tortora-scuro

Rimini | Ricostruzione Galli, Renzi (FdI): No piani interrati per risparmio di 10mln e salvaguardia scavi archeologici


E’ pari a 10 milioni secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi il risparmio per il comune di Rimini rinunciando ai due piani interrati per magazzino e camerini nella ricostruzione del teatro Galli. Rinuncia che non si fermerebbe a mero risparmio economico.


“Il progetto – spiega Renzi – prevede uno scavo di 4,5 metri di profondità sotto il pavimento della platea e un altro di 10 o 15 metri sotto il palcoscenico con due piani interrati (per camerini e magazzeno). Quest’ultimo sbancamento spazza via i reperti archeologici e le preesistenze del teatro ottocentesco tutelati dal vincolo archeologico (decreto ministeriale del 1915) che si estende su tutta piazza Malatesta e dai vincoli archeologico e architettonico (decreti ministeriali del 1991 e del 1992 ) sul teatro”.


I resti cui si fa riferimento sono stati portati alla luce dalle operazioni di scavo avviate un anno fa nella sala. Si parla “di notevoli reperti archeologici, precisamente, in corrispondenza della torre scenica, a quota meno 1,40 metri dal piano di campagna, pavimentazioni e tombe romane, e in corrispondenza della platea, a quota meno 20 centimetri pavimenti in cotto e muri polettiani”.


Renzi ricorda come “a causa di questi ritrovamenti, non sia stato possibile proseguire gli scavi previsti, dovendosi attendere la necessaria autorizzazione della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna” e “la spesa per questo primo intervento è aumentata da 500mila a 650mila euro a causa di due perizie di variante”. E’ slittato anche il termine dei lavori, non più marzo 2013.


In definitiva, secondo il consigliere del centrodestra “la realizzazione dei due piani interrati comporta una maggiorazione della spesa di 10 milioni di euro (da 20 a 30 milioni di euro) nella ricostruzione del teatro, non indispensabile, visto che quegli spazi si possono ricavare lateralmente nella sala”. Meglio quindi, conclude Renzi, “salvaguardare le testimonianze della storia della nostra città, visto che ci sono teatri in regione (Parma) che hanno conservato la parte sotterranea, l’hanno resa visitabile e funzionano ottimamente su palcoscenici ottocenteschi”, riuscendo per di più a “risparmiare una decina di milioni, che potrebbero essere destinati ad altre opere pubbliche viste le scarse risorse del bilancio comunale”.

nero

Misano | I militanti del Pd vogliono dire ognuno la sua


“Lunedì sera vedere tanta gente partecipare all'assemblea è stata un'emozione forte”, è il commento di Emanuele Barogi, segretario comunale del Pd di Misano dove ieri sera si sono incontrati i segretari dei circoli e non solo. “Con più di 200 persone presenti abbiamo intavolato un bellissimo dialogo. La gente vuole essere ascoltata e ognuno della nostra grande “famiglia” vuole dire la sua. Il militante Pd con orgoglio non può accettare questa situazione, ma rilancia. Non ci possiamo arrendere di fronte alle difficoltà, il militante Pd non accetta un padrone che comanda, ma dialoga e vuole esprimere una opinione. Siamo una grande famiglia ed è nella sintesi di diverse opinioni che trarremo nuova forza”, conclude Barogi.
E non più sorda alle richieste dei militanti si è dimostrata anche Emma Petitti, segretario provinciale dimissionario che questa mattina dalle pagine del CorriereRomagna ha promesso un congresso entro giugno.

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Rimini | Terremoto, scossa di magnitudo 3,6 a Sant’Agata


