GIORNALAIO 25.07.2012

Rubriche

PROVINCIA UNICA, MERCATALI: “A RIMINI TROPPA PAURA DI CAMBIARE”. PREFETTURA, PALOMBA: “IL DECRETO CI LASCIA SPERANZE”. ANTICASTA: A RIMINI SI FIRMA PER IL REFERENDUM SUGLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI. CRISI EDILIZIA, MAGGIOLI: SBLOCCARE LUNGOMARE E FOGNE


Provincia unita


“«Meglio pensare ai temi veri. Perché mentre a Rimini in questi giorni si assiste a un dibattito surreale, Ravenna e Forlì stanno lavorando già sui temi concreti. Di questo passo il territorio riminese rischia di trovarsi con un pugno di mosche in mano». Sergio Pizzolante non la manda a dire a Vitali e Gnassi. Il parlamentare del Pdl invita il presidente della Provincia e il sindaco di Rimini a confrontarsi «sui temi veri, concreti. Serve un tavolo bipartisan, per andare a trattare con il governo, la Regione, i Comitati per le autonomie locali e capire come difendere il patrimonio riminese. Serve un confronto vero, serio, profondo, sulla riorganizzazione di Prefettura, Questura, comando provinciale dei carabinieri, Camera di commercio. Sono questi i nodi da sciogliere»”, il Resto del Carlino (a p.4).


“Intanto l’ex sindaco Pd di Ravenna, ora senatore, Vidmer Mercatali ha presentato l’emendamento al decreto per rafforzare il peso delle Regioni nella fase di transizione: «E’ prevista una Provincia unica della Romagna. I nuovi enti avranno competenze nell’edilizia scolastica, nei trasporti, nelle politiche ambientali e nella gestione della rete viaria». E aggiunge: «Non capisco perché Rimini si senta svilita. Dal punto di vista turistico il nuovo ente avrebbe grandi potenzialità con la costa e le città d’arte. C’è troppa paura di cambiare, qui non ci rendiamo conto del numero di guai in cui naviga l’Italia. La Provincia unica significa risparmiare risorse, cogliere opportunità e dare un contributo al Paese »”, Corriere Romagna (p.5). Anche perché Marcella Zappaterra, presidente del Cal, fa notare con l'agezia Dire che: "Roma entrerà nel merito solo se non si troverà l'accordo nei territori".


La Voce di Romagna continua a declinare il tema a pagina 3.


Prefettura


“«Esiste il rischio concreto di perdere prefettura, uffici scolastici e dei beni culturali». L’allarme lo lancia il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali”, Corriere (p.5).


Claudio Palomba al Carlino: «Da quanto invece ho appreso, c’è nel decreto un articolo specifico, in cui si parla proprio delle istituzioni dello Stato sui territori, che ci lascia delle speranze. Il provvedimento, al momento, non specifica infatti quale sarà il riordino di queste istituzioni. Anzi: fa capire che il loro dimensionamento non dovrà per forza seguire il confine geografico delle nuove province», (p.4).


Manifestano a Roma


Anche Andrea Gnassi da Rimini e Mauro Morri da Santarcangelo a piazza Sant’Andrea con Anci contro spending review e governo (su tutti i quotidiani).


Iniziative anti-casta


“A Rimini, da mercoledì scorso, si può firmare per il referendum anche all’ufficio Urp e non solo nella sede dell’ufficio elettorale in via Marzabotto. Non tutti lo sanno, ma nonostante la comunicazione non sia perfetta, il passaparola ha portato in meno di una settimana a superare le 500 firme con un aumento vertiginoso negli ultimi giorni”, il Carlino (p.3). Si potrà firmare fino a venerdì.


Edilizia


Quasi 630mila le ore di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2012. La soluzione c’è. Il presidente della Camera di commercio, Manlio Maggioli, la chiede a gran voce.
Il mattone si aggrappa al lungomare e alle fogne per non sbriciolarsi del tutto. I numeri dicono che di calce ormai se ne usa solo una spolverata. Le imprese edili che hanno chiuso i battenti sono cresciute in dodici mesi del 7% e la cassa integrazione è raddoppiata. Più 100% o giù di lì. Un disastro e un mare di posti di lavoro (almeno quelli regolari, visti i consueti mali e le cattive abitudini del settore) che se ne vanno. E così è la Camera di Commercio a mettere sul piatto un paio di strategie per evitare il crac. «Lungomare, riqualificazione di Marina centro e l’avvio delle opere necessarie per la salvaguardia del mare», mette in ordine il presidente Manlio Maggioli. Altrimenti? E’ possibile, fanno capire dalla Camera di Commercio, che tra un anno le cifre davanti alle percentuali saranno ancora più nere di così”, Corriere (p.3).


