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IMPRENDITORI CONTRO GLI ATTI VANDALICI. A RICCIONE SI RITROVA IL COMITATO PER IL RESTAURO DEL BUSTO DI KAROL WOJTYLA


Insieme per costruire la civitas . A Riccione si ritrova il Comitato per il restauro del busto di Giovanni Paolo secondo, distrutto da vandali la notte di Capodanno. Non è questione da poco. Gli imprenditori riccionesi hanno trovato un punto di coesione per fare cose insieme per il bene della città e confermano la volontà di sostenere il Comune nei lavori per il restauro del busto.


Occasione per raccontare lo spirito di intraprendenza degli imprenditori riccionesi, a seguito della volontà dimostrata dal Comune che già all’epoca dei fatti si disse pronto a ripristinarlo, è stato un incontro - tra gli ospiti anche il sindaco Pironi - organizzato dalla Compagnia delle opere a partire dalla provocazione di Vincenzo Leardini. “La questione non può riguardare la sola amministrazione, ma l’intera comunità cittadina. Titolare una statua ad un pontefice o è espressione di una coscienza comune oppure è pura formalità”.


Le dichiarazioni di Leardini non erano passate inosservate, anzi avevano portato alla formazione di un Comitato formato da varie realtà cittadine, tra cui le parrocchie e la Compagnia delle Opere riccionese. All’inizio l’obiettivo era semplicemente quello di raccogliere una cifra cospicua per poter dare ancora maggiore visibilità e centralità ad una figura della levatura di Karol Wojtyla.


“Ma non è questione del busto di una persona eccezionale, e neppure di una figura religiosa importantissima. In gioco c’è di più”, sostiene Domenico La Gioia, direttore della CdO.


In gioco – continua – c’è una domanda, che credo sia quanto stava al fondo di ciò che disse Leardini. Ci dividiamo su tutto. Il dibattito nella città è connotato da mille occasioni di scontro. Ma c’è qualcosa su cui la città può ritrovarsi unita? Abbiamo ancora punti che riescono a metterci insieme, al di là di ogni, legittima o meno, divisione? Per noi rilanciare l’iniziativa del Comitato per la statua dedicata a Giovanni Paolo II, vuole dire lanciare all’intera città questa domanda. Senza il tentativo di darvi una risposta, diventa impossibile costruire la Civitas. Da questo punto di vista, la cordialità e la disponibilità che si son viste poche sere fa tra chi ha accettato l’invito, è un forte segno di speranza”.


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SPIAGGE DI NOTTE, IL COMUNE C’E’ MA SOLO FINO ALLA MEZZA, POI TUTTI NEI LOCALI


Oggi incontro in Comune a Rimini. Il sindaco Andrea Gnassi ha convocato bagnini, bar e locali, associazioni di categoria interessate e qualche assessore per mettere tutti al corrente dei suoi progetti per la spiaggia, un luogo da vivere dall’alba a mezzanotte.


“Vogliamo far tornare Rimini protagonista in positivo della vita diurna e notturna”, spiega l’assessore Jamil Sedegholvaad. “A chi vorrà entrare nel progetto offriremo l’opportunità importante di istallare queste strutture leggerissime, in fondo alla passerella nella zona più vicina all’acqua per la somministrazione di bevande e musica”. La struttura leggera, il famigerato chiringuito (chi riesce a dirlo è bravo), che potrebbe insomma impossessarsi delle spiagge svuotate da tutto il resto.


“Vogliamo promuovere l’intrattenimento serale, un divertimento sano e non fino a tarda notte: non vogliamo copiare il modello di Riccione. Non è nostro interesse noi vogliamo creare un trampolino di lancio per la serata, non trattenere la gente fino in spiaggia. Rimini è una realtà composita con spiaggia operatori, discoteche e tutti devono poter lavorare, grazie alla valorizzare un pezzo fondamentale”.


Il programma di valorizzazione si focalizza quindi su due orari del giorno: la sera con l’aperitivo e anche l’alba, “la spiaggia vissuta all’insegna del benessere: yoga pilates”.


Adesso toccherà agli operatori dire cosa ne pensano. Una volta partito il progetto ‘chiringuito’, potrà prendere corpo anche l’idea dei locali di valorizzare la zona di piazzale Boscovich trasformandola in una cittadella dell’intrattenimento notturno.

