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Rifiuti in mare, l’assessore Montini: Dati inquietanti

Giovedì, 27 Aprile 2017

(Rimini) Rifiuti marini, Rimini graziata dall'ultimo rapporto ‘Marine Litter assessment in the Adriatic & Ionian seas’, frutto del monitoraggio annuale effettuato da 9 diversi enti di ricerca nei 7 paesi che condividono il bacino Adriatico e Ionico. Ma bisogna mantenersi all’erta secondo l’assessore all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini. “Tra le variabili che incidono negativamente per l'adriatico settentrionale vi sono la vicinanza di grandi centri abitati, la conformazione geofisica chiusa e stretta e le particolari correnti del mare adriatico in questi tratti”.
Rimini “però ne esce bene rispetto agli altri territori oggetto di indagine; tra le 31 zone oggetto di rilevazione nei sette paesi costieri considerati, ad esempio, Rimini risulta il sito italiano meglio posizionato per minore densità di rifiuti marini sulle spiagge rilevati ogni 100 metri. Se la media complessiva è quella di 0,67 oggetti riscontrati per metro quadro, a Rimini si scende allo 0,11 (il riferimento più vicino, Cesenatico, si assesta allo 0,26). Meglio di lei solo due spiagge greche situate però in contesto naturali, non antropizzati e non urbanizzati, come il nostro. Tali risultati fanno classificare Rimini al confine tra le spiagge pulite e quelle molto pulite (la vicina Cesenatico si assesta invece nella fascia "moderate clean") secondo il Clean Coast Index (CCI), il parametro preso a riferimento per questo tipo di indagini”.
Per quanto riguarda il fondale, “al largo di Rimini si sono calcolati una media di 127 rifiuti per chilometro quadro, contro i più di mille di Venezia e una media complessiva adriatica di 510 rifiuti per chilometro quadrato. Tra i rifiuti principali pezzi di plastica (28%), sacchetti di plastica (12%) e contenitori per alimenti (11%). Rimini non è stata invece inserita tra i siti di analisi per i rifiuti sulla superficie dell’acqua".
Su tali rifiuti “è stato però pubblicato un recente report di Legambiente, datato novembre 2016, effettuato tramite un monitoraggio della Goletta verde sui rifiuti galleggianti presenti nei mari italiani. La densità media complessiva dei rifiuti è risultata di 57,6 rifiuti ogni chilometro quadrato di mare, con una densità specifica ben più alta sul Tirreno (61,8), seguita dai 50,41 dello Ionio fino al 45,92 dell'adriatico. Anche in questo ambito la nostra costa dimostra migliori dati rispetto agli altri territori presi in esame”.
Anche se Rimini “ne esce bene, il dato che emerge è l'inquietante massa di rifiuti presenti nel nostro adriatico, una minaccia reale PER tutto L'ecosistema marino. Il rischio è che politiche virtuose portate avanti da singole realtà locali vengano sminuite da una mancanza di coordinazione a livello nazionale e internazionale. Il dato più collegato alle dinamiche locali è senza dubbio quello delle spiagge, dove Rimini dimostra buoni risultati frutto di un mix di variabili tra cui gli interventi infrastrutturali pubblici, la quotidiana opera di salvaguardia fatta dai bagnini, il sistema di raccolta differenziata, la sensibilità ambientale accresciuta da chi vive la spiaggia”.


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