(Rimini) Il referendum day sulle fusioni in Emilia Romagna consegna un nuovo Comune unico. Altre quattro fusioni hanno dato invece esito negativo, nonostante vi siano anche Comuni in cui il sì abbia prevalso. La sesta, quella che riguarda il riminese (tra Saludecio, Montegridolfo e Mondaino), richiederà un ulteriore confronto con le amministrazioni locali, anche se ha scelto il sì sia una netta maggioranza dei votanti totali, che la maggioranza dei Comuni coinvolti. Lo rendono noto oggi dalla Regione.
Ieri erano chiamati alle urne 61.500 cittadini in cinque province. Il sì è stato netto nel ferrarese dove i votanti hanno approvato l'unione tra Mirabello e Sant'Agostino e scelto di istituire il nuovo comune di Terre del Reno. Nel riminese, invece, Mondaino e Montegridolfo hanno scelto il sì, mentre Saludecio ha optato per il no. Lasciando l'esito finale in mano alla decisione dell'Assemblea legislativa. Esito negativo per gli altri Comuni: tre nel bolognese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Casalfiumanese (contrari i primi due); tre nel reggiano, Campegine, Gattico e Sant'Ilario d'Enza (contrari i primi due). Un no netto dal piacentino. Sia tra Bettola, Farini e Ferriere, sia tra Ponte dell'Olio e Vigolzone.
"Sono referendum consultivi- è il commento dell'assessore al Riordino istituzionale, Emma Petitti- che fanno parte del percorso per eventuali fusioni, proprio per dare l'ultima parola ai cittadini. Non vogliamo imporre nulla ai territori. La Regione mette a disposizione tutti gli strumenti per cercare di favorire questo percorso di partecipazione. Il nostro obiettivo è sempre quello di fornire i migliori servizi, cercando di mantenere, ove possibili, costi sostenibili. I risultati sono stati diversi, ovviamente dove ha prevalso il no sarà rispettato il volere dei cittadini. Dove invece la posizione non è risultata netta, ci sarà un impegno anche con i territori per un ulteriore confronto. Ricordiamo che il nuovo comune del ferrarese, Terre del Reno, potrà contare su contributi per un totale di quasi 11 milioni di euro nei prossimi 15 anni. Quest'ultimo- chiude Petitti- sarà il nono nuovo Comune unico istituito negli ultimi due anni derivante da processi di fusione, che complessivamente hanno riguardato 24 Comuni che hanno scelto la strada dell'aggregazione".
"Impossibile fare finta di niente. I cittadini di Saludecio non vogliono la fusione e di questo la Regione deve prenderne atto", commenta il segretario provinciale della Lega Nord riminese, Bruno Galli.