#masterplanrn. Fateci sapere cosa ne pensate
#masterplanrn. Fateci sapere cosa ne pensate
E’ stato presentato a fine novembre. Ne è stata fatta una mostra. E tutti gli uffici comunali stanno lavorando per questo. E’ il masterplan, la visione di città che il sindaco Gnassi ha dato in pasto alla città: un programma articolato di interventi, l’amministrazione comunale vuole ridisegnare la città.
Ci interessa sapere cosa ne pensate e che impressione vi ha fatto.
Potete farlo inviandoci un messaggio su Twitter, mettendo l’hashtag #masterplanrn, oppure scrivendo un commento su Facebook sulla nostra pagina.
Raccontateci cosa ne pensate, se per voi è qualcosa di realizzabile, se veramente questo strumento può dare un futuro a Rimini e a tutti noi.
Che cos’è il masterplan?
Masterplan Strategico del Comune di Rimini. Interventi per la realizzazione di una città sostenibile
http://www.comune.rimini.it/eventi/pagina7865.html
Rimini | Il sindaco presenta il masterplan, la città a cerchi concentrici
http://www.inter-vista.it/news/item/2026-28-11-2012-%7C-rimini-%7C-il-sindaco-presenta-il-masterplan-la-citt%C3%A0-a-cerchi-concentrici
Piste ciclabili e lungomare E' la città-Gnassi
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2012/11/28/809258-ciclabili-lungomare-masterplan.shtml
La fine del piano strategico. L’inizio dell’era del masterplan
http://www.inter-vista.it/articoli/item/2028-la-fine-del-piano-strategico-l%E2%80%99inizio-dell%E2%80%99era-del-masterplan
Rimini | Il masterplan (da oggi in mostra al Galli) ricompatta l’opposizione
http://www.inter-vista.it/news/item/2171-14-12-2012-%7C-rimini-%7C-il-masterplan-da-oggi-in-mostra-al-galli-ricompatta-l%E2%80%99opposizione
Rimini | Lombardi (Pdl) sul masterplan: Gnassi evita il dibattito in Consiglio comunale
http://www.inter-vista.it/news/item/2030-29-11-2012-%7C-rimini-%7C-lombardi-pdl-sul-masterplan-e-il-berlusconismo-del-sindaco-gnassi-evita-il-dibattito-in-consiglio-comunale
Rimini | Centro storico, riqualificazione bloccata dal masterplan (dicono Biagini e Pazzaglia), anzi no (dice Agosta)
http://www.inter-vista.it/news/item/2294-15-01-2013-%7C-rimini-%7C-centro-storico-riqualificazione-bloccata-dal-masterplan-dicono-biagini-e-pazzaglia-anzi-no-dice-agosta
Addio auto, verde triplicato: ecco il nuovo porto
http://www.romagnanoi.it/news/Prima-Pagina/739352/Addio-auto-verde-triplicato-ecco-il-nuovo-porto.html
Lista Monti Rimini. I politici del curriculum, Walter Pasini
Lista Monti Rimini. I politici del curriculum, Walter Pasini
Dottor Pasini, lei è candidato: facciamo un’intervista ironica seguendo il suo curriculum. Ok?” “Nessun problema, se si guarda al curriculum, io potrei fare il Presidente del Consiglio”. Non scherziamo troppo! “Dico sul serio. Quanti sono in Italia che hanno il mio curriculum in campo sanitario? Due, tre quattro? Di certo non arriviamo a cinque”.
Il dottor Walter Pasini 65 anni, è candidato alla Camera per Scelta Civica, la lista di Mario Monti. Ma come è nata questa candidatura? “Ho appunto inviato il mio curriculum al dottor Bondi”. Quale Bondi, quello del Pdl? “Ma no!!! Quello della Parmalat”.
Esaminiamo allora questo curriculum che è valso un posto in lista. Studi? “ Diploma al liceo Serpieri e poi laurea in medicina a Milano, 110 e lode”. Se non arriva primo, lei non sta bene… “Ho dato non i soliti 27 esami, ma 42” . E perché mai? “Per placare la mia sete di conoscenza. Lo stesso motivo per cui adesso sono iscritto a filosofia a Urbino”.
