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ASILI, IN COMMISSIONE LA CONVENZIONE CON I PRIVATI. MORETTI (PDL): “L’ALTERNATIVA AL RINNOVO E' MANTENERE SOLO I SERVIZI CHE COSTANO DI PIU’”


Sono 282 i bambini riminesi rimasti senza asilo nel 2012. Domani in commissione 5 (servizi al cittadino) si discuterà una mozione presentata nel novembre del 2011 sulla scaduta convenzione comunale con gli asili privati.


“La mozione – spiega il consigliere Giuliana Moretti (Pdl) – ha come oggetto il mancato rinnovo della convenzione con i gestori privati di nidi che era stata stipulata dopo un pressing infinito mio e del mio partito nel 2007 quando era assessore l'onorevole Elisa Marchioni, a cui bisogna dare atto di un’importante azione sussidiaria”.


Una convenzione deliberata all'unanimità da maggioranza e minoranza con la sola astensione di Rifondazione comunista e che, scaduta nel 2010, non è stata rinnovata (nel mezzo c’è stata l’elezione di Elisa Marchioni in Parlamento e successivamente un cambio di amministrazione).


“Domani mattina in commissione – spiega Giuliana Moretti – chiederò all'assessore Gloria Lisi se intende procedere o meno alla stipula di una convenzione, visto che i capitoli di bilancio 2012: 27030 di 254.860 e 27180 di 166.320 fanno entrambi riferimento alla convenzione con privati per gestione asili nido”.


Tra le convenzioni per i nidi il Comune, quest’anno l’Asp Valloni ha ricevuto “oltre 5mila euro” a posto per i due nidi di proprietà comunale che gestisce, e vi sia “l'intenzione di spendere 70 mila euro per 10 posti all'asilo aziendale dell'ospedale sempre gestito dall'Asp Valloni (quindi 7000 euro a posto)”. La convenzione non rinnovata con i gestori privati costava circa 2mila euro a posto.


“Se la convenzione non venisse ripristinata la scelta sarebbe quella di sostenere solo quel servizio che costa di più alla collettività, evidentemente perché ritenuto più pubblico di quello gestito dalle cooperative, nonostante l'apprezzamento delle famiglie sia spesso anche maggiore”.

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ENIT, MONITORAGGIO SUI TOUR OPERATOR INTERNAZIONALI. RUSSI IN ESPANSIONE E SENZA PAURA DEL TERREMOTO, EMILIA ROMAGNA META PRIVILEGIATA


L’Enit ha presentato i risultati del suo monitoraggio estivo sui trend del turismo attraverso, realizzato attraverso interviste ai tour operator, quelli più grandi che operano in Europa, ma soprattutto oltreoceano.
Nulla di particolarmente nuovo, si è costretti a raccapezzarsi nel mezzo di “un’estate a luci ed ombre” sul fronte degli arrivi internazionali. L’incoming dai paesi oltreoceano compensa la scarsa propensione al viaggio degli europei (con l’eccezione di Germania, che viaggia in auto, e Austria).


L’Italia si conferma una meta abbastanza frequentata. Gli ospiti arrivano soprattutto da mercati extra europei, in particolare da Russia e Cina. L’estremo est europeo e l’Asia centrale sono bacini privilegiati da cui il bel Paese attinge i “grandi top spender”. Sul tax free shopping complessivo, il 31 per cento è rappresentato dai russi ed il 16 per cento dai cinesi.


Tra tutte spicca la performance della Cina. Gli operatori dichiarano aumenti di vendite tra il 30 e l’80 per cento nel mentre il sistema diplomatico consolare italiano nel primo trimestre del 2012 ha rilasciato il 40 per cento in più di visti rispetto allo stesso periodo del 2011. Dal Brasile, invece, crescita costante delle vendite che passa dal 10 al 20 per cento.


Senza soluzione di continuità la forte espansione della Russia (anche a guardare le performances dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino). Il numero di viaggiatori, già nei primi tre mesi dell’anno in corso, è aumentato dell’11 per cento circa rispetto allo scorso anno. Territorio ideale per le vacanze di questi ospiti, secondo i tour operator intervistati, risulta l’Emilia Romagna (gli eventi sismici hanno inciso pochissimo sulle prenotazioni già effettuate), seguita dal Veneto, dalla Liguria, dalla Campania e dalle due grandi isole, Sardegna e Sicilia.

