Martedì, 27 Marzo 2012 11:01

Ignazio Silone, Vino e pane

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Ogni nuova idea, per propagarsi, si cristallizza in formule; per conservarsi si affida a un corpo di interpreti, prudentemente reclutato, talvolta anche appositamente stipendiato, e, a ogni buon conto, sottoposto a un’autorità superiore, incaricata di sciogliere i dubbi e di reprimere le deviazioni. Così ogni nuova idea finisce sempre col diventare una idea fissa, immobile, sorpassata. Quando questa idea diventa dottrina ufficiale dello Stato, allora non c’è più scampo.


Ignazio Silone, Vino e pane


Domenica, 25 Marzo 2012 10:22

IL GIORNALAIO 27.03.2012

Rubriche

MAGGIOLI. CARIM. RASSEGNA STAMPA IN VERSIONE RIDOTTA


Maggioli: “Non sono uno schiacciasassi”


Maggioli “pompiere” titola il Corriere Romagna a pagina 11. Domenica mattina in occasione dell’iniziativa di Confartigianato si sono incontrati in pubblico Maggioli, Gardenghi e Vitali, per la prima volta dopo l’affaire che coinvolge il presidente della Camera di commercio.


«Non ho agito come uno “schiaccia - sassi” - spiega - ho invece cercato di ascoltare tutte le voci per valutare con maggior attenzione i passi necessari». E Maggioli, i passi, dice di averli fatti: «Non per riconfermare contro tutto e contro tutti la mia presidenza - chiarisce - ma per ristabilire rapporti cordiali, sereni, propositivi della Camera di commercio con tutte le realtà istituzionali, associative, imprenditoriali del territorio e le parti sociali».


Per gli ‘oppositori’ parla Mauro Gardenghi di Confartigianato. «Se rispetto alla cosiddetta “vicenda Maggioli” ci sono punti di vista diversi, è comunque doveroso che ci si comporti con correttezza istituzionale e rispetto personale. Ciò che hanno fatto, e li ringrazio, Manlio Maggioli e Stefano Vitali partecipando all’incontro di domenica mattina all’assemblea dei panificatori. E che farò io rappresentando la Confartigianato mercoledì alla presentazione del Rapporto Economico».


Su il Resto del Carlino a pagina 9: “Vitali e Gardenghi si sono fatti fare pure la foto con lui. La fotografia scattata domenica mattina all’assemblea dei panificatori con Manlio Maggioli in mezzo al segretario di Confartigianato, Mauro Gardenghi, e al presidente della Provincia Stefano Vitali, due tra i maggiori accusatori del presidente della Camera di commercio, era parsa un segnale di disgelo. Ma in realtà il loro incontro è stato casuale, e le posizioni non sono cambiate tanto. C’è ancora aria di boicottaggio contro il presidente di Camera di commercio”.


Ricapitalizzazione Carim parlano i grandi industriali


“Non ci siamo tirati indietro”, Linda Gemmani (Scm) sul Corriere Romagna, pagina 8.


Stiamo discutendo di come noi imprenditori potremo ottenere dei benefici in un futuro a lungo termine, fra cinque - sei anni. E’ rimasto poco tempo: abbiamo già in programma nuovi incontri, decideremo entro breve. Siamo comunque felici che alla ricapitalizzazione partecipi il maggior numero di persone possibile, un aiuto per la Fondazione anche a prescindere dal nostro impegno”.


Nei giorni scorsi la stampa ha parlato di passo indietro degli industriali rispetto all’interesse iniziale per la ricapitalizzazione (loro potrebbero portare in cassa un tesoretto pari a 20 milioni di euro circa). Secondo il CorriereTra i punti fermi posti dagli industriali c’è la richiesta di potere decisionale nelle scelte che contano, a partire dalla nomina del nuovo direttore della banca e degli altri incarichi importanti. Si era vociferato pure di una richiesta alla Fondazione Carim di scendere sotto il 50 per cento delle quote «ipotesi che - spiegano gli industriali - non corrisponde al vero». Quanto al numero di rappresentanti nel nuovo cda dell’istituto di credito - che sulla carta potrebbero essere due o tre - bisognerà eventualmente bilanciarli con quelli dei piccoli azionisti che, con 35 milioni di euro (ipotizzando il bottino pieno), si accontenterebbero di un solo esponente”.


