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LADRI DI BICICLETTE CI PROVANO DURANTE LA PARTITA. LA POLIZIA ARRESTA DUE RUMENI


Tratti in salvo dall’arresto dei poliziotti, due rumeni hanno rischiato di prenderle ieri alle 22 circa in via Bloc-notes di un regista (altezza bagno 60 circa). Armati di cesoie avevano appena rubato (tentato di rubare) otto biciclette approfittando della distrazione dei legittimi proprietari che gurdavano la partita della nazionale agli schermi dei bar del lungomare tra le 20,30 e le 22. Bici legate con le catene ai pali dei cartelli o alle inferriate degli hotel.


Le gesta dei due, a dire il vero, ben presto non passano inosservate e già alle 21,45 un cliente di un bar va dalla barista a dire che qualcuno gli ha fregato la bici, ma tutto resta lì, per il momento. Poi la ragazza si vede camminare davanti due tipi sospetti, vestiti con delle maglie a righe, che non riesce a fare a meno di seguire con la coda dell’occhio fino a beccarli mentre tagliano la catena a una bici e se la portano via. La barista avvisa il titolare, lui chiama il 113.


Arrivano in tempi da record le due volanti in servizio, a cui si aggiungerà quella del capoturno. Imboccano la via felliniana e vedono due tipi strani su un furgone strano, un Mercedes Sprinter bianco targato Romania con i vetri oscurati e dietro un pannello argentato che impedisce di capire cosa ci sia dentro. In giro quel mezzo i poliziotti lo avevano già notato altre volte. Gli agenti riescono a bloccare l’uscita dei ladri dal furgone, poi lo aprono e trovano otto biciclette (due corrispondevano ai modelli segnalati dai baristi).


I cicli sono stati tutte restituiti nel giro di 4 ore, tranne uno (che aspetta ancora il suo legittimo proprietario). Se fosse andato in porto il colpo sarebbero stati riciclati per il mercato locale ed estero. La squadra mobile continua a indagare.


Alla fine, comunque, i due, SR. A. pluripregiudicato (per ricettazione) del 1986 e N. I. del 1973, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso, appena in tempo per evitare di imbattersi nel proprietario del bar e nei suoi clienti che un po' alterati dietro alle volanti hanno imboccato la viuzza. Arrabbiati non si sa se più perché vistisi soffiare da sotto il naso le bici o se perché tutta quella storia gli aveva rovinato la partita della nazionale.

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CONTRO L'OMOFOBIA, NASCE IN PROVINCIA LO SPORTELLO ‘ASCOLTI ARCOBALENO’


Pari opportunità, dopo l’aggressione alla cava in Provincia arriva lo sportello ‘arcobaleno’ in collaborazione con Arcigay di Rimini Alan Turing ad offrire uno spazio di consulenza e sostegno specifico per le difficoltà vissute dalle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.


Omofobia, transfobia sono sempre di più parole chiave di un fenomeno diffuso che è oggi all’ordine del giorno per gravi fatti di cronaca di cui si ha notizia, ma che è solo la punta dell’iceberg delle molte forme di discriminazione e violenza fondata sull’orientamento sessuale e identità di genere”.
Lo sportello “ascolti arcobaleno consulenze LGBT” è attivo presso il servizio “Per lei”, piazzale Bornaccini 1, si accede solo su appuntamento telefonando allo 0541-363989.

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GIRO DI VITE DELLA GDF DI RIMINI. STANATI 4 EVASORI TOTALI: UN AVVOCATO, DUE MECCANICI E UN VENDITORE DI ORTOFRUTTA


Tra essi anche un finto avvocato che esercitava abusivamente la professione utilizzando un titolo accademico acquisito all’estero (e senza mai essere stato iscritto all’Albo). Nelle lista dei quattro beccati dalle fiamme gialle della Stazione navale di Rimini, poi, due meccanici e un venditore di ortofrutta. Sono tutti evasori totali.