E tanto sapere lo ha messo in pratica? Insomma, cosa ha fatto di concreto nella vita? “Ho fatto il medico. Ho quattro specializzazioni: cardiologia, medicina del lavoro, dello sport, idrologia e talassoterapia”. Già, ricordiamo, lei è stato direttore del talassoterapico… “Per undici anni. È stata l’esperienza che mi ha fatto venire l’idea della Medicina del Turismo. Questa è la mia creatura. Ho capito che bisognava estendere i benefici del mare a tutti i turisti, non solo ai quattro gatti che venivano al Talassoterapico a fare le sabbiature. L’idea mi è venuta durante un congresso a Las Palmas, nella Gran Canaria. Da lì è partito un lavoro che mi ha fatto essere per vent’anni, fino al 2008, collaboratore dell’Organizzazione mondiale della sanità”.
Dottor Pasini si vede che lei è entusiasta della sua creatura, ma sa come siamo a Rimini, diciamo un po’ diffidenti. Che sarà mai questa medicina del turismo? “E’ una nuova disciplina scientifica e a me che l’ho inventata dovrebbero dare un premio come il Nobel. Sono l’erede di Paolo Mantegazza, al quale ho dedicato diversi studi”.
Lasciamo stare e andiamo avanti, quante lingue parla? “La mia lingua di lavoro è l’inglese. Poi, oltre all’italiano anche spagnolo e francese. Ho fatto delle presentazioni in tedesco”.
Prima della chiamata di Bondi, qualche altra militanza? “Nel 1994 sono stato candidato alle europee per Forza Italia. Primo in Emilia Romagna con 17.000 preferenze, ma i veneti hanno avuto più voti di me”. Ma prima ancora non era stato socialista? “Frequentavo qualche riunione, soprattutto perché mio babbo era di quel partito”.
Per fare il deputato bisogna avere buone relazioni, quanti numeri ci sono nella sua rubrica? “Non so, io ho soprattutto contatti internazionali. Diciamo un migliaio”. Ha amici influenti, conosce qualcuno a Roma? “No. Sono solo amico di Andrea Riccardi. Da ragazzi frequentavamo insieme la parrocchia di San Nicolò. Avevo fondato anche l’associazione Chiesa dei poveri. Riempimmo l’Arengo invitando il teologo Gonzales Ruiz. Oggi non verrebbe nessuno”.
Sono cambiati i tempi ed anche la politica. Oggi vanno di moda i tagli, lei da dove comincerebbe: “Dagli sprechi, ce ne sono tanti anche in sanità”. Ma se fosse eletto, si dedicherebbe solo alla vita parlamentare? “No, mi dedicherei anche alla medicina del turismo, che è la ragione della mia vita. A Rimini nascerà presto un Istituto per conservare il mio sapere nel futuro”.
Ma qualche nozione di amministrazione ce l’ha? Classica domanda: che differenza c’è fra disegno di legge e decreto legge? “Mi meraviglio che lei non conosca questa distinzione elementare”. Sì, sì la conosco, dica lei: “Il decreto legge entra in vigore subito, il disegno di legge segue il normale iter parlamentare”. Risposta imprecisa, si iscriva anche ad un corso di diritto costituzionale. Così il curriculum sarà più ricco.
GIORNALAIO 31.01.2013
Fogne, Ravaioli a Gnassi: Io ho speso 70 milioni. Elezioni, i grillini (e solo loro) estraggono a sorte dall’albo gli scrutatori. Aeroporto: il sindaco batte cassa. RiminiTerme: Sel vuole la commissione d’inchiesta
Elezioni. Ieri il Movimento5Stelle in una saletta del consiglio comunale a Rimini ha sorteggiato dall’albo apposito gli scrutatori “spettanti”.“ANCHE LE URNE sono lottizzate. Triste dirlo, ma è così. Perché se volete partecipare attivamente alle elezioni, uno dei momenti più nobili e alti della politica, vi serve la ‘raccomandazione’ di un partito. Per lavorare in un seggio dovrebbe bastare l’iscrizione all’apposito elenco. Ma non è così. Presidenti e scrutatori sono di fatto indicati dalle diverse forze politiche, secondo una sorta di ‘Manuale Cencelli’”, commenta ilRestodelCarlino in prima (servizio p.3).
“L’onorevole Sergio Pizzolante è candidato con il Pdl alla Camera con la (quasi) certezza di ottenere un posto nel prossimo Parlamento. Da parlamentare si è battuto moltissimo per le concessioni demaniali e il futuro della spiaggia, ma anche sul turismo ha le idee chiare”. Al proposito, il CorriereRomagna lo intervista (p.9).
