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Rimini | Nel 2012 consulenze in Provincia per 132mila euro


Nel 2012 la Provincia di Rimini ha speso nei compensi per le consulenze poco più di 132mila euro, vale a dire meno della metà rispetto agli oltre 357mila 500 del 2011 (ben oltre 627mila nel 2010, quasi 789mila nel 2009 e 645mila nel 2008, 990mila nel 2007). Il calo della spesa negli ultimi due anni è pari al 63,08 per cento.

“Ciò conferma – spiegano dalla Provincia – un trend in progressiva discesa, anche dopo l’allargamento della Provincia da 20 a 27 Comuni che ha richiesto l’adeguamento di diversi strumenti di pianificazione sulla base di analisi tecniche e professionali”.
A calare sono state anche le spese per studi, ricerche e consulenze con 31mila euro nel 2012 (di cui 16.500 finanziati con risorse esterne) rispetto ai 63.733 del 2011 (risorse esterne per 28.732), 122.693 nel 2010, 212.756 nel 2009, 140.819 nel 2008 e 268.539 nel 2007.

Giovedì, 03 Gennaio 2013 10:27

GIORNALAIO 03.01.2013

giornalaio

L’anno che verrà nei desideri dei riminesi: fogne, sicurezza e parcheggi. San Patrignano: parla Muccioli. Pd: Galli successore della Petitti. Turismo: un milione di russi nel 2012, le scuole si organizzano. Capodanno, il punto delle discoteche


Cosa vorrebbero i riminesi per l’anno nuovo. “L’ANNO CHE VERRA’. Anzi, che è già arrivato. Cosa vorrebbero i riminesi nel 2013 per migliorare la loro città?  Abbiamo girato la domanda a qualche concittadino che ieri mattina si aggirava nelle vie del centro storico. Anticipiamo subito che c’è un filo rosso che lega le pur differenti risposte: il rifacimento del sistema fognario e quindi la qualità delle acque di balneazione. Subito dopo vengono viabilità e parcheggi. Seguiti da sicurezza e ordine pubblico. Insomma, soprattutto sono emerse istanze riguardanti il miglioramento dell’esistente”, ilRestodelCarlino (p.4).


Turisti. I russi continuano a battere tutti “non soltanto confermano lo storico sorpasso su tedeschi, con ben 848.390 presenze contro le 762.675 dalla Germania (che pure ha fatto registrare un incremento del 6,4%), ma sono persino più numerosi dei veneti (844mila). «Il 2012 chiude per Rimini con quasi un milione di turisti russi — osserva l’assessore provinciale al Turismo Fabio Galli — e diventa sempre più strategico per noi». Per questo la Provincia di Rimini tornerà alla fiera del turismo di Mosca, così come ad altri appuntamenti internazionali (a Bruxelles, Colonia, Strasburgo). Ma non basta: serve il protagonismo dei privati. E, in questo senso, «le cose — nota Galli — si stanno muovendo». L’assessore fa un esempio su tutti: «Se fino al 2009, nelle scuole superiori riminesi non v’era alcuna domanda di insegnamento di lingua russa, oggi sono oltre un centinaio gli studenti dei nostri istituti superiori che hanno scelto proprio questa come seconda lingua»”, ilCarlino (p.7).
“«Resta aperta la questione, già sollevata nei mesi passati da Provincia e Comune di Rimini - chiosa Galli - circa l’aggiornamento degli strumenti promozionali da parte dell’Apt regionale, parte di un processo di ridefinizione delle politiche turistiche emiliano-romagnole sul quale varrà la pena tornare nel dettaglio nelle prossime settimane». Scade il 31 dicembre 2013 il termine per l’adeguamento alle normative di sicurezza da parte degli alberghi. «Non bisogna perdere tempo, è una misura necessaria a potenziare, e dunque rendere ancora più appetibile, la nostra offerta turistica complessiva»”, LaVocediRomagna (p.16).