Una delle due officine, posta sotto sequestro, era gestita dal dipendente di una società del settore ambientale, che lavorava normalmente nel pomeriggio, al termine dell’orario d’ufficio, mentre nella mattinata veniva impiegato, in nero, un meccanico pensionato. I militari hanno recuperato la documentazione che permetterà di ricostruire il volume d’affari e la conseguente evasione fiscale. Sono stati, inoltre, verbalizzati 50 proprietari di automezzi che attratti dai prezzi concorrenziali avevano deciso di avvalersi del sevizio abusivo.


Giro di vite anche sull’abusivismo commerciale. Nella zona del porto la Guardia di finanza ha sequestrato un migliaio di prodotti agroalimentari per un valore di mercato pari a 2.500 euro, praticamente 150 chili di frutta e ortaggi che un volta sequestrati sono stati consegnati alla Caritas.

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SOSTENIBILITA’, AMBIENTE, MOBILITA’, SBUROCRATIZZAZIONE, PETITTI SCRIVE ALLE CATEGORIE


Una lettera del segretario provinciale del Pd. Sulla busta gli indirizzi dei vertici delle realtà economiche e sociali locali. Dentro l’invito al confronto sui temi urgenti dello sviluppo del territorio e sul superamento della crisi. “Sono tre – spiega Emma Petitti – gli ambiti, in particolare, su cui occorre intervenire senza ulteriori indugi”.


In cima alla lista sviluppo sostenibile e qualità ambientale verso la “riqualificazione del territorio e del patrimonio edilizio, anche in ambito turistico, sfruttando in particolare la green economy e le energie rinnovabili. Ciò che non rientra in questo paradigma di sviluppo va adeguato o non potrà trovare spazio”.


Poi mobilità delle persone e delle merci. “Il trasporto pubblico locale va ripensato profondamente e razionalizzato per offrire un servizio efficiente e dai costi sostenibili”.


Infine, “semplificazione burocratica e credito alle imprese. Lo sviluppo richiede velocità di risposta fra gli enti e all'interno degli enti, che possono e devono fare di più nei confronti delle imprese”.


Urgono, secondo il segretario, “interventi straordinari e strutturali per la crescita” altrimenti “non si può evitare il peggioramento dei conti pubblici ed aiutare il sistema produttivo a superare il momento di difficoltà. La prima Conferenza economica provinciale, in settembre, sarà un momento dove la politica si metterà in ascolto del territorio e di chi, ogni giorno, contribuisce con il proprio lavoro e le proprie attività a creare ricchezza e benessere. Un momento non solo di riflessione e di confronto con modelli positivi traducibili sul territorio riminese, ma soprattutto di avvio di iniziative comuni per lo sviluppo e la crescita”.

Lunedì, 25 Giugno 2012 14:28

25_06_2012| SAR CHIUSA IN ROSSO: CHI PAGA?

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SAR CHIUSA IN ROSSO: CHI PAGA?


Sar (la Società degli aeroporti di Romagna) e la sua chiusura in rosso, oltre 1,5 milioni di perdita. Arriva l’interrogazione dei consiglieri regionali di area Pdl Luigi Giuseppe Villani, il riminese Marco Lombardi e Luca Bartolini. In sostanza, un interrogativo: chi paga?


“Il 3 agosto 2011, in attuazione della legge regionale 4/2011 - scrivono - è stata costituita Sar (Società aeroporti Romagna) spa, di cui la Regione è socio di maggioranza con il 98,68 per cento. La legge prevede la finalità di “rafforzare il sistema degli aeroporti della Romagna”, risolvendo i problemi di sostenibilità finanziaria del ‘Ridolfi’ di Forlì e del ‘Fellini’ di Rimini, ma a distanza di “dieci mesi dalla fondazione della società, la situazione dei due scali aeroportuali si è aggravata” e nel bilancio 2011 di Sar risulta che la società ha accumulato 1,5 milioni di euro di debiti, che dovranno essere ripianata con soldi pubblici prevalentemente della Regione", socio di maggioranza (anzi, praticamente socio 'in solitaria').