Su il Resto del Carlino a pagina 4: “Il vero problema per palazzo Buonadrata, semmai, è la trattativa con gli industriali riminesi. Che non daranno un euro, se la Fondazione non darà garanzie sulla nuova governance della banca. Gli industriali, guidati da Giovanni Gemmani (Scm), Simone Badioli (Aeffe), Luigi Valentini e dal gruppo Sgr, chiedono di nominare anche un amministratore delegato, oltre al nuovo direttore generale (Mocchi), e reclamano almeno 2 consiglieri, sui 9 del nuovo cda della banca. Non si tratta di una questione di poltrone, ma «di trasparenza»: l’obiettivo è evitare di ripetere gli errori fatti in passato nella gestione Carim".

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MEETING 2012, DAL LIBANO ROMEO E GIULIETTA PER LO SPETTACOLO INAUGURALE


Dal Libano lo spettacolo inaugurale del Meeting per l’amicizia fra i popoli dedicato quest’anno al tema “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”. Ad aprire il festival culturale più vistato dell’estate italiana sarà la compagnia internazionale di teatro e danza "Caracalla Dance Theatre" che porterà eccezionalmente in Italia oltre cinquanta ballerini, attori e cantanti per lo spettacolo "Villager's Opera": in scena un tema universale come quello dell'amore tra due giovani e del conflitto tra le loro famiglie. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il ministero del turismo del Libano.


E’ intanto stato ufficializzato (pubblicato in anteprima su Twitter e Facebook) il manifesto della 33esima edizione del Meeting, che si terrà a Rimini dal 19 al 25 agosto 2012. L'idea creativa è del grafico Bruno Monaco e la comunicazione grafica sarà a cura di R&S&C di Modena.


Il Meeting di quest'anno vuole provocare gli uomini ad interrogarsi sulla loro natura, per riscoprire che essa è costituita da esigenze di verità, di giustizia, di felicità, di amore, che non sono appagate da risposte parziali. L'edizione di quest'anno racconterà dunque uomini all'opera così certi della propria identità e così liberi nel riconoscere quella altrui, capaci di costruire e di intraprendere.


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SCUOLA, LA REGIONE APPROVA CALENDARIO SCOLASTICO. DIECI I FESTIVI PIU’ IL PATRONO (OLTRE LE DOMENICHE)


In Emilia Romagna d’ora in poi ogni anno si tornerà sui banchi di scuola il 15 di settembre e si termineranno le lezioni il 6 giugno. Lo ha deciso la giunta regionale, che ha approvato il calendario dei prossimi quattro anni scolastici introducendo per la prima volta una data fissa di inizio e di termine delle lezioni. Unica eccezione il caso in cui il 15 di settembre cadrà di sabato o in un giorno festivo, allora la data di inizio slitterà al primo giorno lavorativo successivo. Così come se il 6 giugno dovesse essere festivo il termine delle lezioni viene anticipato al giorno lavorativo precedente o posticipato se necessario per garantire almeno 205 giorni di lezione complessivi. La prima eccezione cadrà proprio in occasione del prossimo anno: si inizierà lunedì 17 settembre 2012 e si terminerà sabato 8 giugno 2013.


“Obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale alla scuola Patrizio Bianchi – è dare possibilità alle istituzioni scolastiche di programmare le proprie attività per tempo e darne informazione alle famiglie, oltre che per consentire agli enti locali di organizzare al meglio i servizi di loro competenza”.


Fissate anche le festività e le sospensioni delle lezioni. Oltre alle domeniche sono dieci i giorni di festa (undici nel caso in cui il Santo patrono cada in un giorno di lezione): 1 novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, 25 aprile, Lunedì dell’Angelo, 1 maggio, 2 giugno, festa del patrono. Le lezioni saranno sospese per la commemorazione dei defunti (2 novembre). Le vacanze di Natale andranno dal 24 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio di ciascun anno scolastico, mentre quelle pasquali andranno dai tre giorni precedenti la domenica di Pasqua al martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo.