iBagnini


“Il sistema wi-fi su sette chilometri di arenile, dal porto fino a Miramare, è solo il primo passo. I bagnini vogliono fare sul serio, tanto che si sono riuniti in un nuovo ente: il Consorzio “Spiagga Rimini Network” che raggruppa circa 230 operatori tra il Consorzio della marina riminese aderente a Confesercenti, la Cooperativa bagnini Rimini sud della Confartigianato e il Consorzio Ristobar di spiaggia sempre della Confesercenti dove figurano anche i chioschisti di Rimini nord. Le basi sono state gettate con l’accesso libero al web per i turisti che solcano la sabbia nostrana, servizio al momento attuato al 50% e che si conta di concludere con Tiscali entro un paio di settimane, il tutto con un investimento da 200mila euro a carico della categoria. C’è però di più: perché con il nuovo sito spiaggiarimini. net gli operatori balneari della città per la prima volta hanno messo a punto uno strumento di identificazione del loro marchio con cui promuoversi in maniera unitaria in Italia e all’estero”, La Voce (p.11).


Sull’abuso di alcolici e le politiche di ordine pubblico Stefano Muccioli sul Carlino (p.9).


Sulla Voce (p.15) Giovanni Bucchi racconta la storia di Anna Giulia, la nonna che ha scritto un libro di poesie per i suoi due nipoti autistici, mentre Aldo Viroli (p.14) racconta i 100 anni della colonia Murri.

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SAN MARINO E ITALIA ACCENDONO IL MOTORE DEL PARCO TECNOLOGICO, OGGI E DOMANI SI RAGIONA SUL PROGETTO DI FATTIBILITA’


Al via oggi a San Marino il tavolo di concertazione per il progetto di fattibilità del Parco scientifico e tecnologico ‘San Marino – Italia’.


“Si avvia oggi una fase operativa importante per la realizzazione del Parco scientifico”, ha detto il coordinatore Nadia Lombardi (che ha incontrato oggi i rappresentanti delle categorie economiche), “un progetto di ampio respiro che potrà dare un contributo rilevante a quel processo di trasformazione dell’economia sammarinese che è in atto e che dovrà portare nuove opportunità di sviluppo, di crescita e di lavoro”.

 
Il presidente dell’Associazione dei parchi scientifici e tecnologici italiani (Apsti), Alessandro Giari, ha inoltre sottolineando “la valenza del progetto, sia per la Repubblica di San Marino che per le realtà territoriali limitrofe, ha assicurato la più ampia disponibilità a mettere in campo tutta l’esperienza che l’Apsti ha maturato nel settore per il pieno successo del progetto”. I lavori andranno avanti anche domani. Il presidente Giari incontrerà i rappresentanti degli enti territoriali e delle associazioni di categoria delle Provincie e delle Regioni limitrofe.

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IL SINDACO GNASSI A ROMA CON L’ANCI: I PARTITI E I PARLAMENTARI DALLA CAPITALE SIANO PIU’ ATTENTI AI TERRITORI


A Roma con l’Anci, contro la spending review del governo e per chiedere una redistribuzione più equa sui territori dell’imu, anche Andrea Gnassi, sindaco di Rimini.


“Chiediamo più autonomia organizzativa e fiscale, più responsabilità, più federalismo. Chiediamo atti per le dismissioni degli immobili inutili dello Stato”, ha detto Gnassi, intervenendo dopo il presidente di Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, Gianni Alemanno, sindaco di Roma, Piero Fassino, sindaco di Torino, Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, Virginio Merola, sindaco di Bologna, Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia.


Il succo della manifestazione in piazza Sant’Andrea della Valle incontro lo ha versato lo stesso Delrio nel bicchiere del ministro Piero Giarda, al termine dell’incontro. “C'è un punto politico molto grave che diciamo anche ai nostri partiti politici e alle nostre maggioranze: a noi era stata presentata una manovra che doveva tagliare gli sprechi, abbiamo dato la massima collaborazione e proposto misure per correggere gli sprechi, ci è stato detto che in realtà stanno facendo una riduzione dei trasferimenti che è totalmente inaccettabile”.