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START ROMAGNA: I SINDACI EVAPORANO


Start Romagna, che “delusione”. Secondo Cgil, Cisl e Uil “l’incontro del 18 giugno scorso, sul sistema del trasporto pubblico locale tra sindacati e sindaci dei comuni capoluogo delle quattro città romagnole: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini” è stato una “commedia vera e propria". Una farsa "che gli amministratori in questione hanno messo in scena presso la sede della provincia di Forlì - Cesena. Prima di tutto perché i sindaci in realtà non si sono presentati, imitati dai presidenti delle province, tutti 'uccel di bosco'. Unico a rappresentarli, l’Assessore ai Trasporti della provincia di Forlì - Cesena Maurizio Castagnoli”.


Sarà la temperatura insopportabile, fatto sta che una nuova ‘forma’ di amministratore (allo stato 'gassoso') potrebbe fare presto ingresso nei testi scientifici. I “sindaci, letteralmente evaporati, nemmeno si sono fatti rappresentare dai propri assessori al ramo” in occasione di quello che doveva essere l’occasione per “affrontare argomenti maledettamente seri ed importanti per il futuro del trasporto pubblico locale in Romagna”.


Secondo i sindacati (indignati univocamente per il fattaccio) “l’amara realtà è che i sindaci non si sono presentati, perché ancora una volta, stanno prevalendo tra loro, i soliti campanilismi, la difesa di rendite di posizione, e contrasti paralizzanti sulle scelte da compiere, a danno dei cittadini utenti del trasporto pubblico, e a danno dei lavoratori; hanno mandato un solo assessore nel tentativo, miseramente fallito di nascondere tutto questo”.

Venerdì, 22 Giugno 2012 08:50

GIORNALAIO 25.06.2012

Rubriche

INCHIESTA FOGNE: 5 I BAMBINI INFETTATI. VANDALI IN SPIAGGIA: RUMENI DEL RACKET DELLA PROSTITUZIONE. PEEP: PER VENDERE CASA IL COMUNE RIVALUTA IL TRIPLO RISPETTO A DUE ANNI FA. ESPULSIONI:135 NELL’ULTIMO ANNO


Inchiesta fogne


CINQUE bambini ‘contaminati’ dall’acqua delle fogne. Dopo una ulteriore scrematura delle cartelle cliniche sequestrate nell’ambito dell’inchiesta sull’apertura degli scolmatoi, restano cinque casi di bimbi i cui sintomi sono ‘altamente compatibili’ con i germi patogeni presenti nell’acque fognarie, nel momento in cui sono stati aperti gli scolmatoi. E’ la conclusione della perizia, depositata appena qualche giorno fa in Procura dal dottor Francesco Toni”, il Resto del Carlino a pagina 3.


Vandali in spiaggia: sono papponi rumeni


Identificato uno dei due, dietro c’è il racket della prostituzione.
“Alla fine, è stato proprio il racket. Sono due rumeni, uno identificato e uno ancora senza nome, i colpevoli che hanno seminato scempio e terrore tra i bagni 120 e 121 e al bar ‘la Tratta’ una decina di giorni fa. Colpa del racket dunque, ma il movente non era quello che si riteneva fino a pochi giorni fa. I due cioè, non avrebbero agito perché delusi dal rifiuto dei bagnini che non avevano accettato la loro candidatura a ergersi sorveglianti degli stabilimenti nelle ore notturne”, La Voce di Romagna a pagina 11.


Intanto uno è scappato. “HA CAPITO che gli stavano addosso, ed è riuscito a scappare prima che i carabinieri l’arrestassero. Ma ora gli investigatori sanno chi è uno dei romeni che ha offerto ‘protezione’ agli stabilimenti 120 e 121, danneggiandoli dopo il «no» dei bagnini.L’autore è stato identificato dai carabinieri della Stazione di Miramare, un romeno, appunto, di appena 23 anni, che il giorno prima degli atti di vandalismo si era presentato nei due bagni, offrendosi come guardiano notturno. Con la sua protezione, aveva assicurato, non sarebbe accaduto nulla di male”, il Carlino a pagina 2.


“Intanto proseguono le indagini sull’altro probabile autore della devastazione in spiaggia... I militari sono convinti di potere chiudere il cerchio anche per questo malvivente nel giro di pochi giorni”, Corriere Romagna a pagina 3.


