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Rimini, i tanti modi di intendere la partecipazione


Dal 2010 ad oggi, dal momento cioè in cui la legge finanziaria ha soppresso le circoscrizioni per gli locali con meno di 250mila abitanti a Rimini c’è una sedia vuota in comune: quella dei cittadini, tout court. Si chiama accesso, informazione, in una parola partecipazione, ed è un diritto sancito almeno da una legge (241 del 1990) e da un decreto legislativo (267 del 2000). Lo scopo è sì di favorire la partecipazione del cittadino alla vita dell’ente, ma anche di consentire a chi amministra di conoscere le posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza. Un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea.


La settimana scorsa il Movimento 5 Stelle ha depositato in consiglio comunale una delibera che sarà inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e presentata dal consigliere Gianluca Tamburini. Chiedono l’istituzione del ‘question time del cittadino’, istituto già attivo in altre realtà comunali, un momento in cui i cittadini possano formulare richieste su qualsivoglia argomento (fatta eccezione per i casi trattati dalla magistratura), magari “con cadenza quindicinale” e pubblicizzato “ai cittadini, attraverso i canali istituzionali” o ancora meglio “presso la sala consiliare, in orario pomeridiano, con preferenza per l'ora precedente l'inizio del consiglio comunale”. A rispondere alle domande depositate dai cittadini almeno dieci giorni prima dovrebbero essere il presidente dell’assemblea e almeno tre assessori, quelli interessati al question time. In sala rappresentanti delle forze dell’ordine e tutto il pubblico che vorrà assistere alla seduta senza la possibilità di intervenire.
E questa è una proposta per garantire la partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa che li riguarda.


Ne esiste anche un’altra. E’ del consigliere del Pdl Nicola Marcello ed è sulla falsariga delle circoscrizioni di vecchia memoria, ma senza gli stessi costi. L’ha presentata qualche mese fa in prima commissione, che presiede. Poi non se n’è saputo più nulla, ma Marcello ha deciso che a breve se ne riparlerà. Spiega che la sua proposta prende le mosse dalla “delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale il 27 marzo del 2011”. Prevede “la riduzione da sei a quattro circoscrizioni (centro storico fino a parco Marecchia, lungomare fino a ospedale, zona sud con Gaiofana, Rimini nord fin lungo la Marecchiese e Santa Giustina). Come era stato già deliberato”, spiega il consigliere del Pdl. Da definire resterebbe la modalità per arrivare ad eleggere, estrarre, nominare (?) il consigliere di quartiere. “Sarebbe bello estrarli a sorte – dice Marcello – non potendoli eleggere più a suffragio diretto. Ma, ahimè, non tutti i residenti di un quartiere s’interessano di politica. Io propongo che i partiti indichino una rosa di nomi tra cui sorteggiare”. Marcello ricorda come in alcuni Comuni, le circoscrizioni siano addirittura “rimaste, ma senza gettone di presenza”.


Il Comune di Rimini, da parte sua, sta promuovendo sempre a proposito di partecipazione i CiViVo (civico, vicino, volontariato), gruppi di cittadini armati di tanta buona volontà che tengono puliti strade, parchi e cimiteri vicino casa loro e per questo ricevono ramazze e palette e ogni altro strumento di cui necessitino dal comune. “Sono gruppi di persone presenti e riconosciute dai cittadini”, ci ha spiegato l’assessore Nadia Rossi, un po’ di tempo fa. “Sono l’immediato interlocutore per piccole segnalazioni che così arrivano attraverso il CiViVo dal cittadino all’amministrazione”. Rispetto all’attività amministrativa? “Noi con loro non ci siamo mai consultati, ma è chiaro che per noi sono il primo gruppo di cittadini con cui farlo”.

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Rimini | Trc dentro le case senza bussare


Trasporto rapido di costa. Mattinata di passione a via Renato Cerra a Rimini. “Questa mattina – racconta Cristina Fabbri – ci siamo trovati in casa degli operai con il martello pneumatico in mano che hanno dato inizio alla demolizione del nostro garage”. C’è da dire che i residenti della palazzina hanno ricevuto una lettera di esproprio, nel 2007. Poi nulla, “nessun preavviso del fatto che proprio questa mattina sarebbero arrivate le ruspe. Anzi, sono arrivati degli operai che hanno iniziato a demolire i muri con tutte le nostre cose dentro. Ma dove siamo?”.