Una scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione tra i comuni di Sarsina, Mercato Saraceno (Forlì-Cesena) e Sant'Agata Feltria (Rimini). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'evento sismico si è verificato alle 5,51, con magnitudo 3.6 (5,2 chilometri di profondità). Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento della protezione civile, non risultano danni a persone o cose. "Qui non è successo assolutamente niente, la situazione è normale e sotto controllo" spiega il sindaco di Mercato Saraceno, Oscar Graziani. "Nessuna segnalazione è giunta in Comune" anche per Sarsina, dove il vicesindaco Luigino Mengaccini esclude al momento problemi o criticità. "E' tutto sotto controllo e non ci sono segnalazioni" riferisce anche il sindaco di Sant'Agata Feltria Guglielmino Cerbara, rimarcando che "al momento non abbiamo riscontri di danni o problemi, ma avvieremo le verifiche sugli edifici storici e più vecchi".
"Non c'è un collegamento causa-effetto tra la sequenza sismica, in atto da giorni, della zona di Città di Castello e la scossa registrata questa mattina di magnitudo 3.6 nel distretto di Montefeltro, tra i comuni di Sarsina, Mercato Saraceno (Forli'-Cesena) e Sant'Agata Feltria (Rimini)". A sottolinearlo all'Adnkronos è Antonio Piersanti, direttore sezione sismologia dell'Ingv, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. (AdnKronos)

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Rimini | Einaudi, sopralluogo al Belluzzi: Non adeguato. Continua la mobilitazione


Fumata nera per il trasferimento dell’istituto tecnico Einaudi dalla sede storica di Viserba a quella nuova alla Colonella, dove un tempo si trovava l’istituto Belluzzi e attualmente è attivo il centro giovani Open. Questa mattina una delegazione della scuola formata da membri del consiglio di istituto, genitori, il collaboratore del dirigente Michele Coscia, assieme all’assessore Meris Soldati e ai tecnici della Provincia, ha partecipato al sopralluogo a quella che secondo la Provincia dovrebbe essere la nuova sede dell’istituto per verificare l’idoneità. Non è andata bene. L’Einaudi, lo ricordiamo, ha tra i suoi una trentina di studenti disabili per i quali sono necessari specifici accorgimenti architettonici e laboratori didattici.


Alcuni genitori di questi alunni hanno preso atto degli ambienti e hanno rilevato che per alcune tipologie di handicap sia gli ascensori che le aule poste nel seminterrato, non risultano adeguati”, spiegano dall’Einaudi. “La scuola è posizionata ad un livello sopraelevato, la cui rampa d’accesso per ovvi motivi di inclinazione risulta essere molto lunga e quindi troppo impegnativa per alcune tipologie di disabilità presenti nella scuola. Le aule del seminterrato hanno una superficie insufficiente ad accogliere i laboratori multimediali, gli stessi locali sono inidonei ad accogliere le attività con i ragazzi diversamente abili, in quanto troppo isolate rispetto alle aule didattiche e ciò pregiudica la socializzazione e il progetto di inclusione. Le vie di fuga sono strutturate in modo da avere un difficile accesso per gravi disabilità motorie in caso di urgente evacuazione”, è il resoconto puntuale.


Tra le problematiche del trasferimento c’è anche quella del Centro giovani Open che “attualmente occupa una parte di questi spazi e pertanto sta manifestando il proprio dissenso con striscioni e cartelloni di protesta per un eventuale trasferimento di cui non erano a conoscenza”.


Per la Provincia è stato presente anche il capogruppo del Pdl Claudio Dilorenzo. “Due ore di sopralluogo e di confronto hanno confermato l’impressione che ci eravamo fatti: la soluzione prospettata dalla Soldati non è idonea a mantenere l’unitarietà didattica di una scuola particolare come l’Einaudi che verrebbe frazionato in più immobili; il trasferimento alla Colonnella comporterebbe forti disagi agli studenti che gravitano perlopiù nella zona nord della Provincia; la collocazione dei laboratori avverrebbe sfrattando il Centro Giovani Open, punto di riferimento dei giovani della zona; particolarmente difficile l’inserimento dei diversamente abili (c.a. 40 ragazzi) nella nuova struttura”.


L’assessore ha comunque rassicurato ai delegati della scuole che nessuna decisione definitiva è stata presa. Intanto, domani continuerà la “pacifica azione di protesta”. Studenti, insegnanti e genitori si presenteranno in giunta provinciale. “Continuano inoltre le assemblee permanenti degli studenti fino ad una “assicurazione” ufficiale da parte della provincia”.

