1

CALDO: A RIMINI SECONDO DECESSO IN 24 ORE


Erano da poco passate le 11. Lei una turista 69enne di Lodi passeggiava in riva al mare con la sua sorella. Un infarto l’ha uccisa in spiaggia Bellaria- Igea Marina. L’attacco di cuore è stato causato dal caldo eccessivo. A nulla è valso l’intervento del 118 e dei militari della Capitaneria di porto. Le due donne erano in vacanza in riviera dallo scorso week end, vi sarebbero rimaste per una settimana.


In seguito al fatto la Capitaneria ha diramato una nota che sarà letta dal servizio radio spiaggia, allo scopo di indurre, in particolare le categorie maggiormente a rischio, cioè bambini e anziani, a evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde.

2

LOTTA ALL’ABUSIVISMO COMMERCIALE, LA MUNICIPALE SEQUESTRA MERCE PER 40MILA EURO


Lotta all’abusivismo commerciale. Da lunedì in strada 48 agenti di Polizia municipale, sia in divisa che in abiti civili, in auto di servizio, mezzi senza contrassegni e biciclette hanno effettuato 32 sequestri di merce contraffatta e non, tra cui 250 borse, 328 portafogli, 2.500 tra collanine, bracciale e co., 650 giocattoli privi dei requisiti di sicurezza, mille capi d'abbigliamento, il tutto per un valore approssimativo di circa 40mila euro.
L’attività degli agenti si è concentrata anche al controllo di vedette e mezzi utilizzati per il trasporto della merce abusiva. Effettuate verifiche su 14 persone e 8 veicoli.

1

METALCOOP, OVVERO COME SINTI E ROM SCELGONO LAVORO E LEGALITA’


E’ nata da un mese ad opera di un gruppo di sinti e rom Matalcoop, la cooperativa sociale per la raccolta e il recupero di materiali ferrosi, un progetto su cui vigilerà la Provincia. In totale 18 lavoratori che hanno voluto dimostrare così la loro volontà di integrarsi in modo corretto nella nostra comunità nel pieno rispetto della legalità. Legalità che hanno scelto entrando nella cooperativa e abbandonando il sommerso. Hanno dai 20 ai 60 anni, risiedono nella provincia di Rimini e lavorano in tutta la Romagna. Hanno preso su in cooperativa anche 3 italiani.
Scopo di Metalcoop è la microraccolta porta a porta dei materiali ferrosi per guadagnarsi da vivere con lo smaltimento. La cooperativa ha sede a Rimini e a Gambettola, dovei materiali arrivano per poi essere smaltiti. I protagonisti della storia dicono che il lavoro non manca dal momento che ogni giorno si riesce a raccogliere anche una decina le tonnellate di materiale, soprattutto di ferro. Tutto merito anche delle nuove regole per lo smaltimento cui devono adattarsi “anche i privati” spiega Davide Ricci, responsabile del settore per Confesercenti. "Anche se a volte, quando forniamo loro i formulari da firmare, con l'inserimento dei propri dati, sono restii a farlo, anche operatori commerciali e albergatori. Noi ricordiamo che chi chiede di smaltire fuori dalle regole rischia multe salate".

3

I SINDACATI SUL BILANCIO E SULLA GIUNTA RIMINESE: “LA NEGOZIAZIONE INSUFFICIENTE HA PRODOTTO UNA MANOVRA SENZA EQUITA’ SOCIALE”