Capodanno, parlano le discoteche: c’erano solo riminesi. “Premetto - dice Indino - che in linea di massima questo Capodanno è andato bene per le discoteche, categoria che rappresento. E questo è successo perché i privati hanno fatto importanti investimenti per restare sul mercato: sulle consolle, su artisti e spettacoli, sulle professionalità del settore, come i pr che hanno lavorato sulle piazze di Milano, Bologna, Roma per vendere i prodotti. Abbiamo investito sulle navette, sull’operazione Movida Pass… insomma ancora una volta gli imprenditori si sono fatti carico dell’offerta turistica”…“Sul nulla, sul gratuito, si costruisce poco. Tutti sanno che un servizio deve in qualche modo essere pagato, qualcosa deve costare, altrimenti non gli dà il giusto valore. Noi ci siamo dati da fare, ma non ci sta bene che il nostro stesso lavoro venga fatto da altri, che ci oppongono una concorrenza sleale. Durante la notte abbiamo fatto bloccare decine di feste (di ballo abusivo, ndr), eppure la polizia amministrativa è venuta da cinque nostri associati a chiedere se avevano la licenza per locale da ballo! Dovrebbero andare a cercare altrove! Comunque, venendo al Comune, non mi piace l’andazzo del ballo offerto gratuitamente. Diciamo basta”, LaVoce (p.17).
Il presidente provinciale di Confcommercio, Richard Di Angelo, sottolinea che «molte delle iniziative messe nel calendario erano incentrate sul locale». Dunque un Capodanno molto riminese che non è riuscito a pescare presenze anche fuori dai confini provinciali. «E' certo che la proposta ha ricevuto gradimento da tutte le fasce – continua – ma è necessario lavorare con l'amministrazione, in particolare per quanto riguarda la zona a mare, per fare arrivare qualche messaggio in più all'esterno». Aiuterebbe molto una maggiore tempestività. «La promozione è stata limitata, in maggioranza, all'iniziativa dei singoli operatori. E' logico che l'amministrazione aveva anche altri impegni, sarebbe opportuno però in futuro giocare d'anticipo»”, NuovoQuotidiano (p.11).
“«Con questo format, ormai definito, possiamo iniziare a promuovere il Capodanno sin dall’estate, al di là del nome degli artisti in piazzale Fellini». Il presidente dell’Associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis, guarda con rinnovata fiducia alle feste natalizie ed è pronta a scommettere sulla nuova formula lanciata dal sindaco Andrea Gnassi: «Il movimento c’è stato e il tempo ci ha dato una bella mano. I prezzi di qualche ristorante magari non erano proprio a buon mercato, però siamo sulla strada giusta. Rimini ha dato l’idea di una città metropolitana»”, CorriereRomagna (p.10).


Politica. Il Pd cerca un nuovo segretario provinciale per rimpiazzare Emma Petitti, ma “il congresso è rinviato a dopo il voto”, Corriere (p.6). C’è “anche il problemino rappresentato da due parlamentari targati chiaramente Rimini, anche se Arlotti al l’anagrafe figura santarcagiolese. La zona sud punterà i piedi. In quest’ottica il nome di Fabio Galli - assessore provinciale e già segretario politico a Riccione - è uno di quelli su cui si discute: magari chi ha lavorato all’affermazione del duo Petitti-Arlotti nel virtuale braccio di ferro con Maurizio Melucci. Nella logica di una contrapposizione fra sinistra e cattolici, si pensa anche a Marco Agosta, capogruppo Pd in consiglio comunale”. Oggi, inoltre, riunione riminese dei montiani.


Matrimoni. “Secondo i dati statistici del Comune di Rimini, sono state infatti 225 le cerimonie officiate non da sacerdoti di Santa Romana Chiesa ma da assessori o delegati del sindaco, mentre il totale dei matrimoni religiosi non ha superato quota 182. Una tendenza che, nel corso dell’anno appena finito, si era affermata già nel primo semestre: nonostante la forte tradizione primaverile del “fatidico sì” in parrocchia o in una bella basilica, a fine giugno i matrimoni civili erano 103 contro 67”, LaVoce (p.11).


San Patrignano. “Dopo il chiacchierato divorzio dalla famiglia Moratti, l’erede del fondatore di San Patrignano rompe il silenzio a un anno e mezzo dalla sua uscita dalla comunità di Coriano: Andrea Muccioli, in un lungo e durissimo sfogo su Facebook accusa i «ricconi» di averlo messo alla porta. Facilmente intuibile il riferimento alla famiglia milanese”, Corriere (p.3).