Spiagge, autorizzazioni ambientali e piano arenile da rifare: a Torre Pedrera non esiste la fascia a, Corriere (p.5).
Fogne. Lo scontro dal palco dei comizi in piazza si sposta sulla poltrona da primo cittadino al primo piano di palazzo Garampi. “«E’ STATA questa amministrazione a prendere il toro delle fogne per le corna, a dire che il problema c’era e non era rinviabile... Un percorso fatto non di chiacchiere ma di undici progetti, per un investimento totale di 137 milioni di euro per lo svolgimento dei lavori che sono partiti. Dopo decenni, in quattro mesi di intenso lavoro, da luglio 2011 siamo arrivati a dicembre 2011 all’approvazione del Psb che è la traduzione operativa e in concreto del Piano generale delle fognature di 900 milioni». Insomma, dalle parole ai fatti, sostiene il sindaco Andrea Gnassi. Ma è proprio vero che in passato non si è fatto nulla (o quasi) di concreto per il sistema fognario? Le cose non stanno così. «Non voglio fare polemiche — attacca il predecessore di Gnassi, Alberto Ravaioli — ma è chiaro che loro portano avanti il lavoro della precedente amministrazione comunale. Sia come finanziamenti che come progetti. Dal raddoppio del depuratore di Santa Giustina coi suoi 43 milioni di euro da noi investiti, sia Rimini Isola, a San Giuliano, per 5 milioni. Il problema delle fogne è un problema di risorse, che vanno trovate per procedere»”, ilCarlino (p.9).
Aeroporto, il sindaco batte cassa. “RIVENDICA, con orgoglio, il suo pressing sul ministro Passera, prima al Meeting e poi a Ecomondo…Ma ora, attacca Gnassi, «inizia la fase più delicata. Questo sforzo non può essere vanificato. Tutti devono fare la loro parte per consentire di superare la grave crisi finanziaria dovuta agli indispensabili investimenti fatti. Adesso sta alla città di Rimini credere in sé stessa». Chiaro il messaggio di Gnassi alle categorie, agli imprenditori e ai privati che, ancora oggi, danno uno scarsissimo contributo all’aeroporto. Un appello sottoscritto anche dai candidati del Pd alla Camera Petitti e Arlotti. Intanto è in arrivo una proroga di mandato per il presidente di Aeradria, Massimo Masini”, ilCarlino (p.11).
“Il presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, mette subito le mani avanti: "Siamo tutti felicissimi della notizia – afferma -. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche per godere di questa decisione del governo che si abbina alla concessione trentennale. L'aeroporto c'è e dobbiamo tutti lavorare. Noi facciamo da sempre più del nostro dovere e naturalmente continueremo a farlo". Riguardo al prestito di sei milioni di euro chiesto da Aeradria ai soci, già in estate, Maggioli non si sbottona molto. "Sono tutte operazioni in gestazione, vedremo come si concluderanno"”, NuovoQuotidiano (p.9).
“Nel mezzo però c’è da chiudere la procedura prevista dal concordato in continuità. Il tempo stringe, la scadenza dei termini è prevista a breve, entro febbraio. In queste settimane si sta lavorando proprio in questa direzione, per riuscire a definire il quadro, in particolare ad approvare le delibere relative agli impegni economici. Una volta che ci sarà chiarezza sulle risorse allora si procederà alla presentazione. Orientativamente si parla di 7 milioni di aumento di capitale e 6 di prestito”, LaVocediRomagna (p.14).
Rimini Terme. “A questo punto è necessario istituire una commissione d’inchiesta. Fabio Pazzaglia (Sel- Fc) non lo conosce nemmeno Giovanni Panciroli, il presidente di Riminiterme spinto alle dimissioni dall’interrogazione con cui ha sollevato il caso. Ma ora che il Comune ha chiesto all’ingegnere di fare un passo indietro e che lo stesso Panciroli si è già detto pronto a rimettere il mandato, Pazzaglia è deciso ad andare a fondo”, LaVoce (p.14).
