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LOTTA ALLA PROSTITUZIONE, IL SINDACO CI RIPROVA CON L’ORDINANZA ANTILUCCIOLE


Lotta all’”occupazione militare della prostituzione anche in pieno giorno di quelle parti della città dove vivono le famiglie dei riminesi e dove arrivano le famiglie dei turisti, davanti ai bambini”. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi torna all’attacco con la sua ordinanza antilucciole bocciata dalla Procura a fine febbraio perché un sindaco può sì intervenire per il rispetto “dell’incolumità pubblica e sicurezza urbana” ma altrettanto non può fare per la tutela “dell’ordine e della sicurezza pubblica” (di competenza dello Stato). Una ordinanza “contingibile e urgente” e anche per questo bocciata perché secondo il procuratore sindaco non ha il potere di trasformare in reato per un periodo limitato di tempo una condotta che la legge italiana considera un illecito amministrativo.


Cosa è cambiato rispetto a febbraio? Diverse cose. Da un lato il fenomeno è cresciuto come anche il livello di “esasperazione dei cittadini che vengono da noi a chiedere di fare qualcosa”. Dall’altro è cambiato il fatto che gli uffici del comune, adesso, stanno lavorando per “affinare” quella stessa ordinanza. Anche un’altra cosa è cambiata. “Adesso c’è convergenza di volontà tra sindaco, polizia e tribunale”, dice il presidente della Provincia Stefano Vitali. “C’è una condivisione di analisi e la consapevolezza che il fenomeno può effettivamente generare reato”.


Il problema allo stato attuale è la mancanza di strumenti perché da quando, per esempio, i paesi dell'Est sono diventati comunitari misure come il foglio di via hanno perso efficacia. Strumenti come potrebbe essere per esempio proprio l'ordinanza in lavorazione contro quel fenomeno che continua ad affermarsi anche a Rimini come “racket gestito dalla criminalità”.

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LOTTA ALL’ABUSIVISMO COMMERCIALE, IN ARRIVO IL PROTOCOLLO DEL PREFETTO


Abusivismo commerciale. Da inizio anno sono 72 i sequestri amministrativi effettuati dalla Polizia municipale di Rimini. Diciotto i sequestri penali, ovvero quelli legati a materiale contraffatto. “Il prefetto – annuncia il sindaco, Andrea Gnassi – ha proposto un protocollo d’intesa che prevede l'aumento dei controlli e lo scambio di informazioni allo scopo di contrastare il fenomeno, un protocollo che firmeranno anche le associazioni di categoria”.


Intanto, in assenza dei rinforzi necessari per affrontare le centinaia di abusivi già all'opera non solo sulla spiaggia, si lavora in sinergia, “una strategia condivisa tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale, che sta portando tutte queste forze a intervenire sulle centrali di smistamento e rifornimento e sulle abitazioni e non c’è giorno porti sequestri”.


Di fronte al proliferare dell’abusivismo commerciale, Rimini è un territorio fertile. Il presidente della Provincia Stefano Vitali spiega perché.
“Se l’abusivismo esiste – dice – è anche qui trova un terreno fertile. Se i carabinieri irrompendo negli appartamenti trovano anche 20 persone tutte lì è anche perché ci sono dei riminesi che questi appartamenti li affittano. Da noi non deve esserci terreno fertile”.

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NOTTE ROSA, RINFORZI “IN AMICIZIA”


Acclarato il fatto che i rinforzi statali per la sicurezza arriveranno non prima del lunedì post Notte rosa: come fare? Rassicurazioni sono arrivare oggi dal Comitato provinciale per la sicurezza pubblica. Saranno operativi i carabinieri del battaglione e il reparto mobile della polizia di Bologna.
“Grazie a rapporti personali e alla consapevolezza del Ministero – spiega il presidente della Provincia Stefano Vitali – arriveranno dei rinforzi per le forze dell’ordine già per quel week end”. Le difficoltà del ministero sono dovute non ad atteggiamenti di sufficienza, ma a situazioni di emergenza che lo stesso è o è stato costretto ad affrontare e che assottigliano il numero degli agenti o dei militari a disposizione, vedi il terremoto e le proteste in Val di Susa.