Lunedì, 09 Luglio 2012 15:20

miramare_zampilla la fontana di via oliveti

Appena in tempo per la notte rosa è tornata a zampillare la fontana di Miramare a Rimini, realizzata in via Oliveti da Vittorio d’Augusta. Sono infatti terminati i lavori di manutenzione alle decorazioni a mosaico le cui tessere colorate si erano staccate a causa delle gelate invernali.
E’ previsto anche un secondo intervento, che avrà inizio dopo la stagione estiva, che riguarderà l'adeguamento degli impianti elettrici e meccanici della fontana.

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RIFORMA PROVINCE. FORLI’-CESENA MUOVE VERSO LE ALTRE ROMAGNOLE, RUSSO: “LAVORIAMO PER UN PROGETTO INNOVATIVO”


Guglielmo Russo, vicepresidente della provincia di Forlì-Cesena, di fronte al “tema delle riforme istituzionali”, “ormai maturo” invita i colleghi romagnoli a tradurre la circostanza in “concretezza e forte capacità di innovazione. Le Province, per come sono, vanno superate – spiega Russo – verso un nuovo e rinnovato ente intermedio più leggero, meno burocratico, più adatto alle politiche di sistema, più rispondente ai bisogni dei cittadini e delle imprese”.


Per affrontare il particolare frangente storico c’è bisogno, secondo Russo, “di forte coesione e di una convinta convergenza istituzionale, a partire dalle tre province di Romagna e in stretto raccordo con Comuni e Regione, che costruisca il terreno del confronto e della proposta. Di una proposta dentro la quale ci giochiamo il futuro dei nostri lavoratori, delle nostre imprese, della sanità, delle infrastrutture, dello sviluppo delle nostre comunità”.


Russo richiama i suoi alter ego a costruire “immediatamente un metodo e una sede adatti che mettano tutte le istituzioni in grado di lavorare per un progetto innovativo”.


Pericolose sono per Russo le “fughe in avanti”, ma anche il conservatorismo “che impedisce qualsiasi passo in avanti: guai a noi se facessimo passare tra i cittadini l'idea che le ‘poltrone’ sono in fondo più importanti del progetto. Qui si gioca il futuro dei nostri territori, non il destino dei singoli”.

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MERCATO DEL LAVORO. A RIMINI NEL 2011 SU 10 ASSUNZIONI 9 SONO PRECARIE. SONO SOPRATTUTTO LE DONNE A FARNE LE SPESE 


Nel 2011 la recessione ha avuto come conseguenza più evidente l’aumento delle difficoltà delle donne riminesi sul versante professionale. In molte hanno dovuto abbandonare il lavoro portando ad una riduzione del numero delle occupate e a un tasso di disoccupazione stabilmente a due cifre (nel rapporto sull’economia presentato in marzo la cifra in tabella per l’anno 2010 era 11 per cento).


“In un momento ormai strutturale di difficoltà occupazionale, le prime a farne le spese siano le donne. Anche in questo caso le difficoltà personali, in termini di identità personale e autonomia, si sommano a quelle sociali, ricadendo pesantemente sia sui servizi che sulle famiglie che, senza un secondo reddito, e l’aumento del costo della vita, rischiano di entrare in difficoltà. Non si tratta di difficoltà specifiche del territorio riminese che, anzi, grazie al turismo regge meglio di altri, ma di un quadro di crisi internazionale, al quale servono risposte politiche immediate da parte del Governo nazionale e della Comunità Europea”, sottolinea l’assessore provinciale Meris Soldati, guardando ad alcune anticipazioni in vista della presentazione ufficiale del rapporto provinciale del mercato del lavoro.


Per fare un esempio, sono state circa 13 mila le persone che durante il 2011 hanno reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l’impiego provinciali; un numero vicino a quello registrato nel 2010. La maggioranza di esse è composta da donne, ha un’età compresa tra i 25 ed i 44 anni e al suo interno cresce l’incidenza dei lavoratori stranieri.


Un mercato del lavoro, quello del 2011, che si presenta con dei dati talvolta contraddittori. Come per esempio quella che indica come ad aumentare siano le assunzioni, ma anche le cessazioni, determinando un quadro in cui il dato più significativo è l’aumento della precarietà. Prosegue, per esempio, la diffusione del lavoro flessibile nel sistema produttivo riminese, al cui interno 9 assunzioni su 10 avvengono con modalità diverse dal contratto dipendente a tempo indeterminato.


“L’aumento della precarizzazione del lavoro – sottolinea l’assessore provinciale Meris Soldati – con conseguenze pesanti non solo in termini personali (mancanza di prospettiva, crescita dell’insicurezza verso il futuro, difficoltà nel progettare percorsi di vita individuali e familiari) ma anche in termini produttivi (peggioramento della qualità complessiva dell’economia locale)”.