“Luigino Garattoni è il coordinatore di Sel. «Riteniamo che coloro che hanno consentito di nominare Panciroli ai vertici di Rimini Terme si assumano le proprie responsabilità, per un atto che rischia di infliggere a Rimini Terme e agli enti che ne fanno parte un grave colpo, non solo per quanto riguarda l’immagine, ma anche per la mancanza di rispetto dell’etica e della morale pubblica. Questo non è assolutamente un sentimento giustizialista, che non ci appartiene, ma crediamo opportuno che l’amministrazione anche se socio pubblico di minoranza di fronte alla veridicità di tali notizie, chieda le dimissioni e se il Comune non avesse il potere di fare una simile richiesta, avrà sicuramente ottimi argomenti per far valere una efficace moral suasion»”, Corriere (p.8).
Credito. I prestiti in provincia crollano di 700milioni in 3 mesi. “Sono stati pubblicati in questi giorni i dati ufficiali Bankitalia sull’andamento del credito in provincia (aggiornati al 30 settembre 2012) e i risultati sono sconfortanti, segno evidente di un “corto circuito” pericolosissimo tra crisi dell’economia reale e flussi finanziari. Ancor più se pensiamo che, al termine della stagione estiva, di solito la provincia mostrava “picchi positivi”, sia nei depositi che sui finanziamenti ricevuti dal sistema bancario. I dati al 30 settembre 2012 offrono invece un quadro nerissimo”, NQ (p.7).
Meeting. Quando gli ex vertici di Mps relazionavano a Rimini, LaVoce (p.15).
Trc, durante i lavori accanto alla stazione. “Ieri pomeriggio i camion scaricavano grandi quantità di terra ripianando una piattaforma che era stata scavata in precedenza, nella parte piccola del cantiere recintato, alle spalle della palazzina dello Iat e dei vigili urbani. Ma è proprio qui che un assiduo lettore della Voce, particolarmente attento alle testimonianze storiche della vecchia Rimini, ha scorto qualcosa che potrebbe essere una scoperta archeologica di rilievo. Lo diciamo con l’obbligatorio condizionale, ma al contempo avendo verificato l’effettiva esistenza di alcune indubbie tracce di antichità. Nella piattaforma che ieri veniva riempita, lo scavo ha fatto emergere, a circa mezzo metro di profondità rispetto al piano stradale odierno, due canaline murarie parallele. In uno dei casi, alla sommità era visibile fino a pochi giorni fa un lacerto di pietra bianca, probabilmente pietra d’Istria. D’altra parte, nella zona del cantiere, sia dentro che fuori le recinzioni, sono presenti vari grossi lastroni di pietra che hanno tutto l’aspetto di quelli utilizzati in epoca romana, ed anche più tardi fino al Settecento. Oltre a questo, sono presenti nel sottosuolo - e in parte sono stati staccati - porzioni di muratura formata da mattonelle cotte, come non se ne vedono nell’edilizia contemporanea”, LaVoce (p.16).
30 01 2013 | Rimini | Scuola, Giudici (Pdl): Indietro l'imu a famiglie in difficoltà con le rette
Rimini | Scuola, Giudici (Pdl): Indietro l'imu a famiglie in difficoltà con le rette
Scuole private, il consigliere comunale del Pdl Eraldo Giudici si appella al sindaco e al vicesindaco di Rimini, Andrea Gnassi e Gloria Lisi, affinché si provveda “a ristornare alle famiglie sotto forma di bonus scolastici parti degli introiti imu sollevando altresì gli istituti, che non fanno speculazione economica sulla loro attività educativa, da certe aliquote assolutamente insostenibili”.
La doppia sollecitazione nasce sia dalle difficoltà delle famiglie a pagare le rette per le scuole dei figli, sia dalle difficoltà delle scuole paritarie a pagare la quota di imu spettante, problemi derivanti “dalle scelte indiscriminate del governo Monti con la sua imu, una vera e propria “patrimoniale” in danno delle famiglie e delle libere istituzioni scolastiche”. Scelte che “rischiano ora di portare al collasso, con effetti devastanti per l’intero sistema educativo e scolastico, le istituzioni paritarie in totale antitesi col principio costituzionalmente garantito della libertà di educazione”.
Il dilemma davanti ai dirigenti scolastici è serio. Giudici parla di “prospettiva drammatica: aumentare le rette o cessare ogni attività educativa delle scuole paritarie, che poco o per nulla sono riconosciute nel loro valore dai politicanti di turno”. La soluzione però potrebbe essere molto semplice.