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RECESSIONE. CONFINDUSTRIA RICHIAMA LE BANCHE, FOCCHI: “CI GARANTISCANO LIQUIDITA’”. PESARESI: “SUPERARE I VINCOLI DEL PATTO DI STABILITA’”


Dopo aver annunciato l’ingresso dell’economia riminese in recessione Confidustria ha richiamato oggi attorno a un tavolo i rappresentanti degli imprenditori, di tutti gli istituti di credito del territorio, di Banca d’Italia, di Abi, del Confidi Romagna e Ferrara per fare il punto sulle priorità dei prossimi sei mesi e mettere in chiaro il rapporto delle imprese con le banche. Anche perché nei primi due mesi del 2012 i finanziamenti erogati sono calati del 60 per cento e oltre il 91 per cento tra gli imprenditori iscritti a Confindustria ha notato un aumento dei tassi d’interesse sui fidi.


“Le aziende continuano a sentire il peso della crisi – hanno sottolineato il presidente di Confindustria Rimini, Maurizio Focchi e il presidente della Piccola Industria di Confindustria Rimini, Mario Formica – ed evidenziano come persista una restrizione del credito”.


Nella Provincia di Rimini (dati Banca d’Italia) gli impieghi alle imprese private a dicembre 2011 rispetto a gennaio 2011 si sono ridotti di circa 227 milioni di euro. Una difficoltà confermata anche dal Consorzio di garanzia fidi, Confidi Romagna e Ferrara, di Confindustria i cui dati dicono che nel 2011 nella Provincia di Rimini sono state garantite 108 pratiche contro le 130 pratiche del 2010 (-17%). I finanziamenti concessi nel 2011 sono stati 16 milioni e 900 mila euro contro i 18 milioni e 700 mila euro del 2010 con una variazione del – 9%. Nel primo bimestre 2012 il volume dei finanziamenti erogati è calato del 60%, mentre il numero delle operazioni è calato del 33%.


“In questo quadro le banche ancor più di prima devono continuare a svolgere un ruolo strategico e fondamentale per le imprese focalizzandosi su 3 punti: garantire il credito e la liquidità alle imprese a tassi concorrenziali, sostenere l’innovazione, sostenere la penetrazione di nuovi mercati specialmente all’estero”.


Focchi ha poi espresso l’auspicio “che i finanziamenti che stanno ottenendo le banche dalla Banca centrale europea al tasso dell’1%, vengano in parte destinati ai finanziamenti delle imprese, naturalmente a tassi più convenienti di quelli attualmente in essere”.


Il settore che versa in una condizione peggiore è quello dell’edilizia, l’allarme è stato già lanciato a suo tempo dal presidente di Ance Ulisse Pesaresi.
“Occorre superare – sostiene Pesaresi - soprattutto per i comuni virtuosi i vincoli del Patto di stabilità interno al pagamento dei lavori. Il nostro settore è strettamente legato all’avvio di nuove iniziative e precludere questa possibilità, con una forte restrizione del credito, significa condannare molte aziende alla cessazione della propria attività”.


I rappresentanti degli istituti di credito hanno a loro volta sottolineato la crescita dell’impegno messo in campo e presentato le iniziative adottate per favorire il credito.


Nell’incontro sono stati presentati i dati dell’indagine conoscitiva sul rapporto tra banca e impresa aggiornata a gennaio 2012, realizzata a campione fra gli associati di Confindustria Rimini.
L’84,72% del campione ritiene che sia in atto un razionamento del credito (75,86% a gennaio 2011).
Il 73,91% del campione dichiara che la concessione del credito da parte delle banche è stata più selettiva (49% a gennaio 2011). L’80,33 % risponde che si sta registrando un allungamento dei tempi di delibera per la concessione dei fidi e il 91,55% che si sta registrando un aumento degli spread/tassi d’interesse. Il 63,77% delle aziende campione non ha chiesto nuovi investimenti.
Inoltre, il 69,86% del campione ha evidenziato che incrementano gli insoluti da parte dei propri clienti.
Anche a livello nazionale (dati Confindustria Area fisco, finanza e welfare) si nota un irrigidimento delle condizioni di concessione del credito alle imprese, una riduzione degli importi erogati rispetto alle richieste, una richiesta di maggiori garanzie e un aumento di tassi e spread (spread su euribor a 3 mesi: a gennaio +2,8 contro il +1,7 di giugno. Per pmi +3,8 da +2,2).