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GNASSI: “VI SPIEGO IL MIO BILANCIO EQUO E VIRTUOSO”. SUI SINDACATI: “LA LORO MOSSA CURIOSA VERSO L’UNICO COMUNE CHE LA TASSA DI SOGGIORNO L’HA MESSA”. BALNEAZIONE: "CHIEDEREMO ANTICIPI PER 70MILIONI AD HERA PER GLI SFORATORI" 


Da fuori il suon dei mestoli, perché la gente sta male e urla “vergogna”. Dentro la giunta, che (per carità) del malessere della gente non è la causa, a spiegare le ragioni di un bilancio che il sindaco continua a definire “equo, virtuoso e con delle priorità”. Oggi in Consiglio il sigillo definitivo. Nel pomeriggio un incontro per spiegare le linee guida della manovra.
Ci ha condotti a oggi – dice il sindaco – un lungo percorso di confronto e di analisi. Abbiamo dovuto fare i conti con tagli per 23,7 milioni, una spesa corrente di 129 mila euro e con il fatto che il 60 per cento di ciò che pagano i riminesi va allo Stato. Queste sono le condizioni in cui si trovano a navigare tutti comuni. In 60 anni di governi instabili a mandare avanti l’Italia sono stati proprio i comuni e le pmi: le due realtà su cui il Governo si è accanito, e lo ha fatto in un modo così pesante che non si era mai visto prima”. E così i comuni, tra tagli e patto di stabilità, si trasformano in “elemento depressivo dell’economia, che allo stesso tempo è chiamato a fornire i servizi”.


La nostra – dice ad un certo punto il sindaco – è la manovra più equa tra i capoluoghi dell’Emilia Romagna” e mostra alcuni numeri, quelli di aliquote e detrazioni di imu e irpef di tutte le province, da cui si nota (effettivamente) che, per esempio a Rimini c’è l’irpef con l’aliquota più bassa della regione e con la soglia di detrazione più alta. A parità, poi di aliquota imu per la prima casa (che qui si applica su valori catastali relativamente bassi), Rimini applica una aliquota meno elevata per seconde case & co.


“Siamo più equi – spiega – perché usiamo tutte le leve fiscali (imu, irpef, tariffe, tassa di soggiorno). Noi siamo l’unico capoluogo turistico importante che mette la tassa di soggiorno (dal 1 ottobre perché si tratta di uno strumento nuovo che va definito nella sua applicazione). E’ curioso l’atteggiamento dei sindacati che si muove in favore della tassa di soggiorno proprio contro l’unico comune che l’ha messa. Il mondo è cambiato e cambia per tutti, non solo per i comuni”.


In programma per il comune di Rimini anche una riforma sulla retribuzione dei dirigenti, ovviamente da "condividere con i sindacati". “Tenere al minimo il livello di retribuzione per il posizionamento e dare il massimo della produttività a quel dirigente che raggiunge l’obiettivo. E vedere, poi, se arriva qualcosa per i mille dipendenti”.


All’assessore Gian Luca Brasini il compito di mostrare la virtuosità del bilancio di 130milioni “tutti servizi” e niente sprechi. Innanzitutto perché “abbiamo deciso di non contrarre un euro di mutuo e quindi gli interessi passivi restano gli stessi e andranno a diminuire”. Per il resto, personale, sociale, istruzione, sicurezza, affitti, attività culturali e sportive, trasporti, ecc. “per me sono tutte spese buone”. L’amministrazione ha anche lavorato a delle economie, “revisioni qualitative della spesa” recuperando “4milioni dalla riduzione degli incarichi, da personale e dirigenti, da affitti, dalla gestione del servizio di illuminazione pubblica”.


Rispetto al taglio al fondo per il sostegno all’handicap dice: “Non è vero. A pagina 95 del bilancio c’è un refuso. La verità è che di quei soldi 582mila euro corrispondono alla registrazione contabile del personale del Lettimi e noi li abbiamo spostati sotto la voce giusta. Poi ci sono venuti a mancare 300mila euro dalla Provincia per borse di studio e la tia dello Stato per le scuole. Infine, abbiamo sovrastimato il ricavo dal servizio di refezione delle mense scolastiche che a causa di defezioni non raggiunge i 140mila euro preventivati”. Rispetto ai 42mila euro dell’imu di lusso, andranno al sostegno per l’handicap nelle scuole.