Provare a vendere casa e scoprire che…


“Sta per vendere la casa del Peep Ausa acquistata in proprietà ma il Comune le chiede il triplo della cifra che occorreva fino a due anni prima, necessaria, però per procedere con la vendita. E' quanto successo a una pensionata 65 anni cui, nel 2009, erano stati quantificati circa 15.000 euro per la rivalutazione del valore di mercato, ovvero la cifra, valida fino al 29 aprile 2010, da saldare al Comune per vendere la casa, il cui terreno era comunque stato acquistato in proprietà. La signora però non vende subito e si fa fare il ricalcolo circa un anno dopo dalla scadenza dei termini e al 3 aprile di quest'anno si cifra si è moltiplicata: il Comune la informa che ce ne vogliono ben 54.000”, Corriere a pagina 7.


Espulsioni


Dice il questore che “«delle persone che negli ultimi 4 anni, abbiamo accompagnato nei centri di prima accoglienza o direttamente alla frontiera, nessuno è più tornato sul territorio italiano. Quindi un lavoro importante anche se richiede grossi sacrifici». Nell'ultimo anno, i poliziotti riminesi hanno accompagnano 135 stranieri colpiti da provvedimento di espulsione dal territorio italiano. In maggioranza, extracomunitari provenienti dal Nord Africa, tunisini e marocchini, ma anche albanesi e qualche rumeno, che pur cittadino comunitario, era stato colpito dal provvedimento per motivi di ordine pubblico e sicurezza”, Nuovo Quotidiano a pagina 6.


Evasione fiscale


Il presidente di Acer Cesare Mangianti approva la proposta del presidente della Provincia di pubblicare i redditi di chiunque. «Questa operazione -spiega il numero uno dell ’Azienda Casa Emilia Romagna - faciliterebbe la vita anche a noi che, negli ultimi anni, abbiamo attivato una lotta assai rigorosa contro l’elusione e l’evasione dei canoni Acer, nonché contro coloro che usufruiscono di alloggi di edilizia residenziale pubblica senza averne titolo - i cosiddetti furbetti della case popolari», Corriere a pagina 7.

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PIANO STRATEGICO COMUNE E PROVINCIA "INDIFFERENTI". POLSELLI: “SMETTIAMOLA CON I DIBATTITI E INIZIAMO A DECIDERE”


I cattolici del Piano strategico si spostano ‘Dal sogno al segno’ per “dimostrare - spiega uno dei promotori, Antonio Polselli – a Rimini che qualcosa di positivo si è creato. Ora l’ulteriore passo necessario è quello di smetterla coi dibattiti sterili e iniziare a decidere”, ovviamente nelle stanze deputate alle decisioni, quelle degli amministratori, cioè, che invece sembrano un po’ tentennanti.


E’ per questo che ieri i cattolici del Piano strategico hanno presentato alla città ieri al Palazzo del Turismo una lista di dodici “proposte realizzabili, sostenibili, con un’ottica integrata”, dal “giga piedistallo informatico al monumento all’azdora, dalla statua di don Oreste a quella di Gramsci, guardando con particolare insistenza alla riqualificazione della zona attorno al castello. Non andasse tutto un po’ troppo a rilento.


“Il Forum del piano strategico – sostengono i cattolici – ancor dopo oltre due anni di lavoro, non elabora progetti ma continua ad esprimere, in modo sempre più definito, visioni ed azioni per una città bella e funzionale, perché giusta e solidale, identificata dalla sua cultura e dalla sua storia. Il fine rimane proporre, in sintonia con gli altri gruppi e laboratori del Forum, un unico processo organico per uno sviluppo di Rimini e del suo territorio veramente a misura d’uomo, con cui ognuno possa confrontarsi”.


Sacrosanto confronto, ma di già per ciascuno dei quattro ambiti di lavoro (Piazza Malatesta e Mura Storiche, Ponte di Tiberio, Porto Canale e Parco Marecchia) “sono state elaborate interessanti proposte, ‘suggestioni’ nuove e significative, con gli obiettivi della ritrovata attiguità della città, delle sue strutture storiche, dei suoi monumenti al Fiume e al Parco Marecchia, del rapporto più diretto fra città storica e mare, del collegamento organico e a ‘mobilità lenta’ fra i siti della Città storica e i suoi borghi”.