I facchini dell’aeroporto. “«Aeradria ci deve 464mila euro di arretrati». A dichiararlo è Antonio Ferrara, il titolare del Gruppo Giacchieri, l'azienda che fornisce i servizi di facchinaggio all'aeroporto Fellini di Rimini”, NQ (p.8).


Non c’è pace per la pace. “A dar fuoco alle polveri con una dura lettera su Facebook, girata ai giornali, è Carla Forcellini, dell’associazione Borgo Marina. «Ho partecipato alla Marcia per la Pace — scrive la Forcellini — organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Caritas, Casa della Pace, Provincia e Comune di Rimini e mi sono chiesta quale sarà stato il motivo che l’associazione Borgo Marina, di cui faccio parte, non sia stata invitata»”, ilCarlino (p.8).

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Rimini | Arrestato per duplice tentato omicidio l’aggressore di San Silvestro


Convalidato l’arresto del 46enne riminese che in strada al Borgo San Giuliano dopo la mezzanotte di San Silvestro ha inseguito e minacciato alcuni passanti con un coltello e danneggiato almeno quattro auto in transito, probabilmente sotto l’effetto di alcool e droghe, di cui è stato trovato in possesso. Le accuse per l'arrestato sono di tentato duplice omicidio, detenzione di stupefacenti, danneggiamento aggravato, minacce e porto abusivo di armi.


Due i gesti più efferati. Al semaforo l’uomo ha tentato di colpire al collo un 21enne di Santarcangelo fermo in motorino. Ha anche inseguito lama alla mano sul ponte di Tiberio un 32enne riminese che si è salvato rifugiandosi in un’auto di passaggio in quel momento. La polizia è arrivata in zona più o meno alle 4 del mattino del 1 gennaio, dopo le prime segnalazioni telefoniche dei passanti. A volanti ferme, Paganelli ha aperto una portiera ficcandosi dentro per tentare di colpire uno dei poliziotti. Gli agenti della seconda volante già in azione sono riusciti a fermarlo in tempo.


L'arrestato, saltuariamente buttafuori per alcuni locali, un anno e mezzo fa ha perso il lavoro come trasportatore. E’ sposato, ma attualmente viveva da solo in un residence dove sono stati trovati 45 grammi di marijuana. Nel garage di proprietà in via Orsoleto sono stati trovati un machete e una spada. Per lui, che dice di non ricordare nulla del suo capodanno e che non è affetto da malattia psichica, un solo un precedente nel 2009 per truffa.

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Rimini | Turismo, Galli (Provincia): Un 2013 cautamente incoraggiante


Per “il 2013 previsioni cautamente incoraggianti” arrivano dall’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, ancora elettrizzato dagli “ottimi riscontri registrati a Capodanno, che hanno confermato l’appeal della Riviera riminese quale ‘front line naturale’ in ogni stagione per il turismo dell’intero Centro Nord”.


Resta però l’incognita dell’adeguamento delle strutture ricettive alle norme di sicurezza. Il termine è fissato al 31 dicembre 2013. “Non bisogna – incalza Galli – perdere tempo, considerando essa una misura necessaria a potenziare (e dunque rendere ancora più appetibile) la nostra offerta turistica complessiva. Mi auguro che, con il nuovo Governo, da parte dell’intero settore turistico nazionale ci sia una spinta a rispettare la death line di dicembre, piuttosto che andare in pressing per l’ennesima proroga”.


Rosa pallido il quadro tracciato per il 2013 dai tour operator nazionali e internazionali, all’insegna della stabilità e non di contrazione. Solo il 9,3 per cento degli operatori segnala una possibile diminuzione dei viaggi organizzati contro un 26,1 per cento di positivi.
Il calendario segnala una Pasqua ‘bassa’, il 31 marzo, qualche rischio sul versante della clemenza del meteo; salvi i ‘ponti’ del 25 aprile (cade di giovedì) e dell’1 maggio (mercoledì), il 2 giugno invece cadrà di domenica. Per gli eventi, a Notte rosa confermata per il 5 luglio e MotoGp a metà settembre si aggiungeranno a febbraio a Rimini la Fed Cup tennistica e probabilmente a settembre la Supercoppa italiana di basket.