Settori. In difficoltà industria manifatturiera ed edilizia. Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi si confermano il motore dell’economia locale.


Stranieri. Nelle assunzioni del 2011 cresce l’incidenza delle mansioni generiche, al cui interno si concentra la manodopera straniera, mentre quella italiana accede con maggiore frequenza ai profili più qualificati.


Età. Rispetto al 2010 si riduce il peso dei lavoratori tra i 25 e 34 anni, aumenta lievemente quello degli over 45, mentre sale in modo significativo il numero degli adolescenti fino ai 19 anni.

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AEROPORTO FELLINI, DA SABATO A PIENO REGIME CON 9 PIAZZOLE PER I COMMERCIALI. OLTRE 380MILA I PASSEGGERI NEI PRIMI SEI MESI DEL 2012


Aeroporto Fellini. Sono 384mila 593 i passeggeri totali tra gennaio e giugno 2012 con un incremento del 14,8 per cento rispetto al 2011, pari in valori assoluti a oltre 49mila viaggiatori. Se a fare la parte del leone sono come sempre i russi con 179mila 300 passeggeri in sei mesi (crescita del 16,66 per cento, pari a oltre 25mila unità), guardando la tabella delle nazionalità si scoprono cose curiose.


Come, per esempio, che gli egiziani sono cresciuti più di tutti e cioè del 262 per cento passando dai 581 passeggeri del 2011 ai 2.150 dei primi sei mesi del 2012. Seguono ucraini con una crescita del 188,60 per cento (da 2.130 a 6.147), cechi del 117,18 per cento (da 4.826 passeggeri a 10mila 481), rumeni del’82,72 per cento (da 4.687 a 8.564), i francesi dell’81,52 per cento (da 2.581 a 4.685), gli italiani del 35,88 per cento (da 82.989 a 112.762), i lussemburghesi del 20,90 per cento (da 871 a 1.053), i belgici dell’8,71 per cento (da 1.492 a 1.622), gli olandesi del 4,63 per cento (da 4.171 a 4.364), gli albanesi dello 0,14 per cento (da 8.599 a 8.611).


Altra curiosità. Il Fellini dal 30 giugno è il quarto aeroporto in Italia ad essere utilizzato da Poste Italiane per l’invio di posta internazionale forse perché è anche il primo aeroporto in Italia a impiegare, per tale scopo, il Boeing 747-300 della compagnia aerea russa Transaero.


Restyling e investimenti. “Da sabato, a conclusione dei lavori strutturali sul piazzale sosta aeromobili, tra i quali il rinnovo completo della segnaletica orizzontale, sono operative 9 piazzole per aerei commerciali oltre a quelle destinate ai voli di aviazione generale, un assetto - dicono da Aeradria - che per un verso consente di gestire al meglio le forti punte di traffico del sabato e per altro verso conclude positivamente i noti rilievi che sull’argomento Enac aveva posto nei mesi scorsi”, autorizzando ai primi dell’anno solo 5 piazzole e successivamente prima 6 e poi 7.

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IL MEETING TORNA AL CAIRO DAL 2 AL 4 NOVEMBRE. AL GEBALY: “PER NOI ORMAI E’ UN’ESIGENZA”


Arriva alla seconda edizione il Meeting Cairo, che nel novembre del 2010 aveva coinvolto ben 150 volontari, cristiani e musulmani, a partire dall'amicizia con il Meeting di Rimini e dallo stupore di Wael Farouq. Era prima della primavera araba. Adesso il contesto è cambiato e anche “il Meeting Cairo – ha dichiarato Tahani Al Gebaly, presidente del Meeting Cairo (vicepresidente della Corte costituzionale egiziana) – è ormai una esigenza. Quando abbiamo fatto la prima edizione, eravamo persone che sognavano di poter cambiare la realtà. Ora è importante che ci rialziamo, che collaboriamo come figli della stessa nazione”.


Sarà l’educazione sarà il fil rouge di questa edizione l’amicizia fra i popoli in versione araba che si svolgerà dal 2 al 4 novembre 2012 nella cornice dell’Ahmed Shawky Museum del Cairo. Il titolo èà Educare alla libertà perché “non c’è libertà senza educazione. Vogliamo capire come trovare un senso alla vita, dargli valore, perché senza il senso della propria vita l’uomo non può essere libero. La libertà non è il caos e l’educazione è fondamentale per vivere una primavera continua”, come ha detto Wael Farouq, professore di lingua araba e vicepresidente del Meeting Cairo.