Le proposte ci sono e sfiorano nella loro semplicità la genialità. Dalle sagome ‘parlanti’ dei personaggi che popolano la toponomastica di Rimini, collocate nelle rispettive vie (“per lo sviluppo della conoscenza della storia della nostra città”) al disegno a terra del perimetro del fossato di Castel Sismondo (cosa che comporta da subito l’abolizione degli usi attuali a parcheggio e mercato ed ovviamente soluzioni alternative nel tentativo di definire una nuova immagine di città-mercato). Dal plastico della “Valmarecchia” in miniatura, nel parco/specchio d’acqua del ponte di Tiberio (una fontana a forma di paesaggio che riassume il “contado” di Rimini e i luoghi della storia, prima meta che introduce all’incontro con l’entroterra riminese) all’expo a cielo aperto della mobilità alternativa, possibile e specifica per Rimini, con simulazioni nei vari ambiti dell’anello verde (con concorso e premio all’idea migliore).


E’ necessario un intervento sul Piano strutturale con “la posa della prima pietra nel sito delle tre nuove o riconfermate ‘piazze’: del Mercato, del Governo e della Cultura individuate nell’ambito di una revisione degli assi strategici che ri-formano la centralità di Rimini (dopo lo spostamento medievale della centralità verso piazza Cavour un nuovo incrocio di ‘cardo e decumano’ a livello dell’area della stazione che ribaricentra la città)”.


Una governance sussidiaria con “l’inaugurazione dell’Urban Center, in occasione della festa di San Gaudenzo, nell’Arengo con l’ubicazione delle proposte sopra indicate in attesa dei progetti definitivi (come premessa della trasparenza, della sostenibilità e della direzione impressa al sistema Rimini)”.


E per finire (e non farsi mancare nulla) “il monumento alle varie ed eventuali, segno che nella realtà ci sono più cose che nella fantasia, segno degli interessi ampi, della voglia di protagonismo, soprattutto dei giovani”, e anche il superamento della “lettura Rimini/turismo/ospitalità” per abbracciare quella “ Rimini/incontro/ospitalità”, con protagonisti residenti, turisti e soprattutto immigrati.


Allora forse sarebbe proprio il momento di passare dalle parole ai fatti non fosse che il Piano strategico sta proprio ora vivendo un momento particolare del suo percorso, l’avvio di una seconda fase attuativa. Una fase in cui “non tutti i segnali che la politica e le amministrazioni (comune e provincia) stanno inviando sono sempre coerenti con le affermazioni di sostegno alle proposte e, soprattutto, al metodo sussidiario di confronto e progettazione con la società civile rappresentato dal Piano strategico. In alcune occasioni infatti, abbiamo potuto registrare un atteggiamento di indifferenza nei riguardi del lavoro svolto nei laboratori da parte di settori dell’amministrazione comunale e Provinciale. Questi episodi, se ripetuti, potrebbero far sorgere il sospetto di una mancanza di reale volontà di attuazione del Piano, non solo per quel che riguarda i progetti ma anche, e soprattutto, in rapporto al metodo nuovo di lavoro che lo ispira”.


L’ambizione è grande. “L’anello verde, i borghi e le Piazze, Mobilità Lenta, nuovo Cardo e Decumano, Parco del Mare, riqualificazione alberghiera, riqualificazione Centro Storico. Perché Rimini divenga segno... un segno capace di innescare sviluppo, domande, iniziative... Chi verrà a Rimini dovrà sorprendersi a dire: «Finalmente ho incontrato qui, qualcosa che speravo esistesse almeno in qualche parte del mondo!»”.

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IL BILANCIO, IL SINDACO E I SASSOLINI NELLE SCARPE: “USCIRE DALLA LOGICA DEGLI INTERESSI PRIVATI”


A bilancio approvato. “In tutta questa storia – dice il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi – non si è tenuto nella giusta considerazione, tranne in alcuni casi, il dato di partenza: i 23 milioni di tagli da cui è partita la costruzione del bilancio. Magari con l'intento di strizzare l’occhio a questa o a quella componente sociale”.