Rispetto alla promozione c’è da risolvere la “questione, già sollevata nei mesi passati da Provincia e Comune di Rimini, circa l’aggiornamento degli strumenti promozionali da parte dell’Apt regionale”. Intanto, in vista degli eventi e dei ponti la Provincia sta affilando le unghie e si prepara alla promozione. “Parteciperemo, a livello internazionale, alle fiere di Bruxelles, Strasburgo, Mosca e Colonia; in ambito nazionale a Bit Milano, Bmt Napoli e Art&Tourism Firenze, in cui ci concentreremo su presentazione mirata di Montefeltro Vedute Rinascimentali e ‘Malatesta&Montefeltro’; In comenomarketing con i Comuni di Riccione, Misano e Cattolica tour delle piazze a Berlino, Monaco e Vienna”.

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Rimini | In riviera crescono gli arrivi e diminuiscono le presenze. Tra gennaio e ottobre 2012 15,8 mln di turisti


Sono stati in quasi 16 milioni i turisti a visitare la provincia di Rimini nei primi dieci mesi del 2012 (sono stati per la precisione 15.819.771). Dal punto di vista dei dati il periodo che è andato da gennaio a ottobre si è chiuso con l’incremento dell’1,5 per cento negli arrivi e con la flessione dello 0,4 per cento nelle presenze (fonte è l’Ufficio statistica della Provincia di Rimini). La permanenza media è stata di 5,2 giornate (5,6 gli stranieri e 5 gli italiani). In difficoltà il mercato interno con le flessioni dello 0,3 per cento di arrivi e del 2,6 per cento di presenze. Qui le performance migliori sono quelle dei mesi di agosto (più 1,7 per cento), giugno (più 3,1 per cento) e aprile (più 7,1 per cento).
E’, in particolare, a ottobre che si sono registrate la decrescita del segmento italiano (meno 10 per cento), parzialmente compensato dal più 16,9 per cento degli stranieri, e la contrazione degli arrivi totali (meno 2,9 per cento) con un più 2,1 per cento delle presenze grazie agli stranieri (più 12,3 per cento). In testa restano i russi con 848.390 notti trascorse in dieci mesi (un milione di notti in dodici mesi), crescono i tedeschi con 762.675 notti (più 6,4 per cento). I russi superano così i turisti veneti (844.840 notti) e si avvicinano col dato annuale a quelli piemontesi (1.176.766 notti).
Soddisfazioni continuano a dare all’entroterra i turisti olandesi (31.592 presenze con 10,8 giorni di permanenza media). Gli stranieri sono cresciuti in totale del 2,2 per cento con 181.745 presenze in dieci mesi. L’obiettivo fissato dalla provincia è di 200mila turisti esteri tra Montefeltro, Valconca e Valmarecchia.

Mercoledì, 02 Gennaio 2013 10:28

GIORNALAIO 02.01.2013

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In 50mila a Rimini per il capodanno più lungo del mondo, chiusi centinaia di alberghi. Le primarie del Pd, chi ha vinto e chi ha perso