Alla presentazione, sabato scorso anche Osama Al Abd, rettore di Al Azhar, che ha invitato tutti “a educare i propri figli secondo valori comuni” e il vescovo Armiah, della Chiesa copto ortodossa, che ha ricordato la sua visita al Meeting di Rimini 2011, dove ha visto “che la cultura è il mezzo per diffondere valori alti e realizzare la pace”.

 
“È proprio vero che la libertà, prima che essere qualcosa da conquistare, l’esito di una lotta, che pure va combattuta, come voi in tutti questi mesi ci avete testimoniato, è un’esperienza personale, una dimensione del proprio cuore. Ma è altrettanto vero che questo nostro cuore ha bisogno di essere educato, percosso e risvegliato, per sentire vibrare in sé tutta la potenza del desiderio, tutta l’ansia di libertà di cui può essere capace”, ha scritto Emilia Guarnieri, presidente del Meeting di Rimini, nel messaggio inviato per l’occasione.

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INCIDENTE MORTALE A SAN LAZZARO, NOVE TRENI SOPPRESSI TRA RIMINI E BOLOGNA


Sono nove i treni regionali cancellati sulla linea tra Bologna e Rimini questa mattina a causa dell’incidente che ha causato l’investimento dal parte del Frecciabianca da Ancora a Milano di un uomo, probabile suicida, a San Lazzaro alle 6,50 circa. Sulla stessa linea altri 20 treni hanno subito ritardi dai 15 ai 90 minuti, con conseguenti disagi per pendolari e passeggeri.
In pratica, tra le 6,50 e le 8,10 la circolazione è stata bloccata per consentire i rilievi da parte degli inquirenti, riprendendo dalle 8,10 fino alle 9 su un solo binario. La situazione del traffico sta ora gradualmente tornando alla normalità. I passeggeri dei treni soppressi sono stati accomodati sui primi treni utili, compresi Frecciabianca e Intercity. I circa 300 passeggeri del Frecciabianca sono stati assistiti nella stazione di Bologna Centrale, da dove il convoglio è ripartito con circa 100 minuti di ritardo.
Lunedì, 09 Luglio 2012 09:29

GIORNALAIO 09.07.2012

Rubriche

NOTTE ROSA MARE NERO. FRECCE TRICOLORI DI NUOVO NEL CIELO DI RIMINI. PALAZZINA PERDE PEZZI


Notte rosa tra gioie e dolori


Dal pienone in strade e piazze al ragazzo che ha perso la vita nel rio Marano (Corriere Romagna, p. 3-5).


Invece di essere un unico seratone, sono state due serate discrete”, commenta Richard Di Angelo. “Un successone”, osserva Patrizia Rinaldis, il presidente dell’Associazione italiana albergatori di Rimini. “Tante tv nazionali e non solo hanno parlato di noi e questo è tutto di guadagnato. In un momento in cui la crisi morde noi dobbiamo e possiamo rispondere solo in questa maniera”, Nuovo Quotidiano (p. 6).


Notte rosa mare nero. “Venti minuti di pioggia intensa che hanno portato all'apertura di quasi tutte le paratie: dieci a Rimini, più quella del Rio Pircio a Igea Marina e una a Cattolica. Risultato: sabato è stata giornata con i divieti di balneazione su un bel pezzo di costa. Come prevede la nuova ordinanza i divieti sono stati in vigore per 24 ore quindi sono decaduti sabato notte e da ieri mattina si poteva tornare a fare il bagno. Ma non sono mancati i turisti che si sono tenuti lontani dall'acqua con commenti che è meglio tralasciare”, Nuovo Quotidiano (p. 6).


Notte rosa e i disagi, dai binari al cortocircuito di via Tripoli sulla Voce di Romagna (p. 10).


Sul Corriere Romagna parla il sindaco di Rimini. «Questa settima edizione della Notte Rosa - commenta il sindaco Andrea Gnassi - conferma la capacità di Rimini di proporre un’offerta turistica di largo spettro sapendo mixare ed equilibrare proposte sofisticate ed eventi e musiche popolari che rendono Rimini un luogo irripetibile», (p. 6).


A luglio Notte rosa, a settembre cielo bianco, rosso e verde


“Domenica 9 settembre la pattuglia acrobatica nazionale, dopo tre anni di assenza, ritorna sul cielo di Rimini a conclusione di un evento (Airet 2012) al Palacongressi con la rassegna di prodotti e componenti per l’industria aeronautica, oltre a convegni sull’aerospazio e sulle tecnologie correlate”, il Resto del Carlino (p. 5).


Palazzina pendente adesso anche sbriciolosa


“CROLLA un cornicione della palazzina di via Zandonai a Viserba, la palazzina che pende di 10 centimetri e che è già costata sei avvisi di garanzia per i tecnici che l’hanno costruita e i tecnici dell’ex Genio civile”, il Carlino (p. 4).