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Rimini | Patto di stabilità, la Regione sblocca 2,3 milioni per il riminese


Ammonta a qualche centesimo oltre i 2.283.612 milioni la cifra sbloccata dal patto di stabilità per il riminese dalla Regione, da un monte di 27 milioni per tutte le province. Nel dettaglio sono stati sbloccati per la Provincia di Rimini 1,7milioni circa, per il comune capoluogo Rimini 9.140 euro, Bellaria Igea Marina 57.179, Cattolica 1.270, Coriano 4.821, Misano 5.044, Morciano 39.268, Novafeltria 57.816, Riccione 311.058, San Clemente 13.659, San Giovanni in Marignano 90.533, Verrucchio 12.906.


“In un momento difficile come quello che stiamo vivendo – sottolinea il consigliere regionale del Pd Roberto Piva – è importante che gli Enti locali possano spendere le risorse che hanno in cassa per pagare fornitori e fare investimenti in modo da sostenere le imprese e il lavoro. In quest'ottica, l’Emilia-Romagna ha approvato una sua legge regionale sul Patto di stabilità che ha permesso di tenere sul territorio e sbloccare già 300 milioni di euro nel solo 2010-2012, risorse che altrimenti sarebbero state risucchiate dal debito pubblico nazionale”.

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Rimini | Il vicecapo della polizia in Prefettura: Azioni condivise contro la criminalità


Il prefetto Francesco Cirillo, vice capo della polizia, è stato oggi a Rimini in occasione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e ha incontrato in prefettura il presidente del Tribunale, il procuratore della Repubblica, il sindaco di Rimini, il presidente della Provincia, i vertici delle forze dell’ordine per parlare di infiltrazioni mafiose nell’economia riminese, testimoniate dai recenti fatti di cronaca, dal riciclaggio di denaro di illecita provenienza (tra cui gli impegni finanziari per le strutture ricettive o per il settore edile), traffico di droga, prostituzione, locali notturni e ristorazione, e altro ancora.


Cirillo ha rassicurato i vertici locali sul fatto che saranno messe in campo “una serie di azioni condivise tra tutte le componenti deputate alla sicurezza” a partire dalla lotta alla criminalità organizzata “che sicuramente potrà essere combattuta al meglio grazie, anche, ad un tessuto istituzionale sano. In particolare si procederà alla costituzione di un gruppo di lavoro interforze per effettuare indagini mirate nei settori maggiormente esposti a infiltrazioni. Con i rappresentati dell’autorità giudiziaria è stato altresì concordato di individuare alcuni magistrati della Procura ai quali potrà far riferimento il citato nucleo interforze, anche al fine di snellire le procedure di irrogazione di misure di prevenzione”.


La presenza del vice capo della polizia ha offerto l’occasione al prefetto di Rimini Claudio Palomba per chiedere “rinforzi specializzati, in relazione alla tipicità delle infiltrazioni criminali nel territorio riminese”. E’ emerso anche “l’auspicio che grazie al rinnovato supporto del Dipartimento della pubblica sicurezza, possa trovare soluzione in tempi rapidi l’annosa questione della nuova Questura di Rimini”. E’ stata infine assicurata “una maggiore vicinanza e ascolto alle esigenze delle imprese e dei commercianti in difficoltà” con la “costituzione di un Osservatorio provinciale per la prevenzione di fenomeni estorsivi e di usura”.

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Rimini | Aeradria, 5Stelle: Via il cda. Gnassi e Vitali smettano di occuparsene


“Noi ci auguriamo che l'aeroporto venga salvato, ma ribadiamo che perché questo serva a non farlo trovare nella stessa situazione entro poco tempo ci sono alcune condizioni. La prima, come già deciso dal Consiglio Comunale, è che il cda di Aeradria venga azzerato e la seconda è che persone come Gnassi e Vitali smettano di deliberare per attività che sono molto lontane dalle loro capacità e competenze”, questo dicono dal movimento 5Stelle alla notizia di oggi. Il presidente della Provincia di Rimini ha affidato alla società di consulenza Eurafrica la redazione di un piano di sviluppo per l’aeroporto Fellini da cui dovrebbe poi scaturire un prossimo bando per ricerca di investitori ovvero la privatizzazione di Aeradria, società di gestione dello scalo sull’orlo del fallimento e in tribunale in questi giorni per chiedere la procedura di concordato in continuità.


