WELFARE DELLE CAPACITA’: LA GIUNTA GNASSI INIZIA A MASTICARE IL PIANO STRATEGICO. TDC: RICCIONE SEMPRE PIU’ DI TRAVERSO. LE IDEE DEGLI ARCHITETTI PER LE FOGNE E PER SAN GIULIANO: “ABBATTIAMOLO”. BAGNI IN VENDITA: NESSUNO LI VUOLE. IN TV “NON SI VEDE UN PIFFERO”. FESTA DEL PD: “RIDATECI I BAFFONI”
La morte di Vadim
“VADIM prendeva un farmaco per l’epilessia. Un farmaco che associato all’alcol può essere letale. Il giallo della morte di Vadim Piccione all’alba di venerdì accanto a migliaia di giovani che si divertivano sul Marano per la Notte Rosa, non è stato risolto dall’autospia, anche se la rivelazione fatta dalla madre di Vadim al medico legale sembra fondamentale”. “Lo stato di putrefazione in cui è stato trovato il cadavere non ha aiutato neppure a determinare con esattezza l’ora della morte anche se il suo cellulare ha smesso di funzionare alle 2.20. Il medico legale ha chiesto un campione di acqua del canale in cui il ragazzo è stato trovato per appurare che sia sempre rimasto lì e non altrove”, il Resto del Carlino (p.3).
Il welfare delle capacità. Dal piano strategico alle delibere della giunta Gnassi
“LA PALAZZINA dei babbi separati. E’ una delle iniziative del ‘pacchetto Welfare’ varato (cinque le delibere firmate in queste ore) dall’amministrazione comunale, per circa un milione di euro in bilancio 2012. Il residence dei padri è in via Graff, di proprietà dell’Asp Valloni, ha otto appartamenti e ospiterà, dall’autunno, altrettanti genitori con redditi bassi, messi sul lastrico o comunque in grave difficoltà dopo la separazione”. Tra le novità è “richiesta la residenza a Rimini da periodi considerevoli, «per evitare i migranti del Welfare» tra Comuni. Tutele e aiuti (ma in generale è un Welfare «leggero», spiega la vicesindaco) anche per madri sole con figli minori a carico; invalidi civili oltre il 70%; ex detenuti residenti (da almeno 4 mesi) liberi da non oltre 2 anni; disagio relazionale. Infine due categorie colpite dalla crisi: disoccupati ultra 50enni con minori a carico; ultra 55enni disoccupati”, Mario Gradara, il Resto del Carlino (p.6).
Trc
A Rimini la giunta lo vuole tanto. Appena più a sud “il sindaco fa approvare in Giunta una delibera, che si rifà a quella del Consiglio comunale, che respinge al mittente il nuovo accordo di ripartizione dei costi aggiuntivi del Metrò di costa. Riccione non metterà un euro in più”, La Voce di Romagna (p.20).
Architetti innovativi
Fogne, l’idea alternativa è quella dell’architetto riminese Marco Benedettini. “Il primo punto che salta agli occhi è il suo approccio al problema fognariodepurativo, che supera gli steccati comunali - dato che le acque se ne infischiano dei confini - e tenta di far leva su dati di fatto e risorse già presenti, spesso sottovalutate. Entrando subito in tema, l’architetto si domanda perché mai Rimini non dovrebbe coinvolgere nei suoi piani Riccione e il suo depuratore, molto meno distante di quello di Santa Giustina dalle “zone calde” degli sversamenti... «La mia idea - dice - è quella di un deviatore di costa. Come in passato la realizzazione del deviatore Ausa consentì alla città di dotarsi di una cintura di drenaggio delle acque, una specie di ‘linea Maginot’ che potesse dare delle garanzie, così la costa dovrebbe essere attraversata da un’infrastruttura lineare, dal costo contenuto, in comunicazione da una parte con il depuratore di Riccione, dall’altra con quello di Rimini»”, La Voce (p.11).
De Carlo: “Abbattiamo San Giuliano”. Il Corriere (p.6), presenta “Cambiare Rimini. De Carlo e il Piano del Nuovo Centro (1965-1975)”, dell’architetto Fabio Tomassetti. “L’autore ricorda le intuizioni di De Carlo, una serie di proposte che spiazzano tutti nella loro semplicità radicale. E la riqualificazione del borgo San Giuliano è un esempio. Quel lembo storico di Rimini era allora un luogo di degrado edilizio. Come intervenire? L’architetto vuole la partecipazione dei residenti, la stessa che ha richiesto a più riprese ponendola come condizione vincolante per la sua collaborazione con il Comune. Una scelta mirata, perché i cittadini, secondo De Carlo, vivono la città e capiscono i suoi problemi fino in fondo. A borgo San Giuliano, ad esempio, l’obiettivo dell’architetto è abbattere per poi ricostruire. E lo spiega a chiare lettere: «La suggestione storica del borgo esiste solo per chi non vi abita»”.