Giovedì, 05 Luglio 2012 06:52

GIORNALAIO 07.07.2012

Rubriche

NOTTE ROSA, LA FESTA DOPO LA TEMPESTA. AUSL UNICA, NON ESISTE PROGETTO. PROVINCE, COME LA PENSA VITALI. CAMPETTI SPORTIVI


Notte rosa, la festa dopo la tempesta


Le fogne sono state aperte edunque oggi dovrebbe essere giorno di divieto di balneazione.


Bene gli alberghi. “Pieni anche i Piccoli alberghi. O quasi. Sfiorano il 90% le prenotazioni. La Notte rosa contribuisce a tirare su le prenotazioni di almeno il 20%”, Corriere Romagna (p.5). “Notte rosa. Che attira, per la maggior parte, giovani o di coppie, italiani, tedeschi e svizzeri. Ma a non vedere troppa differenza tra questo fine settimana e quello di uno normale, è la presidente del consorzio Anna Maria Biotti: «Le prenotazioni sarebbero state le stesse. Le conseguenze di questi eventi dal punto di vista degli alberghi sono negative». Più positiva la visione dei commercianti”: Confcommercio e Confesercenti.


Anche se “il clima, alla vigilia della festa, tra gli operatori del commercio non era quello degli altri anni. Un festa che si preannunciava amara per i tanti commercianti del lungomare, alle prese quest’anno con una crisi «pazzesca, senza precedenti» che nemmeno la Notte Rosa è riuscita ad attenuare. «C’è poca gente e quei pochi che ci sono spendono davvero una miseria – si lamentava ieri pomeriggio la dipendente del negozio di abbigliamento Marchi in via Regina Elena - Al massimo 10 euro per una tshirt e 20 per un costume. Non parliamo poi delle magliette rosa che abbiamo messo in vendita a partire da questa settimana. Non ce ne hanno comprata neanche una»”, Nuovo quotidiano (p.8).


Tornando agli alberghi, “il mini-week end è scelto da tanti: arrivo sabato, partenza domenica. Massimo lunedì mattina”, Nuovo Quotidiano (p.9).


Ausl unica


“Calma e gesso, ha detto al proposito Roberto Piva: «ad oggi, 6 luglio, non vi è un documento definito sul tavolo della Regione, del consiglio regionale, o della commissione della quale sono vicepresidente»”, La Voce di Romagna (p.17).


Province


“Si conosceranno solo entro dieci giorni dalla pubblicazione del decreto, i criteri precisi con i quali il governo provvederà alla riduzione e all’accorpamento delle province (meno 60, stando alle anticipazioni). Si terrà conto di dimensione territoriale e di popolazione, e in base a questi parametri è ormai sicuro che la Provincia di Rimini non potrà rimanere, ma è possibile che saltino anche quelle di Ravenna e Forlì-Cesena. In tal caso sarà Provincia unica di Romagna”, La Voce di Romagna (P.1, servizi a pp.3 e 4).


“«A questo punto era meglio chiudere le Province. E comunque, meglio la Provincia che un ospedale». Il presidente Stefano Vitali (Pd) commenta in questo modo i criteri studiati da Palazzo Chigi per risparmiare qualche soldino. In sintesi: riduzione delle Province sulla base della popolazione e della dimensione territoriale (parametri da definire). Il piano degli accorpamenti viene completato entro la fine dell’anno”, Corriere (p.7).


Campetti da calcio


“Sul tavolo ci sarebbe già una proposta. A quanto pare, la società Delfini Rimini, che non ha ancora sottoscritto alcun contratto con l’amministrazione, sarebbe disponibile a esercitare il diritto di recesso per quanto riguarda quattro campi (San Giuliano, Miramare, Rivazzurra e Torre Pedrera). In cambio palazzo Garampi potrebbe offrirsi di provvedere alla risistemazione del centro sportivo Ina Casa, che è, lo ricordiamo, il “campo base” dei Delfini”, La Voce (p.11). Più avanti parlano i vertici dei Delfini. «Sulla legittimità del bando non si discute: in nove casi su dieci siamo risultati essere i migliori offerenti, e in nove casi su dieci l’abbiamo spuntata - spiega Damiano Leardini, parlando anche a nome degli altri tre soci della Delfini Rimini, Mauro Malavasi e Daniele Colonna -. Ciò nonostante, abbiamo deciso di impegnarci con il Comune per trovare un accordo di mediazione, per il bene comune di tutte le società sportive riminesi».

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