Il capodanno più lungo del mondo. “E’ ANDATA benino, visti i timori della vigilia. Ma non deve illudere troppo l’ottimismo dispensato poche ore dopo dal sindaco Andrea Gnassi e da diversi operatori. Rimini ha tenuto, ma gli hotel aperti erano ben pochi (circa 400 nella provincia) e per lavorare hanno dovuto tenere i prezzi bassi o bassissimi. Lo stesso hanno dovuto fare ristoranti, locali. In tempi di crisi, era la strada obbligata. Patrizia Rinaldis, presidente degli albergatori di Rimini, vede comunque il bicchiere mezzo pieno: «Grazie alle prenotazioni, arrivate praticamente tutte all’ultimo minuto, diciamo dal 27 dicembre in poi, gli hotel aperti hanno lavorato bene. Alcuni hanno dovuto dire dei ‘no’ perché erano già pieni, altri hotel stagionali che non prevedano di aprire hanno chiesto la deroga di fronte alle richieste pervenute»”, ilRestodelCarlino (pp.4-5).
L’assessore provinciale Fabio Galli. “«Il magnifico pienone di piazza (e del centro storico) del Capodanno a Rimini, la folla a Riccione, a Cattolica e a Bellaria confermano oltre ogni aspettativa il fatto che la Riviera di Rimini resta meta di riferimento degli italiani anche nel periodo più freddo dell’anno». L’assessore provinciale al turismo non nasconde la sua soddisfazione per un 2013 che inizia con il piede giusto”, CorriereRomagna (pp.4-5).
Il sindaco Andrea Gnassi. «“In una Italia sfiduciata ma che ha voglia di riprendersi – prosegue – e in un periodo di bassa stagione, abbiamo saputo proporre un programma unico in Italia, ottenendo un ritorno oltre alle aspettative. In tanti da tutta Italia stupiti e ammaliati si chiedevano se eravamo a Londra o a Berlino. «Qui siamo semplicemente qua». Rimini ha spalancato le finestre di contenuti straordinari all’Italia. Abbiamo saputo mettere in campo un’azione di sistema pubblico- privato: vincente la scelta di quegli operatori che hanno abbinato la propria offerta turistica ai molteplici contenuti offerti dal territorio. Abbiamo capito che è vincente non solo e non tanto un evento one shot one spot ma il creare un clima di una città riconoscibile, percepita come quella che produce contenuti, creatività, eventi di qualità. Il bel tempo ha poi trainato il last second e le ottime percentuali di riempimento registrate degli alberghi aperti ci fanno dire si è confermata anche quest’anno - conclude Gnassi - la capacità di Rimini di essere punto di riferimento dell’accoglienza anche nel periodo invernale”», LaVocediRomagna (p.11).


Le primarie del Pd. “Al di là dei numeri (3.520 voti per Emma, 2.435 per Elisa), la Marchioni ha raggiunto un risultato notevole, visto come si era schierato il partito. Arlotti ha fatto piazza pulita degli avversari: 2.994 , contro i 1.634 di Imola, che ha vinto in 19 seggi, e i 1.399 di Biagini, vittorioso in soli 4 seggi. Nella zona sud sono andati a votare in pochi: questo non ha aiutato Imola. Per Biagini, non c’è stata la mobilitazione di Gnassi che molti si aspettavano, e questo ha fatto la differenza. Esce sconfitto anche Maurizio Melucci, che per la prima volta ha visto i ‘suoi’ candidati perdenti”, ilCarlino (p.7). In tutta la Romagna a vincere è stata la nomenclatura.
La candidatura di Tiziano Arlotti. “Il 'no' dell’ex sindaco Alberto Ravaioli è stata la molla che ha fatto decidere Tiziano Arlotti a lanciarsi: «La mia candidatura - spiega il secondo arrivato alle primarie di domenica - è nata all’ultimo momento, dopo l’uscita della lettera di sostegno alla Petitti, che ha smosso le acque. Avevo ricevuto molte sollecitazioni in precedenza, ma avevo risposto che non era nei miei programmi. Poi, dopo essermi confrontato col ‘mio’ sindaco, e quando mi ha confermato che non avrebbe partecipato, allora ho deciso d’impeto». «Per me non era fondamentale partecipare - racconta ancora Arlotti -, aveva senso in collegamento col territorio. Ho sentito il sindaco di Santarcangelo per chiedere se la candidatura poteva essere espressione del territorio, e così sono partito, senza sapere come sarebbe andata a finire»”, LaVoce (p.9).
Il ripescaggio di Elisa Marchioni. “L’onorevole uscente Elisa Marchioni difficilmente riuscirà a garantirsi di nuovo un posto a Montecitorio. Alle primarie di domenica scorsa è finita terza. Può sperare nei ripescaggi «ma - come spiega lei stessa - hanno vinto moltissime donne ed un riequilibrio sarà davvero difficile»”, Corriere (p.7).


Ieri a Rimini la marcia della pace. «La Chiesa deve annunciare il suo Vangelo di pace che è per tutti - ha detto il vescovo -, anche per chi non crede e deve essere stimolo per le autorità civili. La Chiesa, che predica le norme, non può non alzare la voce quando i diritti vengono calpestati. La Chiesa ha dei verbi che deve declinare a proposito della pace: rinunciare, denunciare e annunciare. Rinunciare ai privilegi; denunciare le cause che portano alla guerra e alla violenza e annunciare un Vangelo di pace», Corriere (p.6).