Gnassi ha approfittato dell’occasione per dire la sua rispetto ai dati pubblicati ieri dal Sole24Ore sulle spese dei comuni. “Dati riferiti all’anno 2011, tratti dal sistema Siope, che si riferiscono alla cassa, cioè ai pagamenti, che, come tali, riguardano le spese sia dell’esercizio 2011 che quelle riferite a contratti di anni precedenti. Dati caratterizzati da un forte elemento di casualità, spesso legati alla liquidità e alla capacità degli enti di pagare con rapidità, tanto da poter persino far apparire virtuoso chi invece ha solo ‘rallentato’ i pagamenti e non chi, come noi, ha fatto fronte alle proprie spese con puntualità e correttezza”.


Il sindaco è andato avanti puntando sulla specificità della riviera. “Non possiamo accettare tagli lineari senza che vengano lette le specificità dei territori come ad esempio quelli turistici. Non sono solo le difficoltà statistiche che non colgono, penalizzandola, le peculiarità di una realtà come quella riminese che ai suoi 141mila abitanti aggiunge durante l’arco dell’anno oltre 7 milioni di ‘ospiti’ sballando completamente i conti”.


Andrea Gnassi ha chiuso l’intervento spiegando come se le proposte dell’Anci non verranno accettate dal Governo “si aprirà un evidente e gravissimo conflitto tra Istituzioni. Per questo il nostro appello è anche rivolto ai partiti e ai parlamentari, affinché non si rifugino in uno strabismo per cui a Roma si sostengono provvedimenti che sul territorio hanno effetti devastanti”.

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IN COMMISSIONE IL NUOVO SERVIZIO PUERPERIO, 1.259 MAMME ACCOLTE NEL 2011


Nel 2011 sono state 1.259 le mamme che hanno usufruito del servizio di puerperio dell’Asl di Rimini per 2.224 prestazioni erogate pari al 7,47 per cento del totale sull’attività dei consultori familiari. “Un servizio – ha spiega il vicesindaco con delega alle politiche della famiglia Gloria Lisi – con il concorso di Ausl in primo luogo ma anche dell’assessorato, del centro delle famiglie dei pediatri per una collaborazione e progettazione condivisa dello spazio donna-bambino”.


Se ne è parlato questa mattina in commissione su iniziativa della consigliere comunale Valeria Piccari (Pdl), un incontro richiesto a seguito della riduzione del numero dei giorni di servizio al consultorio delle Celle. E’ stato il dirigente dell’Ausl Maurizio Bigi a spiegare le motivazioni della scelta, in linea con l’esigenza di spending review, ma anche volto a migliorare l’accoglienza e l’assistenza alle mamme in attesa.


“Le puerpere invece di andare in consultorio tutti i giorni, magari sedendo in sala d’aspetto accanto ad una donna che per sue ragioni sta per fare un’altra scelta, hanno pienamente dedicate a loro sei ore al giorno per due giorni a settimana, momenti in cui possono incontrasi, chiacchierare scambiare esperienze ascoltare musica in un ambiente accogliente e confortevole. Fermo restando che di fronte ad una urgenza le puerpere saranno accolte come sempre sei giorni su sei”. I consiglieri, maggioranza e opposizione, non hanno saputo resiste al carisma del dirigente e hanno deciso di andare in visita al consultorio, per capire da vicino come funziona il nuovo servizio puerperio, con la promessa di rivedersi nuovamente in commissione tra sei mesi per verificare il funzionamento del servizio, soprattutto dal punto di vista della soddisfazione delle mamme (alle quali sarà sottoposto un apposito test).


Resta solo un problema. Quello della copertura sul territorio del servizio che per ora si è più facilmente accessibile per la zona nord della città, rimane più difficile per chi arriva da sud. “Si sta pensando di riorganizzare il consultorio di Riccione e di collocarvi dei luoghi simili a quelli delle Celle”.

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EVASIONE FISCALE, GALVANI (FDS) ALLE CATEGORIE: BASTA COMPRENSIONE VERSO CHI EVADE


Di fronte al 62 per cento di irregolarità contestate dalle fiamme gialle nel week end ad albergatori ed esercenti riminesi il consigliere comunale Savio Galvani (Fds) pensa che in fatto di contrasto all’evasione fiscale “forse è venuto il momento di mettere a punto una serie di misure per tutelare le imprese sane e rispettose delle regole”.


Galvani fa riferimento, tra l’altro, alla possibilità dell’amministrazione di ricorrere alla ‘licenza a punti’, ma guarda anche ai diretti interessati e pensa che “forse è venuto il momento di fare quel salto di qualità che ci si aspetta anche dalla associazioni di categoria che, per certi aspetti, in passato, si sono spesso dimostrate troppo comprensive nei confronti dei furbetti dello scontrino”.

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