Al vicesindaco il compito mostrare i rimpolpa menti al welfare, con istruzione e sicurezza tra le priorità che la giunta si è portata sotto al “bunker”.
“Abbiamo a bilancio 1,9 milioni per il sostegno ai bambini svantaggiati delle nostre scuole, per loro lavorano 30 persone a tempo pieno – dice Gloria Lisi – mentre 20,5 sono i milioni per la non autosufficienza, 420 mila euro per sostenere le situazioni di estrema povertà, 9,561 milioni per le politiche educative, 8,105 per il sociale”.


Opere. Si punta su la salvaguardia della balneazione (fogne) con 15 mila euro da spendere nel triennio di programmazione (6,5 milioni 2012, 5 milioni nel 2013, 5 milioni nel 2014). “Abbiamo in campo 53 milioni per la dorsale nord e abbiamo chiesto al gestore di anticiparne altri 70 perché si inizi al più presto a lavorare agli sforatori”.
Nel 2012 ci sono anche 8milioni per il teatro Galli, 2,88 milioni per il tecnopolo, 2 milioni per il trc, 1,77 milioni per la palestra del villaggio primo maggio, un milione a testa per i cimiteri di San Lorenzo e Santa Maria in Cerreto e poi tutta una serie di altri interventi per un totale di 27 milioni.

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TURISMO CONGRESSUALE, LA BORSA RITORNA A FIRENZE


Btc, la fiera del settore eventi, meeting, congressi e viaggi di incentivazione, torna a Firenze, dove è nata e che lasciò nel 2005. L'edizione 2013 sarà in calendario il 12 e 13 novembre alla Fortezza da Basso. L'annuncio è stato dato oggi proprio alla Btc 2012, in corso a Rimini, dall'assessore al turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti e da Lorenzo Cagnoni, presidente del gruppo Rimini Fiera.
La stessa Rimini Fiera quindi ritiene necessario il rilancio col ritorno a Firenze per, si legge in una nota, "allineare la manifestazione alle mutate esigenze del mercato e che sarà fondato su nuove e più ampie partnership istituzionali, politiche e di settore".
La nuova vecchia sede è stata proposta dalla stessa Rimini Fiera, socio di maggioranza di Btc attraverso TTG Italia, ritenendola luogo maggiormente idoneo a ospitare la Borsa del turismo congressuale a seguito di interventi importanti che la Regione Toscana sta operando a sostegno del turismo congressuale grazie al progetto interregionale Mice per la competitività e qualificazione del sistema italiano.
«Exmedia – ha detto Cagnoni - ha sottoscritto un protocollo di intesa triennale con la Regione Toscana con l’obiettivo di ridisegnare e rilanciare la manifestazione, e siamo certi che questa decisione sia confacente alle nuove esigenze di un mercato che si è rapidamente evoluto e trasformato».
Alla conclusione dell'edizione 2012 di Btc partirà quindi un processo di riqualificazione e riposizionamento della fiera degli eventi che Rimini Fiera vuole allineare alle nuove esigenze del mercato, con partnership più ampie a livello politico, istituzionale e di settore.

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BILANCIO: IL COMUNE TAGLIA LE CONVENZIONI AI NIDI PRIVATI PER COPRIRE LA PROPRIA QUOTA SOCIALE IN ITINERA


Una grande dama cinese. Una quindicina di variazioni dal volume complessivo di oltre 600mila200 euro per la parte corrente e sette per la parte straordinaria per 170mila euro. Oggi il Consiglio comunale di Rimini sarà chiamato a votare un lungo, anzi lunghissimo, emendamento del sindaco al bilancio di previsione. Un emendamento ispirato dai dirigenti comunali in funzione di nuove spese dell’ultimo minuto.