Mercoledì, 04 Aprile 2012 17:59

Mora Romagnola, i piatti dello chef Fabio Rossi

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Mora Romagnola, i piatti dello chef Fabio Rossi


Il salume più tipico, e forse meno noto, delle nostre zone è quello ricavato dalla mora romagnola. È un’antica razza suina, probabilmente arrivata in Romagna a seguito delle popolazioni barbare. È un animale robusto, caratterizzato da una folta peluria scura (da qui il nome mora), il muso allungato e gli occhi a mandorla.


All’inizio del ‘900, ne esistevano circa 335mila. Vivevano nelle valli e sulle colline romagnole e bolognesi. Nei primi anni ’90 ne erano rimasti solo 18 esemplari, concentrati in un unico allevamento con elevati livelli di consanguineità. Questo perché è una razza poco adatta alla produzione intensiva, crescendo lentamente e mantenendo un peso inferiore rispetto agli altri suini. Grazie all’azione di recupero del Wwf Italia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, le cose sono cambiate. Oggi esistono 42 allevamenti tra le province di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, e altre regione italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Campania).


Dalla mora romagnola si possono ottenere prosciutti, salami, lardo, pancetta, coppa,… tutti salumi che, secondo lo chef Fabio Rossi del ristorante Vite di San Patrignano, «sono più saporiti. Il grasso è presente in percentuale maggiore e questo garantisce un sapore succulento che risulta molto gradevole al palato». Esteticamente, questi prodotti, si distinguono per il colore: «Sono più scuri derivando da animali che vivono allo stato brado». La mora romagnola, infatti, vive meglio all’aperto, in uno stato di semilibertà.


Lo chef Rossi, oltre a proporlo in antipasti freddi abbinati a squacquerone e piada, usa la carne di questo suino come ingrediente di primi piatti, dalle tagliatelle con ragù di mora romagnola al risotto Vite con squacquerone affumicato, pancetta di mora e salsa Aulente. «Sono pochi i tagli che uso in cucina – spiega – Un altro esempio sono le costine di mora che prepariamo disossate e condite con senape, rosmarino e salvia». Ultimo e importante passaggio, la cottura: «Le cuociamo a bassa temperatura così che diventino tenerissime, da sciogliersi in bocca».


I prodotti a base di mora romagnola si trovano in alcuni supermercati ben forniti.
Per gli indirizzi degli allevatori e dei punti vendita specializzati consultate la pagina web del Consorzio di tutela e valorizzazione.


Carlotta Mariani



Venerdì, 06 Aprile 2012 16:17

Baronzio

Giovanni Baronzio


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PARCHEGGI: SI PASSA DA 12 A 3 TARIFFE, MA IN ALCUNI CASI SI PAGA IL DOPPIO


Una nuova mappa (e nuovo regime tariffario) per le strisce blu. Sono 5mila posti auto pagamento in città. Dal 25 aprile nelle zone turistiche ed entro maggio per tutta Rimini in qualche caso si pagherà di più rispetto allo scorso anno, ma sarà più semplice per gli utenti orientarsi. Dalle 12 tariffe differenti (fissate di volta in volta nel corso degli anni) attualmente in vigore si passerà a tre, una per ogni zona individuata dalla nuova mappa.


Per lasciare l’auto nelle zone ‘normali’, corrispondenti agli 826 posti auto dell’anello fuori le mura e del tribunale, si paga tutto l'anno dalle 8 alle 20, escluse domeniche e festivi, costerà 50 centesimi l'ora (con pagamento minimo di 30 centesimi e forfait di 2 euro per tutto il giorno).


Nelle zone di interesse ‘stagionale’ (ovvero Rimini Sud tra i viali delle Regine esclusi e la ferrovia, compreso il parcheggio di via Chiabrera, per 896 posti, e Rimini Nord tra il lungomare e la ferrovia fino al parcheggio di via Foglino, 292 posti) e ‘annuale’ (vale a dire centro storico e borgo San Giuliano, 425 posti) si pagherà dalle 8 alle 20 esclusi domeniche e festivi, un’euro l'ora (possibilità di pagamento minimo di 50 centesimi e tariffa forfettaria di 4 euro per tuto il giorno), ovviamente nelle zone stagionali per soli sei mesi. 