“La situazione in cui versa Aeradria è determinata dall'incapacità del suo management e soprattutto degli azionisti che lo hanno selezionato, che hanno fatto finire in tribunale una società di gestione per il cui aeroporto passa(va)no un milione di passeggeri all'anno, almeno così ci hanno raccontato. Il fatto che questo cda sia ancora al suo posto, è una responsabilità tutta politica (Provincia e Comune detengono la maggioranza assoluta delle quote azionarie) e dunque anche di Vitali”, dicono i grillini. “La responsabilità è ancora più grave se si considera che la situazione era già nota da tempo e questo tentativo di trovare soci privati viene fatto quando il concordato in continuità è seriamente osteggiato dal parere di un pubblico ministero”.

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Rimini | Privatizzazione Aeradria, Vitali a caccia di investitori con Eurafrica 

Si chiama Eurafrica merchant spa, è una società di consulenza, “un fondo che principalmente si occupa di immobiliare”, con sedi a Roma, Milano, Parigi, Montecarlo, Ginevra e Tripoli. Ha avuto dalla Provincia di Rimini il mandato (dietro apposito atto del 16 aprile) di proporre entro il 3 maggio un piano industriale per lo sviluppo dell’aeroporto Federico Fellini di Rimini e San Marino (in dibattimento al tribunale di Rimini il concordato in continuità per salvare la società di gestione, Aeradria, di cui la Provincia è socio di maggioranza, dal fallimento). La proposta di Eurafrica servirà alla Provincia, qualora la trovi interessante, a dare il la a un vero e proprio bando per la privatizzazione del Fellini, un bando, cioè, teso “all’individuazione di investitori che possano supportare l’attuale compagine societaria nello sviluppo dell’infrastruttura migliorandone il posizionamento in ambito nazionale ed internazionale”.


“Viaggiamo spediti verso una proposta nuova – annuncia il presidente Stefano Vitali, da tempo in trattativa con Eurafrica e altri tre privati – che ci servirà per avere la misura di quanto il Fellini possa valere”. La prima ammissione del presidente è quella di cercare investitori fuori dai confini locali. “E’ importante uscire dalla palude e cercare fuori qualcuno che ci dica quali mete possiamo realisticamente raggiungere”. E parla di “un virus positivo che magari arriverà da fuori a curarci. Sono troppe le influenze negative che arrivano dal nostro territorio. Stiamo cercando una ventata di freschezza che ci aiuti a togliere dalle mani del pubblico un’infrastruttura importante come il Fellini, soprattutto dalle mani di una Provincia che sta per scomparire”.


Il primo obiettivo del bando sarà quello di potenziare la proposta del concordato. “Noi soci con le nostre forze riusciamo a garantire 540mila passeggeri. E’ evidente che non bastino a sostenere lo sviluppo dell’aeroporto”, dice il presidente. Ci vogliono investitori privati dunque che quel numero lo facciano crescere. A chi gli chiede conto dei tempi lunghi che porteranno al bando Vitali risponde che “non potevamo permetterci andare verso una gara deserta, avrebbe dequalificato lo scalo”. Dunque questo il motivo dei mesi di trattative segrete e mal digerite dai creditori, quelli che il concordato dovranno accettarlo.


Vitali non se la sente di sparare sul cda di Aeradria. “Siamo alla fine di un ciclo. Il cda è in scadenza a settembre – dice il presidente – ed è chiaro che se arriveranno degli investitori vorranno dire la loro. Per il momento noi lavoriamo insieme alla società per raggiungere quello che in ordine di tempo è il primo obiettivo: essere ammessi al concordato e far passare laprocedura. Rispetto ad Aeradria vorrei comunque precisare che se è vero che l’aeroporto è stato in grado di generare un indotto pari a oltre 800milioni di euro lo deve alla presente gestione”.


Rispetto ai rapporti con San Marino Vitali ammette di “non avere da un po’ di tempo molte informazioni dirette dal Titano, realtà con cui abbiamo interessi complementari. A noi interessano i passeggeri, loro fanno un altro tipo di business. Sono uno stato e hanno con l’Italia anche rapporti a livello nazionale. La mia speranza è far convergere gli interessi, ma per tanti motivi questo fino ad ora non si è verificato”. San Marino partecipa in Aeradria con il 2,97 per cento in mano alla Camera di commercio.