Tra le novità interessanti l’aumento della quota sociale in Itinera di 68.140 euro, un aumento dovuto al fatto che il 17 maggio scorso l’assemblea dei soci nel definire il consuntivo 2011 ha deliberato per un contributo “di 199.368 euro di cui 137.694 a carico del Comune di Rimini”.
Solo per capire di cosa si parla, vale la pena di ricordare, magari, che l’azienda ha già chiuso in rosso nel 2008 e nel 2009 e che se l’assemblea dei soci non avesse deliberato 115mila euro di contributi consortili da imputare a bilancio anche per il 2010 sarebbe andata allo stesso modo. E, alla luce del provvedimento della giunta la stessa identica situazione di ripropone per il 2011.
Da dove si prenderanno questi soldi? Dal taglio di 137.140 euro alle convenzioni con i nidi privati (che ammontava a 382mila euro) e dai 36mila euro che il Comune incasserà in più dal servizio estivo dei nidi. Dell’operazione beneficeranno anche i nidi gestiti da Asp Valloni, che a causa della rivalutazione del costo per bambino peserà di più per il 2012, e il Ceccarini per cui è stata prorogata la convenzione fino a fine anno scolastico.


Tra le altre novità, produttività dei dipendenti: la parte variabile del fondo dei dirigenti si dimezza e va a finire nel Fondo variabile dei dipendenti: quanto? 21.520 euro.
Per concludere (diciamo così) in eleganza: i famosi 42 mila euro dell’imu di lusso? Andranno al Valloni per servizi educativi dedicati a bimbi svantaggiati da zero a sei anni.

Giovedì, 21 Giugno 2012 12:35

ITINERARI ORGANISTICI RIMINESI

ITINERARI ORGANISTICI RIMINESI


MUSICHE DI JOHANN SEBASTIAN BACH
per il secondo appuntamento della rassegna musicale,
venerdì 22 giugno alle ore 21.00 nella Chiesa del Suffragio. All’organo, Peter Kofler.


La Rassegna musicale Itinerari organistici riminesi è promossa e realizzata dalla Diocesi di Rimini e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, con la direzione artistica di Gianandrea Polazzi.


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VIOLENZA SULLE DONNE, CARABINIERI E POLIZIA ARRESTANO PERICOLOSO STALKER


Arrestato un pericoloso stalker in un’operazione congiunta di carabinieri e polizia.
Lui, un uomo del 1954, ora ai domiciliari, è colpevole di aver perseguitato la sua ex, un’insegnante riminese, dal maggio 2012 ad oggi. Non ha digerito la fine di una storia durata qualche anno e ha iniziato a pedinare la donna, a infastidirla, a minacciarla fino a renderle la vita impossibile lasciandola cadere in un forte stato d'ansia e paura tali da farle mutare alcuni suoi semplici gesti quotidiani.


Ieri in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Rimini, i carabinieri della stazione di Viserba hanno arrestato l'uomo.  Sono stati i carabinieri a raccogliere la prima denuncia dei fatti e svolgere gli accertamenti preliminari. Alla squadra mobile della Questura ha seguito attentamente episodi successivi.

Giovedì, 21 Giugno 2012 08:55

GIORNALAIO 21.06.2012

Rubriche

BOLOGNA 'LADRONA' NEL LIBRO DI MARIOTTI. IL DESTINO DEL PARTIGIANO E IL BILANCIO INIQUO. SULLE FOGNE VEGLIA GIA’ L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’. IL GOVERNO APPROVA: “IL NEVONE NON E’ DA MENO DEL TERREMOTO”. ASSALTO AI BAGNINI: “STIAMO PENSANDO DI FARCI GIUSTIZIA DA SOLI”


Dossier Romagna


Presentata l’inchiesta di Bonfiglio Mariotti su trasferimenti regionali e disparità tra Emilia e Romagna. Su tutti i quotidiani. A latere il presidente della Provincia Stefano Vitali, che firma la prefazione del libro, ammette il pericolo del neo centralismo, si dichiara contrario alla Regione Romagna e fa alcune considerazioni. “«Abbiamo il dovere di iniziare una riflessione per scongiurare il neo centralismo. Per il nostro territorio sarebbe un problema economico e sociale. Abbiamo elementi per dire: si sta ricentralizzando »... «La Romagna ha bisogno di avere libertà di movimento, di infrastrutture per poter competere». Come? C’è ad esempio la Provincia unica avanzata dal sindaco di Forlì, Roberto Balzani. «La Provincia unica romagnola? Può essere. L’aggregazione per avere peso maggiore rispetto all’Emilia? Può essere»”, Marco Letta a pagina 3 sul Corriere Romagna.


