(Rimini) Un'iniezione di morfina in vena fu, secondo la Procura di Rimini, la concausa di morte per un'anziana paziente all'ospedale di Santarcangelo, nell'agosto del 2014, e per cui oggi è stata rinviata a giudizio per omicidio colposo l'infermiera che le praticò la terapia.
L'infermiera, difesa dall'avvocato Luca Ventaloro del Foro di Rimini, si è sempre difesa sostenendo di aver praticato l'iniezione sottocutanea alla paziente di 93 anni con un quadro clinico già molto compromesso. La donna prima ricoverata al reparto di Geriatria dell'ospedale Infermi di Rimini era stata trasferita a Santarcangelo dove poi era deceduto. Sotto la spinta dei parenti, che però oggi non si sono costituiti parte civile, sulla salma era stata fatta l'autopsia che aveva messo in evidenza come vi fosse una quantità elevata di morfina nel sangue, possibile concausa del decesso. Il processo con rito ordinario è stato fissato per 10 ottobre e la difesa ha già annunciato che chiederà una perizia medico legale. L'infermiera non è stata sospesa (Ansa).
Morfina in vena, infermiera a giudizio
Martedì, 07 Marzo 2017
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