In realtà, al momento fatidico dell’arrivo degli operai né Cristina né il marito erano lì. “C’erano i ragazzi dello studio tecnico che, appena annusata la situazione, ci hanno subito avvisati. E noi ci siamo scaraventati a casa”, racconta Cristina.
A quel punto dopo esserci arrabbiati molto – continua Cristina – siamo riusciti a fargli capire che gli conveniva darci un po’ di tempo per svuotare il garage. All’inizio, invece, volevano che noi spostassimo tutto e subito perché comunque si sarebbe proceduto con la demolizione, il lavoro con il martello pneumatico doveva rispettare la sua tabella di marcia”.


Non è modo, spiega Cristina. “Non mi vengano a dire che ci avevano avvisati 6 anni fa con una lettera di esproprio per poi non farci sapere più niente. Siamo di fronte a cose private, frutto del duro lavoro di oltre due generazioni. Qui arrivano, ti rovinano la casa, ti costringono a traslocare perché la rendono invivibile per una famiglia che è da 50 anni che ci vive e nemmeno ti avvisano”.


Al di là di questo, “da parte delle amministrazioni ci vorrebbe un atto di grande coraggio – dice Cristina – ad ammettere di aver chiesto dei soldi per una cosa che non serve. Ormai è difficile che lo facciano. Nessuno vuole il trc, ma siamo rassegnati”.

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Rimini | Aeradria, Gnassi (Comune): Intervento privati per uscire da sabbie mobili


“Non si può sacrificare anche l’aeroporto nella speranza di guadagnare una manciata di voti”, dice il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sulla nuova posizione del Pdl rispetto alla società di gestione del Fellini.
E’ vero, per uscire dalle sabbie mobili – dice il sindaco – è indispensabile l’intervento dei privati, lo stiamo ripetendo da mesi. Ma dove sono le proposte da parte degli “oppositori” per cercare di trovare i capitali? Urla, diktat e propaganda non servono. Siamo in una fase di procedura straordinaria che va al di là del tema della governance. Stiamo seguendo un percorso preciso, che deve essere autorizzato e vagliato dal tribunale”.


Poi passa a difendere i suoi allori. “Si è persino arrivati a criticare l’inclusione del nostro scalo nel piano nazionale degli aeroporti predisposto dal ministro Passera. Un obiettivo raggiunto grazie agli sforzi fatti dai soci per dimostrare la validità del progetto aeroporto e grazie alla credibilità che Rimini vanta. Pensavo fosse superfluo, ma a questo punto è d’obbligo sottolineare che il Fellini è stato considerato tra i 31 aeroporti principali del Paese non solo per il flusso dei passeggeri che ha sfiorato il milione, ma soprattutto perché ne sono state riconosciute la potenzialità e la strategicità per l’intero Adriatico. Un risultato che sarebbe stato impossibile da ottenere se i soci – e devo dire ormai tutta la comunità riminese - non avessero fermamente creduto che valeva la pena investire sul Fellini”. Noi ci crediamo ancora e auspichiamo che nessuno adesso faccia passi indietro”, conclude il sindaco.

mattone

Rimini | Aeradria, Vitali (Provincia) accoglie l'idea della partecipazione societaria creditori


Aeradria, il giorno dopo la dura presa di posizione del Pdl, che ieri in commissione provinciale ha votato contro il pagamento per la ricapitalizzazione. “Preferisco soprassedere dall’avviluppamento nel fumus electoralis, preferendo semmai cogliere il senso e la voglia di un attaccamento comune alla struttura in un momento delicatissimo. E, ad esempio, alcune proposte fatte in queste ore in merito al possibile coinvolgimento di creditori nella compagine societaria di Aeradria, credo vadano in tale, propositiva direzione”, dice il presidente della Provincia Stefano Vitali aprendo dunque a una delle richieste del Pdl.
Vitali, però, definisce “né logico né particolarmente sensato alimentare in una fase delicata una polemica sulla sorte dell’aeroporto ‘Fellini’ che ha indubbi retroscena elettorali”.


Rispetto alla seconda richiesta del Pdl, via il management, il presidente ricorda “ai partiti anche di opposizione gli elogi bipartisan, incondizionati, sperticati a Massimo Masini e al management (con relativi strattonamenti della giacchetta per assicurarsi il goal ‘pro domo propria’) allorché a fine 2010 si strinse l’accordo con Wind Jet” e, sull’accusa dei mancati finanziamenti all’infrastruttura, prova a mettere le briglie a quello che definisce “l’ormai stucchevole tormentone del finanziamento statale sul Trasporto rapido costiero (voluto, deciso e erogato dal Governo Berlusconi e sostenuto apertamente nel programma di mandato dal candidato a sindaco di Rimini di centrodestra nelle comunale 2011) da spalmare di volta in volta- stile ‘carrarmati di Mussolini’- su aeroporto, sistema fognario, eventi, nuove strade, lungomari dorati e bus colorati e fiammanti”.