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FIERA, 15MILIONI DI INVESTIMENTO PRIVATO: AL VIA I LAVORI PER IL TETTO FOTOVOLTAICO


L’investimento per il nuovo tetto della fiera è pari a 15 milioni di euro. Via ai lavori che prevedono la completa rimozione dell’attuale copertura dei padiglioni e la sostituzione con una nuova fotovoltaica. L’investimento milionario è di Green utility, che ha progettato l’impianto e lo gestirà. Acea reti e servizi energetici spa avrà il ruolo di fornitore (chiavi in mano) curando le attività di costruzione dell'impianto.


Un salto di qualità per l’intero settore italiano dell’energia solare” è il commento relativo all’impianto di Silvio Gentile, amministratore delegato di Green utility. Soddisfatto anche Lorenzo Cagnoni, direttore di RiminiFiera.


L’impianto ‘integrato con caratteristiche innovative', classificato nel IV conto energia nella categoria, avrà la potenza complessiva di 4.332 chilowatt picco (la potenza massima, o di “picco” di un impianto fotovoltaico o di un generatore elettrico), si svilupperà su una superficie di circa 100 mila metri quadrati e produrrà 5 milioni di chilowatt all’anno di energia elettrica, una quantità pari a quanta ne consumano mediamente, in un anno, circa 1.500 famiglie. L'impianto consentirà di evitare l’emissione in atmosfera di 3.500 tonnellate all’anno di anidride carbonica equivalente a 350 ettari di bosco, superficie necessaria per abbattere lo stesso quantitativo di anidride carbonica in atmosfera.


Il tetto fotovoltaico sarà realizzato avvalendosi anche della tecnologia thin film prodotta dalla società americana Unisolar per le componenti fotovoltaiche, della Iscom spa per la realizzazione della nuova copertura dei padiglioni fieristici nonché della Tea Energie srl per l’installazione elettrica.


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CORIANO, NELLA NOTTE MUORE CAMIONISTA DI RIENTRO ALL’INCENERITORE HERA


L’impatto mortale questa notte a Coriano, pochi minuti alle 3, è costato la vita a un camionista romagnolo, dipendente di Hera. Stava per rientrare all’inceneritore Gianfranco Tamagnini alla guida del suo camion per il compostaggio dei rifiuti, per scaricarli come sempre dopo il giro di raccolta, come aveva già fatto altre volte.


La scorsa notte però qualcosa è andato storto, l’urto con la barra d’ingresso dell'area adiacente al parcheggio della Struttura operativa ha trapassato il parabrezza del camion trafiggendo il corpo. Forse non si è accorto dell'impedimento, la barra sembra fosse semiaperta. Sembra, anche, sia morto sul colpo, ma sulla dinamica stanno indagando i carabinieri di Riccione. Inutile il tempestivo intervento del 118. Per estrarre il camionista dalla cabina sono intervenuti i vigili del fuoco. L'area è stata sottoposta a sequestro.


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AMMINISTRATIVE CORIANO. IL PD FA IL PUNTO SULLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE: RICOSTRUIRE CERASOLO E IMPIANTARE A RAIBANO LA ‘GREEN ECONOMY’. NEL 2011 77 AZIENDE CHIUSE


A Cerasolo la situazione è critica e i capannoni sono sfitti, lo denuncia il Pd che proprio a Coriano sta preparando la lista civica da sostenere alle prossime amministrative del 6 e 7 maggio. Qui “il beneficio per le imprese di essere su una grande via di traffico (la superstrada di San Marino), è purtroppo ormai azzerato dal degrado urbanistico della zona produttiva, priva di una viabilità di connessione propria all’altezza delle imprese presenti. Proprio per questo, Cerasolo è l'area in cui si conta il maggior numero di capannoni sfitti”.


Migliaia di imprese e migliaia di addetti costellano l’universo produttivo di Coriano, con “dimensioni rilevanti non solo a livello locale, ma per l'intera provincia di Rimini. Sono infatti attive 1158 imprese, tra cui 395 attività artigianali, 167 piccole e medie industrie, 222 agricoltori, 284 commercianti, 33 pubblici esercizi, 32 studi professionali e 25 altre attività”.


Nel 2011 hanno chiuso 77 aziende e altrettante hanno aperto. “Un dato apparentemente positivo che segnala in realtà un impoverimento del patrimonio produttivo: le nuove imprese sono piccole o piccolissime, mentre tra quelle chiuse ve ne erano di medie dimensioni”. A rischio non è solo l’insediamento produttivo di Cerasolo, ma anche quelli di via Piane, che avrebbe bisogno di una riordinata alla viabilità, e Colombarina, interessata dai lavori in corso per la costruzione della terza corsia.