Bilanci di previsione, domani si vota a Rimini. I sindacati continuano a chiedere risposte concrete, questa volta in particolare al “comune capoluogo”.
Fondamentale è e sarà da qui in avanti che l’amministrazione comunale riminese riveda “il modo in cui attualmente si relaziona con il sindacato posto che è impensabile che essa possa esercitare un ruolo di governo reale prescindendo dal confronto con le parti sociali. Questa insufficiente negoziazione sul Bilancio 2012 porta l’Amministrazione di Rimini a imboccare la strada della mancata equità sociale a discapito dei soliti noti: lavoratori dipendenti e pensionati”.
Sarebbe stato meglio “invece (anche in una prospettiva lungimirante) aggredire con forza ed incisività i costi della politica (vedi Partecipate), e i tanti e troppi sprechi che si annidano nelle pieghe del bilancio. Auspichiamo che il Sindaco acceleri verso quel modello tante volte evocato della città di Friburgo dando priorità alla riqualificazione ambientale a partire dagli urgenti interventi sulla rete fognaria indispensabile per una capitale europea del turismo”.
“Abbiamo già dichiarato – dicono Cgil, Cisl e Uil - nella nostra piattaforma iniziale, che siamo consapevoli dei problemi e delle scelte difficili che la crisi impone, ma è impensabile che si possa arretrare sullo stato sociale. Pertanto, chiediamo che vengano riconfermati tutti i fondi approvati dalla precedente amministrazione a sostegno delle fasce meno abbienti della popolazione”. I sindacati si riferiscono al fondo di 100mila euro per assistenza badanti, ai 270mila euro per il contributo tia, ai circa 100mila euro per abbonamenti al trasporto pubblico, ai 50mila euro per l’acqua, al fondo anticrisi di 500mila euro “con gli ulteriori sgravi delle rette per i servizi a domanda individuale per i lavoratori in cassa integrazione o disoccupati. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare auspichiamo che venga rispettato l’impegno, assunto dall’Ufficio di Piano, ad accrescere di 11mila le ore di assistenza per recuperare, almeno in parte, il taglio di 30.000 ore effettuato in passato”.
Sull’imu i sindacati chiedono “ vengano garantiti gli affitti a canone concordato, le aliquote prima casa per gli anziani ricoverati e i comodati d’uso gratuito. Sull’Irpef, prendiamo atto che sono stati esentati i redditi fino a 15mila euro, ma a nostro parere resta una tassa iniqua pagata da lavoratori dipendenti e pensionati”.
I sindacati hanno anche chiaro dove è che il comune avrebbe potuto guadagnare in entrate. “Continuiamo a non comprendere il motivo per cui sia stata rimandata all’autunno l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Così facendo invece di 7milioni di euro entreranno nelle casse del Comune soltanto 500mila euro con conseguenze che è inutile ribadire”.
Poi passano ad un consiglio spassionato che alla giunta di Rimini sta arrivando da più parti. “Si può smettere di dire cose per iniziare a farle. Innanzitutto intervenire sul Piano urbano del traffico e in relazione a questo sul trasporto pubblico locale, e mettere seriamente mano alla riqualificazione del patrimonio ambientale e urbano a partire dalla filiera turistica. E’ miope pensare al piccolo risparmio immediato rincorso dalle varie categorie economiche tentando di procrastinare il più a lungo possibile il momento, per esempio, della messa a norma e in sicurezza delle strutture. Questo non fa che impoverire le stesse strutture e bloccare la catena produttiva che andrebbe ad incentivare lavoro, crescita e consumi. Un processo che vale per tutti gli interventi di riqualificazione”.
Tornano sul tema dell’evasione perché “chi non paga tasse e contributi, ruba due volte, sia direttamente perché sottrae ricchezze alla collettività, sia indirettamente perché, denunciando un basso reddito, beneficia di agevolazioni a cui non avrebbe diritto” e perché “l’illegalità è terreno di coltura ottimo per la malavita organizzata che purtroppo, nel nostro territorio non è più soltanto una realtà presunta”.