File alle poste
“A Poste italiane si preparano giornate di passione: uffici postali chiusi, altri aperti a giorni alterni, file agli sportelli non più smaltite e - ora, per protesta - il netto rifiuto da parte dei dipendenti a usare i mezzi di trasporto se non sono in completa sicurezza. Tradotto? File agli sportelli che aumenteranno, posta recapitata in ritardo e chilometri da fare in più per trovare un ufficio aperto e disagi - inevitabili - per gli utenti. E’ in parte il risultato dei tagli varati da Poste italiane e in parte della protesta che stanno preparando i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Failp e Ugl dopo che l’azienda ha varato, a livello nazionale, una serie di tagli. A Rimini saltano 22 zone di recapito, 29 postini vengono ricollocati ad altre mansioni”, Corriere Romagna (p.5).
Bagni in vendita, nessuno vuole comprarli
“QUARANTA cabine, 190 ombrelloni e 450 brandine. Prezzo 750mila euro, trattative nessuna.Tempi duri per gli affari in spiaggia. Con l’avvicinarsi del 2015 e l’incubo dell’asta per le concessioni demaniali, vendere uno stabilimento è diventato un miraggio. «E’ vero, le trattative sono molto complicate — confermano dall’immobiliare Tardini di viale Ceccarini — Oltre allo stabilimento in zona Lagomaggio a Rimini ne abbiamo altri a Riccione. Ma è tutto fermo, visto che il futuro per il settore è nebuloso. Anche se poi in Italia gli scenari possono cambiare all’improvviso». ANNUNCI simili sono comparsi anche su Ebay”, il Carlino (p.5), mentre in spiaggia ormai “si paga anche l’aria”.
Concessioni demaniali. “Gianluca Pini firma due emendamenti, tra quelli presentati al decreto legge sullo sviluppo all’esame della Camera. Scopo, “risolvere la annosa questione delle concessioni balneari che il Trattato di Lisbona, assieme alla Direttiva Bolkestein, mettono a rischio assieme a circa 300mila posti di lavoro”, dice in una nota il parlamentare forlivese della Lega Nord. Il punto chiave è il diritto di superficie che porterebbe dai 4 ai 10 miliardi nelle casse dello Stato, rispettivamente in caso di cessione o di alienazione”, La Voce (p.13).
Senza tv non si vive più
Alla riunione a Bologna, Alessandro Giorgetti (Federalberghi) si è portato dietro l’antennista per non rischiare di essere preso in giro dai tecnici della Rai, il racconto di Marco Letta. “La questione è un po’ tecnica, ma la sintesi è semplice: in tv non si vede un piffero. ...L’assessore provinciale ha esordito dicendo che non è possibile prolungare la fase di sperimentazione un anno e mezzo dopo il passaggio al digitale. Quindi ha chiesto: «Il canale 24 è quello usato dalla Rai in Emilia Romagna, va riconfermato e non venduto all’asta». Infine c’è il «segnale da San Marino da recuperare». ...In questi giorni i tecnici della Rai stanno potenziando il sito di Bertinoro, lavorando a quello di Montescudo, potenziando Covignano. Infine prendono in considerazione la possibilità di accendere (Ausl permettendo) le frequenze Vhf”, Corriere Romagna (p.3).
La Notte Rosa
Carlo Andrea Barnabé sul Carlino (p.9).
La festa del Pd
“La festa del Partito democratico al Parco Ausa V Peep, si aprirà venerdì 13 con l’inaugurazione di una mostra stile rosso antico, dal titolo “I segretari. Pci-Pds- Ds 1943-2007”. L’iniziativa, su commissione della Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra che è proprietaria degli immobili falce e martello, porta la firma dei ricercatori dell’Istituto Storico della Resistenza di Rimini, al cui interno sono depositati gli archivi riminesi del partito. Ridateci i baffoni, sembra dire il manifesto nel quale sorridono (non sempre) i mustacchi di gran parte dei sedici segretari susseguitisi dall’agosto 1943”, Paolo Facciotto, La Voce (p. 12).
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