PROVINCIA UNITA NON LA FA IL PD (L'HA FATTA MONTI). ERRANI: LE CAPITALI NON SI NOMINANO. IVA SULLA TIA: PARTE L’INCHIESTA. CARIM 2: AURELIANI IN RIVOLTA PER LA FIGLIA ESCLUSA. GRILLO E GLI SPETTACOLI IN NER, BONANNI: NON PER LA CISL
Provincia unita
Errani chiede (e fa) un po’ di chiarezza sulla confusione creata dai Pd romagnoli e dai loro amministratori locali (un po’ di tutte le province in via di fusione).
“Provincia unica di Romagna, pensiamo alle funzioni e ai servizi e ‘stralciamo’ dal dibattito il tema del capoluogo: non è questa la priorità. Il governatore Vasco Errani chiude la polemica del tocca a te no tocca a me e mette un po’ d’ordine nel riassetto istituzionale... Non cerchiamo nuove dimensioni identitarie e le ‘capitali’ non si nominano, né a Bologna né in Romagna. Vale la logica del decentramento di funzioni e poteri. Non sfruttiamo lo Stato per inseguire i disegni di qualcuno, cogliamo piuttosto questa occasione per sburocratizzare e semplificare la vita a cittadini e imprese. Prefettura, questura e Camera di commercio o altro? Andranno dove ce n’é bisogno”, Corriere Romagna (p.9).
Iva sulla Tia: è tassa sulla tassa
Parte l’inchiesta. “Il sostituto procuratore Davide Ercolani ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, ipotizzando che sia stato commesso un abuso d’ufficio e assegnato alla Guardia di finanza il compito di svolgere accurate indagini. Spetterà dunque alle Fiamme gialle indagare sullo Stato stesso per accertare se si è indebitamente trattenuto, nel corso degli anni, sull’intero territorio nazionale, un miliardo di euro (per Rimini circa 50 milioni). Hera infatti, in questa partita, svolge soltanto il ruolo di ‘esattore’ cioè incassa l’Iva che poi riversa mensilmente nelle casse dello Stato. “Provvediamo solo alla riscossione” conferma il direttore di Hera Edolo Minarelli”, La Voce di Romagna (p.15).
Ce la farà Hera a salvarsi? “Hera - si legge nella denuncia - continua a incassare ogni anno riteniamo cinquanta milioni di euro per Iva non dovuta, la quale consente fra l’altro, come sembra plausibile, un non insignificante guadagno per interessi, dato il lasso di tempo intercorrente fra la riscossione a monte e il versamento all’erario a valle”, Corriere Romagna (p.8).
Carim 2: la rivolta degli ‘aureliani'
Bruno Vernocchi attacca Massimo Pasquinelli sulla scelta dei nomi per il cda “in base alle pressioni arrivate da alcune correnti della Fondazione”, ovvero “Matteo Guaitoli e l’ingegnere Michele Marconi, figlio dell’indimenticato Angelo (gruppo Ripabianca). Il primo, secondo i rumors che agitano in queste ore palazzo Buonadrata, gode dei favori della componente più vicina alla Curia, mentre il secondo è stato ‘spinto’ da quegli imprenditori vicini al mondo di Cl, di cui fanno parte Pasquinelli, l’ex presidente Luciano Chicchi e molti altri pezzi da novanta della Fondazione Carim”. Esclusa, invece, Valentina Aureli, figlia di Alfredo, e sarebbe dovuta a ciò l’insurrezione di Vernocchi, il Resto del Carlino (p.9).
I guai del Fellini
Aeradria: la lista dei fornitori/creditori sulla Voce (p.11). Il debito con loro è di 6 milioni.
Scuola
Su tutti i quotidiani la chiusura delle elementari di via Conforti: edificio instabile e irrispettoso delle norme antisismiche, oltreché molto costoso.
Una fattura lo salverà
Grillo in nero, parla il segretario della Cisl. “Bonanni poi spiega che «abbiamo pagato 30 milioni di lire, compresa l’Iva, a Grillo, per uno show nel 1996 all’assemblea organizzativa della Cisl a Rimini. Grillo non ha evaso il fisco». «Inoltre non era Guerisoli a pagare Grillo — conclude Bonanni — ma l’allora segretario organizzativo dell’iniziativa, Graziano Trerè, che si è occupato anche del pagamento. Ho la fattura in mano, l’abbiamo trovata subito perché noi siamo più efficienti delle imprese private, siamo ben organizzati»”, il Carlino (p.4).
Campi calcio
Alla fine la Delfini li prende tutti, Nuovo Quotidiano (p.7). “«Come ogni passaggio di gestione sarà necessario del tempo per l'assestamento. Noi naturalmente iniziamo da subito». Esclusa invece ogni ipotesi di rinuncia alla gestione di tre impianti, come aveva proposto qualcuno nelle settimane scorse. «Noi rispettiamo ciò che ha previsto il bando. Valuteremo in futuro le eventuali decisioni da prendere per fronteggiare, se ci saranno, cambiamenti»”, dice Damiano Leardini, vicepresidente.
Politiche
Il camper di Matteo Renzi farà tappa anche a Rimini, il comitato guidato dal consigliere comunale (Pd) Samuele Zerbini, La Voce (p.13).
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