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Rimini | Aeradria, Vitali annuncia: Sempre più vicini alla privatizzazione


Aeradria, grande attesa oggi per le novità annunciate per la tarda mattinata dal presidente della Provincia Stefano Vitali. Dopo il parere negativo, la scorsa settimana, da parte della procura sul fatto che un concordato in continuità possa essere lo strumento utile per salvaguardare gli interessi dei creditori della società di gestione dello scalo aeroportuale riminese, Vitali parla di importanti passi in avanti nelle trattative che da mesi sono in campo per la privatizzazione del Fellini. Trattative più volte annunciate da Vitali che non ha mai però rivelato i nomi degli attori in campo (si parla di un fondo libico). Trattative di cui allo scuro sono stati tenuti anche i creditori più importati come Banca Carim, che per questo ha espresso poco tempo fa posizioni molto dure nei confronti della Provincia.

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RIMINI CALCIO, SI TORNA IN CAMPO PER UN SUSSULTO POSITIVO

 Si torna al campo dopo una settimana difficile per il pallone biancorosso che oggi dalla trasferta in casa del Castiglione cerca i punti necessari per continuare a credere in una salvezza diretta appesa al filo della speranza. Settimana difficile si diceva, dove è successo più o meno di tutto dopo la rocambolesca e immeritata sconfitta casalinga di sette giorni fa contro l’Alessandria. Alla conferenza stampa prepartita c’è Maurizio Drudi, che occupa il posto dello squalificato D’Angelo dimessosi e poi tornato sulla decisione presa, dopo l’accorato appello di società e squadra di restare uniti per chiudere nel migliore dei modi possibile questa sciagurata stagione. Non è tutto chiaramente, in settimana sono anche stati pagati gli stipendi relativi alle mensilità di gennaio e febbraio (e non era così scontato) ma questo non ha arginato la crisi di una società formata dagli imprenditori della nostra città e che proprio non riesce a fare fronte al quotidiano per chiudere senza ulteriori scossoni la stagione e l’esperienza nella Rimini Calcio. Trattative vere o verosimili si sono poi alternate a scadenza quotidiana tra gli incontri con la cordata guidata da Del Giudice e Traini, quella con un gruppo svizzero e l’altra sul tavolo biancorosso, composta da imprenditori della provincia. Sono le ultime tre ancora in gioco, dopo essere passati almeno da altrettante trattative tra cordate romane, campane e perugine.  Troppe trattative per non comprendere che qualcosa non torna e che l’unica strada per uscirne bene, è la stessa che porta a grandi sacrifici da parte degli attuali soci, chiamati al senso di responsabilità, chiudendo almeno in parte i buchi accumulati in questi anni di gestione, per poi rendere appetibile la società per gente che voglia davvero dare un futuro alla centenaria maglia a scacchi. Si registrano poi due infortuni durante gli allenamenti di questa settimana: uno serio, quello di Luca Vittori che difficilmente rientrerà prima della fine del campionato, e uno molto serio, quello di Andrea Zanigni che resterà fuori per sei mesi. Da questo sfondo, quasi surreale, si passa al campo e oggi in Lombardia i biancorossi avranno probabilmente l’ultima occasione per cercare di avvicinare la zona della salvezza diretta ed evitare gli spareggi di fine stagione. Rispetto a domenica scorsa, in campo dovrebbero esserci tre cambi, il primo sarà a sinistra della linea di difesa, dove Baldazzi prenderà il posto dello squalificato Gasperoni, mentre a centro area giocheranno Rosini e A. Brighi, con Palazzi sull’out di destra. In mediana ci sarà Maita che rileverà lo squalificato Spighi, con capitan Marco Brighi e Onescu ai lati, mentre in avanti il tridente offensivo sarà composto da Morga che al centro indosserà la maglia numero nove, domenica sulle spalle dell’infortunato Zanigni, con Marras e Taddei più esterni. Palla al centro quindi, in attesa almeno dal campo, di un sussulto positivo.

 Francesco Pancari

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