1

NEVONE: IL GOVERNO ACCOGLIE LE RICHIESTE DI PIZZOLANTE E MARCHIONI. VITALI RINGRAZIA


Il governo ha accolto l’ordine del giorno presentato da Sergio Pizzolante (Pdl) al Decreto Protezione Civile e sottoscritto anche da Mazzuca (Pdl), Marchioni (Pd), Brandolini (Pd), Ceroni (Pdl), Della Vedova (Fli), Pini (Lega), Libè (Udc), Benamati (Pd), Galletti(Udc) .
In pratica, i parlamentari nell’apprezzare quanto il Consiglio dei Ministri stia facendo per il terremoto in Emilia Romagna, lo impegna “ad affrontare, come per il terremoto, il tema dei danni prodotti e delle imposte con particolare riferimento al crollo di edifici, capannoni e stalle, a seguito dell’eccezionale precipitazione nevosa che si è avuta tra il 31.01.2012 ed il 18.02.2012, soprattutto nel “vortice” che si è creato fra le Province di Pesaro Urbino, Ancona, Rimini e Forlì” e che “gli edifici che crollano sotto il peso di quattro metri di neve non sono diversi da quelli che crollano per eventi sismici”.
L’ordine del giorno chiede altresì che vengano individuati “strumenti e risorse per corrispondere agli impegni presi nei confronti di Comuni e Province per la gestione dell’emergenza”.
“Non è stato dichiarato – dice Pizzolante – lo stato di calamità richiesto dalle Regioni e sollecitato al presidente del Consiglio con lettera del 14 marzo 2012 di parlamentari di tutti i gruppi politici, che non ha avuto riscontro, né risposta di alcun tipo; ci si attendeva che con il decreto legge, emanato per il riordino della Protezione Civile (n. 59), si affrontasse la situazione; la calamità chiamata “terremoto bianco” sembra dimenticata; dopo una manifestazione istituzionale dei territori colpiti, svoltasi a Roma lo scorso 21 marzo, è stato incaricato il Ministro Barca di trattare il dossier ma senza, ad oggi, nessuna soluzione prospettata; l’impegno solenne, assunto nelle aule parlamentari dal Ministro Cancellieri prima e dal Sottosegretario D’Andrea poi, che il Governo avrebbe fatto fronte a tutte le spese di soccorso, non è ad oggi stato onorato; Comuni e Province hanno assunto impegni con i fornitori, per lo sgombero della neve per garantire sicurezza ai cittadini, che adesso chiedono di essere pagati, con evidenti rischi di dissesto delle casse comunali per i piccoli comuni e di sanzioni per mancato rispetto del patto di stabilità per province e comuni più grandi”.
Alla notizia da Roma, il presidente della Provincia Stefano Vitali ha ringraziato “per il loro impegno i nostri due parlamentari (Pizzolante e la Marchioni), così come i deputati che hanno sottoscritto lo stesso odg, perché a quasi 150 giorni di distanza si fanno ancora sentire pesantemente sul territorio riminese, in particolar modo sul tessuto socio economico della Valmarecchia e della Valconca, gli effetti di quel fenomeno meteorologico. Ovviamente la questione non si chiude oggi con questo ordine del giorno, anzi va seguita con ancor maggior determinazione per ottenere riscontri tangibili e concreti. Per questo va fatto ancora affidamento sull’impegno dei nostri parlamentari che stanno portando a Roma tutto il disagio provocato da quel disastro bianco”.

2

ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA, FOCCHI: “INDUSTRIA E TURISMO HANNO BISOGNO DI UN’AMMINISTRAZIONE ATTENTA”


“Dai numeri –ha detto il presidente di Confindustria Rimini Maurizio Focchi durante l’assemblea generale – è chiaro che sia il turismo che l’industria hanno ampi margini di miglioramento. Ma entrambi hanno bisogno di infrastrutture moderne e di un’amministrazione attenta alle esigenze di tutti gli imprenditori con una burocrazia amica, certa nei tempi e nelle interpretazioni. Il nostro territorio ha come vocazione l’accoglienza e può applicarla a favore dei turisti e anche delle imprese. Per fare questo dobbiamo mettere al primo posto l’attenzione ad uno sviluppo sostenibile che abbia come valori l’ambiente, il bello, il benessere dei cittadini, uno stile di vita in sintonia con le risorse naturali”.
Dai dati dell’indagine economica effettuata fra gli associati di Confindustria Rimini, emerge che nei prossimi mesi la produzione sarà in crescita per solo il 15% degli imprenditori intervistati mentre per il 33% sarà in calo. Gli ordini totali sono in diminuzione nel 42% dei casi e l’occupazione è ancora in contrazione. Il “credit crunch” resta il tema centrale per la sopravvivenza delle imprese e gli associati segnalano una restrizione del credito nell’84% dei casi. A marzo 2012 rispetto a marzo 2011 nella nostra provincia si segnala una diminuzione degli impieghi verso le imprese di 200 milioni di euro.
L’assemblea ha eletto come membri della giunta di Confindustria Riminiper il biennio 2012-2014: Bruno Tani, Linda Gemmani, Alessandro Annibali, Bruno Morandi, Paolo Recca, Giovanni Panciroli, Daniele Torcolacci, Biagio Amati, Orfeo Grossi, Paolo Rambaldi, Giorgio Forlani, Riccardo Zannoni, Bruno Vernocchi.
Remo Lucchi è stato eletto alla guida della Piccola Industria di Confindustria Rimini.