Nelle zone ‘speciali’, cioè i 2550 posti a Rimini Sud sui lungomari e sui viali delle regioni si pagherà per sei mesi l'anno nell’arco di tutta la giornata. Dalle 8 alle 23, la tariffa è di 1,50 euro all'ora con pagamento minimo di un euro e forfait di 5,50 euro per sei ore. Dalle 23 alle 8, si paga un euro l'ora con forfait di 4 euro per tutta la notte.


In questa fase di passaggio resta invariata la politica tariffaria degli abbonamenti stagionali degli anni scorsi. Sbirciando tra le nuove tariffe, invece, si scopre che la linea è stata quella (accanto agli arrotondamenti) del raddoppio con zone dove si passa a pagare un euro da 52 centesimi, per esempio al Parco Cervi. Da 26 centesimi a 1 euro anche per il ponte di Tiberio. Mentre a piazza Ferrari (e altre vie del centro storico in fascia di interesse annuale) si pagherà di meno: la tariffa è scesa da 1,30 a 1 euro.

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EDILIZIA ABUSIVA, MIRRA: "FAVORITA DA NORME CONTRADDITTORIE CHE VANNO SFRONDATE". CRESCONO LE DENUNCE (249 NEL 2011), MA NON A RIMINI


Ammonta a 249 il numero di denunce per abuso edilizio sul territorio della Provincia di Rimini che ha già chiesto alla Regione di avviare un progetto di “monitoraggio costante del patrimonio”. Il dato, del 2011, è in crescita rispetto a quello dell’anno precedente, quando le denunce si sono fermate a 191, fatto che, secondo l’assessore provinciale all’Urbanistica Vincenzo Mirra sarebbe legato all’“incremento dell’attività ispettiva da parte dei Comuni, più sensibili rispetto al passato nel combattere quella che continua a essere una piaga indubbiamente profonda”.


Piaga profonda misurabile anche dai dati in controtendenza per il capoluogo. Nel corso del 2011 sono state 92 le segnalazioni a Rimini, con un picco di 13 denunce nei mesi di aprile e settembre. Qui il dato è in calo rispetto al 2010: 96 segnalazioni.


Segue il trend provinciale, invece, Riccione con 40 denunce nel 2011 contro le 18 del 2010. A ruota Bellaria Igea Marina con 31 (22 l’anno precedente), San Giovanni in Marignano con 15 (3 nel 2010), Santarcangelo con 12 (21 nel 2010), Coriano con 9 (immutato), Saludecio con 7 (4 nel 2010). In crescita, seppur a fronte di numeri assoluti molto piccoli, le segnalazioni anche a Misano Adriatico e Torriana con 6 (rispettivamente 1 e 1 l’anno precedente).


Quello dell’abuso in edilizia resta comunque per Mirra un fenomeno “ben al di là dall’essere al tramonto” perché i numeri “paradossalmente dimostrano come la crisi che colpisce l’edilizia regolare non colpisca la tentazione di rifugiarsi nell’abuso piccolo o grande”, tentazione secondo Mirra figlia di una cultura che considera veniale e non capitale il peccato dell’abuso, tentazione spesso rintuzzata da “farraginosità di alcune norme” o “eterogeneità delle interpretazioni tra territorio e territorio” o ancora “pesantezze burocratiche”.


Il territorio riminese ha ancora bisogno di essere tutelato “e per questo il mio invito – conclude Mirra - è di inasprire ulteriormente l’attività di contrasto a questo genere di reati, procedendo contestualmente a tutti i livelli istituzionali alla sfrondamento di norme confuse e contraddittorie che- al di là delle buone intenzioni per cui nascono- spesso risultano il miglior ‘brodo di coltura’ per le scorciatoie proibite”.


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LA PASQUA ANTICRIMINE DEI CARABINIERI: 38 ARRESTI, 102 DENUNCE, 271 MULTE. A RIMINI PRESI 3 ITALIANI CON 2 CHILI DI HASHISH


Pasqua ‘anticrimine’ per l’Emilia Romagna. Trentotto arresti, 102 denunce e più di 271 multe (22 le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e 464 punti decurtati). Spaccio di stupefacenti, furto, ricettazione, rapina e truffa tra i reati più ‘gettonati’. Questo il bottino, allo stato attuale, dell’operazione di contrasto alla criminalità avviata domenica dai carabinieri e che andrà avanti anche nei prossimi giorni. Sulle strade di tutta la regione sono all’erta più di 1.500 pattuglie.


