LE ACQUE SPORCHE DELLA DARSENA E I CARTELLI CHE SCOMPAIONO DAL MOLO. LA NOTTE ROSA SECONDO TRADEMARK. IN AUSL, CRESCONO LE SPESE PER IL PERSONALE. UNIVERSITA’
Le acque sporche di porto e darsena
Le ‘lava’ Mario Gradara sul Carlino. Rimpallo tra l’ammiraglio Aleardo Cingolani, ex comandante del porto, e il direttore della darsena Gianni Sorci.
“Quanto alle acque di scarico delle barche, secondo Cingolani «la Capitaneria non ha potuto fare altro che vietare il gettito a mare delle prime e consentire il rilascio a mare delle seconde oltre le tre miglia dalla costa con rotta perpendicolare alla stessa ed alla massima velocità». Altro problema: «Il nostro fondale è invaso dalla plastica proveniente dalla lavorazione delle calze costituenti i vivai delle cozze, con grave danno dell’ambiente marino. Qui basterebbe utilizzare calze biodegradabili. Costano di più. Allora aiutiamo queste imprese ad usarle»”.
«Il nostro porto ha un distributore interno... Manca solo l’autorizzazione delle Dogane sul carburante agevolato, che interessa charter e barche straniere», risponde Sorci.
«Non basta avere la licenza del distributore, occorre anche che il servizio ci sia», replica Cingolani.
A pagina 4 continua a tenere banco anche il problema dei cocci della molo street parade. Prima un mare di vetro, per lo più abusivo (perché chi ha avuto sete sabato tra le 19 e le 24 lungo la palata, vista la calca, non ha avuto altra possibilità di dissetarsi che servirsi dagli abusivi che giravano in mezzo alla gente). Adesso il vetro in mare da tirare su . «Spetta all’amministrazione comunale questo compito — spiegano dalla Capitaneria — e abbiamo già sollecitato ufficialmente il Comune a eseguire l’intervento. Devono pulire al più presto».
Sulla festa al molo anche Stefano Muccioli (p.10).
La notte rosa
Non produce. Lo dice mister Trademark nell’intervista a Luca Cassiani (Corriere Romagna, p.6).
“«E’ una manifestazione molto costosa che ha notevole visibilità sui mass media. Ma visti i risultati delle nostre destinazioni turistiche, non produce nuovo turismo. Piuttosto facilita la commercializzazione degli albergatori che possono mostrare come in Riviera ci siano tanti eventi»… E come si attirano nuovi clienti? «Con la qualità dell’ospitalità, non solo negli hotel: è una questione di offerta e non di promozione. L’intrattenimento viene dopo. Avete provato, con un caldo simile, a stare in un albergo senza aria condizionata? Rimini ormai ha compiuto 50 anni di turismo e ha bisogno di rinnovarsi»”, dice Aureliano Bonini. E dice anche altre cose.
Ausl
Aumentano le spese per il personale. “Nel giro di tre anni, infatti, l’azienda sanitaria guidata dal direttore generale Marcello Tonini passerà dai 4222 dipendenti in servizio al 31 dicembre 2011 ai 4318 del 2013. Nel complesso si parla di 96 assunzioni, concentrate perlopiù nel personale sanitario (da 3015 del 2011 a 3080 del 2013). Dopodiché, scatterà il blocco dei nuovi ingressi almeno dal 2014. Fatti due conti, la spesa annuale del personale dipendente passa dai 193 milioni 300mila euro del 2011 ai 197 milioni 374mila euro di quest’anno, con un aumento di oltre 4 milioni”, La Voce di Romagna (p.15).
Spending review, tribunale a rischio
«Togliere a Rimini il suo tribunale sarebbe come alzare le mani di fronte alla criminalità organizzata — attacca Vitali — roba da disobbedienza civile. Non si possono fare tagli senza guardare dati e numeri dei singoli territorio. Quello Riminese equivale, per i forti flussi turistici che lo interessano, a un’area metropolitana, e non ha eguali nell’intero territorio romagnolo. Stesso discorso per questura, comando provinciale dei carabinieri, prefettura», il Carlino (p. 9).
“Il Tribunale di Rimini è nella ‘lista nera’ dei 220 ‘piccoli’ Palazzi di Giustizia destinati ad essere cancellati dalla razionalizzazione delle spese pubbliche che il Governo ha in cantiere? «Per il momento rischierebbe solo il distaccamento di Cesena», spiega l’avvocato Maurizio Pecci, uno dei 4 delegati regionali dell’Oua, l’organismo unitario dell’avvocatura. «Nella malaugurata evenienza che Rimini venisse ricompresa nella lista, siamo pronti alle barricate»”, Nuovo Quotidiano (p.7).
Secondo Paolo Facciotto, La Voce (p.14), “Il Pd inizia a parlare romagnolo”.
Area vasta
“«L’Ausl unica si farà solo con il consenso convinto delle istituzioni e dei territori». Lo dice e lo ripete Tiziano Carradori, che da poche settimane ricopre il ruolo di direttore generale della sanità e delle politiche sociali della Regione. Del futuro della sanità in Romagna se ne parlerà oggi, durante un incontro alla Camera di commercio di Forlì. L’obiettivo è mettere intorno al tavolo i quattro sindaci di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna per pianificare il futuro. Un futuro che per Carradori passa necessariamente dalla politica”, Corriere (p.8).
Università
“«Una buffonata che tutti i corsi di laurea di Rimini siano a numero chiuso», tuonava ieri il preside di Scienze della Formazione Luigi Guerra. «Scienze della formazione ha più di mille studenti e non è affatto vero che lo metteremo. Chi lo ha detto lo ha fatto contro Rimini»”, Corriere (p.9).
“In serata anche dall’Università di Bologna arriva la precisazione: «L’offerta formativa nel Campus di Rimini per l’anno accademico 2012/2013 propone 19 corsi di studio di cui 11 ad accesso libero e 8 a numero programmato. Tra questi 8, vi sono 3 corsi di laurea delle professioni sanitarie per i quali è il ministero che per legge determina il numero massimo di matricole, il corso di laurea triennale della facoltà di Scienze motorie che è a numero programmato dalla sua prima attivazione e i 2 corsi della facoltà Farmacia per i quali il numero programmato è stato introdotto lo scorso anno. La facoltà di Economia ha proposto l’approvazione per il prossimo anno”.
Vergiano, il tribunale boccia Comune e Diocesi
“Quattro mesi fa la sospensiva, adesso l’amara sentenza per Comune e Curia. La cosiddetta “variante Diocesi” - un centro d’accoglienza da 11 appartamenti e 66 posti letto in piena campagna a Vergiano - non s’ha da fare. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale durante l’udienza del 14 giugno scorso, accogliendo il ricorso presentato da Giacomo Roberto Ghiselli”, La Voce (p.13).
Disossare le carni, lavorazione ‘pericolosa’
Frode fiscale scoperta dalla Guardia di finanza, in 24 a giudizio. “Una frode fiscale milionaria scoperta dalla Finanza per la quale saranno processati, a partire dal prossimo 15 novembre, ventiquattro persone facenti parte, a vario titolo, di società specializzate nella macellazione della carne”, Corriere (p.3).
Al molo scompare la targa di capitan Giulietti: chi se la sarà appesa in camera?
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