CONFARTIGIANATO E CONFESERCENTI AFFIANCANO I BAGNINI RIMINESI CONTRO LA SANATORIA SPIAGGE
"La Giunta deve trovare una soluzione possibile, così come si è fatto anche altrove"
C'è anche chi rischia di arrivare a pagare fino a 80 mila euro per mantenere le baracche e i burattini con cui nei tre medi estivi si guadagna da vivere per tutto l'anno. La protesta dei bagnini contro il Regolamento costi per la compatibilità paesaggistica del Comune di Rimini trova due nuovi alleati in Confartigianato e Confesercenti. I segretari provinciali delle associazioni, Mauro Gardenghi e Mirco Pari, in una nota comune "chiedono alla Giunta di Rimini di adoperarsi per risolvere, così come altre amministrazioni (Riccione, ndr) sono state in grado di fare, le conseguenze che il ‘Regolamento costi per la compatibilità paesaggistica’ rischia di generare negli stabilimenti balneari. Bisogna prendere coscienza, ed è grave che ciò non si manifesti, che l’organizzazione della spiaggia è la calamita forse più potente che attrae i turisti in estate verso la Riviera di Rimini".
La lunga e profonda spiaggia di Rimini negli ultimi anni ha cambiato faccia allo scopo di incontrare sempre di più le esigenze dei bagnanti con "l’aggiunta di elementi sulla spiaggia che, se sin qui ‘tollerati’, evidentemente non hanno procurato i guasti che le azioni ora intraprese e l’entità delle somme richieste per la sanatoria, lasciano pensare. Si tratta in molti casi di interventi migliorativi, di servizi quasi sempre offerti gratuitamente". Il comune di Rimini dotandosi del nuovo Regolamente costringerebbe gli operatori a una sanatoria sanguisuga da decine di migliaia di euro. Da qui la "minaccia" di lasciare in spiaggia per l'estate 2012 solo le cabine e nulla più, pur di non essere costretti a pagare. "Confartigianato e Confesercenti rilevano l’impegno dell’assessore Biagini, ma evidentemente ancora non si è riusciti a trovare una soluzione equilibrata per risolvere il contenzioso. Una soluzione, ripetiamo, altrove individuata". I segretari fanno riferimento a Riccione dove la sanatoria ha avuto dei costi più abbordabili.
"Le associazioni sono al fianco degli operatori e invitano l’amministrazione a valutare nuove soluzioni che evitino agli operatori la sicura rimozione di tutto ciò che fino ad oggi è stato ritenuto utile alla soddisfazione dei bagnanti. Il dialogo, la comprensione e l’equilibrio sono ingredienti che non possono mancare fra le parti. Una soluzione, oltre a quella prospettata e insostenibile per gli operatori, deve essere possibile".
|