Ripercorre le tappe che hanno portato, con l’avallo dei soci pubblici, Aeradria a 33 milioni di debiti, “a grandi linee le difficoltà finanziarie di un’impresa che per svilupparsi ha investito in maniera consistente sull’ammodernamento delle proprie strutture salvo ritrovarsi in brache di tela a causa principalmente delle mutate condizioni di accesso al credito”. Tutti sapevano dice, ne “erano coscienti”. Tutti “consapevoli” anche “delle modalità previste dalla legge per il cosiddetto ‘concordato di continuità’, via scelta dai soci nei mesi scorsi in alternativa al fallimento con il probabilissimo congelamento operativo dell’attività dello scalo riminese”. Un “passaggio stretto” quello del concordato, che “avrà come giudice imparziale e finale un Tribunale”.


Adesso, il ruolo della Provincia, socio di maggioranza “è essere coerente con l’impegno assunto insieme agli altri soci circa il salvataggio dell’aeroporto di Rimini, struttura indispensabile a questo territorio, attraverso l’avvio di una procedura rigorosa e trasparente da sottoporre al Tribunale di Rimini. Certo, mesi fa si poteva anche decidere di chiudere baracca e burattini, così come hanno scelto di fare altri territori, anche limitrofi al nostro. Ma così non è stato e si è percorsa la strada prevista dalla legge, proprio per salvaguardare un’infrastruttura fondamentale per l’area riminese anche alla luce di ipotesi di privatizzazione in corso che stanno in piedi solo se il ‘Fellini’ di qui ai prossimi mesi alzerà ogni giorno la sua serranda”.

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Rimini | Aeradria e Itinera, Rivoluzione civile: Stop ai finanziamenti


Aeradria e Itinera, “stop ai finanziamenti”. Dopo la commissione consiliare sui debiti di Itinera (e le risposte dell’assessore Gian Luca Brasini) e dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dagli esponenti locali del Pdl, guidati dal deputato\candidato Sergio Pizzolante, sulle condizioni drammatiche di Aeradria, anche Rivoluzione civile entra nel dibattito sul rapporto tra enti pubblici locali e partecipate.


“Entrambe le società sono fortemente costose e indebitate. Certo, non siamo nati ieri, e sappiamo benissimo che questo tipo di aziende deve poter utilizzare denaro, e che quel denaro è pubblico, ma proprio perché pubblico deve essere gestito il meglio possibile e da chi sa farlo. Per essere ancora più chiari, stop ad ulteriori finanziamenti alle due aziende prima che vi sia massima chiarezza sui conti e soprattutto sugli assetti futuri dei loro vertici”, spiega la nota con cui si prendono le distanze dalle scelte del menagement.


I rivoluzionari di Ingroia poi vogliono approfondire la questione Itinera. “L’azienda va risanata senza l’accesso diretto dei privati, semplicemente perché sul territorio sono già presenti soggetti, pubblici, in grado di appoggiarne l’azione. Ci riferiamo ai due istituti alberghieri di Rimini e di Riccione, il “Malatesta” e il “Savioli”, che sono portatori di grandissima competenza, che potrebbe essere utilmente utilizzata anche per corsi universitari. Per capirci, queste scuole superiori sono in grado di dare una formazione che pochi istituti universitari sul turismo sono in grado di dare. Tant’è vero che non producono neppure un disoccupato. E per questo devono essere potenziati e valorizzati con le risorse necessarie, invece che utilizzarle nei soliti pozzi di San Patrizio, dei soliti noti”.

Giovedì, 14 Febbraio 2013 11:39

i maestri e il tempo

Nella foto, La Trinità con la vergine e i santi Francesco, Girolamo, Colomba, Gaudenzo, Innocenza, Giuliano e Antonio


“Fra Cosimo da Castelfranco. Pittore visionario”, autore della pala seicentesca con i santi patroni di Rimini, sarà a tema nella conferenza che terrà lo storico dell’arte e filoso Angelo Mazza, domani, venerdì 15 febbraio 2013 dalle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata in Corso D’Augusto 62 a Rimini. Si tratta del terzo appunto della rassegna “I Maestri e il Tempo. Arte e Pensiero a Rimini, tra l’Europa e l’Oriente”, curata da Alessandro Giovanardi con l’organizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e il Patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna.