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Rimini | Il vescovo Lambiasi spiega i pilastri della pace


Nel primo giorno dell’anno, dedicato dalla chiesa alla figura di Maria madre di Dio e alla pace, l’omelia del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi ripercorre le tappe della formazione degli operatori di pace a partire della testimonianza della Madonna. “Nonostante il tentativo laicista di strappare l'albero della pace dalle sue radici religiose e spirituali per farne un valore autonomo dell'etica della sola ragione, oggi si comprende che "il deficit religioso della nostra epoca è l'attuale sconfitta della pace" (T. Mann). In questo anno della fede, nella luce del mistero del Natale, Maria ci si presenta come icona della pace con Dio e serva della pacificazione universale del mondo, di ogni famiglia, di ogni società, di ogni persona”, ha detto il vescovo.


“Maria nell'annunciazione ha messo da parte sogni e progetti personali per accogliere con gioiosa disponibilità il disegno di Dio sulla propria vita. Non si può essere operatori di pace se non ci si affida totalmente e liberamente a Dio per fare, senza pretese e senza riserve, la sua volontà. "E'n la sua volontade è nostra pace"(Dante). Non c'è pace senza fede, senza accogliere la presenza di Dio nella storia e nella nostra vita”.


Ispirandosi alle parole di papa Giovanni 23esimo, il vescovo ha poi declinato le quattro condizioni che rendono possibile la pace, che definisce “cantiere dell’arsenale della pace”. “L’edificio della pace si presenta come cantiere permanente basato su quattro piloni: forza della verità, pratica della libertà, azione di giustizia, potenza dell'amore (cfr Pacem in terris, 1963)”. Pilastri che Lambiasi passa successivamente a descrivere lasciandosi ispirare dalle parole dell’attuale papa, Benedetto sedicesimo. A tema quest’anno per la giornata della pace soprattutto la libertà religiosa, che ancora manca in diversi paesi del mondo.

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Rimini | Trasporto pubblico, Vitali (Provincia) preoccupato per Statale 16, trc e tpl


Con un piede nel nuovo anno il presidente della Provincia Stefano Vitali ha tre preoccupazioni parlando di infrastrutture e trasporti. La prima è che Società autostrade s’impegni “per realizzare alcuni tratti di viabilità che costituiscono un’anticipazione della nuova SS16”. In particolare, il tratto compreso tra la galleria di Scacciano a Misano e via Berlinguer a Riccione e le due rotatorie sull’attuale SS16 a Rimini, una all’altezza di via Montescudo e l’altra all’incrocio con la SS72 per San Marino, oltre alla messa in funzione del tratto dismesso dell’ A14 a Covignano. “Non vorremmo che per cavilli burocratici questi lavori rimanessero al palo”, dice Vitali che per questo motivo è impegnato con i “Comuni di Rimini e Riccione, affinché il Ministero dia il via libera”.


Gli altri due temi sono la realizzazione del Trc, la sua sarà una “funzione ancora più essenziale e strategica” in vista dell’arrivo dell’alta velocità per la prossima stagione, e il trasporto pubblico locale in genere, settore per cui “è bene dire che ci aspettano tempi duri”. Ricorda, infatti, Vitali che “i finanziamenti diminuiranno e bisognerà procedere ad una revisione delle linee e delle frequenze. Occorrerà ridurre i costi di gestione del servizio, compiere quella industrializzazione che finora è stata sempre rinviata”, sia per Start sia per Agenzia mobilità “che dovrà divenire di area vasta, proseguendo quel percorso già avviato con Ravenna e Forlì – Cesena, per coordinare i tre bacini, gestire la nuova gara e contenere i costi, da tutti i punti di vista”. Non sarà, infine, “secondario individuare soggetti imprenditoriali, privati e pubblici, che possano apportare risorse per investimenti: nuovi mezzi ecologici (metano ed elettrici) e nuove infrastrutture. In tal senso credo che una priorità vada data alla progettazione di dettaglio di un servizio su corsia preferenziale protetta tra Rimini, Coriano e la Repubblica di San Marino”.