Bilancio in arrivo e Agosta in bilico


Il Corriere riporta le dichiarazioni di Bonaccini a Dire. “Secondo il numero uno del Pd regionale, dunque, lo scontro tra Agosta e il sindaco Gnassi è arrivato alla fine. Ma al capolinea potrebbe essere pure il capogruppo dei democratici in Comune. Sull’eventuale rimozione di Agosta «decide il Pd di Rimini, non certo io», mette in chiaro Bonaccini. Tutto lascia intendere, però, che nel caso il partito decida per la sostituzione del capogruppo (si parla di Alessandro Giorgetti), non sarà certo il segretario regionale a intervenire per salvare Agosta. «Mi auguro che si sia trattato di una schermaglia che non si ripresenti in futuro - afferma, del resto, Bonaccini - altrimenti il Pd corre il rischio di dare un’impressione di litigiosità di cui non abbiamo bisogno. Tra l’altro Gnassi, in questo primo anno di mandato, sta facendo molto bene»”, pagina 11.


Sempre sul bilancio su tutti i quotidiani la bocciatura unanime dei sindacati.


Fogne


Controllerà l’Istituto superiore di Sanità su richiesta dell’Ausl Rimini.
“Realizzazione di un sistema di allerta e risposta rapida durante la stagione estiva nel Comune di Rimini”, il titolo del vademecum dell'Iss che elenca quali sono le patologie sentinella che i 10 medici di base dovranno tenere presente. E cioè sindrome respiratoria, diarrea con sangue, sindrome gastroenterica, febbre con rush, sindrome itterica acuta come cefalea e malessere generale, dermatiti, cheratocongiuntiviti, malattie dell'orecchio. Attraverso i medici di base, ma va da sé anche per gli accessi al pronto soccorso, si potrà ottenere così un campione di 15mila persone, ossia il 10% della popolazione, di cui circa 2000 sotto i 14 anni e 13mila adulti. La raccolta dati è già partita venerdì scorso, con la consegna ai medici delle prime schede settimanali che poi verranno riinviate per fax all'Asl”, Nuovo quotidiano a pagina 7.


Fisco


Nei guai l’ex presidente di Piccola industria.
OMESSA dichiarazione dell’Iva per 285mila euro: questo il reato di cui deve rispondere Mario Formica, ex presidente (da appena una giornata) della piccola industria riminese e attuale presidente di Fiera Marche Spa”, il Resto del Carlino a pagina 4.


Nevone


Non dovrebbero essere più a rischio i fondi per l’emergenza. Il governo approva odg di Pizzolante. “Il documento impegna il governo ad «affrontare, come per il terremoto, il tema dei danni prodotti e delle imposte con particolare riferimento al crollo di edifici, capannoni e stalle, a seguito dell’eccezionale precipitazione nevosa» di quest’inverno, perché gli «edifici che crollano sotto il peso di quattro metri di neve non sono diversi da quelli che crollano per eventi sismici». L’ordine del giorno chiede altresì che vengano individuati «strumenti e risorse per corrispondere agli impegni presi nei confronti di Comuni e Province per la gestione dell’emergenza»”, Corriere a pagina 11.


Bagnini assaliti da abusivi e vandali


Scrivono una lettera. “Stiamo pensando di farci giustizia da soli come un nostro collega che, dopo aver afferrato un remo, ha lanciato in aria tutti i banchetti dei venditori abusivi. Noi non vogliamo comportarci come nel Far West ma, al momento, non vediamo alternative per essere salvaguardati”, Nuovo Quotidiano a pagina 8.


Maturità


Su tutti i quotidiani la cronaca della prima prova nelle scuole riminesi. Sul Nuovo Quotidiano Agostina Melucci, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale.
“«La prova si è svolta in maniera serena senza brutti episodi o altro». Soddisfatta, poi, anche delle tracce uscite: «Erano tutte fattibili e completamente diverse da qualsiasi pronostico»”, pagina 13.

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MARIOTTI E IL SUO RAPPORTO ROMAGNA: “MENO DEL 20 PER CENTO DEI SOLDI DELLA REGIONE FINISCE DA NOI”


“Da questo libro mi piacerebbe fiorisse un’unione d’intenti tra gli amministratori locali e gli imprenditori per fare sistema nei confronti della Regione in favore della Romagna”. Lui è l’imprenditore nel campo dell’informatica Bonfiglio Mariotti. Il suo libro, scritto durante una pausa forzata dovuta a un incidente, s’intitola Dossier Romagna. Dove finiscono i soldi della Regione.