L’operazione ha portato all’arresto a Rimini di tre persone. I carabinieri le hanno beccate con poco meno di due chili di hashish, una bilancia di precisione e una pistola. Sono di nazionalità italiana.

Lunedì, 02 Aprile 2012 09:24

IL GIORNALAIO 04.04.2012

Rubriche

CELLI ALL’ENIT, I PRO E I CONTRO. TRC: CHI PAGA? BILANCIO: DAL BUCO ALL’AVANZO? SPIAGGE: IL MARANO DI RIMINI ASSOMIGLIERA’ A IBIZA


Trc


Riccione ha votato una delibera nella quale si ribadisce la partecipazione al progetto, senza costi aggiuntivi. Papale papale: il nostro sforzo economico si ferma a 6 milioni”, scrive il Corriere Romagna a pagina 10.


E di questo si è discusso molto in Commissione a Rimini, racconta La Voce di Romagna a pagina 11, con Ermete Dal Prato e Gianluigi Brasini: “Tra i vari quesiti - la sostenibilità del progetto, la stima dei costi e dei passeggeri, le prospettive - anche il dubbio: è legittima la delibera dell’amministrazione della Perla che conferma la partecipazione al patto per il Trc ma tirandosi indietro nel caso di ulteriori spese aggiuntive? Un dubbio di leggittimità sollevato tra gli altri dal consigliere Galvani (Fds) (“così ci si sottrae dalle proprie responsabilità”) e invece preso da esempio dalla grillina Carla Franchini”.


La risposta di Brasini: “Il comportamento dell’amministrazione di Riccione non è legittimo: non si può partecipare agli utili, ma non intervenire per coprire i debiti. Da questo punto di vista la nostra amministrazione s’è dimostrata coerente”, riporta Tamara Antonioli.


Bilancio, spunti un avanzo


E’ la Voce a dare la notizia a pagina 14 che “nelle casse di palazzo Garampi spunta un avanzo di bilancio da 1 milione 246mila 353,19 euro al 31 dicembre scorso. Sono soldi dovuti perlopiù a un ‘tesoretto’ che il Comune si trascina dietro dai tempi dell’amministrazione Ravaioli, che aveva accumulato qualche spicciolo nei suoi forzieri non tanto per una gestione oculata del bilancio, dedita al risparmio e alla sobrietà, quanto più per le spese previste ma che non si è riusciti ad effettuare”.


Come userà i soldi il Comune? “Per tamponare il taglio di risorse imposto dal Governo, dobbiamo già fare i conti con uno sbilancio di 17 milioni di euro tra la previsione di spesa e le entrate calcolate, a fronte di una riduzione di 14 milioni di trasferimenti”, risponde l’assessore al Bilancio del Comune di Rimini.


Pierluigi Celli all’Enit, ufficiale


“La nomina del consiglio dei ministri è avvenuta ieri mattina, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e il turismo, Piero Gnudi. Sono così due i riminesi ai vertici dell’Agenzia nazionale del turismo, visto che anche l’assessore regionale Maurizio Melucci ne fa parte essendo uno dei quattro consiglieri”, sul Corriere a pagina 5.


Complimenti di Vitali. Per Melucci è l’occasione per “rilanciare il ruolo dell’Enit quale soggetto strategico della promozione dell’Italia sui mercati esteri”, pagina 13 della Voce.


E la Fellini? E’ Bulletti, vicepresidente della Provincia, a sollevare il tema, sottolineando che «il lungo e complicato percorso per definire il nuovo statuto e il congedo di Celli destano molta preoccupazione. L’attività della Fondazione deve andare avanti, non possiamo offrire solo silenzio come risposta alle tante proposte di progetti che ci arrivano», si legge su il Resto del Carlino a pagina 9.


Spiaggia a Rimini modello Marano


L’idea è più quella del modello Ibiza: musica, spettacoli e aperitivi in riva al mare fino a una certa ora, poi tutti in pista nei locali. STA PRENDENDO sempre più corpo il progetto di rilanciare (finalmente) la zona di piazzale Boscovich e dintorni, e farne per Rimini quello che è diventato il Marano per Riccione. Il sindaco Andrea Gnassi ci sta lavorando oramai da tempo, insieme ai gestori dei locali e degli stabilimenti della zona”, scrive Manuel Spadazzi a pagina 3 del Carlino. “Oggi ci sarà un nuovo incontro con le associazioni di categoria, e questa sera i bagnini si vedranno per discuterne”.