La realtà. Se da un lato “la definizione fornita dal dipartimento delle Finanze, spiega che l'imu non si paga solo se non si chiede alcun compenso o quasi”, dall’altro allora dovrebbe corrispondere uno Stato che “nelle sue diverse ripartizioni amministrative, compresi i Comuni”, si “accollasse gli oneri gestionali” delle scuole “o almeno riconoscesse alle famiglie, secondo un sano principio di sussidiarietà, buoni scuola atti a garantire un'effettiva libertà nella scelta educativa”. Dal momento anche che “è noto il dato dell'insufficienza dei posti nel pubblico”.
30 01 2013 | Rimini | Elezioni, Lombardi (Mir): Le ambiguità della sanità emiliana e romagnola
Rimini | Elezioni, Lombardi (Mir): Le ambiguità della sanità emiliana e romagnola
“O la razionalizzazione portata avanti in Romagna è un valore quindi va applicata anche in Emilia, oppure significa che la Romagna è terra di sperimentazione sulla pelle dei malati e dei dipendenti della Asl di Rimini che in qualche misura si dovranno trasferire a Pievesistina”, lo dice Marco Lombardi, candidato al Senato per i Moderati in rivoluzione, riferendosi alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità sull’intenzione di accelerare i tempi per la Asl unica romagnola per iniziare a razionalizzare la spesa e offrire maggiore qualità nei servizi.
“Il ragionamento dell' assessore, dal mio punto di vista, nasconde una profonda ambiguità”, dice Lombardi, che è anche consigliere regionale del Pdl. “E' vero che la Basilicata e la Lombardia faranno fatica a chiedere maggiori trasferimenti dallo Stato mantenendo decine di Aziende, ma lo stesso imbarazzo lo proverà la Regione Emilia-Romagna quando le faranno notare che della virtuosità praticata in Romagna non ve n'è traccia in Emilia dove le Asl di Piacenza, Reggio Emilia e Modena da tempo parlano di una fusione ancora di là da venire”.
Tutto ha un motivo. “È immediato il sospetto che in Emilia una politica del Pd più forte di quella romagnola, condizioni la buona amministrazione a discapito del consenso e quindi ‘le riduzioni dell'apparato amministrativo’ ed i risparmi di cui si vanta Lusenti, si possono fare da noi ma non là. Delle due l'una. O la razionalizzazione portata avanti in Romagna è un valore quindi va applicata anche in Emilia, oppure significa che la Romagna è terra di sperimentazione sulla pelle dei malati e dei dipendenti della Asl di Rimini che in qualche misura si dovranno trasferire a Pievesistina”, conclude Lombardi.
30 01 2013 | Rimini | Elezioni, Petitti sull’aeroporto salvo: Il Pd ci crede, adesso tocca al sistema economico e turistico
Rimini | Elezioni, Petitti (Pd) sull’aeroporto salvo: Adesso tocca al sistema economico e turistico
Fa eco alle dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione comunale, l’intervento di Emma Petitti, segretario provinciale del Pd e candidata alla Camera dei deputati, sull’aeroporto Fellini, inserito dal ministro Corrado Passera tra i 31 d’interesse nazionale e quindi salvo da ulteriori provvedimenti (ma non dai debiti).
“Un’ottima notizia”, commenta Pettitti. “La nostra città e il nostro territorio non possono permettersi di perdere un'infrastruttura fondamentale per l'economia e per il turismo. Più che mai in questo momento le infrastrutture sono cruciali per creare sviluppo e come Partito democratico faremo di tutto, dal livello locale al regionale al nazionale, perché il Fellini abbia un futuro all'altezza con le esigenze di crescita del territorio”, dice da candidato ben posizionato in lista.
Anche lei precisa che adesso la responsabilità del Fellini dovrà allargarsi. “Crediamo che l'aeroporto necessiti sin da ora di un progetto economico e industriale per realizzare investimenti e strategie di rilancio. Allo stesso modo deve crederci l'intero sistema economico e turistico riminese, in modo che tutti, soci pubblici e privati, possano fare la propria parte in base alle proprie possibilità e ai vantaggi che dall'aeroporto derivano”.
