IL KILLER DI COVIGNANO: FORSE HA SPARATO ANCHE ALLA CAVA E SUL PONTE DEI MILLE. IDV: LASCIA MAURO MONTANARI. DEGRADO IN CITTA’: VIA PORTOFINO E PARCO XXXV APRILE. SALVATAGGIO IN SPIAGGIA: SI POSTICIPA DI UNA SETTIMANA. LOMBARDI (PDL): IL COMUNE NON E’ UNA PROLOCO. TURISMO, GALLI: NON MENO DI 500 MILIONI PER RIQUALIFICARE
Il killer di Covignano
Forse c’entra anche nell’aggressione alla Cava e nelle ultime sparatorie in città. “Pericoloso e per questo temuto, anche nell’ambiente della malavita riminese. Lo testimoniano gli sms di complimenti arrivati da due spacciatori al questore che, come ex capo della squadra mobile di Rimini, ha ancora conoscenze in quel mondo. Un ringraziamento per avere tolto di mezzo Marco Zinnanti, omicida, secondo gli inquirenti, di Leonardo Bernabini ma anche probabile autore di altri fatti criminosi che solo per fortuna non hanno procurato altri morti. Il sospetto più forte è che il 22enne riminese sia l’autore dell’aggressione armata che non ha ancora un volto, quella avvenuta domenica 17 giugno, alle 5 del mattino, al parco della Cava quando un 50enne era stato ferito da due colpi di pistola. Un’aggressione che pareva maturata nel mondo della prostituzione omosessuale”, Corriere Romagna (p.5).
Il fucile usato, sepolto in un campo a Covignano, potrebbe essere l’“arma che ha esploso alcuni colpi nella notte tra il 25 e il 26 agosto a due passi dal ponte dei Mille. Due italiani in sella ad una vespa avevano preso a fucilate due tunisini. Due di questi erano rimasti feriti e avevano raccontato che gli italiani si erano fermati per rimproverarli del chiasso che facevano. Dieci minuti dopo erano tornati armati di un fucile a pallini, ma col calcio corto, proprio come quello del delitto di Covignano”, il Resto del Carlino (p.2).
Idv, lascia il segretario provinciale
“Ufficialmente sono problemi di lavoro: Mauro Montanari fa l’albergatore, gestisce l’hotel Gioiella di Miramare, e da maggio fino a settembre non ha un secondo di tempo libero. In realtà, le ragioni delle sue imminenti dimissioni da segretario provinciale dell’Italia dei Valori vanno ricercate nello scontro in atto da tempo con un pezzo grosso del partito locale, il medico e vicepresidente della Provincia Carlo Bulletti. Tra i due non è mai corso buon sangue, e l’anno appena trascorso è stato disseminato di episodi che hanno allargato le distanze. I momenti più salienti del duello interno ai dipietristi riminesi ci sono stati nel corso del dibattito sulla tassa di soggiorno a Rimini e per le elezioni di Coriano”, La Voce di Romagna (p.16).
Via Portofino e parco XXV aprile
E’ degrado, tra immondizia e tossici, parlano gli albergatori, il Carlino (p.8). E anche al parco XXV aprile, dove il Comune metterà la video sorveglianza, La Voce (p.13).
Salvataggio
C’è la proroga del servizio in spiaggia fino al 16 settembre, come volevano comune e marinai, e come non volevano i gestori degli stabilimenti balneari, La Voce (p.14).
Crisi edilizia
La Voce chiede un parere anche al consigliere regionale Marco Lombardi (Pdl). “Emblematica, a detta di Lombardi, è la questione del lungomare. «Si pone l’accento sulla proprietà demaniale di una parte del lungomare, benché questo, a mio avviso, sia un falso problema, che di fatto non blocca in alcun modo l’investimenti dei privati che, al contrario, come rilevato dall’onorevole Pizzolante, sono ostacolati soltanto dalla burocrazia». Lombardi dà anche una spulciata al capitolo turismo. «Dopo le feste estive, si tirano le somme e si vede che anche in questo settore non saranno simile espedienti a rinvigorire la nostra immagine nazionale ed internazionale. A mio avviso, per quel che concerne il turismo, l’amministrazione dovrebbe sostenere le iniziative dei privati che si propongo di promuovere eventi, non sostituirsi a loro»”, (p.14).
Cine-fogne
E’ il verde Davide Re, sostenitore di Gnassi alle ultime amministrative, l’autore del video pubblicato da Repubblica.it sugli scarichi a mare, La Voce (p.13).
Provincia unita
Inizia l’iter istituzionale, ieri primo incontro del Consiglio per le autonomie locali regionale, Corriere (p.9). “Dopo l’incontro di ieri, la Provincia unica di Romagna è confermata anche se sul capoluogo non c’è ancora l’intesa formale. Se la strada resta spianata per Ravenna, il centro più popoloso della Romagna, il ministro della funzione pubblica ha già detto che gli uffici periferici dello Stato, come i presidi dell’ordine pubblico, potranno avere sede anche in città che non sono necessariamente capoluogo di Provincia. Sarà il ministero dell’interno a decidere quelle che saranno le sedi più idonee”.
Turismo
Su tutti i quotidiani l’allarme dell’assessore provinciale Fabio Galli: senza riqualificazione (fogne, alberghi e lungomare) per Rimini sarà sempre peggio, ma servono 500 milioni.
Sanità
“Sanità locale nella confusione: mentre si attende di capire come il decreto Balduzzi (appena licenziato dal Consiglio dei ministri) si tradurrà sulle strutture mediche della provincia, Rimini attende una risposta definitiva sul progetto dell’Ausl unica. Nel limbo, è dunque probabile che venga prorogato per il prossimo anno il mandato al direttore generale Marcello Tonini, vicino alla scadenza del suo secondo ‘turno’, al termine per metà ottobre… Nell’occhio del ciclone, la decisione di rendere reperibili 24 ore su 24, sette giorni su sette, i medici di base attraverso associazioni di medici. «Ci devono dire, però, con quali risorse - provoca il presidente dell’Ordine dei medici, Maurizio Grossi -economiche e umane. Le esperienze estere ci hanno poi dimostrato che i medici di base sempre reperibili non alleggeriscono le code in Pronto soccorso: se questo è l’intento del decreto, abbiamo perplessità sulla sua riuscita», Corriere (p.8).
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