Giovedì, 14 Febbraio 2013 09:49

GIORNALAIO 14.02.2013

giornalaio

Elezioni, Pini furioso. Aeradria: pagare i creditori, mandare a casa Masini e privatizzare o il Pdl vota contro. Benedetto XVI, l’omelia di don Valgimigli. Miserocchi solidale con Sanese. Sacerdote accusato di violenze


Aeradria, in Provincia e Comune il Pdl non vota più per gli aumenti di capitale. “Ieri in Provincia, in commissione, il Pdl ha votato contro l’atto con cui si deliberava finalmente il pagamento ad Aeradria per la ricapitalizzazione. «Troppe volte abbiamo teso la mano, ora basta — rincarano la dose Alessandro Ravaglioli e Franca Mulazzani — sui conti veri di Aeradria ci hanno detto solo bugie». «L’aeroporto — attacca la Mulazzani — è praticamente in liquidazione dall’estate»”, ilRestodelCarlino (p.6).
Capofila è il deputato, candidato, Sergio Pizzolante. “Non sosterremo i piani insensati di cui si sta parlando. Dovrà essere previsto senza meno un cospicuo rimborso di credito, o una conversione in azioni, ai fornitori. Chiediamo inoltre le dimissioni immediate del presidente e della dirigenza e, terza condizione, un progetto serio e concreto di privatizzazione”, NuovoQuotidiano (p.8).
Aeradria come Monte dei Paschi. “E’ lo stesso metodo utilizzato dal Pd” attacca il deputato, che precisa di “non riferirsi al versante giudiziario della vicenda”. “L’impostazione politica delle amministrazioni di sinistra punta a fare prevalere la logica del controllo di partito a quella del mercato - incalza - come il Pd controlla la Fondazione di Siena che poi controlla la banca, così succede con Aeradria. Il percorso è lo stesso, il risultato simile”. Ossia, chiosa il candidato del Pdl - ‘spalleggiato’ dalla consigliera provinciale Franca Mulazzani e dal capogruppo a Rimini Alessandro Ravaglioli - una situazione debitoria di estrema difficoltà e un piano industriale da presentare in Tribunale dove si prevede il taglio dei passeggeri di quasi la metà (fino a 550mila) per raggiungere il pareggio economico, oltre alla drastica riduzione dei costi di personale, organi sociali, gestionali e di marketing”, LaVocediRomagna (p.15).
Ravaglioli invece punta il dito sulla società di consulenza (Skema) ampiamente utilizzata nel riminese. «Una ragnatela che diventa un po’ imbarazzante, ci fossero almeno i risultati... Non sarà l’unico studio a Rimini, sarebbe meglio indire bandi». La Mulazzani infine si chiede come mai nessuno si sia impegnato con determinazione a cercare il coinvolgimento di San Marino”, CorriereRomagna (p.6). Il piano proposto dalla società al giudice, inoltre, ipotizza di rimborsare ai creditori “il 20-30 per cento”, “significa fare fallire le aziende”.


Intanto, “i lavori del Trc si avvicinano alle case. In questi giorni sono infatti giunti in zona Lagomaggio, interessando in particolare un fabbricato di pochi metri quadrati in via Serra, una sorta di rimessa adiacente la ferrovia, posta sul retro di una palazzina, spazio che sarà liberato in quanto destinato al passaggio del trasposto rapido costiero. Preoccupazioni e timori si risvegliano tra la gente del posto, da tempo in lotta contro l’annosa questione del Trc”, NQ (p.8).


Benedetto XVI. IlCarlino intervista i sarti del Papa che tra qualche giorno andrà in pensione. Sono di Santarcangelo, (p.9). Inoltre, ieri “don Domenico Valgimigli della parrocchia della Riconciliazione, in via della Fiera, ha voluto parlare del Santo padre ai propri parrocchiani nella messa pomeridiana, il primo giorno delle ceneri. «Il Papa ha dato un segnale alla chiesa scombussolando i centri di potere. E’ un segno per tutti noi e non è certo confinato a Roma, ma giunge ovunque, anche qui, nella nostra chiesa e non solo, e ci coinvolge». Seguendo le parole di don Domenico, l’annuncio del Papa non appare affatto casuale nella scelta di farlo a ridosso della quaresima. «OGGI inizia un periodo che i cattolici devono usare per spazzare via le false risposte, smascherare i falsi idoli, e credo che proprio per questo sia importante il messaggio che il Papa ci ha voluto affidare. E’ stato un Santo Padre rivoluzionario e il suo gesto è rivoluzionario». Per don Domenico la ricaduta della decisione di Papa Ratzinger va oltre anche alla stessa Chiesa, e deve finire con il coinvolgere anche i centri di potere con i quali tutti hanno a che fare quotidianamente”.