Su tutti giornali l’annuncio del progetto Rimini Wi Fi con internet free in centro e in spiaggia.


Tramonta Veleno


A pagina 5 del Carlino il racconto di Mario Gradara del tramonto dell’impero di Aldo Foschi, detto Veleno: “Il ‘paperone’ bellariese ha ormai venduto o dato in affitto quasi tutti i suoi gioielli. Gli restano a gestione diretta due alberghi (dalla ventina degli anni d’oro) e il Centro congressi europeo”.


Bologna-Rimini, guerra di dichiarazioni sul turismo


E’ il presidente della Camera di Commercio bolognese, Bruno Filetti, a innescare la miccia. “Due giorni fa ha chiesto “pari dignità” ad Apt e alla Regione sulla distribuzione degli interventi e delle risorse a sostegno del turismo in Emilia Romagna”, si legge su la Voce a pagina 3. E a rispondere ci pensa l’assessore al turismo Galli: “E' chiaro che queste uscite in libertà, tali devono essere definite perché nel caso specifico l’Apt premia e valorizza i progetti piuttosto che i diktat territoriali, rischiano di irrigidire le posizioni anche sulle materie più complesse e strategiche”.


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SAN MARINO PRONTO A INTRODURRE IL REATO DI EVASIONE FISCALE. DOMANI L’ESAME DELLA RIFORMA TRIBUTARIA IN COMMISSIONE FINANZE


La Repubblica di San Marino sta per introdurre il reato di 'evasione fiscale' e in sede penale quelli di 'dichiarazione fraudolenta' e 'omessa dichiarazione'. A confermare la decisione del governo del Titano è stato oggi il ministro alle Finanze, Pasquale Valentini, a margine della riunione del Congresso di Stato.


Il progetto di legge è previsto all'esame della Commissione Finanze del parlamento sammarinese per domani, “un’accelerazione dovuta – spiega Valentini - anche alla relazione preliminare del Fmi, che l'ha annoverata fra le priorità. I ritardi alla riforma tributaria, secondo il ministro, sono stati causati da “una serie di provvedimenti urgenti che il Consiglio Grande e Generale hanno dovuto esaminare negli ultimi mesi”.


L’introduzione della riforma significherà anche per il Titano maggiori controlli fiscali, attribuendo all'Ufficio tributario i poteri necessari per compiere direttamente accertamenti e indagini.


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RIMINI WIFI ARRIVERA' GRATIS ANCHE SULLE SPIAGGE ENTRO PRIMAVERA


Centro storico e spiagge, luoghi di cultura e luoghi di villeggiatura, tutto sarà unito dal filo invisibile (e gratuito) di RiminiWiFi. Il progetto sarà realizzato in partnership con un operatore delle telecomunicazioni selezionato con una procedura a evidenza pubblica azzerando i costi per il Comune. Iniziative analoghe sono già attive a Bologna, Ravenna, Cesena, Pesaro, Bergamo, Modena. L’obiettivo è garantire la fascia di navigazione gratuita ai cittadini attraverso l'uso delle credenziali di accesso regionali previste dal sistema Federa.


“Il Comune di Rimini – spiega l’assessore Irina Imola - che per la normativa comunitaria in materia di telecomunicazioni non può essere titolare di reti di telecomunicazione né sostenere finanziariamente iniziative di operatori privati che distorcerebbe le condizioni di concorrenza, metterà a disposizione in comodato d’uso gratuito i siti di proprietà comunale che l’operatore scelto riterrà utili per l’installazione di apparati funzionali allo sviluppo del progetto e fornirà un aiuto a ottenere le necessarie autorizzazioni”.


Interessante rilevare come “sulla spiaggia” dove si stanno in queste ore smontando altri tipi di attrazioni "è già stato manifestato l’interesse, da parte di operatori titolari di concessioni, convenzioni e attività che insistono sull’arenile, a investire su di un progetto volto a fornire agli utenti della spiaggia un servizio gratuito di connettività wifi”. Il progetto dovrebbe essere attivato entro la primavera dell’anno in corso.

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