Il divario tra Emilia e Romagna secondo Mariotti si origina da un deficit di rappresentanza della Romagna a Bologna. “In Romagna ci sono 3 province su 9, il 33 per cento di rappresentanza dovrebbe essere nostro. Si potrebbe obiettare che questi calcoli si fanno con il numero degli abitanti. Allora, in Romagna risiede un milione di persone dei 4milioni regionali, la percentuale scenderebbe al 25 per cento. E invece se andiamo a guardare in giunta ci accorgiamo che ben 2 assessori su 14 provengono da Copparo. Nati tutti lì i geni? Se poi si va a calcolare la media dei trasferimenti (regionali, statali e comunitari) per la Romagna degli ultimi 20 anni ci si accorge che è inferiore al 20 per cento”.


Dallo studio di Mariotti risulta anche che "in Romagna erano stati programmati investimenti per il 31,3 per cento, ma alla fine, sono però risultati solo il 27,6 per cento. Quindi nel passare dalle parole ai fatti, dai programmi ai mandati di pagamento, la Romagna viene trattata diversamente dall'Emilia”.


Degli 80 milioni erogati nel 2011 per i tecnopoli universitari dell'intera regione, conta Mariotti, a Rimini è arrivato solo il 9,2 per cento. “Un’università autonoma – dice del ‘potere centralista’ bolognese – non ce la vogliono dare. Ma allora noi come possiamo dare vita ai corsi di laurea che servirebbero al nostro territorio?”.


Altro esempio di centralismo è l’Apt. “Anche se la sede è a Rimini il potere è gestito tutto da Bologna. Melucci (riminese assessore regionale al turismo) è molto bravo – dice poi – ma potrebbe fare di più”.


Ci sono però anche altri numeri da tenere sott’occhio: della totalità di risorse erogate dalla regione all’Emilia ne vengono utilizzate l’80 per cento, della totalità delle risorse per la Romagna ne viene utilizzato il 65,9 per cento. Eppure Mariotti resta dell’idea che “gli emiliani saranno più bravi di noi, ma se noi avessimo avuto per 40 anni gli stessi soldi che loro hanno avuto dalla regione e stato saremmo agli stessi livelli e non dovremmo soffrire così tanto per la crisi”.


La soluzione al problema? “I cluster, gruppi di soggetti che lavorano per gli stessi obiettivi: per l’università ci vorrebbe un cluster e anche per il turismo, ma purtroppo sotto questo aspetto gli imprenditori si fanno un po’ i fatti loro”.


Una seria questione per la Romagna è secondo Mariotti Hera. “Un problema molto importante – dice – perché non ci dà la possibilità di fare quello che vogliamo per il nostro territorio”. Di Hera si occupa un intero capitolo del libro.


Non condivide gli stessi toni di Mariotti chi del libro ha firmato la prefazione, il presidente della Provincia, Stefano Vitali. “Non credo ci sia bisogno di una Regione Romagna, ma come alternativa magari di una provincia unica sì”, dice.
Mariotti, intanto, pensa già alla prossima fatica letteraria. “Informatica di Stato”, azzarda un titolo.


Altri numeri


Su una torta di diverse decine di milioni di euro spesi dalla Regione per interventi per lo sviluppo economico, vediamo che al turismo - un motore essenziale per la Romagna e per tutta la Regione - viene riservato solo l'11,1 per cento, mentre la stragrande maggioranza degli interventi va al settore industria, cooperazione, artigianato e problemi del lavoro. Sono dati del consuntivo 2009, pagato totale.


Difesa del suolo e della costa. Mettendo assieme 279,4 milioni di euro di interventi regionali dal 1998 al 2011, abbiamo constatato che la percentuale dei soldi investiti in Romagna è solo del 31 per cento (quasi tutta la costa regionale è in territorio romagnolo).


Sanità. Tra Romagna ed Emilia c’è squilibrio anche nei posti letto in ospedale. Uno squilibrio che cresce. Se nel 1987 i posti in Emilia erano il 7,6 per mille e in Romagna il 6,1 per mille, nel 2008 i livelli sono al 3,9 per l’Emilia e al 3,1 per la Romagna.

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