Obiettivo del sindaco sono i banchi dell’opposizione. “C’è chi si preoccupa solo dei nidi privati o chi invece si preoccupa di più di posti pubblici che di posti nido. Oppure chi attacca per un’imu troppo alta e fa parte dello stesso partito che a 5 chilometri da qui mette l’imu sulla prima casa al 0,6 per cento e l’aliquota del 1,06 su tutto il resto. Oppure ancora chi è convinto che la soluzione di tutti i problemi sia nell’accantonamento del Trc. Un ping pong tra chi chiede meno tasse, senza dire però come tagliare i servizi e chi chiede più spesa, senza però dire come reperire le risorse”. Messe in fila una dietro l’altra tutte le pietre dello scandalo.


“Secondo me abbiamo perso un’occasione per dare una spinta alla centralità che possono avere le comunità locali nell’uscita dalla crisi. I Comuni che fino a pochi anni fa erano il primo elemento di coesione oggi rischiano di essere insufficienti per quanto riguarda il sostegno ai più bisognosi e addirittura nocivi per le piccole e medie aziende visto che per il patto (stupido) (di stabilità, ndr) non sono in grado di pagare. Questo è il fatto che più ci deve far preoccupare della fase in cui ci troviamo adesso e non tanto, o non solo, se questo o quel centro d’interesse è tutelato dal bilancio 2012”.


La crisi fa tremare i polsi. “Mi domando quanto ancora potrà durare in questa condizione? Solo a pensare che il 2013 possa essere come il 2012 a me fa tremare i polsi. Per quanto ancora potremo “stressare” il tessuto economico e sociale con poca ricaduta locale come si sta facendo in questo periodo?”.


Giovedì in Consiglio un “dibattito al più uno sulla spesa e al meno uno sulla tassazione che fatalmente convergono tutti nella battaglia agli sprechi”, “nessun contributo serio, utile, durevole per costruire la Rimini di domani. Una Rimini che si deve interrogare anche sul ruolo, le funzioni, la presenza che deve avere la stessa amministrazione comunale”. Liquidate le decine di emendamenti a cui l’opposizione con i mezzi disponibili ha lavorato.


“L’impressione che ho è che, non ci sia solo da ripensare il modello dello sviluppo economico, ma ci sia un grosso lavoro da fare anche su quelli che sono gli strumenti di intervento della pubblica amministrazione nel complessivo delle sue funzioni. Un lavoro che passa anche attraverso la riqualificazione della spesa verso un miglior rapporto tra costi e qualità e quantità di servizi e prestazioni. Così come sarà importante ridefinire i criteri di accesso a servizi e prestazioni secondo il principio di appropriatezza della spesa”. Non riduzione, dunque, ma riqualificazione e appropriatezza della spesa.


“Con questo bilancio vogliamo iniziare a muoverci lungo questo percorso. La giunta che lo propone, il Consiglio che lo discute e approva, portano con loro importanti responsabilità che sono assolvibili solo, a mio parere, se usciamo dalla logica consumata dei portatori di interessi”.

Giovedì, 21 Giugno 2012 09:03

GIORNALAIO 23.06.2012

Rubriche

TURISMO: “ANCORA SIAMO VUOTI”. BILANCIO, IL SINDACO: “PENSARE AL 2013 MI FA TREMARE I POLSI”. AGOSTA, CHI STA CON IL PARTIGIANO. FERMO-PESCA SENZA AMMORTIZZATORI. ABUSIVISMO: “LOTTA IMPARI”


Turismo


Per Alessandro Giorgetti, Federalberghi, “siamo a -40% delle presenze turistiche”, Rita Rocchetti sul Nuovo Quotidiano pagina 11.


“La competizione si fa sui grandi numeri – afferma Giorgetti – e noi non li abbiamo, siamo rimasti indietro. In Turchia le compagnie low cost fanno milioni di voli, le strutture ricettive sono nuove, nate grazie a capitali internazionali, mentre qua non si muove più niente”. La previsione è fosca: “La stagione turistica quest’anno non partirà, ci trascineremo così tutta l’estate”.


Un messaggio positivo da Patrizia Rinaldis: “Ancora siamo vuoti, ma…”.