30 01 2013 | Rimini | Aeroporto salvo, Gnassi: Io ci ho creduto adesso dovrà farlo anche qualcun altro
Rimini | Aeroporto salvo, Gnassi: Io ci ho creduto adesso dovrà farlo anche qualcun altro
Sulla falsa riga delle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, oggi anche il sindaco Andrea Gnassi festeggia l’inserimento dell’aeroporto Fellini tra i 31 d’interesse nazionale: salvo. Certo l’ancor per poco ministro tecnico Corrado Passera di soddisfazioni (se anche piccole) al sindaco di Rimini ne sta dando, come anche i 7 milioni del piano città (riqualificazione di Bellariva ‘Rimini Waterfront’ tra i 28 finanziati su 457).
Un successo “importante per la città, che sul Fellini ha investito e sta investendo parecchio, ritenendolo un asset strategico per lo sviluppo turistico oggi e per infrastrutture come Fiera e Palas ancora di più domani”. Un successo che il sindaco ritiene suo avendo portato “questi argomenti” “all’attenzione del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera in diverse occasioni, dal Meeting del 20 agosto scorso all’incontro a Ecomondo a novembre. In quelle occasioni, per agganciare le risorse nazionali per i progetti di riqualificazione urbana, erano stati presentati al ministro le linee guide del Masterplan e il dossier sull’aeroporto”.
E qui, adesso, per “non disperdere quanto ottenuto finora”, cioè il fatto che “gli importanti investimenti fatti per adeguare la struttura aeroportuale alle richieste dell’Enac hanno implicato un notevole sforzo a livello economico, ma hanno consentito allo scalo riminese di rientrare tra i 31 aeroporti top”, è necessario un passaggio in più. “Tutti devono fare la loro parte per consentire di superare la grave crisi finanziaria dovuta agli indispensabili investimenti fatti. Adesso sta alla città credere in sé stessa”.
30 01 2013 | Rimini | Elezioni, Pizzolante trotta da San Marino alla Valmarecchia
Rimini | Elezioni, Pizzolante trotta da San Marino alla Valmarecchia
Sergio Pizzolante, candidato alla Camera per il Pdl, si allontana un po’ dalle acque smosse del litorale riminese e dall’ossessione fogne, spostando la sua campagna elettorale nell’entroterra, da San Marino, dove ieri ha incontrato i lavoratori frontalieri, alla Valmarecchia alle prese con i problemi per il completamento della residenza sanitaria per anziani di Novafeltria.
San Marino, la ratifica degli accordi bilaterali e la questione dei 6mila lavoratori frontalieri, sono al quarto posto tra le sue ossessioni programmatiche. Ieri pomeriggio l’incontro tecnico tra il deputato uscente del Pdl e alcuni lavoratori, tra cui la guida del coordinamento frontalieri, Maurizio Morigi. Pizzolante ha ribadito di essere favorevole alla stabilizzazione fiscale dei lavoratori. “E’ già stata depositata nei mesi passati la mia proposta di legge, che ripresenterò immediatamente con l’avvio della prossima legislatura”.
Definisce “strategica” l’importanza “anche per i lavoratori frontalieri, della ratifica degli accordi per le doppie imposizioni”. Ratifica che potrebbe arrivare già nei primi mesi della prossima legislatura e che assieme all’“uscita dalla blacklist italiana” sarà uno degli “strumenti migliori per tutelare e ampliare l’area occupazionale del nostro territorio”, dice Pizzolante ai frontalieri.
Valmarecchia: ci sono tante cose da capire. Sergio Pizzolante vuole dare una mossa al completamento della rsa di Novafeltria. La soluzione della vicenda della residenza per anziani “come il passaggio di regione di cinque anni fa, è una richiesta che arriva direttamente dal territorio e di cui mi farò portavoce in Parlamento”, ha detto il deputato (che ha già in testa due o tre mosse) ai rappresentanti del nuovo comitato nato per dare voce alla struttura abbandonata.
“Per prima cosa presenterò un’interrogazione sul futuro della struttura sociosanitaria dell’Alta Valmarecchia, per capire che fine ha fatto la parte di finanziamento dello Stato di quel milione e settecentomila euro presente da anni nei bilanci e nei piani, ma che ancora non si è concretizzato in niente. Vogliamo quindi capire se il computo totale siano soldi reali o solo sulla carta. Vogliamo capire quali siano stati i motivi che hanno impedito alla Regione Emilia Romagna di dar seguito all’accordo conseguente alla Legge 117/2009 della Regione Marche per il completamento della Rsa di Novafeltria”. Il problema, secondo Pizzolante, nasce dalla possibilità che “Regione e Ausl di Rimini, con l’elaborazione di un nuovo ampliamento di quella struttura, abbiano messo solo la palla in calcio d’angolo, ideando un progetto che appare mirabolante e quindi più costoso, ma che non ha le necessarie risorse per stare in piedi. Tanto è vero che la richiesta di partecipazione finanziaria da parte dei Comuni, di questi tempi, risulta inverosimile. In questo, somiglia molto all’anello verde proposto dal Sindaco Gnassi”.