Inchiesta sulla sanità lombarda. “Le spese per «organizzazione di cene e convention nell'interesse di Formigoni durante le edizioni del Meeting di Cl», il coinvolgimento nell'inchiesta di Nicola Sanese, riminese, dirigente della Regione Lombardia. Tocca su più fronti anche Rimini la vicenda Maugeri, il ciclone che ha colpito il potente governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Martedì l'annuncio da parte della Procura di Milano della chiusura delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, per 17 persone. L'accusa è pesante: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione… Sanese, segretario generale della Regione, secondo la Procura di Milano avrebbe fatto parte dei fedelissimi del governatore che avrebbero avallato «erogazioni» in favore della Maugeri e del San Raffaele anche «contro il parere dei funzionari della direzione generale della sanità». Il Pdl riminese lo difende a spada tratta. «Voglio esprimere tutta la mia solidarietà, il sostegno, la fiducia incondizionata per l’uomo e il tecnico che in questi anni è stato il fiore all’occhiello del nostro territorio nello scenario amministrativo nazionale» scrive in una nota il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi. «La sua storia politica, la condotta rigorosa che conosciamo parlano per lui – continua - in tanti anni mai una volta è venuto meno al perseguimento del bene comune, con una integrità morale che è stata d’esempio per tutti quelli che, come me, lo hanno avuto come riferimento»”, NuovoQuotidiano (p.11).


A Rimini LegaNord morta? Macché, resuscitata da LaVoce (p.16) con l'intervista a Gianluca Pini “che bolla come “falsità” le indiscrezioni sulla situazione riminese dei padani pubblicate ieri da La Voce. Indiscrezioni che confermiamo tutte, fino alle virgole. Pini è una furia, vuole dire la sua e una volta calmatosi scandisce le parole. Ne ha per tutti, a partire da chi scrive. La Lega Nord a Rimini non sta facendo campagna elettorale, perlomeno non ci sono banchetti, non si vedono iniziative politiche locali come accaduto invece per le comunali del 2011. Conferma? «Affermazioni ridicole. In piazza ci siamo tutto l’anno. La campagna elettorale non passa solo dai gazebo. Le elezioni politiche si giocano sui media e noi abbiamo investito molto sui media - radio, tv e web - e su incontri con le categorie economiche e sociali. Poi c’è gente idiota che si finge leghista solo per far danno, che getta veleno, capita. E’ più grave il fatto che qualcuno dia spazio a certe stupidaggini». E giù con una lunga intervista corredata, a onor di cronaca, da istruzioni per l’uso in fondo al pezzo: “(Le frasi riportate sono quelle scritte e spedite via mail dall’onorevole. Il quale, prima di rispondere alle domande, si è lasciato andare a gentili ed eleganti considerazioni su questo giornale, il suo direttore e l’articolista in questione). Giovanni Bucchi”.


Sacerdote milanese accusato di violenza a Rimini. “SACERDOTE imputato di violenza sessuale nei confronti di due suoi alunni. La procura di Rimini ha già chiesto il rinvio a giudizio per un sacerdote, di 45 anni, residente nel milanese, il quale, secondo l’accusa, avrebbe molestato due 20enni, e uno degli episodi si sarebbe consumato proprio qui a Rimini, in occasione di un viaggio di studio. Contattato al telefono, il prete però cade dalle nuvole e sostiene di non sapere nulla di questa vicenda. «A Rimini — dice solo — ci sono venuto da piccolo con mia nonna, in una pensione di viale Cormons, poi non ci sono più stato». I FATTI risalgono al periodo tra il 2005 e il 2007, ma è soltanto nel luglio del 2011 che il primo giovane decide di presentare alla magistratura milanese una denuncia”, ilCarlino (p.7).