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Rimini | In 50mila in piazzale Fellini per Arisa ed Elio


Secondo il Comune di Rimini, sono stati in 50mila a fare festa con Arisa ed Elio in piazzale Fellini nella notte di San Silvestro. “Se l’anno scorso era una scommessa vinta, quest’anno possiamo dire che il Capodanno più lungo del mondo è già un format affermato di straordinario successo”, commenta il sindaco Andrea Gnassi. In 15mila sono entrati nel cantiere del teatro Galli per Cabiria Happy House, fino a 5mila hanno rivissuto vent’anni di musica dance con il dj set di Riviera Club Culture nel cantiere dell’ala moderna del Museo della città. Sono stati più di mille a mettersi in fila per entrare nel cantiere del cinema Fulgor, 2mila i ‘Rimini Movida Pass’ venduti in una notte.


Un Capodanno che “fa già primavera”, secondo l’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, “facendo i dovuti scongiuri”. Galli parla di “‘sold out’ di Rimini”, facendo riferimento ai 400 alberghi aperti in città (un numero, forse è giusto anche ricordare pari alla metà circa degli alberghi aperti ai tempi dei forse troppo dispendiosi Capodanni Rai) e mette sul piatto “un buon viatico per il 2013 appena nato” con davanti agli occhi “il magnifico pienone di piazza (e del centro storico) del Capodanno a Rimini, la folla a Riccione, a Cattolica e a Bellaria”. “Degli eventi e dell’offerta complessiva della riviera a Capodanno – aggiunge Galli – va dato merito agli operatori e alle amministrazioni comunali che hanno saputo surrogare con le idee e un innovativo utilizzo degli spazi urbani”, anche “a Verucchio e a San Leo”, dove la rocca ha registrato “una sensibile impennata nel numero degli ingressi”.

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Rimini, una delle sue tante facce, nel discorso di fine anno del presidente della Repubblica


Cita Rimini e il suo discorso al Meeting 2011 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo ultimo messaggio di fine anno. Parla di come affrontare la crisi economica e delle ripercussioni nel Paese, non appena un disagio ma una vera e propria ‘questione sociale’. Il presidente ripropone a reti unificate un metodo che anche per lui è stato frutto di una maturazione. “Più di un anno fa dissi a Rimini: si è nel passato parlato troppo poco “il linguaggio della verità”. Ma avere e dare fiducia “non significa alimentare illusioni, minimizzare o sdrammatizzare” i dati più critici della realtà: si recupera fiducia “guardandovi con intelligenza e con coraggio. Il coraggio della speranza, della volontà e dell’impegno”, dice.


“Nel messaggio di fine anno 2008, in presenza di una crisi finanziaria che dagli Stati Uniti si propagava all’Europa e minacciava l’intera economia mondiale, dissi - riecheggiando le famose parole del presidente Roosevelt, appena eletto nel 1932 - “l’unica Trascrizione non rivista dai relatori cosa di cui aver paura è la paura stessa”. Ma dinanzi a fatti così inquietanti, dinanzi a crisi gravi, bisogna parlare - e voglio ripeterlo oggi qui, rivolgendomi ai giovani - il linguaggio della verità: perché esso “non induce al pessimismo, ma sollecita a reagire con coraggio e lungimiranza”, aveva detto aprendo l’edizione 2011 del Meeting per l’amicizia fra i popoli.


Basta, quindi, tornando al messaggio di ieri sera, nascondere “la durezza delle prove da affrontare”. Ma, aggiunge, “abbiamo forti ragioni di fiducia negli italiani e nell'Italia”. Seguendo il metodo della realtà il presidente parla di aziende, non solo piccole, ma anche grandi, e di intere regioni, come la Sardegna, messe in ginocchio dalla crisi, non nasconde le lettere da pensionati che non possono andare avanti con la minima. E nonostante i provvedimenti necessari adottati dall’esecutivo dell’ultimo anno, “sta per iniziare un anno ancora carico di difficoltà. Non ci nascondiamo la durezza delle prove da affrontare, ma abbiamo forti ragioni di fiducia negli italiani e nell’Italia”. Napolitano pensa all’Italia dei giovani, cui si era rivolto durante il pomeriggio riminese, cui si rivolge ancora nel suo ultimo discorso di fine anno.

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