#masterplanrn. O come farsi ricevere dal sindaco
#masterplanrn. O come farsi ricevere dal sindaco
Avviso ai naviganti. Abbiamo trovato la chiave che può aprire tutte le porte a palazzo Garampi, l’hashtag, la parola d’ordine, il “Libera Cornovaglia, Cornovaglia libera” del Comune di Rimini, anno domini 2013: masterplan. E’ proprio così. Per rendersene conto è sufficiente leggere il comunicato, a firma dell’ufficio stampa del comune, dopo l’incontro con i bagnini avvenuto martedì mattina.
La nota, dopo aver ufficializzato la costituzione della task force chiamata a rispondere ai dubbi degli operatori di spiaggia per semplificargli la vita (che ci sia bisogno di una task force a Rimini, per semplificare la vita dei bagnini, la dice lunga sulla burocrazia comunale), dà notizia che il sindaco avrebbe chiesto agli operatori di siglare un patto, una sorta di scambio tra il feudatario e i suoi sudditi, che più o meno recita così: io vi semplifico la vita in una situazione ingarbugliata, nata ovviamente “dall’evolversi del quadro normativo e fattori esogeni all’amministrazione”, ma voi, cari bagnini, vi mettere a lavorare, a studiare, a pensare, a liberare la vostra creatività ancora mai espressa. E per cosa? Per esso, il beneamato, idolatrato, unico oggetto dei sogni, anche erotici, di tutti tutti i cittadini riminesi: il masterplan. Progetti, progetti, progetti: questo vuole il nostro sindaco per dare vita al suo masterplan e disegnare la spiaggia del futuro, perché - così recita il comunicato - “non è mettendo una pezza, una proroga, una deroga e rimandando il problema della riqualificazione che si possono offrire servizi innovativi e di qualità ai riminesi e ai turisti”.
Ci permettiamo quindi un suggerimento a tutte le categorie, associazioni, imprese o comuni cittadini che da mesi cercano di parlare con il nostro sindaco e di varcare la famigerata porta “sempre aperta” del suo ufficio: d’ora in poi basta dire “Buongiorno, volevo parlare con il sindaco. Ho un progetto per il Masterplan”.
30 01 2013 | Rimini | Caso Panciroli, Pazzaglia vuole una commissione d’indagine
Rimini | Caso Panciroli, Pazzaglia vuole una commissione d’indagine
“I cittadini hanno diritto di conoscere la verità”, Fabio Pazzaglia, consigliere comunale di Sel Fare Comune non molla l’osso e continua a gettare alcol sul fuoco RiminiTerme, anzi. Vuole una commissione d’inchiesta. “Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da Giovanni Panciroli (il presidente della partecipata, ndr) aprono a nostro parere interrogativi inquietanti e meritano l'avvio di un'indagine interna. Vorremmo sapere a quali amministratori comunali del passato si riferisce Panciroli quando afferma pubblicamente che: «Non ho scelto io questo ruolo: mi è stato affidato dai soci, che conoscevano la mia posizione»”.
Per capirne di più Pazzaglia si appella al sindaco che all’epoca della nomina nel 2005 non aveva incarichi amministrativi in Comune e quindi “potrebbe essere la persona adatta per fare chiarezza. Le chiediamo di prendere insieme a noi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione la responsabilità di indagare sul perché di quella nomina così palesemente inopportuna e quali erano gli amministratori pubblici del Comune di Rimini che erano al corrente della situazione e nonostante questo decisero di tacere e procedere con la nomina”. Da qui la proposta a sindaco, maggioranza e minoranza di dare vita alla commissione d’indagine, secondo i modi previsti dallo statuto comunale. Perché la commissione possa partire Pazzaglia ha bisogno delle firme di un quinto dei consiglieri che quindi invita a “sottoscrivere tale richiesta perché nessun cittadino riminese deve poter dire che il consiglio comunale abbia preferito il silenzio”.