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Rimini | Pazzaglia alla battaglia degli asili


Asili. In attesa dell’assemblea di domenica promossa da Sel sull'offerta pubblica gestita dal Comune di Rimini nel campo dei servizi educativi a seguito del “processo di privatizzazione del servizio pubblico: l'esternalizzazione del sostegno ai bambini con disabilità e la privatizzazione degli asili comunali pubblici di via della Rondine e via Sacco e Vanzetti”, il consigliere comunale Fabio Pazzaglia mette le mani avanti e invia ai giornali la lista delle figure istituzionali e dei sindacati invitati per l’occasione.


Insieme ai Consiglieri Brunori e Galvani, abbiamo promosso un confronto aperto, alla luce del sole, nel cuore della città. I genitori dei bambini e il personale educativo hanno già fatto sapere che ci saranno. Resta da capire se ci saranno anche i rappresentanti delle istituzioni. Qui di seguito i nominativi delle persone invitate tramite lettera: il sindaco Andrea Gnassi, la vice sindaca Gloria Lisi, il presidente di ASP Casa Valloni Massimiliano Angelini e la responsabile della Funzione pubblica Cgil Elisabetta Morolli”.


Persone che, secondo Pazzaglia, potrebbero essere intimorite dall’assemblea. “Nessuno di loro ha risposto al nostro invito. Questo modo di fare ci lascia perplessi e quindi abbiamo deciso di chiedere loro pubblicamente se intendono esserci o meno. I cittadini hanno il diritto di confrontarsi con chi ha avuto delle responsabilità in questa vicenda. Il confronto è il sale della democrazia, perciò rinnoviamo l'invito a Gnassi, Lisi, Angelini e Morolli a partecipare. Non si devono preoccupare per il clima che troveranno in assemblea. Assicuriamo un confronto costruttivo, però sarà un confronto vero. Forse è proprio questo che spaventa?”.

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Rimini | Inchiesta sanità Lombardia, Miserocchi: Fiducia incondizionata a Sanese


“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà, il sostegno, la fiducia incondizionata per l’uomo e il tecnico che in questi anni è stato il fiore all’occhiello del nostro territorio nello scenario amministrativo nazionale”, sono le parole di Fabrizio Miserocchi, coordinatore provinciale del Pdl, dopo aver letto sui giornali di questa mattina dell’avviso di fine indagini per Nicola Sanese.
“La sua storia politica, la condotta rigorosa che conosciamo parlano per lui, in tanti anni mai una volta è venuto meno al perseguimento del bene comune, con una integrità morale che è stata d’esempio per tutti quelli che, come me, lo hanno avuto come riferimento. Sono certo che, terminati questi tempi di aggressione elettorale di un certo tipo di magistratura, tutto si chiarirà nel migliore dei modi. Un abbraccio carissimo all’amico Nicola”.

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Rimini | Notte d’inferno all’Infermi. Muore una mamma, un bimbo nasce senza vita


Un neonato e la 37enne incinta di due gemellini, arrivata all’Infermi ieri notte, sono deceduti. I gemelli sono vivi, in buone condizioni, e ricoverati in terapia intensiva neonatale. La donna è stata soccorsa in strada ieri attorno alle 23 dal 118 mentre da Pennabilli cercava di raggiungere l’ospedale del capoluogo. “Il personale medico ed infermieristico dell'ambulanza – spiega la nota della Asl – ha constatato che le condizioni della donna erano molto gravi, le ha somministrato le prime terapie del caso e contestualmente ha allertato la struttura ospedaliera. Al suo arrivo la paziente è stata presa in carico da un'equipe ad hoc composta da anestesista, ginecologo e ostetrica, che ha trasferito la donna in Rianimazione”. Il lavoro dell’equipe ha permesso di salvare la vita ai gemelli. Nulla è stato possibile per la loro mamma, per la quale è stata chiesta l'autopsia.
“Le condizioni della signora – spiega il dottor Giuseppe Battagliarin, direttore dell'Unità Operativa di “Ostetricia Ginecologia” – erano disperate, e solo la grande organizzazione che si è riuscita a mettere in campo, lo stretto raccordo tra medici di diverse discipline e il personale dell'ambulanza, hanno consentito di condurre un intervento tempestivo salvando i due neonati. In situazioni come questa infatti, se non si interviene in pochissimi minuti le possibilità di perdere sia la madre che i nascituri sono altissime”.
Più o meno nelle stesse ore, stesso ospedale, “si è verificato un altro evento anch'esso raro e non prevedibile”, spiegano dalla Asl. “Nel corso di un parto in una paziente a termine, il nascituro è venuto alla luce privo di vita. Anche in questo caso la Direzione Medica ha deciso di effettuare un riscontro autoptico per individuare le cause del decesso”.

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