Bilancio. Gnassi drammatico, Agosta fiducioso


La Voce di Romagna a pagina 17. ““Personalmente mi sarei aspettato che, essendo questo un contesto locale, trovasse più spazio il vero nodo politico che c’è in premessa alla costruzione del nostro e degli altri bilanci degli enti locali: la straordinaria condizione di crisi economica del Paese ha nei fatti azzerato la loro autonomia. E su questa questione, che è invece centrale, mi pare di aver sentito poche riflessioni da parte delle forze di minoranza. Secondo me abbiamo perso un’occasione per dare una spinta alla centralità che possono avere le comunità locali nell’uscita dalla crisi”. Non rinuncia ai toni drammatici, il primo cittadino: “Mi domando quanto ancora potrà durare in questa condizione? Solo a pensare che il 2013 possa essere come il 2012 a me fa tremare i polsi. Per quanto ancora potremo stressare il tessuto economico e sociale con poca ricaduta locale?”.


“Il ruolo di capogruppo è per definizione pro-tempore - afferma Agosta -, ora se c’è la fiducia del gruppo nei miei confronti, rimango al mio posto, altrimenti no. Ma la fiducia deve essere chiara. Io sto bene, ho la testa ben salda e attaccata al collo, e sono tranquillo…”. Facendo i conti, i sostenitori del cambio di capogruppo sono soprattutto Fabio Fraternali, Mattia Morolli, Giovanna Zoffoli e Francesco Angelini. Ma non sarebbero dello stesso avviso Samuele Zerbini, Giovanni Pironi, Vincenzo Gallo, Massimo Allegrini e Simone Bertozzi, dunque Agosta potrebbe ancora rimanere in sella. D’altra parte la componente diessina può contare su tutte le poltrone di vertice (sindaco, segreterie provinciale e comunale del Pd). Altri elementi di discussione interna sono la presidenza della commissione 5 (c’è chi vorrebbe sostituire Zerbini con la Zoffoli), e la richiesta di un assessorato da parte dei civici “Rimini per Rimini”.


Lotta “impari” agli abusivi


“L’altro giorno c’erano 73 venditori abusivi ‘riuniti’ in poco meno di 200 metri, a Rivazzurra. «E siamo solo a giugno. Noi ce la mettiamo tutta — continua Talenti — Ogni giorno impieghiamo dai 30 ai 40 uomini, compresi gli agenti che passano a fare i controlli di sera. Dall’inizio della stagione abbiamo già fatto 100 sequestri, e svolto attività di intelligence per stanare i centri di rifornimento degli abusivi». Però i vu’ cumprà sono ancora tutti lì, sulla spiaggia. «La nostra è una lotta impari, non riusciamo a contrastarli da soli. In queste condizioni, è difficile»”, il Carlino, Manuel Spadazzi a pagina 4.


Pescatori


Fermo pesca senza ammortizzatori per i pescatori. A darne notizia è la Flai-Cgil che spiega come il ministero abbia deciso il periodo di fermo pesca dal 16 luglio al 27 agosto, per un totale di 43 giorni di interruzione… «Se sono previsti indennizzi per le imprese di pesca, ad oggi non è c’è ancora niente di certo per il personale imbarcato», spiega Marco Rinaldi della Flai-Cgil”, Corriere Romagna pagina 8.


Lolli, chiuso filone indagine Gdf


Altri sequestri. “Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza ha chiuso i ‘conti’ sulla ‘Rimini Yacht San Marino srl’ e la ‘Trade & Rent’, entrambe con sede sul Titano, quantificando ricavi sottratti al fisco per la bellezza di quasi 40 milioni di euro che hanno fatto scattare i sigilli al villone di Casalecchio di Reno e a un’altra casa che Lolli che possiede a Pennabilli”, il Carlino a pagina 9.


Evarori internazionali
Scoperto giro a San Marino.
Cinquecento milioni di euro sui conti sammarinesi di seicento soggetti con il domicilio fiscale nel riminese. Per scoperchiare il pentolone c’è voluta la procura di Forlì che, nel corso di due diverse inchieste tra le quali “Re nero”, ha messo le mani sulla lista dei 1.300 correntisti di due banche sammarinesi e sui rispettivi trasferimenti di somme di denaro tra il 2004 e il 2008”, Corriere a pagina 3.

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