Oltre a una profonda ristrutturazione della zona produttiva di Cerasolo, il Pd corianese avanza anche l’ipotesi di una nuova zona produttiva a Raibano, “dove la nuova amministrazione dovrà avviare approfondite ricerche di mercato prima di realizzare un nuovo insediamento veramente al passo con i tempi e con le reali esigenze delle aziende. L’idea che appare più interessante è – dopo ovviamente aver sistemato prima le altre aree – di creare un ‘distretto della green economy’ che troverebbe l’interesse di investitori nazionali ed esteri”.


Martedì, 27 Marzo 2012 09:03

Gambini. Un ricordo di Tonino Guerra

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Gambini. Un ricordo di Tonino Guerra


Tonino Guerra non era facile. Per chi come me ha tentato in diverse occasioni di attingere alla sua creatività visionaria per dare una nuova qualità alle scelte dell’amministrare e del governare, era una sfida quasi impossibile. Il suo impegno civile, che aveva le forme di una poesia della città e del territorio, era come un fiume in piena che ignora argini ed ostacoli, decisamente inconciliabile con procedure e burocrazie della macchina pubblica.
E' un aspetto del patrimonio che ci ha lasciato sul quale, in questi giorni di riflessione sulla sua figura, l'attenzione non si è soffermata a sufficienza. A suo modo pensava il luogo nel quale viveva e la comunità alla quale apparteneva da grande urbanista.


Tonino conservava un'immagine rinascimentale dello spazio urbano. Aveva un’idea di comunità che si invera nella condivisione di storie e linguaggi, che costruisce la sua memoria oltre la Storia con la S maiuscola. Che nel tessuto urbano sceglie il "bello" più che il razionale e che, nelle forme della città, celebra la felicità dei gesti quotidiani e la forza vitale delle passioni semplici.
Il più delle volte sono uscito dai miei goffi tentativi, disarmato, con la sensazione, io uomo delle istituzioni, che le istituzioni fossero una camicia troppo stretta e completamente inadatta per contenere la vita che prendeva corpo nelle sue immagini e nelle sue parole, sempre in equilibrio tra realtà e sogno.
Ho sempre provato ammirazione per chi è riuscito, magari solo per una breve stagione, ad assecondare il suo estro e ad impreziosire grazie a ciò, la propria città, il proprio paese.
I miei, purtroppo, sono invece ricordi di progetti non realizzati, a volte di interventi per difendere le sue iniziative dall’ignoranza delle polemiche che tanto l’offendevano, ma anche di suggestioni che hanno la forza di vivere e di riproporsi anche a distanza di anni.


Il ricordo più stupefacente di uno di quei progetti mai nati è legato a Sarajevo.
Ero riuscito ad entrare in occasione di un incontro di solidarietà di amministratori locali provenienti da diversi paesi, per celebrare, in uno dei brevi periodi di tregua dei combattimenti, il millesimo giorno di assedio della città martire.
Assieme al sindaco di Sarajevo, in giorni pieni di tensione ed entusiasmo, era maturata l’idea di organizzare lì, con il contributo della città di Rimini, un evento che potesse avere un importante impatto mediatico, per tenere accessi i fari dell’opinione pubblica internazionale sul dramma che si stava consumando in quei mesi in Bosnia.
Pensai subito a Tonino per avere qualche idea, qualche immagine che costituisse il filo rosso dell’evento.
Il progetto lo affascinò. Aveva collaborato in quel periodo alla sceneggiatura di un film dell’amico Theo Angelopoulos. Lo sguardo di Ulisse, concludeva la sua narrazione itinerante nelle città dei Balcani, proprio tra le strade martoriate di Sarajevo. Chiacchierando di cosa fare, affacciò due idee fulminanti che attingevano dalla sua straordinaria poetica.