Mercoledì, 20 Giugno 2012 11:43

Festa del pane di Maiolo dal 23 al 24 giugno

Festa del pane di Maiolo
dal 23 al 24 giugno


Mercoledì, 20 Giugno 2012 22:36

Pane di Maiolo, una specialità in festa

13

Pane di Maiolo, una specialità in festa


Il pane di Maiolo è uno dei prodotti romagnoli più tipici e meno noti, che ogni anno viene festeggiato con una grande festa a fine giugno. È un pane preparato con metodi antichi, grazie alla caratteristica farina locale, prodotta in una zona, quella di Maiolo, in provincia di Rimini, definita dall'Unione Europea "BioItaly" per la sua importanza floristica, per i suoi campi di grano e per i suoi numerosi forni antichi (più di cinquanta), utilizzati per la cottura del tipico pane locale. Non tutti i forni sono ancora oggi attivi (risalgono agli inizi dell’Ottocento) ma molti tornano in funzione in concomitanza con la Festa del pane di Maiolo, che quest’anno si terrà dal 23 al 24 giugno. Verranno sfornate pagnotte, dolci realizzati con mezzi tradizionali e pizze, il tutto abbinato agli olii e ai vini delle colline riminesi.


La particolarità del pane di Maiolo è che viene prodotto con una farina realizzata con un’antica varietà di grano, il gentilrosso, la cui origine risale alla metà dell’Ottocento. E' un grano tenero, caratterizzato da una spiga giallo-rossa, di notevoli dimensioni, resistente alle malattie e con buone doti di rusticità e di adattabilità. La sua massima diffusione si ebbe tra il 1920 e il 1930, soprattutto nell'Italia centrale. Questo è il segreto del pane di Maiolo.


Il resto della preparazione e della cottura è simile a molti altri pani. Lavorate con acqua tiepida e un po' di farina la pasta madre, il lievito naturale, per ravvivarlo e lasciate riposare per una notte. Su una spianatoia, versate la farina a fontana. Al centro mettete la pasta madre e lavorate aggiungendo man mano acqua tiepida. Tagliate l’impasto in filoni da un chilo circa. Avvolgete il pane in teli (tradizionalmente tessuti nel telaio a mano) e lasciate lievitare per un tempo che varia da un’ora e mezzo in estate alle tre ore in inverno. Trascorso questo periodo, come usanza locale vuole, fate una piccola incisione a croce sulla superficie e infornate. Nei forni antichi, alimentati con fasci di ginestra e di vite, il pane viene controllato ogni 20 minuti, dopo 40 minuti viene mosso e viene sfornato intorno ai 70 minuti di cottura.
A questo punto si fanno riposare i filoni in verticale per favorirne l'asciugatura.


Tante sono le tradizioni legate alla produzione del pane di Maiolo. Tra queste, si tramanda che le donne impastatrici dicessero: «L'è stet 'na bela fadiga, mo l'è bel» (E' stata una bella fatica, ma è bello). Provate anche voi a fare il pane in casa: alla fine sarete stanchi ma molto soddisfatti.


Carlotta Mariani




2

ORATORIO DI SAN GIOVANNINO, ARRIVA LA GUIDA BREVE DI PASINI


Una guida “breve” dell’oratorio di San Giovannino a Rimini. L’ha scritta Piergiorgio Pasini, con le foto di Luciano Liuzzi, e sabato verrà presentata nella cornice dell’oratorio di via Dante dall’autore e con don Giovanni Tonelli direttore de “Il Ponte” (editore della pubblicazione).


“La Confraternita di San Girolamo – spiega al proposito il presidente della confraternita Marco Ferrini – ha recentemente posto in essere un importante lavoro di recupero e di restauro del patrimonio artistico salvato dai danni subiti con l’ultimo conflitto mondiale. Le opere d’arte più facilmente trasportabili sono state all’epoca salvate, pur andando distrutto completamente il seicentesco oratorio ed ora sono visibili nell’attuale chiesina ricavata da un edificio del ‘700”.

Mercoledì, 20 Giugno 2012 10:07

La visione di San Girolamo

Giovanni Francesco Barbieri ("Il Guercino") 1591 - 1666
La visione di San Girolamo 1641
Museo della Città, Rimini (dall'oratorio della Confraternita di San Girolamo)


Sabato 23 giugno verrà presentata la “Guida breve dell’Oratorio di San Giovannino” realizzata dal Prof. Piergiorgio Pasini e curata per la fotografia da Luciano Liuzzi. La manifestazione avverrà nei locali dell’Oratorio di Via Dante 18 con l’Autore e con don Giovanni Tonelli direttore de “Il Ponte” ed editore della guida stessa.


Pagina 195 di 273