La giornata si sarebbe dovuta aprire con il canto “di gozot”, degli uccelli. Avremmo dovuto installare, su tutta la linea del fronte, una rete di altoparlanti che avrebbe diffuso verso le trincee nemiche e verso la città ed i suoi ruderi, quel canto inatteso. Il suono dolce e melodioso di piccoli e fragili animali contro il rumore meccanico ed ottuso delle armi.
La stessa linea del fronte sarebbe stata nuovamente tracciata con un altro segno della natura. Avremmo dovuto portare i ciliegi della nostra terra e piantarli lì, di fronte agli assedianti serbi, per costruire una immaginifica barriera che in primavera sarebbe stupendamente fiorita. Un muro di candidi fiori avrebbe dovuto apparire più forte di ogni violenza della guerra.
Lo spazio urbano della città assediata diventava così una preziosa pagina di poesia.


Ne discutemmo con la segreteria del Sindaco di Sarajevo che venne a Rimini per conoscere il progetto. Purtroppo qualche settimana dopo, l’aereo del contingente di pace dell’ONU, che portava me, assieme a Giorgio Giovagnoli e Andrea Pollarini in Bosnia per illustrare lo sviluppo delle idee per l'evento, fu costretto a fare marcia indietro quando era già sul cielo di Sarajevo. Dopo alcuni colpi della contraerea serba, l'aeroporto era stato chiuso. Proprio in quelle ore erano ripresi i combattimenti, si avvicinavano le settimane più buie della tragedia della ex Jugoslavia e non era davvero più tempo di eventi e celebrazioni.
Non se ne fece nulla, le sue favolose immagini per Sarajevo sono rimaste un dono prezioso riservato ad un ristretto gruppo di amici ed a qualche persona che ne aveva sentito parlare al di là dell'Adriatico.


Quando lo cercai per comunicargli che purtroppo non avremmo potuto dare seguito alle sue idee, in me prevaleva l'amarezza per avere dovuto abbandonare il progetto ed ho ancora il rammarico di non averlo mai ringraziato davvero per quello straordinario esercizio di “poesia civile” che ci aveva regalato.
In questi giorni l'ho ricordato rileggendo un romanzo che mi piacque molto, un romanzo di sogno e di realtà come solo lui poteva scrivere, “I guardatori della luna” e facendo risuonare dentro di me i versi in dialetto di una sua poesia bellissima e delicata, che immortala l’attimo di felicità e stupore che dona l’amore per la propria donna, la forza vitale che forse lo interrogava di più.


Sergio Gambini


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CLIMA E RISPARMIO ENERGETICO, IL PD DI RIMINI STUDIA GLI EDIFICI A ‘ENERGIA ZERO’ E PENSA A UN PERCORSO COMUNE PER LA PROVINCIA


Obiettivo 2020: ridurre le emissioni. Il Comune inizia a lavorare al piano energetico secondo le indicazione del Patto dei sindaci dell'Unione europea promuovendo la cultura del risparmio e avviando la fase partecipativa. Domani a Rimini si terrà una tavola rotonda promossa dal Pd per mettere a confronto esperienze e indicazioni utili per l'elaborazione dei Piani d'azione per il clima, previsti dal Patto dei sindaci verso il 20-20-20, di esaminare il percorso verso una Direttiva provinciale per un uso efficiente dell'energia in edilizia e di approfondire il concetto di "edifici a energia quasi zero", introdotto da una recente Direttiva europea (2010/31/UE).


Gli obiettivi comunitari da raggiungere entro fine decennio: la riduzione delle emissioni di almeno il 20 per cento, il potenziamento dell'efficienza energetica, che dovrebbe crescere del 20 per cento, e l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, sempre del 20 per cento. Allo scopo l’Europa coinvolge tutti gli enti locali. Il piano energetico del Comune sarà a tema domani alle 20,30 nella sala del Buonarrivo (corso d'Augusto 231) con Emma Petitti, segretario provinciale Pd Rimini, Emanuele Barogi, responsabile energia ambiente Pd Rimini, Stefania Sabba, assessore all'ambiente ed energia della Provincia Rimini, Alberto Rossini, dirigente Provincia di Rimini, Sara Visintin, assessore all'ambiente ed energia del Comune di Rimini, Davide Frisoni, energy manager Comune di Rimini, Roberto Piva, consigliere regionale Pd.


In particolare, l'adesione al Patto dei sindaci chiede ai Comuni una serie di impegni. Primo tra tutti “l'impiego di risorse naturali locali rinnovabili e favorire, di concerto con le forze economiche e sociali, la promozione della competitività e della ricerca scientifica sul territorio”.


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